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Una fiaba per combattere l'Alzheimer

pubblicato il 19/04/2012, ultima modifica 19/04/2012

Un fiaba a cui affidare la propria memoria, ma soprattutto un lieto fine per ricordare e ricordarsi che, nonostante tutto, la vita è bella.

Si chiama “Flavia, Tonio e il flauto magico” ed è la favola che i nonni del Centro Rindola hanno scritto e illustrato all’interno di un progetto sostenuto dall’Associazione Veneto Malattia di Alzheimer e Demenze degenerative onlus (Avmad) e la Provincia di Vicenza.

Ci sono una bella ragazza, una strega cattiva, un cavallo bianco e soprattutto un lieto fine. Nel mezzo la voglia di comunicare tra generazioni, di raccontare un pezzetto del proprio passato e di riconoscerlo nel luccichio degli occhi dei più piccoli. Le parole e le immagini si confondono e si mescolano, sembra quasi di sentire lo zufolo che suona, di percepire il coraggio di Tonio, di respirare i profumi della natura così ben raffigurata.

Alla presentazione ufficiale del libretto, questa mattina nella sede della Provincia a Palazzo Nievo, hanno voluto essere presenti tutti coloro che ne hanno reso possibile la realizzazione: l’assessore Nereo Galvanin e il consigliere Nevio Zanni per la Provincia, Nadia Prosdocimo e Ivano Varo per Avmad, Arianna Ferrari e Federica Cozzi del Centro Rindola, Franca Pretto dell’Associazione Culturale Ossidiana, Roberto Cattaneo Presidente della Pro Loco Postumia e Enzo Simonelli Vicepresidente dell’Associazione Alpini di Vicenza accompagnato da molte penne nere. Associazioni, queste ultime, che si sono concretamente impegnate in raccolte fondi a favore del Centro Rindola e che hanno ribadito il proprio impegno anche per il futuro.

L'Alzheimer non si può curare, almeno per il momento, ma può essere affrontato, contrastato, rallentato nella sua fase intermedia. Come dimostra questo libretto, il lavoro coordinato di psicologi e psicoterapeuti permette di tirar fuori abilità di cui gli stessi malati spesso non sono neppure consapevoli. Ma perché tutto ciò abbia un futuro è necessario che il territorio, il tessuto sociale, e soprattutto le coscienze di tutti rimangano vigili: non può essere lasciato solo chi è affetto dalla malattia né chi continua pazientemente e amorevolmente a stargli vicino, pagando un prezzo importante in termini di vita familiare.

“Questa fiaba – commenta l’assessore provinciale al patrimonio Nereo Galvanin che ha seguito il progetto- non è solo un bel racconto, ma è un piccolo progetto di normalità che idealmente associo a tutte quelle iniziative che mettono il malato e la sua dignità al centro della propria azione. Vicenza è all'avanguardia in questa attività grazie anche all'impegno e alla sensibilità medica e sociale di professori che oggi non ci sono più, ma che hanno avuto la grande intuizione di saperla affrontare partendo da un altro angolo di visuale e comunque da una visione attiva.”

La pubblicazione della fiaba è stata possibile grazie alla raccolta fondi effettuata in occasione di un concerto dell’Orchestra Giovanile Vicentina che nel settembre del 2011 si è esibita a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore, sede di rappresentanza della Provincia. “Settembre 2011 è un mese che porteremo nel nostro cuore –ricorda Nadia Prosdocimo, presidente Avmad- perché allora si è stretta la nostra collaborazione con le Istituzioni, con le associazioni di volontariato locali e soprattutto con le associazioni che si occupano di famiglia in ambiti diversi e con noi hanno condiviso un progetto di solidarietà. Un legame forte ci tiene uniti ancora oggi e sono certa che assieme riusciremo a fare ancora molto.”