All. n. 7 - Fascicolo schede tecniche
ALLEGATO 00
Fac simile
ORDINATIVO DEFINITIVO DI FORNITURA
Il sottoscritto ____________________________________________________
per l’Amministrazione _______________________________________________
Ufficio _________________________________________________ ________________
C.F. _______________ Con sede in _____________
Via _________ Tel ___________ /Fax ____________
/E-mail _______________________ di seguito la Amministrazione Contraente
PREMESSO
1) che in data / / è stata stipulata una convenzione tra SA –
PROVINCIA DI VICENZA e la _________________________ per l’affidamento
dei “Servizi di Facility Management, manutenzione di immobili ed impianti, vigilanza e
guardiania”, Lotto ai sensi dell’art. 26 della l. 488 del 23.12.1999;
2) che l’Amministrazione Contraente rientra tra i soggetti che possono utilizzare la
Convenzione stipulata con il Fornitore;
3) che l’Amministrazione ha nominato quale Direzione Tecnica il Sig
_________________________________________;
4) che il Fornitore ha nominato quale Referente del servizio il Sig.
_____________________________________;
5) che a seguito della “Richiesta Preliminare di Fornitura” inviata in data ______ / /
, il Fornitore ha predisposto il “Piano Dettagliato degli Interventi” trasmesso alla
Amministrazione Contraente e controfirmato, per accettazione in data _________;
6) che a seguito della conpisione di tale piano in data ______/ /________
L’Amministrazione si è determinata ad attivare i servizi nella modalità
di erogazione
_____________________________________________________________________
_
(specificare se trattasi di Facility Management basic o di Facility Management plus);
7) che nel “Piano Dettagliato degli Interventi” sono state formalizzate le modalità operative
di gestione dei servizi secondo quanto indicato nel Capitolato Tecnico; che il “Piano
Dettagliato degli Interventi” forma parte integrante del presente Ordinativo Definitivo di
1
Fornitura;
8) che la Convenzione ed i suoi allegati regolano i termini generali del rapporto tra le parti e
che in caso di contrasti le previsioni della stessa prevarranno su quelle degli atti di sua
esecuzione;
9) che formano parte integrante del presente Ordinativo il Documento Unico di Valutazione
dei Rischi da Interferenze (DUVRI) ed il documento contenente l’indicazione dei costi
relativi alla sicurezza da interferenze;
ORDINA
La fornitura dei servizi descritti nel “Piano Dettagliato degli Interventi” per l’immobile/gli
immobili, indicato/i nei moduli allegati.
Le fatture relative al presente Ordinativo Principale di Fornitura dovranno essere intestate
a:
(Amministrazione per esteso)
Via n.
Città CAP
Codice Fiscale (dell’Amministrazione)
e dovranno indicare
N.ro di protocollo (del presente Ordinativo)
(Luogo) , (Data)
per l’Amministrazione Contraente
_____________________________________________
Allegati*:
Scheda 1: Riepilogo Importi
Scheda 2: Informazioni sugli immobili
Scheda 3: Dettagli Ordinativo per immobile
2
Fac simile scheda 1 – RIEPILOGO IMPORTI
ORDINATIVO PRINCIPALE DI FORNITURA
RIEPILOGO IMPORTI (vedasi fac simile tabella pagina successiva)
La scheda 1 dovrà contenere quanto di seguito riportato:
1. DATA INIZIO EROGAZIONE DEI SERVIZI
(riferita al primo servizio attivato) gg/mm/aa
2. DATA FINE EROGAZIONE DEI SERVIZI
(comune a tutti i servizi) gg/mm/aa
3. MODALITÀ DI EROGAZIONE PRESCELTA
Facility Management basic (durata 3 anni)
Facility Management plus (durata 5 anni)
Dovrà inoltre essere inserito l’eventuale importo forfetario a misura che l’Amministrazione
Contraente intende utilizzare per le attività a misura di:
a.7) rilievi
b.7) prestazioni tecniche professionali
c.1) manutenzione riparativa a misura
c.2) manutenzione migliorativa a misura
f.2) interventi manutenzione specifica centrali termiche, impianti di riscaldamento e di
condizionamento.
Inserire l’importo vincolante a misura (a consumo) relativo ai 3/5 anni di durata del contratto da
utilizzarsi con Ordini di Intervento.
Si precisa che, una volta inserita l’indicazione di tale importo da destinare agli Ordini di
Intervento, il predetto importo, nella misura del 60%, è vincolante per l’Amministrazione e dovrà
obbligatoriamente essere utilizzato dalla stessa Amministrazione.
3
7
ALLEGATO 01_ MODELLI
SEMPLIFICATO ATTO AGGIUNTIVO
ALL’ORDINATIVO PRINCIPALE DI FORNITURA
N.ro di protocollo
Fornitore
indirizzo
Cap, Città
N° tel
N° Fax
Il sottoscritto
per l’Amministrazione
Servizio/Ufficio/Altro
C.F.
con sede in
Via
Tel /Fax /E-mail
di seguito la Amministrazione Contraente
PREMESSO
a) che in data / / è stata stipulata una convenzione tra SA – Provincia di
Vicenza. e per l’affidamento dei
“Servizi di Facility Management”, Lotto ai sensi dell’art. 26 della l. 488
del 23.12.1999 e dell’art. dell’art. 58 l. 388/2000;
b) che l’Amministrazione Contraente rientra tra i soggetti che possono utilizzare la
Convenzione stipulata con il Fornitore;
c) che l’Amministrazione ha nominato quale Supervisore il Sig. ;
d) che il Fornitore ha nominato quale Gestore del servizio il Sig. ;
e) che in data / / l’Amministrazione ha inviato l’Ordinativo Principale di
Fornitura con N.ro di Protocollo ;
f) che la Convenzione ed i suoi allegati regolano i termini generali del rapporto tra le parti e che, in caso di
contrasti, le previsioni della stessa prevarranno su quelle degli atti di sua esecuzione;
g) per gli immobili indicati nell’Ordinativo Principale di Fornitura di cui sopra e/o nell’Atto Aggiuntivo
1
all’Ordinativo Principale di Fornitura con N.ro di Protocollo ,
DISPONE l’adeguamento dell’importo forfetario a consumo vincolante per i servizi di cui alla seguente
tabella [qualora l’importo forfetario a consumo vincolante sia già stato indicato nell’Ordinativo
Principale di Fornitura]
Nuovo Importo OPF
Importo Atto (Importo residuo OPF
SERVIZI EXTRA CANONE Aggiuntivo + Importo
EURO Atto aggiuntivo)
EURO
TOTALE GLOBALE EXTRA CANONE
per l’Amministrazione Contraente
2
ALLEGATO A01 – RELAZIONE ESPLICATIVA SIM
SISTEMA INFORMATIVO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE (SIM)
In linea generale la sequenza del processo manutentivo verrà standardizzata dall’implementazione del
Sistema Informativo per la Gestione della Manutenzione (SIM) e dovrà prevedere il seguente schema:
1. Intervento su richiesta
Richiesta Ordine (Preventivo) Rapporto di lavoro Contabilità
2. Intervento periodico programmato
Programma Ordine Rapporto di lavoro
All’interno di tali passaggi principali vi saranno fasi intermedie (valutazione richiesta, accettazione preventivi,
classificazione interventi, ecc).
Le informazioni che dovranno essere registrate nelle richieste d’intervento e negli ordini hanno la duplice
funzione di inpiduare precisamente il tipo di lavoro richiesto e di utilizzare i dati inseriti come parametri di
ricerca (es. ricerca di tutte le richieste/gli ordini annullati e/o assegnati e/o in corso, interrogazione di tutti gli
ordini relativi ad una specifica fase di lavoro o zona geografica o fornitore/squadra di lavoro, ecc.)
Ove possibile per la compilazione dei campi dovrà essere previsto un menù a tendina per semplificare e
snellire la procedura di compilazione.
Composizione Richiesta
Richiesta: 200/2004 Richiedente: Sig. XXX
Data Richiesta: 09/02/2004 10.51.07 Operatore: XXX
Importo Stimato: € 3.650
Localizzazione 340 DAP PADOVA - Via Ospedale Telefono Rich: 049-555127
Richiesta d'intervento per sistemazione piastrellato dell’ingresso, ciò potrebbe
Descrizione:
comportare pericolo di danneggiamento a cose e a persone.
E' stato richiesto di eseguire l'intervento nei primi mesi del 2004 dal Referente
Note:
Tecnico/Richiedente
Mestiere: Edile Stato: Assegnata
Classificazione: Ordinaria
Autorizzazione : Intervento Data 09/02/2004 10.49.23
GU R/data inizio: NOR Tipo Valutazione: A Misura
Tipo: Telefonica Referente Tecnico :
Richiesta: identifica con un numero progressivo la richiesta e l’anno di emissione
Richiedente: nome del richiedente, solitamente il Referente Tecnico incaricato
Data richiesta: data ed ora di emissione della richiesta
Operatore: tecnico incaricato alla recezione della richiesta (Call Center)
Importo stimato: importo stimato per l’esecuzione dell’intervento manutentivo richiesto
Localizzazione: Codice univoco identificativo edificio/ Edificio in cui viene richiesta l’effettuazione dell’intervento
Descrizione: Descrizione dell’intervento manutentivo richiesto
Note: eventuali note in merito alle modalità ed ai tempi di esecuzione dell’intervento
Mestiere: tipo di professionalità richiesta per l’esecuzione dell’intervento
Stato: stato della richiesta (Registrata/Assegnata/Sospesa)
Classificazione: classificazione della richiesta (ordinaria/straordinaria/canone)
Autorizzazione: spunta del Referente Tecnico che può: autorizzare la richiesta sulla base dell’importo stimato/ richiedere un
sopralluogo per una più precisa inpiduazione del tipo di intervento da effettuare/ richiedere un preventivo dettagliato per l’esecuzione
dell’intervento
Data: data dell’autorizzazione da parte del Referente Tecnico
GU R/Data Inizio: Grado di urgenza della richiesta di intervento (normale) con comparsa automatica della data di inizio qualora si
tratti di emergenza o urgenza
Tipo valutazione: valutazione da parte del Referente Tecnico relativamente alla tipologia di contabilizzazione (a misura/ a corpo/
canone)
Tipo: tipologia di modalità della richiesta (telefonica/diretta/fax)
Referente Tecnico: Nominativo del Referente Tecnico responsabile della richiesta
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ALLEGATO A01 – RELAZIONE ESPLICATIVA SIM
Composizione Ordine
MANODOPER
ORDINE COSTI
A
NumOrdine 300 EDIFICIO DITTA
Cod
AnnoOrdine: 2004 340 PADOVA 4 Impresa edile XXX
Edificio:
Sede: PD Edificio: DAP Operatore: XXX
GradoUrg: UR Indirizzo: via Ospedale Data Modifica: 25/07/2004
Contabilizz: Ordinaria
NumRich: 250 TIPO INTERVENTO
AnnoRich: 2004 Fase: N.
25/07/2004 Descrizione: sistemazione piastrellato ingresso principale mediante
DataOrdine:
12.00 rimozione piastrelle danneggiate ed incoerenti al
25/07/2004 supporto, verifica aderenza piastrelle su zone a
DataScad:
14.00 margine area di intervento, pulizia sottofondo, posa
DataInizio: 25/07/2004 nuove piastrelle con colla apposita.
DataFine: 25/07/2004
DataInizioP: Note piastrelle dim. 20x20, colore beige come da fax in data
DataFineP: a cura 25/07/2004 ore 11:40
RefTecnico: XXX Operatore:
ImpStimato: € 3.650,00
Stato: Annullato/ Sospeso/Assegnato/In Corso/Finito/Contabilizzato
NumOrdine/AnnoOrdine: identifica con un numero progressivo l’ordine e l’anno di emissione
Sede: identifica la località in cui è richiesto l’intervento manutentivo
Richiedente: nome del richiedente, solitamente il Referente Tecnico incaricato
GU R/Data Inizio: Grado di urgenza della richiesta di intervento (urgente
Contabilizzazione: definisce il tipo di contabilizzazione per l’ordine in oggetto (ordinaria/straordinaria/a canone)
Numero Richiesta: identifica con un numero progressivo la richiesta e l’anno di emissione
Anno richiesta: anno di emissione della richiesta
Data ordine: data di emissione dell’ordine di intervento
Data scadenza: comparsa automatica della data di scadenza dell’intervento qualora si tratti di emergenza o urgenza
Data inizio: data inizio intervento manutentivo
Data fine: data di chiusura intervento manutentivo
Stato dell’ordine: ordine assegnato alla Ditta, ordine in corso di esecuzione, ordine contabilizzato alla data di consultazione
DataInizioP: data di inizio prevista per le operazioni periodiche programmate (servizi a canone)
DataFineP: data di fine prevista per le operazioni periodiche programmate (servizi a canone)
Referente Tecnico: Nominativo del Referente Tecnico responsabile della richiesta
Importo Stimato: importo stimato in fase di emissione della richiesta di intervento
Stato: stato della richiesta (Annullato/Sospeso/In corso/Finito/Contabilizzato)
EDIFICIO
Codice Edificio: Codice univoco identificativo edificio/ Località in cui viene richiesta l’effettuazione dell’intervento
Edificio/indirizzo: Edificio in cui viene richiesta l’effettuazione dell’intervento
DITTA
Codice Ditta(4): codice identificativo e nome ditta a cui è stato assegnato l’intervento manutentivo da effettuare
Operatore: tecnico incaricato all’inserimento dell’ordine di intervento (Call Center)
Data modifica: eventuale data di modifica dell’ordine di intervento
TIPO INTERVENTO
Fase: codice e fase lavorativa dell’intervento manutentivo richiesto (vedi allegato seguente)
Descrizione: Descrizione dell’intervento manutentivo richiesto
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ALLEGATO A01 – RELAZIONE ESPLICATIVA SIM
Note a cura operatore: eventuali note di dettaglio per la ditta esecutrice in merito alle modalità ed ai tempi di esecuzione
dell’intervento
MANODOPERA
ORDINE MANODOPERA COSTI
ID Tot
Ordine Nome Data Dalle Alle
Op Presenze
284 2004 15 Rossi Paolo 25/07/2004 10.00 13.00 3
284 2004 16 Bianchi Carlo 25/07/2004 11.00 12.00 1
284 2004 17 Verdi Giuseppe 25/07/2004 10.00 13.00 3
Controllo Presenze 3
All’interno della sezione manodopera dovrà essere possibile controllare la presenza degli operativi riportate nei rapporti di lavoro
giornaliero. Il tecnico del Call Center imputerà, per ogni giornata lavorativa:
Cod operativo: un codice numerico attribuito ad ogni operativo
Data del rapporto di lavoro
Ora inizio presenza sul luogo di intervento
Ora fine presenza sul luogo di intervento
Totale ore lavorative
Dovrà inoltre essere possibile, attraverso un tasto funzionale di controllo, verificare la presenza di operativo per operativo nella stessa
giornata in altri cantieri, in modo da controllare la congruenza delle ore lavorate sia in termini di totale ore per giornata che in termini di
eventuali anomalie per sovrapposizioni temporali.
COSTI
L’ultima sezione, la sezione Costi, sarà accessibile solo al gestore della commessa e permetterà di imputare i costi, sudpisi per
Manodopera, Noli e Materiali di ogni intervento in modo da tenere costantemente sotto controllo l’andamento economico dell’appalto.
IMPOSTAZIONI
Per la compilazione delle richieste e degli ordini di intervento sarà indispensabili inpiduare dettagliatamente e
caricare nel programma informativo apposite tabelle che saranno indispensabili per la gestione del processo
informatico.
Di seguito ne verranno esaminate alcune a titolo esplicativo.
1. ELENCO EDIFICI: tabella contenente tutte le informazioni sugli immobili a cui verranno attribuiti gli interventi manutentivi.
2. ELENCO FASI LAVORATIVE: elenco fasi lavorative da attribuire ad ogni intervento, che potrebbero essere così sudpise:
Cod Fase
1 RISCALDAMENTO
30 RILIEVI
35 ANAGRAFICA
40 OPERE EDILI (M.S.)
50 IMPIANTI ELETTRICI (M.S.)
60 IMPIANTI TERMOMECCANICI / ANTINCENDIO (M.S.)
70 ALTRI INTERVENTI (M.S.)
90 Sopralluogo di verifica
100 Opere Edili
120 MANUTENZIONE COPERTI
130 Pulizia grondaie, pulizia pozzetti acque bianche, pulizia reti acque piovane
140 MANUTENZIONE FINITURE INTERNE ED ESTERNE
145 TINTEGGIATURE INTERNE
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ALLEGATO A01 – RELAZIONE ESPLICATIVA SIM
Cod Fase
180 MANUTENZIONE IMPIANTI FOGNARI
200 MANUTENZIONE OPERE ESTERNE
300 Opere Elettriche
301 RICERCA GUASTO SULLA LINEA
302 PRESE ED INTERRUTTORI
303 QUADRI ELETTRICI
304 CORPI ILLUMINANTI INTERNI ED ESTERNI
305 SUONERIE,CITOFONI,APRI PORTA O CANCELLI,CAMPANELLA RICREAZIONE
306 ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA
323 ASPIRATORI,CAPPE
400 Opere da Idraulico
401 TUBAZIONI
402 RUBINETTERIE
403 SCARICHI APPARECCHIATURE
404 CASSETTE DI SCARICO
405 SANITARI
406 SCALDABAGNI
500 Opere da Falegname
501 PORTE,FINESTRE E OSCURI IN LEGNO
503 VETRI SU TELAI IN LEGNO
504 PERSIANE, AVVOLGIBILI E VENEZIANE
600 Opere da Fabbro
601 PORTE,FINESTRE E OSCURI IN METALLO
603 VETRI SU TELAI METALLICI
604 PARAPETTI,CANCELLI,GRATE ORIZZONTALI
700 ANTINCENDIO, IDRANTI, MANICHETTE, ECC.
810 SOSTITUZIONE VALVOLA 4 VIE
820 BOILER
825 CONDIZIONAMENTO
830 BONIFICA CISTERNA
831 DISINFESTAZIONI
834 RICERCA PERDITE ACQUA
900 AUTOSPURGO - Smaltimento liquami (fosse biologiche, vasche imoffh, pozzetti )
2000 Opere da vetraio
3000 Traslochi/imballaggi/facchinaggio
3100 Pulizie
5000 Verifiche strutturali
6000 Ascensori
6100 Pompe sollevamento
6200 Cabine elettriche
6300 Gruppi elettrogeni
7000 Prestazioni specialistiche
10000 Fornitura software ed istruzione
12000 Autovettura
13000 Reperibilità - canone
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ALLEGATO A01 – RELAZIONE ESPLICATIVA SIM
3. ELENCO GRADI DI URGENZA: Tabella contenete l’elenco dei gradi di urgenza e relative tempistiche di intervento, secondo
quanto previsto dal Capitolato Tecnico Servizi
GRADO URGENZA Descrizione Tempo di intervento
NOR Normale
E Emergenza
UR Urgenza
MP Manutenzione periodica programmata
REP Reperibilità
4. ELENCO PREZZI: Elenco prezzi adottato per l’appalto, con inserimento delle voci per esteso, da utilizzare per la redazione
dei preventivi e della contabilità
5. COMPONENTI: Funzione di ausilio alla programmazione sia degli interventi manutentivi che delle attività periodiche
programmate che permetterà, una volta completato il censimento del patrimonio e la costituzione dell’Anagrafe, di associare
ai componenti standard inpiduati le attività previste per mantenerli.
6. ATTIVITA’ PERIODICHE PROGRAMMATE: Per la programmazione ed il controllo delle operazioni periodiche programmate
dovranno essere predisposte delle tabelle che inpiduino:
a. ELENCO ATTIVITA’ PERIODICHE PROGRAMMATE: dovranno essere inpiduate le attività periodiche da
effettuare su una determinata sequenza di edifici definendo le caratteristiche ed il nome di questa attività mediante
l’assegnazione della Fase di Lavoro interessata o la descrizione di tutte le operazioni previste da Capitolato e
l’inserimento di tutte le informazioni relative all’attività da svolgere.
Data
ID Prog Grado Inizio Fine
Descrizione Op Prog creazione Note
(fase) urgenza programma Programma
Programma
1 Pulizia Caldaie 25/07/2004 MP 30/07/2004 27/12/2004
b. SQUADRE DI SERVIZIO: Si assegnerà ad ogni squadra (che potrà essere composta da uno o più fornitori) un
numero identificativo, la denominazione della squadra e ad essa dovranno essere collegate le Fasi di Lavoro che
interessano il servizio o, in dettaglio, tutte le operazioni previste da Capitolato per l’effettuazione della gestione.
ID Squadre Descrizione Squadra Fase di lavoro/Operazioni da Capitolato
1 Squadra Caldaisti
2 Squadra Idraulici
3 Squadra elettricisti
c. PROGRAMMA MANUTENZIONE PERIODICA: dalle informazioni inserite dovrà essere possibile creare e gestire i
programmi di manutenzione periodica attraverso la creazione di planning in formato DI Gantt e la generazione degli
ordini di intervento per l’attestazione dell’avvenuta attività programmata. Dovrà essere possibile modificare e
correggere la sequenza delle attività e generare nuove sequenze sulla base di altre esistenti. I programmi così
generati dovranno permettere il controllo per tipo di attività programmata e per intervallo temporale. Dovrà essere
possibile effettuare l’intersezione grafica tra le date previste per l’intervento e quelle di presenza effettive sul posto,
evidenziando (attraverso l’uso di colori e/o simboli) il rispetto o meno dell’intervallo previsto per l’attività
programmata
PROGRAMMA PERIODICO PROGRAMMATO CALDAIE
ID prog. (fase) 2 Operazioni previste: vedi scheda XXX, Fase X, Capitolato Tecnico Servizi pag. ….
ZONA EDIFICIO INDIRIZZO InizioP FineP 01/01/05 02/01/05 03/01/05 04/01/05 05/01/05
01/01/20
PADOVA DAP Via ospedale 15/01/2005
05
NORME DI RIFERIMENTO
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ALLEGATO A01 – RELAZIONE ESPLICATIVA SIM
La principale norma di riferimento per la creazione dei Sistemi informativi di manutenzione è la
UNI 10584:1997, di cui si riportano di seguito alcuni diagrammi di flusso chiarificatori del
profilo logico procedurale ed organizzativo per l’implementazione di un SIM.
1. Ambiente del sistema manutenzione
2. Gestione del sistema manutenzione
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ALLEGATO A01 – RELAZIONE ESPLICATIVA SIM
3. Controllo del sistema manutenzione
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ALLEGATO A01 – RELAZIONE ESPLICATIVA SIM
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
COMUNE DI ____________
STRUTTURA:
____________________________________________________________________
____
FASCICOLO DEL FABBRICATO[1]
PER L'ACCERTAMENTO DELLA CONSISTENZA STATICO-FUNZIONALE
DEL FABBRICATO SITO IN _____________
Circ.ne...... Via/Piazza/[2].........................................civ. n°........... cap..................
Estremi identificativi del proprietario del fabbricato:
IN DATA[3]
COMPILATO DA[4] ............................................................................
recapito...........................................................................Tel........................
[5]
Aggiornamento n° .....
□ in data ................ sono stati aggiornati i quadri..................
□ La più recente verifica è stata effettuata in data ............................................
DICHIARAZIONE PRELIMINARE
Lo scrivente................................................, iscritto all’Albo dei/degli............................. al
n°.........................................., dichiara che i dati che seguiranno saranno desunti dagli elaborati
consegnatigli dagli aventi causa e/o reperiti nel corso dello svolgimento dell’incarico. Dichiara
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
altresì che gli accertamenti saranno svolti sulla base dell’esame documentale e della visione
diretta dei luoghi, laddove possibile, e che la stesura del fascicolo avverrà in conformità delle
indicazioni contenute nelle note, che costituiscono parte integrante del presente documento.
I documenti[6] mancanti ritenuti necessari per il completamento delle indagini conoscitive
saranno elencati in calce.
In fede
Data (firma e timbro)
PER PRESA VISIONE DELLA DICHIARAZIONE PRELIMINARE:
La Proprietà (Nome, Cognome o Ragione Sociale e qualifica):
Quadro “A”: Identificazione del fabbricato / complesso immobiliare
1. CARATTERISTICHE DEL COMPLESSO IMMOBILIARE
□ si □ no In caso di risposta affermativa, indicare il numero di
fabbricati ...................................
Destinazione prevalente ..................................................
Il fabbricato in oggetto fa parte di ANNO DI COSTRUZIONE (effettivo[7] o presunto)................
un complesso immobiliare?
2. IDENTIFICAZIONE DEL FABBRICATO OGGETTO DI
ACCERTAMENTO
classificazione storico-tipologica del fabbricato
In caso di risposta affermativa, indicare il numero di fabbricati ....................
Destinazione prevalente ....................................................
ANNO DI COSTRUZIONE (effettivo[7] o presunto).................................
2. IDENTIFICAZIONE DEL FABBRICATO OGGETTO DI ACCERTAMENTO
classificazione storico- tipologica del fabbricato
□ di epoca non precisabile
□ romano (fino al V° secolo) □ altomedioevale (VI-XI° secolo) □ medioevale (XII-XIV° secolo)
□ 1400–1500 □ 1501–1700 □ 1701–1800
□ 1801–1907 □ 1908–1939 □ 1939–1950
□ 1951–1962 □ 1963–1971 □ dopo il 1971
□ altro specificare .............................................................................
È soggetto a vincoli? □ si[8] □ no
Rispetto all’impianto statico / architettonico originario del fabbricato:
Sono presenti superfetazioni? [9] □ si □ no □ non determinabili □ non riconoscibili
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
descrizione:
Sono state fatte sopraelevazioni?[10] □ si □ no □ non determinabili □ non riconoscibili
descrizione:
Sono state apportate altre modifiche di rilevanza statica? □ si[11] □ no
3. MANUFATTI CONTERMINI
Sono state apportate altre modifiche di
□ isolato □ contiguo
rilevanza statica?
Il fabbricato è staticamente autonomo da altri □ si □ □ non □ non
fabbricati? no determinabile riconoscibile
Nel caso di risposta negativa, indicare le reciproche influenze:
CARATTERISTICHE DEL FABBRICATO E DATI GENERALI
numero di scale: ..... cortile interno: □ uno □ più di uno □ più di uno
5. CATASTO TERRENI numero piani fuori terra[12]: ..............
numero piani entro terra[13]: ..............
Superficie coperta[14] (o sedime): mq .......
Superficie scoperta: mq .......
Altezza massima[15]: ml .................
Altezza minima[16]: ml .................
Volume totale del fabbricato fuori terra[17]: mc.............
Volume totale del fabbricato entro terra: mc ...............
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
Pertinenze[18]:
Sup. coperta: mq ................
Sup. scoperta: mq ...............
NOTE:[19]............
Area / lotto edificato con sovrastante fabbricato □ riportato □ non riportato al Catasto Terreni
Foglio n° ......... Allegato n° ............
Particella / e n°.........................................................
Foglio o estratto di mappa Catasto Terreni: □ disponibile □ non disponibile
6. CATASTO EDILIZIO URBANO
Fabbricato □ denunciato (in data .................. n° .........) □ non denunciato
Foglio: ........................................
Particella senza subalterni[20]: ........................................................
7. DATI IDENTIFICATIVI delle unità immobiliari[21] VARIAZIONI RISCONTRATE
scala piano interno foglio/part/sub destinazione conformità[22]
□ si □ no
□ si □ no
□ si □ no
□ si □ no
□ si □ no
□ si □ no
□ si □ no
segue Quadro “A”: Identificazione del fabbricato / complesso immobiliare
8. DATI URBANISTICI E TECNICI GENERALI
Licenza di abitabilità / agibilità[23]
□ rilasciata in data .............. n° ....... □ non rilasciata □ non disponibile
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
In assenza di licenza di abitabilità / agibilità, o in caso di riscontro di sostanziali
variazioni, compilare ove possibile i punti inpiduati con asterisco (*) aventi rilevanza
significativa, riferiti alle varie parti componenti del fabbricato (alloggi, unità
immobiliari, ecc.):
(*) Dichiarazioni del Direttore dei Lavori ai sensi del DPR 425/94 art. 4, riferita a:
□ intero fabbricato □ porzione del fabbricato
(*) Licenza edilizia originaria / Concessione edilizia originaria:
□ rilasciata in data ..............
□ non rilasciata □ disponibile □ non disponibile
n° .......
(*) Licenze edilizie / Concessioni edilizie di variante:
□ rilasciata in data ..............
□ non rilasciata □ disponibile □ non disponibile
n° .......
□ rilasciata in data ..............
□ non rilasciata □ disponibile □ non disponibile
n° .......
(*) Concessioni in sanatoria ex lege 47/85:
□ rilasciata in data ..............
□ non rilasciata □ disponibile □ non disponibile
n° .......
□ rilasciata in data ..............
□ non rilasciata □ disponibile □ non disponibile
n° .......
(*) Concessioni in sanatoria ex lege 724/94 art. 39:
□ rilasciata in data ..............
□ non rilasciata[24] □ disponibile □ non disponibile
n° .......
(*) Autorizzazioni edilizie:
□ rilasciata in data ..............
□ non rilasciata □ disponibile □ non disponibile
n° .......
(*) Altri strumenti significativi (D.I.A o dichiarazione asseverata)
□ effettuata in data ..............
□ non effettuata □ disponibile □ non disponibile
n° .......
□ comunicazione fine lavori in data .............................
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
Certificazione/i di conformità impiantistica/che[25]:
relativa a: impianto ..........................................
□ rilasciata/e in data .............. n° ....... □ non rilasciata
relativa a: impianto ..........................................
□ rilasciata/e in data .............. n° ....... □ non rilasciata
relativa a: impianto ..........................................
□ rilasciata/e in data .............. n° ....... □ non rilasciata
relativa a: impianto ..........................................
□ rilasciata/e in data .............. n° ....... □ non rilasciata
Collaudi statici, verbali di verifica statica, prove di □ in □ non
carico, ecc. data ............... disponibili
segue Quadro “A”: Identificazione del fabbricato / complesso immobiliare
Fabbricato soggetto al rilascio del CPI?[26] □ si □ no
Se si, è munito di CPI? □ si scadenza ............. □ no
Esistono nel fabbricato o nel complesso edilizio altre attività elencate nell’allegato al
D.M. 151/2001, oltre a quelle per le quali è stato rilasciato il C.P.I.?
□ no □ si
Se si, quali sono le attività e i corrispondenti numeri dell’allegato citato
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
Tali attività sono munite di CPI?: □ no □ si (n°...... data........)
Se si, con quale scadenza?: .....................................................................
9. PROFESSIONISTI (notizie[28] relative agli incaricati dei progetti e degli eventuali interventi)
10. IMPRESE (notizie[29] delle ditte incaricate della costruzione o di singoli interventi)
Quadro “B”:ELABORATI TECNICI DISPONIBILI Elenco progetti[30]
La seguente documentazione tecnica è disponibile presso la
□ si[31] □ no[32]
proprietà:
Progetto originale o “come costruito”: in
data .................... □ disponibile□ non disponibile
elenco elaborati[33]: (planimetria, piante, prospetti, sezioni, ecc.)
Progetto di variante: in data .................... □ disponibile□ non disponibile
elenco elaborati[35]: (planimetria, piante, prospetti, sezioni, ecc.)
Stato attuale[34] □ disponibile□ non disponibile
elenco elaborati: (planimetria, piante, prospetti, sezioni, ecc.)
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
I disegni dell’ultima elaborazione tecnica disponibile[36]:
□ corrispondono sostanzialmente □ non corrispondono allo stato dei luoghi.
Le principali variazioni riscontrate riguardano:
Relazione geologica del terreno di fondazione[37]
È disponibile una relazione geologica? □ si □ no
Relazione geotecnica sul terreno di fondazione[38]
È disponibile una relazione geologica? □ si □ no
Progetto strutturale[39] □ disponibile□ non disponibile
elenco elaborati[40]: (planimetria, piante, prospetti, sezioni, ecc.)
QUADRO “C”: Verbale di constatazione
1. DESCRIZIONE DELLO STATO DEI LUOGHI E DEI MANUFATTI CONTERMINI[41]
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
2. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
3. SERVITÙ
Il fabbricato è gravato da servitù? □ si □ no
In caso di risposta affermativa, indicare quali:[42]
□ telefono □ energia elettrica □ gas □ antenne, telecomunicazioni
□ ferrovie □ servitù di passaggio □ gas □ altro
4. GIACITURA DEL TERRENO
□ in piano □ in declivio[43] □ scosceso[44]
□ su piani scoscesi □ altro
Note[45]:
5. PRESENZA DI CORSI D’ACQUA
□ fossi □ sorgenti □ fiumi □ altro □ no
Note:
6. ALBERI DI ALTO FUSTO[46]
□ presenti[47] □ non presenti □ adiacenti al fabbricato □ non adiacenti
Note:
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
7. GRADO DI CONSERVAZIONE E CONSISTENZA DEI PROSPETTI E DELLE FINITURE
PRINCIPALI[48]
descrizione sommaria:
Giudizio[49]: □ soddisfacente □ insoddisfacente
segue Quadro “C”: verbale di constatazione
8. TIPOLOGIA[50] E CONSISTENZA DELLE STRUTTURE PORTANTI[51]
A. STRUTTURA VERTICALE Buona Media Cattiva
Legno
Ferro
Pietrame
Laterizio
Blocchetti di calcestruzzo
Muratura mista
Calcestruzzo armato
Calcestruzzo prefabbricato
...................................
