Quest’ultimo aspetto, in particolare, è stato sviluppato nel corso di quattro laboratori realizzati con l’ausilio della società Utilya Srl di Lonigo e della cooperativa Atlante di Montecchio Maggiore. I Comuni si sono confrontati in merito a temi specifici di carattere particolarmente ostico:
- l'assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani e le ricadute sull'applicazione della tassa/tariffa;
- la gestione della raccolta differenziata in occasione di grandi eventi, mercati e sagre;
- la gestione della multiculturalità nell'ambito del servizio di raccolta rifiuti comunale
- l'ecocentro: costo economico o risorsa di bilancio?
“Ciò che chiaramente è emerso da questi incontri – sottolinea l’Assessore Provinciale all’Ambiente Antonio Mondardo - è l’esigenza che i Comuni hanno a non essere lasciati soli nella gestione della raccolta dei rifiuti, consapevoli delle imponenti ricadute ambientali che una buona, o cattiva, amministrazione può comportare. E’ fondamentale un continuo confronto, lo scambio di buone pratiche, ma anche la ricerca condivisa di risposte omogenee a problematiche che tutti i Comuni si trovano ad affrontare e che, spesso, solo se gestite in maniera unitaria possono portare risultati significativi.”
Di qui la volontà della Provincia di mettersi a disposizione per un coordinamento e un continuo aggiornamento.
Il prossimo appuntamento è già fissato per giugno a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore, sede di rappresentanza della Provincia, per un convegno con esperti del settore e con una testimonial d’eccezione, la campionessa mondiale di ciclismo Tatiana Guderzo, che consegnerà l’attestato di merito a tutti i corsisti che hanno superato l’esame finale. Ma non mancheranno, nei prossimi mesi e anni, altre giornate di confronto e approfondimento. “Una seria e concertata organizzazione della raccolta dei rifiuti –conclude l’Assessore Mondardo- è molto più utile all’ambiente di sporadiche prese di posizione contro il traffico o contro lo spreco di energia. Certo, iniziative d’impatto possono essere uno stimolo per i cittadini, ma il rispetto per l’ambiente va costruito giorno per giorno”.
]]>L’Assessorato alla Viabilità della Provincia di Vicenza ha programmato questo appuntamento, coinvolgendo la Federazione Italiana Amici della Bicicletta – FIAB Onlus, per tenere a battesimo il primo progetto del Masterplan della Ciclabilità provinciale, desiderando condividerne i propositi e le finalità con amministratori comunali del territorio vicentino, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni di categoria, e con altri stakeholders presenti tra il pubblico.
Anticipato dal saluto di Massimo Derai, dirigente della Direzione Mobilità e Infrastrutture della Regione del Veneto, e moderato dal direttore di Studio Centro Veneto Toni Brunello, il convegno si è aperto con gli inteventi dell’Assessore alla Viabilità Costantino Toniolo e del Presidente di Fiab Antonio Dalla Venezia.
“Questa Amministrazione – ha affermato Toniolo - ha inserito fra i suoi obiettivi di mandato lo sviluppo della ciclabilità su scala provinciale, fermamente convinta della necessità di stimolare la crescita di una cultura diffusa della mobilità alternativa e sostenibile. Il Masterplan, ufficializzato in questi giorni con la pubblicazione del bando atto ad individuare i professionisti cui affidare l’incarico, intende proporsi quale prezioso strumento di pianficazione e di coordinamento per mettere in rete differenti livelli di ciclabilità. L’obiettivo è di programmare gli sviluppi futuri della rete ciclabile provinciale, integrandola ed armonizzandola con i percorsi ciclabili urbani in un’ottica di compartecipazione e di sinergia tra attori diversi”.
Dalla Venezia, Presidente della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, ha ricordato il ruolo fondamentale che hanno le Province nello sviluppo della ciclabilità: “un buon piano provinciale di percorsi ciclabili non è mai fine a se stesso ma integra tutti i livelli, da quello locale con i piani dei singoli comuni a quello a più ampio respiro dei piani regionali o delle grandi reti nazionali ed europee, come Bicitalia ed Eurovelo. La ricaduta positiva più evidente di un masterplan provinciale è il coordinamento che una provincia può attivare nei confronti dei collegamenti intercomunali, che spesso rischiano di essere lasciati alla buona volontà dei comuni e quindi risultare frazionati e scollegati se non organizzati da un piano”.
