La Provincia di Vicenza ha pubblicato un avviso per raccogliere proposte di valorizzazione del complesso settecentesco a Montecchio Maggiore, di cui è proprietaria dal 1966, anno in cui Anna Maria Lombardi cedette la villa all’amministrazione provinciale.
Da allora la Provincia ha investito ingenti risorse per mantenere e valorizzare una delle ville venete più significative della regione, che vanta un salone interamente affrescato da Giambattista Tiepolo, facendone la propria sede di rappresentanza e ricevendo qui presidenti e ambasciatori di tutto il mondo.
“Oggi la Provincia fa un passo in avanti -afferma il presidente Andrea Nardin- con la volontà di aprire la villa ad una maggiore fruizione da parte della collettività, migliorandone l’attrattività turistica e la visibilità. Villa Cordellina è un bene collettivo ed è fondamentale che i vicentini, e non solo, la vivano. Altrettanto fondamentale -aggiunge il presidente- è che i costi del suo mantenimento non gravino esclusivamente sul bilancio provinciale, per questo la apriamo anche ad una destinazione economica, sempre nel rispetto della sua storia e dello scrigno d’arte che rappresenta.”
L’avviso si rivolge a singoli, società, associazioni, fondazioni, raggruppamenti temporanei di imprese anche costituendi.
Insomma, chiunque abbia un’idea per vivacizzare il complesso immobiliare di villa Cordellina può presentarla alla Provincia, compilando il modulo pubblicato sul sito internet istituzionale.
A titolo d’esempio, può trattarsi di manifestazioni culturali, organizzazione di conferenze ed eventi, aperture al pubblico, visite guidate, gestione biglietteria e bookshop, bar caffetteria, servizio custodia/guardiania, gestione del sito. C’è una foresteria con 6 piccoli appartamenti che può diventare un bed&breakfast. C’è una cantina con ghiacciaia perfetta per ospitare degustazioni enogastronomiche. Due appartamenti nobiliari, dove hanno dormito i presidenti della Repubblica Luigi Einaudi, Antonio Segni, Giovanni Leone e Francesco Cossiga, potrebbero essere messi a disposizione per chi vuole provare l’emozione di soggiornare in una villa settecentesca.
Spazio alla fantasia, con un vincolo non da poco: l’intero complesso è vincolato quale bene culturale di particolare pregio (D.Lgs. 22/01/2004 n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio) e le proposte che perverranno da parte degli operatori economici potrebbero avere la necessità di un’autorizzazione preventiva della Sopraintendenza competente.
Naturalmente villa Cordellina rimane non solo nella proprietà, ma anche nella disponibilità della Provincia, che si riserva alcuni utilizzi gratuiti all’anno per eventi e iniziative di carattere istituzionale, oltre all’utilizzo per riprese video promozionali e per visite guidate istituzionali.
Il termine per la presentazione delle proposte è il 19 aprile.
A seguire, tutti coloro che avranno aderito all’avviso saranno invitati ad un confronto tecnico dove potranno esporre la loro idea di valorizzazione del complesso.
La Provincia valuterà la soluzione migliore scegliendo la procedura da seguire.
Il complesso di Villa Cordellina Lombardi è così composto:
Villa padronale
Sala vetri ed ex scuderie
Foresterie
Palazzina Uffici
Abitazione del custode
Complesso dei rustici
Parco e giardini della villa
Mure ornamentali
Area verde destinata a parcheggio per grandi manifestazioni
Area parco
Rustici ex Danese
Rustici ex Ghiotto
Questa mattina il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin ha fatto un sopralluogo al cantiere per verificare lo stato dei lavori e il rispetto del cronoprogramma. Con lui il sindaco di Thiene Gianantonio Michelusi, il dirigente dell’istituto Garbin Alessandro Strazzulla, il rup dell’opera Luca Vellar. Presente anche lo Studio VS Associati di Marostica, che ha progettato la palestra, e la Costruzioni Edili F.lli Lorandi Srl di Villaverla che la sta realizzando.
La nuova palestra sostituisce la tensostruttura dove fino allo scorso anno si sono allenati gli studenti di Thiene. La Provincia di Vicenza ha ritenuto opportuno demolire la tensostruttura e costruire una palestra moderna e funzionale. Il costo, che ammonta a 2.342.000 euro, viene coperto in parte da un contributo Pnrr (1.842.000 euro) e in parte da fondi propri della Provincia (500.000 euro).
I lavori della palestra termineranno, secondo cronoprogramma, nella primavera del 2025.