B. STRUTTURA ORIZZONTALE Buona Media Cattiva
Legno
Legno – laterizio
Ferro – laterizio
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
Laterocemento
Calcestruzzo armato
Calcestruzzo prefabbricato
Volte
...................................
C. COPERTURA Buona Media Cattiva
Legno
Legno – laterizio
Ferro – laterizio
Laterocemento
Calcestruzzo armato
Calcestruzzo prefabbricato
...................................
D. SCALE Buona Media Cattiva
Legno
Ferro
Pietra
Mattoni
Calcestruzzo armato
Elementi prefabbricati
...................................
9. INDAGINE SULLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE[52]
Il fabbricato è stato oggetto di verifica statica da parte degli Enti preposti (VV.F.F.[53], Servizio
Stabili Pericolanti)
□ si in data ............... □ no □ non accertabile
Eventuale tipo di intervento:
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
A. DISSESTI
Sono visibili lesioni sulla struttura? □ si, stabilizzate □ si, in atto □ no
Epoca dell’apparire delle lesioni e/o dissesti □ recenti □ non recenti
Mezzi di indagine finora utilizzati □ nessuno □ quelli che seguono
Indicare le principali forme di dissesto[54]
B. LESIONI
Sono riscontrabili lesioni su strutture verticali? □ si, stabilizzate □ si, in atto □ no
segue Quadro “C”: verbale di constatazione
Lesioni superficiali □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Lesioni profonde □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Lesioni passanti □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Andamento delle lesioni □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Distacchi murari □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Lesioni su architravi □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Manufatti degradati □ si □ no
Esiste un rilievo grafico del quadro fessurativo? □ si □ no
Sono state eseguite indagini specifiche? □ si □ no
Se si, quali?
Sono riscontrabili lesioni su strutture orizzontali? □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Lesioni superficiali □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Lesioni profonde □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Lesioni passanti □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Andamento delle lesioni □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Pavimenti sconnessi □ si □ no
Avvallamenti o pendenze anomale di pavimenti □ si,stabilizzate □ si, in atto □ no
Manufatti degradati □ si □ no
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
Esiste un rilievo grafico del quadro fessurativo? □ si □ no
Sono state eseguite indagini specifiche? □ si □ no
Se si, quali?
Note sulle possibili cause di degrado[55]:
C. RISPETTO DELL’IMPIANTO STATICO ORIGINARIO
Sono state apportate sostanziali modifiche? □ si □ no
In caso affermativo, indicare quali:
10. ELENCO DEI PRINCIPALI LAVORI DI RIORDINO, RISTRUTTURAZIONE,
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
ESEGUITI[56].
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
QUADRO “D”: 1. Impianti tecnici presenti nel fabbricato
□ fognario con allaccio a pubblica fognatura □ fognario con smaltimento nel terreno
□ idrico - sanitario, adduzione acqua □ idrico, antincendio
□ acqua calda centralizzata □ elettrico
□ protezione scariche atmosferiche □ messa a terra
□ telefonico □ citofonico
□ videocitofonico □ telecomunicazione
□ trasmissione dati □ speciale di allarme, TVCC, ecc
□ antenna TV centralizzata □ riscaldamento centralizzato
□ riscaldamento autonomo □ condizionamento centralizzato
□ condizionamento autonomo □ gas con allaccio a pubblico servizio
□ gas con deposito autonomo □ ascensori
□ montacarichi □ scale mobili o montascale
□ produzione da fonti energetiche
□ altro[57]
alternative
Note:
2. Natura e stato degli impianti di raccolta acque e fognari[58]
Il fabbricato è imboccato nella fognatura comunale? □ si □ no
□
In caso negativo, come avviene la dispersione? □ fossa biologica
subirrigazione
□ □ smaltimento a
□ altro
evapotraspirazione perdere
Esiste un impianto di depurazione? □ si □ no
Se esiste, è regolarmente dichiarato e autorizzato? □ si □ no
Consistenza e stato di
□ documentata □ per visione diretta mediante ispezion
manutenzione:
Materiali componenti buono medio cattivo
Gronde
Pluviali
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
Scarichi verticali
Fogne orizzontali
Pozzetti
..................................
3. Natura e stato degli impianti idrico - sanitari e di adduzione acqua
Consistenza e stato di manutenzione: □ documentata □ per visione diretta mediante ispezione
Materiali componenti buono medio cattivo
Tubazioni acqua
Condutture acqua calda
Condutture acqua fredda
Centrale idrica
..................................
4. Natura e stato degli impianti antincendio
□ □ no
Idranti a colonna esterni
si n° .................
□ no
Attacchi UNI 70 □ si
n° .................
Dislocazione[59]:
□ □ no
Attacchi UNI 45
si n° .................
Dislocazione[60]:
Se sì, in cassette di custodia cm. 35x55 □ si □ no
tubazioni flessibili di lunghezza adeguata □ si □ no
stato manutenzione flessibili[61] □ efficiente □ inefficiente
Controllo caratteristiche idrauliche dell’impianto[62]
pressione residua al bocchettone della lancia: bar.................... portata
litri/min ....................................
Note[63]:
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
QUADRO “E”: Elenco dei principali interventi di sicurezza
Esiste un Piano di sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/08?[64] □ si □ no
Esiste un Piano di emergenza ai sensi del DM 10 marzo 1998? □ si □ no
QUADRO “F” Relazione di sintesi[65]
Sono stati compilati i quadri:
□ A1 □ A2 □ A3 □ A4 □ A5 □ A6 □ A7 □ A8 □ A9 □ A10 □B
□ C1 □ C2 □ C3 □ C4 □ C5 □ C6 □ C7 □ C8 □ C9 □ C10
□ D1 □ D2 □ D3 □ D4 □ D5 □ D6 □ D7 □ D8 □ D9 □ D10
□ E □ F
Sono stati allegati i seguenti documenti:
segue Quadro “F”: Relazione di sintesi
1. INDAGINE STATICA redatta da:
2. INDAGINE IMPIANTISTICA redatta da:
3. INDAGINE GEOLOGICA redatta da:
RELAZIONE SINTETICA DEL TECNICO[66]
A seguito del presente accertamento sul fabbricato sito in ____________, in data __________
alla presenza di
rilevato che[67]:
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
□ esistono indizi di instabilità legati al sottosuolo
□ esistono lesioni, fessurazioni, dissesti
□ esistono elementi di criticità igienica, funzionale ed impiantistica, rappresentati da
□ esistono rilevanti variazioni di destinazione d’uso
□ esistono importanti modificazioni strutturali
visto inoltre che
la documentazione di carattere tecnico-amministrativa e/o le indagini di carattere particolare[68]:
□ esistono e sono idonee □ non esistono □ esistono, ma poiché dall’indagine eseguita a vista e
dalle modifiche accertate, emerge che le certificazioni e i collaudi in possesso della proprietà non
risultano più idonee.
IN CONCLUSIONE SI PROPONE
□ di non porre il fabbricato sotto osservazione.
□ di porre il fabbricato sotto osservazione, acquisendo la seguente nuova certificazione:
□ idoneità statica dell’edificio
□ certificato di conformità degli impianti alla normativa vigente
□ responsi relativi alle seguenti indagini specialistiche:
______________, (data)[69]
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
[70]
FIRMA E TIMBRO DEL TECNICO INCARICATO
PER RICEVUTA:
La Proprietà (Nome, Cognome o Ragione Sociale, Qualifica):
Eventuali annotazioni:
NOTE PER LA COMPILAZIONE DEI QUADRI
1. Il fascicolo del fabbricato deve riportare “principalmente i seguenti dati:
1. Planimetrie e grafici che descrivano le caratteristiche dell’immobile e delle singole
unità immobiliari al momento dell’istituzione del «fascicolo del fabbricato» con
evidenziate le modifiche di interesse strutturale verificatesi nel tempo riguardanti
sia le parti comuni che le singole unità…(omissis)…
2. Le caratteristiche del sottosuolo desunte da testi e mappe esistenti…(omissis).
3. La tipologia delle strutture di fondazione.
4. La tipologia delle strutture in elevazione.
5. L’eventuale presenza di fessure o lesioni nel corpo di fabbrica.
6. La rispondenza a norma degli impianti con particolare riferimento a quelli a rischio
incendi.
7. Giudizio sintetico circa il livello di degrado secondo una scala di riferimento definita
nello schema del «fascicolo del fabbricato»…(omissis)”.
Il tecnico, oltre a compilare il fascicolo secondo lo schema predisposto, raccoglierà
eventuali osservazioni e segnalazioni dalla proprietà o dal rappresentante della stessa,
riportando le più significative nel quadro G, prima della relazione sintetica.
2. Indicare l’indirizzo completo e l’eventuale denominazione del fabbricato; riportare anche
l’indirizzo di eventuali accessi secondari..
3. Data di conferimento dell’incarico.
4. Va indicato il nominativo anagrafico, l’indirizzo, completo di n.ri telefonici, del tecnico che
firma il “Fascicolo del Fabbricato”, preceduto dal titolo professionale. In caso di incarico a
società professionali, ad associazione o a gruppo di professionisti, il tecnico che firma è il
delegato rappresentante (in tale evenienza indicare: “per conto dell’associazione
professionale costituita da.................................”). In calce devono essere apposte le firme
anche da eventuali consulenti specialisti nelle discipline ivi indicate.
5. Indicare il numero cronologico dell’aggiornamento del “Fascicolo del fabbricato”, in modo
da lasciare traccia di quanti siano stati redatti in precedenza.
6. Frase da inserire se necessario.
7. Se desunto da atti ufficiali come il certificato di fine lavori rilasciato dal Comune.
8. Nel caso in cui l’immobile sia soggetto a vincoli, dovrà essere compilata l’apposita scheda,
predisposta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che costituirà allegato al presente
fascicolo.
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
9. Si intendono corpi aggiunti estranei all’impianto originario del fabbricato od altre casistiche
di intervento. Il professionista può fare riferimento al CD Rom curato dal Comune relativo
alle facciate del centro storico per la ricostruzione originaria.
10. Si intendono corpi aggiunti realizzati utilizzando l’impianto originario del fabbricato.
11. In caso affermativo, specificare quali.
12. Compreso piano terra o rialzato, e piano copertura.
13. Compreso piano seminterrato.
14. Si intende la superficie (area) al lordo delle murature perimetrali.
15. Misurata da terra alla gronda (copertura a tetto) o all’estradosso dell’ultimo solaio
(copertura a terrazzo).
16. Nel caso di edifici composti da più corpi di fabbrica, aventi quindi altezze perse.
17. Pari al prodotto della superficie coperta per l’altezza massima (o media).
18. Superficie di giardini, cortili, autorimesse, sottotetti ed altro.
19. Criterio di determinazione delle consistenze.
20. Indicare tutte le particelle comprese quelle delle pertinenze.
21. Eventualmente aggiungere un inserto o allegare elenchi catastali.
22. Indicare eventuali variazioni, come destinazione d’uso o consistenza, sulla base della
documentazione catastale.
23. In mancanza di abitabilità occorre accertare la situazione urbanistica, compilando le voci
successive.
24. Se la concessione in sanatoria è stata negata, indicare la motivazione.
25. Ai sensi delle L. 46/1990 – 37/2008; 10/1991, 162/99, ecc. relative, quindi, agli impianti, al
contenimento dei consumi energetici con riferimento sia agli spazi comuni sia alle singole
unità immobiliari, ascensori e montacarichi.
26. Il DM.151/2011 (variato con i successivi D.M. 27/3/85 e 30/10/86) stabilisce l’obbligo del
CPI e la relativa durata, per le attività elencate.
27. Se disponibili.
28. Se disponibili.
29. I progetti che seguono devono intendersi esecutivi, costruttivi, architettonici, strutturali, dei
sistemi tecnologici, di sicurezza, antincendio, ecc. Tutti gli elaborati tecnici reperiti devono
essere allegati al presente Fascicolo del fabbricato
30. In caso affermativo, compilare le voci successive.
31. In caso negativo, effettuare opportune ricerche, o avvalersi, in subordine, delle planimetrie
catastali, oppure - nei casi limite - procedere al rilievo sulla base di apposito
incarico. In caso di edifici con caratteristiche storico-artistiche o ambientali,
paesaggistiche, il rilievo dovrà avere valenza storico-critica inpiduando tipologie e fasi
evolutive del manufatto.
32. Indicare la scala di riferimento.
33. Nel caso che il tecnico abbia l’incarico di redigere nuovi elaborati per la rappresentazione
dello stato di fatto, dovrà riportare le piante, i prospetti e le sezioni dell’edificio oggetto del
rilievo, che dovranno successivamente essere allegate al fascicolo (vedi nota successiva).
34. L’acquisizione agli atti degli elaborati tecnici aggiornati deve intendersi
obbligatoria per la redazione del Fascicolo del fabbricato.
35. Inserire un giudizio sintetico.
36. Nel fascicolo del fabbricato dovrebbero essere, tra l’altro, riportate “le caratteristiche del
sottosuolo desunte da testi e mappe esistenti. Ove non fosse disponibile una relazione
geologica, un Geologo provvederà a compilarne una in forma speditiva, sulla base degli
elementi e strumenti stabiliti dalla citata delibera, effettuando all’occorrenza apposito
sopralluogo, al fine di descrivere le caratteristiche del sottosuolo e di rilevare la presenza di
indizi di instabilità tali da rendere necessarie ulteriori indagini strumentali ovvero adeguati
approfondimenti per l’eventuale adozione di provvedimenti d’urgenza.
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
37. Qualora si rendesse necessaria una relazione geotecnica, anche sulla scorta delle
indicazioni della relazione geologica, dovrà essere effettuata nella Seconda Fase.
38. Nel caso che il tecnico abbia l’incarico di redigere il rilievo strutturale, provvederà
all’inpiduazione di lesioni, fessurazioni, ecc., evidenziandole con i consueti metodi grafici e
fotografici.
39. L’acquisizione agli atti degli elaborati tecnici deve intendersi necessaria per l’accertamento.
40. Indicare lo stato generale dei luoghi e delle condizioni di uso del fabbricato. Effettuare una
descrizione sintetica della situazione in relazione alle norme vigenti sulla sicurezza ed alle
condizioni manutentive e generali. Riportare le connessioni del fabbricato o del fabbricato
con gli altri edifici ed elementi fisici al contorno (interferenze con manufatti, attacco alle
infrastrutture, collegamenti con le utenze, ecc.). Allegare documenti, fotografie, ecc.
41. Specificare se la presenza di servitù possa incidere sulla sicurezza dell’edificio.
42. Si intendono pendenze dolci quelle sensibilmente inferiori all’angolo di attrito del terreno.
43. Si intendono pendenze forti quelle vicine o superiori all’angolo di attrito del terreno.
44. Specificare se esistono opere di sostegno.
45. Si fa riferimento agli alberi di alto fusto definiti dall’art. 892 CC.
46. In caso affermativo, occorre acquisire consulenza specializzata, formalizzata mediante la
redazione di una Relazione tecnica da allegare al fascicolo.
47. Indicare le consistenze prevalenti, con particolare riguardo a quelle che possano avere
rilevanza ai fini della sicurezza (decorazioni, cornicioni, aggetti, stato degli intonaci
orizzontali e verticali, ecc.).
48. Ai fini della sicurezza il giudizio sarà “soddisfacente”, quando i rivestimenti presentano
ammaloramenti (irregolarità, discontinuità, rigonfiamenti, degrado di origine atmosferica,
ecc.) nei limiti del 10% della superficie complessiva. Sarà insoddisfacente, qualora superino
il limite indicato. Nel caso in cui la situazione presenti delle specificità particolari, sarà cura
del tecnico indicarle in termini descrittivi.
49. Indicare se la struttura evidenziata (ferro, cemento armato, muratura, legno, mista,
precompresso, ecc.) è rilevata dagli elaborati di progetto, da sondaggi, da informazioni
verbali o da verifiche effettive. In caso di incertezza, indicare per la tipologia il termine:
“presunta”.
50. Il quadro va compilato solamente su base descrittiva.
51. L’esame dello stato di conservazione delle strutture portanti va effettuato secondo criteri di
scienza e coscienza, sulla base dell’indagine visiva (evidenziare fenomeni fessurativi,
lesioni, cedimenti, rotazioni, abbassamenti, indicazione di precedenti controlli, nonché
situazioni comunque rilevanti). Successivi accertamenti più approfonditi dovranno essere
prescritti da appositi organismi tecnici - Commissioni stabili pericolanti circoscrizionali - sulla
scorta delle informazioni contenute nel presente fascicolo.
52. Se necessario, il professionista può consultare l’elenco degli interventi effettuati dai Vigili
del Fuoco sul territorio comunale e provinciale.
53. Si rammenta che le principali forme di dissesto si verificano per cedimento delle fondazioni
e/o per collasso dei materiali di costruzione. Le lesioni e le fessurazioni sulle strutture e
sulle murature, rappresentano una delle forme di manifestazione di un dissesto. Le norme,
per le strutture in c.a. fissano una tolleranza per le fessure che varia da 0,10 mm, in
ambiente aggressivo e in condizioni di carico permanente e variabile (con una quota di
sollecitazione di lunga durata), a 0,40 mm in ambiente interno normale e con sollecitazioni
permanenti e variabili.
54. Indicare le principali forme di degrado e allegare eventuali grafici, documentazioni
fotografiche, ecc.
55. Indicare, in particolare, quelli che hanno interessato le strutture portanti, fondazioni e solai.
Specificare i riferimenti autorizzativi e gli eventuali calcoli.
56. Specificare.
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
57. Indicare in particolare eventuali rotture delle tubazioni di smaltimento acque (se
riscontrate, desunte da documenti o informazioni verbali).
58. Descrivere sinteticamente l’ubicazione degli attacchi UNI 70 in modo da consentirne una
rapida inpiduazione.
59. Descrivere sinteticamente l’ubicazione degli attacchi UNI 45 in modo da consentirne una
rapida inpiduazione.
60. Il controllo dell’efficienza delle tubazioni deve essere riscontrato mediante la consultazione
delle annotazioni riportate nell’apposito registro previsto dall’art. 5, comma 2, del DPR: 12
gennaio 1998, n.37. La verifica a tenuta delle tubazioni sia in prossimità dei raccordi
(attacco idrante e lancia) che lungo la tubazione stessa, oltre agli altri presidi di sicurezza
antincendio, rientrano negli obblighi degli enti e dei privati di mantenere “in stato di
efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre misura di sicurezza antincendio…”.
In caso di mancato adempimento a tali obblighi, dovrà essere predisposta ed acquisita
idonea e documentata verifica, da allegare al fascicolo.
61. Il controllo va effettuato sull’idrante posto in condizioni idrauliche più svantaggiose e con il
funzionamento contemporaneo del 50% degli idranti installati (ove possibile). I valori
minimi di portata e pressione attestanti l’efficienza dell’impianto che si sta verificando sono:
IDRANTE UNI45 portata 120 lt./min. pressione 2 bar; IDRANTE UNI70 portata 460
lt./min. pressione 3 bar.
62. Descrivere brevemente la tipologia della prova eventualmente effettuata.
63. Da verificare nel caso di attività, svolte nei luoghi di lavoro, così come definiti dal D.Lgs.
81/08.
64. Indicare i quadri compilati, gli allegati del fascicolo (con riferimento alla loro numerazione
progressiva) e, sommariamente, precisare:
la natura delle operazioni di accertamento effettuate (verifiche de visu, accesso ai
documenti, interviste con persone informate dei fatti, dati raccolti presso i
competenti uffici e così via);
l’avvenuto completo accesso a tutte le parti del fabbricato (o, in mancanza, quali
porzioni non è stato possibile esaminare nel corso dell’accertamento ed i relativi
motivi e, inoltre, se la circostanza si ritiene ininfluente sul parere finale);
i documenti mancanti, la cui acquisizione si ritiene necessaria per il completamento
delle indagini conoscitive di prima fase;
i principali elementi di criticità riscontrati dall’esame della documentazione, con
particolare riguardo agli aspetti statici (carichi sui solai variati nel tempo con o
senza lavori di rinforzo, svanamenti ed interventi su strutture, segnali di precedenti
dissesti o cadute, stato degli intonaci, ecc.) nonché agli aspetti relativi alla
prevenzione incendi ed alle norme sulla sicurezza;
i principali elementi di criticità riscontrati dall’esame visivo, con particolare riguardo
alla statica dell’edificio (lesioni, fessurazioni, dissesti, cedimenti, rotazioni,
avvallamenti, spanciamenti, fuori piombo, ecc.);
i principali eventi verificatisi nel tempo, comunicati o accertati, con particolare
riguardo agli aspetti statici (precedenti dissesti, rotture, cadute, interventi di
riparazione, apposizione di strumenti di controllo delle lesioni nel tempo, prove di
carico, ecc.);
l’opportunità di svolgere indagini per la sicurezza delle piante di alto fusto,
avvalendosi di esperti del settore;
l’urgenza ed i termini per l’effettuazione delle indagini aggiuntive e/o specialistiche;
suggerimenti, consigli, prescrizioni immediate, disposizioni, ecc.(vedere anche la
nota successiva)
2. Il tecnico evidenzierà le notizie mancanti allegando al fascicolo eventuali richieste inoltrate
dalla proprietà agli organi competenti, in ordine agli adempimenti prescritti dalla vigente
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ALLEGATO A03 – MODELLO FASCICOLO DEL FABBRICATO
legislazione. Alla proprietà dovranno, altresì, essere fornite tutte le necessarie indicazioni
sulle certificazioni mancanti e sulle norme di legge che le rendono obbligatorie.
3. Barrare le caselle solo in presenza dei fenomeni
4. Provini sul cls, sui ferri, saggi sulle essenze arboree, ecc.
5. Data di conclusione degli accertamenti.
6. Il tecnico incaricato della stesura del fascicolo del fabbricato e i consulenti interpellati per le
indagini specialistiche dovranno apporre la loro firma in calce al fascicolo. In particolare
dovranno essere allegati al fascicolo medesimo le relazioni tecniche del geologo (sempre) e
quella eventuale del tecnico agroforestale.
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SCHEDA VERIFICA STATO DI FATTO
ALLEGATO B01 - SCHEDA DI VERIFICA SULLO STATO DI FATTO
VCE (valutazione condizioni
COMPONENTE EDILE tipologia materiale NOTE FRM (frequenza di manutenzione) STM (strategia manutentiva)
elemento)
1 INVOLUCRO E STRUTTURA
1.1 COPERTURA tipologia buona / discreta / pessima intervento parziale 1,00 - quando occorre 1,00 - programmata/preventiva
1.2 GRONDAIE tipologia buona / discreta / pessima intervento totale 2,00 - semestrale 2,00 - riparativa/correttiva
1.3 PLUVIALI tipologia buona / discreta / pessima ecc. 3,00 - annuale 3,00 - non occorre
1.4 CORNICIONI, CAMINI, AGGETTI (TERRAZZE, ECC.) tipologia buona / discreta / pessima 4,00 - biennale
1.5 STRUTTURE PORTANTI (MURI ESTERNI) tipologia buona / discreta / pessima 5,00 - quinquennale
1.6 STRUTTURE ORIZZONTALI (SOLAI) tipologia buona / discreta / pessima 6,00 - decennale
1.7 ELEVAZIONI INCLINATE (SCALE) tipologia buona / discreta / pessima
1.8 BARRIERE ARCHITETTONICHE assente / presente
2 COMPONENTI EDILI INTERNI
2.1 SERRAMENTI (PORTE E FINESTRE) Tipologia (a norma – non a norma) buona / discreta / pessima
2.2 SERVIZI IGIENICI (STATO GENERALE) buona / discreta / pessima
3 IMPIANTI TECNOLOGICI
3.1 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO tipologia buona / discreta / pessima
3.2 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO assente / presente
3.3 CENTRALE TERMICA non a norma / a norma buona / discreta / pessima
3.4 IMPIANTO ELETTRICO non a norma / a norma buona / discreta / pessima
3.5 MESSA A TERRA assente / presente
Tipologia (vasche/ allacciamento
3.6 IMPIANTO FOGNARIO fognatura) buona / discreta / pessima
IMPIANTI SOLLEVAMENTO (ASCENSORI, ELEVATORI, assente / presente (a norma - non a
3.7 MONTASC.) norma) buona / discreta / pessima
assente / presente (a norma - non a
3.8 IMPIANTO RIVELAZIONE INCENDIO norma) buona / discreta / pessima
assente / presente (a norma - non a
3.9 IMPIANTO RIVELAZIONE FUMI norma) buona / discreta / pessima
3.10 CONTATORI ENEL posizionamento su piantina
3.11 CONTATORI AIM posizionamento su piantina
4 SPAZI ESTERNI DI PERTINENZA
4.1 RECINZIONI, ACCESSI E CORTILI tipologia buona / discreta / pessima
4.2 SPAZI A VERDE assenti / presenti
SCHEDA VERIFICA STATO DI FATTO
A. Per ogni fascicolo di Schede di Verifica sulla Stato di Fatto relative ad un istituto andrà allegata una piantina dello stesso in formato A4 su cui segnare il posizionamento
CONTATORI AIM
CONTATORI ENEL
B. Su ogni Scheda di Verifica sulla Stato di Fatto la voce STATO COMPONENTE identifica una valutazione sulle condizioni dell’elemento oggetto di indagine. La classificazione della valutazione è la seguente:
A. BUONA
B. DISCRETA
C. PESSIMA
C. Su ogni Scheda di Verifica sulla Stato di Fatto la voce FASCIA DI IMPORTO PER INTERVENTO identifica una stima di costo per la realizzazione dell’intervento inpiduato secondo i seguenti parametri:
1. IMPORTO < 5.000,00 EURO
2. IMPORTO COMPRESO TRA 5.000,00 E 15.000,00 EURO
3. IMPORTO COMPRESO TRA 15.000,00 E 30.000,00 EURO
4. IMPORTO > 30.000,00 EURO
D. Per la compilazione dei dati relativi ai punti B e C sarà quindi sufficiente inserire nella scheda i numeri di riferimento.
ALLEGATO B02 – SCHEDA MONITORAGGIO PUBBLICA INCOLUMITA’
MONITORAGGIO PER PUBBLICA INCOLUMITA’ RAPPORTINO N°:
Data monitoraggio:
Plesso/Edificio: Indirizzo:
Piano/Scala:
Attività/U.tà immobiliare: Proprietà:
OGGETTO: MONITORAGGIO PUBBLICA INCOLUMITA’
Note:
Sopralluogo eseguito dalle ore: alle ore: Totale ore:
Tecnico monitorante: Firma:
Tecnico monitorante: Firma:
N° fase Descrizione Esito verifica Note
Verifica strutture verticali e tamponamenti positivo negativo
Verifica strutture orizzontali positivo negativo
Verifica coperture positivo negativo
Verifica pavimentazioni esterne positivo negativo
Verifica pavimentazioni interne positivo negativo
Verifica rivestimenti ed intonaci esterni positivo negativo
Verifica rivestimenti ed intonaci interni positivo negativo
Verifica pareti pisorie interne positivo negativo
Verifica controsoffitti positivo negativo
Verifica serramenti esterni positivo negativo
Verifica persiane positivo negativo
Verifica tende alla veneziana positivo negativo
Verifica serramenti interni positivo negativo
Firma Verificatore: Firma Referente Tecnico:
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ALLEGATO B02 – SCHEDA MONITORAGGIO PUBBLICA INCOLUMITA’
I monitoraggi dovranno avere cadenza semestrale ed essere effettuati da un tecnico competente
secondo le modalità previste dalle schede a seguito. Tutte le operazioni descritte sono riportate a titolo
esemplificativo e non esaustivo, con frequenze indicative che si ottimizzeranno al fine di rendere le frequenze
aderenti alle reali necessità di ogni struttura edilizia, con riferimento allo stato manutentivo esistente. A tale
scopo l’Assuntore dovrà, sia di propria iniziativa che su richiesta del Responsabile del Procedimento, porre in
opera strumentazioni tecniche specifiche per tenere sotto controllo le anomalie riscontrate.
Di tali monitoraggi semestrali dovrà essere rilasciato, ogni anno, verbale firmato da un professionista abilitato.
SISTEMA/IMPIANTO ATTIVITA’ MANUTENTIVE
Ogni sei mesi dovrà essere effettuato il controllo di tutte le strutture portanti verticali
(in muratura ed in cemento armato), allo scopo di verificare la perfetta integrità delle
stesse.
In caso di presenza di lesioni, di disaggregazioni, di ammaloramenti, (in particolare
per le strutture in cemento armato a facciavista) o di qualunque altra manifestazione
che possa presentare sintomo di situazione anomala, l'Assuntore dovrà prontamente
segnalare la situazione al Committente, fornendo tutti i ragguagli che la situazione
richiede per una corretta valutazione, compresa una rappresentazione grafica. La
stessa attenzione dovrà essere applicata a tutti i tamponamenti esterni ed interni in
muratura o in altri materiali.
Strutture verticali e
In particolare per le chiusure esterne, dovrà essere effettuata:
tamponamenti
• ispezione generale dei pannelli di facciata e/o tamponamenti in genere; con
segnalazione di lesione e/o distacchi;
• ispezione dei giunti ed eventuali lavori minimi di restauro degli stessi;
• verifica della necessità di:
lavori minimi di ripristino delle pareti in opera e ritocchi di rivestimenti presenti;
lavori minimi di ripristino delle zoccolature;
piccoli interventi di ripristino su opere in ferro e sulle finiture;
Ogni sei mesi dovrà essere effettuato il controllo di tutte le strutture portanti
orizzontali (in ferro, miste ed in cemento armato), compreso l'eventuale intonaco,
allo scopo di verificare la perfetta integrità delle stesse. In caso di presenza di lesioni,
di disgregazioni o di ammaloramenti o di qualunque altra manifestazione che possa
Strutture orizzontali rappresentare sintomo di situazioni anomala, l'Assuntore dovrà prontamente
segnalare la situazione al Committente fornendo tutti i ragguagli che la situazione
richiede per una corretta valutazione compresa una rappresentazione grafica
dell'eventuale quadro fessurativo e/o placcativo.
Ogni sei mesi si dovrà provvedere ad una accurata verifica delle coperture a falde
allo scopo di accertare la perfetta integrità dei manti di copertura, comprese le
Coperture a falde
strutture di supporto e quelle portanti; l'Assuntore dovrà prontamente segnalare al
Committente la presenza di eventuali anomalie mediante relazione scritta.
Coperture piane
Ogni sei mesi si dovrà provvedere ad una accurata verifica delle coperture piane allo
scopo di accertare la perfetta integrità dei pavimenti, dei manti impermeabilizzanti,
dei parapetti, dei cornicioni e delle strutture di coronamento.
Ogni anno si dovrà provvedere ad una accurata verifica delle pavimentazioni esterne
allo scopo di accertare la perfetta integrità dei manti di usura.
In particolare le attività comprendono:
• ispezioni per verificare necessità di lavori di ripristino dei camminamenti pedonali
basolati e mattonati;
• ispezione per verificare necessità lavori di ripristino del manto stradale;
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ALLEGATO B02 – SCHEDA MONITORAGGIO PUBBLICA INCOLUMITA’
• ispezione per verificare necessità lavori di ripristino su cordoli, caditoie, zoccolature
Pavimentazioni esterne e gradini;
• verifica assenza di ostruzioni nei pozzetti e sifoni di ispezione;
Ogni sei mesi si dovrà provvedere ad una accurata verifica delle pavimentazioni
interne allo scopo, di accertare la perfetta integrità dei manti di usura, degli zoccolini,
dei battiscopa, dei gradini e degli scalettati; anche attraverso attività quali:
• verifica dell'intercapedine e pulizia della stessa, ove è presente;
Pavimentazioni interne
• verifica dello stato di conservazione dei grigliati metallici a pavimento e relativi
ancoraggi;
• controllo e verifica necessità di sistemazione di soglie e zoccolini;
• ispezioni ed verifica necessità lavori di ripristino dei pavimenti interni.
Ogni sei mesi si dovrà provvedere ad una accurata verifica dei rivestimenti e degli
Rivestimenti ed intonaci
intonaci esterni di ogni immobile, compresi quelli di zoccolatura, allo scopo di
esterni
accertare la perfetta integrità ed aderenza ai supporti.
Ogni sei mesi si dovrà provvedere ad una accurata:
• verifica necessità lavori di ripristino e stuccatura;
Pareti pisorie interne • ispezione e verifica aderenza al supporto delle pareti piastrellate, dei sanitari e degli
accessori nei locali adibiti a servizi igienici
• verifica funzionalità delle bocche di ventilazione dei caveau;
• ispezione degli ancoraggi delle pareti mobili, dove accessibili.
