Schneck modifica il Regolamento del lago di Fimon: “Il giubbotto di salvataggio va indossato”
 
 “Mai più simili       tragedie”. Attilio Schneck, Commissario Straordinario della       Provincia di Vicenza, è risoluto dopo l’incontro con il papà di       Igor Menegatti, il giovane vicentino che ieri ha perso la vita al       lago di Fimon. Sulla riva del lago stamattina si sono ritrovati       entrambi a guardare lo svolgimento delle operazioni di recupero       del       corpo e della barca. E a cercare, assieme, una spiegazione a       quello       che è successo, tanto più inspiegabile visto che il papà assicura       che Igor fosse un esperto nuotatore.
 Eppure Igor non è la       prima vittima del lago, dove nell’aprile del 2011 ha perso la vita       Lucian Nechulai Orasanu. 
 
 “Il lago di Fimon è       pericoloso –spiega Schneck- come lo sono tutti i laghi, con acqua       fredda e priva di sale, che quindi non facilita il galleggiamento.       Non è sufficiente saper nuotare per avventurarsi nelle sue acque,       bisogna adottare ulteriori accorgimenti che quanto prima vogliamo       rendere obbligatori, con sanzioni per chi non li rispetta.” Il       riferimento è al giubbotto di salvataggio, poco utilizzato       dai tanti frequentatori del lago, pescatori in primis.
 
 Già il Regolamento per       la Gestione del Lago di Fimon, approvato dal Consiglio Provinciale       nel 2009, impone a natanti a vela e a remi l’obbligo di essere       dotati dei mezzi di salvataggio e dei dispositivi di sicurezza. 
 “Ma vogliamo essere       ancora più incisivi –afferma Schneck- chiariremo il Regolamento e       lo modificheremo per prevedere che non solo i natanti siano       equipaggiati, ma che chi esce con un natante indossi il giubbotto       di       salvataggio, perché è inutile averlo in barca se poi capita       qualcosa che non ti lascia neppure il tempo di indossarlo.” L’iter       per la modifica sarà veloce visto che i tecnici provinciali sono       già       al lavoro per elaborare il nuovo testo che dovrà essere approvato       dallo stesso Commissario. 
 
 La modifica verrà       quindi comunicata alle forze dell’ordine, a cui è demandato il       compito di farla rispettare, e alle associazioni di pesca e vela       che       utilizzano il lago. “Intensificheremo la presenza della nostra       Polizia Provinciale –conclude Schneck- per promuoverne la       conoscenza e per sensibilizzare all’uso dei giubbotti. Ci       affidiamo       però anche a chi esce con un natante: la sicurezza, e l’uso del       giubbotto di salvataggio, sono un obbligo prima di tutto morale.”

