determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 1199 DEL 28/12/2017

                     Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA

     OGGETTO: SOCIETA' ECOGLASS SRL - PROGETTO DI IMPIANTO DI MESSA IN
     RISERVA (R13/R12) E RECUPERO (R5) MEDIANTE INSTALLAZIONE DI UN
     IMPIANTO DI FRANTUMAZIONE DEL ROTTAME DI VETRO, NEL SITO IN VIA
     BOSCHETTA N.10, IN COMUNE DI LONIGO


                            IL DIRIGENTE

     Premesso che:
      •  con provvedimento Registro n. 30/Suolo Rifiuti/2012 del 28 febbraio 2012, prot. n. 16632 la
        Provincia di Vicenza, per l'impianto sito in via Boschetta – Lonigo ha autorizzato l'esercizio
        dell'impianto di recupero rifiuti;
      •  con documentazione agli atti con prot. n. 44790 del 30 giungo 2016 la Società ha chiesto di
        attivare la procedura di verifica di assoggettabilità alla valutazione impatto ambientale, ai
        sensi dell’art. 20 del D.Lgs 152/2006, considerata l’installazione del nuovo impianto di
        frantumazione;
      •  con Determinazione del Dirigente n. 142 del 15 febbraio 2017, detto progetto è stato escluso
        - con prescrizioni - dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs.
        n.152/06 e alla L.R. 04/16 e ss.mm.ii.;
      •  la società Ecoglass srl ha presentato istanza - ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e
        dell'art. 24 della L.R. 3/2000 e loro ss.mm.ii. - al Protocollo Provinciale con n. 51416 del 18
        luglio 2017 per l’approvazione del progetto di installazione di un impianto di frantumazione
        del rottame di vetro;
      •  il Comune di Lonigo non ha fatto pervenire osservazioni e/o pareri di carattere ostativo;
      •  la Società Acque del Chiampo non ha rilevato motivi ostativi allo scarico in fognatura acque
        nere delle acque meteoriche di prima pioggia provenienti dal dilavamento dei piazzali
        dell'insediamento in oggetto.
     Considerato che:
      •  rispetto a quanto già autorizzato, la ditta intende ora installare un impianto di frantumazione
        del rottame di vetro, in un capannone situato nella medesima zona industriale, dirimpetto
        all'esistente stabilimento e funzionalmente legato all’impianto esistente e che l'intervento ha
        lo scopo di incrementare i quantitativi di sabbia di vetro per forni fusori attraverso la
        realizzazione di un nuovo impianto di lavaggio, essiccazione e macinazione dei vetro;




copia informatica per consultazione
       •  è stata preliminarmente attivata la procedura di verifica di assoggettabilità alla V.I.A.,
         avviata con la pubblicazione avvenuta in 05 luglio 2016 e conclusasi in data 15 febbraio
         2017, con determina di esclusione del progetto dalla procedura di V.I.A. n.142, a seguito del
         parere del Comitato V.I.A. n.04/2017.
     Visto che il progetto presentato dalla Ecoglass srl è stato esaminato in data 14 dicembre 2017 dalla
     Commissione Tecnica Provinciale per l'Ambiente, riunitasi con funzioni di Conferenza di Servizi ai
     sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/06 e che la stessa ha espresso all’unanimità parere favorevole
     all’approvazione del progetto come descritte nel parere n° 01/1217, allegato alla presente
     Determinazione quale parte integrante e sostanziale.
     Ritenuto pertanto di procedere all'approvazione dell'intervento proposto nel rispetto delle
     condizioni inpiduate dal citato parere n° 01/1217.
     Rilevato che il presente provvedimento di approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
     autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, qualora
     richiesto, variante allo strumento urbanistico, ai sensi dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e
     dell’art. 24 della L.R. 3/2000 e loro successive modifiche e integrazioni;
     Richiamato il comma 1 dell'art. 18 della L.R. 16/08/2007, n. 20 che ha stabilito che “Fino
     all’entrata in vigore della legge regionale di riordino della disciplina di tutela ambientale, la
     Regione, le Province ed i Comuni esercitano le competenze amministrative in materia di gestione
     dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati di cui agli articoli 4, 6 e 7 della L.R. 21/01/2000, n. 3 e s.m.i.,
     nonché le competenze amministrative in materia di tutela dell’atmosfera e delle acque di cui agli
     articoli 4, 5 e 6 della L.R. 16/04/1985, n. 33 e s.m.i.”;
     Visti:
       •  il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;
       •  la Legge Regionale 16 aprile 1985, n. 33 “Norme per la tutela dell'ambiente”;
       •  la Legge Regionale 21/01/2000, n. 3 “Norme in materia di gestione dei rifiuti”.
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimento amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 165 ID PROC 35;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;