Ogni sei mesi si dovrà provvedere ad una accurata:
Controsoffitti
• verifica stabilità pannellature;
• verifica ed eventuale regolazione dei pedini di sospensione;
• verifica stato ancoraggi.
Ogni sei mesi si dovrà provvedere ad una accurata verifica dei serramenti allo scopo di
accertare la perfetta integrità e funzionalità degli stessi. In particolare i controlli si
dovranno così articolare:
• controllo di serrature, cardini, elementi di scorrimento, e ferramenta accessorie;
• verifica di giochi e planarietà degli infissi;
Serramenti esterni in • controllo funzionamento dei dispositivi di sicurezza maniglioni antisegregrazione e
legno e/o in metallo antipanico;
• verifica stato di conservazione di opere in ferro quali cancelli, porte serrande botole
di copertura ecc;
• controllo degli elementi di tenuta e/o sigillatura di tutti gli infissi e serramenti esterni
compresi i cupolini, le botole di copertura, i curtain-wall dove presenti;
• ispezione su muri di recinzione e di contenimento;
• ispezione delle griglie di raccolta dell'acqua piovana;
Ogni sei mesi si dovrà provvedere ad una accurata verifica dei serramenti con lo scopo
di accertare la perfetta integrità e funzionalità degli stessi. In particolare i controlli si
dovranno così articolare:
• verifica delle cinghie di ancoraggio e/o elementi di attacco delle persiane al rullo;
Persiane avvolgibili e • verifica e fissaggio dei supporti del rullo trovati allentati;
gelosie in legno o in • verifica e lubrificazione degli snodi cardanici;
materiale plastico • verifica degli ancoraggi;
• verifica regolazione fine corsa;
• verifica della cinghia avvolgibile.
Ogni sei mesi si dovrà provvedere ad una accurata verifica allo scopo di accertare la
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ALLEGATO B02 – SCHEDA MONITORAGGIO PUBBLICA INCOLUMITA’
perfetta integrità e funzionalità degli stessi. In particolare i controlli si dovranno così
articolare:
Serramenti interni in • controllo di serrature, cardini elementi di scorrimento e ferramenta accessorie;
legno e/o in metallo • verifica di gioghi e planarietà degli infissi;
• verifica dell'integrità delle porte;
• controllo dei dispositivi di sicurezza quali maniglioni antipanico, ecc.;
• ispezione delle opere in ferro comprese le porte tagliafuoco;
• controllo stato di conservazione porte taglia fuoco.
• ispezione delle griglie di transito;
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ALLEGATO C01 – RAPPORTO GIORNALIERO DI LAVORO
RAPPORTO GIORNALIERO DI LAVORO
Dati Richiesta
Numero: (n. richiesta) Data: (data richiesta) Richiedente: (Nominativo Referente)
Edificio: (denominazione istituto, indirizzo, Comune)
Tipo Rif: (Referente) Telefono: Telefono N. telefono Struttura
La Rif: N. telefono
vor Referente
o:
Tipo Valutazione: A canone
Referente Tecnico: (tecnico responsabile lavori)
A misura
Dati Ordine
Numero: (n. ordine) Data: (data ordine) Data Scad: Tipo:
GU: Ditta: (ditta incaricata esecuzione intervento)
Int. risolutivo
(Descrizione intervento)
Int. Tampone
Operatori Cod. Nominativo Dalle Alle Dalle Alle Num. Totale
ore ore ore ore Ore
34 Federico Barbarossa
39 Anselmo Magoni
Noli Cod. Descrizione Dalle Alle Dalle Alle Num. Totale
ore ore ore ore Ore
Osservazioni sulla qualità del lavoro (a cura del Referente Tecnico)
Data Sospeso Firma Operatore Firma Referente Tecnico
In Corso
________ Finito ____________________________ ____________________________
Il Referente Tecnico può indicare come è stato ORE DI PRESENZA IN CANTIERE: le ore di lavoro vanno
svolto il lavoro, se è soddisfatto, se il problema è esplicitate al netto della pausa pranzo e di eventuali
risolto…qualsiasi osservazione che possa assenze dal cantiere.
essere utile a giudicare la qualità dell’intervento ll Referente deve controllare che rispondano a verità e
confermarle vidimando il rapporto di lavoro.
Sch_IE_000
Attività preliminari di messa in sicurezza degli impianti
La presente scheda è valida per una sola attività manutentiva sul componente in oggetto.
Non può essere utilizzata per attività eseguite in fasi distinte e/o successive, in quanto essa ha valore
di registrazione di quanto effettuato sul componente in una data definita.
La scheda non ha valore alcuno se non completata della data, dei nomi leggibili e delle firme dei soggetti richiamati in ultima pagina.
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Sch_IE_000
SCHEDA PRELIMINARE
MESSA IN SICUREZZA DEGLI IMPIANTI
OPERAZIONI PREVISTE Eseguito Non es. n.a.
1 Prima di iniziare qualsiasi attività nell’impianto, verificare di essere in
possesso di un ordine di lavoro scritto che attesti e garantisca l’effettiva
messa fuori tensione nei confronti delle alimentazioni esterne delle
apparecchiature e dei componenti da manutenere
2 Eseguire il controllo delle attrezzature di protezione inpiduale che la
squadra intende utilizzare, verificandone la completezza, lo stato e
l’adeguatezza relativamente alle attività da svolgere
3 Eseguire il controllo delle apparecchiature di protezione e manovra presenti
nell’impianto (quali fioretti, pedane, tappeti isolanti, ecc.), secondo i criteri
evideziati al punto precedente
4 Dopo aver avvisato i responsabili dell’impianto dell’avvio delle attività,
iniziare le operazioni di messa in sicurezza delle componenti oggetto di
manutenzione, seguendo le indicazioni riportate nei cartelli presenti a tale
scopo, e rispettando le successioni indicate
5 Verificare l’assenza dei ritorni di tensione di qualsiasi origine, sia con la
lettura della strumentazione che con il test diretto (fioretti o strumenti
adeguati). Sezionare i circuiti voltmetrici, e cortocircuitare gli amperometrici
delle protezioni e dei gruppi di misura.
6 Mettere a terra in modo sicuro, e non rimuovibile se non a mezzo di attrezzi,
tutte le parti attive oggetto dell’attività
7 Durante tutte le operazioni che si svolgeranno, è essenziale utilizzare i
Dispositivi di Protezione Inpiduale (DPI), e seguire le indicazioni contenute
nelle norme e nelle guide CEI circa le precauzioni da adottare e i
comportamenti da seguire.
Eseguito: Quanto richiesto al punto indicato è stato realizzato
Non es.: Quanto richiesto al punto indicato non è stato realizzato (chiarirne nelle “Note e osservazioni” il motivo)
N.A.: Non applicabile all’attività richiesta
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Sch_IE_000
ANALISI DELLA SCHEDA
1. Ordine scritto
Prima di qualunque azione su componenti che possono essere in tensione, è essenziale avere quante conferme
possibili sulla effettiva situazione di sicurezza degli stessi. L’ordine scritto impegna formalmente chi lo emette,
responsabilizzandolo, ed attesta una situazione oggettiva.
2. DPI che la squadra intende utilizzare
E` opportuno che la squadra sia stata preventivamente informata dei DPI che il gestore dell’impianto ritiene
necessari e/o obbligatori, al fine di evitare spiacevoli equivoci all’avvio delle attività. Il controllo di cui al presente
punto è essenziale che sia eseguito alla presenza di chi consegna l’impianto alla squadra.
3. Apparecchiature di protezione e manovra presenti nell’impianto
Dal momento che non è sempre noto lo stato di queste attrezzature, è buona norma che la squadra ne sia
automunita. E` comunque compito del gestore dell’impianto mantenere in efficienza questi strumenti di lavoro,
che sono soggetti ad un proprio invecchiamento (si considerino ad es. i guanti in lattice isolanti).
E` buona norma verificare la presenza e valutare l’efficienza di sistemi antiincendio, adatti all’ambiente in cui si
opera (bombola a CO2 o a polveri), a scopo cautelativo.
4. Inizio attività
Le manovre eseguite devono essere rese irreversibili mediante l’estrazione di interruttori, il sezionamento e il
blocco con lucchetto, o mediante asportazione della chiave (se possibile). Tutti i comandi delle manovre devono
avere appesi e ben fissati i cartellini monitori relativi.
Nessuna manovra deve essere eseguita se non dopo aver verificato l’effettiva avvenuta inibizione di tutte le
possibili fonti di comando esterne (predispositori locale/distante sulla posizione di locale, o distacco dalla
morsettiera dei comandi, ecc.).
E` opportuno che l’area di lavoro venga segnalata in modo chiaro ed inequivocabile, evitando l’accesso di
personale non autorizzato.
5. Norme varie
Nulla da segnalare.
6. Messa a terra
Nulla da segnalare.
7. Attività operative
Nulla da segnalare.
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Sch_IE_000
NOTE E OSSERVAZIONI
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………….
Da compilarsi ad attività terminata
Data Referente Tecnico Tecnico Manutentore
Cognome e nome in stampatello Cognome e nome in stampatello
Firma per esteso Firma per esteso
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ALLEGATO D02 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDI E SICUREZZA
SCHEDA N. ESTINTORI PERIODICITA’ – 3 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Verificare che sia presente, segnalato, privo di ostacoli e facilmente accessibile.
2. Verificare lo scadenza della ricarica del mezzo estinguente.
3. Verificare che l'indicatore di pressione di ogni estintore, se presente, indichi un valore di pressione
compreso all'interno del campo verde.
4. Verificare che il cartellino di manutenzione di ogni estintore sia presente sull'apparecchio e sia
correttamente compilato.
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
(incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D02 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDI E SICUREZZA
SCHEDA N. ESTINTORI PORTATILI PERIODICITA’ – 6 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Verificare che sia presente, segnalato, privo di ostacoli e facilmente accessibile
2. Ricarica del mezzo estinguente.
3. Verificare che /'indicatore di pressione di ogni estintore, se presente, indichi un valore di
pressione compreso all'interno del campo verde.
4. Verificare che il cartellino di manutenzione di ogni estintore sia presente sull'apparecchio e sia
correttamente compilato.
5. Effettuare i controlli previsti al punto "verifica" della UNI EN3/2.
RIFERIMENTI NORMATIVI: DPR 547/55-DMI10.03.98-UNI9994-DLgs 493/96-UNI EN3/21
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
1) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D02 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDI E SICUREZZA
SCHEDA N. ESTINTORI PORTATILI POLVERE PERIODICITA’ – 36 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Verifica della conformità al prototipo omologato.
2. Verificare che i contrassegni distintivi siano esposti, ben visibili e leggibili.
3. Verificare che sia esente da danni alle strutture di supporto, alla maniglia di trasporto.
4. Taratura e/o sostituzione dei dispositivi di controllo contro le sovrappressioni.
5. Ricaricare e sostituire l'agente estinguente.
6. Verificare che /'indicatore di pressione indichi un valore di pressione compreso all'interno del campo
verde.
7. Verificare che il cartellino di manutenzione sia presente e ben compilato.
8. Effettuare i controlli previsti al punto "verifica" della UNI EN3/2.
RIFERIMENTI NORMATIVI: DPR 547/55-DMI10.03.98-UNI9994-DLgs 493/96-UNI EN3/2-UNI9492
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
2) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D02 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDI E SICUREZZA
SCHEDA N. ESTINTORI PORTATILI CO2 PERIODICITA’ – 60 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Verifica della conformità al prototipo omologato.
2. Verificare che i contrassegni distintivi siano esposti. ben visibili e leggibili.
3. Verificare che sia esente da danni alle strutture di supporto. alla maniglia di trasporto. all'assale ed
alle ruote.
4. Taratura e/o sostituzione dei dispositivi di controllo contro le sovrappressioni.
5. Ricaricare e sostituire r agente estinguente.
6. Verificare che l’indicatore di pressione indichi un valore di pressione compreso all'interno del campo
verde.
7. Verificare che il cartellino di manutenzione sia presente e ben compilato.
8. Effettuare i controlli previsti al punto "verifica" della UNI EN 3/2
RIFERIMENTI NORMATIVI: DPR 547/55-DMI10.03.98-UNI9994-DLgs 493/96-UNI EN3/2-UNI9492
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
3) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D02 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDI E SICUREZZA
1)
SCHEDA N. IDRANTI E NASPI PERIODICITA’ – 12 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Controllare lo presenza dei cartelli segnaletici in corrispondenza di ogni apparecchiatura antincendio e
nei punti prestabiliti. Se necessario, pulire o sostituire i cartelli.
2. Controllare che ogni singolo mezzo sia chiaramente visibile ed accessibile. Rimuovere, se possibile, o
segnalare lo presenza di ostacoli che possono impedire l'uso.
3. Verificare lo corretta posizione di apertura delle valvole di intercettazione.
4. Controllare che lo pressione del manometro a valle delle stazioni di controllo, con lo valvola di scarico
e prova completamente aperta e poi chiusa, corrispondano ai valori risultanti dalla messa in servizio
dell'impianto, valori che devono essere riportati sul certificato di installazione.
5. Verificare le prestazioni mediante prova a pressione dell'impianto rilevando le caratteristiche
dell'impianto: pressione (statico e dinamica), portata e gittata.
Idrante idoneo se: Naspo idoneo se:
Q> 120 litri/minutox60' Q> 35litrijminutox60'
p> 2,0 bar p> 1,5 bar
RIFERIMENTI NORMATIVI: DPR 547/55-DMI10.03.98-UNI10779
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
4) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D02 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDI E SICUREZZA
SCHEDA N. TUBAZIONE IDRICA - ANTINCENDIO PERIODICITA’ – 6 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Esaminare a vista lo stato delle tubazioni fuori terra e controllare eventualmente lo presenza di
macchie di ruggine o incrostazioni che possano svelarne lo presenza di perdite.
2. Esaminare a vista i sostegni delle tubazioni, controllare lo chiusura dei collari e lo stato degli
ancoraggi.
3. Controllare l'integrità delle coibentazioni e provvedere alla eventuale sostituzione nel caso di
deterioramento o danneggiamento.
4. Eseguire lo manovra completa di tutte le valvole di intercettazione. Verificare lo tenuta delle valvole e
valutare lo necessità di un loro smontaggio e/o di una eventuale sostituzione. Accertarsi dopo lo
prova che esse siano lasciate nella posizione di normale funzionamento.
5. Controllare lo tenuta delle valvole di non ritorno e valutare lo necessità di un loro smontaggio e/o di
una eventuale sostituzione.
RIFERIMENTI NORMATIVI: DPR 547/55-DMI 10.03.98-UNI 10779
2)
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
5) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D02 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDI E SICUREZZA
SCHEDA N. ASCENSORE PERIODICITA’ – 3 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Verifica dello stato di conservazione delle funi,delle catene ed i loro attacchi.
RIFERIMENTI NORMATIVI: OPR 162/99-0PR 369/00
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
6) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D02 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDI E SICUREZZA
3)
SCHEDA N. ASCENSORE PERIODICITA’ – 6 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Verifica il regolare funzionamento dei dispositivi meccanici, idraulici ed elettrici e, in particolare,
delle porte dei piani e delle strutture.
2. Pulizia e lubrificazione delle parti.
3. Verificare l'integrità e l'efficienza del paracadute, del limitatore di velocità e degli altri dispositivi di
sicurezza.
4. Verificare l'isolamento dell'impianto elettrico e l'efficienza dei collegamenti a terra.
5. Annotare i risultati di queste verifiche sul libretto.
6. Effettuare lo manovra d'emergenza che, in caso di necessità, può essere effettuata anche da
personale di custodia istruito a questo scopo.
7. Verificare il funzionamento della luce d'emergenza, del segnale d'allarme.
8. Verificare lo presenza della targhetta indicatrice e che sia ben leggibile.
RIFERIMENTI NORMATIVI: DPR 162/99-DPR 369/00
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
7) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D02 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDI E SICUREZZA
SCHEDA N. IMPIANTO PARAFULMINE PERIODICITA’ – 12 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Verificare che gli impianti e le strutture siano protetti.
2. Verificare che i componenti dell'impianto non siano stati compromessi dalla corrosione.
3. Verificare i collegamenti all'impianto di terra.
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
8) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
Sch_IE001
TRASFORMATORE MT/BT
La presente scheda è valida per una sola attività manutentiva sul componente in oggetto.
Non può essere utilizzata per attività eseguite in fasi distinte e/o successive, in quanto essa ha valore
di registrazione di quanto effettuato sul componente in una data definita.
La scheda non ha valore alcuno se non completata della data, dei nomi leggibili e delle firme dei soggetti richiamati in ultima pagina.
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Sch_IE001
Sch_01 TRASFORMATORI MT/BT
Denominazione: ……………………….…
Giornaliero
Quando necessario
Mensile
Trimestrale
Quadrimestrale
Semestrale
Settimanale
Quindicinale
Annuale
n. Descrizione operazione
MANUTENZIONE PREVENTIVA
Trasformatore di potenza a secco inglobato in resina
Pulizia accurata della macchina compresi i cavi in X
arrivo e partenza
Verifica stato isolatori, Controllo serraggio bulloneria X
Verifica efficienza di tutti i segnali di allarme e di X
sgancio
Controllo isolamento avvolgimenti tra loro e centro X
massa con megaohmetro.
Controllo sonde termometriche X
Verifica isolamento terminale di M.T. X
Centralina di protezione sovraccarico termico
Controllo visivo integrità e pulizia dei componenti X
Controllo serraggio morsettiere e collegamenti X
elettrici
Verifica corretto intervento con simulazione di allarme X
Cella trasformatore
Pulizia interna ed esterna X
Controllo efficienza e serraggio connessione dei X
collegamenti di terra
Verifica corretto funzionamento di blocchi porta e /o X
microinterruttori
MANUTENZIONE CORRETTIVA
Verranno eseguiti tutti gli interventi con la fornitura X
dei materiali di ricambio necessari al corretto
funzionamento
* COMPILAZIONE E APPLICAZIONE DELLA SCHEDA GENERALE SULLA SICUREZZA (OBBLIGATORIA)
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Sch_IE001
NOTE E OSSERVAZIONI
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Da compilarsi ad attività terminata
Data Referente Tecnico Tecnico Manutentore
Cognome e nome in stampatello Cognome e nome in stampatello
Firma per esteso Firma per esteso
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ALLEGATO D03 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO ILLUMINAZIONE EMERGENZA
SCHEDA N. ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA PERIODICITA’ – 12 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Verificare accensione illuminazione di sicurezza r controllare l'efficienza delle lampade.
2. Pulire e controllare a vista i gruppi autonomi di emergenza-inverter.
3. Controllare a vista esternamente per verificare integrità delle apparecchiature e condutture di
alimentazione.
4. Pulire interna/esterno, sostituire le lampade guaste o deteriorate. controllare a vista i componenti
interni e sostituzione delle parti con segni di corrosione o surriscaldamento.
5. Controllo connessioni.
6. Verificare le lampade, con prova di scarico e registrazione dei tempi di autonomia (durata autonomia
batterie, scarica a fondo, tempo di ricarica).
7. Sostituire comunque gli accumulatori ogni quattro anni.
RIFERIMENTI NORMATIVI: DPR 547/55-L 46/9Q-DMI10.03.98-NORME CEI
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
1) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D03 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO ILLUMINAZIONE EMERGENZA
Negativo
SCHEDA N. IMPIANTO ELETTRICO PERIODICITA’ – 12 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Controllare il funzionamento delle lampade di emergenze.
2. Controllare il funzionamento dell'allarme ottico/acustico incendio, con test locale sulla centrale di
rilevazione. Controllare il funzionamento del microfono per lo segnalazione vocale dell'emergenza.
3. Controllare il funzionamento degli impianti d'illuminazione ed FM generale.
4. Controllare a vista i quadri elettrici, cavi, prese, ed altre apparecchiature elettriche.
5. Verificare a vista dell'integrità delle protezioni sulle apparecchiature contro la manomissione.
6. Controllare visivamente dall'esterno l'integrità del pulsante di emergenza, pulizia interna/esterna e
verifica del corretto funzionamento.
7. Verificare l'integrità delle protezioni contro le manomissioni (controllo del grado di protezione IP).
8. Verificare lo stato dei cavi di collegamento degli apparecchi mobili.
9. Misurare lo resistenza del/'isolamento dei conduttori.
10. Misurare il tempo (ms) e della corrente Idn (A) di intervento delle protezioni a corrente differenziale.
11. Provare lo continuità dei collegamenti equipotenziali (Re=ohm).
12. Misurare il livello di illuminazione dell'impianto di emergenza.
13. Verificare lo presenza della segnaletica di sicurezza .
RIFERIMENTI NORMATIVI: DPR 547/55-L 46/90-DMI10.03.98-NORME CEI
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
2) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D03 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO ILLUMINAZIONE EMERGENZA
1)
SCHEDA N. IMPIANTO ELETTRICO PERIODICITA’ – 24 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Verificare ed effettuare lo manutenzione agli interruttori ed apparecchiature MT/BT.
2. Verificare ed effettuare lo manutenzione agli scatolati (In> 125°, Icu>15kA).
3. Verificare ed effettuare lo manutenzione dell'impianto di messa a terra, controllare il serraggio dei
morsetti, proteggere con grasso, controllare le giunture e le zone a rischio di corrosione.
4. Verificare ed effettuare lo manutenzione di protezione contro le scariche atmosferiche, controllare lo
continuità delle giunzioni, l'assenza di interruzione nelle maglie e calate dell'impianto. Verificare il
collegamento dei dispersori alle discese dell'impianto, verificare il collegamento delle aste o altri
organi di captazione ai conduttori di collegamento. Proteggere con grasso o altri prodotti le giunzioni
esposte a corrosione. Misura dei valori della resistenza in ohm (indicare il metodo di misura).
5. Verificare il coordinamento dell'impianto di terra con protezioni magnetotermiche, differenziali (solo
per i sistemi TT).
6. Misurare il valore dell'impedenza dell'anello di guasto. Solo per i sistemi TN lo misura deve essere
fatta in punti significativi . dell'impianto, al fine della verifica del coordinamento tra corrente di guasto
“franco massa” e corrente di intervento dei dispositivi a massima corrente (interruttori
magnetotermici-fusibili).
RIFERIMENTI NORMATIVI: DPR 547/55-L 46/90-DMI10.03.98-NORME CEI
2)
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
3) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D03 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO ILLUMINAZIONE EMERGENZA
SCHEDA N.
3) QUADRO ELETTRICO BT PERIODICITA’ – 12 MESI Pagina
PROCEDURE MINIME STANDARD
1. Verificare a vista le condizioni del quadro elettrico e la presenza della segnaletica di sicurezza.
2. Azionare l'interruttore generale verificandone il funzionamento.
3. Provare tutti gli interruttori automatici differenziali con l'apposito tasto “TEST” (tasto di prova).
4. Controllare a vista il conduttore di alimentazione ove accessibile.
5. Controllare la funzionalità degli strumenti di misura (amperometri, voltmetri. ecc).
6. Verificare il corretto serraggio dei morsetti di connessione e dei bulloni (in particolare delle
connessioni di potenza) e pulizia delle connessioni.
7. Verificare l'inaccessibilità a tutte le parti in tensione (chiusura a chiave del quadro, interblocco di
sicurezza, schemi isolanti di protezione).
8. Verificare la corrispondenza dello schema elettrico e taratura degli interruttori, relè termici, fusibili,
interruttori differenziali, tarature contro sovraccarico.
9. Eseguire la pulizia esterna ed interna dei quadri elettrici.
10. Controllare lo stato di conservazione delle strutture di protezione contro i contatti diretti.
11. Verificare la continuità dei conduttori di messa a terra delle strutture metalliche e del fissaggio dei
conduttori PE a bassa tensione.
12. Verificare i principali contatti fissi degli interruttori, eliminare eventuali ossidazioni, proteggendo con
vaselina neutra.
13. Verificare l'efficienza dei dispositivi di blocco di sicurezza, termostati ed eventuale ventilazione,
illuminazione interna del quadro, le guarnizioni delle porte.
14. Verificare la presenza sui morsetti, contatti e cavi di segni di surriscaldamento, bruciature,
ossidazioni. Effettuare la pulizia ed eventualmente sostituire i componenti danneggiati.
15. Effettuare le manovre di prova degli interruttori e verificare con tester lo stato di dei circuiti
(aperto/chiuso) e delle bobine.
16. Misurare la resistenza d'isolamento dei conduttori con strumento.
17. Misura del tempo (ms) e corrente (A) di intervento d li interruttori differenziali.
RIFERIMENTI NORMATIVI: DPR 547/55-L 46/90-DMI10.03.98-NORME CEI
NOME COGNOME
DATA INTERVENTO EFFETTUATO O PROPOSTO: sostituzione,
N. ESITO E FIRMA
aa/mm/aa riparazione, ecc (in caso di necessità allegare descrizione)
4) (incaricato esterno)
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Negativo
Positivo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
ALLEGATO D03 – SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE IMPIANTO ILLUMINAZIONE EMERGENZA
Negativo
Le operazioni di verifica richieste dovranno essere integrate con quanto richiesto da Capitolato Tecnico
Sch_IE002
Quadri elettrici di distribuzione Bassa tensione
La presente scheda è valida per una sola attività manutentiva sul componente in oggetto.
Non può essere utilizzata per attività eseguite in fasi distinte e/o successive, in quanto essa ha valore
di registrazione di quanto effettuato sul componente in una data definita.
La scheda non ha valore alcuno se non completata della data, dei nomi leggibili e delle firme dei soggetti richiamati in ultima pagina.
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Sch_IE002
Denominazione Quadro elettrico:……………………….…
Sch_02 Quadri elettrici di Bassa Tensione
Semestrale
Settimanale
Mensile
Trimestrale
Quadrimestrale
Annuale
Giornaliero
Quando necessario
Quindicinale
n. Descrizione operazione
MANUTENZIONE PREVENTIVA
Sezionatore
Controllo integrità ed efficienza dell’alimentazione del X
sezionatore
Controllo morsettiera e serraggio connessioni X
Interruttore
Controllo integrità ed efficienza alimentazione X
Controllo morsettiera e serraggio connessioni X
Strumento di misura
Controllo integrità ed efficienza alimentazione X
Controllo morsettiera e serraggio connessioni X
Controllo efficienza commutatori e trasformatori di X
misura
Fusibile
Controllo integrità X
Protezioni elettriche (relè termico, magnetico, differenziale, scaricatori)
Controllo integrità ed efficienza alimentazione X
Controllo morsettiera e serraggio connessioni X
Verifica taratura X
Prove di funzionamento X
Teleruttore
Controllo integrità ed efficienza alimentazione X
Controllo morsettiera e serraggio connessioni X
Verifica efficienza contatti fissi e mobili X
Segnalatore
Controllo integrità ed efficienza alimentazione X
Controllo morsettiera e serraggio varie connessioni X
Controllo lampade spia X
Inverter ausiliari
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Sch_IE002
Semestrale
Giornaliero
Settimanale
Mensile
Trimestrale
Quadrimestrale
Annuale
Quando necessario
Quindicinale
n. Descrizione operazione
Verifica tensioni di ingresso ed uscita X
Controllo stato di efficienza ed eventuale regolazione X
Trasformatori ausiliari
Controllo integrità ed efficienza alimentazione X
Controllo morsettiera e serraggio connessioni X
Sezione allarmi
Prova con intervento forzato degli allarmi X
Verifica allarmi sul quadro X
Verifica trasmissione allarmi a distanza X
Struttura autoportante
Pulizia interna ed esterna compresi tutti i componenti X
Verifica corretto funzionamento di blocchi porta e /o X
microinterruttori
Controllo efficienza e serraggio connessioni varie dei X
collegamenti di messa a terra
Conduttori e linee di alimentazione
Controllo integrità ed efficienza X
Verifica resistenza di isolamento X
Controllo serraggio dei terminali e della morsettiera di X
attestazione
MANUTENZIONE CORRETTIVA
Verranno eseguiti tutti gli interventi con la fornitura X
dei materiali di ricambio necessari al corretto
funzionamento
* COMPILAZIONE E APPLICAZIONE DELLA SCHEDA GENERALE SULLA SICUREZZA (OBBLIGATORIA)
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Sch_IE002
ANALISI DELLA SCHEDA
Con la dizione di “quadro elettrico generale”, nel presente capitolo si intende prendere in considerazione una
struttura assiemata contenuta in un involucro rigido, costituita da apparecchiature di interruzione, comando e
controllo in bassa tensione, nonché delle sbarre, dei cavi, dei morsetti, delle segnalazioni e di quant’altro
necessario per la loro corretta interconnessione e per il relativo comando e controllo.
Non si ritiene scopo del presente capitolo l’analisi di tutta la possibile componentistica alloggiabile in un quadro,
bensì solo di quella relativa alla distribuzione elettrica. Non sono oggetto pertanto di analisi componenti quali
schede elettroniche, protezioni elettriche analogiche o digitali, relè, sistemi di automazione, ecc.: per la
manutenzione dei singoli componenti, si rimanda alle indicazioni fornite dai rispettivi costruttori.
La “Scheda di manutenzione ordinaria quadro elettrico generale” è allegata; essa elenca le attività che si ritiene
siano minime ed essenziali per una corretta azione manutentiva periodica e pianificata.
Per ogni attività viene inoltre lasciato uno spazio per le note: se necessario, in esso si può far rimando a fogli
aggiuntivi, da allegare alla scheda di manutenzione, in cui dettagliare più approfonditamente le osservazioni
emerse.
Analisi dei singoli punti
1. Pulizia generale e accurata del quadro
Vanno eseguite tutte le attività di pulizia, sia esterna che interna, volte a eliminare tracce di sporcizia,
polvere, sudiciume, nonché ad eliminare dal quadro insetti o piccoli animali decedutivi. Deve essere tenuta
debita considerazione la presenza di eventuali sfiammate, utili per porre una maggior attenzione su alcuni
componenti del quadro.
2. Esistenza dello schema elettrico aggiornato
Ogni attività che prevede interventi su impianti o componenti elettrici deve partire dalla consapevolezza del
personale di cosa si accinga a fare e dove: imprescindibile è pertanto che gli addetti siano in possesso
all’atto dell’inizio dei lavori della documentazione tecnica relativa all’oggetto dell’attività.
E` importante che la documentazione sia aggiornata, in quanto sono evidenti le difficoltà cui l’operatore
potrebbe dover far fronte trovandosi a che fare con un quadro che ha subito notevoli modifiche rispetto a
quanto indicato nel progetto: si pensi solo al tempo necessario (e al costo che ne deriva) per comprendere
che è proprio quello il quadro su cui si deve operare, che i componenti su cui si doveva intervenire non ci
sono più, e sono stati sostituiti da altri differenti, e così via.
Ovviamente, non è in generale compito degli addetti alla manutenzione l’adeguamento della
documentazione tecnica: si ritiene comunque che essi debbano comunicare a chi di competenza le
difformità riscontrate, per una correzione della documentazione. Eventualmente dovranno annotare le
modifiche che andranno a realizzare, nel caso in cui queste non siano già state integrate nei documenti,
per una successiva integrazione da parte di chi di competenza.
3. Corrispondenza del grado di protezione IP
Durante le attività di manutenzione si richiede che venga ripristinato il grado di protezione del quadro che è
stato perduto per invecchiamento, degrado o utilizzo.
L’esecuzione di modifiche sul quadro, che comportino attività di ripristino rilevanti del grado di protezione,
non sono da considerarsi attività di manutenzione.
Pagina 4 di 7
Sch_IE002
4. Sostituzione di targhette non leggibili
Le targhette identificative del quadro, dei singoli componenti e delle loro funzioni debbono permettere
l’identificazione univoca sia delle funzioni svolte che delle caratteristiche dell’insieme o del componente.
Elementi staccati o di non sicura stabilità debbono essere fissati adeguatamente e nella posizione occupata
in precedenza.
Qualora un componente (interruttore o altro) abbia perduto la propria targhetta di componente, e ciò
pregiudichi in qualche modo l’identificazione univoca delle sue caratteristiche e prestazioni, si ritiene che il
componente vada rimosso e sostituito con uno identico o almeno equivalente, secondo quanto riportato
nella documentazione tecnica costruttiva.
5. Apertura e chiusura dei singoli interruttori
La semplice movimentazione dei componenti elettrici di interruzione permette di verificare la presenza di
anomalie rilevanti (incapacità di richiusura, bloccaggio, impuntamenti, ecc.): la sostituzione dei componenti
che si rivelassero difettosi va nella direzione di evitare comportamenti anomali e difficoltà durante il
normale funzionamento del quadro, quando le interruzioni del servizio per interventi di emergenza
risulterebbero alquanto fastidiose e costose.
6. Controllo integrità ed efficienza alimentazioni
E` da intendersi come la verifica della presenza della tensione nel quadro ed ai morsetti dei componenti
principali, nonché un controllo della simmetria della distribuzione dei carichi sulle tre fasi.
