Nominata portavoce delle sette province del Veneto nell'ultimo incontro dell'Urpv in quel di Verona, l'Assessore Provinciale Maria Nives Stevan si è recata in questi giorni a Venezia per incontrare l'Assessore Regionale Remo Sernagiotto e sottoporgli una serie di richieste nate dalle esigenze e dalla sensibilità delle famiglie coinvolte. “So che la strada per arrivare alla definizione di un Albo è lunga ma credo che questo contribuisca a rafforzare la professionalità di chi oggi fa da tramite fra le aspettative di tanti ragazzi disabili sensoriali e le necessità delle famiglie”.
Altra richiesta sottoposta ai vertici regionali quella relativa ai libri di testo scritti in braille. “Sembra incredibile, ma oggi vengono consegnati dalle case editrici ad anno scolastico abbondantemente in corso e questo finisce con il limitare lo studente portatore di handicap. Tra l'altro quest'anno, per la prima volta, i nostri operatori realizzeranno la trascrizione e l'adattamento del testo”.
E Vicenza lancia anche un appello affinché siano trovate nel Bilancio le risorse per prevedere nuovi indirizzi di intervento da parte degli Assessorati al Sociale. Di tutte queste tematiche se ne continuerà a parlare anche a Settembre, nel corso di una riunione convocata dallo stesso Sernagiotto”.
]]>Le modalità sono semplici: è sufficiente una prenotazione telefonica o via web sul sito di Aci www.acivicenza.it. Una volta effettuata l’istruttoria preventiva della pratica, Aci invia un funzionario presso il domicilio indicato dal cliente. Per garantire la sicurezza dei cittadini, i funzionari saranno facilmente identificabili, grazie ad una lettera di presentazione personalizzata a firma del direttore del locale Ufficio del Pubblico Registro Automobilistico, Gaetano Cusmano, e al tesserino identificativo bene in vista.
“L’iniziativa –sottolinea Cristiano Sandonà, Assessore Provinciale al Trasporto- si inserisce in un più ampio programma di avvicinamento della Pubblica Amministrazione alle persone che vivono una situazione di svantaggio. Potersi muovere in autonomia, in particolare per disabili o anziani, significa essere indipendenti nella gestione del proprio quotidiano. Una banalità, per chi non ha problemi di deambulazione, ma una vera e propria conquista per chi vive un disagio.”
Di qui una serie di iniziative che vanno da un parco mezzi che conta una buona percentuale di autobus attrezzati per chi ha disabilità motorie, al recente acquisto di un autobus turistico specifico per il trasporto di chi è su una sedia a rotelle. Se, infatti, per la maggior parte delle persone salire su un pullman è un atto semplice e assolutamente automatico, non è così per chi ha questa tipologia di disabilità: gradini per salire e scendere, corridoi stretti, bagni inaccessibili sono purtroppo spesso la regola. Di qui la decisione di dotarsi di un mezzo granturismo in grado di trasportare in tutta comodità e sicurezza – dalla salita in pullman all’allacciamento delle idonee cinghie di ancoraggio fino all’utilizzo in piena autonomia del bagno – quattro viaggiatori in carrozzella. E’ uno dei venti mezzi di questo tipo circolanti in Italia e uno dei pochissimi che si può incrociare per le strade del Veneto.
Dal turismo alla scuola, l’Assessore Sandonà ha fortemente voluto anche istituire apposite corse per facilitare agli studenti disabili il raggiungimento dell’istituto superiore frequentato.
Interessano invece una fascia d’età diversa le agevolazioni sui biglietti per gli anziani. Per gli over 60 ci sono sconti fino al 50%, mentre dai 70 anni in su il viaggio sui pullman Ftv è gratuito. “Anche in questo caso –conclude Sandonà- vogliamo non solo stimolare l’uso dei mezzi pubblici quale metodo ecologico e veloce per muoversi nel territorio vicentino, ma lo facciamo in particolare con una fascia d’età che in questo modo può muoversi in sicurezza senza dover disturbare i famigliari.”
]]>Di grande valenza il percorso scelto, come del resto confermano le presenze all'ultimo incontro svoltosi al Centro Congressi dell’Associazione Artigiani. Tra le autorità, il “padrone di casa” Giuseppe Sbalchiero, il Direttore Generale della Ulss 6 Antonio Alessandri, il Sindaco di Vicenza Achille Variati accompagnato dall'Assessore ai Servizi Sociali Giovanni Giuliari nonché l'Assessore Regionale al Bilancio Roberto Ciambetti.
