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Un bosco urbano alla Cittadella degli Studi di Vicenza

pubblicato il 06/04/2018, ultima modifica 06/04/2018

Provincia, Veneto Agricoltura e Scuole tutti assieme, appassionatamente, per un progetto che non cambierà la vita ma di sicuro la migliora. Spiega tutto Ennio Tosetto, Consigliere Delegato all’Edilizia Scolastica e promotore dello stesso: “L'idea era quella di restituire ad un'area scolastica importante come la Cittadella degli Studi che vede ogni giorno gravitare più di 4.000 persone tra studenti, insegnanti e personale non docente, la connotazione di "bosco urbano", con l'intento di migliorare il microclima in un'area, che diventa un'isola di calore in particolare durante il periodo estivo, e comunque di migliorare in modo significativo l'intero complesso rendendolo più bello e funzionale. Ora, come si può vedere, siamo alla fase finale”.

Come ci si è arrivati è presto detto. “Abbiamo coinvolto innanzitutto gli istituti “Montagna”, “Canova”, “Boscardin” e “Da Schio”, poi, dopo aver provveduto a sistemare la viabilità, abbiamo chiesto a Veneto Agricoltura di partecipare. Cosa che ha fatto mettendoci a disposizione il forestale e agronomo Roberto Fiorentin, con il quale è stato eseguito a metà novembre 2017 un sopralluogo congiunto con le 4 Scuole. Questi ha elaborato il progetto di massima prevedendo interventi con piante "a pronto effetto" ed ornamentali (alberi a foglia caduca di specie autoctone destinati ad ottenere un effetto visivo immediato) ed interventi per la creazione di biotipi di valore naturalistico didattico (siepe campestre dietro la palestra del Montagna)”.

Altro passaggio fondamentale, l’individuazione dell’Istituto Montagna come capofila/referente e l’assegnazione di un finanziamento di 20.000 euro per la realizzazione del progetto. “A finanziamento avvenuto, c’è stato un incontro di approfondimento con l’agronomo Roberto De Marchi, che ha curato la parte esecutiva con particolare riferimento all'inserimento di alberature urbane e alle fasi della sua  realizzazione. Tutto ciò senza uscire dai parametri economici del finanziamento”.

Come fanno sapere dagli uffici provinciali di palazzo Arnaldi, la caratteristica di questo intervento sta nell'utilizzo per la maggior parte di piante autoctone – carpini, tigli, bagolaro, meli, aceri, susini, sorbo - resistenti ai nostri climi, che produrranno nel tempo un effetto di "bosco urbano". “La scuola – conclude Tosetto - ha curato con celerità gli affidamenti e la gara per la fornitura e messa in opera delle piante, e in questi giorni sta avvenendo la messa a dimora delle piante e la messa in sicurezza mediante potatura delle alberature dell'Istituto Canova prospicienti viale Astichello e via Baden Powel. E ringraziamo Veneto Agricoltura anche per aver fornito le piante per la realizzazione della nuova siepe lungo Viale Cricoli in corrispondenza dell'area della palestra”.