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Lavori in corso all’istituto Parolini di Bassano del Grappa: un ampliamento da 7,5 milioni di euro. Inaugurati questa mattina anche il nuovo ponte di accesso e la sistemazione della scarpata del “Giro del Brenta”

pubblicato il 16/10/2023, ultima modifica 16/10/2023

Bassano del Grappa, 16 ottobre 2023 - Terminate le fondazioni, si sta già lavorando alle pareti. Procede a passo spedito il cantiere dell’ampliamento dell’istituto agrario Parolini a Bassano del Grappa. Un investimento corposo, di 7,5 milioni di euro provenienti da fondi Pnrr, grazie al quale verranno riunite in un unico plesso le attuali due sedi, trasformando il complesso scolastico di via San Bortolo in una cittadella scolastica moderna e funzionale.

Questa mattina il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin ha visitato il cantiere accompagnato dal consigliere provinciale all’Edilizia Scolastica Davide Berton, dal dirigente provinciale dell’Area Tecnica Filippo Squarcina e dalla Rup dell’opera Laura Pellizzari. Con loro anche l’assessore all’Istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan, la preside del Parolini Anna Rita Marchetti, i sindaci dei Comuni di Bassano del Grappa Elena Pavan e di Pove del Grappa Francesco Dalmonte, rappresentanti delle amministrazioni comunali bassanesi e naturalmente gli studenti.

Nell’occasione sono stati anche inaugurati il ponte di accesso alla scuola e l’intervento di sistemazione della scarpata lungo il Brenta, che ha permesso di riaprire il percorso “Giro del Brenta”, opere già realizzate dalla Provincia con un totale di 760.000 euro, in parte fondi propri e in parte grazie a un contributo della Regione Veneto.

“Investiamo in un istituto che è in continua crescita -ha sottolineato il presidente Nardin- che coniuga la vocazione agricola della nostra terra con le nuove tecnologie a servizio delle colture, puntando su sostenibilità, biodiversità, recupero delle antiche colture. Qui si formano i protagonisti dello sviluppo rurale dei nostri territori e della produzione delle eccellenze locali. Investire sul Parolini significa investire sul territorio.”

“Una scuola di valore che genera valore” l’ha definita l’assessore Donazzan “e che offre grandi opportunità lavorative a chi sceglie questo percorso formativo, dall’istituto d’istruzione superiore con i diversi indirizzi, al percorso biennale dell’ITS Academy Agroalimentare che forma gli “agribusiness manager per le produzioni locali”, uno dei percorsi più qualificanti dell’istruzione superiore.”

La presenza all’apertura al cantiere di tanti sindaci e rappresentanti della comunità bassanese è la dimostrazione di quanto l’ampliamento fosse atteso. “Conosco bene questa scuola e questo territorio e so da quanto tempo si auspicasse un edificio per fare spazio ad aule e laboratori -ha affermato il consigliere Berton- oggi abbiamo un cantiere che procede a pieno ritmo e abbiamo un cronoprogramma che, se non ci sono intoppi, consegnerà a inizio 2025 una struttura capiente, moderna, sostenibile e soprattutto rispettosa del luogo dove sta sorgendo, con grandi vetrate per mantenere la visuale sulle nostre montagne. Ringrazio gli amministratori provinciali che in questi ultimi anni hanno fortemente creduto in questo progetto, e ringrazio i tecnici provinciali, i progettisti, le aziende che lo stanno rendendo reale.”

Gli obiettivi dell’ampliamento sono due: il primo è di riunire tutti gli studenti in un unico luogo, a ridosso dei terreni a loro servizio, in modo da facilitare l’organizzazione didattica e la logistica. Il secondo è di mettere a disposizione di studenti e insegnanti locali confortevoli e tecnologia d’avanguardia.

L’ampliamento dell’istituto Parolini viene realizzato a nord della scuola, a stretto contatto con gli edifici esistenti e con un traguardo visivo verso il Monte Grappa e il fiume Brenta.

Il progetto prevede la costruzione di due edifici collegati fra loro. Sarà rispettoso del contesto agricolo in cui si inserisce, ma con un chiaro carattere contemporaneo, caratterizzato da scelte tecnologiche che lo rendono un edificio dal basso consumo energetico e ad elevato comfort ambientale.

Il cronoprogramma prevede la fine dei lavori in due step: entro l’estate 2024 sarà pronto l’edificio a un piano, a servizio della scuola, con aula magna e punto vendita. A inizio 2025 dovrebbe invece essere aperta la palazzina destinata alle aule e ai laboratori.

Nel frattempo, a cantiere aperto, le lezioni del Parolini stanno proseguendo con regolarità e l’azienda esecutrice dei lavori è impegnata a limitare il più possibile il disagio.

L’ampliamento della scuola

Sono previsti due corpi di fabbrica collegati fra loro. Il primo, più basso, sarà a servizio della scuola, con aula magna, sala professori, centrale termica e rivendita prodotti agricoli. Il secondo si sviluppa su due piani e conta 23 aule per la didattica, oltre a blocchi di servizi igienici e ripostigli.

