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TivùSat: piattaforma satellitare dove non arriva il digitale terrestre

pubblicato il 01/12/2010, ultima modifica 01/12/2010

Abiti in montagna o comunque in una zona dove il segnale analogico non arriva o arriva male e quello digitale, di conseguenza, non arriverà più? Dalla Provincia di Vicenza una nuova conferenza stampa per illustrare ai cittadini del territorio la seconda opzione della rivoluzione televisiva in atto: quella satellitare.

“Abbiamo deciso di ospitare anche questo momento informativo con la piattaforma TivùSat – spiega l'Assessore Provinciale all'Innovazione Andrea Pellizzari – per completare il quadro informativo di riferimento proprio in questi giorni di switch off. Lo facciamo accogliendo la preoccupazione di molte persone ed anche la direttiva dell'Uncem, l'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani. La parabola è un'alternativa fondamentale se si vuole mantenere il servizio in quelle zone che per motivi orografici e legati alle politiche di investimento delle grandi reti di telecomunicazioni, resteranno in ombra anche con il DDT”. Nel ricordare l'impegno della Provincia di Vicenza, parte attiva negli incontri svoltisi con le comunità locali e territoriali in questi ultimi 10 giorni, Pellizzari ha poi posto l'accento anche sulla necessità che il satellite non oscuri anche quel patrimonio di emittenti regionali la cui importanza si è evidenziata proprio nei giorni dell'alluvione. “Il Veneto ha la più alta concentrazione di televisioni locali al pari della Campania con la differenza che negli anni ha dovuto subire anche la concorrenza nell'assegnazione delle nuove frequenze da parte dei nostri vicini, in particolare delle repubbliche frontaliere della ex Jugoslavia. La professionalità dei nostri operatori dell'informazione si è rivelato un tramite prezioso fra la gente colpita dalla calamità, le istituzioni ed il territorio”.  

Da David Bogi, amministratore del Consorzio TivùSat, le spiegazioni tecniche: “La nostra piattaforma, cui partecipano Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, FRT e Aeranti Corallo, è la prima piattaforma satellitare gratuita italiana. Per accedere è necessario avere o installare una parabola satellitare orientata su Eutelsat 13 gradi Est, un decoder certificato da noi, costo 100 euro circa, ed una smart card già inclusa. Non richiede alcun tipo di abbonamento ed il decoder è interattivo, vale a dire costa quasi come quelli necessari per attivare il digitale terrestre, ed è testato per il futuro a differenza degli zapper economici. Replica l'offerta generalista dei grandi network come pure i nuovi canali televisivi nazionali trasmessi sul DTT e numerose altri canali coprendo tutti i generi. Tra l'altro consente di vedere anche quei programmi che su altre piattaforme vengono normalmente criptati”