7. Controllo manipolatori di comando e della strumentazione
I manipolatori di comando devono essere verificati nella loro integrità (cedimenti nei punti soggetti a
sforzo, ecc.) e nella funzionalità reale e, se del caso, sostituiti.
La strumentazione che rivelasse danneggiamenti, rotture dei vetri di protezione, malfunzionamenti o
assenza di vita, deve essere sostituita.
8. Controllo lampade spia ed eventuale loro sostituzione
Il funzionamento delle lampade spia è importante per comprendere lo stato attuale degli organi o dei
componenti presenti a bordo quadro, e quindi delle utenze o dei carichi sottesi.
Buona norma progettuale è la presenza nel quadro di un pulsante di prova lampade, che permetta
l’immediata evidenziazione dei componenti guasti, permettendone la rapida sostituzione.
Deve essere tenuta in debita considerazione la durata della vita utile delle lampade presenti, in modo da
poter valutare l’eventuale opportunità di una sostituzione generalizzata preventiva.
9. Controllo morsettiere e serraggio connessioni varie
Le vibrazioni, le dilatazioni termiche e gli scuotimenti meccanici che si verificano abitualmente nei quadri
possono portare ad allentamenti delle viti di fissaggio dei conduttori ai componenti ed alle morsettiere (in
alcuni casi anche delle sbarre): un conduttore mal fissato può portare a surriscaldamenti localizzati, che
possono portare all’accensione di focolai di incendio.
La presenza nell’armadio di morsetteria di tipo antivibrante (con molla o dispositivo equivalente di
mantenimento della pressione sul conduttore) è senz’altro un aiuto per evitare queste situazioni.
E` richiesto che gli addetti “ripassino” tutte le connessioni elettriche, stringendo e serrando quelle che
risultassero poco ferme o allentate.
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Sch_IE002
10. Prova strumentale interruttori automatici magnetotermici differenziali
Non si tratta di una vera e propria attività di manutenzione, bensì di una verifica: si è comunque ritenuto
essenziale che venisse inserita nella scheda, in quanto è in esame il componente più importante del
quadro, che nel caso di mancato o non tempestivo funzionamento può provocare seri problemi.
Non si intende con questo punto l’esecuzione della pressione del tasto di test degli interruttori modulari: i
costruttori già raccomandano che tale operazione debba essere eseguita mensilmente dall’utilizzatore.
Si noti che, vista l’importanza maggiore dei quadri con portata maggiore di 125A, e quindi della necessità
della garanzia del buon funzionamento di questi componenti, la scadenza della verifica degli interruttori
automatici magnetotermici differenziali è annuale.
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Sch_IE002
NOTE E OSSERVAZIONI
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Da compilarsi ad attività terminata
Data Referente Tecnico Tecnico Manutentore
Cognome e nome in stampatello Cognome e nome in stampatello
Firma per esteso Firma per esteso
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Sch_IE003
Impianti di terra
La presente scheda è valida per una sola attività manutentiva sul componente in oggetto.
Non può essere utilizzata per attività eseguite in fasi distinte e/o successive, in quanto essa ha valore
di registrazione di quanto effettuato sul componente in una data definita.
La scheda non ha valore alcuno se non completata della data, dei nomi leggibili e delle firme dei soggetti richiamati in
ultima pagina.
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Sch_IE003
Sch_003 Impianto di terra*
Piano/Locale:……………………….…
Giornaliero
Quando necessario
Settimanale
Quindicinale
Mensile
Trimestrale
Semestrale
Annuale
Quadrimestrale
n. Descrizione operazione
MANUTENZIONE PREVENTIVA
Verifica dello stato dei dispersori e delle congiunzioni X
con la maglia.
Verifica e rilievo dei valori di resistenza dei singoli X
anelli ed eventuale ripristino dei valori entro i limiti di
legge
Controllo della continuità dell’impianto X
MANUTENZIONE CORRETTIVA
Verranno eseguiti tutti gli interventi con la fornitura X
dei materiali di ricambio necessari al corretto
funzionamento
*COMPILAZIONE E APPLICAZIONE DELLA SCHEDA GENERALE SULLA SICUREZZA
(OBBLIGATORIA
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Sch_IE003
NOTE E OSSERVAZIONI
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Da compilarsi ad attività terminata
Data Referente Tecnico Tecnico Manutentore
Cognome e nome in stampatello Cognome e nome in stampatello
Firma per esteso Firma per esteso
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ALLEGATO D04 - SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE PERIODICHE IMPIANTI IDROSANITARI, IMPIANTI FOGNARI, SMALTIMENTO LIQUAMI
SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE PERIODICHE IMPIANTI IDROSANITARI, IMPIANTI FOGNARI, SMALTIMENTO LIQUAMI
Le attività di seguito elencate devono ritenersi esplicative ma non esaustive e vanno integrate con quanto previsto nel Capitolato Tecnico Servizi per il
relativo servizio d.4) Manutenzione periodica programmata impianti idrosanitari, impianti fognari, smaltimento liquami
OPERAZIONI DI VERIFICA DATA DI VERIFICA ANNOTAZIONI
1. verifica della funzionalità degli impianti igienico sanitari, dei componenti elettrici e
meccanici direttamente collegati con il funzionamento degli impianti, delle pompe e dei
serbatoi, degli allacci idrici e fognari;
2. interventi per il regolare funzionamento e la regolazione automatica degli impianti idrici
e fognari;
3. verifica del corretto funzionamento dei dispositivi di scarico e controllo del regolare
collegamento con le condutture di carico e scarico per ogni apparecchio
igienico/sanitario con relativa sostituzione ove necessario dei flessibili deteriorati;
4. manutenzione programmata periodica degli impianti di scarico(sifoni, curve, braghe,
manicotti, raccordi, pilette a pavimento, cassette di cacciata, colonne di scarico
orizzontali e verticali, pozzetti, ecc.);
5. manutenzione di gabinetti, docce, lavabi e altri apparecchi sanitari compresa la verifica
e sistemazione dell'ancoraggio/fissaggio di tutti i sanitari presenti, applicati a muro,
sospesi e a pavimento, incluse eventuali siliconature e fissaggio e sistemazione del
sedile copri vaso;
6. verifica del corretto funzionamento di tutte le rubinetterie ed eventuale riparazione
delle stesse e ripristino della funzionalità;
7. sostituzione di cassette di scarico e galleggianti;
8. verifica dei tappi di tenuta di qualsiasi tipo e forma;
9. verifica delle saracinesche di qualsiasi tipo e ove necessario ripristino della funzionalità;
10. sostituzione di guarnizioni, eccentrici, manicotti, flessibili, ecc.;
11. piccole riparazione di tubazioni incassate o esterne;
12. piccole riparazione impianti idrici incassati, interrati o non interrati, con relative
sostituzioni;
13. sigillatura dei giunti delle colonne di scarico non incassate;
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ALLEGATO D04 - SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE PERIODICHE IMPIANTI IDROSANITARI, IMPIANTI FOGNARI, SMALTIMENTO LIQUAMI
OPERAZIONI DI VERIFICA DATA DI VERIFICA ANNOTAZIONI
14. sostituzione di curve o tratti di scarichi verticali e orizzontali;
15. manutenzione condotte;
16. accurato controllo semestrale di tutti i collettori;
17. pulizia dei collettori, dei pozzetti e delle vasche con l'ausilio di autoespurgo per
garantire il regolare deflusso della fognatura (la cui periodicità sarà dettata dalle
esigenze di ogni singolo edificio);
18. asporto con idonee modalità della sabbia e ghiaia decantate negli impianti e dei grassi
e oli flottati (smaltimento mediante trasporto alle pubbliche discariche);
19. per le centrali di pressurizzazione dell'acqua, verifica dei parametri funzionali delle
autoclavi di pressurizzazione assicurandosi in particolare che la pressione di esercizio
sia attestata al valore prestabilito.
20. controllo, durante l'esercizio degli impianti, del corretto funzionamento delle
apparecchiature di trattamento dell'acqua presenti sugli impianti stessi (sia di
alimentazione dei circuiti che di utilizzo sanitario) ed in particolare:
- addolcitori per la decalcificazione dell'acqua;
- demineralizzatori;
- apparecchi di additivazione di sostanze chimiche.
con precauzione di verificare che le caratteristiche dell'acqua a valle delle
apparecchiature siano quelle attese (almeno semestralmente) e che i prodotti di
consumo quali sale per la rigenerazione delle resine o i prodotti chimici di additivazione
non manchino mai all'interno dei rispettivi contenitori.
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ALLEGATO D04 - SCHEDA ATTIVITA’ MANUTENTIVE PERIODICHE IMPIANTI IDROSANITARI, IMPIANTI FOGNARI, SMALTIMENTO LIQUAMI
OPERAZIONI DI VERIFICA DATA DI VERIFICA ANNOTAZIONI
Ogni trimestre si dovrà procedere ad una serie di controlli che si dovranno così articolare:
• controllo pressione di funzionamento dei gruppi di pressurizzazione;
• controllo del funzionamento degli scaldabagni elettrici.
1) Sanitari
Ogni trimestre si dovrà procedere ad una serie di controlli che si dovranno così articolare:
• controllo tenuta e funzionalità rubinetterie, con eventuale sostituzione o sistemazione di parti
difettose;
• controllo funzionalità scarichi con eventuale disostruzione e/o pulizia sifoni;
• controllo integrità porcellane con segnalazione di rotture;
• controllo staffaggi e/o ingrassaggi con eventuale ripristino;
• pulizia dei pozzetti sifonati.
2) Valvolame e saracinesche
Ogni trimestre si dovrà procedere ad una serie di controlli che si dovranno così articolare:
• prova di funzionalità e verifica di tenuta;
• verifica dell'assenza di perdite ed eventuale loro eliminazione;
• controllo serraggio premistoppa ed eventuale rifacimento.
3) Serbatoi di riserva idrica
Ogni trimestre si dovrà procedere ad una serie di controlli che si dovranno così articolare:
• verifica integrità e stato di conservazione serbatoi e coibentazione;
• controllo funzionalità ed eventuale messa a punto dei regolatori di livello a galleggiante;
• controllo tenuta valvole di ritegno
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Sch_IE004
Impianto di illuminazione
La presente scheda è valida per una sola attività manutentiva sul componente in oggetto.
Non può essere utilizzata per attività eseguite in fasi distinte e/o successive, in quanto essa ha valore
di registrazione di quanto effettuato sul componente in una data definita.
La scheda non ha valore alcuno se non completata della data, dei nomi leggibili e delle firme dei soggetti richiamati in
ultima pagina.
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Sch_IE004
Sch_004 Impianto illuminazione e prese
Piano/Locale:……………………….…
Settimanale
Semestrale
Annuale
Mensile
Trimestrale
Quadrimestrale
Giornaliero
Quando necessario
Quindicinale
n. Descrizione operazione
Manutenzione preventiva
Pulizia completa dei corpi illuminanti, compresi X
riflettori e schermi.
Controllo dello stato di isolamento dei circuiti tra le X
fasi e verso terra.
Verifica del funzionamento e dell’efficienza degli
X
impianti di illuminazione d’emergenza e di sicurezza
Verifica impianti di illuminazione aree esterne.
X
Verifica impianti di illuminazione notturna. X
Controllo a vista dei corpi illuminanti con sostituzione X
delle lampade bruciate o esaurite, reattori, starter,
condensatori, fusibili.
Controllo e verifica degli apparecchi di comando e X
delle prese.
Sostituzione programmata delle lampade causa X
riduzione dell’efficienza (vedi cicli di vita e prestazioni
garantite dai costruttori) al fine di garantire gli
illuminamenti richiesti dalla normativa.
MANUTENZIONE CORRETTIVA
Verranno eseguiti tutti gli interventi con la fornitura X
dei materiali di ricambio (vedi anche ulteriori lampade
nel caso di rotture anticipate) necessari al corretto
funzionamento
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Sch_IE004
NOTE E OSSERVAZIONI
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Da compilarsi ad attività terminata
Data Referente Tecnico Tecnico Manutentore
Cognome e nome in stampatello Cognome e nome in stampatello
Firma per esteso Firma per esteso
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Sch_IE005
Gruppo elettrogeno
La presente scheda è valida per una sola attività manutentiva sul componente in oggetto.
Non può essere utilizzata per attività eseguite in fasi distinte e/o successive, in quanto essa ha valore
di registrazione di quanto effettuato sul componente in una data definita.
La scheda non ha valore alcuno se non completata della data, dei nomi leggibili e delle firme dei soggetti richiamati in
ultima pagina.
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Sch_IE005
Sch_05 GRUPPI ELETTROGENI *
Denominazione:……………………….…
Quindicinale
Mensile
Trimestrale
Giornaliero
Quando necessario
Settimanale
Quadrimestrale
Semestrale
Annuale
n. Descrizione operazione
MANUTENZIONE PREVENTIVA
Gruppo elettrogeno
Avviamento del gruppo in condizione di prova X
Verifica livelli gasolio, olio, liquido radiatore e liquido X
batterie con controllo della densità di queste ultime,
con eventuale rabbocco
Prova allarmi e blocchi visibili sul quadro e nel locale X
sala regia
Quadro di manovra controllo e distribuzione
Pulizia esterna ed interna dell'armadio contenente il X
quadro elettrico di comando, controllo e distribuzione
Controllo delle spie di segnalazione, in caso di X
lampadina bruciata provvedere alla sostituzione,
Controllo del serraggio conduttori sui morsetti dei
teleruttori di manovra ed ausiliari, controllo integrità
ed efficienza alimentazione del teleruttore
Controllo della carica batterie ed eventuale taratura X
Controllo segnalazione di allarme, inserzione e X
disinserzione utenza
Prova scatto od apertura interruttori automatici, X
Prova anomalia tensione generata, Prova anomalia
dissimmetria rete, Prove allarmi e blocchi nel locale
sala regia, Prove di intervento in riserva e rientro
rete,
Verifica efficienza contatti fissi e mobili del teleruttore X
Verifica dei tempi delle fasi d'intervento e rientro rete
Generatore sincrono
Pulizia delle superfici per aspirazione della polvere X
Lavaggio e sgrassaggio esterno
Smontaggio e lavaggio delle griglie per il X
raffreddamento
Controllo temperatura e rumorosità cuscinetti X
Controllo del serraggio bulloneria, connessioni X
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Sch_IE005
Giornaliero
Quando necessario
Settimanale
Quindicinale
Mensile
Trimestrale
Semestrale
Annuale
Quadrimestrale
n. Descrizione operazione
elettriche e meccaniche, Controllo della tensione e
frequenza.
Motore Diesel
Aspirazione della polvere X
Lavaggio e sgrassaggio esterno
Pulizia interna ed esterna del radiatore di X
raffreddamento del motore
Controllo efficienza radiatore X
Sostituzione olio motore, filtri olio motore, filtri X
gasolio, filtri aria, liquido di raffreddamento
elettroradiatore
Controllo del circuito di lubrificazione X
Controllo del circuito di alimentazione combustibile, X
Controllo del circuito di raffreddamento, X
Controllo tensione cinghia di raffreddamento X
alternatore
Controllo del serraggio bulloneria, connessioni X
elettriche e meccaniche
Prova bassa pressione olio X
Prova sovratemperatura Diesel X
Prova riserva carburante X
Prova mancato avviamento X
Prova arresto di emergenza X
Batterie elettriche di avviamento
Pulizia delle batterie elettriche ausiliarie X
Lavaggio e sgrassaggio esterno X
Applicazione del grasso di protezione antiacido sui X
morsetti
Verifica dello stato di carica (densità e tensione) delle X
batterie, qualora la capacità scenda sotto l'80% del
valore nominale provvedere alla sostituzione
Controllo corrente e tensione X
Esecuzione della pulizia del pavimento sotto il gruppo X
elettrogeno mediante scopatura, sgrassaggio e
lavaggio
Serbatoio combustibile
Controllo presenza acqua di sedimentazione ed X
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Sch_IE005
Giornaliero
Quando necessario
Settimanale
Quindicinale
Mensile
Trimestrale
Semestrale
Annuale
Quadrimestrale
n. Descrizione operazione
eventuale eliminazione della stessa
Controllo efficienza indicatori di livello e valvola X
automatica di intercettazione
Controllo tenuta tubazioni di alimentazione X
Controllo funzionalità elettropompa alimentazione X
combustibile
MANUTENZIONE CORRETTIVA
Verranno eseguiti tutti gli interventi con la fornitura X
dei materiali di ricambio necessari al corretto
funzionamento
* COMPILAZIONE E APPLICAZIONE DELLA SCHEDA GENERALE SULLA SICUREZZA
(OBBLIGATORIA
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Sch_IE005
NOTE E OSSERVAZIONI
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Da compilarsi ad attività terminata
Data Referente Tecnico Tecnico Manutentore
Cognome e nome in stampatello Cognome e nome in stampatello
Firma per esteso Firma per esteso
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Sch_IE006
Gruppo statico di continuità
UPS
La presente scheda è valida per una sola attività manutentiva sul componente in oggetto.
Non può essere utilizzata per attività eseguite in fasi distinte e/o successive, in quanto essa ha valore
di registrazione di quanto effettuato sul componente in una data definita.
La scheda non ha valore alcuno se non completata della data, dei nomi leggibili e delle firme dei soggetti richiamati in
ultima pagina.
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Sch_IE006
Sch_06 STAZIONE GRUPPI DI CONTINUITA’ STATICI*
Denominazione:……………………….…
Quindicinale
Mensile
Trimestrale
Giornaliero
Quando necessario
Settimanale
Quadrimestrale
Semestrale
Annuale
n. Descrizione operazione
MANUTENZIONE PREVENTIVA
Raddrizzatore
Pulizia apparecchiatura e componenti X
Controllo elettronico funzionale; X
Controllo morsettiere e serraggio connessioni varie X
Misura a vuoto e a carico della corrente di fase del X
raddrizzatore (verifica
bilanciamento);
Verifica della tensione e corrente di mantenimento X
carica batteria di accumulatori
Controllo della ventilazione. X
Controllo allarmi e parametri di sicurezza; X
-Misura a vuoto e a carico della tensione tampone X
(tensione continua);
-Misura delle tensioni d’alimentazione del ponte X
raddrizzatore;
Controllo stato dei contatti di relè, teleruttori, ecc. ed X
eventuale loro sostituzione
Verifica delle alimentazioni elettroniche; X
Inverter
Pulizia apparecchiatura e componenti X
Controllo morsettiere e serraggio connessioni varie X
Misura a vuoto e a carico delle tensioni d’uscita X
inverter;
Verifica della corrente erogata dalla batteria di X
accumulatori
Verifica delle alimentazioni elettroniche; X
Misura a vuoto e a carico delle correnti sul filtro X
d’uscita;
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Sch_IE006
Giornaliero
Quando necessario
Settimanale
Quindicinale
Mensile
Trimestrale
Semestrale
Annuale
Quadrimestrale
n. Descrizione operazione
Verifica funzionamento ventilatori X
Controllo stato dei contatti di relè, teleruttori, ecc. ed X
eventuale loro sostituzione
-Controllo allarmi e parametri di sicurezza; X
-Prova funzionale in autonomia e verifica della X
frequenza propria;
-Controllo elettronico funzionale; X
-Controllo della ventilazione. X
-Verifica del tensione d’inverter (corrente efficace, X
corrente di picco, fattore di cresta, potenza attiva e
apparente, fattore di potenza, tasso di distorsione in
tensione e corrente);carico effettivo alimentato
dalla
Verifica del buon funzionamento del pannello X
sinottico.
Commutatore statico
Pulizia apparecchiatura e componenti X
Controllo stato dei contatti dei teleruttori ed X
eventuale loro sostituzione
Controllo morsettiere e serraggio connessioni varie X
Verifica corretto funzionamento con esecuzione della X
manovra di commutazione automatica inverter/rete
Verifica efficienza dei dispositivi di segnalazione X
allarme
Quadro di by-pass
Pulizia apparecchiatura e componenti X
Controllo morsettiere e serraggio connessioni varie X
-Misura delle tensioni di rete di soccorso; X
Controllo allarmi e parametri di sicurezza; X
-Prova di commutazione con comando da pannello X
sinottico;
Controllo stato dei contatti di relè, teleruttori, ecc. ed X
eventuale loro sostituzione
-Verifica elettronica della logica del By-pass X
-Verifica del carico effettivo alimentato dalla rete di X
soccorso (corrente efficace, corrente di picco, fattore
di cresta , potenza attiva e apparente, fattore di
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Sch_IE006
Giornaliero
Quando necessario
Settimanale
Quindicinale
Mensile
Trimestrale
Semestrale
Annuale
Quadrimestrale
n. Descrizione operazione
potenza, tasso di distorsione in tensione e corrente).
Quadro di sezionamento
Pulizia apparecchiatura e componenti X
Controllo serraggio connessioni sbarre X
Verifica efficienza apparecchiature e componenti X
Sezione segnalazione e allarmi
Verifica corretto funzionamento delle segnalazione ed X
eventuale sostituzione del materiale minuto guaste
(lampade, fusibili, leds, ecc.)
Struttura autoportante
Pulizia generale interna ed esterna con solventi X
specifici
Accumulatori
Pulizia generale X
Effettuazione della prova del ciclo di carica/scarica X
degli accumulatori
Verifica del livello dell’elettrolita ed eventuale X
rabbocco
Verifica densità elettrolita X
-Controllo di tensione dei monoblocchi batterie, se X
accessibili;
-Verifica efficienza delle connessioni X
-Prova d’autonomia con il carico effettivo; X
-Controllo della temperatura del locale batterie X
-Compensazione della tensione tampone in funzione X
della temperatura ambiente.
Sostituzione per esaurimento ciclo di vita X
MANUTENZIONE CORRETTIVA
Verranno eseguiti tutti gli interventi con la fornitura X
dei materiali di ricambio necessari al corretto
funzionamento
* COMPILAZIONE E APPLICAZIONE DELLA SCHEDA GENERALE SULLA SICUREZZA
(OBBLIGATORIA)
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Sch_IE006
NOTE E OSSERVAZIONI
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Da compilarsi ad attività terminata
Data Referente Tecnico Tecnico Manutentore
Cognome e nome in stampatello Cognome e nome in stampatello
Firma per esteso Firma per esteso
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SCH_D08_IE007_Impianto di Rifasamento automatico.doc
Impianto di Rifasamento automatico
La presente scheda è valida per una sola attività manutentiva sul componente in oggetto.
Non può essere utilizzata per attività eseguite in fasi distinte e/o successive, in quanto essa ha valore
di registrazione di quanto effettuato sul componente in una data definita.
La scheda non ha valore alcuno se non completata della data, dei nomi leggibili e delle firme dei soggetti richiamati in
ultima pagina.
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SCH_D08_IE007_Impianto di Rifasamento automatico.doc
Sch_ 007 Impianto di rifasamento*
Denominazione:……………………….…
Quando necessario
Quindicinale
Mensile
Trimestrale
Giornaliero
Settimanale
Quadrimestrale
Semestrale
Annuale
n. Descrizione operazione
MANUTENZIONE PREVENTIVA
Verifica corretto funzionamento X
Controllo di conservazione dei condensatori
X
Controllo dei contattori, lampade spia, ecc.
X
X
*COMPILAZIONE E APPLICAZIONE DELLA SCHEDA GENERALE SULLA SICUREZZA
(OBBLIGATORIA)
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SCH_D08_IE007_Impianto di Rifasamento automatico.doc
NOTE E OSSERVAZIONI
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Da compilarsi ad attività terminata
Data Referente Tecnico Tecnico Manutentore
Cognome e nome in stampatello Cognome e nome in stampatello
Firma per esteso Firma per esteso
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SCH_D09_IE008_Quadri di media
tensione.doc
QUADRI DI MEDIA TENSIONE
La presente scheda è valida per una sola attività manutentiva sul componente in oggetto.
Non può essere utilizzata per attività eseguite in fasi distinte e/o successive, in quanto essa ha valore
di registrazione di quanto effettuato sul componente in una data definita.
La scheda non ha valore alcuno se non completata della data, dei nomi leggibili e delle firme dei soggetti richiamati in ultima pagina.
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SCH_D09_IE008_Quadri di media
tensione.doc
Sch_008 Quadri di Media Tensione
Denominazione:……………………….…
Trimestrale
Quadrimestrale
Semestrale
Giornaliero
Settimanale
Quindicinale
Mensile
Annuale
Quando necessario
n. Descrizione operazione
Quadri Media Tensione
Pulizia esterna e dei pezzi isolanti separatori Spolvero X
parti metalliche scomparti ed apparecchiature
Controllo serraggio morsetti relativi e connessioni X
elettriche, efficienza di lampade e fusibile
Ispezione degli strumenti con controllo e rilevamento X
della tensione e della corrente
Controllo circuiti ausiliari di allarme e di sgancio X
Controllo funzionamento interruttori M.T. X
Controllo collegamento alla rete di terra X
Scaricatori di media tensione
Controllo integrità ed efficienza X
Segnalatore presenza rete
Verifica efficienza x
Sezionatori di linea – Sezionatori di messa a terra – Interruttore di manovra sezionabile
Pulizia generale e serraggio bulloni e/o morsetti X
Lubrificazione dei contatti, di tutti gli ingranaggi e X
manovellismi
Prova manovra di apertura, chiusura e controllo X
funzionamento interblocchi
Interruttore in olio ridotto
Pulizia generale e verifica degli isolatori X
Verifica del corretto serraggio delle connessioni dei X
conduttori in arrivo ed in partenza
Verifica del regolare funzionamento del motore, relè X
di apertura, blocchi a chiave ed elettrici
Controllo livello olio ed eventuale rabbocco X
Interruttore sottovuoto
Pulizia generale X
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SCH_D09_IE008_Quadri di media
tensione.doc
Semestrale
Giornaliero
Settimanale
Mensile
Trimestrale
Quadrimestrale
Annuale
Quando necessario
Quindicinale
n. Descrizione operazione
Esame visivo accurato degli involucri X
Verifica del corretto serraggio delle connessioni X
Verifica del regolare funzionamento del motore, relè X
di apertura, blocchi a chiave ed elettrici
Controllo efficienza del comando dell’interruttore X
Fusibile M.T.
Verifica corretto intervento meccanismo di sgancio X
Controllo morsettiere e serraggio varie connessioni X
Cella di M.T.
Pulizia interna ed esterna, lubrificazione serrature e X
cerniere
Controllo efficienza e serraggio connessione dei X
collegamenti di terra
Verifica corretto funzionamento di blocchi porta e /o X
microinterruttori
Collegamenti M.T. in cavo
Controllo integrità e pulitura di tutti i terminali di M.T. X
compreso quelli in arrivo dall’erogatore
Controllo visivo dell’integrità dell’isolamento X
Verifica della resistenza di isolamento X
MANUTENZIONE CORRETTIVA
Verranno eseguiti tutti gli interventi con la fornitura X
dei materiali di ricambio necessari al corretto
funzionamento
* COMPILAZIONE E APPLICAZIONE DELLA SCHEDA GENERALE SULLA SICUREZZA (OBBLIGATORIA)
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SCH_D09_IE008_Quadri di media
tensione.doc
ANALISI DELLA SCHEDA
Con la dizione di “quadro elettrico generale”, nel presente capitolo si intende prendere in considerazione una struttura
assiemata contenuta in un involucro rigido, costituita da apparecchiature di interruzione, comando e controllo in bassa
tensione, nonché delle sbarre, dei cavi, dei morsetti, delle segnalazioni e di quant’altro necessario per la loro corretta
interconnessione e per il relativo comando e controllo.
Non si ritiene scopo del presente capitolo l’analisi di tutta la possibile componentistica alloggiabile in un quadro, bensì
solo di quella relativa alla distribuzione elettrica. Non sono oggetto pertanto di analisi componenti quali schede
elettroniche, protezioni elettriche analogiche o digitali, relè, sistemi di automazione, ecc.: per la manutenzione dei
singoli componenti, si rimanda alle indicazioni fornite dai rispettivi costruttori.
La “Scheda di manutenzione ordinaria quadro elettrico generale” è allegata; essa elenca le attività che si ritiene siano
minime ed essenziali per una corretta azione manutentiva periodica e pianificata.
Si è ritenuto opportuno distinguere l’insieme dei quadri elettrici generali in due categorie, in funzione della corrente
nominale tipica:
fino a 125A (inclusi);
oltre 125A.
Ciò sulla base della considerazione che un quadro “importante”, cioè di corrente nominale maggiore, risulta
generalmente prescritto, progettato ed assemblato con una attenzione maggiore rispetto ad uno di portata più bassa.
Le tipologie di manutenzione inpiduate per le due tipologie sono state comunque uniformate: differenze emergono
dalle cadenze temporali richieste per le manutenzioni successive alla prima, proprio a seguito del maggior
“affidamento” che i quadri più importanti dovrebbero dare.
Per ogni attività viene inoltre lasciato uno spazio per le note: se necessario, in esso si può far rimando a fogli
aggiuntivi, da allegare alla scheda di manutenzione, in cui dettagliare più approfonditamente le osservazioni emerse.
Analisi dei singoli punti
1. Pulizia generale e accurata del quadro
Vanno eseguite tutte le attività di pulizia, sia esterna che interna, volte a eliminare tracce di sporcizia, polvere,
sudiciume, nonché ad eliminare dal quadro insetti o piccoli animali decedutivi. Deve essere tenuta debita
considerazione la presenza di eventuali sfiammate, utili per porre una maggior attenzione su alcuni componenti
del quadro.
2. Esistenza dello schema elettrico aggiornato
Ogni attività che prevede interventi su impianti o componenti elettrici deve partire dalla consapevolezza del
personale di cosa si accinga a fare e dove: imprescindibile è pertanto che gli addetti siano in possesso all’atto
dell’inizio dei lavori della documentazione tecnica relativa all’oggetto dell’attività.
E` importante che la documentazione sia aggiornata, in quanto sono evidenti le difficoltà cui l’operatore
potrebbe dover far fronte trovandosi a che fare con un quadro che ha subito notevoli modifiche rispetto a
quanto indicato nel progetto: si pensi solo al tempo necessario (e al costo che ne deriva) per comprendere che
è proprio quello il quadro su cui si deve operare, che i componenti su cui si doveva intervenire non ci sono più,
e sono stati sostituiti da altri differenti, e così via.
Ovviamente, non è in generale compito degli addetti alla manutenzione l’adeguamento della documentazione
tecnica: si ritiene comunque che essi debbano comunicare a chi di competenza le difformità riscontrate, per una
correzione della documentazione. Eventualmente dovranno annotare le modifiche che andranno a realizzare, nel
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SCH_D09_IE008_Quadri di media
tensione.doc
caso in cui queste non siano già state integrate nei documenti, per una successiva integrazione da parte di chi
di competenza.
3. Corrispondenza del grado di protezione IP
Durante le attività di manutenzione si richiede che venga ripristinato il grado di protezione del quadro che è
stato perduto per invecchiamento, degrado o utilizzo.
L’esecuzione di modifiche sul quadro, che comportino attività di ripristino rilevanti del grado di protezione, non
sono da considerarsi attività di manutenzione.
4. Sostituzione di targhette non leggibili
Le targhette identificative del quadro, dei singoli componenti e delle loro funzioni debbono permettere
l’identificazione univoca sia delle funzioni svolte che delle caratteristiche dell’insieme o del componente.
Elementi staccati o di non sicura stabilità debbono essere fissati adeguatamente e nella posizione occupata in
precedenza.
Qualora un componente (interruttore o altro) abbia perduto la propria targhetta di componente, e ciò
pregiudichi in qualche modo l’identificazione univoca delle sue caratteristiche e prestazioni, si ritiene che il
componente vada rimosso e sostituito con uno identico o almeno equivalente, secondo quanto riportato nella
documentazione tecnica costruttiva.
5. Apertura e chiusura dei singoli interruttori
La semplice movimentazione dei componenti elettrici di interruzione permette di verificare la presenza di
anomalie rilevanti (incapacità di richiusura, bloccaggio, impuntamenti, ecc.): la sostituzione dei componenti che
si rivelassero difettosi va nella direzione di evitare comportamenti anomali e difficoltà durante il normale
funzionamento del quadro, quando le interruzioni del servizio per interventi di emergenza risulterebbero
alquanto fastidiose e costose.
6. Controllo integrità ed efficienza alimentazioni
E` da intendersi come la verifica della presenza della tensione nel quadro ed ai morsetti dei componenti
principali, nonché un controllo della simmetria della distribuzione dei carichi sulle tre fasi.
7. Controllo manipolatori di comando e della strumentazione
I manipolatori di comando devono essere verificati nella loro integrità (cedimenti nei punti soggetti a sforzo,
ecc.) e nella funzionalità reale e, se del caso, sostituiti.
La strumentazione che rivelasse danneggiamenti, rotture dei vetri di protezione, malfunzionamenti o assenza di
vita, deve essere sostituita.
8. Controllo lampade spia ed eventuale loro sostituzione
Il funzionamento delle lampade spia è importante per comprendere lo stato attuale degli organi o dei
componenti presenti a bordo quadro, e quindi delle utenze o dei carichi sottesi.
