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Un protocollo porta il Tribunale a Malo. Sottoscritto questa mattina da Rizzo (Tribunale), Rucco (Provincia) e Marsetti (Malo)

pubblicato il 10/02/2021, ultima modifica 10/02/2021

Vicenza, 10 febbraio 2021 - Il Tribunale di Vicenza si trasferisce a Malo. Niente traslochi nè trasferimenti, ma la giustizia, quella che dà risposte in tema di protezione giuridica e amministrazione di sostegno, non aspetta più a Vicenza i cittadini di Malo che hanno bisogno del servizio, ma li raggiunge direttamente a casa con un computer, una webcam e un collegamento internet.

L’idea è nata ormai qualche anno fa dalla collaborazione tra il Tribunale di Vicenza, in particolare il presidente Alberto Rizzo, e la Provincia di Vicenza che ha fatto da facilitatore per i suoi Comuni. Un’idea vincente, visto che sono già 16 i Comuni che hanno aderito all’iniziativa (Altavilla, Arcugnano, Arzignano, Asiago, Bassano del Grappa, Brendola, Chiampo, Costabissara, Montebello, Montecchio Maggiore, Roana, Santorso, Schio, Sovizzo, Thiene, Valdagno).

E da oggi, grazie al protocollo firmato dal presidente Alberto Rizzo per il Tribunale, il presidente Francesco Rucco per la Provincia e il sindaco Moreno Marsetti per il Comune di Malo, anche per gli abitanti di Malo sarà più facile, veloce e agevole ottenere servizi di giustizia in un ambito delicato come la protezione giuridica.

Non ci sarà più il disagio di dover andare fino a Vicenza, magari con una autoambulanza o con un pullmino per i diversamente abili, ma sarà la pubblica amministrazione a recarsi nell’abitazione o nella struttura protetta di chi ne ha necessità, per espletare tutte le operazioni necessarie.

“Tutto è nato -ha esordito Rizzo- quando ho visto persone disabili o malate arrivare in Tribunale in ambulanza, costrette a subire un disagio per loro enorme. Mi sono imposto di trovare una soluzione a questa pratica che non esito a definire incivile e con l’appoggio della Provincia abbiamo attivato un servizio direttamente a domicilio. Tanti Comuni ci hanno creduto e mi fa davvero piacere che condividiamo questa sensibilità nei confronti dei cittadini. Grazie ad un nuovo giudice che si occuperà di questi temi, ci auguriamo di poter fare ancora di più.”

Da subito -ha affermato Rucco- il Presidente Rizzo ha dimostrato attenzione non solo alle persone fragili, ma anche più in generale alle esigenze del territorio, mettendo a disposizione la struttura del Tribunale per facilitare e sveltire, ove possibile, la giustizia. Questo protocollo, in particolare, fa risparmiare tempo e soldi a tanti cittadini, restituendo loro la dignità che meritano.”

E’ un’attenzione che Tribunale, Provincia e Comune riservano alle persone più fragili, anche alla luce della normativa che indica la necessità di perseguire politiche di sussidiarietà e di integrazione tra soggetti pubblici e del privato sociale operanti sul territorio, formando una rete di sostegno del beneficiario. Spesso, infatti, le persone che ricorrono all’amministrazione di sostegno devono rivolgersi a vari enti e istituzioni, dal Tribunale ai servizi sociali del Comune, passando per le Ulss e le realtà sociali del territorio, seguendo prassi e procedure che per persone già in difficoltà diventano ostacoli insuperabili.

Da qui la necessità di mettersi a servizio, andando anche al di là e oltre il proprio dovere. Lo fa già il Comune di Malo, che fornisce supporto e accompagnamento nella gestione delle pratiche ai cittadini che ne hanno necessità, aiutandoli anche nella scelta dell’istituto giuridico di protezione più adeguato e nella predisposizione del ricorso. E oggi si fa un ulteriore passo in avanti. Comune e Tribunale, con il sostegno della Provincia, agevolano l’accesso ai servizi della volontaria giurisdizione prevedendo che il contatto del giudice avvenga direttamente nel domicilio del beneficiario.

In concreto, ha spiegato il sindaco di Malo Marsetti, il funzionario del Comune raggiunge il beneficiario nella sua abitazione o nella struttura che lo ospita, concordando giorno e ora con il giudice. Il giudice sarà presente all’incontro da remoto, mentre sarà il funzionario comunale a provvedere ad allestire idonea postazione che permetta la connessione.

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