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Discarica di Vianelle: procedura trasparente, falde sotto controllo

pubblicato il 24/07/2012, ultima modifica 24/07/2012

“Nessun ampliamento dei volumi nella discarica di Vianelle, né variazioni al progetto presentato nel 2002. E, soprattutto, nessun pericolo per la falda e la salute dei cittadini E' stato semplicemente applicato un decreto del Ministero dell'Ambiente dello scorso settembre 2010 che stabilisce per similitudine quali rifiuti possono essere conferiti nelle discariche per inerti.”
Il Commissario Straordinario della Provincia Attilio Schneck è chiaro in merito al provvedimento della Provincia relativo alla discarica di Vianelle, tra Thiene e Marano. Si è trattato dell'applicazione di una normativa nazionale, a cui la Provincia non poteva sottrarsi vista l'espressa richiesta del gestore della discarica. La procedura seguita è trasparente e regolare ed è anche l'unica legittima che si potesse seguire.
L'iter, spiegato dal responsabile del settore ambiente ing. Alberto Piccoli, inizia nel 2002 con l'approvazione del progetto della discarica mediante procedura Via (Valutazione di Impatto Ambientale), la più garantista perché richiede la condivisione con istituzioni e cittadini.
Nel 2008 la discarica approda in Commissione Tecnica per l'approvazione di un progetto che prevede, tra l'altro, la realizzazione di una barriera di confinamento dei rifiuti di minimo 50 cm in grado di evitare infiltrazioni in falda.
Verificata la corrispondenza dei lavori al progetto approvato, nell'aprile del 2012 c'è il recepimento del decreto ministeriale: un atto dovuto che si attua tramite provvedimento dirigenziale, senza l'intervento della Commissione Tecnica, perchè superfluo visto che un parere contrario sarebbe illegittimo.
Nel dettaglio, il decreto ministeriale del 2010 attualmente applicato prevede che nelle discariche per rifiuti inerti siano smaltite due tipologie di rifiuti, dettagliatamente elencati per non dar adito a interpretazioni: i primi sono rifiuti che la norma prevede non siano sottoposti a preventivo accertamento analitico; i secondi sono quelli che, sottoposti a preventiva caratterizzazione, rispondono a parametri fissati dalla normativa. Per entrambi vale la regola che non devono danneggiare la qualità delle acque, superficiali e sotterranee.“La normativa ambientale è rigida –conclude Schneck- e i nostri uffici l’hanno sempre applicata con attenzione, perché si traduce in tutela della salute pubblica. L'ho spiegato al Sindaco Moro, che ho incontrato più di un mese fa, e sono pronto a confrontarmi con chiunque voglia informazioni. Chiedo, però, che non si faccia allarmismo, perchè non ce n'è motivo. Lo chiedo al Sindaco Moro e a tutti i primi cittadini dei comuni che prelevano a sud di Vianelle: la qualità dell’acqua sta a cuore a loro quanto a noi, conosciamo bene l’area pedemontana e siamo consapevoli dell’importanza della risorsa idrica. Per questo prima di recepire la normativa nazionale abbiamo scrupolosamente verificato che la discarica risponda a pieno alla normativa vigente. Inoltre teniamo sotto controllo costantemente la qualità dell’acqua di falda tramite i dati che ci fornisce Arpav e che rientrano nel piano di monitoraggio che Arpav svolge anche per conto della Provincia. Chiederemo, anzi, di intensificarli, in modo da garantire una verifica ancor più assidua.”