Alle relazioni di Marco Passigato, esperto di pianficazione ciclabile e mobility manager dell’Università di Verona, e di Francesco Seneci, esperto in ciclabilità e moderazione del traffico (NetMobility), il compito di entrare concretamente nel merito delle riflessioni preliminari che devono sottendere un biciplan territoriale e di sviscerare conseguentemente i contenuti e gli obiettivi essenziali su cui strutturarlo. Mentre Passigato ha precisato l’importanza di definire in modo chiaro, sin dalla prima fase progettuale, la funzione demandata alla futura rete ciclabile provinciale – trasportistica, cicloturistica, o piuttosto un equilibrato mix di entrambe – tenendo a mente i diversi target di utilizzatori, Seneci ha individuato nella concertazione tra le parti e nella stesura di un progetto coordinato di comunicazione (sia sotto il profilo della segnaletica che del marketing) alcuni elementi chiave per la buona riuscita del piano.
Sulla sfera della socialità, ed in particolar modo sulle positive ricadute in termini di differenziazione e di crescita turistica del territorio di pertinenza, si è invece soffermato il contributo di Pierpaolo Romio. Il responsabile programmazione di Girolibero, tour operator con base a Vicenza specializzatosi in vacanze sulle due ruote in tutta Europa, ha testimoniato come la bicicletta ben rappresenti un mezzo per riscoprire e valorizzare il territorio e, qualora abbinata ad una rete ciclabile estesa e ben progettata, un elemento su cui poter fondare una valida offerta turistica.
In conclusione, prima di lasciare spazio al dibattito finale, il convegno di Villa Cordellina ha ospitato Annarosa Rizzo dell’Ufficio Ciclabili - Provincia di Mantova. La provincia lombarda, già al lavoro su una pianificazione ciclabile provinciale attenta a mettere in rete i singoli progetti comunali, può rappresentare di fatto un caso virtuoso, neppure troppo lontano, a cui il nascente Masterplan berico può guardare per lo sviluppo delle infrastrutture e degli orizzonti futuri.
]]>Anche il numero dei superamenti giornalieri del limite di 50 microgrammi per metro cubo è in evidente calo negli ultimi anni, ma ancora non si riesce a rispettare il limite di legge fissato in 35 superamenti l’anno.
Insomma, non sono dati sconfortanti quelli che sono stati illustrati dal dott. Ugo Pretto di Arpav questa mattina al tavolo tecnico zonale convocato dall’Assessore Provinciale all’Ambiente Antonio Mondardo per affrontare il problema dei recenti prolungati superamenti del limite giornaliero di pm10. In sala Consiglio si sono ritrovati, oltre a Provincia e Arpav, le Ulss 5 Ovest Vicentino e 3 Bassano del Grappa e 11 dei 20 Comuni convocati (presenti Vicenza, Altavilla Vicentina, Bolzano Vicentino, Caldogno, Chiampo, Costabissara, Dueville, Lonigo, Monticello Conte Otto, Quinto Vicentino, Torri di Quartesolo; assenti Arcugnano, Arzignano, Creazzo, Montebello, Montecchio Maggiore, Monteviale, Montorso, Sovizzo, Zermeghedo).
I dati Arpav hanno evidenziato come la situazione del vicentino debba essere valutata in un contesto più ampio, che interessa tutta la Pianura Padana. La chiusura della valle e la dimensione delle polveri fa sì che ci sia un ampio spostamento di pm10 all’interno di un’area senza sbocco. “E’ quindi fondamentale –ha affermato Mondardo- che il problema delle polveri sottili venga trattato a livello regionale e sovraregionale, in modo da concordare interventi comuni, gli unici che possono avere un effetto benefico sulla qualità dell’aria.”
Il difficile coordinamento provinciale, ha sottolineato l’Assessore, dipende anche da mancate precise direttive della Regione, che dal 2006 non convoca un tavolo tecnico. “Domani si riunirà la Commissione Ambiente dell’Unione Regionale Province Venete e in qualità di Presidente proporrò l’ennesima lettera da spedire in Regione per chiedere non solo un momento di confronto comune, ma anche che in bilancio vengano previste risorse adeguate ad interventi ambientali importanti. Con la speranza di trovare, a breve, un interlocutore più sensibile.”
