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Inaugurata questa mattina la nuova sede dell'istituto Ceccato

pubblicato il 11/05/2010, ultima modifica 11/05/2010

Montecchio Maggiore ha deciso: il nuovo istituto di istruzione superiore che raggruppa 3 sedi è intitolato a Silvio Ceccato. Un cittadino illustre che proprio in questi giorni il Comune castellano sta celebrando con convegni e mostre, ma che più di tutto sarebbe orgoglioso di sapere che il suo nome accompagnerà la carriera scolastica di tanti giovani.

Così all'interno delle celebrazioni è stata inserita anche l'inaugurazione della nuova sede della scuola, che ospita l'indirizzo meccatronico-elettrico ed elettronico e sorge a ridosso del plesso che ospita l'indirizzo professionale commerciale, anch'esso interessato da interventi di adeguamento. “Nella logica -ha spiegato l'Assessore Provinciale all'Edilizia Scolastica Nereo Galvanin- di creare cittadelle scolastiche dove gli spazi sono razionalizzati e i laboratori e i servizi sono condivisi.”

Il nuovo edificio conta 10 aule studio, un'aula polivalente, 2 aule di informatica, un laboratorio di meccanica meccatronica, un laboratorio di fisica, 3 laboratori di elettronica oltre alla segreteria, alla sala insegnanti e ai servizi. E' costato 2.133.000 euro a carico della Provincia di Vicenza, che ha messo l'intera cifra nel piano delle opere pubbliche del 2004. Un lungo iter burocratico che ha portato all'appalto dei lavori nel febbraio del 2008 e alla fine nel settembre del 2009.

L’edificio è stato realizzato secondo la più avanzata normativa di risparmio idrico ed energetico. Si trova qui l’unico impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica interamente gestito dalla Provincia, con benefici a totale carico dell’ente pubblico. E’ stato anche realizzato un impianto per il recupero delle acque piovane da utilizzare nei servizi igienici della scuola. Nella logica del rispetto dell’ambiente, ma anche come modello costruttivo in un istituto ad indirizzo elettrico ed elettronico particolarmente sensibile a queste tematiche.

Parallelamente ai lavori di realizzazione della nuova scuola, come si diceva, sono stati eseguiti lavori sul plesso esistente, per la messa a norma a fini antincendio, l'adeguamento delle vie di fuga, l'eliminazione delle barriere architettoniche, l'adeguamento acustico dei locali e interventi di contenimento dei consumi energetici interessanti i soffitti del piano primo. Il costo, pari a 322mila euro, è stato sostenuto dalla Regione Veneto. E proprio per non perdere il contributo regionale, l'ufficio edilizia scolastica della Provincia ha dovuto far sì che i lavori venissero eseguiti in tempi molto celeri: l'appalto è datato 5 ottobre del 2009, la fine lavori il 15 dicembre dello stesso anno.

"E’ in programma -ha affermato l'Assessore Galvanin- un secondo intervento per il completamento della messa a norma degli impianti elettrici, di adeguamento impianti termici, e di sistemazioni aree scoperte, per un importo complessivo di 400.000 euro.”

 

Questa mattina all'inaugurazione erano presenti tutti i protagonisti del mondo scolastico vicentino, e montecchiano in particolare. A fare gli onori di casa, naturalmente, il dirigente scolastico dell'istituto Ceccato, Antonella Sperotto. A tagliare il nastro con lei l'Assessore Provinciale Nereo Galvanin e il Sindaco di Montecchio Milena Cecchetto. Al loro fianco Franco Venturella, direttore dell'Ufficio Scolastico Provinciale, don Giovanni Vanzo per la benedizione della scuola, una nutrita rappresentanza dell'attuale e della ex amministrazione comunale e i consiglieri provinciali delle commissioni che si occupano di istruzione ed edilizia scolastica.

Presenti, naturalmente, gli studenti dell'istituto Ceccato, che per voce di Michele Cenzi hanno ringraziato le istituzioni per aver messo a loro disposizione nuovi spazi, laboratori e attrezzature grazie ai quali sarà più “motivante” andare a scuola. “La nostra responsabilità -ha affermato Cenzi- è e sarà per il futuro quella di custodire questa scuola e renderla sempre più accogliente per chi c'è e per coloro che arriveranno. Vogliamo essere, noi e la nostra scuola, motivo di orgoglio per un Paese che si avvia a celebrare i suoi primi 150 anni di storia.”

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