determina

                    PROVINCIA DI VICENZA
                   Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                 DETERMINAZIONE N° 916 DEL 10/10/2017

                           Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO INTENSIVO DI
     POLLAME (TACCHINI)
     PROPONENTE: TACCHINO AMICO SOCIETA’ AGRICOLA S.S.
     UBICAZIONE: VIA MAZZINI IN COMUNE DI ROSA’

                             IL DIRIGENTE

     Vista la documentazione presentata in data 05/10/2016 prot. 66691 da parte di TACCHINO AMICO
     SOCIETA’ AGRICOLA S.S., con sede legale in via Valdellette n.64/B in comune di Lugo di Vicenza (VI) e
     relativa all'attività di allevamento intensivo di pollame (tacchini) nel sito di Via Mazzini in comune di Rosa’.
     Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività industriali di
     cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., con codice 6.6.a.
     Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione dell'avvenuto avvio
     procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 24/10/2016.
     Visto l’esito del sopralluogo effettuato in data 31/01/2017 e considerato che non sono pervenute osservazioni
     ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.Lgs. 152/2006.
     Tenuto conto del parere favorevole espresso nella Conferenza dei Servizi tenutasi il giorno 25/09/2017 con
     le prescrizioni contenute nell’Autorizzazione n.10/2017 e allegata al presente provvedimento per costituirne
     parte integrante e sostanziale;
     Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e controllo, agli atti con nota prot.
     65575 del 22/09/2017, recepito in sede di conferenza di servizi.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali pareri,
     nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione dell'intervento e che
     quanto riportato nel presente provvedimento risponde all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto
     previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater del D.Lgs. 152/06.
     Visti:
     - il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III bis, tratta
     dell'autorizzazione integrata ambientale;




copia informatica per consultazione
     - il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione delle
     migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per le attività
     elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
     - il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie
     ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la D.G.R.V. n. 1519 del
     26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie finalizzate al rilascio
     dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
     - la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione delle
     tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
     - la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per la tutela
     dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n.
     59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate
     dell'inquinamento"”;
     - le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
     Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
     presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
     ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande previsti dall’art.
     5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio 2005 n. 59 – LR 16
     agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione dell’inquinamento.
     Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
     per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo (PMC)”;
     - il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive modifiche e
     integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107 (sulle funzioni e
     responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere gestionale);
     - che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato D.Lgs.
     152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia di Vicenza
     (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 150 ID PROC 610;
          Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
          Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.25 del 17/07/2017 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2017-2019;
        Visto che con Decreto Presidenziale n. 65 del 01/08/2017 è stato approvato il Piano Esecutivo di
     Gestione 2017/19;dell'anno 2017;
                             DETERMINA
     1. di rilasciare a TACCHINO AMICO SOCIETA’ AGRICOLA S.S., con sede legale in via Valdellette n.64/B
     in comune di Lugo di Vicenza (VI) e relativa all'attività di allevamento intensivo di pollame (tacchini) nel
     sito di Via Mazzini in comune di Rosa’ l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.10/2017 ,con prescrizioni,
     allegata alla presente determinazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. n.
     152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
     2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi diretti o indiretti
     sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art 49 del TUEL come
     modificato dal DL 174/12);
     3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente provvedimento sul sito di
     questa Provincia ;
     4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;




copia informatica per consultazione
     5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione all'albo
     pretorio on line;
     6. di trasmettere il presente provvedimento a Tacchino Amico Societa’ Agricola S.S, allo studio di
     consulenza, al comune di Rosà, ad ARPAV-Vicenza, all’Ulss n.7 Pedemontana.

                            AVVERTE CHE
     La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs. 152/2006,
     ha validità sino al 31/10/2017 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui all'allegato IX, parte
     seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di
     rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1
     del D.Lgs. 152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività sulla
     base della precedente Autorizzazione.
     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il
     Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto, ovvero in
     alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della
     comunicazione del presente atto.
     La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio Tutela
     Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
     Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta, autorizzazioni e
     assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
     Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano di
     dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi della
     normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche impiantistiche o
     variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente comunicate alla Provincia di
     Vicenza che procederà ai sensi dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
     In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato 10/2017 al presente provvedimento di cui
     forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-quattuordecies del D.Lgs.
     152/2006.
     In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità dell'Autorizzazione
     integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri a carico del gestore; qualora
     la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies
     c.4 del D.lgs. 152/2006.
     La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri fissati dalla
     Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale n.1519/2009.

