Si chiama Sportello Energia Pulita ed è stato voluto e organizzato a palazzo Nievo dall'Assessore alle Risorse Idriche ed Energetiche Paolo Pellizzari per dare una risposta alla volontà di imprenditori, privati cittadini e Enti Locali sempre più incuriositi dalle fonti di energia rispettose dell'ambiente, ma in estremo imbarazzo quando si tratta di tradurre in atti concreti questa sensibilità
“Con questa iniziativa – ricorda Pellizzari – vogliamo assicurare il massimo supporto a tutti coloro che, pubblici o privati, hanno deciso di investire tempo e denaro per produrre energia pulita. E' una decisione che ha le sue radici nelle due iniziative dell'ottobre scorso, orientate a dare informazioni e chiarimenti sugli iter autorizzativi per le energie rinnovabili e in particolar modo per gli impianti fotovoltaici”. A rendere necessaria l'iniziativa il susseguirsi di disposizioni normative nazionali e regionali nonché la necessità districarsi nel difficile iter amministrativo per la realizzazione degli impianti con le società di distribuzione di energia. Enel in primis.
“Attualmente -specifica Riccardo D'Amato, responsabile dello Sportello- ci sono circa 1.500 richieste di connessione alla rete presentate a Enel da vicentini che attendono risposta, 150 delle quali riguardano impianti di taglia medio-grande. A farla da padrone è il fotovoltaico, che conta l'80% dei casi, seguito da idroelettrico, biomasse e biogas”. Dunque, il supporto della Provincia riguarda soprattutto il fotovoltaico e gli impianti maggiori, che sono quelli che hanno le più grosse problematiche dal punto di vista amministrativo dal momento che chiamano in causa vari enti. “Siamo aperti per tutti -conclude Pellizzari- anche se sono naturalmente le pratiche più complesse e gli Enti pubblici ad avere la precedenza e ad occuparci maggiormente. Vero, non abbiamo competenze specifiche al riguardo, ma il nostro obiettivo è informare per incrementare le fonti di energia pulita”.
La Provincia metterà a disposizione di enti e operatori materiale tecnico- informativo dando la possibilità, previo appuntamento, di contattare gli uffici provinciali che seguono l'evolversi della normativa e si confrontano con le società di distribuzione di energia cui tocca la responsabilità di garantire la connessione degli impianti alla rete elettrica.
Per informazioni ed appuntamenti telefonare ai numeri 0444/908192 e 0444/908139 o scrivere a beni.ambientali@provincia.vicenza.it. Informazioni sul sito www.provincia.vicenza.it
]]>“Un dato positivo -commenta l'Assessore all'Ambiente Antonio Mondardo- se si calcola che negli anni passati la media si assesta sui 40 interventi. Ma un dato negativo se valutiamo la costante attività di sensibilizzazione che stiamo portando avanti sia come Provincia che in sinergia con i Comuni contro tutti gli episodi di inquinamento, dalla pulizia della cisterna privata alla scarsa manutenzione dei serbatoi industriali. Perchè, se non debitamente gestiti, sono tutti inquinamenti che creano gravi danni all'ambiente.”
“Debitamente gestiti” significa innanzitutto una segnalazione tempestiva. Chiunque veda l'acqua di un colore cangiante che emana un olezzo sgradevole deve chiamare con celerità il numero di emergenza 118, il quale poi smista le chiamate a chi di competenza. La Squadra Antinquinamento, ad esempio, interviene direttamente in presenza di idrocarburi, mentre se si tratta di altri tipi di inquinamento affianca l'Arpav, il Genio Civile, le polizie locali e provinciale, operando poi in sinergia con Prefettura, Magistratura e forze dell'ordine per la gestione del dopo-intervento. Costituita nel 1993, la Squadra è composta da 7 elementi con qualifica di agenti di Polizia Giudiziaria, in servizio presso gli uffici del Settore Ambiente della Provincia, reperibili a turno 24 ore al giorno tutti i giorni dell'anno per eliminare o limitare le conseguenze sull’ambiente degli sversamenti di idrocarburi e ridurre i rischi per la salute pubblica.