Buona norma progettuale è la presenza nel quadro di un pulsante di prova lampade, che permetta l’immediata
evidenziazione dei componenti guasti, permettendone la rapida sostituzione.
Deve essere tenuta in debita considerazione la durata della vita utile delle lampade presenti, in modo da poter
valutare l’eventuale opportunità di una sostituzione generalizzata preventiva.
9. Controllo morsettiere e serraggio connessioni varie
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SCH_D09_IE008_Quadri di media
tensione.doc
Le vibrazioni, le dilatazioni termiche e gli scuotimenti meccanici che si verificano abitualmente nei quadri
possono portare ad allentamenti delle viti di fissaggio dei conduttori ai componenti ed alle morsettiere (in alcuni
casi anche delle sbarre): un conduttore mal fissato può portare a surriscaldamenti localizzati, che possono
portare all’accensione di focolai di incendio.
La presenza nell’armadio di morsetteria di tipo antivibrante (con molla o dispositivo equivalente di
mantenimento della pressione sul conduttore) è senz’altro un aiuto per evitare queste situazioni.
E` richiesto che gli addetti “ripassino” tutte le connessioni elettriche, stringendo e serrando quelle che
risultassero poco ferme o allentate.
10. Prova strumentale interruttori automatici magnetotermici differenziali
Non si tratta di una vera e propria attività di manutenzione, bensì di una verifica: si è comunque ritenuto
essenziale che venisse inserita nella scheda, in quanto è in esame il componente più importante del quadro, che
nel caso di mancato o non tempestivo funzionamento può provocare seri problemi.
Non si intende con questo punto l’esecuzione della pressione del tasto di test degli interruttori modulari: i
costruttori già raccomandano che tale operazione debba essere eseguita mensilmente dall’utilizzatore.
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SCH_D09_IE008_Quadri di media
tensione.doc
NOTE E OSSERVAZIONI
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Da compilarsi ad attività terminata
Data Referente Tecnico Tecnico Manutentore
Cognome e nome in stampatello Cognome e nome in stampatello
Firma per esteso Firma per esteso
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ALLEGATO E01 – SERVIZIO DI VIGILANZA - DOCUMENTO INTEGRATIVO STABILE
DOCUMENTO INTEGRATIVO
STABILE
LOTTO x
Servizio di vigilanza presso gli immobili dell’Amministrazione
________________________________________________
Per Amministrazione Contraente
Nome e Cognome per esteso
Responsabile Esecuzione Contrattuale
Firma
Per l’Istituto di Vigilanza
Nome e Cognome per esteso
Firma
Servizio di vigilanza
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Riferimenti contrattuali AMM.NE
Direttore dell’Esecuzione Contrattuale
……………………………
Telefono:
E-mail:
Indirizzo
Riferimenti contrattuali dell’Istituto di Vigilanza
Referente per l’Istituto di Vigilanza (responsabile dell’esecuzione del contratto nella
sua globalità)
Nominativo:
Telefono:
E-mail:
Indirizzo:
Riferimenti per condizioni ordinarie
(in orario di lavoro, nei giorni feriali)
AMM.NE ISTITUTO DI VIGILANZA
Nome Cognome
Tel. nnnnnnnnn - Cell. nnnnnnnn
Centralino DAP nnnnnnnn
Riferimenti per condizioni di emergenza
(in orario notturno e nei giorni festivi)
AMM.NE ISTITUTO DI VIGILANZA
Reperibilità
Indirizzo (Provincia)
ESEMPIO DI COMPILAZIONE
VIGILANZA LUNGO IL PERIMETRO ESTERNO DELL’IMMOBILE
Dati dell’immobile
Orario dopo il quale non è più presente
21:00
personale nell’edificio
Orario di chiusura dell’edificio 17:30
Numero e localizzazione degli
accessi/porte da controllare Numero accessi: 6, posti lungo il perimetro del fabbricato
(si intende implicito il controllo di tutte le
finestre)
Presenza e ubicazione di passi carrai e
Passo carraio - pedonale su via Bianchi, al numero 5
passi pedonali
Presenza e ubicazione di autorimessa o Parcheggio scoperto posto nell’area privata di pertinenza al
parcheggio da controllare fabbricato
Presenza e ubicazione di locale
Locale di deposito bombole all’aperto nell’area privata di pertinenza
bombole di gas e impianto di adduzione
adiacente al fabbricato
gas
Non sono presenti locali di detenzione di sostanze tossiche.
Presenza e ubicazione di locale per la Sono presenti tre piccoli locali esterni al fabbricato per il deposito di
detenzione di sostanze tossiche o altri rifiuti speciali.
locali di cui controllare la chiusura Controllo funzionamento ventilatore locale deposito materiale
infiammabile collegato con l’impianto di rivelazione incendi.
Antintrusione, antincendio, ventilazione, rilevazione carenza di
Impianti presenti
ossigeno (collegati tramite combinatore telefonico)
Durata richiesta di ispezione 4 minuti
Rilascio del cartellino di passaggio nei pressi della porta principale e
Modalità di registrazione del passaggio
del locale deposito sul retro.
TELEVIGILANZA CON PRONTO INTERVENTO
Dati dell’immobile
Per la descrizione dei punti critici dello stabile si veda la sezione “vigilanza lungo il perimetro esterno dell’immobile”
Caratteristiche specifiche degli impianti
Vedi Capitolato.
e dei collegamenti presenti
Procedure operative specifiche in
Vedi Capitolato.
relazione agli allarmi
CHIAVI CONSEGNATE
DA UTILIZZARE GIORNALMENTE PER LA VIGILANZA ESTERNA
Nominativo del personale di Vigilanza Chiavi consegnate
Due chiavi per i due cancelli carrai
(per svolgere il servizio di vigilanza lungo il perimetro esterno
dell’immobile)
IN BUSTA CHIUSA, DA UTILIZZARE SOLO IN CASO DI NECESSITÀ
Nominativo del personale di Vigilanza Chiavi consegnate
Badge per apertura di tre porte esterne del fabbricato
(da utilizzare in caso di emergenza, avvisando il personale
AMMINISTRAZIONE reperibile)
La necessità e le modalità di effettuazione della vigilanza all’interno dell’immobile (guardia giurata da sola o accompagnata da personale
AMM.NE) dovranno essere valutate caso per caso in accordo con il personale AMM.NE reperibile per le emergenze.
Servizio di vigilanza
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ALTRI DATI PER L’OTTIMALE SVOLGIMENTO DELLA VIGILANZA
Documenti di
coordinamento con Non sono normalmente presenti in sede altri soggetti oltre ai lavoratori dell’AMM.NE e ad
altri soggetti alcuni appaltatori (imprese di pulizie, manutentori, etc.) o visitatori che in caso di
presenti emergenza abbandonano i locali con le procedure definite dall’AMMINISTRAZIONE.
nell’immobile
Eventuali password Non è prevista alcuna password verbale. Il riconoscimento avviene tramite esibizione da
di riconoscimento parte del personale dipendente del badge identificativo.
Attenersi alle disposizioni di sicurezza previste nel Capitolato e nei documenti di
Altro
coordinamento.
L’Istituto di vigilanza ha effettuato un sopralluogo congiunto visionando i locali da ispezionare in data ….../.…../…...
Oppure – L’Istituto di vigilanza ha già prestato servizio presso le sedi dell’AMM.NE.
L’Istituto di vigilanza dichiara dunque di conoscere gli stabili e gli accessi da controllare.
Le chiavi sono state consegnate in data ….../.…../…...
Servizio di vigilanza
Documento Integrativo Stabile Pagina 4 di 4
ALLEGATO F01 - IMPIANTI GESTIONE CALORE
Servizi di
cucina/mensa e
lavaggio
Data presunta di prima stoviglie, attività
accensione e ultimo Acqua calda di lavanderia e/o Presenza di Impianti
Superficie lorda del Luogo Volume del Luogo di Orario di N° CALDAIE spegnimento degli Produzione di sanitaria consumi sterilizzazione per la Costo storico
Id Luogo di INTESTAZIONE Destinazione d’uso di Fornitura in metri Fornitura in metri cubi Volume Lordo Riscaldato Tipologia di riscaldamento base SCAMBIATORI Impianti per la acqua calda in metri cubi in genere Climatizzazione annualità ______ IVA
Fornitura EDIFICIO UBICAZIONE COMUNE dell’edificio quadrati (presunta) (presunto) in metri cubi (presunto) combustibile settimanale GRUPPI Climatizzazione Invernale (Si/No) (presunto) (Si/No) Estiva (presunto) (10% o 20%)
GRADI-GIORNO DEI COMUNI DEL VENETO
(Estratto del D.P.R. 412/1993 – pubblicato nel supplemento ordinario n. 96 alla G.U. n. 242 del 14 ottobre 1993, e
successive modificazioni)
Provincia di BELLUNO Provincia di PADOVA
COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI- COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI-
CLIMATICA GIORNO CLIMATICA GIORNO
AGORDO 611 F 3376 ABANO TERME 14 E 2383
ALANO DI PIAVE 308 F 3071 AGNA 3 E 2361
ALLEGHE 979 F 3874 ALBIGNASEGO 13 E 2383
ARSIE' 314 F 3063 ANGUILLARA VENETA 6 E 2466
AURONZO DI CADORE 866 F 4166 ARQUA’ PETRARCA 80 E 2344
BELLUNO 389 F 3043 ARRE 5 E 2466
BORCA DI CADORE 942 F 4072 ARZEGRANDE 6 E 2313
CALALZO DI CADORE 806 F 3899 BAGNOLI DI SOPRA 5 E 2466
CANALE D'AGORDO 976 F 4055 BAONE 17 E 2487
CASTELLAVAZZO 498 F 3371 BARBONA 7 E 2436
CENCENIGHE AGORDINO 773 F 3805 BATTAGLIA TERME 11 E 2344
CESIOMAGGIORE 479 F 3341 BOARA PISANI 7 E 2466
CHIES D'ALPAGO 647 F 3463 BORGORICCO 18 E 2399
CIBIANA DI CADORE 985 F 4140 BOVOLENTA 6 E 2383
COLLE SANTA LUCIA 1.453 F 4880 BRUGINE 7 E 2360
COMELICO SUPERIORE 1.210 F 4496 CADONEGHE 15 E 2383
CORTINA D’AMPEZZO 1.211 F 4433 CAMPO SAN MARTINO 28 E 2344
DANTA 1.398 F 4793 CAMPODARSEGO 17 E 2383
DOMEGGE DI CADORE 763 F 3831 CAMPODORO 23 E 2383
FALCADE 1.137 F 4309 CAMPOSAMPIERO 24 E 2431
FARRA D'ALPAGO 395 F 3053 CANDIANA 4 E 2386
FELTRE 325 F 3097 CARCERI 10 E 2421
FONZASO 329 F 3104 CARMIGNANO DI BRENTA 46 E 2385
FORNO DI ZOLDO 848 F 3956 CARTURA 6 E 2344
GOSALDO 1.141 F 4622 CASALE DI SCODOSIA 13 E 2421
LA VALLE AGORDINA 800 F 3848 CASALSERUGO 8 E 2383
LAMON 594 F 3522 CASTELBALDO 12 E 2355
LENTIAI 262 E 2998 CERVARESE SANTA CROCE 19 E 2383
LIMANA 364 E 2906 CINTO EUGANEO 35 E 2421
LIVINALLONGO D.COL DI LANA 1.475 F 4806 CITTADELLA 48 E 2386
LONGARONE 473 F 3331 CODEVIGO 3 E 2313
LORENZAGO DI CADORE 883 F 3982 CONSELVE 7 E 2466
LOZZO DI CADORE 756 F 3820 CORREZZOLA 2 E 2313
MEL 352 F 3140 CURTAROLO 22 E 2383
OSPITALE DI CADORE 490 F 3484 DUE CARRARE 8-9 E 2344
PEDAVENA 359 F 3151 ESTE 15 E 2436
PERAROLO DI CADORE 532 F 3550 FONTANIVA 44 E 2431
PIEVE D’ALPAGO 690 F 3531 GALLIERA VENETA 49 E 2431
PIEVE DI CADORE 878 F 4055 GALZIGNANO TERME 22 E 2418
PONTE NELLE ALPI 392 F 3048 GAZZO 36 E 2385
PUOS D'ALPAGO 419 F 3091 GRANTORTO 36 E 2401
QUERO 288 F 3022 GRANZE 6 E 2410
RIVAMONTE AGORDINO 973 F 4121 LEGNARO 8 E 2383
ROCCA PIETORE 1.143 F 4379 LIMENA 22 E 2383
SAN GREGORIO NELLE ALPI 528 F 3418 LOREGGIA 25 E 2431
SAN NICOLO' DI COMELICO 1.061 F 4260 LOZZO ATESTINO 19 E 2487
SAN PIETRO DI CADORE 1.100 F 4322 MASERA’ DI PADOVA 9 E 2383
SAN TOMASO AGORDINO 1.081 F 4292 MASI 11 E 2355
SAN VITO DI CADORE 1.010 F 4180 MASSANZAGO 18 E 2421
SANTA GIUSTINA 308 F 3071 MEGLIADINO SAN FIDENZIO 12 E 2487
SANTO STEFANO DI CADORE 908 F 4141 MEGLIADINO SAN VITALE 12 E 2421
SAPPADA 1.217 F 4736 MERLARA 12 E 2421
SEDICO 317 F 3085 MESTRINO 20 E 2383
SELVA DI CADORE 1.335 F 4693 MONSELICE 9 E 2411
SEREN DEL GRAPPA 386 F 3176 MONTAGNANA 16 E 2487
SOSPIROLO 447 F 3290 MONTEGROTTO TERME 11 E 2383
SOVERZENE 424 F 3271 NOVENTA PADOVANA 13 E 2383
SOVRAMONTE 610 F 3548 OSPEDALETTO EUGANEO 12 E 2487
TAIBON AGORDINO 618 F 3387 PADOVA 12 E 2383
TAMBRE 922 F 3898 PERNUMIA 9 E 2383
TRICHIANA 347 E 2879 PIACENZA D'ADIGE 10 E 2355
VALLADA AGORDINA 1.035 F 4056 PIAZZOLA SUL BRENTA 30 E 2383
VALLE DI CADORE 819 F 4003 PIOMBINO DESE 24 E 2421
VAS 218 E 2928 PIOVE DI SACCO 5 E 2360
VIGO DI CADORE 951 F 4086 POLVERARA 6 E 2383
VODO DI CADORE 901 F 4007 PONSO 11 E 2421
VOLTAGO AGORDINO 858 F 3971 PONTELONGO 5 E 2360
ZOLDO ALTO 1.177 F 4444 PONTE SAN NICOLO’ 12 E 2383
ZOPPE' DI CADORE 1.460 F 4891 POZZONOVO 6 E 2466
segue provincia di PADOVA segue provincia di ROVIGO
COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI- COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI-
CLIMATICA GIORNO CLIMATICA GIORNO
ROVOLON 18 E 2368 ROSOLINA 1 E 2276
RUBANO 18 E 2383 ROVIGO 7 E 2466
SACCOLONGO 19 E 2344 SALARA 7 E 2355
SALETTO 12 E 2487 SAN BELLINO 7 E 2355
SAN GIORGIO D.PERTICHE 21 E 2383 SAN MARTINO DI VENEZZE 6 E 2466
SAN GIORGIO IN BOSCO 29 E 2431 STIENTA 9 E 2329
SAN MARTINO DI LUPARI 41 E 2431 TAGLIO DI PO 0 E 2276
SAN PIETRO IN GU 44 E 2385 TRECENTA 11 E 2355
SAN PIETRO VIMINARIO 7 E 2411 VILLADOSE 3 E 2466
SANT’ANGELO D.P.DI SACCO 8 E 2383 VILLAMARZANA 7 E 2466
SANTA GIUSTINA IN COLLE 25 E 2399 VILLANOVA DEL GHEBBO 11 E 2410
S.TA MARGHERITA D'ADIGE 12 E 2487 VILLANOVA MARCHESANA 3 E 2347
SANT'ELENA 8 E 2466
SANT'URBANO 9 E 2355
SAONARA 10 E 2423
SELVAZZANO DENTRO 18 E 2383 Provincia di TREVISO
SOLESINO 10 E 2466
STANGHELLA 7 E 2466
TEOLO 16 E 2383 COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI-
TERRASSA PADOVANA 6 E 2383 CLIMATICA GIORNO
TOMBOLO 42 E 2431 ALTIVOLE 88 E 2476
TORREGLIA 23 E 2383 ARCADE 61 E 2441
TREBASELEGHE 22 E 2412 ASOLO 190 E 2662
TRIBANO 6 E 2466 BORSO DEL GRAPPA 279 E 2738
URBANA 13 E 2421 BREDA DI PIAVE 23 E 2364
VEGGIANO 21 E 2344 CAERANO SAN MARCO 124 E 2427
VESCOVANA 6 E 2466 CAPPELLA MAGGIORE 115 E 2601
VIGHIZZOLO D'ESTE 9 E 2421 CARBONERA 18 E 2384
VIGODARZERE 18 E 2383 CASALE SUL SILE 6 E 2447
VIGONZA 10 E 2423 CASIER 12 E 2375
VILLA DEL CONTE 28 E 2431 CASTELCUCCO 189 E 2660
VILLA ESTENSE 10 E 2436 CASTELFRANCO VENETO 43 E 2429
VILLAFRANCA PADOVANA 22 E 2368 CASTELLO DI GODEGO 51 E 2443
VILLANOVA DI CAMPOSAMP. 14 E 2467 CAVASO DEL TOMBA 248 E 2776
VO' 19 E 2487 CESSALTO 5 E 2353
CHIARANO 6 E 2336
CIMADOLMO 32 E 2383
CISON DI VALMARINO 261 E 2808
Provincia di ROVIGO CODOGNE’ 26 E 2422
COLLE UMBERTO 145 E 2659
CONEGLIANO 72 E 2536
COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI- CORDIGNANO 56 E 2456
CLIMATICA GIORNO CORNUDA 163 E 2487
ADRIA 4 E 2466 CRESPANO DEL GRAPPA 300 E 2818
ARIANO NEL POLESINE 2 E 2347 CROCETTA DEL MONTELLO 146 E 2461
ARQUA' POLESINE 8 E 2466 FARRA DI SOLIGO 163 E 2614
BADIA POLESINE 11 E 2355 FOLLINA 191 E 2697
BAGNOLO DI PO 7 E 2355 FONTANELLE 18 E 2379
BERGANTINO 15 E 2355 FONTE 107 E 2439
BOSARO 3 E 2466 FREGONA 281 E 2823
CALTO 11 E 2355 GAIARINE 20 E 2451
CANARO 7 E 2355 GIAVERA DEL MONTELLO 78 E 2468
CANDA 10 E 2355 GODEGA DI SANT’URBANO 52 E 2449
CASTELGUGLIELMO 9 E 2355 GORGO AL MONTICANO 10 E 2354
CASTELMASSA 12 E 2355 ISTRANA 42 E 2405
CASTELNOVO BARIANO 12 E 2355 LORIA 70 E 2477
CENESELLI 13 E 2355 MANSUE’ 13 E 2359
CEREGNANO 5 E 2466 MARENO DI PIAVE 36 E 2428
CORBOLA 2 E 2371 MASER 147 E 2462
COSTA DI ROVIGO 9 E 2466 MASERADA SUL PIAVE 31 E 2376
CRESPINO 1 E 2406 MEDUNA DI LIVENZA 8 E 2348
FICAROLO 10 E 2344 MIANE 259 E 2781
FIESSO UMBERTIANO 9 E 2329 MOGLIANO VENETO 8 E 2546
FRASSINELLE POLESINE 7 E 2466 MONASTIER DI TREVISO 6 E 2337
FRATTA POLESINE 11 E 2410 MONFUMO 227 E 2641
GAIBA 9 E 2338 MONTEBELLUNA 109 E 2404
GAVELLO 4 E 2466 MORGANO 23 E 2396
GIACCIANO C.BARUCHELLA 14 E 2355 MORIAGO DELLA BATTAGLIA 119 E 2564
GUARDA VENETA 5 E 2466 MOTTA DI LIVENZA 9 E 2347
LENDINARA 9 E 2355 NERVESA DELLA BATTAGLIA 78 E 2465
LOREO 1 E 2276 ODERZO 13 E 2358
LUSIA 10 E 2410 ORMELLE 22 E 2388
MELARA 13 E 2355 ORSAGO 44 E 2404
OCCHIOBELLO 8 E 2329 PADERNO DEL GRAPPA 292 E 2745
PAPOZZE 5 E 2347 PAESE 32 E 2401
PETTORAZZA GRIMANI 3 E 2466 PEDEROBBA 174 E 2638
PINCARA 5 E 2370 PIEVE DI SOLIGO 132 E 2624
POLESELLA 6 E 2375 PONTE DI PIAVE 11 E 2368
PONTECCHIO POLESINE 5 E 2466 PONZANO VENETO 36 E 2408
PORTO TOLLE 1 E 2273 PORTOBUFFOLE’ 10 E 2382
PORTOVIRO 1 E 2276 POSSAGNO 276 E 2820
segue provincia di TREVISO segue provincia di VENEZIA
COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI- COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI-
CLIMATICA GIORNO CLIMATICA GIORNO
POVEGLIANO 56 E 2416 TEGLIO VENETO 9 E 2649
PREGANZIOL 12 E 2373 TORRE DI MOSTO 2 E 2649
QUINTO DI TREVISO 17 E 2409 VENEZIA 1 E 2345
REFRONTOLO 216 E 2623 VIGONOVO 8 E 2467
RESANA 31 E 2408
REVINE LAGO 246 E 2795
RIESE PIO X 65 E 2468
RONCADE 8 E 2371 Provincia di VERONA
SALGAREDA 8 E 2351
SAN BIAGIO DI CALLALTA 10 E 2343
SAN FIOR 57 E 2502 COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI-
SAN PIETRO DI FELETTO 221 E 2766 CLIMATICA GIORNO
SAN POLO DI PIAVE 27 E 2402 AFFI 191 E 2607
SAN VENDEMIANO 46 E 2505 ALBAREDO D'ADIGE 24 E 2432
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI 117 E 2454 ANGIARI 17 E 2325
SANTA LUCIA DI PIAVE 55 E 2434 ARCOLE 27 E 2437
SARMEDE 103 E 2546 BADIA CALAVENA 470 F 3059
SEGUSINO 219 E 2735 BARDOLINO 65 E 2231
SERNAGLIA D.BATTAGLIA 117 E 2416 BELFIORE 26 E 2340
SILEA 7 E 2367 BEVILACQUA 14 E 2487
SPRESIANO 56 E 2430 BONAVIGO 19 E 2424
SUSEGANA 76 E 2494 BOSCHI SANT'ANNA 10 E 2481
TARZO 267 E 2828 BOSCO CHIESANUOVA 1.106 F 4089
TREVIGNANO 77 E 2405 BOVOLONE 24 E 2336
TREVISO 15 E 2378 BRENTINO BELLUNO 137 E 2520
VALDOBBIADENE 253 E 2774 BRENZONE 69 D 2099
VAZZOLA 30 E 2398 BUSSOLENGO 127 E 2400
VEDELAGO 43 E 2418 BUTTAPIETRA 38 E 2359
VIDOR 152 E 2470 CALDIERO 44 E 2369
VILLORBA 26 E 2397 CAPRINO VERONESE 254 E 2709
VITTORIO VENETO 138 E 2657 CASALEONE 16 E 2324
VOLPAGO DEL MONTELLO 94 E 2436 CASTAGNARO 14 E 2360
ZENSON DI PIAVE 7 E 2393 CASTEL D’AZZANO 44 E 2487
ZERO BRANCO 18 E 2411 CASTELNUOVO DEL GARDA 130 E 2626
CAVAION VERONESE 190 E 2605
CAZZANO DI TRAMIGNA 100 E 2460
CEREA 18 E 2327
Provincia di VENEZIA CERRO VERONESE 730 F 3480
COLOGNA VENETA 24 E 2432
COLOGNOLA AI COLLI 80 E 2427
COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI- CONCAMARISE 20 E 2330
CLIMATICA GIORNO COSTERMANO 237 E 2682
ANNONE VENETO 9 E 2649 DOLCE’ 115 E 2484
CAMPAGNA LUPIA 3 E 2383 ERBE’ 22 E 2391
CAMPOLONGO MAGGIORE 3 E 2429 ERBEZZO 1.118 F 4109
CAMPONOGARA 4 E 2432 FERRARA DI MONTE BALDO 856 F 3684
CAORLE 1 E 2649 FUMANE 198 E 2618
CAVARZERE 4 E 2313 GARDA 67 E 2252
CEGGIA 2 E 2649 GAZZO VERONESE 16 E 2324
CHIOGGIA 2 E 2313 GREZZANA 169 E 2468
CINTO CAOMAGGIORE 11 E 2649 ILLASI 157 E 2552
CONA 3 E 2313 ISOLA DELLA SCALA 31 E 2348
CONCORDIA SAGITTARIA 5 E 2649 ISOLA RIZZA 23 E 2430
DOLO 7 E 2467 LAVAGNO 67 E 2406
ERACLEA 2 E 2348 LAZISE 76 E 2287
FIESSO D’ARTICO 9 E 2467 LEGNAGO 16 E 2324
FOSSALTA DI PIAVE 5 E 2348 MALCESINE 89 E 2131
FOSSALTA D.PORTOGRUARO 8 E 2649 MARANO DI VALPOLICELLA 350 E 2865
FOSSO’ 7 E 2432 MEZZANE DI SOTTO 122 E 2458
GRUARO 10 E 2649 MINERBE 16 E 2419
JESOLO 2 E 2345 MONTECCHIA DI CROSARA 87 E 2439
MARCON 4 E 2541 MONTEFORTE D’ALPONE 38 E 2359
MARTELLAGO 12 E 2453 MOZZECANE 47 E 2492
MEOLO 4 E 2447 NEGRAR 190 E 2605
MIRA 6 E 2541 NOGARA 18 E 2327
MIRANO 9 E 2541 NOGAROLE ROCCA 37 E 2358
MUSILE DI PIAVE 4 E 2348 OPPEANO 26 E 2340
NOALE 18 E 2527 PALU’ 25 E 2434
NOVENTA DI PIAVE 3 E 2349 PASTRENGO 192 E 2609
PIANIGA 8 E 2462 PESCANTINA 80 E 2324
PORTOGRUARO 5 E 2649 PESCHIERA DEL GARDA 68 E 2381
PRAMAGGIORE 11 E 2649 POVEGLIANO VERONESE 47 E 2492
QUARTO D’ALTINO 4 E 2541 PRESSANA 19 E 2459
SALZANO 10 E 2635 RIVOLI VERONESE 191 E 2607
SAN DONA’ DI PIAVE 3 E 2348 RONCA’ 78 E 2424
SAN MICHELE AL TAGLIAM. 7 E 2649 RONCO ALL’ADIGE 23 E 2335
SANTA MARIA DI SALA 13 E 2467 ROVERCHIARA 20 E 2330
SAN STINO DI LIVENZA 6 E 2649 ROVERE' VERONESE 843 F 3663
SCORZE’ 16 E 2527 ROVEREDO DI GUA' 16 E 2455
SPINEA 6 E 2541 SALIZZOLE 22 E 2333
STRA 9 E 2423 SAN BONIFACIO 31 E 2348
segue provincia di VERONA GAMBELLARA 70 E 2353
GAMBUGLIANO 133 E 2457
segue provincia di VICENZA
COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI-
CLIMATICA GIORNO
SAN GIOVANNI ILARIONE 194 E 2612 COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI-
SAN GIOVANNI LUPATOTO 42 E 2366 CLIMATICA GIORNO
SAN MARTINO B.ALBERGO 45 E 2371 GRANCONA 36 E 2297
SAN MAURO DI SALINE 804 F 3600 GRISIGNANO DI ZOCCO 23 E 2275
SAN PIETRO DI MORUBIO 19 E 2429 GRUMOLO D.ABBADESSE 30 E 2317
SAN PIETRO IN CARIANO 151 E 2439 ISOLA VICENTINA 80 E 2479
SAN ZENO DI MONTAGNA 590 F 3253 LAGHI 567 F 3173
SANGUINETTO 19 E 2328 LASTEBASSE 592 F 3214
SANT’AMBROGIO D.VALPOL. 174 E 2579 LONGARE 29 E 2316
SANT’ANNA D’ALFAEDO 939 F 3819 LONIGO 31 E 2444
SELVA DI PROGNO 570 F 3221 LUGO DI VICENZA 203 E 2572
SOAVE 40 E 2362 LUSIANA 752 F 3519
SOMMACAMPAGNA 121 E 2612 MALO 116 E 2378
SONA 169 E 2571 MARANO VICENTINO 136 E 2411
SORGA’ 25 E 2396 MAROSTICA 103 E 2432
TERRAZZO 12 E 2317 MASON VICENTINO 103 E 2407
TORRI DEL BENACO 67 E 2252 MOLVENA 181 E 2536
TREGNAGO 317 E 2811 MONTE DI MALO 374 E 2855
TREVENZUOLO 31 E 2348 MONTEBELLO VICENTINO 53 E 2325
VALEGGIO SUL MINCIO 88 E 2440 MONTECCHIO MAGGIORE 72 E 2356
VELO VERONESE 1.087 F 4059 MONTECCHIO PRECALCINO 84 E 2485
VERONA 59 E 2468 MONTEGALDA 28 E 2284
VERONELLA 21 E 2427 MONTEGALDELLA 23 E 2275
VESTENANOVA 515 F 3132 MONTEVIALE 157 E 2497
VIGASIO 37 E 2476 MONTICELLO CONTE OTTO 42 E 2376
VILLA BARTOLOMEA 14 E 2320 MONTORSO VICENTINO 112 E 2422
VILLAFRANCA DI VERONA 54 E 2282 MOSSANO 89 E 2384
ZEVIO 31 E 2348 MUSSOLENTE 120 E 2459
ZIMELLA 29 E 2440 NANTO 20 E 2271
NOGAROLE VICENTINO 525 F 3104
NOVE 91 E 2411
NOVENTA VICENTINA 16 E 2490
Provincia di VICENZA ORGIANO 30 E 2442
PEDEMONTE 446 E 2973
PIANEZZE 176 E 2528
COMUNE ALTITUDINE AREA GRADI- PIOVENE ROCCHETTE 279 E 2751
CLIMATICA GIORNO POIANA MAGGIORE 14 E 2451
AGUGLIARO 13 E 2259 POSINA 554 F 3159
ALBETTONE 19 E 2269 POVE DEL GRAPPA 163 E 2525
ALONTE 34 E 2448 POZZOLEONE 56 E 2400
ALTAVILLA VICENTINA 45 E 2381 QUINTO VICENTINO 37 E 2368
ALTISSIMO 672 F 3346 RECOARO TERME 450 E 2879
ARCUGNANO 30 E 2357 ROANA 1.001 F 4163
ARSIERO 356 E 2872 ROMANO D’EZZELINO 132 E 2478
ARZIGNANO 118 E 2432 ROSA’ 96 E 2419
ASIAGO 1.001 F 4163 ROSSANO VENETO 78 E 2366
ASIGLIANO VENETO 17 E 2456 ROTZO 939 F 4281
BARBARANO VICENTINO 60 E 2337 SALCEDO 398 E 2579
BASSANO DEL GRAPPA 129 E 2473 SAN GERMANO DEI BERICI 90 E 2386
BOLZANO VICENTINO 45 E 2381 SAN NAZARIO 160 E 2522
BREGANZE 110 E 2369 SAN PIETRO MUSSOLINO 270 E 2683
BRENDOLA 156 E 2495 SAN VITO DI LEGUZZANO 158 E 2447
BRESSANVIGO 56 E 2400 SANDRIGO 64 E 2343
BROGLIANO 172 E 2521 SANTORSO 240 E 2693
CALDOGNO 53 E 2395 SARCEDO 157 E 2445
CALTRANO 234 E 2678 SAREGO 42 E 2462
CALVENE 201 E 2621 SCHIAVON 74 E 2360
CAMISANO VICENTINO 24 E 2277 SCHIO 200 E 2588
CAMPIGLIA DEI BERICI 16 E 2264 SOLAGNA 131 E 2476
CAMPOLONGO SUL BRENTA 141 E 2491 SOSSANO 19 E 2424
CARRE' 219 E 2546 SOVIZZO 44 E 2380
CARTIGLIANO 85 E 2400 TEZZE SUL BRENTA 69 E 2351
CASSOLA 92 E 2412 THIENE 147 E 2429
CASTEGNERO 22 E 2304 TONEZZA DEL CIMONE 991 F 4367
CASTELGOMBERTO 145 E 2477 TORREBELVICINO 260 E 2666
CHIAMPO 175 E 2526 TORRI DI QUARTESOLO 30 E 2357
CHIUPPANO 241 E 2690 TRISSINO 125 E 2444
CISMON DEL GRAPPA 210 E 2691 VALDAGNO 230 E 2617
COGOLLO DEL CENGIO 305 E 2799 VALDASTICO 405 E 2906
CONCO 830 F 3656 VALLI DEL PASUBIO 350 E 2815
CORNEDO VICENTINO 200 E 2568 VALSTAGNA 147 E 2502
COSTABISSARA 49 E 2388 VELO D'ASTICO 346 E 2862
CREAZZO 99 E 2510 VICENZA 39 E 2371
CRESPADORO 363 E 2836 VILLAGA 45 E 2312
DUEVILLE 57 E 2401 VILLAVERLA 75 E 2470
ENEGO 750 F 3541 ZANE’ 183 E 2488
FARA VICENTINO 202 E 2625 ZERMEGHEDO 84 E 2376
FOZA 1.083 F 4295 ZOVENCEDO 276 E 2693
GALLIO 1.090 F 4308 ZUGLIANO 154 E 2440
ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
LISTA DELLE OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
Dovranno essere eseguite le seguenti operazioni con la relativa periodicità e previa verifiche delle prestazioni richieste da Capitolato Tecnico Servizi relativamente al servizio g.1) Gestione del riscaldamento
ed erogazione acqua calda. Tale prestazioni costituiscono un piano minimale della manutenzione programmata.