     Vicenza, 10/10/2017

                                        Sottoscritta dal Dirigente
                                         (MACCHIA ANGELO)
                                          con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 916 DEL 10/10/2017


     OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
     AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO INTENSIVO DI
     POLLAME (TACCHINI)
     PROPONENTE: TACCHINO AMICO SOCIETA’ AGRICOLA S.S.
     UBICAZIONE: VIA MAZZINI IN COMUNE DI ROSA’




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 11/10/2017.


     Vicenza, 11/10/2017




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                        (BERTACCHE CRISTINA)
                                           con firma digitale




copia informatica per consultazione
              PROVINCIA DI VICENZA
              AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
              SETTORE AMBIENTE
              Ufficio Tutela Ecosistemi Agrari
              Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
              Domicilio fiscale: Palazzo Godi - Nievo, contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
              Uffici: Palazzo Godi - Nievo, contrà Gazzolle 1 – 36100 VICENZA


                  TACCHINO AMICO SOCIETA’ AGRICOLA S.S.
                         AUTORIZZAZIONE N.10/2017
     Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
     SOGGETTO PROPONENTE: Tacchino Amico Societa’ Agricola S.S.
     SEDE LEGALE: via Valdellette n.64/B - Lugo di Vicenza (VI)
     SEDE IMPIANTO:Via Mazzini - di Rosa’(VI)
     TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento intensivopollame (tacchini)
     DATA DOMANDA: 05/10/20016
     MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
     “Allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di 40000 posti pollame”


     1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
     La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (tacchini) – della potenzialità di 74750 per /ciclo –
     in conformità alle seguenti prescrizioni:
     A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
     effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
     applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
     dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
     (deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009).
     B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
     presentata alla Provincia.
     C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottem perare
     a tutti gli obblighi previsti dal decreto 7 aprile 2006 del Ministero delle Politiche agricole e forestali, nonché
     deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
     D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
     comunicati.
     E – La ditta dovrà provvedere, per le strutture in cemento-amianto eventualmente ancora presenti
     nell'installazione, alla valutazione dell’indice di degrado, come previsto dalla DGRV n. 265/11, al fine di
     definire/attuare eventuali azioni di monitoraggio e/o di bonifica.
     F – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
     e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 del presente Allegato
     10/2017.
     G – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente ope rative
     entro il 31/12/2017 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2018.
     H – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
     report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
     dell’Autorizzazione integrata ambientale.




copia informatica per consultazione
     I – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comu nicarli
     annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
     controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
     L – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
     anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
     ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
     ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
     compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
     costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
     periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
     servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
     Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
     (PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
     ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
     spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.


     2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
     Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modi fiche di
     ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato B alla deliberazione della Giunta
     regionale n. 1105 del 28 aprile 2009.

      QUADRO SINOTTICO
     In ottemperanza allo schema di cui all’allegato B alla dgr veneto N. 1105 DEL 28/04/2009, Il documento
     riporta per ogni tematica le sezioni inpiduate come oggetto di monitoraggio.

     N     FASI          GESTORE      GESTORE  ARPA             ARPA
                     FREQUENZA     REPORTING ISPEZIONI           CAMPIONAMENT
                     AUTOCONTROLL                        I
                     O
     1                     COMPONENTI AMBIENTALI
     1.1                   MATERIE PRIME E PRODOTTI
     1.1.1   MANGIME        ALLA RICEZIONE  SI     x
     1.1.2.1  PRODOTTI        A FINE CICLO   SI     x
     1.2                      RISORSE IDRICHE
     1.2.1   RISORSE        A FINE CICLO   SI     x
          IDRICHE
     1.3                      RISORSE ENERGETICHE
     1.3.1   ENERGIA        A FINE CICLO      SI        x
     1.4                        COMBUSTIBILI
     1.4.1   COMBUSTIBILI      A FINE CICLO      SI        x
                              Emissioni in Aria
                      (Solo in presenza di emissioni di tipo convogliato)
     1.5.1   Punti           di emissioni     NO        NO      NO
                       (emissioni
                       convogliate)
     1.5.2   Inquinanti monitorati   NO          NO        NO
                              Emissioni in acqua
           (solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa
     1.6                           vigente)




