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Dalla Fondazione 300mila euro alla Provincia per la difesa del suolo

pubblicato il 17/02/2012, ultima modifica 17/02/2012

Prosegue l’impegno della Provincia per mettere in sicurezza le aree del Vicentino colpite dall’alluvione.
“ Le difficoltà economiche che patiscono gli enti locali –ha esordito l’Assessore alla Difesa del Suolo Giovanni Forte– hanno rallentato la volontà di riparare ai danni causati nelle zone idrogeologicamente più fragili. Per questo come Provincia abbiamo cercato di mettere in campo tutti gli strumenti possibili.Tra le sinergie portate a termine con successo, c’è stato il positivo accordo con la Fondazione Cariverona che ha stanziato un contributo di 300mila euro per attività di assistenza diretta ai Comuni nell’ambito della gestione dei numerosi fenomeni franosi registrati quale conseguenza dell’alluvione”
E così questa mattina a Palazzo Folco si è giunti alla firma dell’accordo con i Comuni di Molvena, Brogliano, Gambugliano e Cornedo per dare il via a interventi essenziali di messa in sicurezza del territorio. Sentiti i ringraziamenti alla Fondazione da parte di tutti i Sindaci presenti, Martino Montagna per Cornedo, Franco Fabris per Molvena, Lino Zenere per Gambugliano, Santo Montagna per Brogliano e naturalmente dell’Assessore Forte.
“ La mancata approvazione del piano degli interventi da parte della Regione Veneto – continua – rappresenta ancor oggi un pesante freno alla realizzazione di interventi programmati e vidimati dagli enti. Con questo contributo per qualche realtà si apre una seppur parziale prospettiva di concretezza. E la Provincia qui ha svolto e continua a portare avanti il proprio ruolo di coordinamento e programmazione, dimostrando di essere tutt’altro che un soggetto inutile“.
I siti selezionati presentano un elevato grado di instabilità idrogeologica, con evidente rischio di evoluzione peggiorativa dei fenomeni franosi in atto. Tutte le zone sono state controllate e monitorate dagli uffici tecnici della Provincia, in stretta collaborazione con i Comuni interessati.
All’amministrazione di Molvena andranno 30 mila euro per la sistemazione di un tratto del versante a valle di via don Carli. “Siamo in un’area ricca di acque- ha spiegato il Sindaco Fabris- che di certo non aveva bisogno dei fenomeni del 2010. Colpita è stata proprio la strada che collega la viabilità provinciale con il centro paese e quindi un tratto di denso passaggio. Necessari dunque i lavori che in tutto costeranno circa 100 mila euro”.
Gambugliano è un paese collinare di 850 abitanti. Su quattro strade esistenti, l’alluvione ne ha interrotte tre. “In somma urgenza abbiamo provveduto a tamponare la situazione – spiega il Sindaco Zenere- Con i 53mila euro che riceviamo dalla Provincia diventa possibile procedere al primo stralcio di lavori lungo di Via Chiesa. Ma l’intervento globale è di circa 150mila euro e il Comune dispone solo parzialmente di fondi propri”.
Ad invocare lo svincolo dei contributi regionali si uniscono i Sindaci Martino Montagna di Cornedo e Santo Montagna di Brogliano.
A Cornedo andranno 50mila euro per la mitigazione del rischio geologico del dissesto in via Tovi in località Cerati. “Con un intervento globale di 95mila euro – spiega il primo cittadino- si andrà a concludere l’incubo di sei nuclei familiari che vivono nell’incertezza di una frana ancora in movimento. Ancora grave invece la situazione di via Monte a Cereda con ben sette famiglie che non possono più vivere nella loro casa. E in questo caso mi appello al prefetto di Verona Stancari, commissario per la Regione, perché si attivi per lo svincolo di finanziamenti davvero vitali”.
Anche per Brogliano previsto un contributo di 50 mila euro per l’intervento di messa in sicurezza di un tratto di strada comunale di via Morgante. “Abbiamo già fatto lavori per 280mila euro, contando su un contributo regionale di 300mila – spiega il Sindaco – ma non possiamo pagare le ditte che hanno operato in somma urgenza. Ora interverremo su questa via in maniera radicale grazie all’accordo con la Provincia, a un sostegno della Comunità montana e ad una parte di fondi comunali”.

“Le intese che abbiamo firmato con i Comuni- ha concluso Forte- rendono possibili interventi altrimenti completamente bloccati in un ambito essenziale quale la messa in sicurezza del territorio e la possibilità per le comunità locali di ripristinare situazioni di vivibilità accettabili, obiettivi da perseguire a qualsiasi livello governativo”.