SP 248 curva Palazzo Storto: autovelox tolto perché contro la normativa
Vicenza, 10 luglio 2014 - La Provincia di Vicenza esprime       sincero cordoglio alle famiglie delle       vittime dell’incidente avvenuto martedì sera lungo la strada       provinciale       Schiavonesca-Marosticana nella curva di Palazzo Storto a Spin di       Romano.
 Ricorda però il Capo di Gabinetto Dino Secco che tanto è       stato fatto, e ancora si continua a fare, per evitare simili       sciagure in un       tratto di strada pericoloso per la sua stessa conformazione.
 “Abbiamo imposto il limite dei 50km/h –afferma Secco-       abbiamo installato delineatori di curva con banda gialla       riflettente, abbiamo       messo appositi segnali di curva pericolosa e monitoriamo       costantemente       l’asfalto in modo da mantenerlo in buono stato. Insomma, stiamo       usando tutti       gli strumenti in nostro possesso perché chi deve affrontare questa       curva sia       consapevole della sua pericolosità e diminuisca la velocità.       Purtroppo non       sempre ci riusciamo.”
 
 Quanto all’autovelox, è il comandante della Polizia       Provinciale Claudio Meggiolaro a raccontarne le vicende. La       postazione per il       controllo remoto è stata installata a fine 2007 proprio quale       deterrente       all’alta velocità, in un progetto più ampio dedicato alla       sicurezza stradale.
 Ben presto il suo utilizzo è diventato problematico e poi       sospeso perché in contrasto a specifiche disposizioni normative.       Il tratto di       strada interessato non rientra infatti tra quelli individuati dal       Prefetto di       Vicenza lungo i quali è possibile installare dispositivi di       controllo remoto       della velocità senza la presenza dell'operatore. “Dettaglio” che       ha spinto       molti automobilisti a fare ricorso e ha portato la Provincia ad un       contenzioso       giudiziale da cui è uscita sconfitta.
 Si aggiunga a ciò che nel 2010 il Codice della Strada ha       imposto che la segnaletica di preavviso della postazione di       controllo debba       essere posizionata almeno un km prima del punto di rilevamento,       previa assenza       di intersezioni intermedie con altre strade. Condizione che nella       curva di       Palazzo Storto non può essere rispettata.
 
 “Contro il nostro volere –conclude Secco- siamo quindi stati       costretti dapprima a non utilizzare e poi a rimuovere l’autovelox.       Sottolineo       “contro il nostro volere”, perché siamo ben consapevoli che       l’autovelox sia un       ottimo deterrente all’alta velocità, come lo sono tutti i progetti       di       educazione stradale che riguardano in particolare i più giovani       che negli anni abbiamo       sostenuto, promosso, finanziato. E continueremo a farlo se ci sarà       data la       forza, economica in primis, di farlo.”
 