Nel frattempo, quale rimedio a breve termine, il Comune di Vicenza per voce dell’Assessore all’Ambiente Antonio Marco Dalla Pozza ha annunciato che per il prossimo 21 marzo è in programma una giornata ecologica con blocco del traffico. I Comuni vicentini sono stati invitati a fare altrettanto, anche se da parte di tanti Sindaci sono state sollevate perplessità sull’efficacia dell’iniziativa. L’Assessore Mondardo, primo fra gli scettici, ha comunque dichiarato la disponibilità della Provincia a coordinare gli enti locali.
]]>Ognuna è stata misurata secondo i parametri acustici e classificata secondo i livelli di rumori, in modo da rilevarne la mappa acustica, la simulazione di interventi di abbattimento dei rumori e gli effetti possibili, calcolati mediante formule e calcoli di tipo tecnico. Saranno questi risultati la base di partenza per la seconda fase del progetto, ovvero la definizione delle azioni di mitigazione. I tratti con maggiori livelli sonori non riguardano le intere arterie ma tratti più o meno lunghi anche in relazione alle caratteristiche paesaggistiche e di sviluppo urbano e residenziale.
“Invieremo a breve i risultati dello studio ai Comuni – ha spiegato Toniolo- perché espongano le loro osservazioni, che verranno recepite e andranno a integrare il Piano. Di esse terremo conto anche per la pianificazione degli interventi di mitigazione. Naturalmente ci deve essere coerenza e condivisione di obiettivi tra il Piano provinciale e la mappatura che portano avanti i Comuni per le proprie zone di competenza. A fare le opere dovranno poi essere gli enti proprietari delle strade a seconda della competenza “.
Gli ingenti volumi di traffico, per lo più di automobili e veicoli commerciali leggeri con incidenza molto variabile di mezzi pesanti, rendono gli assi stradali esaminati affetti in numerosi tratti da livelli di rumorosità piuttosto alti e per i quali un piano di risanamento acustico potrebbe essere la base per attivare interventi a medio e lungo termine.
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Erano presenti all’incontro l'assessore provinciale alla Viabilità Costantino Toniolo, l'assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture del Comune di Vicenza Ennio Tosetto, Michele Mutterle responsabile della Commissione Tecnica di Tuttinbici FIAB Vicenza con Marisa Osti e Elena Colpo e il presidente di Legambiente Vicenza Gaetano Callegaro.
Si tratta del primo corso gratuito di mobilità sostenibile e ciclabilità che l’Associazione vicentina propone dal 16 gennaio al 6 marzo prossimi, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini su come può essere una città a misura di bicicletta. “La Provincia - ha esordito l’Assessore alla Viabilità Costantino Toniolo - è ente patrocinatore, insieme al Comune di Vicenza, di questa iniziativa inedita che contribuisce alla crescita di una cultura diffusa della mobilità alternativa. Per realizzare questo fattore strategico di sviluppo sostenibile, la Provincia cerca di concretizzare un approccio integrato ovvero collaborazione massima con gli altri enti locali, compartecipazione alla progettazione, coordinamento di progetti intercomunali, sinergia e scambio con le associazioni che sono sul territorio e hanno il polso delle esigenze dei cittadini”.
La Provincia di Vicenza svilupperà nei prossimi mesi il Masterplan della ciclabilità provinciale, che consentirà di avere la mappa delle piste esistenti e dei possibili sviluppi per il futuro. Sono già attivi diversi accordi con i Comuni per piste ciclabili intercomunali e per lo sviluppo di tratti vicentini interni a percorsi di valenza regionale. Due gli esempi per tutti: la Treviso Ostiglia, che interessa 10 comuni vicentini, e l’Anello delle Risorgive, che attraversa ben 16 comuni.
L’incentivo all’uso della bicicletta come elemento di qualità ambientale non può prescindere da interventi su infrastrutture riservate, sulla messa in sicurezza dei percorsi di mobilità ciclistica, su interventi di moderazione del traffico, su sistemi di intermodalità che possano combinare l’uso della bicicletta con quello dei mezzi pubblici. In questo ambito rientra anche la sensibilizzazione della popolazione sui temi della mobilità sostenibile attraverso azioni di stimolo e sostegno rivolte a chi usa la bicicletta.
