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Il teatro contro il disagio giovanile grazie al progetto “Teatro dalla Scuola” finanziato dall’Unione Province Italiane

pubblicato il 26/04/2023, ultima modifica 26/04/2023

Vicenza, 26 aprile 2023 - Il teatro come cura alla solitudine e al disagio. Ne è convinta la Provincia di Vicenza, tanto da avere partecipato con il progetto “Teatro dalla Scuola” all’Azione Province Giovani di UPI – Unione Province d’Italia e avere ottenuto un contributo di 48.000 euro.

Partner dell’iniziativa la Provincia di Rovigo, il Comune di Vicenza, il Provveditorato di Vicenza, il liceo Quadri di Vicenza, l’Accademia Olimpica e soprattutto Fita Veneto. E’ per volontà di Fita Veneto, infatti, che Teatro dalla Scuola nasce più di 60 anni fa come concorso tra laboratori teatrali degli istituti superiori vicentini. Nel tempo il concorso è diventato regionale, tanto che nel 2019 si festeggiava la 27a edizione veneta.

Arriviamo a oggi. Il progetto riprende vita grazie alla Provincia di Vicenza e ai suoi partner, oltre che al contributo UPI, in una formula più ricca e articolata. Non più solo concorso, ma formazione per docenti e studenti, e percorsi di teatroterapia.

Il progetto è stato presentato questa mattina a palazzo Nievo dal presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin accompagnato dalla vicepresidente Maria Cristina Franco, dal presidente Fita Veneto Mauro Dalla Villa con il vicepresidente Aldo Zordan, dal provveditore Nicoletta Morbioli, dal presidente dell’Accademia Olimpica Giovanni Luigi Fontana, dal prof. Diego Peron del liceo Quadri e dal sindaco del Comune di Vicenza. Presenti anche Antonio Baldo e Maria Antonietta Spiller, coordinatori del progetto.

“Il teatro -ha esordito Nardin- è uno strumento concreto che offriamo ai giovani contro il disagio e la solitudine. Obiettivo del progetto è promuovere il teatro nelle scuole per favorire la crescita personale e ritrovare la socialità, soprattutto dopo l’isolamento imposto dalla pandemia.” E non è un caso che il progetto si chiami “dalla scuola”, ha sottolineato la vicepresidente Franco, “perché il teatro è un’arte che insegna a mettersi in gioco, a confrontarsi con gli altri e a comprenderli, ad affinare competenze e comportamenti spendibili fuori dalla scuola: dai ragazzi ci arrivano segnali forti della necessità di questo tipo di insegnamenti”.

Un sostegno forte alla promozione del teatro nelle scuole è arrivato dall’Accademia Olimpica (Il teatro è nel nostro dna -ha dichiarato Fontana- e progetti come questo ci vedranno sempre presenti”) e ancor più dal provveditore, secondo cui “il teatro dovrebbe essere materia di studio in tutte le scuole, perché è una vera e propria terapia contro il disagio, aumenta l’autostima e facilita le relazioni. Il teatro è un’arma contro il bullismo -ha sottolineato la Morbioli- perché ci fa mettere nei panni degli altri, ci fa capire cosa gli altri provano e ci insegna l’empatia.”

Teatro contro il bullismo, quindi, e come antidoto alle baby-gang. “Il teatro tiene occupati n maniera sana e tiene i giovani lontani dalle strade” ha affermato il sindaco di Vicenza, reduce da un incontro con il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari in cui si è parlato proprio di baby gang e di strumenti per prevenirle. Sulla stessa linea anche Peron, che ha ricordato casi concreti di ragazzi “recuperati” allo studio a seguito di laboratori teatrali.

A scendere nel dettaglio del progetto è stato il presidente Fita Dalla Villa: “Il concorso Teatro dalla Scuola, nato oltre sessant'anni fa a livello provinciale vicentino, nel 2019 ha celebrato la sua 27ª edizione regionale, prima di essere sospeso a causa della pandemia. Realizzato negli anni da Fita Veneto in collaborazione con l'associazione culturale "Città di Vicenza", il premio ha sempre rappresentato la punta di diamante dell'attività della Federazione dedicata ai laboratori teatrali delle scuole superiori della regione. All'edizione di quest'anno hanno aderito fino a oggi diciotto Istituti superiori, i cui lavori saranno visionati da una giuria itinerante fra il 15 maggio e il 1° giugno, mentre la finalissima si svolgerà al Teatro San Marco di Vicenza dal 5 al 9 giugno.”



Teatro dalla Scuola: un progetto, tre step

Tre i momenti in cui si articola il progetto.

Il primo, in ordine di tempo, è il convegno dedicato a teatro e formazione che si terrà venerdì 28 aprile a partire dalle 9 nell’aula magna del liceo Quadri. Il tema è “L’azione del teatro nella costruzione della personalità giovanile” e l’obiettivo è proprio quello di fare il punto sul contributo che il teatro può dare alla formazione della personalità dei singoli e a quella, più ampiamente culturale, di una comunità. Il teatro è infatti uno dei linguaggi attraverso i quali persone e gruppi hanno imparato ad esprimere sentimenti, idee, presenza sociale e critica politica. Come per ogni altro linguaggio, vanno quindi imparate le sue forme, grammatiche, sintassi e logiche. Tra i relatori Chiara Roverotto, giornalista, Alessandro Anderloni, regista, Paolo Puppa e Roberto Cuppone, docenti e accademici olimpici, Antonio Baldo, autore teatrale, Anna Zago, attrice,.

Il secondo step del progetto è il concorso aperto ai laboratori teatrali degli istituti superiori veneti. Si sono già iscritte 18 scuole, di cui 6 vicentine. Nelle prossime settimane una commissione di esperti visionerà gli spettacoli proposti e il vincitore si esibirà a giugno al teatro San Marco di Vicenza.

A completare il progetto Teatro dalla Scuola è un corso-percorso di teatroterapia che si svilupperà in 6 incontri tra Vicenza Rovigo.

La teatroterapia è uno strumento per favorire la consapevolezza di sé e del proprio modo di relazionarsi con gli altri e il mondo esterno, favorendo l’autostima e promuovendo benessere psicofisico duraturo grazie alla formazione al dialogo interiore. Altri obiettivi generali sono la facilitazione di un senso di comunità e appartenenza, lo sviluppo di legami sociali, la promozione dell’inclusione sociale, la possibilità di testimoniare una realtà attraverso la rappresentazione e il superamento degli stereotipi.

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