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Arriva l'Aua ad abbattere tempi e costi delle autorizzazioni ambientali

pubblicato il 27/06/2013, ultima modifica 27/06/2013

Incontro in Provincia lunedì 1 luglio ore 10.30 – Sala Consiglio
Si chiama AUA e sta per Autorizzazione Unica Ambientale, il procedimento che semplifica la burocrazia in materia ambientale. Una boccata d'ossigeno per le piccole e medie imprese e per gli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.): nel solo vicentino, tanto per capirci, l'Aua interessa parecchie migliaia di imprenditori.
A volerla è stata una normativa nazionale operativa dal 13 giugno 2013. Nel concreto, gli imprenditori non saranno più costretti a lunghe file e lunghe attese agli sportelli dei molteplici enti che si occupano di ambiente. L'Aua infatti sostituisce e ricomprende numerose autorizzazioni in materia ambientale previste a livello provinciale, tra le quali quelle relative alle emissioni in atmosfera e quelle attinenti la gestione dei rifiuti e degli scarichi idrici.
L'obiettivo è semplice: ridurre la burocrazia e rendere la vita degli imprenditori più facile.
Come? Il procedimento, assicurano i tecnici provinciali, è altrettanto semplice e verrà illustrato lunedì 1 luglio alle 10.30 nella Sala Consiglio di Palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza.
Sono stati invitati tutti i soggetti, o meglio i loro rappresentanti, interessati alla semplificazione: le associazioni di categoria (Apindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confcooperative, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Unione Generale Coltivatori), gli sportelli associati (Camera di Commercio, Infocamere, Suap Alto Vicentino, Suap Dall'Astico al Brenta, Suap Sette Comuni, Suap Caldogno, Suap Vicenza, Suap Schio, Suap Valdagno, Suap Arzignano, Suap Montecchio Maggiore, Suap Noventa Vicentina, Suap Lonigo), la Regione Veneto, Upi Veneto, i gestori del Servizio Idrico Integrato (Acque del Chiampo, Acque Vicentine, Alto Trevigiano Servizi, Avs, Centro Veneto Servizi, Etra, Medio Chiampo).
“Questo incontro -chiarisce Angelo Macchia, dirigente del settore Ambiente oltre che direttore generale della Provincia- completa un lavoro che la Provincia sta portando avanti già da un paio di mesi con gli enti maggiormente interessati. Siamo pronti a gestire la nuova competenza e lo faremo con la consapevolezza di operare in un settore delicato, da cui dipende lo stato di salute del nostro territorio e nostro, ma anche con la convinzione che la pubblica amministrazione debba favorire, non ostacolare le aziende locali.”
L'Aua prevede infatti un lavoro sinergico tra vari enti, mentre l'imprenditore ha un unico interlocutore individuato nel proprio sportello unico comunale. Il Suap gira i documenti informatici alla Provincia che si interfaccia con tutti gli enti necessari al rilascio dell'autorizzazione e, una volta completato l'iter, restituisce il “prodotto finito” al Comune che lo rilascia all'imprenditore. L'Aua dura 15 anni e anche questa è una novità, visto che ha una vita molto più lunga di tutti i procedimenti che sostituisce. Con buona pace di chi per 15 anni non si deve più preoccupare di compilare moduli.
“Un bel vantaggio per gli imprenditori -commenta il Commissario Straordinario della Provincia Attilio Schneck- che evitano di perdere tempo, soldi e spesso anche la pazienza alla ricerca di carte e nulla osta. Da adesso hanno un solo referente e hanno la Provincia che “corre” al posto loro, così mentre noi sbrighiamo le loro pratiche burocratiche loro possono fare quello che sono bravi a fare: produrre. Solo così possiamo rimettere in piedi l'Italia e sperare di uscire in fretta dalla crisi.”
Sette sono i procedimenti che verranno sostituiti dall'Aua:
- l'autorizzazione agli scarichi
- la comunicazione preventiva per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue delle aziende previste
- l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti
- l'autorizzazione generale alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti
- la comunicazione o nulla osta per le emissioni acustiche
- l'autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura
- la comunicazioni in materia di rifiuti
Maggiori dettagli sono contenuti nell'art. 3 del D.P.R. 13 marzo 2013.