“L'intervento tempestivo -spiega Andrea Baldisseri, coordinatore della Squadra- da un lato ci permette di arginare l'inquinamento prima che le conseguenze siano irreparabili, dall'altro ci aiuta a risalire con più facilità al responabile, dimodochè non sia sempre la comunità a pagare, sia in termini ambientali che economici, il costo dell'inciviltà dei singoli.” Attualmente tre quarti delle denunce sono a carico di ignoti. Si tratta perlopiù di casi non dolosi, ma causati da un incauto comportamento nella pulizia, ad esempio, di una cisterna, o nel travaso di gasolio. Di qui l'appello dell'Assessore: “I nostri uffici sono a disposizione per qualsiasi chiarimento, su piccole bonifiche, pulizie o sugli smaltimenti di oli esausti. Meglio fare una telefonata in più che rischiare di recare danni anche gravi al nostro territorio.”
Nel corso del 2009 è stato integrato il materiale in dotazione della Squadra Antinquinamento con l’acquisto di barriere in PVC da utilizzare come ulteriore sistema di sbarramento nei casi di inquinamento di idrocarburi. La nuova strumentazione è stata provata nel corso di due esercitazioni realizzate a Vicenza sul fiume Retrone in via Ponte del Quarelo e sul fiume Astichello in Viale Cricoli. “L'esito è stato assolutamente positivo -commentano i tecnici della Squadra- In caso di acque torbide, ad esempio, la capacità di trattenimento è ben superiore a quella dei salsicciotti tradizionali, così come in presenza di correnti forti il pescaggio è più profondo.”
E' recente anche la mappatura di tutti i corsi d'acqua vicentini, realizzata in accordo con il Genio Civile di Vicenza e i Consorzi di Bonifica, al fine di “segnare” le aree con accesso facilitato, da utilizzare come punti di intervento più agevole e tempestivo.
“Il prossimo passo -conclude l'Assessore Mondardo- è un accordo con le associazioni di pescatori per attivare una sinergia in grado di garantire un capillare monitoraggio dei corsi d'acqua. I pescatori sono delle vere e proprie sentinelle dei fiumi, per cui rappresentano un efficace ausilio sia nella difesa contro episodi di inquinamento sia nella segnalazione di fatti accaduti.”
]]>E lo fa anche Vicenza, unica provincia veneta ad aderire alla 38° edizione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il principale strumento di sensibilizzazione a livello mondiale sulle tematiche ambientali.
Non una giornata fine a se stessa, ma l’occasione per chiudere un anno che ha posto particolare attenzione alla raccolta differenziata. A partire da gennaio, infatti, si è tenuto nelle scuole un laboratorio di educazione ambientale a cui hanno preso parte oltre 3mila studenti di 14 istituti vicentini. Ai tecnici comunali e ai gestori degli ecocentri è stato invece riservato il corso organizzato da Provincia di Vicenza, ATO vicentino rifiuti, Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali (Cinsa) e Agenzia Regionale per l’Ambiente del Veneto (Arpav), per approfondire la normativa che regola i centri di raccolta rifiuti, con particolare attenzione al corretto conferimento dei materiali.
Una sinergia proficua quella tra Provincia, Ato, Cinsa e Arpav, promotori e organizzatori anche della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si terrà a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore e che proporrà vari momenti e spunti di riflessione per adulti e bambini.
A partire dalle 9 Angelo Alessandri, Presidente della VIII Commissione Parlamentare Ambiente, Walter Facciotto direttore generale del Conai e Valentina Cipriano del servizio tecnico Federambiente parleranno di “Territorio, comunità e politiche di eccellenza per la raccolta differenziata”, mentre alle 11.30 Chiara Oliveri, tecnico della Provincia, e Silvia Rebeschini di Arpav presiederanno il tavolo tecnico sulla raccolta differenziata.
