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Decreto pagamenti: saldate le fatture alle imprese

pubblicato il 03/07/2013, ultima modifica 03/07/2013

“Nell'ultima settimana di giugno abbiamo provveduto a saldare le fatture alle imprese. Saremmo al 100% se non fosse per un 4% di imprese che deve ancora presentarci i documenti obbligatori della regolarità contributiva, ma i soldi sono accantonati a loro disposizione”.

Sempre più vicina alla sua comunità, la Provincia di Vicenza non si è fatta pregare sfruttando con celerità la finestra aperta dalla legge 35/13, il cosiddetto decreto pagamenti. Una ventata di aria fresca nell'afa di una crisi resa stagnante dall'avvicinarsi delle ferie. Sottolinea il Commissario Straordinario Provinciale Attilio Schneck: “La filosofia che ci ha ispirato fin dall'inizio, prima ancora che il decreto Salva Italia ridisegnasse l'architettura delle realtà amministrative locali, è stata quella di coniugare l'efficienza con il rispetto. Di fronte alle domande che nascevano e nascono dal territorio, abbiamo sempre risposto con la politica del fare, dei cantieri. E poi del dare, perché il lavoro, e l'occupazione, passano anche attraverso la serietà di chi lo commissiona e poi lo paga”.

Parole che diventano ancora più significative considerando che la somma in sospeso era tra le più basse d'Italia, poco più di 700mila euro. Non di certo perchè la Provincia di Vicenza ha investito poco, ma al contrario perchè ha sempre pagato con puntualità la maggior parte dei debiti contratti con i fornitori d'opera, tenendo anche conto che si tratta perlopiù di aziende locali.

Riguardo alla tipologia dei pagamenti, oltre la metà, ovvero 486mila euro, hanno riguardato la viabilità, 174mila euro l'edilizia e gli adempimenti normativi, 9mila euro i trasporti. Mancano all'appello i 31mila euro di edilizia scolastica, che corrispondono a quel 4% non ancora saldato per ritardi non dovuti all'amministrazione. “Concordo – conclude il Commissario Straordinario Schneck – con quanto dichiarato dal Presidente dell'Upi Antonio Saitta riguardo ai benefici immediati di questo decreto, grazie al quale le imprese si sono rimesse in moto, ma proprio per questo motivo ci tengo a ricordare che la Provincia di Vicenza ha sempre provveduto ad onorare impegni e obblighi di legge, consapevole che bloccare i pagamenti significa, a cascata, mettere in ginocchio impresari, lavoratori e famiglie, cosa che abbiamo sempre combattuto, anche a costo di aggirare il Patto di Stabilità”.