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Olio vicentino:premiata produzione

pubblicato il 05/10/2012, ultima modifica 05/10/2012

Se ancora pensate che l'olio vicentino sia solo un prodotto di nicchia e giovane vi consigliamo una bella gita lungo la Riviera Berica o nel marosticense. Scoprirete tutto un mondo di profumi e sapori che non ha davvero nulla da invidiare alle produzioni delle aree tradizionali, Veronese in primis. Il campanilismo non c'entra, qui si tratta di dati oggettivi. Certificati ancora una volta dal concorso “AIPO d'Argento 2012”, indetto dall'Associazione Interregionale Produttori Olivicoli a margine del convegno “Olivicoltura: Innovazione e Mercato” svoltosi a Vedelago.
Come per le passate edizioni, anche quest'anno i prodotti vicentini hanno conquistato il palato degli assaggiatori. Nella categoria “Extravergine Dop”  l'olio del Consorzio Olibea di Nanto si è portato a casa il primo premio nella sezione dei fruttati leggeri, mentre il Diploma d'onore con Punzone d'Argento è stato consegnato alla cooperativa Pedemontana del Grappa di Marostica per quanto riguarda sempre i fruttati leggeri I.O.O % Italiano.
Riconoscimenti ancora più significativi se si pensa che a questa edizione erano iscritti 175 aziende provenienti da 17 regioni italiane  e da 4 Paesi del Bacino Mediterraneo (Slovenia, Croazia, Spagna e Portogallo) e che il panel ufficiale AIPO ha promosso con voto superiore a 90/100 il 23,4% dei 175 campioni. Riguardo alla presenza va sottolineato come sia cresciuta, rispetto alla prima edizione di 9 anni fa, del 1346,15%  ed alla fine sono occorsi che sono occorse circa 500 ore di analisi sensoriali, dieci sedute del panel d'assaggio, 12 assaggiatori provenienti, oltre che dal Veneto, anche da Trentino e Friuli Venezia Giulia, 2500 schede e 2200 bicchieri di assaggio per una corretta e trasparente, in tutti i sensi, valutazione.  
“Ancora una volta – sottolinea il Commissario Straordinario Provinciale Attilio Schneck – il Vicentino conferma la sua vocazione agro-alimentare anche in un settore apparentemente distante dalla nostra Storia. In realtà l'olio appartiene alla nostra cultura più di quanto si pensi e questo lo conferma la presenza di olivicultori privati e di produttori”. Al riguardo preziosa l'opera dell'Istituto di Genetica “Strampelli” di Lonigo al riguardo. Lo confermano il dirigente provinciale Maurizio Bressan e l'esperto Sergio Carraro: “La produzione vicentina è una produzione di grande qualità che vede da una parte un consorzio, quello di Marostica, che dispone di un frantoio proprio e raggruppa 400 soci per la maggior parte coltivatori in proprio. Solo una piccola parte fa imbottigliamento per vendita tanto che l'olio imbottigliato è circa un terzo del corrispettivo, di contro, dell'Olibea di Nanto, nata nel 2006 e oggi sostenuta da 21 soci produttori. Qui i 46.500 chilogrammi di olive producono 4.300 chilogrammi di olio imbottigliato”.