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
1. Documentazione Esame della documenta- Devono essere resi disponibili con un sistema di classificazione razionale i documenti tecnici, in spe-
zione tecnica relativa cie quando la loro produzione è a carico dell’Assuntore, di seguito indicati, reperendoli presso il inizio esercizio/ UNI 4.1
all’impianto Committente ove necessario. La mancanza o l’avvenuta scadenza di tali documenti deve essere gestione 10435/95
menzionata in forma scritta nel rapporto di controllo.
a) dichiarazione/i di conformità dell’impianto (gas e termico) rilasciata/e dall’impresa installatrice/i;
b) libretto di centrale e, se previsto, il verbale di collaudo;
c) libretto d’uso e manutenzione dei generatori di calore e targa degli stessi;
d) libretto d’immatricolazione, collaudo e verifiche successive dei generatori di calore (solo per cal-
daie a vapore ove previsto);
e) libretto d’uso e manutenzione dei bruciatori e targa degli stessi;
f) schemi elettrici dei bruciatori e del generatore di calore;
g) documentazione tecnica e schemi di centrale relativi ai sistemi (eventuali) di regolazione della
portata termica;
h) certificati (in copia) di conformità dei dispositivi di sicurezza relativi all’impianto di combustione e
loro scadenza oppure attestato di conformità CE;
i) certificato di prevenzione incendi (CPI) o nulla osta provvisorio (NOP) dei Comandi dei Vigili del
Fuoco per centrali di portata termica maggiore di 116 kW e per serbatoi di stoccaggio fissi o mo-
bili di GPL con capacità maggiore di 75 kg;
l) certificati di garanzia degli apparecchi.
2. Serbatoi per Pulizia interna La pulizia interna dei serbatoi e l'asportazione dei fondami deve essere effettuata :
combustibili liquidi - ogni 6 anni per serbatoi contenenti oli da gas (gasoli). anni: UNI 4.1
Per serbatoi contenenti gasolio l'operazione consiste nell'aspirazione, effettuata mediante una pompa 6 (G.R.) 8364/84
munita di tubazione flessibile che peschi sul fondo e previa apertura del passo d'uomo, delle impu-
rità che sl sono raccolte sul fondo.
La pulizia è da ritenersi conclusa quando, dopo rabbocchi successivi, dalla pompa viene scaricato
gasolio puro.
I fondami asportati dovranno essere raccolti ed alienati, nel rispetto delle vigenti normative, a cura e
spese dell'Assuntore
Le operazioni di pulizia dei serbatoi dovranno essere eseguite prima del ripristino delle giacenze di
gasolio.
1
ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
3. Serbatoi per Ispezione del serbatoio Asportati i fondami, si procede ad un accurato esame dello stato delle pareti interne e, se necessario, anni:
combustibili liquidi se ne deve ripristinare l'efficienza con relativa vetrificazione a carico dell’Assuntore. Per i serbatoi 6 (G.R.) UNI 4.2
interrati contenenti oli da gas (gasoli), deve essere effettuata anche la prova di tenuta stagna se- 8364/84
condo le modalità fissate dalle norme di cui al D.M. 31 luglio 1934.
4. Serbatoi per combusti- Controllo ed eliminazione Almeno una volta all'anno e dopo ogni singolo rifornimento e/o quando si presenti la necessità si
bili liquidi dell'acqua deve procedere al controllo dell'eventuale presenza di acqua di sedimentazione. ogni anno UNI 4.3
L'eventuale acqua di sedimentazione deve essere asportata attraverso l'apposita valvola di spurgo e, 8364/84
in sua mancanza, mediante aspirazione con tubazione zavorrata.
L'acqua aspirata non dovrà essere versata in fognatura o in pozzetti perdenti, ma dovrà essere rac-
colta ed alienata, a cura e spese dell'Assuntore, nel rispetto della vigente normative in materia di
smaltimento rifiuti.
5. Serbatoi per Superficie esterna del Annualmente si deve provvedere all'ispezione delle pareti esterne dei serbatoi metallici ubicati fuori
combustibili liquidi serbatoio fuori terra terra e, se necessario, ripristinare il manto protettivo di vernice. ogni anno UNI 4.4
In caso di alterazione del manto protettivo della vernice si deve: 8364/84
- lavare con solvente la superficie del serbatoio;
- raschiare con spazzole di ferro e tele abrasive ogni traccia dl ruggine;
- stendere due mani a senso incrociato di vernice antiruggine (per garantire una uniforme copertura
è consigliabile usare vernici antiruggine di differente colore) prima della tinta di finitura.
6. Serbatoi per Controllo degli accessori Almeno annualmente provvedere alle seguenti operazioni:
combustibili liquidi del serbatoio - Controllo e, se del caso, sostituzione della guarnizione di tenuta del passo d'uomo; ogni anno UNI 4.5
- Controllo e pulizia del filtro di fondo; 8364/84
- Controllo della eventuale valvola di fondo;
- Controllo e, se del caso, sostituzione della reticella rompifiamma del tubo di sfiato;
- Controllo e, se del caso, sostituzione del limitatore di riempimento della tubazione di carico;
- Controllo dello stato e della tenuta dell'eventuale serpentino di preriscaldamento (solo per oli com-
bustibili);
- Controllo della tenuta delle tubazioni di alimentazione del bruciatore e di ritorno;
- Controllo dell'efficienza della valvola automatica dl intercettazione e della valvola a chiusura rapida
ed eventuale sostituzione;
- Controllo dell'efficienza dell'eventuale indicatore di livello ed eventuale sostituzione, eventuale in-
stallazione dello stesso a carico dell’Assuntore;
- Controllo dell'ermeticità all'acqua del pozzetto del passo d'uomo e del suo drenaggio;
- Controllo della tenuta dei vari attacchi sul coperchio del passo d'uomo;
- Controllo dell'efficienza della messa a terra.
7. Serbatoi per Certificazioni L'effettuazione delle suddette operazioni di manutenzione deve essere attestata in un certificato rila-
combustibili liquidi sciato dall'operatore che vi ha provveduto. ogni anno UNI 4.6
Tale attestato deve essere conservato dall'utente per un periodo non minore di 5 anni, allegato al li- 8364/84
bretto di centrale assieme alle altre certificazioni.
2
ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
8. Linea di alimentazione Esame visivo II controllo e la manutenzione della condotta di derivazione di utenza del gas, fino al misuratore di
del gas gas compreso (misuratore dell’erogazione all’utente), è di competenza dell’azienda erogatrice, che inizio stagione UNI 4.2
deve provvedere alla sua esecuzione con i tempi e le procedure previste. Per il controllo e la ma- 10435/95
nutenzione delle condotte alimentate da serbatoi di stoccaggio di GPL fissi o mobili, il proprietario,
o chi per esso, è tenuto a far controllare da personale abilitato, il tratto di tubazione del gas dal
serbatoio al contatore, se questi esiste, o al rubinetto di intercettazione che delimita la proprietà
della tubazione. Rimane pertanto a carico del manutentore abilitato soltanto il controllo dell’impian-
to a valle del contatore, se esiste, o a valle del rubinetto di intercettazione che delimita la proprietà.
L’esame visivo deve comprendere almeno:
a) inpiduazione ed accesso al contatore del gas. Per impianti sprovvisti di contatore, l’esame della
linea interna inizia dalla valvola di intercettazione manuale, esterna alla centrale termica;
b) esame della linea interna, ove accessibile, dal contatore al rubinetto di intercettazione manuale
esterno al locale di installazione del bruciatore;
c) esame della linea di collegamento esterno-interno (locale di installazione del generatore di calore,
dal rubinetto d’intercettazione manuale esterno a quello della rampa gas);
d) esame della conformità della rampa gas alla UNI 8042.
La non rispondenza alle prescrizioni di sicurezza specifiche di parti della linea di alimentazione del
gas devono essere segnalate per iscritto nel rapporto di controllo.
9. Linea di alimentazione Controlli Controlli saltuari:
del gas Si deve controllare almeno due volte all’anno ed in ogni caso prima della messa in funzione Inizio e metà UNI
dell’impianto: stagione 9317/89 3.4.
- le tubazioni di alimentazione;
Con l’ausilio di adeguati strumenti, devono essere effettuati sulla linea gas almeno i seguenti controlli.
a) Controllo dell’intercettazione manuale esterna.
- Con il bruciatore funzionante a regime, chiudendo il rubinetto manuale esterno della linea di ali- UNI 5.1
mentazione del gas, il bruciatore deve effettuare un arresto di regolazione o di sicurezza. 10435/95
b) Controllo della funzionalità delle eventuali valvole automatiche di intercettazione esterna.
In presenza di valvole automatiche di intercettazione esterna deve essere controllato che:
- le valvole siano di tipo approvato;
- le valvole siano del tipo normalmente chiuso;
- le valvole si aprano esclusivamente all’avvio del bruciatore e si chiudano con lo spegnimento
dello stesso;
- il bruciatore effettui un arresto di regolazione o di sicurezza se le valvole sono diseccitate con il
bruciatore acceso.
c) Controllo della funzionalità dell’eventuale rivelatore di gas.
In presenza di rivelatori di gas, controllare che, con i bruciatori accesi, provocando l’intervento del
rivelatore secondo le modalità di controllo prescritte dal costruttore, i bruciatori controllati effettuino
un arresto di regolazione o di sicurezza.
d) Controllo della tenuta della tubazione del gas a valle del contatore.
3
ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
Con il bruciatore spento, chiuso il rubinetto di intercettazione manuale a contatore, la pressione
letta al manometro installato alla prima presa gas della rampa (fra il filtro e lo stabilizzatore) deve
restare visibilmente immutata per almeno 15 min. In caso di diminuzione sensibile della pressione,
intercettare il gas al contatore e segnalarlo nel rapporto.
10. Rampe gas Controlli Controlli saltuari:
Si deve controllare almeno due volte all’anno ed in ogni caso prima della messa in funzione Inizio e metà UNI
dell’impianto: stagione 9317/89 3.4.
- gli organi di regolazione dal contatore al bruciatore;
Devono essere effettuati i controlli seguenti.
a) Chiudendo il rubinetto di intercettazione manuale sulla rampa gas, il bruciatore deve effettuare un
arresto di regolazione o di sicurezza. Riaprendo il rubinetto, se non è in blocco, il bruciatore deve UNI 5.3
iniziare un ciclo di avviamento completo. 10435/95
b) Con il rubinetto di intercettazione manuale chiuso, controllare che il filtro abbia l’elemento filtrante
correttamente inserito e pulito.
c) La pressione regolata del gas, letta a valle del regolatore, deve essere stabile per tutto il ciclo di
avviamento fino al raggiungimento della portata termica massima regolata. Una diminuzione pro-
gressiva fino al 10% della pressione regolata, passando dalla portata termica minima alla massi-
ma, è accettabile purché avvenga senza oscillazioni.
d) La pressione di uscita del regolatore di pressione deve essere quella indicata dal costruttore del
bruciatore o compresa nella banda di funzionamento ammessa dallo stesso.
e) Abbassando la taratura del pressostato di massima quando esista, il bruciatore deve effettuare un
arresto di regolazione o sicurezza. In caso di arresto di regolazione, riportando il pressostato al
valore di taratura, il bruciatore deve riavviarsi con un nuovo ciclo di avviamento completo.
f) Nella rampa gas dotata del dispositivo per la prevenzione delle fughe interne di gas, aprendo una
presa di pressione compresa fra le due valvole della rampa, durante il periodo di verifica di tenuta
delle stesse, il dispositivo deve andare in blocco.
a) Nella rampa gas equipaggiata di sfiato in atmosfera, in assenza di controllo di tenuta delle valvo-
le, togliendo tensione alla valvola di sfiato:
- il bruciatore acceso effettua un arresto di regolazione o di sicurezza;
- il bruciatore spento non si riavvia.
b) Nella rampa avente due dispositivi di intercettazione in serie ma priva di qualsiasi dispositivo di
controllo della loro tenuta, accertare che un manometro, collegato con lo spazio compreso fra le
due chiusure:
- a bruciatore spento rimane in pressione (chiusura efficace a valle);
- scaricando la pressione fino a zero questa non tende a risalire (chiusura efficace a monte).
11. impianto Controllo Deve essere controllato che:
4
ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
a) l’accoppiamento generatore di calore-bruciatore sia eseguito nel rispetto delle regole dell’arte e inizio esercizio UNI 5.6
delle prescrizioni di montaggio fomite sia dal costruttore del generatore di calore sia dal costruttore 10435/95
del bruciatore, in caso contrario le eventuali modifiche devono essere effettuate a carico
dell’Assuntore;
b) il montaggio del bruciatore e del gruppo valvole sia stato realizzato in modo che risulti agevole sia
l’apertura degli sportelli (eventuali) del generatore di calore per le pulizie, sia l’accesso alla testa
del bruciatore per le debite regolazioni e manutenzioni;
c) l’apertura dei portelloni d’ispezione del generatore di calore o l’accesso alla testa del bruciatore
per manutenzione possa avvenire senza necessità di sconnettere cavi o linee elettriche, in partico-
lare quelle di collegamento fra il quadro elettrico del bruciatore, la rampa gas ed i termostati (pres-
sostati) del generatore di calore. Quando le sconnessioni fossero inevitabili, queste siano realizza-
te mediante spine e prese multiple non intercambiabili;
d) sulle condotte di scarico dei prodotti della combustione non vi siano serrande di alcun genere, ne
regolabili manualmente ne motorizzate. In caso di generatore di calore a focolare in depressione
con ventilatore di estrazione dei prodotti della combustione, la eventuale serranda di regolazione
sullo scarico dei prodotti della combustione sia stata bloccata nella posizione corrispondente alla
minima depressione necessaria nel focolare (compatibilmente con un corretto funzionamento)
quando il bruciatore funzioni alla potenza nominale;
e) ogni generatore di calore sia collegato, ad una canna fumaria dedicata. In caso di dubbi sulla con-
formità o quant’altro, richiedere di visionare il progetto.
12. Bruciatori Manutenzione generale La manutenzione dei bruciatori deve essere effettuata da personale specializzato. possibilmente dal
costruttore, e, se del caso, presso un'officina specializzata. Straordinaria UNI 5.1
8364/84
13. Bruciatori Esame visivo Deve essere controllato che:
a) la targa sia integra e leggibile; inizio stagione UNI 4.5
b) il bruciatore sia esente da incrostazioni, ossidazioni, bruciature, o altre alterazioni che ne possa- 10435/95
no compromettere l’efficienza e la buona conservazione;
c) gli organi di movimento meccanico siano integri, senza segni di usura e lubrificati secondo quan-
to previsto dal costruttore nel libretto di uso e manutenzione;
d) gli organi soggetti a sollecitazioni termiche (come la testa di combustione) siano integri e senza
segni di usura e/o deformazione;
e) il circuito dell’aria sia pulito e sgombro da qualsiasi impedimento al libero flusso del comburente;
f) tutti i dispositivi di regolazione siano in buono stato di conservazione;
g) la guarnizione di tenuta del bruciatore sulla piastra di applicazione al generatore di calore sia in-
tegra e non vi sia alcuna traccia di fughe di prodotti della combustione, (per esempio bruciature
della vernice circostante);
h) la penetrazione della testa di combustione del bruciatore nel focolare sia in accordo con quanto
prescritto dal costruttore del generatore di calore;
i) in assenza delle precise indicazioni di cui in h, controllare che: non vi siano tracce di fusione o
5
ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
degradazione del refrattario nella zona di formazione della fiamma, non vi siano surriscaldamenti
sulla testa di combustione del bruciatore, nei generatori di calore ad inversione di fiamma la testa
di combustione penetri nel focolare in modo tale da consentire l’effettiva inversione di fiamma
nella camera di combustione.
14. Bruciatori a Manutenzione ordinaria La manutenzione ordinaria dei bruciatori comporta la pulizie delle parti accessibili e lo smontaggio 6 mesi (servizio
combustibile liquido degli organi dl combustione. continuo) UNI 5.2
8364/84
Tutte le operazioni devono essere effettuate con l'interruttore elettrico generale aperto. 12 mesi (servizio
stagionale)
- Gli ugelli devono essere sostituiti dopo un numero di ore di funzionamento prescritto dal costrutto-
re; sarebbe comunque opportuna la loro sostituzione all’inizio di ogni stagione di riscaldamento.
L'ugello o gli ugelli devono essere smontati e puliti con solventi senza avvalersi dl utensili metallici
per la loro pulitura.
- La testa di combustione deve essere pulita e disincrostata secondo necessità e con attenzione per
evitare danneggiamenti.
- Gli elettrodi di accensione devono essere smontati dai loro morsetti di fissaggio e puliti accurata-
mente anche nelle parti costituite dagli isolatori questi ultimi devono risultare perfettamente puliti
ed assenti da venature a/o screpolature.
- Nel rimontaggio si deve controllare che ugello, diaframma di turbolenza e boccaglio siano tra di
loro centrati e che vengano mantenute esattamente le posizioni previste dal costruttore per gli
elettrodi, gli ugelli, II diaframma di turbolenza e il boccaglio e la rispettiva distanza.
- Il filtro di linea deve essere pulito smontando l'elemento filtrante e, se necessario, lavandolo.
- La fotocellula o la fotoresistenza devono essere pulite accuratamente dalla presenza dl fumo, fu-
liggine o sporcizia depositatosi sulle loro superficie.
- Il preriscaldatore dell'olio combustibile deve essere pulito smontandolo e lavandolo internamente.
Anche il filtro del preriscaldatore deve essere pulito, svuotandolo e lavandolo, se necessario.
- Durante il periodo di inattività, i bruciatori devono essere protetti dalle polveri mediante una ade-
guata copertura.
- La manutenzione ordinaria deve essere eseguita ogni 6 mesi se il servizio è continuativo; ogni 12
mesi se il servizio è stagionale. In ogni caso, la manutenzione ordinaria deve essere effettuata alla
fine di ogni stagione di riscaldamento.
15. Bruciatori a Controlli - verifica della tenuta delle elettrovalvole del bruciatore controllando che durante la fase di prelavag-
combustibile liquido gio non fuoriesca combustibile dall'ugello o dagli ugelli del bruciatore ogni anno UNI 5.3
- controllo della pompa dal bruciatore, a bruciatore funzionante, verificando, mediante l'inserimento 8364/84
sulla pompa del manometro e del vacuometro, la pressione di alimentazione e di aspirazione del
combustibile. La pressione di alimentazione deve essere regolata agendo sull'apposita valvola.
- Pulizia degli ugelli, della testa di combustione, degli elettrodi d'accensione e dei relativi isolatori,
delle fotocellule o fotoresistenze, dei preriscaldatori dell'olio combustibile e relativi filtri.
- Pulizia dalla fuliggine mediante soffiature di aria compressa del motore, della ventola e del quadro
6
ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
elettrico di comando.
- Pulizia esterna del bruciatore e suo successivo avvolgimento in fogli di plastica pesante, al fine di
preservarlo dalla polvere durante il periodo di inattività.
- Smontaggio e pulizia di tutti i filtri inseriti sulle linee di alimentazione del combustibile.
Nel rimontaggio delle varie parti e dei vari organi di combustione si deve controllare che vengano
mantenute le posizioni e le rispettive distanze previste dal costruttore per gli elettrodi, gli ugelli, il dia-
framma di turbolenza, ed il boccaglio.
16. Bruciatori a gas Controlli Deve essere controllato che:
a) i dati di targa siano leggibili; Inizio e metà UNI 5.4
b) il programmatore di comando e controllo abbia il ciclo di avviamento ed i tempi di preventilazione stagione 10435/95
e sicurezza previsti dalla UNI 8042 o dalla UNI 8125;
c) le accensioni e le variazioni di portata termica erogata dal bruciatore avvengano senza ritardi,
contraccolpi, pulsazioni, salvo perse prescrizioni;
d) interrompendo la presa d’aria al pressostato di consenso all’avviamento il bruciatore:
e) se è spento va in blocco all’avviamento senza aprire le valvole del gas,
f) se è acceso si mette in blocco entro il tempo di sicurezza, oppure (solo per portata termica mino-
re di 350 kW) effettua un arresto di regolazione;
g) nel bruciatore munito di controllo dell’arco elettrico di accensione, staccando l’alimentazione del
trasformatore di accensione, il bruciatore vada in blocco all’avviamento senza aprire le valvole
del gas;
h) nel bruciatore munito di bruciatore pilota:
i) impedendo l’apertura di una valvola automatica del gas sulla rampa pilota il bruciatore vada in
blocco all’avviamento dopo il primo tempo di sicurezza, senza aprire le valvole del gas della
rampa principale,
j) impedendo l’apertura di una valvola automatica del gas della rampa principale, il bruciatore vada
in blocco all’avviamento, dopo aver rilevato la fiamma pilota, allo scadere del secondo tempo di
sicurezza;
k) oscurando la cellula oppure scollegando elettricamente l’elettrodo di ionizzazione o sistema equi-
valente, nella fase di avviamento del bruciatore si verifichi un arresto di blocco;
l) innescando la cellula (quando esista) mediante simulazione di fiamma o sistema equivalente,
durante il periodo di avviamento, prima dell’accensione dell’arco elettrico, il bruciatore effettua un
arresto di blocco;
m) nei bruciatori a servizio continuo, (senza almeno un arresto di regolazione nelle 24 h) il dispositi-
vo di sorveglianza fiamma sia del tipo ad autoverifica continua;
n) i dispositivi di azionamento della portata d’aria, di gas e di correlazione fra i due fluidi, ove esi-
stenti, siano efficienti e diano luogo ad escursioni di potenza, dal minimo al massimo, senza irre-
golarità;
o) la presa d’aria del bruciatore non sia ostruita e sia protetta da griglia;
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
p) le linee elettriche di collegamento dei dispositivi di regolazione e sicurezza (termostati, presso-
stati, ecc.) al bruciatore siano almeno due distinte, una per quelli di comando e regolazione ed
una per quelli di protezione o sicurezza (blocco).
17. Bruciatori Revisione In relazione al totale delle ore di esercizio (di regola diecimila, contate indipendentemente dalle pau-
se del funzionamento nel caso di bruciatori tutto o niente) è opportuno che i bruciatori, specie se do- ogni 10.000 ore UNI 5.4
tati di parti mobili. vengano assoggettati ad una revisione presso un'officina specializzata e possibil- 8364/84
mente presso quella del costruttore.
La revisione comporta lo smontaggio di tutti i componenti che devono essere puliti, esaminati e, se
del caso. riparati o sostituiti.
Nei bruciatori a combustibile liquido un'attenzione particolare deve essere rivolta alla pompa di ali-
mentazione.
In tutti i bruciatori dotati di parti rotanti devono essere puliti ed ingrassati i cuscinetti della parti stes-
se.
In tutti i bruciatori sl deve controllare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, con le modalità di prova
fissate dalle norme vigenti.
18. Bruciatori Rimessa in Le operazioni di manutenzione dei bruciatori per gas o per combustibili liquidi devono essere certifi-
esercizio/controllo della cate dall'officina o dal manutentore che le ha effettuate e riportate o allegate al libretto di centrale. Inizio e metà sta- UNI 5.5
combustione Al momento della rimessa in esercizio dell'impianto devono essere eseguite le prove di combustione gione 8364/84
previste dal D.P.R. 28 giugno 1977 n. 1052.
Se si tratta di bruciatori a combustibile liquido o di bruciatori di gas ad aria soffiata, occorre accertarsi
il buon funzionamento del bruciatore assicurandosi che la fiamma non sia disassata rispetto al focola-
re, non lambisca o non investa alcuna parte della caldaia e si sviluppi correttamente tutta all’interno 3.4
della camera di combustione per evitare il rapido deterioramento del generatore di calore. UNI
Se si tratta di bruciatori atmosferici di gas, occorre controllare il colore e lo sviluppo della fiamma così 9317/89
da assicurarsi della corretta carburazione. Occorre verificare altresì che la fiamma non lambisca lo
scambiatore,
I risultati delle prove di combustione devono essere riportati sul libretto di centrale.
Controlli da eseguire ad impianto inattivo e con alimentazione elettrica esclusa: UNI
Si deve controllare che non siano bloccate le parti di apparecchi destinate a moti rotatori (bruciatori) 9317/89 3.7
19. Generatori di calore Manutenzione generale La manutenzione dei generatori di calore, che hanno come fluido vettore l'acqua, deve essere effet-
tuata come prescritto dal costruttore seguendo le istruzioni contenute nel libretto, che accompagna il extra canone UNI 6.1.
generatore di calore, che deve essere conservato. 8364/84
20. Generatori di calore Manutenzione ordinaria La manutenzione ordinaria del generatori di calore comporta essenzialmente la pulizia dei passaggi 15 gg.
del fumo (GR) UNI 6.2.
Nei generatori alimentati da bruciatori azionati da motori elettrici e/o dotati di accensione elettrica le 8364/84
operazioni di pulizia devono essere eseguite dopo aver aperto l'interruttore generale e aver protetto
e, se necessario, smontato il bruciatore.
Aperti il o i portelli, sl procede alla pulizie del focolare e dei passaggi del fumo con mezzi meccanici o
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
chimici fino ad eliminare perfettamente incrostazioni e fuliggini eventualmente presenti,
Si richiudono il o i portelli e se questi sono del tipo con camera di combustione pressurizzata occorre
assicurarsi della tenuta delle guarnizioni provvedendo, se del caso, alla loro sostituzione. inizio
Nelle caldaie a gas dotate di batteria alettata, occorre pulire accuratamente tra le alette così da non +metà stag.(M)
ostacolare il passaggio dei prodotti della combustione.
Le operazioni dl cui sopra devono essere eseguite durante il periodo di esercizio, qualora si rendes-
sero necessarie ad un controllo da effettuarsi con una periodicità di massima quindicinale per i gene-
ratori di combustibile liquido e semestrale per quelli a combustibile gassoso ed in ogni altro vaso al-
lorché la temperatura del fumi, all’uscita del generatore, è aumentata di:
80 °C per potenza del focolare fino a 100 kW
60 °C per potenza del focolare oltre 100 fino a 250 kW
40 °C per potenza del focolare oltre 250 kW
rispetto alla temperatura dei fumi all'atto del collaudo, o a quella indicata dal costruttore, o a quella ri-
levata con generatore di calore pulito o nuovo.
La pulizia a fondo deve essere comunque eseguita allorché si prevede un periodo dl inattività dl dura-
ta maggiore di un mese e in questo caso occorre controllare i risultati a distanza di circa 10 giorni in UNI
quanto sovente si rende necessaria una seconde pulizia. 9317/89
Si deve controllare almeno due volte all’anno ed in ogni caso prima della messa in funzione 3.4.
dell’impianto:
- il dispositivo di protezione del o dei bruciatori contro la mancanza di fiamma;
- la testa di combustione del bruciatore per pulizia, verificando che il diaframma di turbolenza
non presenti difetti, che gli ugelli del bruciatore abbiano una adeguata angolatura e non siano lo- UNI
gorati o incrostati. 9317/89 3.5.1
-
Ogni qualvolta la temperatura dei fumi superi di 50 °C il valore rilevato a caldaia pulita eseguire la pu-
lizia chimica dei passaggi di fumo della caldaia con mezzi meccanici, cioè con scovoli se i passaggi
sono cilindrici oppure ricorrendo alla pulizia chimica se i passaggi hanno forma irregolare. Se il gene-
ratore è provvisto di tubolari, questi devono essere estratti durante le operazioni di pulizia e poi rein-
seriti nella corretta posizione. UNI 3.7
Controlli da eseguire ad impianto inattivo e con alimentazione elettrica esclusa: 9317/89
Si deve controllare:
- che siano ben puliti i passaggi del fumo nel o nei generatori di calore;
- che siano ben chiuse le portine di ispezione delle caldaie, gli sportelli di ispezione alla base
dei camini, i fori per il prelievo dei campioni o per la inserzione dei termometri;
- che siano chiuse le serrande sui raccordi fumari delle caldaie destinate a restare inattive;
Eventuale sostituzione delle piastre della pigiata.
21. Generatori di calore Controllo delle combu- Si deve controllare almeno due volte all’anno ed in ogni caso prima della messa in funzione
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
stione dell’impianto: inizio+metà stag. UNI 3.4.
- il buon funzionamento del bruciatore assicurandosi che la fiamma non lambisca o non inve- 9317/89
sta alcuna parte della caldaia e si sviluppi tutta all’interno della camera di combustione per evitare
il rapido deterioramento del generatore di calore;
Controlli scadenzati (ogni 2 mesi) 3.3.
Si deve controllare il rendimento della combustione misurando la temperatura, il contenuto in volume UNI
di CO2 o di ossigeno e nel caso di impianti funzionanti a gas anche di CO. 9317/89
Nel caso di combustibili liquidi si verifica anche l’indice di fumosità (numero di Bacharak).
6.3.
All'inizio ed almeno una seconda volta durante l'esercizio stagionale, occorre eseguire un controllo
delle combustione atto ad accertare che il rendimento del generatore non è inferiore a quello prescrit- UNI
to dalle disposizioni in vigore; 8364/84 6
effettuare il controllo della combustione secondo UNI 10389.
UNI 7
Al termine degli esami e dei controlli deve essere redatto un rapporto di controllo da rilasciare al pro- 10435/95
prietario o a chi per esso che ne deve confermare il ricevimento. Tale rapporto deve essere conser-
vato congiuntamente al libretto di centrale, ed in esso devono essere indicate le situazioni riscontrate,
gli interventi effettuati per ripristinare i livelli di prestazioni e/o di sicurezza previsti dalle norme e le UNI
eventuali osservazioni, raccomandazioni e prescrizioni. 10435/95
22. Generatori di calore Fanghi e incrostazioni Qualora in un generatore ad acqua calda o surriscaldata, o a vapore siano presenti fanghi od incro-
stazioni, ciò che si deduce di regola da un aumento della temperatura dei fumi a passaggi del fumo extra canone UNI 6.4.
perfettamente puliti, occorre provvedere alla loro eliminazione mediante un lavaggio chimico eseguito 8364/84
da personale specializzato.
Per l'eliminazione dai soli fanghi si procede mediante lo spurgo dalle apposite aperture qualora il ge-
neratore ne sia provvisto
23. Generatori di calore Esame visivo dello stato Deve essere controllato quanto segue:
di conservazione a) l’integrità della targa e la leggibilità dei dati; inizio stagione UNI 4.6
b) stato di pulizia del focolare e tubi di fumo. La presenza di nero fumo, anche solo in tracce testimo- 10435/95
nia valori del rapporto aria/combustibile, nella combustione, potenzialmente pericolosi;
c) integrità e stato di conservazione di eventuali refrattari e materiali isolanti interni, specialmente
nella zona di penetrazione del bruciatore, del portellone e di ogni altra superficie non bagnata del
circuito dei prodotti della combustione;
d) stato di conservazione delle superfici metalliche (accessibili) interne al circuito dei prodotti della
combustione, con particolare riguardo alle zone di saldatura;
e) integrità e stato di usura di eventuali turbolatori;
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
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f) stato di conservazione ed integrità dei materiali isolanti della coibentazione delle superfici esterne
del generatore di calore e del mantello che deve essere sempre correttamente montato.
24. Camere di combustio- Manutenzione delle ca- Alla fine di ogni periodo di attività occorre effettuare la pulizia delle camere di combustione.
ne e condotti fumo mere di combustione - controllo di tenuta delle camere di combustione dei generatori di calore a tiraggio naturale e si- fine stagione UNI 7.1.
gillatura delle fessure eventualmente rilevate; 8364/84
- controllo ed eventuale ripristino o sostituzione dei materiali refrattari;
- controllo di tenuta ed eventuale sostituzione delle guarnizioni dei portelli con camera di combu-
stione pressurizzata.
- Accurata asportazione, con mezzi meccanici o chimici, di incrostazioni, di fuliggini e di fanghi
giacenti nei passaggi del fumo, nelle camere di combustione e nei focolari.
