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Al via il progetto di valorizzazione dei Colli Berici

pubblicato il 23/03/2010, ultima modifica 23/03/2010
Prima riunione operativa, questa mattina, per la realizzazione del progetto Life Colli Berici. Sul tavolo 1.530mila euro da investire principalmente in due azioni: la conservazione dei prati aridi e la sistemazione di 130 km di sentieri.

Prima riunione operativa, questa mattina, per la realizzazione del progetto di valorizzazione dei Colli Berici. Sul tavolo c’erano 1.530mila euro, metà provenienti dalla Comunità Europea e metà a carico di enti e partner coinvolti, da investire principalmente in due azioni: la conservazione dei prati aridi e la sistemazione dei 130 km di sentieri presenti sui Berici. Attorno al tavolo si sono seduti i partner che concretamente si occuperanno di tradurre i propositi in azioni: la Provincia di Vicenza con i tecnici Riccardo d’Amato e Manuel Grotto, il Servizio Forestale Regionale rappresentato da Pierangelo Miola e Marco Gamba, Roberto Fiorentin di Veneto Agricoltura e Roberto Brun del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta.

A fare gli onori di casa l’Assessore Provinciale ai Beni Ambientali Paolo Pellizzari: “Il prossimo aprile –ha esordito l’Assessore- attendiamo la visita dei Commissari Europei che verranno a controllare in che modo stiamo impegnando il contributo che ci hanno assegnato. Per loro, ma anche e soprattutto per i vicentini e per il nostro territorio, è necessario che ci mettiamo al lavoro quanto prima”.

Così, per razionalizzare al meglio gli interventi, già stamattina i partner si sono divisi i compiti. A partire da aprile la Provincia di Vicenza, a cui spetta il coordinamento dell’intero progetto, darà il via alle indagini ambientali, necessarie perché gli interventi abbiano maggiore efficacia. Veneto Agricoltura e Servizio Forestale Regionale si occuperanno della salvaguardia dei prati aridi, ossia quelle macchie di terreno che conservano una biodiversità particolare. I prati aridi sono minacciati dall’invasione del bosco, per cui la prima cosa da fare è ripulirli. E, visto che si tratta di aree di pregio ambientale, si è scelto un metodo “verde”, cioè le capre, che si nutriranno di tutte quelle specie arboree non originarie di questi luoghi. A cura del Servizio Forestale sarà anche la manutenzione degli acerofrassineti, mentre Veneto Agricoltura si occuperà di produrre in serra la saxifraga berica, una pianta erbacea dal fiore bianco che cresce solo nei colli Berici. L’obiettivo è ripopolare i colli di una specie verde originaria oggi in via d’estinzione.

Il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta sarà impegnato nel recupero delle pozze d’acqua, usate un tempo a fini agricoli, per abbeverare gli animali, oggi importanti per la fauna (anfibi, uccelli). A suo carico sarà anche la naturalizzazione di corsi d’acqua artificiali nella val Liona, nei territori di Orgiano e Grancona.
La prima azione che verrà realizzata riguarda però la sistemazione dei 130 km di sentieristica nei colli. L’intervento sarà a cura del Servizio Forestale, su tracciati indicati dai Comuni interessati che la settimana prossima saranno invitati ad apposita riunione operativa. In particolare, si tratta dei Comuni di Altavilla Vicentina, Arcugnano, Brendola, Castegnero, Grancona, Longare, Nanto, Orgiano, San Germano dei Berici, Villaga e Zovencedo.

“Si tratta di un progetto vasto –conclude l’Assessore Pellizzari- con cui ci proponiamo non solo di salvaguardare un territorio rimasto perlopiù integro, ma anche di recuperarne le tipicità sia per quanto riguarda le specie arboree che la fauna. L’impegno è notevole, ma la collaborazione di enti e organismi che bene conoscono i nostri colli è garanzia di un buon risultato.”

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