A conclusione del convegno, circa alle 13, verranno consegnati gli attestati di merito a quanti hanno partecipato al corso sulla gestione degli ecocentri: madrina d’eccezione sarà Tatiana Guderzo, campionessa del mondo di ciclismo.
Sempre a Tatiana Guderzo spetterà l’onere, alle 11, di inaugurare nelle scuderie di Villa Cordellina Lombardi la mostra che raccoglie tutti i lavori realizzati dagli studenti che hanno partecipato al Laboratorio Provinciale di Educazione Ambientale. La mostra sarà visitabile fino al 12 giugno.
Ai bambini è dedicato anche il servizio di baby-sitting organizzato nel parco di Villa Cordellina durante tutta la mattinata. Gli adulti potranno quindi prendere parte al convegno lasciando che i bambini si divertano con laboratori dedicati al riciclo.
La giornata si chiuderà con un buffet rigorosamente vicentino, nella logica del “Mangia genuino, mangia vicentino”, che significa anche rispetto dell’ambiente visto, che da un lato i prodotti non devono viaggiare per arrivare sulle nostre tavole, dall’altro l’imballaggio a cui vengono sottoposti è minore, quindi è minore anche la produzione di rifiuti.
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“Il convegno – sottolinea Pellizzari – chiude la Festa dell'Acqua ed è importante sia perché vedrà la partecipazione di Luigi Casati, una sorta di “guru” per gli appassionati del settore si annuncia intere, sia perché faremo il punto sul carsismo nella nostra Provincia. Questo fenomeno, infatti, si lega strettamente alla questione delle acque di falda e delle risorgive però è necessario capirne le dinamiche, conoscere le cavità carsiche e la loro vulnerabilità, visto che troppo spesso sono state usate come discariche”.
Luoghi sensibili, le grotte vicentine sono per lo più grotte sifonanti. Resta tutto da capire il percorso delle acque carsiche se è vero come ricorda l'Assessore Pellizzari che la sperimentazione svolta assieme al Gruppo “Proteo” di Vicenza per comprendere la relazione fra le acque dell'Altopiano di Asiago e le Grotte di Oliero non è riuscita a dare risultati.
“Dopo la metà di maggio ripartiremo con altre prove, usando stavolta la Fluorescina, certo questo significa che il bacino imbrifero è vastissimo”. Romano Trevisiol, dal canto suo, punta il dito contro lo stato di degrado in cui si trovano molti siti, e non solo dell'Altopiano. “Detto che il buco più importante ed esteso è il Buso della Rana a Monte di Malo – 27 chilometri di sviluppo con ben due bivacchi e non del tutto esplorato – ci sono cavità dove l'uomo ha buttato dentro di tutto: dalle carcasse di animali domestici, anche mucche, morti di malattia, a prodotti tossico-nocivi come Eternit, bidoni di olio esausto e di vernice. Sull'Altopiano di Asiago, al Turcio, la grotta di Busa Fonda presenta uno spessore di immondizie di 92 metri su 105 metri di sviluppo. E per non parlare della Voragine Valmarana, un tempo la regina dei Berici, trasformata in passato in vera e propria discarica dal Comune di Altavilla Vicentina”.
Difficile per i circa 200 appassionati degli 8 Gruppi vicentini (28 in tutto il Veneto) riuscire a bonificarli. Per i costi, proibitivi, e le difficoltà tecnico-naturali. “Lavorano come formiche – plaude Pellizzari – ma più di tanto non si riesce a fare. Però la loro collaborazione è per noi preziosa ed importante”
]]>Trova così risposta positiva il progetto presentato giusto un anno fa dal Consorzio Ciat, titolare della discarica gestita nella sua attuale configurazione da Valore Ambiete srl. Un anno necessario all’Assessore Provinciale all’Ambiente Antonio Mondardo e ai tecnici provinciali per i doverosi approfondimenti, oltre che per ascoltare gli interessati, dai gestori della discarica agli amministratori, in particolare il Comune di Grumolo, ai cittadini. Una capillare informazione è stata fatta, in tal senso, attraverso riunioni pubbliche, avvisi sui giornali e con la pubblicazione integrale della documentazione istruttoria sul sito internet della Provincia, in modo da seguire un percorso trasparente e condiviso.
