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L’assessore Martini scrive al Ministro Nitto Palma: “Bassano del Grappa merita un Tribunale”

pubblicato il 07/11/2011, ultima modifica 07/11/2011

 

Bassano del Grappa deve mantenere il suo Tribunale. Un tribunale che funziona, efficiente ed operativo ben più della media nazionale, ma che è messo in pericolo dalla norma sulla riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie.

Chi sta decidendo della sua sorte è il Ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, a cui è stato delegato il compito di contenere i costi della giustizia. E’ lui che sta valutando quali uffici giudiziari chiudere e quali mantenere. Ed è direttamente a lui, quindi, che l’assessore provinciale Morena Martini ha ritenuto necessario illustrare la situazione del Tribunale di Bassano e le conseguenze nefaste di un eventuale accorpamento con il Tribunale del capoluogo.

“Il Tribunale di Bassano –scrive la Martini al Ministro- genera un indotto di oltre 3,3 milioni di euro l’anno tra contributi, multe, pene convertite, tasse di registro, a fronte di un costo pari a circa 900mila euro all’anno. La durata media delle cause è di 3 anni, contro i 6 della media veneta e i 9 della media italiana. Il nostro impegno è di migliorare ancor più questi numeri. Ma abbiamo bisogno del Suo sostegno, che si traduce nel mantenimento di un Tribunale che dimostra con i fatti, non a semplici parole, di essere efficiente.”

Il testo della legge, in tal senso, è chiaro: è necessario riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incrementi dì efficienza. Ma è altrettanto necessario, nell’esercizio della delega, tenere conto di parametri quali l’estensione del territorio, il numero degli abitanti, i carichi di lavoro, la specificità territoriale e la situazione infrastrutturale.

Il Tribunale di Bassano risponde non solo ad una numerosa popolazione, ma anche ad un comparto economico tra i più produttivi del Paese, con oltre 20mila aziende molte delle quali con interessi ultranazionali. Di contro, il territorio soffre problemi logistici dovuti a storiche carenze infrastrutturali. A ciò si aggiunga che sono in via di ultimazione i lavori del nuovo Palazzo di Giustizia, per i quali la collettività ha già sborsato ben 12milioni di euro.

“L’accorpamento del Tribunale di Bassano con quello di Vicenza –afferma l’assessore- comporterebbe enormi disagi alla comunità a fronte di una improbabile riduzione dei costi di gestione e di un risultato sicuramente negativo nella bilancia della Giustizia italiana. Il Tribunale del capoluogo si trova infatti già in situazione di sofferenza, con carenze di personale e una pianta organica vecchia di decenni che si traducono in udienze che slittano e processi che si trascinano nel tempo.”

“Sono certa –conclude la Martini- che la salute della Giustizia italiana stia a cuore al Ministro Nitto Palma quanto a noi, per cui confido in un riscontro positivo alla richiesta che, a nome dei bassanesi, gli ho inviato”.