determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 916 DEL 10/10/2017
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO INTENSIVO DI
POLLAME (TACCHINI)
PROPONENTE: TACCHINO AMICO SOCIETA’ AGRICOLA S.S.
UBICAZIONE: VIA MAZZINI IN COMUNE DI ROSA’
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 05/10/2016 prot. 66691 da parte di TACCHINO AMICO
SOCIETA’ AGRICOLA S.S., con sede legale in via Valdellette n.64/B in comune di Lugo di Vicenza (VI) e
relativa all'attività di allevamento intensivo di pollame (tacchini) nel sito di Via Mazzini in comune di Rosa’.
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività industriali di
cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., con codice 6.6.a.
Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione dell'avvenuto avvio
procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 24/10/2016.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato in data 31/01/2017 e considerato che non sono pervenute osservazioni
ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.Lgs. 152/2006.
Tenuto conto del parere favorevole espresso nella Conferenza dei Servizi tenutasi il giorno 25/09/2017 con
le prescrizioni contenute nell’Autorizzazione n.10/2017 e allegata al presente provvedimento per costituirne
parte integrante e sostanziale;
Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e controllo, agli atti con nota prot.
65575 del 22/09/2017, recepito in sede di conferenza di servizi.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali pareri,
nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione dell'intervento e che
quanto riportato nel presente provvedimento risponde all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto
previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater del D.Lgs. 152/06.
Visti:
- il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III bis, tratta
dell'autorizzazione integrata ambientale;
copia informatica per consultazione
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione delle
migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per le attività
elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie
ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la D.G.R.V. n. 1519 del
26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie finalizzate al rilascio
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione delle
tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
- la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per la tutela
dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n.
59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate
dell'inquinamento"”;
- le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande previsti dall’art.
5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio 2005 n. 59 – LR 16
agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione dell’inquinamento.
Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo (PMC)”;
- il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive modifiche e
integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107 (sulle funzioni e
responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere gestionale);
- che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato D.Lgs.
152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia di Vicenza
(Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 150 ID PROC 610;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.25 del 17/07/2017 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2017-2019;
Visto che con Decreto Presidenziale n. 65 del 01/08/2017 è stato approvato il Piano Esecutivo di
Gestione 2017/19;dell'anno 2017;
DETERMINA
1. di rilasciare a TACCHINO AMICO SOCIETA’ AGRICOLA S.S., con sede legale in via Valdellette n.64/B
in comune di Lugo di Vicenza (VI) e relativa all'attività di allevamento intensivo di pollame (tacchini) nel
sito di Via Mazzini in comune di Rosa’ l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.10/2017 ,con prescrizioni,
allegata alla presente determinazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. n.
152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi diretti o indiretti
sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art 49 del TUEL come
modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente provvedimento sul sito di
questa Provincia ;
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
copia informatica per consultazione
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione all'albo
pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento a Tacchino Amico Societa’ Agricola S.S, allo studio di
consulenza, al comune di Rosà, ad ARPAV-Vicenza, all’Ulss n.7 Pedemontana.
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs. 152/2006,
ha validità sino al 31/10/2017 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui all'allegato IX, parte
seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di
rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1
del D.Lgs. 152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività sulla
base della precedente Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il
Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto, ovvero in
alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della
comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio Tutela
Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta, autorizzazioni e
assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano di
dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi della
normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche impiantistiche o
variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente comunicate alla Provincia di
Vicenza che procederà ai sensi dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato 10/2017 al presente provvedimento di cui
forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-quattuordecies del D.Lgs.
152/2006.
In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità dell'Autorizzazione
integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri a carico del gestore; qualora
la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies
c.4 del D.lgs. 152/2006.
La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri fissati dalla
Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale n.1519/2009.
Vicenza, 10/10/2017
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 916 DEL 10/10/2017
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO INTENSIVO DI
POLLAME (TACCHINI)
PROPONENTE: TACCHINO AMICO SOCIETA’ AGRICOLA S.S.
UBICAZIONE: VIA MAZZINI IN COMUNE DI ROSA’
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 11/10/2017.
Vicenza, 11/10/2017
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE
Ufficio Tutela Ecosistemi Agrari
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale: Palazzo Godi - Nievo, contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Uffici: Palazzo Godi - Nievo, contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
TACCHINO AMICO SOCIETA’ AGRICOLA S.S.
AUTORIZZAZIONE N.10/2017
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: Tacchino Amico Societa’ Agricola S.S.
