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Sui go-kart per sostenere chi assiste i malati

pubblicato il 11/07/2011, ultima modifica 11/07/2011

Un assegno di 800 euro per l’associazione "Curare a Casa" che si occupa dell’assistenza dei malati terminali nell’ambito della Ulss 6 di Vicenza. E’ questo il risultato del trofeo Go Kart organizzato dal Leo Club Vicenza che ha attirato al Palladio Karting di Altavilla oltre cento giovani, con l’obiettivo di sfidarsi in uno sport molto amato dai ragazzi ma anche di raccogliere fondi per una associazione fortemente impegnata sul territorio.
A sostegno dell’iniziativa, viste la finalità solidale, si sono schierati anche la Provincia di Vicenza, in particolare l’assessore Nereo Galvanin, e il consigliere regionale Costantino Toniolo, che ha gareggiato alla guida di un go-kart.
“E’ forse una piccola cifra –spiega il Presidente del Leo Club Edoardo Tomasetto- ma si sa che gli studenti non hanno mai tanti soldi in tasca. Il nostro vero obiettivo, che ci auguriamo di avere raggiunto, è di avere sensibilizzato ad una tematica delicata e difficile da affrontare, facendo conoscere un’associazione che ha bisogno del sostegno di tutti per essere quanto più operativa.”
Una cifra di certo significativa, sottolinea invece il Presidente di “Curare a Casa” Pino Zanon, che sarà utilizzata per organizzare il corso di formazione per volontari in previsione per il prossimo novembre. “Non siamo medici né infermieri –specifica Zanon- ma persone che si mettono a disposizione dei malati e delle loro famiglie per affrontare con maggiore serenità un momento molto delicato della vita.” “Curare a Casa” ha all’attivo circa 30 volontari che offrono la propria presenza sia a casa del malato che li richieda sia nell’hospice aperto nel 2008 a Vicenza. Inoltre fa un servizio di trasporto dei pazienti ancora autosufficienti dal loro domicilio agli ambulatori di cura, segue mensilmente un gruppo di familiari in un percorso di elaborazione del lutto, copre le spese relative alla reperibilità dei medici di cure palliative nei fine settimana. I volontari vengono formati con uno specifico corso di formazione e una volta al mese si ritrovano per un confronto con una psicologa.
Tutto questo con un bilancio esiguo frutto delle quote dei soci, dei contributi Ulss, del 5X1000, di donazioni private.
“Frutto soprattutto –commenta l’assessore Galvanin- dell’impegno dei volontari, del tempo e delle energie che mettono a disposizione di chi soffre. E’ dovere degli enti pubblici sostenere queste associazioni e ben volentieri ci mettiamo al fianco di chi organizza eventi che sensibilizzano i cittadini all’impegno verso il prossimo.” “Tanto più –aggiunge Toniolo- se ad organizzarli sono i giovani e in tal senso il Leo Club è un bell’esempio di come si possa coniugare il divertimento alla solidarietà.”