A pochi passi dalla palestra c’è un altro cantiere della Provincia di Vicenza, per la realizzazione dell’ampliamento dell’istituto Garbin. Un edificio che riunirà in un’unica sede gli studenti attualmente divisi in tre edifici, grazie a 14 aule didattiche, 4 laboratori dedicati ad attività artistiche e artigianali e un’aula polivalente.
Un progetto voluto dalla Provincia di Vicenza, che ha stanziato 4,3milioni di euro di risorse proprie.
Secondo cronoprogramma, i lavori dell’ampliamento dovrebbero terminare entro settembre.
“La Provincia sta investendo tra ampliamento dell’istituto Garbin e palestra a servizio della scuola più di 6 milioni di euro -ha sottolineato il presidente Nardin- a riprova di quanto l’edilizia scolastica sia una nostra priorità. L’istituto Garbin è attrattivo per i percorsi di studio che offre e noi vogliamo fornire un luogo moderno e spazi funzionali dove i ragazzi possano formarsi. Gli edifici in costruzione hanno standard qualitativi e ambientali elevati, sono ecosostenibili e dialogano con le strutture esistenti e con il contesto.”
Fatti gli edifici, sarà da ridisegnare anche le aree esterne. Ed è su questo che si sono confrontati il presidente Nardin e il sindaco Michelusi, con l’impegno ad affrontare il tema quanto prima.
IL PROGETTO DELLA PALESTRA
La nuova palestra sarà dotata di un campo da gioco con relative attrezzature per la ginnastica e una serie di locali accessori: uno spazio accoglienza, un’infermeria, un deposito per attrezzatura dedicato alla palestra e un locale tecnico.
L’edificio sarà collegato all’istituto scolastico attraverso una copertura al di sotto della quale si trova la scala degli spogliatoi esistente collocati al piano interrato. Agli studenti e agli insegnanti sarà quindi garantito l’ingresso alla palestra attraverso un passaggio coperto sia dagli spogliatoi del piano interrato che dal piano terra della scuola.
La struttura sarà realizzata in acciaio, che garantisce il rispetto della normativa sismica e garantisce soprattutto sicurezza ai fruitori della palestra.
La pianta è rettangolare con dimensioni del sedime complessivo pari a circa 38x20 metri (33x20 metri destinati al locale palestra e 5x20 metri destinati ai servizi annessi). L’altezza della palestra è 9,60 metri. Il soffitto è a travi in legno a vista.
I rivestimenti esterni delle facciate saranno realizzati con un intonachino a grana media con due tipi di colorazione, grigio alla base e blu nella parte superiore, i serramenti saranno invece finiti in color alluminio.
Per contenere i consumi energetici, sulla copertura della palestra sarà installato un impianto fotovoltaico. Nella logica della sostenibilità ambientale, verrà posta attenzione all’illuminazione naturale. Il comfort acustico sarà garantito da pannelli di rivestimento.
IL PROGETTO DELL’AMPLIAMENTO
Il nuovo polo scolastico è un edificio iconico: è caratterizzato da un unico volume trapezoidale sviluppato su tre livelli fuori terra, dimensionato per accogliere 378 studenti, oltre a docenti e personale ATA, e provvisto di 14 aule didattiche da 27 alunni ciascuna, 4 laboratori dedicati ad attività artistiche e artigianali, un’aula polivalente e una passerella coperta al primo piano che funge da connessione tra il nuovo edificio e l’istituto principale.
Dal punto di vista strutturale, l’edificio sarà costruito in telaio ligneo, materiale resistente, sostenibile e sicuro dal punto di vista sismico e di resistenza al fuoco. In linea con un approccio green, gli aspetti costruttivi e funzionali sono finalizzati al massimo contenimento dei consumi di energia e dei costi di manutenzione, oltre che al miglioramento delle condizioni di sicurezza e alla garanzia del benessere abitativo di tutti gli utenti. Inoltre, l’ottimizzazione della luce naturale per l’illuminazione degli ambienti, oltre a contribuire all’Energy-Saving, è pensata per rendere gli spazi più confortevoli, ospitali e costantemente aperti verso l’esterno.
L’edificio è ecosostenibile, con un dispendio di energia pari quasi a zero.
Il progetto è del raggruppamento temporaneo di imprese Settanta 7 Studio Associato – Loris Borean – ETC Engineering Srl, architetto Laura Lova. I lavori sono del Consorzio Vi Building. Rup è il tecnico provinciale Luca Vellar.
]]>In allegato l'avviso e il modello di presentazione di manifestazione di interesse.
]]>Sepolture nell’area Pasubio-Cimone e Altopiano dei Sette Comuni.