“Abbiamo focalizzato l'attenzione – incalza l'Assessore Stevan- sulle varie esperienze di Integrazione di Comunità in particolare sui temi della accessibilità e dei percorsi di innovazione. Ed il contributo portato da ognuno ha consentito di tracciare un percorso complessivo che sarà sicuramente importante per il futuro”.
Moderata dall’avvocato Salvatore Nocera, Vice Presidente F.I.S.H. e Maria Rita Dal Molin presidente del Centro Servizi Volontariato, la giornata si è sviluppata dopo l'intervento del dottor Giannettore Bertagnoni il quale ha evidenziato le cause che portano alle varie forme di invalidità, tra le quali la piaga degli incidenti stradali di cui spesso restano vittime proprio i i giovani e le problematiche di non certo facile approccio e soluzione legate all'uscita dal reparto e alle difficoltà di reinserimento nel mondo di lavoro.
“Significativi anche i contributi del dottor Antonio Compostella, Direttore Arss, che ha parlato di Pianificazione Regionale e garanzia di accessibilità, di Luca Cavinato, Presidente della conferenza dei sindaci ULSS 6 sull'importanza di un coordinamento che individui i filoni principali della legge 104/92 nelle sue varie forme applicative”.
E sulle barriere architettoniche chiaro e di grande impatto il filmato mostrato dall’architetto Sandra Brentan, Dirigente dei servizi sociali della Provincia di Vicenza, sull'abbattimento delle stesse nelle opere di ristrutturazione avviate da palazzo Nievo sul proprio patrimonio immobiliare.
Dal pubblico al privato, la testimonianza dal mondo imprenditoriale è arrivata dal dottor Andrea Nardello, Presidente provinciale Giovani Imprenditori, mentre la dottoressa Marini, in rappresentanza di ENS ed UIC – le due associazioni che si occupano di sordità e cecità - ha sottolineato le strategie d’integrazione dei disabili sensoriali nell’ambito di un progetto europeo di gioventù in azione, sostenendo la necessità di realizzare, nelle singole realtà provinciali e comunali, centri d’informazione sull’accessibilità alle persone disabili. Perché le barriere culturali sono altrettanto difficili da superare ed abbattere.
A fare infine il punto dei quattro convegni promossi dalla Provincia di Vicenza il Dottor Paolo Fortuna, Direttore dei Servizi Sociali ULSS 6: “Solo la collaborazione tra i diversi enti, aziende ed associazioni può permettere di raggiungere la completa attuazione degli obiettivi prefissati per l’abbattimento delle barriere fisiche e culturali che minacciano il diritto di un soggetto disabile ad una vita normale e ciò potrà avvenire solo attraverso un impegno comune che deve coinvolgere tutti. medici, architetti, imprenditori e soprattutto cittadini”.
]]>Spiega l'Assessore Provinciale al Sociale Maria Nives Stevan: “abbiamo raccolto il grido di dolore di questa associazione e del suo presidente Bruno Zamberlan e grazie all'impegno diretto del consigliere e sindaco di Monticello Conte Otto Alessandro Zoppello e di alcuni suoi colleghio lo abbiamo trasformato in un ordine del giorno votato all'unanimità che impegna l'amministrazione provinciale, tramite la mia persona, a supportare l'azione informativa dell'Aido mirata al sostegno all'iniziativa attraverso il coinvolgimento degli enti pubblici, in particolare i Comuni. Inoltre, a supportarla presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché il Ministero della Salute lo accolga emettendo il decreto di attivazione del sistema informativo dei trapianti e adotti tutti i provvedimenti utili e necessari a rendere operativa la forma del silenzio-assenso informato, previsto dalla Legge italiana per tutti i cittadini maggiorenni. Sarà mia cura anche inoltrare il documento ai tutte le municipalità del Vicentino ma anche del Veneto per sollecitare un'analoga posizione”.
Già, si fa presto a dire trapianto. Se è infatti importante il numero di tali interventi effettuati annualmente in Italia – circa 3000 – resta consistente anche la lista d'attesa dei pazienti, che supera le 9000 unità, e ciò a fronte di un consenso, dato o negato in 10 anni, da appena 105.000 italiani, lo 0,17% della popolazione. Di questi, va detto, quasi 12.700 (l'11,99%) ha riposto di No.
