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A Tonezza il Concerto di Ferragosto

pubblicato il 16/08/2013, ultima modifica 19/08/2013

 

Il sole di ferragosto, le Prealpi Venete, la musica immortale. E Tonezza del Cimone trasformata per un giorno in un auditorium fantastico dai Solisti dell'Orchestra delle Venezie del maestro Giovanni Angeleri.

 

La Provincia di Vicenza allontana le ombre lunghe della polemica amministrativa confermando ancora una volta la propria vicinanza alle piccole realtà territoriali attraverso l'esperienza organizzativa e gestionale maturata in tante edizione de “I Concerti in Villa”. Se mancarono progressivamente i fondi, infatti, non sono mai venute meno le capacità di un Ente che ogni anno regala alla Comunità Vicentina nuove e profonde emozioni attraverso una rassegna sempre molto attesa e partecipata dagli appassionati e dalla cittadinanza.

 

La riprova, semmai ve ne fosse bisogno, nel concerto di metà agosto nel quale l'orchestra del maestro Angeleri ha strappato applausi a scena aperta, con un bis fuoriprogramma, per le sue esecuzioni. A cominciare dal Concerto in Mi Maggiore di Antonio Vivaldi, durante il quale il virtuosismo e la bravura interpretativa del direttore d'orchestra si sono mirabilmente fusi con l'allegria e la positività del brano. Ed a 300 anni dalla morte di Arcangelo Corelli non poteva mancare l'esecuzione della sua “follia”, performance elaborata e ripresa da vari musicisti e resa ancor più brillante dall'interpretazione proposta. Storia e musica abbracciate insieme in un percorso suggestivo e così non poteva mancare, nel bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, l'omaggio al “Cigno di Busseto”, al maestro del lirismo, con la trascrizione ottocentesca per archi del famoso coro “noi siam zingarelle” de “La Traviata” che ha coinvolto e travolto il pubblico nel pathos dei cori verdiani.

 

Una cascata mozzafiato di note smorzatasi dolcemente nella piccola serenata notturna di Wolfgang Amadeus Mozart, che ha avuto modo di apprezzare, al di là dell'orizzonte, la perfetta sintesi musicale di un'orchestra davvero ad un passo dal cielo e dalla perfezione. A conclusione dell'evento non potevano mancare due pietre miliari della letteratura musicale per violino e orchestra: Petr Ilic Tchaikovsky e Niccolò Paganini. Del primo, nella melodia op. 42, il maestro Angeleri ha saputo comunicare lo stato d'animo della tristezza e del dolore in modo avvolgente recuperando nello scherzo sentimenti più sereni e via via appassionati. Di emozione in emozione, pubblico in apnea durante l' esecuzione del Cantabile in Re Maggiore e del Moto Perpetuo in Do Maggiore. Scroscianti applausi ed una richiesta di bis per il Cantabile a riveder la luce mentre il sole piano piano cominciava a lasciare il suo posto alla potenza nostalgica ed evocativa della Luna e al preludio di stelle.