Presentazione del libro: 21 marzo 2024 ore 17.00
c/o Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio
La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza, in collaborazione con la Provincia di Vicenza, il Palladio Museum e il Museo Storico Italiano della Guerra, presenta il 21 marzo alle ore 17 al Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza il libro: “Cimiteri militari della grande guerra. Sepolture nell’area Pasubio-Cimone e Altopiano dei Sette Comuni.” di Giulia Campanini, Silvia Dandria e Paola Salzani , con contributi di Giovanna Battista, Nicola Cappellozza, Francesco Frizzera, Manuel Grotto, Giulia Pelucchini e Andrea Simionato (Collana , Documenti di archeologia n. 72 . Edito da SAP Società Archeologica srl, Quingentole (MN), 2023).
La pubblicazione è il risultato del progetto di ricerca realizzato con il “Bando 2021 per l'assegnazione di contributi a progetti ed iniziative relativi al patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale del Ministero della Cultura” e con il sostegno finanziario della Provincia di Vicenza, sviluppato dalla Soprintendenza ABAP di Verona (referente scientifico: Giulia Campanini) nel triennio 2021-2023 in collaborazione con l’Unione Montana Pasubio-Alto Vicentino, il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e i professionisti di SAP archeologica srl.
Il progetto è stato finalizzato alla catalogazione dei luoghi di I e II sepoltura della prima guerra mondiale nel territorio vicentino, con la finalità di individuare e documentare siti già noti, ma soprattutto non ancora riconosciuti, significativi per il loro valore testimoniale, di memoria e in rapporto al territorio che è stato permeato e in parte plasmato dal conflitto.
Le testimonianze materiali della Grande Guerra nell’alto Vicentino, dal Pasubio all’Altopiano dei Sette Comuni, sono numerose e di natura molto differente. Accanto ai resti impressionanti e di grande impatto visivo, come i forti, si trovano sparse le labili tracce delle innumerevoli trincee e dei luoghi di inumazione dei soldati. Il progetto presentato nel volume si è concentrato su questi ultimi, che non sono oggi dei veri cimiteri perché i corpi sono stati in gran parte esumati e trasferiti nei sacrari, ma in molti casi sono ancora visibili sul territorio e danno vita a paesaggi che oggi commuovono per la loro esilità e richiamano la fragilità delle troppe vite perdute sul fronte.
La raccolta di dati è avvenuta tramite ricognizioni sul campo con metodologie proprie del survey archeologico, ricerche bibliografiche e d’archivio. Le ricerche archivistiche hanno riguardato il cospicuo materiale fotografico e cartografico messo a disposizione dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e la documentazione custodita dall’Archivio dell’Ufficio storico dello Stato maggiore dell’Esercito di Roma, che comprendeva elenchi e informazioni storiche sui luoghi di prima e seconda sepoltura per tutto il comprensorio relativo alla I° Armata tra il 1916-1920.
L’apparato schedografico che raccoglie i risultati delle ricognizioni conta oggi 69 schede per l'Altopiano dei Sette Comuni e 50 schede per il comprensorio Pasubio-Cimone. Si tratta di censimento fondamentale per incrementare la conoscenza del territorio e attivare processi di tutela e valorizzazione.
Tra gli interventi raccontati nel volume c’è il recupero del cimitero di Cima Neutra (Arsiero) voluto e realizzato lo scorso anno dalla Provincia di Vicenza, che lo scorso anno ha ripristinato il muro a secco che ne delimitava il terrazzamento più a sud, consolidando e mettendo in sicurezza l’intero manufatto.
I lavori realizzati hanno anche portato alla luce oggetti appartenenti ai caduti, ricostruendo anche le audaci azioni degli alpini intraprese fra il 1916 e il 1917 per respingere, dalle alture vicentine, l’offensiva austriaca e per riprendere monte Cimone.
Il cimitero militare di Cima Neutra, così come gli altri cimiteri raccontati nel volume, rientrano nell’area di intervento del progetto Alta Via della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine, di cui la Provincia di Vicenza è capofila.
Un percorso di oltre 200 km che unisce gli elementi principali della memoria di guerra, ovvero i quattro sacrari militari che sono anche i simboli dello stemma della Provincia di Vicenza: Pasubio, Cimone, Asiago, Grappa e li mette in comunicazione con vari siti oggetto di intervento.
]]>Uno dei progetti patrocinati dalla Provincia per la promozione del cicloturismo è “Colli Berici Bike Experience”, ideato e programmato dalla società sportiva Bici&Caffè.