Zamberlan è esplicito. “Il Veneto con i suoi 192mila associati è secondo solo alla Lombardia (320mila associati ma su una popolazione di 9 milioni di abitanti). Nel Vicentino sono 56mila gli iscritti, ma negli ultimi 2 anni la situazione si è fatta preoccupante con le opposizioni che superano il 30%. E' necessario pertanto attivare il sistema informativo sollevando le famiglie dalla decisione di dare o meno l'assenso in un momento grave e lacerante della propria esistenza, lasciando la responsabilità ai singoli cittadini che sono tenuti a dichiarare la propria libera volontà in ordine alle donazioni. Sarebbe bello che si potesse fare con la carta d'identità elettronica, un documento che dovrebbe contenere anche la storia sanitaria di ogni cittadino, ma in attesa che questa si compia proponiamo che venga dato ad ognuno la possibilità di poter essere informato ed esprimere con una dichiarazione consegnatagli dal medico, in ospedale, in Comune, anche in parrocchia per chi ci va, la propria decisione al riguardo. Se dopo 30, 60 giorni non lo fa vale il silenzio assenso”.
Votato innanzitutto da Monticello Conte Otto e poi da Bassano del Grappa, Bolzano Vicentino, Costabissara, Romano d'Ezzelino e Grisignano di Zocco l'ordine del giorno è un piccolo, importantissimo passo.
“Io – racconta Eligio Munari – ho vissuto 7 anni in attesa di un rene e sottoponendomi ogni altro giorno a dialisi. Preghi che arrivi e che nel frattempo vada tutto bene, perché basta un evento sanitario per farti uscire dalla lista d'attesa. La mia vita è cambiata dopo questo dono ma io non dimentico mai di curarlo giorno dopo giorno. Perché se lo sprecassi non farei solo un torto a chi ci ha creduto ma anche a chi avrebbe potuto riceverlo al posto mio e che magari oggi è ancora in attesa. Io sono fortunato ma non li dimentico ed invito i giovani a curare la propria salute”.
]]>“I rapporti sociali –ha esordito l’Assessore Stevan- costituiscono per la maggior parte di noi un piacere, ma possono rappresentare motivo di preoccupazione per chi vive una situazione di disagio. A tutti è capitato di sentirsi inadeguati e tutti sappiamo quanto i sentimenti negativi influiscano sulla nostra volontà di programmare il futuro. Che domani può attendere chi non crede nell’oggi? Che progetti di vita può fare chi non ha fiducia nelle sue capacità?”. Domande a cui hanno risposto, con concretezza e precisione, gli autorevoli relatori. A partire da Antonio Compostella, direttore dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria, e Antonella Pinzauti, direttore Servizi Sociali dell’Ulss 5, i quali hanno illustrato le iniziative, sia regionali che locali, tese a migliorare lo standard qualitativo dell’integrazione, dall’età evolutiva all’età adulta. In particolare, Francesca Concato e Sabina Bollori dell’Ulss 5 hanno dimostrato come buone relazioni in età evolutiva facilitino l’integrazione in età adulta attraverso specifici progetti. Anche se, come ha ricordato la consigliera di parità Maria Irene Trentin, la disabilità diventa elemento di discrimine per lavoratori che dovrebbero trovare proprio nella legge 104 gli strumenti a propria difesa. Certo, a favorire relazioni sociali sono specifici progetti e professionisti capaci, primo fra tutti l’amministratore di sostegno, figura ben delineata da Francesca Succu, già direttore dei servizi sociali e presidente dell’Associazione Amministrazione di Sostegno. Ma anche la tecnologia può rappresentare un valido sostegno per chi vive situazioni di svantaggio. Perché accorcia i tempi e avvicina le persone, facilitando i dialoghi e la conoscenza. Rendere, pertanto, accessibile a tutti la tecnologia significa togliere barriere virtuali che a volte sono ancor più problematiche di quelle fisiche. Questo è l’obiettivo del software Eldy, che facilita l’accesso al computer e a internet, voluto dall’Assessore Provinciale all’Innovazione Andrea Pellizzari e da lui illustrato al convegno quale percorso di inclusione sociale aperto a tutti.
Sempre a proposito di tecnologia, è stato anche ufficialmente presentato l’osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Vicenza, un portale dove enti e associazioni condividono informazioni in materia sociale, con uno specifico spazio dedicato alla legge 104 sulla disabilità.
Dal pubblico sono state sollevate perplessità in merito alle nuove procedure di istruzione delle pratiche relative al riconosciuto della disabilità, in vigore da gennaio 2010, ma anche in merito alle difficoltà di reinserimento al lavoro per il dipendente colpito da gravi patologie. Talmente tanti sono i mutamenti sociali dal 1992 ad oggi che Salvatore Nocera, Vice Presidente Nazionale F.I.S.H. Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e moderatore della giornata, ha proposto, in conclusione al convegno, una rivisitazione completa della legge 104.
Partirà da queste considerazioni il prossimo appuntamento con la legge 104, in programma a Vicenza il prossimo maggio.
