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A Villa Tacchi sabato 11 con il libro "La Valle della Giovinezza"

pubblicato il 09/02/2012, ultima modifica 09/02/2012

  Una pagina di storia dimenticata. Scomoda, dura, per molti versi dolorosa. Affrontata con l'occhio rigoroso ed imparziale dello studioso, senza indulgenza o condanna preventive, e riproposta sabato 11 febbraio alle ore 17 nella sala convegni di Villa Tacchi. Destinato comunque a far discutere, “La Valle della Giovinezza” di Andrea Rizzi, racconta l'ultimo “Campo Dux” e la presenza dei ragazzi di Salò in Val D'Astico, proponendosi come spaccato di un'epoca che ancora oggi divide, se affrontata nel nome della passione.

Tesi di laurea trasformata in libro dall'autore, dottorando di ricerca all'Università di Turku, in Finlandia, affronta con sistematicità e attraverso ad un corposo patrimonio documentario e fotografico spesso inedito, concesso dall'Archivio Storico dell'Istituto Luce e dal Centro Studi RSI di Salò, le vicende di quattro reparti addestrativi ovvero il Campo Dux, le Scuole Allievi Ufficiali Gnr di Vicenza e di Modena e la Scuola Addestramento Militi della Strada che si stanziarono, nella primavera-estate del 1944, nel territorio compreso tra i Comuni di Piovene Rocchette, Velo D'Astico e Tonezza del Cimone. Migliaia di ragazzi, giovani e giovanissimi – 4000 solo gli Avanguardisti Moschettieri, volontari dell'Opera Balilla, provenienti da 62 province italiane e concentrati nella sola Velo – arruolatisi per contrastare l'avanzata degli eserciti alleati, “stranieri”, sul territorio italiano.

Interverranno alla presentazione, oltre all'autore, gli assessori regionale e provinciale Elena Donazzan e Morena Martini ed il professor Roberto Chiarini, ordinario di storia contemporanea all'Università degli Studi di Milano.

 

Ed è proprio Chiarini a dare il senso di tutto questo lavoro: “Non è una ricostruzione esaustiva ma un contributo importante per fare luce su una vicenda che ancora oggi è circondata da un silenzio imbarazzato. Può sembrare strano ma tra le tante pagine di una storia ancora tutta da scrivere, molte riguardano proprio i tanti ragazzi arruolatisi nella Rsi. Bene ha fatto Rizzi a sottoporre a indagine il Campo Dux di Velo D'Astico, caso altamente illustrativo del fascismo ultima maniera e di quella tensione che attraversò le giovani generazioni di quel periodo spingendoli a questa scelta. Alla cui base, si vedrà, più che la fede nella causa fascista ci furono l'amor patrio, anche se malamente inteso in versione nazionalista e militarista, e la convinzione ad aver adempiuto al proprio dovere di italiani”.