Colli Berici bike experience è un "contenitore" di eventi non competitivi che dal 24 Marzo (Giornata dei Colli Veneti) al 5 ottobre 2024 farà scoprire i Colli Berici a centinaia di appassionati di ciclismo e alle loro famiglie. Non solo: oltre ai turisti, arriveranno anche gli stakeholders, per promuovere il territorio berico fuori Veneto e fuori dai confini nazionali.
Uno strumento a disposizione di realtà pubbliche e private per promuovere eventi e manifestazioni.
“Il cicloturismo è un settore in cui il vicentino ha grandi potenzialità -commenta il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin- con i Comuni stiamo potenziando la rete delle piste ciclabili, secondo un Piano Provinciale che ha come obiettivo di mettere in connessione l’intero territorio e di farlo dialogare con le province limitrofe e con ciclovie di portata nazionale e internazionale. Altrettanto fondamentale è però che queste infrastrutture siano conosciute, perché l’economia legata al turismo e al cicloturismo sia un’opportunità reale. In questo, la collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale”.
Bene, dunque, iniziative come quelle proposte da Bici&Caffè, che guidano amanti della bicicletta alla scoperta dei colli Berici.
“Nel 2022 -spiega il presidente di Bici&Caffè Silvio Bassanello- il cicloturismo ha generato in Italia 33 milioni di presenze, pari al 4,3% di quelle totali, per un impatto economico diretto di 4,1 miliardi di euro. Il solo Veneto ha attirato il 47% di queste presenze. Il nostro obiettivo è di intercettare questo vasto pubblico di appassionati e portarlo sui colli Berici.”
]]>Luogo dell’incontro la sala Consiglio della Provincia di Vicenza, messa a disposizione dal presidente Andrea Nardin che ha accolto il ministro Locatelli e fatto gli onori di casa. Con loro il presidente della Fondazione Sante Bressan, l’assessore regionale Manuela Lanzarin, il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, i direttori generali della Ulss 7 Carlo Bramezza e della Ulss 8 Patrizia Simionato. Rappresentanti delle istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, sanità, volontariato, aziende e scuola, con un gruppo di studentesse dell’istituto Chilesotti di Thiene che ha svolto uno stage con la Fondazione di Comunità Vicentina.
“La Vicenza migliore -l’ha definita il presidente Nardin- quella che si prende cura della sua parte più fragile. Pubblico e privato uniscono le forze e le risorse, ben consapevoli che occuparsi di disabilità sia complesso e serva l’impegno di tutti, dell’intera comunità, per garantire una vita dignitosa ai disabili e alle loro famiglie, che vuol dire casa, lavoro e relazioni.”
Il ministro Locatelli ha ampiamente apprezzato questo “modello vicentino”, tanto da volerlo esportare in altre parti d’Italia. Ha quindi illustrato i programmi del suo ministero e gli interventi volti al miglioramento e all’adeguamento delle normative riguardanti il mondo delle disabilità . “Il nostro obiettivo è superare l’assistenzialismo e investire invece nella valorizzazione delle persone, di ogni persona, per i talenti che ha -ha sottolineato il ministro Locatelli- Come istituzioni abbiamo inoltre il dovere di facilitare la vita delle famiglie, superando la frammentazione delle informazioni e dei documenti, perseguendo il diritto alla felicità per tutti.”
Il presidente Nardin ha omaggiato il ministro Locatelli con un libro sulle bellezze architettoniche e paesaggistiche del vicentino e con il primo albo illustrato per anziani realizzato a cura della Rete Biblioteche Vicentine.
Dopo l’incontro in Provincia, il ministro ha fatto visita ad alcune strutture del progetto Chiavi di Casa, in particolare “La Casa dell’Orsa” a Malo, gruppo di appartamenti per persone adulte con disabilità, e l’appartamento Contro l’Esclusione a Schio. Ha concluso il tour vicentino al Sanga-bar di Thiene, il bistrot dell’inclusione dove sono impiegati giovani con fragilità di tipo cognitivo.
]]>L’idea, denominata Tripstreet Challenge, è delle cooperative Bizzart e Progetto Zattera Blu, con il patrocinio della Provincia di Vicenza, e si inserisce nel progetto “Tu si che vali! In natura non esistono scarti” che coinvolge giovani in abbandono scolastico. Fondamentale il sostegno di Fondazione Cariverona – Bando FORMAT 2022.
L’invito a partecipare è rivolto a tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Vicenza, che possono presentare opere artistiche sui temi della sostenibilità ambientale riconducibili ai 17 obiettivi (SDGs) dell’Agenda 2030.
Si può partecipare con racconti, video, canzoni, murales e molto altro, purchè realizzati da due classi congiunte e inviati entro martedì 30 aprile 2024. Le modalità di candidatura e il regolamento si possono trovare nel sito www.tripstreet.it .