La Giunta Provinciale si è così adeguata ai pareri favorevoli della Commissione Valutazione Impatto Ambientale provinciale e della Commissione Valutazione Impatto Ambientale provinciale Integrata che già avevano giudicato la compatibilità ambientale del progetto, rilevando tra l’altro che non risultano possibili effetti significativi negativi sui siti di importanza comunitaria, visto che il più vicino dista oltre 4 km.
Nulla cambia quanto a topologia di rifiuti conferibili rispetto alla parte esistente della discarica, almeno fino ad esaurimento delle volumetrie autorizzate. Nella parte di discarica relativa all’ampliamento potranno invece essere conferiti i rifiuti urbani secchi derivanti da raccolte differenziate secco-umido spinte e i rifiuti secchi provenienti da impianti di separazione meccanica di rifiuti urbani siti nel territorio provinciale di Vicenza. In particolare, per i rifiuti inerti da utilizzarsi per la realizzazione dello strato di drenaggio del biogas della copertura definitiva (relativamente alla parte esistente e per l’ampliamento) dovrà essere tenuto un apposito registro su cui annotare la provenienza dei rifiuti conferiti.
Particolari tutele sono previste quanto alle emissioni in atmosfera (con il massimo recupero energetico del biogas), al rumore ( con verifiche periodiche), al paesaggio (con uno specifico progetto sul verde e interventi di piantumazione), alle acque superficiali (con monitoraggio delle acque).
La delibera di Giunta prevede anche uno specifico Piano di Monitoraggio e Controllo della discarica, secondo il quale si impegna l’Arpav all’esecuzione di almeno due ispezioni ambientali intese come controlli documentali, tecnici, gestionali, e un controllo analitico relativo alle matrici ambientali. La Provincia può naturalmente disporre controlli aggiuntivi qualora ne ravveda la necessità.
Secondo quanto richiesto dal Comune di Grumolo, si prevede che Ciat e Valore Ambiente si facciano carico della manutenzione ordinaria e straordinaria del tratto di Via Quadri interessato dal traffico indotto dalla discarica.
“Accogliendo la proposta dei Comuni interessati –conclude l’Assessore Mondardo- abbiamo istituito un tavolo tecnico di controllo con rappresentanti degli Enti Locali, di ARPAV e del proponente, per garantire il più ampio scambio di informazioni in merito alla gestione della discarica ed assicurare il coinvolgimento degli Enti territoriali in ordine ad eventuali ripercussioni ambientali”.
Il provvedimento approvato oggi autorizza la realizzazione delle nuove vasche nonché l’esercizio della discarica nella sua nuova configurazione per una durata di 5 anni.
]]>Quello che fino a qualche tempo fa poteva sembrare catastrofismo di maniera è oggi uno scenario purtroppo reale. A confermarlo gli studio sulle variazioni climatiche degli ultimi decenni e pure la cronaca giornalistica, che anche alle nostre latitudini (vedi la frana dello scorso anno a Recoaro Terme) non manca di registrare episodi e fenomeni preoccupanti.
“E' uno scenario – sottolinea l'Assessore Provinciale alle Risorse Idriche Paolo Pellizzari – con il quale dobbiamo imparare a convivere dal momento che il surriscaldamento degli Oceani, e del Mediterraneo in particolare, sta determinando conseguenze imprevedibili ma decisive, come ad esempio lo spostamento più a nord dell'anticiclone delle Azzorre con conseguente inserimento di quello libico, che porta quel caldo insopportabile,e, quando questo perde di intensità, delle correnti fredde dell'Atlantico, portatrici di piogge”.
Dati e studi che venerdì 9 aprile, a partire dalle ore 15, verranno illustrati a villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore da Giampiero Maracchi, ordinario della Facoltà di Agraria di Firenze, che in un convegno organizzato dalla Provincia di Vicenza ed in collaborazione con l'Accademia Olimpica spiegherà i cambiamenti climatici su scala globale e nazionale.
