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Pillole di Parità: la campagna del Triveneto contro le discriminazioni di genere. Voluta dalle Consigliere di Parità e sostenuta a Vicenza da Provincia e Commissione Provinciale Pari Opportunità .

pubblicato il 07/03/2022, ultima modifica 07/03/2022

Vicenza, 7 marzo 2022 - La parità di genere può cambiare la storia. Lo sostengono con forza le Consigliere di Parità del Triveneto che promuovono la campagna “Pillole di Parità” che, a partire da marzo, invaderà i social del triveneto contro ogni discriminazione di genere.

Pillole di Parità è un’iniziativa della Consigliera di Parità del Friuli Venezia Giulia, Anna Limpido, condivisa con Sandra Miotto (Consigliera di Parità della Regione Veneto), Matteo Borzaga (Consigliere di Parità della Provincia Autonoma di Trento), Michela Morandini (Consigliera di Parità della Provincia Autonoma di Bolzano) e tutte le Consigliere di Parità di area vasta del Friuli Venezia Giulia e provinciali del Veneto. La Campagna è supportata, oltreché della Regioni coinvolte, anche dal Ministero del Lavoro e dal Dipartimento per le Pari Opportunità, dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Rete Nazionale delle Consigliere di Parità ed è la prima inedita campagna comunicativa sulla parità di genere del Triveneto.

A Vicenza la campagna è promossa dalla Consigliera di Parità Francesca Lazzari con l’appoggio della Provincia attraverso la consigliera delegata Giulia Busato e la Commissione Provinciale Pari Opportunità presieduta da Loredana Zanella.

PillolediParità” si articola in 5 immagini iconografiche rivisitate che ripercorrono altrettanti ambiti lavorativi: l’arte, la politica, la scienza, la letteratura e lo sport. Corredate da dati e slogan, catturano l’attenzione mediante il gioco del paradosso, ritraendo personaggi iconografici maschili col viso da donna.

I messaggi parlano di talenti e meritocrazia, del valore delle donne e della necessità che siano rappresentate in tutti gli ambiti della vita sociale con autorevolezza e riconoscimento del loro ruolo e delle loro competenze: dalla politica alla scienza, all’arte, alla ricerca, alla cura, alla tecnica, all’economia e finanza.

Immagini e messaggi saranno svelati uno al mese, per 5 mesi consecutivi a partire da marzo, e saranno diffusi sui canali social (facebook e instagram #pillolediparità). Saranno inseriti i post e le stories, narrazioni di discriminazione tratte da casi reali.

La campagna è firmata dal regista triestino Davide del Degan (vincitore tra l’altro del Globo d’Oro 2021), con testimonial Anita Kravos.

La crisi pandemica -ha sottolineato la Consigliera di Parità Lazzari- ha ampliato il divario delle diseguaglianze, anche di genere. Il post-covid non deve essere una ripartenza, ma una ricostruzione su basi nuove, iniziando dalla vita sociale, artistica, culturale. Dare una più forte ed incisiva voce alle donne e ai generi è l’ occasione per avviare una nuova visione di sviluppo del Paese. Proprio per la sua differenza, ogni persona deve potersi realizzare in tutta la sua originale pienezza. L’8 marzo ha senso se ci richiama all’impegno in questa direzione. Partendo dalla cultura, perché è ciò che ci rende umani. La cultura va posta al centro di qualsiasi trasformazione e cultura significa anche formazione diffusa sugli stereotipi impliciti e i condizionamenti inconsci in materia di genere. Solo la cultura e l’arte possono promuovere e proporre alternative alle immagini prevalenti della mascolinità dominante socialmente diffuse. L’auspicio è che siano le nuove generazioni a trascinare il cambiamento culturale e conseguentemente sociale verso un’autentica e non retorica valorizzazione delle differenze. Questo è l’augurio che faccio a tutte noi per questo 8 marzo 2022.”

Auspicio raccolto da Giulia Busato, neo consigliere provinciale con delega alle Pari Opportunità che, alle soglie dei 25 anni d’età, rientra nelle nuove generazioni. “Parlare di Pari Opportunità oggi dovrebbe essere superfluo e fuori tempo -ha affermato la consigliera Busato- invece i numeri parlano chiaro: esistono ancora differenze di guadagno, ancora le presenze femminili nei luoghi di comando sono scarse, ancora la cura della famiglia grava maggiormente sulle donne. Significa che ancora esiste la differenza di genere ed è dovere di tutti, delle istituzioni, delle scuole, della politica rimuovere gli stereotipi e gli ostacoli verso l’uguaglianza. E’ una questione culturale, che passa anche da campagne di comunicazione condivise, come quella proposta dalle Consigliere di Parità e che la Provincia appoggia e sostiene.”

La Provincia di Vicenza ha sempre fatto della parità una bandiera, anche prima che le pari opportunità diventassero una funzione fondamentale con la riforma Delrio del 2014. Ed è storica anche la presenza della Commissione Provinciale Pari Opportunità, oggi presieduta da Loredana Zanella. Lo scorso anno, su input di Zanella, è stata costituita la Rete Provinciale delle Pari Opportunità a cui aderiscono 56 Comuni. “Promuoveremo Pillole di Parità anche con i Comuni della rete -ha dichiarato la presidente Zanella- in modo da farla diventare una campagna virale nei social dei vicentini. La Rete è un ottimo strumento per fare squadra, per amplificare i messaggi e per crescere assieme. Nel 2022 abbiamo come obiettivo primario la formazione. Abbiamo già preso contatti con il centro Elena Cornaro dell’Università di Padova, per organizzare seminari di approfondimento dedicati agli amministratori comunali, ai componenti delle commissioni pari opportunità e ai tecnici comunali. Saranno momenti importanti per condividere gli adempimenti previsti dalla legge, per conoscere tutti gli strumenti che la normativa mette a nostra disposizione oltre che condividere buone pratiche per rimuovere gli ostacoli verso la parità".

Alla conferenza stampa di presentazione di Pillole di Parità sono stati distribuiti rametti di mimosa legati con un nastro azzurro. L’iniziativa è stata voluta dalla consigliera Busato e dalla Presidente Zanella: la mimosa gialla, simbolo dell’8 marzo, assieme all’azzurro del nastro disegna i colori della bandiera ucraina e diventa un messaggio di vicinanza ad un popolo che sta soffrendo il dolore della guerra. “E’ il nostro modo per celebrare la Giornata Internazionale della Donna rivolgendo un pensiero di solidarietà a donne che stanno vivendo momenti terribili.”

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