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Bilancio virtuoso ma futuro incerto. E Variati incontra i parlamentari .

pubblicato il 21/11/2014, ultima modifica 21/11/2014

Parola d'ordine: “Difendere i servizi”. Premessa fondamentale nella relazione fatta alla stampa dal presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati sugli assestamenti di bilancio, presenti i consiglieri delegati Mauro Beraldin (Bilancio), Renzo Marangon (Protezione Civile) e Ennio Tosetto (Edilizia Scolastica). Già, perché sull'ente pende la spada di Damocle del dissesto finanziario, nonostante sia un'amministrazione virtuosa e con un piccolo tesoretto bloccato dal Patto di Stabilità.

Spiega Variati: “Lo Stato non solo non trasferisce a noi neppure un euro ma ci ha chiesto un bonifico di 8milioni e 100mila euro. Di questi 1.460.000 euro sono a restituzione per il venir meno delle elezioni provinciale e della conseguente riduzione dei costi della politica. Se mi permettete è una vergogna, la Provincia di Vicenza era commissariata, dunque non produceva costi politici, eppure questo non ci è stato riconosciuto. Va detto che a questa richiesta abbiamo fatto fronte attingendo 1.160.000 euro dagli avanzi di amministrazione e 300mila euro da minori spese”. Il presidente è un fiume in piena. “Non è finita, perché prima Letta e i Renzi ci hanno chiesto la restituzione di 10 e 14 milioni di euro, cifre che se fossero confermate dalla Legge Finanziaria ci costringerebbero a ridare le chiavi a Roma. A quel punto, infatti, non saremmo più in grado di garantire niente. E questo nonostante che l'indebitamento sia sceso di oltre il 50% dal 2011 (da 123milioni a 60milioni di euro) e la spesa del personale sia passata da 21.600.000 euro a 18.900.000 euro”.

Intanto l'esercizio finanziario 2014 si chiude con 5 milioni di euro di disavanzo, bilanciati, come detto, dalla presenza di un tesoretto, e persino con qualche buona notizia, nonostante le premesse. “Detto che ringrazio davvero i consiglieri delegati per la loro serietà e passione, e stiamo parlando di un incarico di puro volontariato, proprio come il mio, per cui non è previsto neppure il rimborso spese della trasferta, segnalo i 2.797.000 euro per interventi di difesa idraulica (bacino di laminazione di Montebello, rifacimento muri spondali dei torrenti Lavarda e Chiavone, consolidamento dell'alveo del Brenta e delle difese spondali del torrente Chiampo), i 950mila euro per la difesa del suolo, in pratica consolidamento in alcune zone del territorio, più 540mila euro per la frana di Velo d'Astico, e infine altri 500mila per la piccola manutenzione degli edifici scolastici, 128 per una popolazione di oltre 45mila persona tra studenti (40mila) e insegnanti”.

Lunedì 24 novembre, alle 17, il provvedimento sarà votato dal consiglio provinciale, “ma alle 12.00 incontreremo i parlamentari vicentini per trasferire a loro il nostro grido di dolore e d'allarme”.

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