“Maracchi e non a caso – continua Pellizzari – trattandosi di uno degli esperti più preparati e rigorosi del settore. Il fulcro, però, è proprio l'argomento. I cambiamenti climatici ci toccano sempre più da vicino. La modifica nella composizione dell'atmosfera causata dall'immissione di gas che trattengono la radiazione terrestre, comporta una variazione del clima a vari livelli. Le conseguenze sono l'innalzamento delle temperature, la modifica della piovosità con siccità invernale e rovesci fortissimi, vere e proprie bombe d'acqua, anticipazione delle primavera biologica ed altro”.
Occasione per un quadro scientifico completo, il convegno fornirà anche alcuni “consigli pratici” per evitare di ritrovarsi quanto meno al centro della cronaca. “Dal punta di vista pratico – conclude l'Assessore – dobbiamo cominciare a prendere atto che dobbiamo rapportarci con questa realtà nella costruzione di opere di contenimento, per quanto riguarda la stessa dimensione standard delle sezioni delle tubature che, pur a fronte di una riduzione dei giorni di precipitazioni, debbono sopportare un maggiore volume di acqua quando queste si verificano, nella prevenzione dei rischi ambientali – e quanto successo in Sicilia o in Calabria si è già verificato a Recoaro dove è venuta giù una montagna solo che qui non c'erano case - ed anche per la ricarica delle falde”.
Informare per prevenire, curare sarebbe già tardi.
]]>Continua l'azione di sensibilizzazione sull'uso intelligente della grande ricchezza idrica vicentina da parte dell'Assessorato Provinciale alle Risorse Idriche sulla grande ricchezza idrica vicentina. Dopo piazza dei Signori a Vicenza, stavolta sarà il lago di Fimon ad ospitare, nella Domenica delle Palme, l'intera manifestazione. Non a caso, visto il grande impegno di palazzo Nievo nel recuperare e valorizzare al meglio questo sito sotto il profilo ambientale, ittico, turistico e associativo.
“Volevamo proporla – sottolinea l'Assessore Paolo Pellizzari – il 22 Marzo, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, invece per motivi meteorologici l'abbiamo spostata a domenica. Sarà una grande kermesse per spiegare cosa significa per noi Vicentini questo bene, quali sono le criticità, quali i comportamenti, anche privati, da adottare, e che tipo di politiche stiamo mettendo in atto per assicurarne la piena fruizione anche nel futuro. Per questo siamo debitori di un grosso grazie al comune di Arcugnano nelle persone del Sindaco Paolo Gozzi, del Vice-sindaco Federico Bedin e dell'Assessore all'ambiente Giovanni Reato per la sensibilità dimostrata e la collaborazione decisiva”.
Organizzata assieme ai Gestori dei Servizi Idrici Etra, AVS, Acque Vicentine, agli AATO Brenta e Bacchiglione, al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, al gruppo speleologico Proteo ed al gruppo grotte Trevisiol, al CAI di Vicenza, a Vi.Energia, al CONI e alla Lega Navale sezione di Vicenza, la giornata vedrà la presenza attiva della municipalità arcugnanese attraverso amministratori e associazionismo, tra cui Pro Loco, Protezione Civile ed Alpini.
“Ad ognuno il suo compito. Per quanto riguarda la Provincia la nostra è un'esigenza di divulgazione. Su questo ognuno interverrà curando un aspetto particolare”.
Si va dai bicchieri d'acqua distribuiti dall'azienda di casa AIM, alla ricognizione affascinante ma per certi versi sconfortante del gruppo Proteo sulle oltre 4000 grotte naturali del Vicentino, all'impegno intelligente dei pescatori del Bacino B che mostreranno al pubblico esemplari di oltre 1,50 metri di siluro catturati nello specchio lacustre - “recentemente abbiamo tirato su qualcosa come 7 tonnellate di esemplari di questa specie” - e l'avannotteria creata in luogo del depuratore, primo caso in Italia; alla gita in barca a vela offerta dai soci della Lega Navale che coglierà l'occasione, come conferma il presidente Giorgio Xodo, per offrire anche una piccola mostra delle barche nautiche più significative: dal kayak al tridentino ad un Sandolo Veneziano interamente costruito da un associato.