SEDE LEGALE: via Valdellette n.64/B - Lugo di Vicenza (VI)
SEDE IMPIANTO:Via Mazzini - di Rosa’(VI)
TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento intensivopollame (tacchini)
DATA DOMANDA: 05/10/20016
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di 40000 posti pollame”
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (tacchini) – della potenzialità di 74750 per /ciclo –
in conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottem perare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto 7 aprile 2006 del Ministero delle Politiche agricole e forestali, nonché
deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
comunicati.
E – La ditta dovrà provvedere, per le strutture in cemento-amianto eventualmente ancora presenti
nell'installazione, alla valutazione dell’indice di degrado, come previsto dalla DGRV n. 265/11, al fine di
definire/attuare eventuali azioni di monitoraggio e/o di bonifica.
F – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 del presente Allegato
10/2017.
G – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente ope rative
entro il 31/12/2017 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2018.
H – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
copia informatica per consultazione
I – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comu nicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
L – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.
2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modi fiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato B alla deliberazione della Giunta
regionale n. 1105 del 28 aprile 2009.
QUADRO SINOTTICO
In ottemperanza allo schema di cui all’allegato B alla dgr veneto N. 1105 DEL 28/04/2009, Il documento
riporta per ogni tematica le sezioni inpiduate come oggetto di monitoraggio.
N FASI GESTORE GESTORE ARPA ARPA
FREQUENZA REPORTING ISPEZIONI CAMPIONAMENT
AUTOCONTROLL I
O
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 MATERIE PRIME E PRODOTTI
1.1.1 MANGIME ALLA RICEZIONE SI x
1.1.2.1 PRODOTTI A FINE CICLO SI x
1.2 RISORSE IDRICHE
1.2.1 RISORSE A FINE CICLO SI x
IDRICHE
1.3 RISORSE ENERGETICHE
1.3.1 ENERGIA A FINE CICLO SI x
1.4 COMBUSTIBILI
1.4.1 COMBUSTIBILI A FINE CICLO SI x
Emissioni in Aria
(Solo in presenza di emissioni di tipo convogliato)
1.5.1 Punti di emissioni NO NO NO
(emissioni
convogliate)
1.5.2 Inquinanti monitorati NO NO NO
Emissioni in acqua
(solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa
1.6 vigente)
copia informatica per consultazione
Emissioni di Rumore
(solo per casi particolari elencati nelle linee guida)
1.7 Rumore sorgenti e NO NO NO SU
misure SEGNALAZIONE
1.8 EMISSIONE RIFIUTI
1.8.1 CONTROLLO MENSILE SI x
RIFIUTI
PERICOLOSI
1.8.2 CONTROLLO MENSILE SI x
RIFUTI NON
PERICOLOSI
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1.1 SISTEMI DI SI SI x
CONTROLLO
DELLE FASI
CRITICHE DEL
PROCESSO
2.1.2 INTERVENTI DI A FINE CICLO SI x
MANUTENZIONE
ORDINARIA
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1.1 MONITORAGGIO A FINE CICLO SI x
• COMPONENTI AMBIENTALI
Tabella 1.1.1 – Materie Prime
Denominazione Modalità Fase di utilizzo u.m. Frequenza Fonte dato Repor
stoccaggio autocontroll ting
o
pulcini (immissione Stabulazione Unità giornaliera Registro o SI
diretta alla documento
consegna) trasporto
(DDT)
Mangime Silos Alimentazione t/ciclo Giornaliera Registro o SI
(sfarinato, DDT
truciolato, pellets )
Trucciolo di legno o Nessuna Stabulazione t/ciclo Giornaliera Registro o DDT SI
paglia pellet
Medicinali Nessuna Alimentazione Kg/ciclo Giornaliera Registro o DDT SI
Disinfettanti Locale chiuso a Pulizia fine Kg/ciclo Giornaliera Registro o DDT SI
chiave ciclo
Tabella 1.1.2 – prodotti finiti
PROCESSO Denominazio unità Frequenza Registro/autocertificazio Reporting
ne autocontroll ne
o
Tacchini da Peso kg Fine ciclo Registro SI
carne Numero ciclo Numero o annuale Registro SI
sigla
Durata ciclo giorni Fino ciclo Registro SI
Capi deceduti Capi Unità giornaliera Registro SI
Peso Kg giornaliera Registro SI
copia informatica per consultazione
Palabili Pollina (*) mc/ciclo Fine ciclo Registro SI
-i capi morti sono conservati nella apposita cella frigo descritta in scheda B
(*) L'azienda gestirà il refluo zootecnico secondo le linee guida del DM 25 febbraio 2016 e DGRV
1835/2016
1.2 Consumo risorse idriche
Tabella 1.2.1-risorse idriche
Tipo Fase di utilizzo Um Frequenza Fonte Registro o Reporting
approvvigionamento autocontrollo dato autocer
tificazione
Acqua di acquedotto Stabulazione mc/ciclo giornaliera contalitri registro SI
alimentazione
1.3 Consumo energia
Tabella 1.3.1-risorse energetiche
Descrizione Tipologia Um Frequenza Fonte dato Registro o Reporting
autocontrollo autocertificazione
Energia importata da Energia MWH Giornaliera Contatore registro SI
rete esterna elettrica
1.4 combustibili
Tabella 1.4.1-combustibili
Denominazione Modalità Fase di u.m. Frequenza Fonte dato Reporting
stoccaggio utilizzo autocontrollo
gpl bombolone Stabulazione Mc/ciclo Inizio/fine Registro o SI
ciclo documento
trasporto (DDT)
1.5 - Emissioni in aria
Le emissioni provengono dai capannoni di allevamento, ma anche dalle strutture di stoccaggio e di
spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette di quantificare analiticamente queste
emissioni diffuse di conseguenza è importante stimare almeno le emissioni principali, quali AMMONIACA e
METANO. Questa stima può essere fatta attraverso i parametri forniti dal DM 29 gennaio 2007 o attraverso
applicativi già disponibili per l’utente (ad es. gli applicativi del CRPA).