copia informatica per consultazione
                              Emissioni di Rumore
                      (solo per casi particolari elencati nelle linee guida)
     1.7    Rumore sorgenti e    NO           NO        NO         SU
          misure                                        SEGNALAZIONE
     1.8                       EMISSIONE RIFIUTI
     1.8.1   CONTROLLO        MENSILE       SI     x
          RIFIUTI
          PERICOLOSI
     1.8.2   CONTROLLO        MENSILE         SI         x
          RIFUTI NON
          PERICOLOSI
     2                        GESTIONE IMPIANTO
     2.1.1   SISTEMI DI       SI         SI     x
          CONTROLLO
          DELLE FASI
          CRITICHE DEL
          PROCESSO
     2.1.2   INTERVENTI DI      A FINE CICLO      SI         x
          MANUTENZIONE
          ORDINARIA
     3                     INDICATORI PRESTAZIONE
     3.1.1   MONITORAGGIO      A FINE CICLO   SI     x



      • COMPONENTI AMBIENTALI
     Tabella 1.1.1 – Materie Prime
     Denominazione    Modalità  Fase di utilizzo        u.m.    Frequenza     Fonte dato    Repor
               stoccaggio                      autocontroll            ting
                                          o
     pulcini         (immissione    Stabulazione     Unità   giornaliera    Registro o    SI
                 diretta alla                            documento
                 consegna)                              trasporto
                                                   (DDT)
     Mangime         Silos       Alimentazione    t/ciclo  Giornaliera    Registro o    SI
     (sfarinato,                                         DDT
     truciolato, pellets )
     Trucciolo di legno o  Nessuna      Stabulazione     t/ciclo  Giornaliera    Registro o DDT  SI
     paglia pellet
     Medicinali       Nessuna      Alimentazione    Kg/ciclo  Giornaliera    Registro o DDT  SI
     Disinfettanti      Locale chiuso a  Pulizia fine     Kg/ciclo  Giornaliera    Registro o DDT  SI
                 chiave      ciclo

     Tabella 1.1.2 – prodotti finiti
     PROCESSO Denominazio       unità      Frequenza    Registro/autocertificazio  Reporting
             ne                autocontroll   ne
                              o
     Tacchini da   Peso       kg       Fine ciclo    Registro           SI
     carne      Numero ciclo   Numero o    annuale     Registro           SI
                      sigla
             Durata ciclo   giorni     Fino ciclo    Registro           SI
     Capi deceduti  Capi       Unità      giornaliera   Registro           SI
             Peso       Kg       giornaliera   Registro           SI




copia informatica per consultazione
     Palabili    Pollina (*)      mc/ciclo     Fine ciclo    Registro           SI

     -i capi morti sono conservati nella apposita cella frigo descritta in scheda B
     (*) L'azienda gestirà il refluo zootecnico secondo le linee guida del DM 25 febbraio 2016 e DGRV
     1835/2016

     1.2 Consumo risorse idriche
     Tabella 1.2.1-risorse idriche
     Tipo           Fase di utilizzo    Um         Frequenza      Fonte    Registro o   Reporting
     approvvigionamento                          autocontrollo    dato     autocer
                                                        tificazione
     Acqua di acquedotto    Stabulazione      mc/ciclo      giornaliera     contalitri  registro    SI
                  alimentazione

     1.3 Consumo energia
     Tabella 1.3.1-risorse energetiche
     Descrizione       Tipologia     Um      Frequenza       Fonte dato    Registro o       Reporting
                                 autocontrollo             autocertificazione
     Energia importata da   Energia     MWH     Giornaliera      Contatore    registro        SI
     rete esterna       elettrica

     1.4 combustibili
     Tabella 1.4.1-combustibili
     Denominazione Modalità         Fase di       u.m.     Frequenza      Fonte dato      Reporting
             stoccaggio       utilizzo             autocontrollo
     gpl       bombolone       Stabulazione     Mc/ciclo   Inizio/fine     Registro o      SI
                                          ciclo        documento
                                                    trasporto (DDT)

     1.5 - Emissioni in aria

     Le emissioni provengono dai capannoni di allevamento, ma anche dalle strutture di stoccaggio e di
     spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette di quantificare analiticamente queste
     emissioni diffuse di conseguenza è importante stimare almeno le emissioni principali, quali AMMONIACA e
     METANO. Questa stima può essere fatta attraverso i parametri forniti dal DM 29 gennaio 2007 o attraverso
     applicativi già disponibili per l’utente (ad es. gli applicativi del CRPA).
     Si sottolinea che nel caso in esame l’azienda non dispone di strutture di stoccaggio temporaneo delle
     deiezione che vengono invece completamente allontanate subito dopo la conclusione del ciclo di allevamento
     tramite cessione ad altre aziende o a ditte specializzate per la raccolta e impiego.

