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Alluvione: Provincia e Comuni giovedì da Berlusconi

pubblicato il 05/11/2010, ultima modifica 05/11/2010

Fascia sulla spalla e scarpe ancora sporche di fango: così il Presidente della Provincia e i Sindaci vicentini si preparano a calare su Roma per sensibilizzare il Governo centrale in merito all’alluvione che ha colpito il territorio veneto.
Questa mattina il Presidente Attilio Schneck si è accordato con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e ha fissato udienza con il Premier Silvio Berlusconi per giovedì 11 novembre alle 13 a Palazzo Chigi.
Ha quindi chiamato a raccolta tutti i Sindaci del vicentino per organizzare assieme a loro il viaggio in treno: partenza alle 6.51 dalla stazione di Vicenza e rientro in serata.
“ L’alluvione che ci ha colpiti –afferma il Presidente Schneck- ha inferto una ferita profonda al nostro territorio. Ci siamo subito rimboccati le maniche e, da bravi veneti, abbiamo faticato giorno e notte per sistemare le nostre abitazioni e le nostre attività. Questo non significa però che possiamo fare tutto da soli. I danni alle infrastrutture e alla popolazione sono ingenti, ci sono strade da sistemare, edifici da risanare e zone colpite da frane da mettere in sicurezza, e poi ci sono negozi, laboratori e uffici che devono riprendere a lavorare. Il conto da pagare per il vicentino è molto alto, è necessario che il Governo ci aiuti.”
La Provincia di Vicenza ieri ha deliberato un fondo straordinario di 2,5milioni di euro per gli interventi urgenti su strade e frane. Una cifra importante, che tuttavia non basterà neppure per completare la lista dei lavori stilata dall’ufficio provinciale Difesa del Suolo.
Così sarà un’intera provincia a muoversi e a bussare a Roma per mano dei suoi rappresentanti. In molti hanno già risposto al Presidente e hanno già messo in agenda l’appuntamento di giovedì.
Il Consiglio dei Ministri, riunito stamattina, ha decretato lo stato d'emergenza per le zone colpite dal maltempo. Un provvedimento che permetterà alle istituzioni di muoversi con più celerità, senza rispetto del patto di stabilità né di lunghe procedure amministrative.
“ Ringrazio il Governo per la celerità della decisione –commenta Schneck- ma ora aspettiamo i soldi.”