Nella foto, da sinistra: Milena Cecchetto, Maria Nives Stevan, Marino Finozzi
Nella foto, da sinistra: Nereo Galvanin, Alessandro Mecenero, Mariano Vantin, Massimo Confente
]]>Lo hanno promesso gli Assessori Maria Nives Stevan (Sociale) e Cristiano Sandonà (Bilancio) durante l'incontro svoltosi a palazzo Arnaldi con una delegazione dell'Associazione Italiana Dislessici sezione di Vicenza guidata dalla Presidente Maristella Craighero e composta dai genitori Monica Grendene, Carla Berti e Marta Grassi queste ultime due anche in qualità di insegnante e medico.
La dislessia, difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente, è una malattia che fa parte dei Disturbi Evolutivi Specifici dell'Apprendimento e che nel nostro Paese interessa – ma le stime sono prudenziali – almeno un milione e mezzo di persone.
“Sono disturbi – sottolinea la Presidente Craighero – che possono presentarsi isolati ma sono più spesso presenti contemporaneamente. Si manifesta con errori apparentemente banali, come confondere le lettere (v con f, d con b, m con n) invertirne l'ordine oppure saltarne alcune sia in lettura che in scrittura. Questo può accadere anche per i numeri. Sono errori che si continuano a commettere negli anni con i ragazzi che rimangono lettori molto lenti. Queste difficoltà alla lunga fanno sì che molti di loro abbiano una carriera scolastica costellata di insuccessi, con abbandoni precoci e con conseguenze sociali e professionali a volte molto pesanti”.
Un problema che riguarda anche il Veneto nel quale le stime, sempre molto prudenziali, parlano di quasi 17mila studenti sui 562.779 (il 3%) affetti da dislessia. E nel Vicentino? C'è una stima, fornita dall'Ufficio Provinciale Scolastico, fatta sulle scuole primarie e secondarie di primo grado che offre un quadro poco rassicurante della situazione. Tradotto in numeri, 1453 alunni con diagnosi protocollata e 303 con certificazione.
“Dal 1999, anno in cui siamo partiti come AID a Vicenza (Tel. 347/8519090 – vicenza@dislessia.it) molto è stato fatto sul piano della sensibilizzazione e del coinvolgimento degli enti. E' una realtà che interessa in primis le famiglie ma che chiama sicuramente in causa il mondo scolastico, quello medico e le istituzioni pubbliche ed amministrative”.
“Rispondiamo presente anche noi, è tempo di non lasciare più da sole queste persone e tanti ragazzi”.
]]>“In un momento di difficoltà congiunturale –afferma l’Assessore- in cui le famiglie stanno soffrendo gli effetti della crisi economica, abbiamo considerato nostro dovere intervenire direttamente sul budget famigliare di tanti vicentini. Per noi veneti-vicentini la casa è un acquisto importante, rappresenta le nostre radici, il nostro legame con la terra e la stabilità della famiglia.”
Da subito l’iniziativa ha ottenuto il consenso di 11 istituti di credito ((Popolare di Vicenza, AntonVeneta, Popolare di Verona, Popolare di Marostica, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Bolzano, Carige, Popolare dell'Etruria, Cassa di Risparmio del Veneto, Unicredit e Veneto Banca). Un protocollo sottoscritto con il Consiglio notarile dei Distretti Riuniti di Vicenza e Bassano del Grappa prevede inoltre un limite all'onorario notarile per la stipula dell'atto di mutuo.
Il 19 gennaio 2009 ha aperto la prima sede dello Sportello Mutui a Vicenza, in piazza Biade, nel palazzo che ospita gli uffici principali della Provincia di Vicenza. Il 3 giugno è stata inaugurata la sede di Bassano del Grappa (Viale XI Febbraio, 53 con accesso da Via Parolini) e il 30 giugno ha infine aperto la sede di Schio (Via Lago di Garda, 24 presso gli Uffici del Centro per l'Impiego).
In un anno oltre 1500 persone si sono presentate allo Sportello Mutui, per un totale di 800 mutui a condizioni agevolate. Il totale dei mutui erogati è stato di 100milioni di euro, che hanno movimentato quasi 160milioni di euro di controvalore immobiliare. Un dato incontestabile sull'effettiva bontà dell'iniziativa riguarda il risparmio sugli interessi passivi che i cittadini mutuatari devono corrispondere alle banche: su un mutuo di un importo compreso tra i 100 e i 150mila euro e di un periodo di 25 anni a tasso fisso, il risparmio va da i 6 ai 10mila euro. Se si parla invece di un tasso variabile, si va dai 4 agli oltre 6mila euro.
Per fissare un appuntamento o chiedere informazioni telefonare dalle 9 alle 12 allo 0444 908560 oppure scrivere a mutuocasa@provincia.vicenza.it
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