Il montepremi -che consiste in visite a parchi sostenibili, materiale scolastico e manufatti tessili rigenerati- ammonta a 4.200 euro e sarà suddiviso tra i sei gruppi vincitori.
“La Provincia di Vicenza sostiene con convinzione il progetto -sottolinea il presidente Andrea Nardin- perché condivide l’assunto che non ci siano scarti, né in natura né nella società, ma che ognuno abbia un talento diverso e debba semplicemente trovare il luogo e il modo dove esprimerlo. Il lavoro della cooperativa Bizzart, con Zattera Blu, è complesso e stimolante, perché tira fuori dai giovani la loro parte migliore, permette loro di esprimersi offrendo il linguaggio dell’arte, con risultati sorprendenti”.
L’arte come forma di integrazione e di espressione, quindi, un “luogo” dove poter contare.
“Tripstreet Challenge – spiega il presidente di Zattera Blu Oscar Mazzocchin- è il coronamento di un progetto cominciato nell’ottobre 2022 attraverso le azioni delle cooperative sociali Progetto Zattera Blu e Bizzart che ha visto come protagonisti un gruppo di 12 minori in abbandono scolastico. Il gruppo ha dato vita ad una community di giovani che ha l’obiettivo di produrre contenuti artistici sui temi della sostenibilità ambientale e sociale. Oltre 50 ragazzi e ragazze sono stati coinvolti nella realizzazione del cortometraggio “Terra”, che verrà candidato a festival nazionali e internazionali, e del cortometraggio “Backwards”, vincitore del primo premio del concorso nazionale “La sostenibilità in cooperativa” indetto da Confcooperative.”
Partner di progetto, oltre alla Provincia di Vicenza, sono l’ULSS 8 Berica, Cittadinanza e Salute OdV, Parco delle Stagioni Impresa sociale, Il Pomodoro Impresa sociale, Fondazione Pegoraro Romanatti Onlus, Conca d’Oro soc coop sociale, Al Brolo aps, Vita nuova a Santa Bertilla aps, OrtoVi soc coop, I.C. Roncalli Dueville, I.C. Marconi Cassola, Istituto Agrario Parolini Bassano, I.C. Thiene, I.P.S.I.A. Fedele Lampertico.
Le opere saranno valutate da una commissione composta da quattro figure di cui due provenienti dal mondo dell’arte e due da esperti in tema di sostenibilità ambientale. La comunicazione dei vincitori avverrà entro mercoledì 15 maggio 2024. Sarà possibile ammirare tutte le opere candidate il 25 maggio 2024 presso il Parco delle Stagioni Impresa Sociale nel corso dell’evento pubblico “La sfilata del RE. Reduce reuse recycle. Siamo tutti re e regine!” a Motta di Costabissara.
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A guidare i vicentini sarà, a partire da lunedì 18 marzo, l’Associazione Micologica “Bresadola” di Vicenza, 440 soci attivi, punto di riferimento e di rassicurazione per tanti vicentini che cercano informazioni sull’edibilità dei funghi.
La didattica è un tema caro alla Bresadola, tanto che le lezioni formative e informative si sviluppano durante tutto l’anno. Ma sono marzo e aprile i mesi dedicati a chi si vuole avvicinare con consapevolezza al mondo dei funghi e delle erbe spontanee, con lezioni tenute da esperti e dedicate alla micologia (lunedì 18 e 25 marzo e lunedì 8 aprile), erbe e erbette (15 aprile), funghi primaverili (22 aprile), normativa sulla raccolta dei funghi (29 aprile). Nel mezzo (sabato 20 aprile) anche un’uscita, perché mai come in questi casi teoria e pratica vanno a braccetto.
Lo scorso anno il corso è stato seguito da oltre 60 vicentini. “Passate le restrizioni legate al covid c’è più voglia di uscire, immergersi nella natura, passeggiare nel bosco -spiega Francesco Zanotto, responsabile dell’ufficio Caccia Pesca e Funghi di Vicenza - e cresce la curiosità nei confronti di tutto ciò che la natura offre spontaneamente, dai funghi alle erbe. E’ però fondamentale porre attenzione a ciò che si mangia, perché un fungo velenoso può avere gravi ripercussioni sul nostro fisico, condannare alla dialisi o, peggio, alla morte.”
Casi non frequenti, certo, ma neppure così rari. Meglio, quindi, affidarsi agli esperti e dedicare qualche serata alla conoscenza di funghi e piante prima di avventurarsi alla loro raccolta.
