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Contaminazione da PFBA: nasce il Comitato Provinciale di Coordinamento per chiedere di potenziare i monitoraggi e le indagini sui siti di deposito

pubblicato il 12/11/2025, ultima modifica 12/11/2025

Vicenza, 12 novembre 2025 - Questa mattina a palazzo Nievo è stato costituito il Comitato Provinciale di Coordinamento per la gestione coordinata dei procedimenti relativi alla contaminazione da PFBA, cioè le sostanze perfluoroalchiliche rilevate in alcuni tratti dell’acquifero vicentino e in alcuni siti interessati dal deposito di terre e rocce da scavo provenienti da Superstrada Pedemontana Veneta, in particolare dai lavori nelle gallerie di Malo e Sant’Urbano.

Il Comitato nasce dall’esigenza di garantire un maggiore monitoraggio del territorio, aumentando le indagini conoscitive su tutti i siti interessati dal deposito. Operazioni che necessitano di un intervento economico importante.

Per questo motivo la Provincia di Vicenza ha chiamato a raccolta tutti i Comuni interessati dalla contaminazione da PFBA (Arzignano, Brogliano, Caldogno, Cornedo Vicentino, Castelgomberto, Isola Vicentina, Dueville, Malo, Marano Vicentino, Montecchio Maggiore, Montecchio Precalcino, Monticello Conte Otto, Sarcedo, Thiene, Trissino, Villaverla, Vicenza), oltre ad Arpav e Ulss 8.

Il primo dato emerso dall’incontro è una conferma: la situazione della potabilità delle acque risulta sotto controllo: tutti i cittadini serviti dagli acquedotti pubblici possono utilizzare l’acqua in sicurezza.

Arpav ha poi presentato l’esito delle indagini finora svolte, ma Provincia e Comuni ritengono fondamentale che le indagini riguardino tutti i siti potenzialmente interessati, per avere un quadro completo e agire di conseguenza.

Il Comitato Provinciale di Coordinamento si occuperà anche di presentare osservazioni allo Studio di Impatto Ambientale nell’ambito della procedura VIA attualmente in corso. La procedura permetterà di stabilire ulteriori prescrizioni a Superstrada Pedemontana Veneta, garantendo ulteriori misure di mitigazione e compensazione, e rafforzando i futuri monitoraggi ambientali.

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