Si sottolinea che nel caso in esame l’azienda non dispone di strutture di stoccaggio temporaneo delle
deiezione che vengono invece completamente allontanate subito dopo la conclusione del ciclo di allevamento
tramite cessione ad altre aziende o a ditte specializzate per la raccolta e impiego.
Si precisa che la gestione esterna all’azienda della pollina esula dalla stima e controllo delle emissioni.
Parametro/ Metodo di controllo U Frequenza Modalità registrazione Reportin
M autocontrollo controlli g
inquinante
Metano Calcolo secondo DM 29 t/a Annuale Contabilità aziendale SI
gennaio 2007
Ammoniac Calcolo secondo DM 29 t/a Annuale Contabilità aziendale SI
a gennaio 2007
1.6 – Emissioni in acqua
Non sono presenti scarichi idrici e non ne è previsto quindi il monitoraggio
copia informatica per consultazione
1.7 – Rumore
Tabella 1.7.1 - Rumore, sorgenti
La matrice rumore è trascurabile nella maggior parte degli allevamenti. In alcuni casi, come ad esempio la
presenza di attività particolarmente rumorose e ripetutamente segnalate, può essere necessario redigere una
valutazione d’impatto acustico al perimetro dell’azienda. Solo in questi rari casi, in istruttoria verrà valutata
la necessità di ripetere la valutazione d’impatto acustico ogni tre anni.
Si precisa che la valutazione di impatto acustico va redatta da tecnico competente secondo quanto previsto
dall’art. 8 della legge n. 447/85. Non essendo ancora approvate dalla Regione Veneto delle Linee Guida per
la redazione della Valutazione d’Impatto Acustico, è necessario che il gestore concordi con l’Ente
competente la redazione di tale documento secondo le Linee guida approvate con Delibera del Direttore
Generale ARPAV n. 3 del 29 gennaio 2008. Tale valutazione dovrà essere inviata a Provincia ed ARPAV al di
fuori del report annuale.
Prevederne il monitoraggio periodico (cadenza triennale) solo nel caso che la valutazione preliminare abbia
evidenziato criticità.
1.8 Rifiuti
Tabella 1.8.1 – rifiuti pericolosi
Rifiuti (codice CER) Codice Modalità Destinazion Fonte dato Frequenza Reporting
CER stoccaggio e (R/D) (*) autocontrollo (**)
Imballaggi contenenti Contenitori D Secondo mensile SI
sostanze pericolose 150110 mobili normativa
(150110) vigente
Oli esausti (130206) 130206 Fusti in bacino D Secondo mensile SI
di normativa
contenimento vigente
specificare se a recupero (R) o smaltimento (D)
(*) Dato puramente indicativo non vincolante purché la destinazione avvenga nel rispetto della normativa
Tabella 1.8.2 – rifiuti non pericolosi
Rifiuti (codice Codice Modalità Destinazione Fonte dato Frequenza Reporting
CER) CER stoccaggio (R/D) (*) autocontrollo (**)
Imballaggi in Zona rifiuti D Secondo mensile SI
plastica (150102) 150102 normativa vigente
Imballaggi in Zona rifiuti D Secondo mensile SI
materiali misti 150106 normativa vigente
(150106)
Imballaggi in vetro Zona rifiuti D Secondo mensile SI
(150107) 150107 normativa vigente
specificare se a recupero (R) o smaltimento (D)
(*) Dato puramente indicativo non vincolante purché la destinazione avvenga nel rispetto della
normativa
(**) IL REPORT DOVRA’ COMPRENDERE TUTTI I RIFIUTI PRODOTTI NELL’ANNO CUI SI
RIFERISCE, ANCHE QUELLI NON CITATI IN TABELLA
1.9 Suolo e sottosuolo
Tabella 1.9.1 – Terreni
Si sottolinea che in questo caso la pollina viene ceduta ad altre ditte (tipo Italpollina) per riutilizzo ad altri usi
(concimi organici) persi dallo spargimento diretto sui terreni, e che quindi il controllo di eventuali impatti è
demandato alle ditte acquirenti.