Le serate si tengono nella sala riunioni dell’Oratorio dell’Araceli (dietro l’omonimo cinema) in via Borgo Scroffa 22 a Vicenza. Informazioni allo 0444/534221 .
Sempre a proposito di formazione, la Bresadola organizza anche incontri di educazione ambientale nelle scuole. Nell’anno scolastico in corso sono già state programmate lezioni in classe e uscite sui colli Berici con 12 classi di 6 scuole primarie e secondarie del vicentino.
]]>Si precisa che la scelta degli amministratori da eleggere sarà effettuata nel rispetto delle norme di equilibrio di genere, di cui alla Legge 12 luglio 2011 n. 120 e D.P.R. 30 novembre 2012 n. 251.
La Provincia di Vicenza pubblica il presente avviso in qualità di capofila anche per il Comune di Vicenza.
Eventuali candidature potranno essere recapitate al Servizio Segreteria - Direzione Generale a mezzo Posta Elettronica Certificata, oppure posta raccomandata A/R, oppure posta elettronica (Provincia di Vicenza: Contrà Gazzolle n. 1, 36100 Vicenza – indirizzo PEC: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net - indirizzo mail: info@provincia.vicenza.it) entro il giorno 12 aprile 2024, alle ore 12.00, compilando il modulo allegato.
]]>https://www.vicenzaholding.it/download/1070/
La Provincia di Vicenza pubblica il presente avviso in qualità di capofila anche per il Comune di Vicenza e la Camera di Commercio di Vicenza.
Si precisa che la scelta dei sindaci da eleggere sarà effettuata nel rispetto delle norme di equilibrio di genere, di cui alla Legge 12 luglio 2011 n. 120 e D.P.R. 30 novembre 2012 n. 251.
Eventuali candidature potranno essere recapitate al Servizio Segreteria - Direzione Generale a mezzo Posta Elettronica Certificata, oppure posta raccomandata A/R, oppure posta elettronica (Provincia di Vicenza: Contrà Gazzolle n. 1, 36100 Vicenza – indirizzo PEC: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net - indirizzo mail: info@provincia.vicenza.it) entro il giorno 02 aprile 2024, alle ore 12.00, compilando il modulo allegato.
]]>Il sindaco Giacomo Possamai, il presidente della Provincia Andrea Nardin e il consigliere comunale Giorgio Conte hanno preso brevemente la parola alla presenza di numerosi amministratori ed ex amministratori, tra cui gli ex presidenti Manuela Dal Lago, Achille Variati e Francesco Rucco, ricordando il profondo amore di Assirelli per Vicenza e la rara capacità di ascolto e di confronto.
]]>“Ora si lavora alle opere complementari -spiega il consigliere provinciale e sindaco di Longare Matteo Zennaro, presenti ai lavori- per collegare la passerella agli argini. Una volta che la passerella sarà aperta, potremo chiudere il ponte vecchio e procedere alla sua demolizione, per costruirne uno nuovo.”
“Grazie alle passerella -commenta il presidente della Provincia Andrea Nardin- verrà sempre garantito il transito di pedoni e ciclisti, che era un impegno che Provincia e Comune si erano presi con la comunità. In questo modo assicuriamo il collegamento sia con Vicenza, attraverso la pista ciclabile della Riviera Berica, che con Padova attraverso la ciclovia del Brenta.”
La nuova passerella ciclopedonale
La nuova passerella ciclopedonale è un’opera fortemente voluta dalla Provincia di Vicenza, di concerto con il Comune di Longare, costa 240.000 euro a carico della Provincia.
E’ lunga 49 metri per 2,44 di larghezza. Sulle pareti interne, per motivi di sicurezza, è stata installata a tutta altezza una rete di protezione, per escludere la possibilità di cadute.
E’ posizionata vicina al ponte esistente e funge anche da supporto delle tubazioni dei sottoservizi attualmente posizionati sul ponte stradale della Secula, in modo da togliere qualsiasi interferenza con le lavorazioni per la demolizione e ricostruzione del ponte.
Sarà mantenuta fino alla realizzazione della pista definitiva, che il progetto prevede in affiancamento al nuovo ponte.
Il nuovo ponte di Secula
Il nuovo ponte di Secula sostituisce l’attuale sulla strada provinciale 20 tra Longare e Secula sul fiume Bacchiglione e costa alla Provincia di Vicenza 5,4 milioni di euro.
E’ in metallo, lungo 48 metri e largo 8,50 metri, che diventano 11 se si aggiunge la pista ciclabile che lo affianca in tutta la lunghezza. E’ ad arco, con una struttura a un’unica campata in sostituzione delle tre campate attuali.
