Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

E-mail istituzionale info@provincia.vicenza.it

E-mail posta certificata provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net

Focus

Tu sei qui: Home / Focus / Bomba day a Valbrenta: il grazie della Provincia ai volontari di protezione civile

Bomba day a Valbrenta: il grazie della Provincia ai volontari di protezione civile

pubblicato il 23/06/2022, ultima modifica 27/06/2022

Vicenza, 23 giugno 2022 - "A bocce ferme non rimane che una cosa da fare: ringraziare tutti i protagonisti del bomba day e gli 80 Volontari di Protezione civile che hanno partecipato all’operazione.”

Il Consigliere Provinciale Delegato alla Protezione Civile Marco Montan torna con il pensiero allo scorso martedì 21 giugno, quando una bomba d’aereo della seconda guerra mondiale, del peso di mezza tonnellata, è stata despolettata, prelevata da Cismon del Grappa, in Valbrenta, dove era stata trovata, e portata nell’area di cava “Ex Egaf” in Comune di Rossano Veneto, dove si è eseguito il brillamento.

Un’operazione delicata e complessa, che ha avuto tanti protagonisti, dalle Amministrazioni Comunali alle Forze dell’Ordine, sotto la direzione della Prefettura di Vicenza. E che ha potuto contare sul fondamentale supporto dei Volontari di Protezione Civile, coordinati dalla Provincia di Vicenza assieme al referente di ATO 1.

Più di 80 i Volontari presenti, appartenenti ai gruppi di Protezione Civile dell’ATO 1: Valbrenta in primis (che ha svolto egregiamente il ruolo di “padrone di casa”), Romano d’Ezzelino, Coordinamento Brenta Monte Grappa, Mussolente, Rosà, Cassola, Tezze sul Brenta, Rossano Veneto (squadra ANA); dell’ATO 2: Enego e ANC Asiago; nonchè il gruppo locale di Arsiè. Senza contare un paio di Organizzazioni che hanno dato disponibilità in regime di reperibilità.

Compito principale dei Volontari è stato come sempre quello di assistenza e informazione alla popolazione, sia nelle operazioni di evacuazione (compreso il trasporto dei cittadini fragili), sia nel presidio dei varchi di accesso all’ampio e articolato territorio compreso nella zona interdetta, nonché lungo l’itinerario del convoglio militare che ha trasportato l’ordigno bellico da Valbrenta a Rossano.

Sempre i volontari hanno provveduto, nei giorni precedenti al “bomba day”, ad informare i cittadini sulle operazioni che avrebbero interessato il proprio territorio, in modo da evitare non solo allarmismi, ma anche intromissioni nelle aree di divieto.

“La Protezione Civile si è rivelata una risorsa preziosa non solo per il supporto operativo che ha fornito - sottolinea Montan - ma anche per la capacità di interagire e di rapportarsi con un territorio e una comunità che ben conosce. La fiducia di cui i volontari godono e il contatto diretto che hanno con i cittadini sono strumenti fondamentali in caso di emergenza e per operazioni che, come questa, possono destare una naturale preoccupazione.”

archiviato sotto: