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Il Presidente della Provincia Attilio Schneck interviene sulle presunte compensazioni del protocollo d'intesa con palazzo Chigi

pubblicato il 11/07/2011, ultima modifica 14/07/2011

Questo documento è aria fritta. Andremo avanti da soli per la nostra strada e chiederemo non solo lo stanziamento previsto per la realizzazione della Tangenziale nord ma anche che la Tav passi per il nostro Territorio e abbia una fermata a Vicenza nonchédazi a tasso zero. Queste sono vere compensazioni, il resto sono parole. Anzi, un mare di debiti per i cittadini di Vicenza. E presto, vedrete, se ne accorgeranno”.

 

E' un fiume in piena il Presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck che torna sull'argomento Dal Molin e sul protocollo d'intesa firmato a Roma. Assieme ai capigruppo provinciali di maggioranza Massimo Zerbo, Arrigo Abalti e Pietro Magaddino, quest'ultimo in rappresentanza di Eleutherios Prezalis, smonta punto per un quello che ritiene un insieme di fogli senza alcuna concretezza. Prima però un paio di precisazioni non di poco conto.

 

“Io non mi sono nascosto, non lo faccio mai. Ero a Roma per un importante assemblea Aiscat dei concessionari autostradali per discutere la proposta di tassazione studiata da Tremonti e che andrà in Finanziaria. Non ero a palazzo Chigi semplicemente perché sanno benissimo come la penso e quello che chiedo. Variati ha festeggiato? Non capisco cosa, leggendo le carte mi sembra che gli unici che abbiano potuto davvero festeggiare siano stati i ministri”.

 

Tornando al documento, Schneck sottolinea: “I 16 milioni di euro, di cui 5 di progettazione, che il Governo attraverso Costa aveva promesso di stanziare, non ci sono mai stati dal momento che il Ministero dell'Economia non vi ha mai dato seguito. E questo è tanto più vero di fronte mancando il passaggio in Corte dei Conti. E non c'è traccia dei 200 milioni necessari per l'opera. Si chiede a Brescia-Padova di farsi carico dell'opera, ma a parte il fatto che questa è una Società privata, si dimentica o si fa finta di dimenticare non solo che la convenzione con Anas non è stata ancora ratificata ma soprattutto che per inserire anche un euro in più bisogna rifare il piano finanziario. Alla luce di ciò, cosa possiamo chiedere alle banche?”.

 

Martedì 19 luglio ragionamenti e richieste (stanziamenti reali, Tav e misure per l'economia locale) entreranno a far parte di un nuovo documento che sarà proposto al consiglio provinciale per essere poi inviato al Presidente del Consiglio. Schneck però è categorico: “Bisognava fare squadra, Variati ha preferito la logica dell'apparire a tutti i costi. Ripeto, andremo avanti da soli. Del resto, può essere compensazione un parco della pace che i vicentini dovranno pagarsi da soli e che lo Stato potrà riprendersi in qualsiasi momento?”.

 

L'ultima punzecchiatura è per il Governo: “Io capisco che non hanno soldi ma allora perché non ce lo hanno detto subito? Ci saremmo seduti ad un tavolo per trovare una soluzione seria e concreta”.