“È importante definire una rete delle piste ciclabili - ha commentato l'assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture del Comune di Vicenza Ennio Tosetto - e altrettanto importante è capire come muoversi sulla bici. Questo è oggi reso difficile per vari motivi, primo tra tutti l’invasione delle auto in città. Grazie ad un’ottima condivisione di intenti con la Provincia i collegamenti con i comuni contermini sono i primi ad essere stati avviati. In Italia usiamo la macchina per tutto, noi vogliamo invertire la tendenza poiché ne va della nostra salute ed intendiamo quindi investire sulla formazione dei cittadini stessi. Di certo è una bella sfida anche se difficile.”
Il corso su “Vicenza città ciclabile. Impariamo insieme come può essere una città a misura di bicicletta” intende mettere in luce gli elementi indispensabili a garantire una ciclabilità sicura. Il corso, articolato in quattro sabati pomeriggio con due uscite “sul campo” previste a Padova e Schio, è aperto a tutti e si prefigge la diffusione di una maggiore conoscenza sui temi della ciclabilità e della sicurezza. Docenti saranno Marco Passigato, consigliere nazionale della FIAB e mobility manager dell’università di Verona, e Francesco Senesi, esperto di pianificazione della mobilità e progettazione di aree e quartieri a traffico moderato.
“La bicicletta – nelle parole della vice-presidente dell’Associazione Tuttinbici Marisa Osti – è senz’altro un mezzo alternativo nella mobilità quotidiana, un mezzo non inquinante che consente la riscoperta e valorizzazione del territorio.”
“La mobilità cittadina è sempre più caotica, – ha commentato Gaetano Callegaro, presidente di Legambiente Vicenza – spostarsi è sempre più difficile e pericoloso ed il tasso di inquinamento da PM10 ormai non accenna a diminuire nemmeno nei giorni di pioggia e di vento. Il corso è pensato per preparare i cittadini e costruire insieme una mentalità diversa verso il concetto di mobilità alternativa.”
“Le piste ciclabili – è il parere di Michele Mutterle, responsabile della Commissione tecnica dell’Associazione Tuttinbici – sono solo un ingrediente di una ricetta ben più complessa. Sono numerosi gli interventi possibili per cui occorre ragionare per obiettivi concreti. Questo corso potrebbe essere un inizio, un primo esempio di buona condotta da portare all’attenzione degli amministratori e per diffondere l’informazione ad un pubblico più ampio.”
In occasione delle due uscite a Padova e Schio la Provincia, con un autobus delle FTV, metterà a disposizione dei partecipanti il trasporto con le biciclette da Vicenza al luogo della pedalata educational.
“Per costruire la mobilità alternativa di domani - ha concluso Toniolo - si agisce su due fronti. Le infrastrutture certo, ma altrettanto la crescita di una cultura della ciclabilità e la consapevolezza di quanto sia positivo incentivare gli spostamenti con mezzi alternativi e a basso impatto ambientale. Davanti a noi abbiamo esempi europei eccellenti in questo senso, che possono fungere da buone prassi per impostare politiche favorevoli alla cosiddetta “mobilità gentile”.
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Squadre antinquinamento della Provincia e dell'Arpav in azione ieri a Grancona. Avvertiti dal sindaco, nonché assessore provinciale all'Ecologia Antonio Mondardo, del forte odore di idrocarburi proveniente dalla Liona, i tecnici hanno risalito il corso d'acqua riuscendo ad individuare la fonte e la causa dello sversamento nella cisterna di un'azienda privata.
“Avevo ricevuto la segnalazione di alcuni residenti – sottolinea Mondardo – così mi sono recato sul posto dopo aver allertato i tecnici, che sono intervenuti prontamente e come al solito con grande sagacia. In attesa che siano concluse verifiche ed intervento, esprimo loro da primo cittadino il mio grazie per l'impegno e la competenza profusi”.
Subito circoscritto dalla posa dei salsicciotti-barriera e del granulato assorbente, l'episodio ha permesso però all'assessore Mondardo di poter prendere conoscenza di un'altra problematica. Spiega: “è stata rilevata la diffusa presenza anche di densoattivi, vale a dire detersivi. A breve emanerò un'ordinanza in proposito nella quale saranno previsti controlli a campione nel territorio per contrastare questa pratica che sembra diventata una impropria e dannosa abitudine. Invito pertanto la popolazione da una parte a vigilare e dall'altra ad evitare comportamenti di questo tipo che vanno a nocumento dell'ambiente e quindi di noi stessi”
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