Nel caso invece di impiego diretto per la fertilizzazione dei terreni è importante che tutti gli allevamenti che
copia informatica per consultazione
distribuiscono gli effluenti prodotti su terreni propri o in concessione si avvalgano di una apposito
monitoraggio dell’impatto che tale attività ha sul suolo. Si ritiene, comunque, che tale monitoraggio non
debba rientrare tra gli autocontrolli a carico del gestore dell’allevamento. l campionamento dei terreni e le
relative analisi verrà eseguito da ARPAV nell'ambito dei controlli previsti ai sensi dall'art.29 decies c.3 del
D.lgs n. 152/2006 e s.m.i .
2. GESTIONE DELL’IMPIANTO
Ai fini del mantenimento/miglioramento degli obiettivi di qualità ambientale risulta strategico il controllo
della gestione e la sua comparazione con le BAT.
Tabella 2.1.1 – Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Fase/attività criticità Parametro U.M Frequenza Fonte dato Reporting
esercizio . autocontrollo
Stabulazione Preparazione Verifica visiva n.a. A inizio ciclo Quaderno NO (*)
lettiera omogeneità manutenzione
Stabulazione Gestione Umidità e altezza n.a. Giornaliero Quaderno NO (*)
lettiera manutenzione-
Annotazione solo
delle anomalie
Stabulazione Accasamento Procedura n.a. A inizio ciclo Quaderno NO (*)
Benessere manutenzione
animale
Stabulazione Partenza Procedura n.a. A fine ciclo Quaderno NO (*)
avicoli Benessere manutenzione
animale
Stabulazione Rimozione Verifica n.a. A fine ciclo Quaderno NO (*)
lettiera Procedura manutenzione
da norme
Stabulazione Disinfezione Verifica n.a. A fine ciclo Quaderno NO (*)
Procedura manutenzione
da norme
Tabella 2.1.2 – interventi di manutenzione
Macchinario Tipo di intervento Frequenza Fonte dato Reporting
Abbeveratoi Controllo giornaliera Quaderno NO (*)
funzionalità manutenzione-
Annotazione solo delle
anomalie
Illuminazione Controllo giornaliera Quaderno manutenzione NO (*)
funzionalità Annotazione solo delle
anomalie
Mangiatoie Controllo giornaliera Quaderno manutenzione NO (*)
funzionalità Annotazione solo delle
anomalie
Centraline automatismi Controllo giornaliera Quaderno manutenzione NO (*)
funzionalità Annotazione solo delle
anomalie
Silos Controllo giornaliera Quaderno manutenzione NO (*)
funzionalità Annotazione solo delle
anomalie
Termosonde apertura finestre Tarature annuale Rapporto di taratura NO (*)
Cella Frigo e Controllo giornaliero Quaderno manutenzione NO (*)
Freezer capi funzionalità Annotazione solo delle
morti anomalie
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Tabella 2.1.3 – aree di stoccaggio
struttura Tipo di intervento Frequenza Fonte dato Reporting
Serbatoio GPL Prova di Tenuta Termini di legge Report del Tecnico NO
3)INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1-monitoraggio degli indicatori di performance
Indicatore Descrizione Um Metodo Frequenza Reporting
misura monitoraggio
Consumo specifico Quantità acqua consumata Mc/capo Calcolo Annuale SI
risorsa idrica rispetto capi allevati
Consumo specifico Quantità gasolio rispetto al T/capo Calcolo Annuale SI
di gasolio numero capi allevati
Consumo specifico Quantitativo energia rispetto al KWH/cap Calcolo Annuale SI
di energia numero capi allevati o
Produzione di reflui Quantitativo reflui prodotti Mc/capo Calcolo Annuale SI
specifica rispetto ai capi allevati
Consumo specifico Quantitativo mangime Kg/capo Calcolo Annuale SI
mangime consumato rispetto ai capi
allevati
copia informatica per consultazione