Simone, 10 anni, taglia il nastro del nuovo ponte di Secula a Longare: una festa con oltre 2000 persone . Nardin: “Abbiamo scritto un pezzo di storia”
Longare (VI), 17 maggio 2025 – Simone, 10 anni, ha scritto un libro sul ponte di Secula a Longare, “perchè non capita tutti i giorni di vedere costruire un ponte così!”. Ed è stato lui, oggi, a tagliare il nastro di una delle infrastrutture più importanti recentemente realizzate dalla Provincia di Vicenza tramite la società di gestione delle strade Vi.Abilità Srl.
Sul ponte, con Simone, tante autorità, civili e militari, tutti i livelli di governo rappresentati, i sindaci dell’area berica, associazioni di categoria, il mondo del volontariato e un’intera comunità che da tanto tempo attendeva l’opera. Una prima stima della Protezione Civile parla di 2.000 persone: numero credibile, a vedere l’infinito corteo che dopo la benedizione di don Enrico Pajarin ha attraversato il ponte dietro alla fanfara ANA Note Alpine Riviera Berica e scortato dai gonfaloni della Provincia di Vicenza e del Comune di Longare. Davanti a tutti, primi ad attraversare il ponte, i bersaglieri della fanfara Luigi Imelio di Marostica.
“Oggi non inauguriamo solo un’infrastruttura -ha esordito il sindaco del Comune di Longare Matteo Zennaro- ma festeggiamo una comunità che si riunisce. Ci sono stati disagi e li abbiamo superati con resilienza, perché sapevamo che sarebbero stati ripagati da un ponte sicuro, funzionale, adeguato alle caratteristiche idrauliche dell’area e alle esigenze di traffico che deve sopportare.”
Un ponte realizzato grazie all’investimento economico di 5,4 milioni di euro della Provincia di Vicenza, con un contributo ministeriale di 1,5 milioni di euro.
“Concludere un’opera e consegnarla alla comunità è il momento di maggior gioia e gratificazione per chi amministra un ente pubblico -ha sottolineato il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin- Un risultato che ha tanti protagonisti, tutti da ringraziare, dagli operai che hanno realizzato il ponte a chi l’ha progettato, da chi ha seguito la parte amministrativa ai politici che hanno tracciato il percorso, chi ha realizzato i sottoservizi, chi la passerella ciclopedonale che ha mantenuto il collegamento durante la chiusura del ponte. Oggi è una festa di popolo, perché abbiamo scritto un pezzo di storia iniziata nel 1700, periodo a cui risalgono le prime testimonianze del ponte.”
Una storia raccontata in una targa allo cui scoprimento hanno partecipato la senatrice Erika Stefani, l’europarlamentare Elena Donazzan, il presidente del Consiglio Regionale Veneto Roberto Ciambetti, il viceprefetto Emanuele Cassaro in rappresentanza del prefetto Filippo Romano, autorità militari italiane e americane.
Così recita la targa: “Ponte di Secula sul fiume Bacchiglione, realizzato dalla Provincia di Vicenza nel 2025. In questo luogo è documentata l’esistenza di un ponte sin dal 1700. Crollato a inizio 1900, fu ricostruito nei primi anni ‘50 e poi rifatto dal Genio Civile di Vicenza nel 1959. Testimonianza della storia e dello sviluppo della nostra comunità. Longare, 17 maggio 2025”
Gli interventi delle autorità sono stati preceduti da due cante del coro San Mauro Abate, mentre a chiuderli è stato il coro Amici Alpini.
Nell’ordine: la fanfara dei bersaglieri con l’esecuzione Flik flok e la fanfara Note Alpine con la 33 hanno chiuso la cerimonia istituzionale, prima dell’esecuzione, le due fanfare assieme, dell’Inno d’Italia, con la voce del tenore Gabriele Rigoni.
Gran finale con il taglio di un dolcissimo ponte di Secula, fedelmente riprodotto dalla pasticceria Orchidea di Longare in due metri di torta offerta ai presenti.
Chiusa la cerimonia istituzionale, ha preso il via la festa alla Corte dei Ciliegi, con bar e stand gastronomici, giochi per bambini, spettacolo di magia, momenti di intrattenimento, DJ set e, per chiudere in bellezza, fuochi d’artificio.
Il nuovo ponte di Secula
Le caratteristiche del vecchio ponte non erano adeguate ai volumi di traffico quotidiano, né alle esigenze di sicurezza e funzionalità richieste oggi.
Il nuovo ponte, con la sua struttura ad un’unica campata in metallo, è lungo 48 metri e largo 8,50 metri, che diventano 11 con la pista ciclabile. Sostituisce la precedente struttura a tre campate, migliorando sicurezza, portata e sostenibilità idraulica. L’attenzione al contesto idraulico era una delle linee guida fornite dalla Provincia ai progettisti, visto che si tratta di una zona di golena, così come, più in generale, l’attenzione ad un’area naturale che si è preservata integra.
Le pile in alveo sono state sostituite dalla palificata di sostegno direttamente dalla quota stradale. L’assenza di pile in alveo permette di risolvere anche il problema idraulico, visto che le pile di sostegno rappresentano un vero e proprio ostacolo al deflusso delle piene.
La struttura con un’unica campata garantisce un maggiore deflusso delle acque.
Sempre a proposito di acqua, per il nuovo ponte è stata posta una particolare attenzione anche agli elementi di impermeabilizzazione e ad un moderno sistema di regimentazione e allontanamento delle acque meteoriche, la carenza del quale è stata la causa principale del degrado del precedente manufatto.
A lato del ponte è stata realizzazione una nuova pista ciclo-pedonale come proseguimento di quella già esistente presente a partire dalla rotatoria lato Longare.
Lo sviluppo complessivo di questa nuova pista ciclo-pedonale è pari a circa 160 metri, con larghezza della piattaforma pari a 2,50 metri con due corsie da 1,25 metri ciascuna. Dalla rotatoria si sviluppa dapprima su sede separata rispetto a quella stradale, poi in prossimità del ponte corre parallelamente al tracciato stradale, percorrendo prima una mensola collegata alla struttura principale del ponte per poi proseguire in passerella a sbalzo rispetto alla strada.
L’iter di costruzione
Il progetto della nuova infrastruttura è stato approvato nel maggio 2022.
I lavori sono partiti a inizio 2024, con alcuni rallentamenti causati da alluvioni che hanno interessato l’area. Nell’aprile 2024 è stata aperta una passerella ciclopedonale provvisoria, costata 240.000 euro interamente finanziati dalla Provincia. Una soluzione temporanea, ma fondamentale per garantire il collegamento durante i lavori, in attesa della realizzazione della pista ciclopedonale definitiva integrata nel nuovo ponte.
Memorabile, infine, il momento del varo del ponte, avvenuto nel dicembre 2024, che ha segnato una tappa simbolica verso la conclusione dell’opera.