Le pile in alveo sono sostituite dalla palificata di sostegno direttamente dalla quota stradale. L’assenza di pile in alveo permette di risolvere anche il problema idraulico, visto che le pile di sostegno rappresentano un vero e proprio ostacolo al deflusso delle piene. Dettaglio non da poco, visto che l’area oggetto di intervento è di golena “esondabile o a ristagno idrico”.
]]>Un viaggio tra donne celebri, artiste, letterate, scienziate, poetesse; donne musiciste, sportive, viaggiatrici; donne trasgressive e donne resistenti, femministe, fuori dagli stereotipi. Ma anche lo sbilanciamento sociale, lavorativo, di potere; le donne non considerate dalla politica, dalla medicina, dalla divisione dei carichi familiari, dall’organizzazione del lavoro, degli orari, delle città pensate sulla misura degli uomini; e donne oggetto di violenza.
La partenza del viaggio è sul sito della Rete Biblioteche Vicentine (https://rbv.biblioteche.it//home/a-proposito-di-donne/?stage=Live) dove si trova un contenitore di percorsi tra i libri, i siti, i materiali disponibili in rete, scritti da donne o sulle donne.
Un progetto frutto della collaborazione tra le competenze specifiche delle bibliotecarie e dei bibliotecari della provincia di Vicenza e di associazioni come Donna chiama Donna e il Centro Capta, che da molti anni sono a fianco delle donne vittime di violenza, l’associazione Presenza Donna con la sua biblioteca specializzata sulle donne e il loro sguardo sul mondo, e infine BILL, Biblioteca della Legalità che vuole promuovere una cittadinanza più attenta ai valori fondamentali della legalità e della giustizia nelle giovani generazioni.
Un percorso non si esaurisce in un giorno. E soprattutto crea consapevolezza, mantenendo acceso il riflettore sulla condizione di molte donne di cui si parla solo in occasione di fatti gravi, mentre tra un femminicidio e l’altro non si fa nulla perché quella condizione cambi.
Per questo RBV propone una serie di percorsi bibliografici che esplorano il mondo delle donne attraverso il catalogo della rete bibliotecaria, ricca di oltre un milione e mezzo di documenti pronti per il prestito gratuito, aggiungendo una sitografia con rimandi ad altri giacimenti specializzati di informazioni e letture e una sezione di materiali che rende disponibili risorse presenti in rete.
“Le biblioteche possono e devono fare la loro parte -commenta il vicepresidente con delega alla Cultura e alla Rete Biblioteche Vicentine Marco Guzzonato- per favorire quel passo culturale che ci porti finalmente ad abbandonare le dinamiche discriminatorie e irrispettose che penalizzano e umiliano le donne, e che troppo spesso assecondiamo o non ostacoliamo. Dobbiamo smantellare pezzo per pezzo le ingiustizie sociali che la logica patriarcale dominante ha radicato nel nostro sistema socio economico e nel mondo del lavoro. Ingiustizia sociale e degrado culturale sono poi l'habitat perfetto per la violenza, verbale e fisica, che abbiamo il dovere di contrastare ed estirpare con un vero rinnovamento culturale e di sistema”.
“La letteratura, i libri, la lettura, le biblioteche – dichiara la Consigliera di Parità della Provincia di Vicenza Francesca Lazzari - danno voce alle donne, le raccontano, trovano le parole per elaborare i lutti, le violenze, le discriminazioni subite, per immaginare alternative al mero conformarsi agli stereotipi dominanti, per mettere in discussione i condizionamenti acquisiti nel tempo, per consolidare e disseminare valori etici e sociali di equità, giustizia e pieno accesso alla cittadinanza e al riconoscimento delle donne nella nostra società. Ringrazio di cuore la Rete Biblioteche Vicentine per il progetto “A proposito di donne”, con l’auspicio che siano le nuove generazioni a trascinare il cambiamento culturale e conseguentemente sociale verso un’autentica e non retorica valorizzazione delle differenze”.
Leggere donna, leggere le donne, leggere di donne: leggere fuori dagli schemi.
]]>Il Consiglio Provinciale di Vicenza ha approvato oggi la concessione di tre immobili del complesso in via Borgo Casale a Vicenza, quelli fronte strada, alla Fondazione ITS Nuove Tecnologie per il Made in Italy – comparto Meccatronico, che li utilizzerà per realizzare un polo di alta formazione che potrà ospitare circa 200 studenti e sarà anche la sede della ITS Academy Meccatronico Veneto.