Ancora, nei vari stand si potrà ammirare un casetta con pannelli fotovoltaici (Vi.Energia), avere gratuitamente riduttori di flusso per i rubinetti (Provincia), ammirare il modello idraulico del ciclo dell'acqua in scala (Alta Pianura Veneta).
I punti di ristoro sono affidati ai giovani della Pro Loco, presenti nel lato sud (torte, focacce e dolci pasquali) e alle penne nere che prepareranno panini con sopressa, forse una porchetta, e sicuramente proporranno una farmacia alpina a base de quel bon.
Si potrà arrivare in auto e parcheggiare, per la simbolica cifra di un euro per tutto il giorno, nei 3 parcheggi creati per l'occasione.
Per i bambini anche giostre gonfiabili offerte dal Cai e per tutti la possibilità di una gita panoramica sul trenino messo a disposizione gratuitamente dalla Provincia di Vicenza.
Saranno montati anche dei pannelli con alcuni slogan. Perché in ogni gita fuori porta non deve mancare la consapevolezza di quello che si trova e si rischia anche di perdere. Dunque tutti al lago di Fimon, per una domenica spensierata e responsabile. “E il prossimo anno – conclude l'Assessore Pellizzari – vorrei portarla nella zona delle sorgenti del Bacchiglione. C'è davvero tanto da conoscere e da vedere nella nostra bella provincia”.
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Nella foto, da sinistra: Roberto Pedron, Vincenzo Restaino, Antonio Mondardo, Alberto Piccoli
L'Assessore alle Risorse Idriche ed Energetiche Paolo Pellizzari ribadisce l'obiettivo della Provincia di Vicenza di anticipare le indicazioni di Kyoto per arrivare in pochi anni all'autosufficienza energetica da fonti rinnovabili del proprio patrimonio e alleggerire in maniera sostanziosa la bolletta di un milione di euro annua ad oggi pagata dall'Ente, fra scuole, edifici e illuminazione pubblica.
Parole sostanziate dai fatti, come la firma, questa mattina nella Sala Giunta di palazzo Nievo, dell'accordo con Vi.Energia per la progettazione, installazione e gestione di un impianto fotovoltaico su 6 istituti superiori del territorio vicentino. Si tratta dell'Einaudi di Bassano del Grappa, del De Fabris di Nove, del Garbin di Schio, del Boscardin e del Da Schio di Vicenza ed infine del Masotto di Noventa Vicentina.
“Si tratta di strutture con una potenza di picco di 19.32 kW, formato da 84 pannelli da 230 W ciascuno e che occupa una superficie di 300 metri quadrati circa con una produzione energetica di oltre 20.000 kWh all'anno. Ogni impianto eviterà l'emissione di oltre 10.000 kg di anidride carbonica all'anno. L'amministrazione provinciale non dovrà sostenere alcun onere finanziario, mentre godrà da subito del minor assorbimento elettrico della rete. Si parte subito dopo la firma e si consegneranno gli impianti in autunno”.
A rendere ciò possibile l'intervento delle 10 banche territoriali vicentine, in gran parte presenti alla sottoscrizione dell'accordo siglato dall'Assessore Pellizzari e dal Presidente di Vi.Energia Franco Miranda. Dalle banche di credito cooperativo di Romano d'Ezzelino, del Centro Veneto, di Quinto Vicentino, di Campiglia, di Pojana – presenti i presidenti Umberto Martini, Flavio Stecca, Franco Forte, Gabriele Ferrari e Giancarlo Bersan – e dalla Cassa Rurale di Brendola, rappresentata da Silvano Godi, alla Bcc di Pedemonte, alla Banca dell'Alto Vicentino di Schio, alla Banca di S.Giorgio e Valle Agno ed alla Cassa Rurale di Roana. A loro, attraverso Vi.Energia, saranno trasferiti i proventi del Conto Energia fino all'ammortizzamento dell'investimento, calcolato in circa 500mila euro.