- Lubrificazione con olio bruciato e grafite dei tubi di fumo.
- Eventuale ritubatura delle caldaie
- Disincrostazione e pulitura del mantello esterno.
Tutte le operazioni di pulizia devono essere eseguite dopo aver protetto e, se necessario, smontato il
bruciatore; occorre inoltre controllarne i risultati a distanza di circa 10 giorni e, se necessario, effet-
tuare una seconda pulizia.
All'atto della pulizia occorre controllare e, se occorre ripristinare gli eventuali materiali refrattari: pigia-
te. rivestimenti, cono protezione bruciatori, ecc.
25. Camere di combustio- Controlli della tenuta del- Almeno una volta all'anno occorre assicurarsi della tenuta delle camere di combustione dei generatori
ne e condotti fumo le camere di combustio- di calore a tiraggio naturale provvedendo alla sigillatura delle fessure eventualmente rilevate tra il ge- inizio stagione UNI 7.2.
ne. neratore e il basamento e tra gli elementi (nel caso di generatore ad elementi scomponibili), così da 8364/84
evitare infiltrazioni d'aria.
26. Camere di combustio- Manutenzione dei con- Occorre periodicamente effettuare la pulizia dalle fuliggini di tutti i condotti del fumo: raccordi del ge-
ne e condotti fumo dotti del fumo neratore, eventuali canali fumari, camino, camerette di raccolta previste alla base di ogni tronco anni 4 (G.R.); UNI 7.3
ascendente. mediante raschiatura, dei tratti orizzontali e verticali di tutti i condotti del fumo (raccordi anni 5(gas M) 8364/84
dei generatori di calore, canali fumari, camini, camerette di raccolta poste alla base dei tronchi ascen- 4.7.
denti).Le fuliggini ed ogni altro residuo dovranno essere rimossi ed allontanati; il loro smaltimento do- UNI
vrà avvenire nel rispetto delle norme vigenti, a cura e spese dell'Assuntore. 10435/95
Revisione delle serrande con oliatura delle cerniere, dei cavi e delle carrucole.
La periodicità dipende dal combustibile usato, dalla qualità della combustione a dalla durata del fun-
zionamento.
Di massima si prevede una periodicità biennale per focolari a gas, quadriennali per focolari a com-
bustibili liquidi, triennale per focolari a combustibili solidi.
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
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Esame visivo del camino e dei condotti dei prodotti della combustione
Deve essere effettuata l’ispezione dei condotti dei prodotti della combustione e del camino per accer-
tarne l’integrità.
A tal fine l’esame visivo deve accertare quanto segue:
a) Il percorso dei condotti dei prodotti della combustione, dal generatore di calore al camino, sia
privo di brusche variazioni di sezione e/o direzione;
b) la sezione del condotto dei prodotti della combustione, sia non minore della stessa sezione del
raccordo di uscita dal generatore di calore;
c) i tratti suborizzontali dei condotti dei prodotti della combustione non devono avere tratti orizzon-
tali o in contropendenza;
d) il condotto dei prodotti della combustione sia di metallo, accuratamente coibentato o di altro ma-
teriale idoneo; la coibentazione non si bagni per effetto di condense o di agenti atmosferici;
e) l’innesto del condotto dei prodotti della combustione nel camino deve avvenire con sensibile in- UNI
clinazione verso l’alto e senza sporgere all’interno; 9317/89 3.7
f) il camino, se di muratura o di conglomerato cementizio, non presenti macchie causate da con-
dense, ne segni di lesioni da gelo ne fessurazioni;
g) non siano presenti eventuali depositi di fuliggine o altro materiale nei canali da fumo o alla base
del camino.
Controlli da eseguire ad impianto inattivo e con alimentazione elettrica esclusa:
Si deve controllare:
- che il camino, i canali da fumo ed i raccordi fumari siano liberi e sgomberati dalla fuliggine;
27. Camere di combustio- Controllo della tenuta dei Almeno in occasione della pulizia dei condotti del fumo, occorre controllarne la tenuta accertando du- anni:
ne e condotti fumo condotti del fumo rante il funzionamento a regime del generatore la differenza tra il contenuto dl CO 2 all'uscita dei fumi 4(G.R.); UNI 7.4.
dal generatore e quella alla base e alla sommità del camino. Le fenditure o lesioni da cui entra l'aria 5(gas M) 8364/84
devono essere sigillate.
28. Camere di combustio- Controllo del tiraggio Almeno all'inizio di ogni periodo di attività occorre effettuare durante il funzionamento a regime una
ne e condotti fumo misura del tiraggio all'ingresso delle camere di combustione ed alla base del camino verificando la inizio stagione UNI 7.5.
loro eventuale difformità dai valori di collaudo che denuncia ostruzioni o altri inconvenienti nei condot- 8364/84
ti del fumo.
29. Vasi di espansione, ali- Vasi di espansione aperti E’ indispensabile, controllare che non si verifichino perdite di sorta dal vaso dl espansione. In partico-
mentazione e scarico lare: ogni anno UNI 7.3
di impianti ad acqua - alla massima temperatura il livello dell'acqua non deve raggiungere la generatrice inferiore del 8364/84
calda o surriscaldata tubo di troppo pieno;
- se il vaso è dotato dl alimentazione automatica, il qalleggiante deve risultare integro e la valvola di
alimentazione chiusa ed a tenuta quando il livello è appena maggiore di quello minimo;
- in corso di esercizio, l'acqua contenuta nel vaso di espansione deve restare fredda o appena tiepi-
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
da;
- Il vaso non deve presentare perdite a causa dl corrosioni profonde o di altre lesioni comunque ve-
rificatesi. 3.7
Controlli da eseguire ad impianto inattivo e con alimentazione elettrica esclusa: UNI
Si deve controllare che in un impianto a vaso aperto: 9317/89
- il livello dell’acqua del vaso sia corretto;
- non vi sia ingresso di acqua dalla valvola a galleggiante;
- entri acqua nel vaso premendo in basso il galleggiante;
- il galleggiante sia integro;
- non appaiano indizi di fuoriuscita d’acqua dal troppo pieno.
- L'ispezione e la pulizia dei tubi di sicurezza.
Inoltre si devono eseguire:
- Il controllo di tenuta dei vasi d'espansione aperti e delle relative valvole di alimentazione e di si-
curezza;
- Il controllo di efficienza dei galleggianti, delle valvole di riduzione.
- Il controllo di tenuta del sistema di alimentazione dell'impianto
- Il ripristino ed eventuale sostituzione degli elementi che presentano lesioni o funzionamento
anomalo.
Gli organi e le apparecchiature che dovessero palesare anomalie di funzionamento dovranno essere
sostituite o, se possibile, riparate
30. Vasi di espansione, ali- Vasi di espansione chiusi E’ indispensabile, almeno una volta all'anno, controllare che non si verifichino perdite di sorta. In par-
mentazione e scarico ticolare: ogni anno UNI 8.2
di impianti ad acqua sino alla massima temperatura di esercizio la valvola di sicurezza non deve presentare fuoruscita di e costante 8364/84
calda o surriscaldata acqua;
- la pressione a valle della valvola di riduzione destinata al rabbocco auto-
matico deve corrispondere a quella prevista in sede di progetto e restare sempre minore della
pressione di tiratura della valvola dl sicurezza;
- nei vasi a diaframma occorre assicurarsi che il diaframma non sia lesiona-
lo; 3.7
nei vasi precaricati, a diaframma o no, occorre assicurarsi che la pressione di precarica sia quella di UNI
progetto; 9317/89
nei vasi autopressurizzati ed in quelli a livello costante occorre controllare che i livelli siano quelli pre-
visti.
Controlli da eseguire ad impianto inattivo e con alimentazione elettrica esclusa:
Si deve controllare:
- che in un impianto a vaso chiuso:
- non vi sia ingresso di acqua attraverso la valvola di alimentazione;
- si ripristini automaticamente la pressione allorché si sia scaricata dell’acqua dalla valvola di si-
curezza;
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
Inoltre si devono eseguire:
- Il controllo di tenuta dei vasi d'espansione chiusi, e delle relative valvole di alimentazione e di si-
curezza;
- Il controllo di efficienza dei diaframmi e delle valvole di riduzione.
- Il controllo di tenuta del sistema di alimentazione dell'impianto
- Il ripristino ed eventuale sostituzione degli elementi che presentano lesioni o funzionamento
anomalo.
31. Vasi di espansione, ali- Alimentazione Occorre controllare costantemente in corso di esercizio che non si presentino perdite d'acqua
mentazione e scarico dell'impianto nell'impianto, le cui conseguenze sono di gran lunga le più dannose per la sua conservazione e la ogni mese UNI 3.1
di impianti ad acqua sua efficienza. Un controllo preciso deve essere effettuato almeno una volta nel corso di ogni stagio- 8364/84
calda o surriscaldata ne estiva o invernale di funzionamento. Ciò si deve praticare inserendo a carico dell’Assuntore a
monte dei dispositivi di alimentazione, manuali ed automatici, un contatore d'acqua.
Controlli giornalieri:
Ogni giorno deve essere controllato il manometro o l’idrometro per assicurarsi che l’impianto sia pie-
no d’acqua. 3.3.1
UNI
Controlli scadenzati (ogni 2 mesi) 9317/89
Si deve controllare il consumo di acqua mediante la lettura del contatore inserito sulla tubazione di
alimentazione, sia chiudendo le valvole di alimentazione per il tempo necessario e verificare poi il li-
vello dell’acqua nell’impianto. Nel caso di perdite accertate controllare a vista tutti i componenti
dell’impianto interessati (premistoppa delle pompe, raccordi di collegamento, organi di intercettazio-
ne, vaso di espansione, ecc.).
Un consumo eccessivo è sicuramente legato a perdite di acqua con conseguente formazione di in-
crostazioni calcaree nei persi componenti dell’impianto.
32. Vasi di espansione, ali- Apparecchi dl trattamen- Negli impianti ad acqua calda si deve prevedere almeno due volte all'anno l'analisi delle principali ca-
mentazione e scarico to dell'acqua ratteristiche dell'acqua che circola nell'impianto allo scopo di poter prendere provvedimenti nel caso extra canone UNI 8.4
di impianti ad acqua in cui si riscontrino nelle acque stesse condizioni atte a determinare incrostazioni o corrosioni. 8364/84
calda o surriscaldata
Negli impianti a vapore a bassa pressione il controllo deve essere effettuato almeno ogni quindici
giorni anche allo scopo di determinare gli spurghi necessari.
Nel caso di dosatori di additivi o correttivi occorre controllare almeno mensilmente che il dosaggio
corrisponda a quello previsto eliminando le cause dl eventuali irregolarità.
Nel caso di apparecchi automatici occorre effettuare il controllo dell'automatismo almeno all'inizio dl
ogni stagione per evitare l'ingresso nell'impianto di acque non trattate e/o lo scarico dl quelle trattate
Fare eseguire l’analisi dell’acqua di alimentazione dove questa lascia dubbi sulla sua non aggressivi-
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
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FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
tà nei confronti dei componenti dell’impianto.
Provvedere al rifornimento di materiali di consumo quali sale per la rigenerazione delle resine UNI 3.1
dell’eventuale addolcitore e dei prodotti chimici per i dosatori. 9317/89 3.3.1
33. Vasi di espansione, ali- Scarico dell'impianto L'impianto non deve mai essere scaricato se non per motivi veramente importanti, quali riparazioni e UNI
mentazione e scarico modifiche ed in tal caso, se possibile, si scaricherà soltanto la parte interessata. L'Impianto deve co- inizio stagione 8364/84 8.5
di impianti ad acqua munque essere riempito il più presto possibile.
calda o surriscaldata Ove si prevedano o si rendano necessari frequenti vuotamenti dell'impianto, si deve provvedere al + UNI
trattamento delle acque di alimentazione conformemente alla normativa in vigore per gli impianti di ri- 9317/89
scaldamento ad acqua calda o surriscaldata e per gli impianti a vapore a bassa pressione nonché per una all’anno
gli impianti di produzione di acqua calda per servizi igienici. UNI
10435/95
34. Organi di sicurezza, Controllo degli organi di Almeno una volta all'anno si deve effettuare il controllo degli organi di sicurezza e di protezione (de- ogni due anni
protezione ed indicatori sicurezza e di protezione stinati questi ultimi a prevenire l'entrata in funzione degli organi di sicurezza).
Le valvole di sicurezza devono essere provate sia ad impianto inattivo. provocandone manualmente UNI 9.1
l'apertura per assicurarsi che non si siano bloccate, sia in esercizio a pressioni leggermente maggiori 8364/84
della pressione di taratura per accertarsi che comincino a scaricare. 5.5
I tubi di sicurezza devono essere ispezionati all'uscita per assicurarsi che questa non sia assoluta. UNI
I termostati di regolazione e/o di blocco, le valvole di scarico termico e quelle di intercettazione del 10435/95
combustibile devono essere provati aumentando la temperatura fino al loro intervento al valore stabi-
lito.
I pressostati di regolazione e/o di blocco devono essere provati al banco aumentando la pressione
fino a farli scattare.
I dispositivi di protezione contro la mancanza di fiamma devono essere provati interponendo un osta-
colo davanti all'elemento rivelatore della fiamma, assicurandosi che il trasparente dell'elemento stes-
so sia pulito.
I dispositivi di sicurezza termomeccanica o termoelettrica delle caldaie a gas devono essere provati
nelle varie condizioni anormali in cui sono chiamati ad intervenire.
Tutti gli organi di sicurezza devono essere, comunque, revisionati o sostituiti alla data della scadenza
fissata dai relativi certificati di omologazione, secondo le disposizioni emanate dal Ministero dell’Inter-
no – Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi.
Controllo sul generatore di calore
Deve essere controllato che:
a) le tarature dei termostati (pressostati) di accensione, spegnimento, regolazione della potenza, si-
curezza, siano in sequenza logica;
b) abbassando il valore di intervento del termostato (pressostato) di regolazione, il bruciatore funzio-
nante si spenga e, ripristinando il valore precedente, il bruciatore si riavvii;
c) sconnettendo elettricamente il termostato (pressostato) di sicurezza o un morsetto del medesimo,
il bruciatore si arresta;
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
d) nel caso di generatori d’aria calda, con apparecchio a regime, sconnettendo elettricamente il di-
spositivo di controllo del funzionamento del ventilatore principale (aria riscaldata), il bruciatore si
arresti.
Controlli saltuari:
Si deve controllare almeno due volte all’anno ed in ogni caso prima della messa in funzione
dell’impianto:
- il termostato di regolazione che deve arrestare il bruciatore al raggiungimento della temperatura
massima;
Controlli da eseguire ad impianto inattivo e con alimentazione elettrica esclusa:
Si deve controllare:
- che, in un impianto con vaso di espansione aperto, ogni caldaia sia dotata di un tubo di sicu-
rezza e che questo non presenti, fino allo sbocco nel vaso, alcun organo di intercettazione (esclu- 3.4.1
so il caso di una valvola a tre vie con la terza via aperta all’atmosfera); 3.7
- che lo sbocco di detto tubo di sicurezza non sia ostruito; UNI
- che, in un impianto con vaso di espansione chiuso, ogni caldaia sia collegata al vaso od al gruppo 9317/89
dei vasi con tubazioni sprovviste di qualsiasi organo di intercettazione (escluso il caso di una val-
vola a tre vie con la terza via aperta all’atmosfera);
- che la valvola o le valvole di sicurezza non siano bloccate;
- che il manometro indicatore della pressione che regna nella caldaia sia funzionante;
- che l’impianto sia pieno d’acqua e il manometro indichi la corretta altezza della colonna d’acqua
(se l’impianto è a vaso aperto), o la corretta pressione prevista (se l’impianto è a vaso chiuso);
- che sia aperto il rubinetto di arresto a monte della valvola a galleggiante (impianto a vaso aperto),
o a monte della valvola di riduzione per l’alimentazione automatica (impianto a vaso chiuso);
- si ripristini automaticamente la pressione allorché si sia scaricata dell’acqua dalla valvola di sicu-
rezza;
- non appaiano indizi di fuoriuscita di acqua dalla valvola di sicurezza;
- che gli organi di controllo e di regolazione siano regolati secondo le prescrizioni di progetto: in ogni
caso senza eccedere i limiti di sicurezza ed in particolare:
- il termostato di sicurezza della caldaia deve intervenire prima che sia raggiunta la temperatura di
ebollizione alla pressione atmosferica;
- il pressostato di sicurezza (negli impianti con vaso chiuso) deve intervenire prima che sia raggiun-
ta la pressione massima di esercizio della o delle caldaie;
35. Organi di sicurezza, Controllo degli apparec- I termometri devono essere controllati, almeno una volta ogni due anni, servendosi di un termometro
protezione ed indicatori chi indicatori campione inserito nell'apposito pozzetto regolamentare. ogni 2 anni UNI 9.2
8364/84
I manometri devono essere controllati, almeno una volta ogni due anni, servendosi di un manometro
campione applicato all'apposita flangia regolamentare.
I termometri per la misura delle temperature dei fumi devono essere controllati almeno una volta ogni
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
due anni, mentre il generatore di calore è a regime, impiegandoli in alternativa con un termometro
campione.
36. Pompe, circolatori, ac- Manutenzione ordinaria E’ rivolta essenzialmente agli organi di tenuta e deve essere eseguita almeno all'inizio di ogni stagio-
celeratori, ecc. ne di attività, vuol invernale, vuol estiva. Se l'apparecchio funziona per l'intero anno la manutenzione inizio stagione UNI 10.1
deve essere eseguita almeno semestralmente. 8364/84
ogni 6 mesi
Per pompe con rotore bagnato non è necessaria la manutenzione.
Pompe con tenute meccaniche frontali e/o radiali
Le tenute devono essere sostituite quando si notano perdite consistenti. Piccole perdite in fase dl av-
viamento sono da considerarsi normalmente accettabili.
Pompe con tenuta a baderna
II premitreccia deve essere serrato per impedire perdite di acqua, ma non eccessivamente per impe-
dire il passaggio di qualche goccia che esercita una inutile azione lubrificante e raffreddante. Se iI
giusto serraggio del premitreccia non fosse sufficiente ed eliminare perdite dl acqua consistenti, oc-
corre rifarlo a regola d'arte.
37. Pompe, circolatori, ac- Controlli Prima di iniziare un periodo di funzionamento e dopo qualsiasi operazione sulle tenute occorre assi-
celeratori, ecc. curarsi che la girante della pompa ruoti liberamente. ogni 10/12000 UNI 10.2
Prima di iniziare un periodo dl funzionamento occorre assicurarsi che: ore 8364/84
- la pompa non funzioni a secco;
- l'aria sia spurgata;
- il senso di rotazione sia corretto.
Inoltre si devono eseguire le seguenti operazioni:
- verifica di funzionalità, di efficienza e di tenuta;
- pulizia generate, lubrificazione e verniciatura (ove necessario). 3.7
- Eventuale rifacimento premistoppa. UNI
- Eventuale riparazione o sostituzione secondo necessità 9317/89
Controlli da eseguire ad impianto inattivo e con alimentazione elettrica esclusa:
Si deve controllare:
- che le elettropompe non siano bloccate (far fare mezzo giro manualmente);
38. Pompe, circolatori, ac- Revisione Almeno ogni 10 000 a 12 000 h di effettivo funzionamento occorre provvedere alla revisione generale ogni 10/12000
celeratori, ecc. smontando la pompa, controllando lo stato della girante e provvedendo alla pulizia e lubrificazione ore UNI 10.3
dei cuscinetti secondo le istruzioni del costruttore e possibilmente presso l'officina del costruttore 8364/84
stesso.
I cuscinetti devono essere sostituiti quando il livello di rumorosità e vibrazione prodotto eccede i limiti
di tollerabilità.
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
39. Pompe, circolatori, ac- Controllo prevalenza Dopo ogni revisiono e nel caso si presentino anomalia nella circolazione occorre verificare le pressio- ogni 10/12000 h
celeratori, ecc. ni nell'aspirazione ed alla mandata, nonché la loro conformità rispetto ai valori di collaudo. UNI 10.4
Ciò richiede l'applicazione di prese manometriche dotate di rubinetto di intercettazione. 8364/84
40. Ventilatori Manutenzione - ripresa della verniciatura di protezione ogni 2 anni
- pulizia delle giranti UNI 11.1
- pulizia e lubrificazione dei cuscinetti. 8364/84
41. Ventilatori Controlli All'inizio di ogni periodo di attività si deve controllare:
- che la girante ruoti liberamente e non urti o strisci contro la cassa a spirale od altri eventuali og- inizio stagione UNI 11.2
getti in essa penetrati; 8364/84
- che il senso di rotazione sia corretto. 3.7
UNI
Controlli da eseguire ad impianto inattivo e con alimentazione elettrica esclusa: 9317/89
Si deve controllare:
- che non siano bloccate le parti di apparecchi destinate a moti rotatori (elettroventilatori)
42. Ventilatori Revisione Almeno ogni 10 000 a 12 000 h di effettivo funzionamento occorre provvedere alla revisione generale ogni 10/12.000 ore
smontando il ventilatore, controllando lo stato della girante e provvedendo alla pulizia e lubrificazione UNI 11-3
dei cuscinetti secondo le istruzioni del costruttore o possibilmente presso l'officina del costruttore 8364/84
stesso.
I cuscinetti devono essere sostituiti quando il livello di rumorosità e di vibrazione prodotto eccede i li-
miti di tollerabilità.
43. Ventilatori Controllo prevalenza Dopo ogni previsione e nel caso si presentino anomalie nella distribuzione dell'aria, occorre misurare ogni 10/12.000 ore UNI 11.4
la pressione all'aspirazione e alla mandata verificando l'eventuale difformità dai valori di collaudo. 8364/84
44. Motori elettrici Controlli Almeno una volta all'anno e sempre all'inizio di ogni stagione di attività e dopo ogni revisione del mo-
tore stesso o della macchina da esso azionata, occorre controllare: inizio stagione UNI 12.1
- il senso di rotazione dal motore; 8364/84
- l'equilibrio interfase (se si tratta di motori trifasi);
- la temperatura di funzionamento che non deve, a regime raggiunto, superare i rispettivi valori sta-
biliti dalla classe di appartenenza;
- l'efficienza della ventola se si tratta di motori a ventilazione forzata, facen-
do attenzione che non vi siano occlusioni sulle bocche di ingresso dell'aria;
- lo stato degli eventuali giunti o degli organi di trasmissione (pulegge, cin-
ghie, tendicinghie).
Almeno una volta ogni due anni e sempre ad ogni revisione del motore o delle macchine da esso
azionate occorre controllare:
- la corretta protezione delle parti sotto tensione da contatti accidentali;
- la messa a terra;
- la resistenza di isolamento;
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
- la corrente assorbita che deve corrispondere ai dati di targa con tolleranza del 15%.
All’inizio di ogni periodo dl attività occorre accertarsi del corretto funzionamento del sistema di prote-
zione contro corto circuiti, sovraccarichi e mancanze di fase.
45. Motori elettrici Revisione cuscinetti Ad intervalli correlati alla pulizia del locale ed al tipo di cuscinetti, mediante ogni 12 000 h di funziona-
mento, si deve provvedere allo smontaggio, pulizia e lubrificazione dei cuscinetti. ogni 12.000 ore UNI 12.2
8364/84
46. Linee elettriche Esame visivo Devono essere resi disponibili i documenti tecnici di seguito indicati. La mancanza o l’avvenuta sca-
denza di tali documenti deve essere menzionata in forma scritta nel rapporto di controllo. inizio stagione UNI 4.3
a) dichiarazione/i di conformità dell’impianto (gas e termico) rilasciata/e dall’impresa installatrice/i; 10435/95
b) libretto di centrale e, se previsto, il verbale di collaudo;
c) libretto d’uso e manutenzione dei generatori di calore e targa degli stessi;
d) libretto d’immatricolazione, collaudo e verifiche successive dei generatori di calore (solo per cal-
daie a vapore ove previsto);
e) libretto d’uso e manutenzione dei bruciatori e targa degli stessi;
f) schemi elettrici dei bruciatori e del generatore di calore;
g) documentazione tecnica e schemi di centrale relativi ai sistemi (eventuali) di regolazione della
portata termica;
h) certificati (in copia) di conformità dei dispositivi di sicurezza relativi all’impianto di combustione e
loro scadenza oppure attestato di conformità CE;
i) certificato di prevenzione incendi (CPI) o nulla osta provvisorio (NOP) dei Comandi dei Vigili del
Fuoco per centrali di portata termica maggiore di 116 kW e per serbatoi di stoccaggio fissi o mo-
bili di GPL con capacità maggiore di 75 kg;
l) certificati di garanzia degli apparecchi.
47. Linee elettriche Controllo Devono essere effettuati i controlli seguenti.
a) Con il bruciatore in funzione, aprire l’interruttore generale esterno alla centrale. II bruciatore imme- inizio stagione UNI 5.2
diatamente deve effettuare un arresto di regolazione, cosi come devono fermarsi tutti i motori in + 10435/95
centrale e spegnersi tutte le luci. 1 all'anno
b) Richiudendo l’interruttore esterno, l’impianto di combustione deve riavviarsi automaticamente, ri-
cominciando dall’inizio un nuovo ciclo di avviamento completo.
c) II bruciatore deve effettuare un arresto di regolazione e riavviarsi automaticamente anche azio-
nando l’eventuale interruttore generale interno (quadro elettrico di centrale) e l’eventuale interrut-
tore specifico del bruciatore.
48. Apparecchiature elettri- Manutenzione Almeno una volta all'anno prima dl un periodo di attività si deve provvedere alla pulizia delle apparec- ogni anno UNI 13.1
che chiature elettriche ed in particolare dei controlli elettrici. 8364/84
49. Apparecchiature elettri- Controlli Controllo delle condizioni delle apparecchiature
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
che In corso di manutenzione si deve effettuare le seguenti operazioni: ogni anno UNI 13.2
- controllo dello stato del contatti mobili; 8364/84
- controllo della integrità dei conduttori e del loro isolamento;
- controllo del serraggio dei morsetti.
- pulizia delle apparecchiature elettriche e dei controlli elettrici;
- controllo funzionale e delle condizioni delle suddette apparecchiature, della messa a terra e
dell'isolamento.
- Sistemazione definitive delle opere provvisorie eventualmente effettuate nel corso della stagione
di riscaldamento per non interrompere il servizio.
- Sostituzione delle lampade spia e dei fusibili eventualmente bruciati.
Controllo funzionale
In corso di manutenzione si deve effettuare:
- il controllo di funzionamento e della corretta taratura di tutti gli apparecchi
di protezione, provocandone l'intervento e misurando il tempo necessario per l'intervento stesso;
- il corretto funzionamento degli apparecchi indicatori (voltmetri, amperome-
tri);
- il corretto funzionamento delle lampade spia.
Controllo della messa a terra e degli Isolamenti
Occorre assicurarsi della messa a terra di tutte le masse metalliche e di tutti gli apparecchi elettrici.
Occorre verificare la resistenza di isolamento degli apparecchi funzionanti a tensione di rete.
Le operazioni di cui sopra devono essere eseguite almeno ogni due anni e comunque ogni qualvolta
siano stati rimossi per qualsiasi motivo gli apparecchi elettrici e le masse metalliche.
50. Apparecchi dl regola- Manutenzione Deve essere eseguita almeno una volta all'anno e comporta:
zione automatica - la lubrificazione degli steli delle valvole a sede e otturatore e dei perni delle ogni anno UNI 14.1
valvole a settore, ciò con le modalità ed i lubrificanti prescritti dal costruttore, sempre che gli organi 8364/84
di tenuta non siano autolubrificati o a lubrificazione permanente;
- la lubrificazione dei perni e delle serrande;
- il rabbocco nei treni di ingranaggi a bagno d'olio;
- la pulizia delle morsettiere;
- il serraggio dei morsetti eventualmente non serrati;
- la sostituzione dei conduttori danneggiati o male isolati;
- la riparazione delle tubazioni che presentino perdite negli impianti di rego-
lazione pneumatici;
- la pulizia dei filtri raccoglitori di impurità;
- le pulizie degli ugelli, delle serrande di regolazione dell'aria e dei cinemati-
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
smi delle valvole servocomandate pneumaticamente;
- lo smontaggio dei pistoni che non funzionano correttamente con l’eventua-
le sostituzione dei diaframmi elastici nel servocomandi pneumatici.
51. Apparecchi dl regola- Controllo funzionale pri- Termoregolazione e due posizioni
zione automatica ma di ogni avviamento Verifica dei comandi e del loro effetto agendo lentamente sull'organo od organi di impostazione del inizio stagione UNI 14.2
stagionale valore prescritto. 8364/84
Termoregolazione progressiva con valvole servocomondate a movimento rotativo
Prima di alimentare il sistema, occorre una verifica manuale che le valvole ruotino senza resistenza o
attriti anormali; la verifica può considerarsi positiva dopo almeno 5 esecuzioni consecutive soddisfa-
centi nei due sensi.
Dopo aver alimentato il sistema, occorre una verifica della corretta risposta della valvola servocoman-
data (senso ed ampiezza di rotazione, azione del fine corsa) alle opportune manipolazioni dell'organo
di impostazione del valore prescritto.
Verifica dell'assenza di trafilarnenti attraverso gli organi di tenuta sullo stelo delle valvole.
Termoregolazione progressiva con valvole servocomandate a movimento rettilineo
Dopo aver alimentato il sistema, occorre una verifica della corretta risposta delle valvole servocoman-
date alle opportune manipolazioni dell'organo di impostazione del valore prescritto, ma con almeno
due escursioni complete per ciascun senso di marcia.
Verifica dell'assenza di trafilamenti attraverso gli organi di tenuta sullo stelo delle valvole.
Sistemi di contabilizzazione mediante integrazione meccanica, elettrica o elettronica 3.7
Verifica del funzionamento secondo le istruzioni del costruttore; per gli integratori di tempo, verifica UNI
della marcia del numeratore. 9317/89
Controlli da eseguire ad impianto inattivo e con alimentazione elettrica esclusa:
Si deve controllare:
che non siano bloccate le parti di apparecchi destinate a moti rotatori (steli di valvole);
52. Apparecchi dl regola- Controllo della taratura Tutti i sistemi
zione automatica ad ogni avviamento sta- Qualora sia previsto, predisposizione secondo la stagione, rispettivamente all'impiego estivo o a quel- inizio stagione UNI 14.3
gionale lo invernale. 8364/84
Nel caso esista un orologio programmatore, verifica della messa a orario della marcia regolare e del
corretto intervento.
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
Termoregolazione a due posizioni
Verifica del comando di arresto o chiusura alla temperatura prefissata (valore prescritto), can tolleran-
za di ± 1°C riferita alla temperatura ambiente, e di quello di marcia o apertura con un differenziale
non maggiore di quello prescritto dalle norme di omologazione relative, misurato senza agire sul valo-
re (o valori) impostato (i).
Qualora siano previsti due o più regimi (riscaldamento normale, ridotto, escluso), la verifica si effettua
per ciascuno di essi, commutandoli con il dispositivo a ciò destinato nel funzionamento reale.
Termoregolazione progressiva con valvola servocomandata
Verifica della taratura in condizioni sostanzialmente di regime, come segue:
- termoregolazione d'ambiente: temperatura del locale pilota, da misurare a stabilità raggiunta;
tolleranza: ± 1°C;
- termoregolazione climatica: temperatura dl mandata (o media mandata-ritorno nei sistemi con
sonda di mandata e ritorno), da misurare a stabilità raggiunta, e da confrontare con la temperatura
esterna (da misurare, pure in condizioni stabili, in prossimità della sonda corrispondente) secondo
la curva caratteristica impostata; tolleranza: ± 1°C di T ambiente di calcolo (vedere norme di omo-
logazione).Qualora la sonda esterna sia sensibile anche a sole e vento, la temperatura esterna
deve essere misurata in loro assenza.
Qualora siano previsti due o più regimi, la verifica si effettua per ciascuno di essi, commutandoli con il
dispositivo a ciò destinato nel funzionamento reale.
53. Apparecchi dl regola- Messa a riposo all'arre- Portare l'apparecchiatura nelle condizioni di riposo estive, espressamente previste dal costruttore: in
zione automatica sto stagionale mancanza, togliere l'alimentazione al sistema, eccezione fatta eventualmente per l’orologio program- fine stagione UNI 14.4
matore o per altre parti indicate nelle istruzioni del costruttore. 8364/84
54. Apparecchiature di verifica Ai fini di evitare contestazioni occorre prevedere, almeno una volta all'anno, la verifica degli apparec-
contabilizzazione del chi di contabilizzazione del calore e dell’acqua calda per usi igienici. ogni anno UNI 15.
calore e dell'acqua cal- Per i contatori il controllo si effettua sull'intervento del termostato e al tempo contabilizzato. 8364/84
da per usi igienici Per i contatori di acqua calda il controllo si effettua attingendo una quantità prefissata di acqua.