Il progetto prevede soluzioni innovative dal punto di vista tecnologico, impiantistico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale antisismica.

Limpiantistica elettrica tiene conto non solo delle ultime normative in materia di efficientamento energetico, ma anche dell’utilizzo degli impianti e del comfort degli occupanti la struttura. Gli edifici saranno dotati di un alto grado di multimedialità e connettività, per poter consentire l’accesso alle lezioni sia da locale che da remoto.

La struttura avrà un impianto fotovoltaico in copertura.

La climatizzazione degli spazi interni sarà realizzata mediante un impianto a pannelli radianti a pavimento per il riscaldamento invernale ed il raffrescamento estivo, con distribuzione di aria primaria.

Il progetto illuminotecnico valorizza gli spazi a seconda della funzione a cui sono destinati, ponendo attenzione all’illuminamento interno e la sua uniformità, l’abbagliamento, il contrasto e la resa cromatica. Viene massimizzato lo sfruttamento della luce naturale grazie a grandi vetrate, integrata con luce artificiale con l’’obiettivo di distribuire adeguatamente la luce all’interno degli ambienti in base ad esigenze dell’utenza, clima locale e risparmio energetico.

Ogni aula sarà quindi dotata di proprio sensore combinato movimento + luminosità che andrà a regolare automaticamente la luce, combinando la luce naturale e l’apporto di luce artificiale in funzione dell’utilizzo.

L’edificio sarà dotato di un sistema di gestione e controllo degli impianti Building Management System (BMS). Un vero e proprio centro operative dell’edificio in grado di comunicare eventuali allarmi tecnici al personale manutentivo, per gestire le manutenzioni ordinarie e straordinarie e avere report dei consumi per il costante monitoraggio delle prestazioni energetiche.

Il progetto prevede anche la sistemazione dell’area esterna.

La costruzione del nuovo ponte ha già portato una pista ciclabile in affiancamento al viale alberato di ingresso.

Tra il nuovo edificio e gli edifici esistenti verrà realizzata una pavimentazione, una piccola piazza, con alberature per l’ombreggiamento ed elementi di arredo urbano per favorire lo svago, l’attesa e il relax.

Considerando il bacino d'utenza molto ampio, anche da province diverse, è previsto il ripristino del parcheggio esistente previa rimozione dell'edificio prefabbricato.

Rup: arch. Laura Pellizzari, Provincia di Vicenza

Gruppo di progettazione: Sinergo Spa, MIDE architetti

Lavori: ITI Impresa Generale S.P.A. di Modena

Il nuovo ponte di Cà Barzizza

La realizzazione del nuovo ponte di accesso alla scuola, che attraversa il canale derivatore Ca’ Barzizza e collega l’Istituto Agrario Parolini alla viabilità di accesso da via San Bortolo, si è resa necessaria proprio in vista del cantiere di ampliamento del Parolini. Il vecchio manufatto non sarebbe infatti stato in grado di sopportare il peso dei mezzi pesanti impegnati nei lavori.

La Provincia di Vicenza ha messo quindi a disposizione 460.000 euro per un nuovo ponte a campata unica, senza appoggi in alveo, che migliora quindi anche le condizioni idrauliche perché libera da ogni ostacolo la sezione idraulica del canale da monte a valle.

A completamento del ponte è stato realizzato un percorso ciclo pedonale a servizio degli utenti della scuola, in una logica di promozione della mobilità lenta sostenuta sia dalla Provincia che dai Comuni di Pove e di Bassano.

Fondamentale, nei lavori di costruzione del ponte, la collaborazione di Enel Green Power, Ente gestore del Canale Ca’ Barzizza, che ha provveduto a demolire le pile del vecchio ponte e ha favorito la realizzazione del nuovo.

Rup: arch. Laura Pellizzari, Provincia di Vicenza

Progettista: ing. Gian Marco Salmistraro, Meg Studio

Direttore Lavori: ing. Mirko Ferrigato

Lavori: Comac Italia

La sistemazione della scarpata

Nell’agosto del 2020 le forti piogge hanno provocato uno smottamento sulla scarpata del Brenta che fa da confine con la scuola, provocando il collasso di una porzione di muro di contenimento lunga 15 metri e mettendo in pericolo sia parte della scuola occupata da una serra sia il sottostante percorso lungo il Brenta denominato “Giro del Brenta”.

Grazie a un contributo della Regione del Veneto, la Provincia di Vicenza ha messo a disposizione 300.000 euro per la ricostruzione del muro di contenimento. Dalle indagini preliminari, che hanno interessato tutto il muro di contenimento, è emerso che a fronte dei 15 metri di muro caduto ce n’erano altri 50 adiacenti al dissesto che versavano in situazione di equilibrio precario e imminente rischio crollo. Si è deciso quindi di costruire 70 metri lineari di muro in sasso tramite gabbionate tirantate, in armonia con l’ambiente circostante,

Rup: arch. Giacomo Oliviero, Provincia di Vicenza

Progettista e Direttore dei Lavori: ing. Luca Pigaiani, GeoEngineering Srl

Lavori: Comac Italia

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