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Galvanica e rischi industriali: convegno in Villa Cordellina

pubblicato il 07/10/2011, ultima modifica 07/10/2011

 

Igiene, salute e sicurezza. Tre principi, tre parole d'ordine che saranno al centro del convegno “L'applicazione della normativa Grandi Rischi Industriali al settore della Galvanotecnica Italiana: problematiche e soluzioni” in calendario per Venerdì 14 Ottobre a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore e presentato oggi a palazzo Nievo presenti Carlo Emanuele Pepe, direttore generale Arpav, Alfio Pini, direttore generale Vigili del Fuoco, Marco Carcassi, presidente Comitato Valutazione Grandi Rischi, Moreno Ghiaroni, presidente Assogalvanica, Vincenzo Restaino, direttore Arpav Vicenza e Giuseppe Lo Moro, comandante Vigili del Fuoco Vicenza.

 

“Un convegno che nasce da lontano – spiega l'Assessore Provinciale all'Ambiente Antonio Mondardo – ovvero dalla normativa Seveso e che sfrutta un anno e mezzo di lavoro continuo fra tutti i protagonisti di questa disciplina per attualizzare temi e contenuti alla realtà vicentina e veneta”. Galvanica. Tradotto in attività industriali se non è tutto poco ci manca: dall'oreficeria all'occhialeria, passando per arredi, rubinetti, componentistica varia e fino ad auto e motociclette. “In Italia ci sono 4500 aziende di cui 1024, un quarto, solo nel Veneto. E di queste, sempre un quarto, ovvero 258, nel Vicentino”.

 

Un settore nato prevalentemente come artigianale e non industriale, con una media di una decina di addetti per azienda, ma alle prese con “gli incerti del mestiere” e con una legge sempre più severa per prevenire rischi di incidenti. Tra le principali sostanze utilizzate nei processi delle attività di galvanica che costituiscono fonte di pericolo ambientale e per l'uomo troviamo infatti i sali di cianuro, il cromo esavalente, i sali di nichel, acidi e basi.

 

Come dunque contemperare le esigenze economiche, in un momento di crisi per le piccole e medie imprese come l'attuale, con quelle della salute e della sicurezza sarà il filo rosso che unirà alla fine fra loro gli interventi degli esperti dopo il saluto delle autorità e l'introduzione del professor Carcassi.

 

“Arpav, Vigili del Fuoco, Assogalvanica, Regione Veneto, tutti assieme appassionatamente ci confronteremo in contraddittorio per smussare gli angoli e continuare ad operare assieme. Negli ultimi 20 anni sono stati fatti passi importanti lungo queste strade ma i tempi cambiano e dobbiamo continuare ad adeguarci”.

 

Una galvanica sostenibile in una legislazione anch'essa sostenibile. Il dialogo è intenso, di certo di strada davanti ce n'è altrettanta rispetto a quella lasciata alle spalle.