     Si precisa che la gestione esterna all’azienda della pollina esula dalla stima e controllo delle emissioni.

     Parametro/     Metodo di controllo        U       Frequenza       Modalità registrazione     Reportin
                                M      autocontrollo        controlli          g
     inquinante
     Metano      Calcolo secondo DM 29        t/a      Annuale        Contabilità aziendale      SI
                gennaio 2007
     Ammoniac     Calcolo secondo DM 29        t/a      Annuale        Contabilità aziendale      SI
      a         gennaio 2007

      1.6 – Emissioni in acqua
     Non sono presenti scarichi idrici e non ne è previsto quindi il monitoraggio




copia informatica per consultazione
     1.7 – Rumore
     Tabella 1.7.1 - Rumore, sorgenti
     La matrice rumore è trascurabile nella maggior parte degli allevamenti. In alcuni casi, come ad esempio la
     presenza di attività particolarmente rumorose e ripetutamente segnalate, può essere necessario redigere una
     valutazione d’impatto acustico al perimetro dell’azienda. Solo in questi rari casi, in istruttoria verrà valutata
     la necessità di ripetere la valutazione d’impatto acustico ogni tre anni.
     Si precisa che la valutazione di impatto acustico va redatta da tecnico competente secondo quanto previsto
     dall’art. 8 della legge n. 447/85. Non essendo ancora approvate dalla Regione Veneto delle Linee Guida per
     la redazione della Valutazione d’Impatto Acustico, è necessario che il gestore concordi con l’Ente
     competente la redazione di tale documento secondo le Linee guida approvate con Delibera del Direttore
     Generale ARPAV n. 3 del 29 gennaio 2008. Tale valutazione dovrà essere inviata a Provincia ed ARPAV al di
     fuori del report annuale.
     Prevederne il monitoraggio periodico (cadenza triennale) solo nel caso che la valutazione preliminare abbia
     evidenziato criticità.


     1.8 Rifiuti
     Tabella 1.8.1 – rifiuti pericolosi
     Rifiuti (codice CER)     Codice     Modalità      Destinazion   Fonte dato   Frequenza     Reporting
                   CER      stoccaggio     e (R/D) (*)           autocontrollo   (**)
      Imballaggi contenenti            Contenitori      D       Secondo     mensile      SI
      sostanze pericolose    150110       mobili              normativa
         (150110)                                 vigente
      Oli esausti (130206)    130206   Fusti in bacino       D      Secondo     mensile        SI
                             di                normativa
                          contenimento               vigente
     specificare se a recupero (R) o smaltimento (D)

     (*) Dato puramente indicativo non vincolante purché la destinazione avvenga nel rispetto della normativa
     Tabella 1.8.2 – rifiuti non pericolosi
     Rifiuti (codice     Codice  Modalità    Destinazione   Fonte dato     Frequenza    Reporting
     CER)          CER   stoccaggio   (R/D) (*)              autocontrollo (**)
      Imballaggi in         Zona rifiuti     D       Secondo      mensile     SI
     plastica (150102)   150102                  normativa vigente
      Imballaggi in         Zona rifiuti     D       Secondo      mensile     SI
      materiali misti   150106                  normativa vigente
        (150106)
     Imballaggi in vetro        Zona rifiuti     D       Secondo      mensile     SI
        (150107)     150107                  normativa vigente
     specificare se a recupero (R) o smaltimento (D)

     (*) Dato puramente indicativo non vincolante purché la destinazione avvenga nel rispetto della
     normativa
     (**) IL REPORT DOVRA’ COMPRENDERE TUTTI I RIFIUTI PRODOTTI NELL’ANNO CUI SI
     RIFERISCE, ANCHE QUELLI NON CITATI IN TABELLA

      1.9 Suolo e sottosuolo

      Tabella 1.9.1 – Terreni

     Si sottolinea che in questo caso la pollina viene ceduta ad altre ditte (tipo Italpollina) per riutilizzo ad altri usi
     (concimi organici) persi dallo spargimento diretto sui terreni, e che quindi il controllo di eventuali impatti è
     demandato alle ditte acquirenti.
     Nel caso invece di impiego diretto per la fertilizzazione dei terreni è importante che tutti gli allevamenti che




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     distribuiscono gli effluenti prodotti su terreni propri o in concessione si avvalgano di una apposito
     monitoraggio dell’impatto che tale attività ha sul suolo. Si ritiene, comunque, che tale monitoraggio non
     debba rientrare tra gli autocontrolli a carico del gestore dell’allevamento. l campionamento dei terreni e le
     relative analisi verrà eseguito da ARPAV nell'ambito dei controlli previsti ai sensi dall'art.29 decies c.3 del
     D.lgs n. 152/2006 e s.m.i .

