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Cittadini evacuati e attività sgomberate: inviati gli elenchi in Regione

pubblicato il 26/11/2010, ultima modifica 26/11/2010

E’ una lunga lista quella che la Provincia di Vicenza ha spedito ieri alla Regione Veneto e che contiene 2 elenchi: uno dei cittadini vicentini evacuati dalle proprie abitazioni e l’altro delle attività produttive che hanno subito il fermo della produzione e sono state oggetto di sgombero. Tanti i Comuni interessati, quelli di pianura per l’esondazione dei corsi d’acqua e quelli di montagna per le tante frane che si sono verificate in un territorio già fragile dal punto di vista idrogeologico.
Ma veniamo ai numeri. I cittadini evacuati sono circa 555, divisi in 19 Comuni. Pochi casi a Malo, Lusiana, Longare, Schio, Breganze, Posina, Nogarole Vicentino, Chiampo, Altissimo, Montegalda, Villaverla, Pianezze, Dueville, Montegaldella. Undici famiglie sfollate a Cornedo, 20 a Torrebelvicino e 25 a Valli del Pasubio. Più drammatica la situazione di Caldogno e Vicenza, l’una con circa 170 persone evacuate, mentre nel capoluogo si contano 102 nuclei famigliari evacuati, per un totale di circa 200 persone.
Le imprese vicentine che hanno subito il fermo dell'attività economica e sono state oggetto di sgombero sono 678, divise in 15 Comuni. Singoli casi a Breganze, San Vito di Leguzzano, Solagna, Calvene, Valstagna, Castelgomberto e Rosà. Pochi casi anche a Longare, Dueville, Schio, Altissimo, Torrebelvicino e Valli del Pasubio. Numeri più importanti riguardano, anche in questo caso, Caldogno, con 268 attività interessate, e Vicenza con 385.
Il Commissario per l’Alluvione Luca Zaia, con questa lista, fornirà al Ministero dell'Economia e del Lavoro gli elementi istruttori per la sospensione degli adempimenti tributari e contributivi, compresi quelli legati all'acconto fiscale di fine novembre.
Esaurita questa prima fase, prenderà il via quella più delicata della richiesta di risarcimento dei danni, con quantificazione del danno subito. Spetterà sempre alla Provincia fare da collettore per il territorio di competenza e fare da tramite tra Regione e Comuni, mentre i singoli cittadini e le imprese dovranno fare riferimento al proprio Comune.
Una volta che sarà pronta anche questa lista, la Regione potrà distribuire i 300 milioni messi a disposizione dal Governo.
“ La Provincia –commenta il Presidente Attilio Schneck- ha messo e continua a mettere a disposizione risorse umane e strumentali per far sì che la predisposizione degli elenchi sia la più celere e completa possibile. Ci hanno promesso che i soldi arriveranno in fretta e noi li aspettiamo prima di Natale. Ognuno sta facendo la sua parte: i cittadini raccolgono documentazione e compilano moduli, i Comuni garantiscono assistenza, la Provincia coordina. Pure occupati con le tante incombenze che un’emergenza comporta, stiamo facendo anche questo. Perché ci crediamo e siamo certi che le risposte arriveranno. Anche perché, in caso contrario, siamo pronti a calare su Roma.”