Per i contatori di calore il controllo deve essere effettuato verificando la corretta misura della portata e
dalla differenza tra la temperatura di andata e quello dl ritorno, nonché la corretta integrazione del va-
lori istantanei.
55. Scambiatori dl calore e Manutenzione La manutenzione degli scambiatori di calore e dei riscaldatori d'acqua alimentati sia con impianto
riscaldatori d'acqua centralizzato od autonomo che elettricamente mira ad evitare che si verifichi per effetto di incrostazio- ogni 3 anni 16.1
ni una eccessiva riduzione dello scambio termico, riduzione denunciata da un aumento della differen-
za tra la temperatura di ingresso del primario e quella di uscita del secondario.
Si attiva mediante il lavaggio chimico o meglio, se possibile, mediante lo smontaggio dell'apparecchio
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
così da mettere a nudo i circuiti primario e secondario e procedere alla disincrostazione ed alla elimi-
nazione di eventuali fanghiglie.
La frequenza delle operazioni dipende dalla qualità e quantità di acqua circolante.
Nel caso di scambiatori inseriti in impianti di riscaldamento, se non si è proceduto a vuotamenti fre-
quenti dell'impianto, l'ispezione e pulizia si impone mediamente ogni sei, sette anni.
Nel caso di riscaldatori d'acqua per usi igienici e con acqua di media durezza (25 gradi francesi) si
può ritenere che occorra l’ispezione e la pulizia del secondario dopo la produzione di 2 000 m 3 di ac-
qua calda per ogni metro quadrato di superficie riscaldante. Il primario segue le sorti dell'impianto di
riscaldamento di cui fa parte.
Sono previste le seguenti operazioni:
- pulizia di tutti i filtri. Per gli scambiatori destinati alla produzione di acqua calda sanitaria, la pulizia
dei filtri dovrà essere eseguita anche nel corso della stagione di riscaldamento (almeno due volte).
Controllo delle valvole e dei servomotori.
- Controllo dei componenti elettronici dell'impianto.
- Lavaggio dello scambiatore, con idonee soluzioni chimiche, eseguito sul posto. I liquidi usati per il
lavaggio ed i residui provenienti dalla pulizia dello scambiatore dovranno essere recuperati ed
alienati, a mezzo ditte specializzate, a cura e spese dell'Assuntore. Nel caso in cui risulti parti-
colarmente difficoltoso eliminare in sito le incrostazioni dello scambiatore, lo scambiatore stesso
dovrà essere smontato a cura e spese dell'appaltatore e senza oneri aggiuntivi per la stazione
appaltante e adeguatamente pulito in officina.
56. Corpi scaldanti Controllo All'inizio di ogni stagione di riscaldamento è indispensabile il controllo della tenuta di tutti i corpi scal- inizio stagione UNI 17.1
danti specialmente nei locali non occupati. 8364/84
Ovviamente si deve provvedere alla eliminazione di qualsiasi perdita che si dovesse verificare alle
valvole, ai detentori, agli attacchi e tra gli elementi e alla sostituzione dei corpi scaldanti ammalorati
utilizzando apposite apparecchiature per il congelamento delle tubazioni al fine di non svuotare
l’impianto.
57. Corpi scaldanti Manutenzione pulizia annuale dalla lanugine tra le alette dl tutti i corpi scaldanti provvisti di batterie alettate.
Ripresa della verniciatura dei corpi scaldanti soprattutto in locali umidi e per apparecchi di lamiera o ogni anno UNI 17.2
con parti di lamiera suscettibili di corrosioni esterne. 8364/84
58. Valvolame Manutenzione Almeno una volta all’anno è indispensabile manovrare tutti gli organi d’intercettazione a di regolazio-
ne per evitare che finiscano per bloccarsi. Apertura e chiusura devono essere eseguiti senza forzare ogni anno UNI 18.1
assolutamente nelle posizioni estreme, manovrando cioè l'otturatore in senso opposto di una piccola 8364/84
frazione di giro.
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
Taluni rubinetti a maschio abbisognano di lubrificazione e così pure la filettatura esterna di alcune
valvole e saracinesche. L’operazione deve essere eseguita ogni anno impiegando unicamente i lubri-
ficanti prescritti dal costruttore, nella misura e con le modalità da esso indicate.
59. Valvolame Controlli In caso di manutenzione o In seguito all’accertamento di perdite occorre controllare che non sl pre-
sentino perdite in corrispondenza agli attacchi e attorno allo stelo degli otturatori a causa dei premi- ogni anno UNI 18.2
stoppa.Se dopo chiusura e apertura compare un trasudamento sulla parte inferiore del dado, si rego- 8364/84
la il serraggio con una chiave opportuna.Dopo la seconda correzione la tenuta al premistoppa deve
essere rifatta e per tal scopo si toglie il dado, si estrae il premistoppa e quindi l'amianto grafite che
normalmente costituisce guarnizione, sostituendola con una nuova.
Controlli da eseguire ad impianto inattivo e con alimentazione elettrica esclusa: 3.7
Si deve controllare: UNI
- che siano aperti gli eventuali organi di intercettazione della o delle caldaie da mettere in funzio- 9317/89
ne e chiusi quelli della o delle caldaie che devono restare inattive;
- che siano aperti gli organi di intercettazione delle elettropompe da mettere in funzione e chiusi
quelli della o delle elettropompe che devono restare di riserva (a meno che ciascuna pompa non
sia fornita di una valvola di non ritorno);
- che siano aperti gli organi di intercettazione, sui collettori di mandata e di ritorno, relativi ai cir-
cuiti da alimentare e chiusi quelli relativi a circuiti destinati a restare inattivi;
- che sia aperto il rubinetto di arresto a monte della valvola a galleggiante (impianto a vaso aper-
to), o a monte della valvola di riduzione per l’alimentazione automatica (impianto a vaso chiuso);
- che sia chiuso l’eventuale rubinetto di riempimento manuale nella centrale termica;
- che sia chiuso il rubinetto di scarico dell’impianto, quello della o delle caldaie ed ogni altro rubi-
netto di scarico (di cui occorre accertare l’esistenza e l’ubicazione);
60. Valvolame Trafilatura Nel caso in cui sl verifichi il passaggio del fluido a otturatore chiuso, occorre azionare nei due sensi extra canone UNI 18.3
l'otturatore per eliminare eventuali corpi estranei. Nel caso in cui la trafilatura continui, occorre smon- 8364/84
tare l'organo interessato provvedendo alla sua pulizia o, se occorre, alla sua sostituzione.
61. Condutture (tubazioni Controllo delle tubazioni II controllo della tenuta delle tubazioni deve essere eseguito negli impianti contenenti acqua o altri
e canali) fluidi liquidi allorché si costatino perdite non attribuibili a generatori od apparecchi utilizzatori Esso ogni 3 anni UNI 19.1
deve essere eseguito con particolare attenzione in corrispondenza ai raccordi, tra tronchi di tubo, tra 8364/84
tubi e organi interposti, tra tubi ed apparecchi utilizzatori, con:
- eliminazione delle perdite o fughe d'aria eventualmente accertate.
- Verifica di funzionamento di serrande di regolazione e di serrande tagliafuoco
- Ripristino o sostituzione degli elementi deteriorati o che presentano disfunzioni
Almeno una volta ogni tre anni occorre controllare:
− lo stato degli eventuali dilatatori e di eventuali giunti elastici provvedendo, se deteriorati, alla loro
sostituzione;
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
− la tenuta delle congiunzioni a flangia;
− la stabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi;
− l'assenza di inflessioni nelle tubazioni a causa di dilatazioni termiche ostacolate e non compensate 3.4
o per effetto dell'eccessiva distanza tra i sostegni. UNI
9317/89
Controlli saltuari:
Si deve controllare almeno due volte all’anno ed in ogni caso prima della messa in funzione
dell’impianto:
- le tubazioni di alimentazione
62. Condutture (tubazioni Controllo delle canalizza- Almeno una volta ogni cinque anni occorre controllare:
e canali) zioni − lo stato delle canalizzazioni allo scopo di inpiduare eventuali correzioni e fughe d'aria, queste ul- ogni 5 anni UNI 19.2
time denunciate da annerimenti delle pareti in prossimità delle fughe stesse; 8364/84
− la stabilità dei sostegni;
− il regolare funzionamento di eventuali serrande di regolazione;
− l'entrata in funzione di eventuali serrande tagliafuoco alla temperatura prevista.
63. Rivestimenti isolanti Controllo Si effettua una ispezione visiva almeno ogni tre anni per verificare lo stato di conservazione dei rive- ogni 3 anni UNI 20.1
stimenti isolanti delle tubazioni e degli apparecchi che ne sono provvisti. nella centrale termica o fuori 8364/84
di essa. inclusi i vasi di espansione.
64. Rivestimenti isolanti Ripristino I rivestimenti isolanti deteriorati o rimossi devono essere ripristinati a carico dell’Assuntore. extra canone UNI 20.2
8364/84
65. Locale centrale termica Esame visivo - Assicurare l’illuminazione continua della centrale termica, impedire l’accesso agli estranei ed il
deposito di sostanze infiammabili o combustibili all’interno e nelle vicinanze della centrale termica inizio stagione UNI 3.5.6.
- Verificare la eventuale presenza di topi o insetti e provvedere alla loro eliminazione 9317/89 3.6.1.
- Verificare che gli organi di intercettazione dell'energia elettrica e dei combustibili siano efficienti 3.6.2.
(vandalismi)
Controllo preliminare di un impianto di riscaldamento:
Si deve controllare:
- che la centrale termica sia bene illuminata e così pure gli apparecchi ed i quadranti degli in-
dicatori;
- che risultino agibili agli effetti della condotta e della manutenzione tutti gli organi di mano-
vra;
- che la porta di accesso sia dotata di congegno di autochiusura e che si apra facilmente ver-
so l’esterno;
- che la porta di accesso sia dotata di chiave posta all’esterno e sia possibile rendere la cen-
trale termica inaccessibile agli estranei;
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
- che il locale e gli accessi (scale e parapetti) siano puliti e non vi si trovino né materiali com-
bustibili, né ingombri o ostacoli di qualsiasi genere;
- che siano indisponibili i materiali di consumo: lubrificanti, stracci, petrolio o gasolio per le
pulizie;
- che siano disponibili le parti di ricambio più comuni: tappi fusibili per tutti gli apparecchi,
ugelli di varie portate, cinghie di ricambio per apparecchi con trasmissioni a cinghie;
- che, se esistono mezzi di estinzione incendi, questi siano efficienti
- che la eventuale pompa di sollevamento acque meteoriche sia perfettamente funzionante e
che il pozzetto relativo sia pulito
Si devono inoltre eseguire le seguenti operazioni:
- pulizia di pavimenti, zoccoli, tubazioni, cunicoli e pozzetti ; eliminazione delle macchie di combustibi-
le, rimozione delle scorie e delle fuliggini (non sono ammessi depositi di materiali di scarto o di resi-
dui derivanti da pulizia, da combustione e da manutenzione).
Durante le operazioni di pulizia e di manutenzione si deve assolutamente evitare di scaricare sostan-
ze inquinanti in fognatura o in pozzetti perdenti.
Devono inoltre essere disponibili gli attrezzi più comuni quali:
- chiavi adatte per tutti gli apparecchi dell’impianto, comprese quelle per viti con quadrato od
esagono incassato;
- cacciaviti adatti per tutti gli apparecchi dell’impianto, compresi quelli per viti con intagli a
croce;
- cercafase;
- pinza normale;
- pinza regolabile (pappagallo);
- martello;
- lampada portatile conforme alle norme prevenzionistiche (art. 317 – DPR 27 aprile 1955 n.
547).
66. Edifici riscaldati Controllo serramenti Evitare che si verifichino sprechi di calore sottoforma di prolungata apertura di serramenti esterni da
parte degli utenti (in genere sintomo di eccessiva temperatura all’interno degli ambienti) e controllare ogni intervento. UNI 3.5.5.
che non vengano lasciati aperti i serramenti delle scale e degli atri, nonché le serrande delle autori- 9317/89
messe.
67. Locali centrali termiche pulizia Pulizia a fondo dei locali delle centrali termiche Ogni 6 mesi
e tecnologici
68. aerotermi manutenzione Manutenzione periodica degli aerotermi almeno comprensiva di pulizia scambiatori e verifica ed due volte per sta-
eventuale ripristino del funzionamento corretto della girante gione
69. aerotermi Ritocchi verniciatura ripresa della verniciatura di protezione; ogni 2 anni
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RIF. NOR- RIF.
FASE APPARECCHIATURE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE PERIODICITA’
MA TIT.
70. Ventilconvettori Pulizia filtri Manutenzione periodica filtri dei convettori, venticonvettori e macchine ventilanti, adibite sia a riscal- due volte per sta-
damento che condizionamento, con pulizia annuale delle batterie alettate e sostituzione o pulizia dei gione
filtri
71. Impianto termico in ge- Assistenza tecnica per Assistenza tecnica specializzata agli operatori per eseguire tutte quelle operazioni necessarie al fine A richiesta
nerale bilanciamento impianti di rendere gli impianti più bilanciati possibile, compresa la sostituzione e lo spostamento delle sonde
termiche
72. Impianto termico in ge- Svuotamento lavaggio ri- Lavaggio impianto interno di riscaldamento di ogni edificio compresi i corpi scaldanti, , comprensivo all'inizio e alla fine
nerale carica di svuotamento completo dei circuiti, di riempimento con acqua miscelata a liquido per rimozione della gestione
fanghiglie in quantità adeguata, ripristino funzionamento impianto per il tempo necessario all'azione
del liquido, svuotamento impianto e nuovo riempimento con sfiato corpi scaldanti.
NOTA GENERALE: LA NORMA UNI INDICATA QUALE RIFERIMENTO E’ DA INTENDERSI NELLA VERSIONE CORRENTE PIU’ AGGIORNATA DISPONIBILE
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ALLEGATO F03 – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RAPPORTO DI CONTROLLO TECNICO
PER IMPIANTO TERMICO MAGGIORE O UGUALE MAGGIORE O UGUALE 35 kW
A. IDENTIFICAZIONE DELL'IMPIANTO
Impianto termico sito nel comune di:
in via/piazza:
Responsabile dell'impianto:
in qualità di: proprietario amministratore terzo responsabile
Generatore di calore: Modello: Matricola
Costruttore
Anno di costruzione Tipologia Marcatura efficienza energetica
Potenza termica al focolare Potenza termica utile Fluido termovettore
(Kw) nominale (kw)
Bruciatore abbinato: Costruttore Modello Matricola
Destinazione: riscaldamento acqua calda sanitaria
Gas naturale/G.p.l. gasolio comb.
Combustibile:
Data di installazione del generatore di calore:
Data del presente controllo:
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B. DOCUMENTAZIONE TECNICA A CORREDO
Documento Presente Assente note
Libretto di centrale
Rapporto di controllo ex UNII 0435 (imp. a gas)
Certificazione ex UNI 8364
Dichiarazione di conformità
Libretto uso/manutenzione bruciatore
Libretto uso/manutenzione caldaia
Pratica ISPESL
In mancanza di prescrizioni esplicite, il tecnico dichiara che (apparecchio può essere messo in
servizio ed usato normalmente senza compromettere la sicurezza delle persone, degli animali e
dei beni.
Ai fini della sicurezza l'impianto può funzionare
SI NO
PRESCRIZIONI: da eseguirsi per poter mantenere in funzione l'impianto
C. DATI DI IDENTIFICAZIONE DEL/I TECNICO/I CHE HA/HANNO ESEGUITO L'INTERVENTO
DI MANUTENZIONE
Nome e Cognome
Estremi documento di qualifica
Data e firma del tecnico:
RAPPORTO DI CONTROLLO E MANUTENZIONE
(riferimento UNI 10436/96)
Dati relativi all'impianto
Impianto installato nell'immobile sito nel Comune di:
Via:
Piano:
Interno:
Generalità del proprietario
Nome e cognome oppure ragione sociale:
Indirizzo:
Dati relativi all'apparecchio, rilevati dalla targa:
Marca:
Modello:
Numero di matricola:
Potenza termica del focolare (100 %): Kw
Potenza termica utile, (100 %): Kw
Potenza termica del focolare a potenza ridotta: Kw
Potenza termica utile a potenza ridotta: Kw
Caldaia tipo: B, atmosferica C, stagna
forzato
Tiraggio: naturale
Data di installazione:
Data di esecuzione del controllo e manutenzione:
Esame documentazione
Dichiarazioni di conformità o documento equivalente Disponibile Non disponibile
Libretto di impianto Disponibile Non disponibile
Libretto di uso e manutenzione dell' apparecchio Disponibile Non disponibile
Altro (specificare) . Disponibile Non disponibile
Esame visivo del locale di installazione della caldaia
Idoneità del locale di installazione Si No NC
Adeguate dimensioni apertura ventilazione Si No NC
Apertura di ventilazione libera da ostruzioni o ostacoli che Si No NC
impediscano il deflusso dell'aria
Adeguate dimensioni apertura ventilazione Si No NC
Esame visivo del canale da fumo
Pendenza corretta Si No NC
Sezioni corrette Si No NC
Curve corrette Si No NC
Lunghezza corretta Si No NC
Buono stato di conservazione Si No NC
Assenza di serranda Si No NC
Controllo dell'evacuazione dei fumi
Scarico in camino singolo o canna collettiva ramificata Si No NC
Scarico diretto all' esterno Si No NC
Per apparecchi a tiraggio naturale, scarico dei fumi efficiente ed Si No NC
assenza di rigurgito fumi nel locale
Per apparecchi a tiraggio forzato, assenza di perdite dal canale Si No NC
fumi
Controllo sull'apparecchio
Scambiatore lato fumi pulito Si No NC
Ugelli del bruciatore puliti Si No NC
Rompivento-antitiraggio in buone condizioni Si No NC
Accensione e funzionamento regolari Si No NC
Dispositivi di comando e regolazione funzionanti correttamente Si No NC
Assenza di perdite od ossidazioni da/sui raccordi Si No NC
Scarico della valvola di sicurezza libero Si No NC
Vaso di espansione carico Si No NC
Dispositivi di sicurezza non cortocircuitati o manomessi Si No NC
Assenza di segni di usura e/ deformazione sugli organi Si No NC
sottoposti a sollecitazioni termiche
Circuito aria pulito e privo di impedimenti Si No NC
Guarnizione di accoppiamento al generatore integra Si No NC
• NC = non controllabile
Elenco componenti sostituiti o installati:
Osservazioni:
Raccomandazioni (in funzione delle carenze riscontrate e non eliminabili inserire le raccomandazioni del tecnico):
CONCLUSIONE
Ai fini del sicuro funzionamento l'impianto può essere messo in funzione: SI NO
Il proprietario/utilizzatore è stato diffidato dall'utilizzare l'impianto: SI NO
Firma del tecnico
Firma del proprietari/occupante per ricevuta di copia conforme
(Questo rapporto deve essere allegato al libretto di impianto)
ALLEGATO 2T – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RAPPORTO DI CONTROLLO E MANUTENZIONE
(Riferimento UNI 10345/95 con integrazioni)
Centrale termica di Via
Città
Denominazione eventuale
Numero generatori
A1. Documentazione tecnica di centrale - Disponibilità
Dichiarazione di conformità si no
Libretto di centrale si no
Libretto di uso e manutenzione generatore di calore si no
Libretto immatricolazione, collaudo ecc. per caldaia a vapore o ad acqua surriscaldata si no
Libretto uso e manutenzione del bruciatore si no
Schema elettrico di bruciatore - Schema elettrico caldaia si no
Schema elettrico e documentazione regolazioni si no
Schema elettrico generale centrale si no
Certificati dei dispositivi di sicurezza si no
Dispositivi di comando e controllo si no
Valvola automatica di sicurezza si no
Valvola automatica di regolazione si no
Valvola automatica esterna si no
Termostato (pressostato) sicurezza si no
Termostato (pressostato) si no
Certificato di prevenzione incendi, se prescritto si no
Certificato di garanzia del bruciatore si no
Certificato di garanzia generatore di calore si no
Cartellonistica di sicurezza si no
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
A2. Controllo linea
Contatore accessibile nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Linea interna accessibile nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Rubinetto di intercettazione manuale esterno accessibile nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Rampa conforme a UNI 8042 nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
ALLEGATO 2T – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
A3. Controllo linee elettriche
Interruttore generale esterno accessibile e funzionante nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Linea elettrica principale conforme nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Linea elettrica impianto conforme nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Assenza di linee elettriche o apparecchi in aree pericolose nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Pressacavi integri
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
A4. Verifica locale
Dispositivo autochiusura porta efficiente, se previsto nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Locale conforme alle prescrizioni di legge nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Spazi di rispetto a norma nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Apertura aria soffitto e/o pavimento a norma nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Illuminazione sufficiente nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Ventilazione sufficiente nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Assenza materiali estranei nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
A5. Verifica intervento sicurezze generali
Chiudendo il rubinetto di intercettazione manuale esterno, tutti i Intervento eseguito, esito
bruciatori si spengono nc si no
positivo
Eventuali elettrovalvole esterne, comandate da sensori o altro, Intervento eseguito, esito
spengono i bruciatori nc si no
positivo
Chiudendo il rubinetto al contatore la tubazione rimane in Intervento eseguito, esito
pressione nc si no
positivo
Aprendo l'interruttore generale esterno viene tolta tensione a tutti Intervento eseguito, esito
gli apparecchi di centrale nc si no
positivo
Richiudendo l'interruttore generale esterno la centrale si riavvia Intervento eseguito, esito
normalmente nc si no
positivo
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
ALLEGATO 2T – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
A6. Controllo generatore di calore n. ____(Compilare una scheda per ogni generatore della centrale)
Costruttore Modello
Matricola Anno
Materiale Potenza termica del focolare, kW
Fluido termovettore Pressione di esercizio max, bar
Temperatura max, °C Perdita di carico lato fumi, Pa
Focolare pulito, senza tracce di nero fumo nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Refrattari integri ed idonei (se esistenti) nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Parti metalliche focolare, piastre e tubi integre nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Turbolatori se previsti integri e puliti nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Il generatore scarica nel camino senza interposizione di nc si no Intervento eseguito, esito positivo
serranda
Mantellatura ed isolanti integri nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Esame visivo eventuali perdite di fluido termovettore nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
A6.2 Bruciatore
Costruttore Modello
Matricola Anno
Pressione gas, Pa Tipo di gas
Potenza del bruciatore da: a:
Portata di gas da: a:
Bruciatore pulito ed integro nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Organi meccanici in buono stato nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Testa di combustione pulita ed integra nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Circuito aria comburente pulito ed efficiente nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Rampa gas in buono stato di conservazione nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Guarnizioni di'tenuta bruciatore/generatore integre nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Penetrazione testa di combustione conforme nc si no Intervento eseguito, esito positivo
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
ALLEGATO 2T – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
A6.3 Camino
Materiale Sezione Altezza
Coibentato con
Canale da fumo
Materiale
Sezione Diametro Lunghezza
Coibentato con
Intervento eseguito, esito
Percorso canale da fumo con pendenza e curve a norma nc si no
positivo
Intervento eseguito, esito
Innesto canale fumo- camino a norma nc si no
positivo
Assenza di segni evidenti di condensa al canale fumo ed al Intervento eseguito, esito
camino nc si no
positivo
Il camino è integro e non presenta sintomi di disgregazione e/o Intervento eseguito, esito
collasso nc si no
positivo
Ogni caldaia scarica nel suo camino senza interposizione di Intervento eseguito, esito
serranda nc si no
positivo
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
ALLEGATO 2T – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
A6.4 Verifiche dell'efficienza comando controllo e sicurezza
Intervento eseguito,
Il rubinetto di intercettazione manuale del gas è efficiente nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Il filtro del gas è pulito nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
La pressione a valle del regolatore è stabile e di valore idoneo nc si no
esito positivo
Il pressostato di massima del gas (se esiste) interviene Intervento eseguito,
correttamente nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Il pressostato di minima del gas interviene correttamente nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Il pressostato dell'aria interviene correttamente nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Il dispositivo controllo tenuta interna delle valvole è efficiente nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Le valvole della rampa gas sono a tenuta nc si no
esito positivo
Impedendo l'alimentazione della fiamma all'accensione, il bruciatore Intervento eseguito,
va in blocco nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Il programmatore di comando controllo è di tipo approvato nc si no
esito positivo
Il programmatore chiude le valvole dopo il tempo di sicurezza Intervento eseguito,
regolamentare nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Il dispositivo controllo arco, se esiste, interviene correttamente nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Il dispositivo controllo fiamma interviene efficacemente nc si no
esito positivo
L'autoverifica della cella UV (quando esiste) all'avviamento funziona Intervento eseguito,
correttamente nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Il dispositivo di correlazione aria/gas è efficiente nc si no
esito positivo
Le linee elettriche di comando e sicurezza agenti sul bruciatore sono Intervento eseguito,
distinte nc si no
esito positivo
Il pressostato e/o il termostato di minima del generatore interviene Intervento eseguito,
correttamente nc si no
esito positivo
Il pressostato e/o il termostato di massima del generatore interviene Intervento eseguito,
correttamente nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Il dispositivo di controllo del livello dell'acqua (se esiste) è efficiente nc si no
esito positivo
Il sistema di regolazione in cascata (se esiste) esclude il generatore Intervento eseguito,
dalla rete anche idraulicamente nc si no
esito positivo
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
ALLEGATO 2T – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
A7. OSSERVAZIONI
(Si riportano sinteticamente le ragioni delle eventuali valutazioni negative espresse nei questionari)
A8. RACCOMANDAZIONI
(Si riportano sinteticamente le carenze più rilevanti, riscontrate e non eliminate, che possono compromettere la sicurezza di funzionamento)
A9. PRESCRIZIONI
(Si riportano sinteticamente le carenze più rilevanti, riscontrate e non eliminate, che possono compromettere la sicurezza di funzionamento. Si indicano le
necessarie prescrizioni e l'impianto potrà essere messo in funzione solo dopo l'esecuzione di quanto prescritto)
A10. CONCLUSIONI
A10.1 AI FINI DELLA SICUREZZA L'IMPIANTO PUO' FUNZIONARE?
SI NO
A11. DATI DI IDENTIFICAZIONE DEL/I TECNICO/I CHE HA/HANNO ESEGUITO
L'INTERVENTO DI MANUTENZIONE
Nome e Cognome
Estremi documento di qualifica
Data e firma del tecnico:
Timbro (facoltativo)
Firma del proprietario, amministratore, occupante R.d P. o suo tecnico incaricato per
ricevuta di copia conforme del rapporto di controllo e manutenzione:
(Copia di questo rapporto deve essere allegata al Libretto di centrale)
ALLEGATO 2T – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
RAPPORTO DI CONTROLLO E MANUTENZIONE
A7.1 Verifiche manutentive unità di trattamento aria
ACCENSIONE
Intervento
Pulizia interna ed esterna dei diffusori, anemostati, serrande, griglie e nc si no eseguito, esito
bocchette
positivo
Intervento
Pulizia, ingrassaggio e/o lubrificazione dei levismi di azionamento delle nc si no eseguito, esito
apparecchiature
positivo
Intervento
Pulizia con aria compressa e aspirazione impurità batterie di scambio termico nc si no eseguito, esito
positivo
Intervento
Sostituzione dei filtri nc si no eseguito, esito
positivo
Verifica di tutti i parametri di funzionamento/regolazione: controllo ed Intervento
eventuale taratura organi di regolazione, controllo della giusta e libera nc si no eseguito, esito
rotazione del ventilatore, controllo ed eventuale sostituzione tenute, controllo
funzionamento motore elettrico, controllo cinghie trasmissione, ecc. positivo
Intervento
Controllo di funzionamento sezione umidificazione (pompe ugelli, pacco nc si no eseguito, esito
alveolare, ecc.) se presente
positivo
A REGIME
Intervento
Lavaggio degli elementi filtranti almeno una volta al mese, se del tipo nc si no eseguito, esito
rigenerabile oppure sostituzione se del tipo a perdere
positivo
Intervento
Controllo strumentazioni organi meccanici di movimento e trasmissione, nc si no eseguito, esito
ventilatori, pompe di circolazione ed umidificazione, motori elettrici, ecc.
positivo
MESSA A RIPOSO
Intervento
Verifica integrità di tutti gli elementi, in presenza di eventuali anomalie nc si no eseguito, esito
provvedere alla loro riparazione o sostituzione
positivo
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
A7.2 Verifiche manutentive radiatori
ALLEGATO 2T – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
ACCENSIONE
Verifica del regolare funzionamento a caldo della rete eseguendo lo sfogo nc si no Intervento eseguito,
dell’aria attraverso gli scaricatori manuali o automatici esito positivo
A REGIME
Verifica del regolare funzionamento “a caldo” dei radiatori, se necessario Intervento eseguito,
provvedere allo sfiato dell’aria eventualmente formatasi nc si no
esito positivo
MESSA A RIPOSO
Verifica dell’integrità dei radiatori, delle valvole e dei detentori presenti, Intervento eseguito,
in presenza di eventuali perdite provvedere alla loro riparazione o nc si no
sostituzione esito positivo
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
A7.3 Verifiche manutentive ventilconvettori/fan-coils
ACCENSIONE
Verifica dello stato del mantello e dell’integrità dei componenti elettrici ed nc si no Intervento eseguito,
idraulici esito positivo
Lavaggio degli elementi filtranti almeno una volta al mese, se del tipo Intervento eseguito,
rigenerabile oppure sostituzione se del tipo a perdere nc si no
esito positivo
Pulizia delle batterie (lato aria) mediante spazzolatura meccanica a Intervento eseguito,
mezzo aria compressa ed aspiratore nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Pulizia delle griglie di immissione dell’aria e delle griglie di ripresa dell’aria nc si no
esito positivo
Controllo e pulizia delle valvole e detentori presenti. In presenza di Intervento eseguito,
perdita dei premistoppa provvedere al loro serraggio nc si no
esito positivo
Verifica del regolare funzionamento a caldo della rete eseguendo lo sfogo nc si no Intervento eseguito,
dell’aria attraverso fli scaricatori manuali o automatici esito positivo
Verifica dei sistemi di regolazione della temperatura ed eventuale Intervento eseguito,
taratura nc si no
esito positivo
Intervento eseguito,
Ingrassare e lubrificare tutte le parti che lo necessitano nc si no
esito positivo
A REGIME
Verifica dello stato del mantello e dell’integrità dei componenti elettrici ed Intervento eseguito,
idraulici nc si no
esito positivo
Verifica del regolare funzionamento “a caldo” dei ventilconvettori, se Intervento eseguito,
necessario provvedere allo sfiato dell’aria eventualmente formatasi nc si no
esito positivo
Eseguire un lavaggio a metà stagione degli elementi filtranti, se del tipo Intervento eseguito,
rigenerabile nc si no
esito positivo
Controllo e pulizia delle valvole e detentori presenti. In presenza di Intervento eseguito,
perdita dei premistoppa provvedere al loro serraggio nc si no
esito positivo
Verifica dei sistemi di regolazione della temperatura ed eventuale Intervento eseguito,
taratura nc si no
esito positivo
MESSA A RIPOSO
Verifica dello stato del mantello e dell’integrità dei componenti elettrici ed nc si no Intervento eseguito,
idraulici esito positivo
Verifica integrità del ventilconvettore, delle valvole, dei detentori. In Intervento eseguito,
presenza di eventuali anomalie provvedere alla loro riparazione o nc si no
sostituzione esito positivo
Pulizia della bacinella raccogli condensa e verifica ostruzioni del sistema Intervento eseguito,
di drenaggio nc si no
esito positivo
Osservazioni:
Raccomandazioni:
Prescrizioni:
ALLEGATO 2T – LISTA OPERAZIONI PROGRAMMATE GESTIONE CALORE
A7. OSSERVAZIONI
(Si riportano sinteticamente le ragioni delle eventuali valutazioni negative espresse nei questionari)
A8. RACCOMANDAZIONI
(Si riportano sinteticamente le carenze più rilevanti, riscontrate e non eliminate, che possono compromettere la sicurezza di funzionamento)
A9. PRESCRIZIONI
(Si riportano sinteticamente le carenze più rilevanti, riscontrate e non eliminate, che possono compromettere la sicurezza di funzionamento. Si indicano le
necessarie prescrizioni e l'impianto potrà essere messo in funzione solo dopo l'esecuzione di quanto prescritto)
A10. CONCLUSIONI
A10.1 AI FINI DELLA SICUREZZA L'IMPIANTO PUO' FUNZIONARE?
SI NO
A11. DATI DI IDENTIFICAZIONE DEL/I TECNICO/I CHE HA/HANNO ESEGUITO
L'INTERVENTO DI MANUTENZIONE
Nome e Cognome
Estremi documento di qualifica
Data e firma del tecnico:
Timbro (facoltativo)
Firma del proprietario, amministratore, occupante R.d P. o suo tecnico incaricato per
ricevuta di copia conforme del rapporto di controllo e manutenzione:
(Copia di questo rapporto deve essere allegata al Libretto di centrale)