                            DETERMINA

       1. Di approvare il progetto presentato dalla società Ecoglass srl, con sede legale in Via
        Boschetta, 10 – Lonigo, per la modifica dell’attività di messa in riserva (R13/R12) e
        recupero (R5), mediante installazione di un impianto di frantumazione del rottame di vetro,
        da realizzarsi presso il sito produttivo di Via Boschetta, 10 – Lonigo, come descritto nel
        parere n. 01/1217 espresso in data 14 dicembre 2017 dalla Commissione Tecnica Provinciale
        per l’Ambiente (C.T.P.A.) che costituisce parte integrante e sostanziale del presente
        provvedimento;
       2. Di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
        autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, ai sensi e per gli
        effetti dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 24, comma 2, della L.R.
        3/2000, limitatamente allo svolgimento e alla permanenza, nel sito in questione, dell’attività
        oggetto del presente provvedimento;




copia informatica per consultazione
      3. Di evidenziare al proponente che ai sensi dell’art. 24, comma 4, della L.R. 3/2000, l’inizio
        dei lavori, nella configurazione così come approvata dalla C.T.P.A., dovranno iniziare entro
        12 mesi e l’impianto dovrà essere messo in esercizio entro 36 mesi dalla data del presente
        provvedimento, pena la decadenza dello stesso;
      4. Di dare atto che l’avvio dell’impianto ed il suo esercizio provvisorio nella nuova
        configurazione, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 3/2000, restano subordinati alla presentazione
        della dichiarazione scritta del direttore lavori attestante la realizzazione delle opere di
        allestimento del sito in conformità al progetto approvato, della comunicazione della data di
        inizio attività, del nominativo del tecnico responsabile dell’impianto e della prestazione
        delle garanzie finanziarie, secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. 2721/2014;
      5. Di richiamare l’obbligo di trasmettere alla Provincia il documento di collaudo statico e
        funzionale dell'impianto nella nuova configurazione, nei termini di cui all’art. 25 della L.R.
        3/2000 che dovrà contenere quanto prescritto dal parere della Commissione VIA n. 07/2017
        ricompreso nella determinazione dirigenziale n. 230 del 13/03/2017 che prevede:
        a) in sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine
        acustica di verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da
        ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità
        dell’impianto:
        - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale
        (scelta dei punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi
        di misura), saranno comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
        - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari,
        mediante una specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed
        ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi;
        - si prescrive, altresì, di mantenere di tenere le porte, i portoni e le finestre del capannone
        sede dell’attività sempre ben chiusi;
        - l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore
        dello Studio Previsionale di Impatto Acustico.
        b) l’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione
        del personale addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli
        aspetti ambientali e di sicurezza/rischio segnalati (chimico e rumore); di tale definizione
        dovrà essere dato riscontro in occasione della presentazione del certificato di collaudo
        finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.
                           AVVERTE CHE
        Il mancato rispetto delle condizioni e delle prescrizioni espresse nel presente decreto e
        nell’allegato parere della C.T.P.A. comporta l’applicazione dei provvedimenti previsti
        dall’art. 208, comma 13, del D.Lgs. n. 152/2006, nonché delle sanzioni di cui all’art. 256 del
        medesimo decreto;
        Ogni eventuale modifica al progetto approvato che dovesse rendersi necessaria od opportuna
        durante la fase di esercizio provvisorio, dovrà essere preventivamente comunicata alla
        Provincia di Vicenza per le valutazioni di competenza.

