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Proprietà provinciali: c'é l'accordo con il Comune

pubblicato il 07/09/2011, ultima modifica 07/09/2011

Lo schema di accordo tra Comune di Vicenza e Provincia di Vicenza per la valorizzazione delle proprietà provinciali dislocate in Città è pronto per la firma. La bozza è sul tavolo dell’assessore provinciale al patrimonio Nereo Galvanin ed è il frutto di due anni di incontri tra tecnici ed amministratori dei due enti: il testo elaborato va incontro alle esigenze di entrambi, con l’obiettivo condiviso di rendere più funzionali alcune aree e alcuni immobili che scontano il peso degli anni.

L’accordo ha dovuto rispettare i tempi del Ptcp provinciale, del Pat del Comune e del Piano degli Interventi del Sindaco, adempimenti obbligatori che pure ne hanno rallentato non poco l’iter.

“Ora la firma non è più procrastinabile –spiega Galvanin- Da un lato ci sono beni e immobili di proprietà provinciale che vanno valorizzati, nel rispetto di una Città che non può e non deve essere deturpata da brutture, dall’altra c’è l’esigenza per il nostro ente di recuperare risorse per concretizzare investimenti importanti, in particolare in ambito di edilizia scolastica.”

La Provincia di Vicenza, come tutti gli enti locali, vive infatti un periodo di ristrettezze economiche che non vuole superare attraverso l’imposizione di nuove tasse. In cinque anni, pur essendo praticamente nulli i trasferimenti da Stato e Regione, mai la Provincia ha messo le mani in tasca ai cittadini, anzi ha intensificato gli interventi in ambito di assistenza, con lo Sportello Mutui piuttosto che con lo Sportello di Mediazione Famigliare. Tra le poche se non unica in Italia, la Provincia di Vicenza non ha aumentato la compartecipazione all’assicurazione auto, nella consapevolezza che si tratti di un bene di uso collettivo e che quindi la decisione avrebbe penalizzato non poco la fascia di popolazione con reddito medio e basso.

“Non vogliamo gravare sui cittadini –sottolinea l’assessore- ma abbiamo un programma di investimenti da portare avanti. Penso al completamento dell’Università, al nuovo istituto superiore Rossi, destinato a divenire il polo della meccatronica. E poi altre strutture scolastiche che attendono di essere sistemate e sviluppate. Negli ultimi 10 anni la Provincia ha investito nel proprio patrimonio scolastico quasi mezzo miliardo di euro: è il nostro contributo al diritto allo studio e all’opportunità che vogliamo dare ai nostri giovani di confrontarsi con un’arma in più nel mercato del lavoro nazionale ed estero. Non è un caso che siamo la Nazione che esporta più cervelli!”.

Quanto stabilito nell’accordo di programma permetterà di liberare risorse adeguate al piano di investimenti provinciale. “Ma sarà anche un utile strumento urbanistico per il Comune di Vicenza –conclude Galvanin- in una sinergia destinata a dare un impulso urbanistico positivo all’intero territorio comunale.”