Soddisfatto anche l'Assessore all'Edilizia Scolastica Nereo Galvanin, che ha ricordato gli interventi svolti nell'ampliamento della Ceccato di Montecchio Maggiore e per il teleriscaldamento all'interno del Polo Universitario e la sensibilità manifestata sull'argomento dagli Studenti Vicentini. Del resto sono proprio quest'ultimi, attraverso le strumentazioni di controllo installate negli istituti,a rendersi per primi conto cosa significhi un impianto fotovoltaico in termini di produzione e risparmio.
Da Franco Miranda l'assicurazione di un intervento di qualità su tutta la componentistica, fondamentale per la durata e la resa di ogni impianto. "E se i dirigenti bancari – per tutti ha parlato il dottor Umberto Martini – plaudono anche all'aspetto educativo, per i dirigenti scolastici, rappresentati dai professori Enrico Delle Femmine e Mauro Maria Perrot, la speranza che questo accordo costituisca un buon viatico per continuare ad investire risparmiando nelle Scuole”.
]]>A fare gli onori di casa l’Assessore Provinciale ai Beni Ambientali Paolo Pellizzari: “Il prossimo aprile –ha esordito l’Assessore- attendiamo la visita dei Commissari Europei che verranno a controllare in che modo stiamo impegnando il contributo che ci hanno assegnato. Per loro, ma anche e soprattutto per i vicentini e per il nostro territorio, è necessario che ci mettiamo al lavoro quanto prima”.
Così, per razionalizzare al meglio gli interventi, già stamattina i partner si sono divisi i compiti. A partire da aprile la Provincia di Vicenza, a cui spetta il coordinamento dell’intero progetto, darà il via alle indagini ambientali, necessarie perché gli interventi abbiano maggiore efficacia. Veneto Agricoltura e Servizio Forestale Regionale si occuperanno della salvaguardia dei prati aridi, ossia quelle macchie di terreno che conservano una biodiversità particolare. I prati aridi sono minacciati dall’invasione del bosco, per cui la prima cosa da fare è ripulirli. E, visto che si tratta di aree di pregio ambientale, si è scelto un metodo “verde”, cioè le capre, che si nutriranno di tutte quelle specie arboree non originarie di questi luoghi. A cura del Servizio Forestale sarà anche la manutenzione degli acerofrassineti, mentre Veneto Agricoltura si occuperà di produrre in serra la saxifraga berica, una pianta erbacea dal fiore bianco che cresce solo nei colli Berici. L’obiettivo è ripopolare i colli di una specie verde originaria oggi in via d’estinzione.
Il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta sarà impegnato nel recupero delle pozze d’acqua, usate un tempo a fini agricoli, per abbeverare gli animali, oggi importanti per la fauna (anfibi, uccelli). A suo carico sarà anche la naturalizzazione di corsi d’acqua artificiali nella val Liona, nei territori di Orgiano e Grancona.
La prima azione che verrà realizzata riguarda però la sistemazione dei 130 km di sentieristica nei colli. L’intervento sarà a cura del Servizio Forestale, su tracciati indicati dai Comuni interessati che la settimana prossima saranno invitati ad apposita riunione operativa. In particolare, si tratta dei Comuni di Altavilla Vicentina, Arcugnano, Brendola, Castegnero, Grancona, Longare, Nanto, Orgiano, San Germano dei Berici, Villaga e Zovencedo.
“Si tratta di un progetto vasto –conclude l’Assessore Pellizzari- con cui ci proponiamo non solo di salvaguardare un territorio rimasto perlopiù integro, ma anche di recuperarne le tipicità sia per quanto riguarda le specie arboree che la fauna. L’impegno è notevole, ma la collaborazione di enti e organismi che bene conoscono i nostri colli è garanzia di un buon risultato.”
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