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La celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia - dal Consiglio Provinciale del 3/11/2011 a Villa Guiccioli

pubblicato il 04/11/2011, ultima modifica 04/11/2011

L'Inno di Mameli ha aperto ieri, a villa Guiccioli, uno consiglio provinciale tanto straordinario nei temi e nella forma quanto suggestivo nelle modalità di svolgimento. Come in una stampa ottocentesca, assessori e consiglieri provinciali hanno preso posto nelle sedie disposte ad anfiteatro di fronte alla scrivania occupata dal presidente della Provincia Attilio Schneck e dal presidente del consiglio Valter Gasparotto per una commemorazione dei 150 anni dell'Unità d' Italia che ha visto la presenza e la partecipazione attiva anche dei rappresentanti di due istituti scolastici cittadini. Con un unico punto all'ordine del giorno, la seduta è cominciata con l'excursus storico e sociologico del presidente Gasparotto ed il saluto del dottor Mauro Passarin, direttore del Museo del Risorgimento e della Resistenza, per poi continuare con la proiezione di “Vicenza nell'ottocento”, documentario prodotto dall'assessorato alla cultura e realizzato dall'Istituto di Storia Sociale e Religiosa. Una testimonianza importante che ricostruisce una identità complessa e soprattutto un cammino unitario non privo di sfumature. Sarà donato a tutte le biblioteche e alle scuole superiori del Vicentino perché rimanga testimonianza viva delle nostre radici.

 A trasportare la platea nelle pagine del Risorgimento ci hanno pensato poi gli studenti dell'Istituto “Fogazzaro” e del Liceo Scientifico “Quadri”, ideatori e protagonisti di due iniziative importanti. Per quanto riguarda i primi, forte e commovente la rappresentazione teatrale dedicata alle donne che hanno contribuito a fare l'Italia nel silenzio della grande informazione. “Sorelle d'Italia”, questo il titolo, ha voluto ricordare attraverso una recitazione essenziale come il palcoscenico di una tragedia greca nomi e storie di eroine silenziose, capaci di dare la propria vita nel nome di un'idealità più forte pure dell'omertà e della ferocia mafiose. Bella anche l'idea di mettere assieme le canzoni meno conosciute del periodo risorgimentale, a riprova dell'originalità e della freschezza del pensiero giovane. Premiato con il premio Marzotto e presentato prima a Torino e ieri nell'assise consiliare, “L'Italia a parole” ha ripercorso nel racconto dei giovani liceali del “Quadri” i passi salienti di una storia unitaria di cui il Risorgimento è stato il punto di partenza.

 Sulla situazione culturale dell'Italia ottocentesca e sugli aneliti unitari presenti nella storia della cultura nazionale è intervenuto il professore-consigliere Tonino Assirelli. “Unità d'Italia nella letteratura” ha così ripercorso la voglia di un'unica Patria dall'Eneide, anzi dalla Lega Italica, fino al Nabucco. Presente Marco Appoggi, consigliere comunale di Vicenza delegato dal sindaco per le manifestazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia.

 “Ringrazio il Comune – ha sottolineato il presidente Gasparotto – per averci concesso questo luogo. Scelto non a caso visto che su questo colle di Ambellicopoli, nel 1848, si combatté una delle battaglie più cruente per l'indipendenza della nostra terra. La strenua difesa della città insorta fece meritare a Vicenza la prima delle due medaglie d'oro al valor militare di cui il suo gonfalone si fregia”.