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Un dottorato di ricerca per i dissesti nel vicentino

pubblicato il 19/05/2010, ultima modifica 19/05/2010

Un dottorato di ricerca per studiare le fragilità del territorio vicentino. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa approvato oggi dalla Giunta di palazzo Nievo. Provincia e Università di Padova hanno stabilito così di istituire un apposito corso post laurea per applicare tecniche di rilevamento innovative ai dissesti e per l’integrazione dei dati con i sistemi informativi territoriali.
Questo accordo – spiega Giovanni Forte, assessore alla viabilità- consente di mettere in campo una professionalità qualificata a servizio della migliore conoscenza possibile delle caratteristiche geologiche delle aree soggette a frane. Si tratta di un elemento essenziale per poter pianificare e realizzare opere preventive efficaci a mitigare realmente il rischio di dissesti”.

Il dottorato durerà tre anni e il candidato verrà individuato a cura dell’ateneo patavino.
Il lavoro svolto servirà per aggiornare e sistematizzare la conoscenza di alcuni siti a rischio del Vicentino a beneficio di tutto il territorio interessato. In un’ottica di integrazione, la georeferenziazione prevista verrà poi sistematizzata e i dati saranno incrociati con le esigenze delle comunità coinvolte, con gli strumenti di pianificazione, con le diverse competenze di gestione del territorio in modo da individuare azioni di prevenzione e di mitigazione dei rischi coerenti rispetto allo sviluppo e alla pianificazione territoriale.

Tre le zone individuate dagli Uffici tecnici della Provincia che saranno sottoposte a questa approfondita analisi, mai condotta fino ad oggi.

  • località Fantoni e Cappellazzi in Comune di Recoaro Terme
  • località Longhi in Comune di Lusiana
  • località Ponte Pilo-Calappi in Comune di Piovene Rocchette.

Tutte e tre presentano caratteristiche morfologiche e ambientali significative e ritenute adeguate rispetto al metodo strumentale che si vuole applicare . L’attività di ricerca si svilupperà in tre fasi distinte. Si inizierà con la raccolta dei dati attraverso riprese da terra, aereo o satellite, per passare all’elaborazione dei dati , infine all’interpretazione e a un loro possibile utilizzo.

Sarà costante la collaborazione tra l’ufficio difesa del suolo della Provincia e il dottorando dell‘Università di Padova, in modo da trarre il massimo profitto dalla collaborazione tra chi lavora all’interno dell’ente preposto e la struttura di ricerca e innovazione.

La Provincia finanzierà il Dottorato triennale con 55.800 euro.
Le politiche di gestione del territorio- conclude Forte- vanno oggi sempre più qualificate, anche per razionalizzare la spesa e pianificare interventi maggiormente efficaci, sfruttando le opportunità date da metodiche e strumentazioni d’innovazione”.

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