Una concessione gratuita della durata di 35 anni, per un totale di circa 2000 metri quadrati da adibire ad aule e laboratori. Oltre, naturalmente, ad un’area verde interna con parcheggio. Il costo ipotizzato per i lavori di recupero è di circa 6 milioni di euro, a cui se ne aggiungono 5 di attrezzature, per un totale di 11 milioni di euro a carico della Fondazione ITS, che beneficia di un finanziamento Pnrr. E proprio per i vincoli imposti dal Pnrr, i tempi sono stretti: entro fine aprile devono essere aggiudicati i lavori, che dovrebbero poi essere cantierizzati entro l’estate. La fine dei lavori è ipotizzata per settembre 2025.
“Un’operazione di cui sono particolarmente orgoglioso -ha commentato il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin a nome di tutto il Consiglio- perché recuperiamo un complesso abbandonato, alle porte del centro storico, e lo restituiamo alla comunità rendendolo un luogo di istruzione e formazione. Un luogo strategico, vicino all’università e ad altri istituti superiori con cui condivide l’indirizzo tecnico, cioè il Rossi e il Lampertico, con cui potrà dialogare e interagire per una crescita reciproca. Significa che l’ex caserma Borghesi diventa un’area viva della città, frequentata da ragazzi, con ciò che ne consegue di positivo anche a livello di sicurezza urbana e coesione sociale.”
Presente in Consiglio, ad illustrare il progetto, il direttore generale di ITS Academy Meccatronico Veneto Giorgio Spanevello. “E' un momento di grande soddisfazione per Its Academy Meccatronico Veneto -le sue parole - perché con la firma della concessione degli stabili della ex caserma Borghesi si concretizza la futura sede dell'ITS. Abbiamo già un progetto di fattibilità tecnico- economica che prevede che gli stabili siano ristrutturati con una unione di antico e moderno. Gli edifici vincolati saranno affiancati da laboratori con strumentazioni all'avanguardia in un complesso autonomo dal punto di vista energetico. Il tutto permetterà interazione con i ragazzi ai quali è destinato questo investimento che per le opere edilizie ammonta a sei milioni di euro e complessivamente tra servizi e macchinari arriva a 11 milioni di euro in parte finanziati dal PNRR e in parte da fondi della Fondazione. Per un risultato che ha anche una valenza sociale di recupero di un'area nel cuore di Vicenza destinata alla formazione dei giovani.”
Il progetto
L’ex caserma Borghesi sarà una grande fabbrica 4.0, dotata di laboratori per la didattica tradizionale e dotazioni interattive all’avanguardia. Da un punto di vista architettonico, rappresenterà un connubio di antico e moderno. L’antico che si traduce nel rispetto di una struttura vincolata dalla Soprintendenza per i suoi aspetti di maggior pregio storico e artistico. Il moderno necessario per rispondere alle esigenze formative di giovani che saranno chiamati a contribuire alla crescita del Paese e devono avere le conoscenze per farlo.
Servono quindi ambienti ampi, con possibilità di installare anche macchinari specifici, e ambienti più ridotti per lavori in piccoli gruppi. A completamento, servono ambienti di servizio come la biblioteca, la segreteria, gli uffici amministrativi.
Si prevede quindi di concentrare nel corpo centrale le funzioni principali e organizzative della scuola, riservando i corpi laterali per i laboratori più grandi con accesso esterno indipendente. Per tutti e tre i fabbricati sono previsti interventi di efficientamento energetico ed è prevista l’indipendenza energetica grazie a pannelli fotovoltaici.
L’edificio centrale, il più grande, ospiterà 6 laboratori e 5 spazi a servizio dei laboratori.
Al piano terra, oltre a 3 laboratori e 3 spazi a servizio, ci saranno la portineria, la segreteria degli studenti e l’aula docenti.
Al piano primo, oltre a 3 laboratori e 2 spazi a servizio, sono previsti un bar, un’area relax e la biblioteca.
Al piano secondo è previsto l’utilizzo , oltre che degli ambienti esistenti, del sottotetto delle due ali laterali per riunioni, ripostigli e archivi.
Nelle facciate è previsto il consolidamento degli elementi lapidei in pietra di Nanto e pietra di Vicenza, con ripristino degli intonaci. Verranno inserite rampe per accesso dei disabili rivestite in marmo “Biancone di Asiago”.
Nei due edifici laterali verranno demolite le pareti divisorie per fare spazio a due grandi laboratori, uno per edificio, dove poter collocare i macchinari più pesanti in dotazione all’ITS Academy Meccatronico. In particolare, due centri di lavoro CNC e un tornio a controllo numerico, un taglio laser, tre stampanti 3D , di cui una per i metalli, con tecnologia particolarmente avanzata.
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