     2. GESTIONE DELL’IMPIANTO
     Ai fini del mantenimento/miglioramento degli obiettivi di qualità ambientale risulta strategico il controllo
     della gestione e la sua comparazione con le BAT.

     Tabella 2.1.1 – Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
     Fase/attività  criticità    Parametro       U.M Frequenza         Fonte dato       Reporting
                      esercizio       .    autocontrollo
     Stabulazione   Preparazione   Verifica visiva    n.a.  A inizio ciclo     Quaderno        NO (*)
             lettiera     omogeneità                      manutenzione
     Stabulazione   Gestione     Umidità e altezza n.a.    Giornaliero      Quaderno        NO (*)
             lettiera                               manutenzione-
                                                Annotazione solo
                                                delle anomalie
     Stabulazione   Accasamento    Procedura       n.a.  A inizio ciclo    Quaderno        NO (*)
                       Benessere                     manutenzione
                       animale
     Stabulazione   Partenza      Procedura       n.a.  A fine ciclo     Quaderno        NO (*)
             avicoli      Benessere                     manutenzione
                       animale
     Stabulazione   Rimozione     Verifica       n.a.  A fine ciclo     Quaderno        NO (*)
             lettiera      Procedura                     manutenzione
                       da norme
     Stabulazione   Disinfezione    Verifica       n.a.  A fine ciclo     Quaderno        NO (*)
                       Procedura                     manutenzione
                       da norme

     Tabella 2.1.2 – interventi di manutenzione
     Macchinario           Tipo di intervento     Frequenza   Fonte dato          Reporting
     Abbeveratoi           Controllo         giornaliera  Quaderno           NO (*)
                     funzionalità               manutenzione-
                                          Annotazione solo delle
                                          anomalie
     Illuminazione           Controllo        giornaliera  Quaderno manutenzione    NO (*)
                      funzionalità              Annotazione solo delle
                                          anomalie
     Mangiatoie            Controllo        giornaliera  Quaderno manutenzione    NO (*)
                      funzionalità              Annotazione solo delle
                                          anomalie
     Centraline automatismi      Controllo        giornaliera  Quaderno manutenzione    NO (*)
                      funzionalità              Annotazione solo delle
                                          anomalie
     Silos               Controllo        giornaliera  Quaderno manutenzione    NO (*)
                      funzionalità              Annotazione solo delle
                                          anomalie
     Termosonde apertura finestre   Tarature         annuale    Rapporto di taratura     NO (*)
     Cella Frigo e           Controllo        giornaliero  Quaderno manutenzione    NO (*)
     Freezer capi           funzionalità              Annotazione solo delle
     morti                                   anomalie




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     Tabella 2.1.3 – aree di stoccaggio
     struttura            Tipo di intervento    Frequenza       Fonte dato      Reporting
     Serbatoio GPL          Prova di Tenuta     Termini di legge   Report del Tecnico  NO

     3)INDICATORI DI PRESTAZIONE
     Tabella 3.1-monitoraggio degli indicatori di performance
     Indicatore      Descrizione             Um      Metodo     Frequenza    Reporting
                                        misura     monitoraggio
     Consumo specifico   Quantità acqua consumata      Mc/capo   Calcolo    Annuale     SI
     risorsa idrica     rispetto capi allevati
     Consumo specifico   Quantità gasolio rispetto al    T/capo   Calcolo    Annuale     SI
     di gasolio       numero capi allevati
     Consumo specifico   Quantitativo energia rispetto al  KWH/cap   Calcolo    Annuale     SI
     di energia       numero capi allevati        o
     Produzione di reflui  Quantitativo reflui prodotti    Mc/capo   Calcolo    Annuale     SI
     specifica       rispetto ai capi allevati
     Consumo specifico   Quantitativo mangime        Kg/capo   Calcolo    Annuale     SI
     mangime        consumato rispetto ai capi
                allevati




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