                           INFORMA CHE
        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. del Veneto
        entro 60 giorni dalla notifica, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120
        giorni.
        Il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti
        sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi dell'art. 49
        del T.U.E.L. come modificato dal D.L. 174/12).




copia informatica per consultazione
        Al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione all'albo pretorio
        on line.
        Copia del presente provvedimento viene inviata alla società Veneta Demolizioni s.r.l., al
        Sindaco del comune di Lonigo, al Dirigente del Dipartimento Provinciale di Vicenza
        dell’A.R.P.A.V., al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss n.8 Berica, al Comando
        Provinciale dei Vigili del Fuoco ed alla società Acque del Chiampo spa..




     Vicenza, 28/12/2017



                                   Sottoscritta dal Dirigente
                                    (MACCHIA ANGELO)
                                     con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 1199 DEL 28/12/2017


     OGGETTO: SOCIETA' ECOGLASS SRL - PROGETTO DI IMPIANTO DI MESSA IN
     RISERVA (R13/R12) E RECUPERO (R5) MEDIANTE INSTALLAZIONE DI UN
     IMPIANTO DI FRANTUMAZIONE DEL ROTTAME DI VETRO, NEL SITO IN VIA
     BOSCHETTA N.10, IN COMUNE DI LONIGO




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 29/12/2017.


     Vicenza, 29/12/2017




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                           (POLO PAOLA)
                                          con firma digitale




copia informatica per consultazione
                                   PROVINCIA DI VICENZA
                               AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                                           SETTORE AMBIENTE

                                      Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                           Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza

                             Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net



           COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE PER L'AMBIENTE
                        (LEGGE REGIONALE N. 33/85, ART. 14)
                                       ECOGLASS SRL
                                VIA BOSCHETTA N. 10 – LONIGO

                                       PARERE N. 01/1217
     La Commissione Tecnica Provinciale per l'Ambiente, riunitasi con funzioni di conferenza di servizi
     ai sensi dell'art. 208 del D. Lgs. 152/06 e dell’art. 23 della L.R. 3/2000 e smi, a seguito di
     convocazione, il 14 dicembre 2017 presso gli uffici di Contra’ Gazzolle, 1 Vicenza, esamina il
     progetto presentato per l’approvazione progetto in procedura ordinaria per l’impianto di messa in
     riserva (R13/R12) e recupero (R5) mediante installazione di un impianto di frantumazione del
     rottame di vetro, in un capannone situato nella medesima zona industriale, dirimpetto all'esistente
     stabilimento, funzionalmente legato all’impianto esistente.
                                       Relazione Istruttoria
     PROPONENTE:     ECOGLASS SRL
     SEDE LEGALE:    Via Boschetta n. 10 - Lonigo
     SEDE INTERVENTO:  Via Boschetta n. 10 - Lonigo
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto di recupero rifiuti
     COMUNE INTERESSATO: Lonigo
     DATA DOMANDA:    18/07/2017 prot.n. 51416
     DATA INTEGRAZIONI: 05/12/2017 prot.n. 82615

     DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
      • Relazione tecnica
      • Studio di impatto ambientale
      • Verifica dell’impatto acustico esterno
      • Gestione delle acque di scarico
      • Valutazione delle emissioni in atmsfera
      • Attestazione di non necessità della V.Inc.A.
      • Documentazione Urbanistico Edilizia
      • Piano di sicurezza interno
      • Elaborati grafici.

                                         PREMESSE
     La ditta ECOGLASS S.r.l. esercita già l'attività di recupero rifiuti non pericolosi, che consiste nella
     raccolta e lavorazione (selezione e adeguamento volumetrico) del rottame di vetro, derivante
     prevalentemente dalle raccolte differenziate comunali ed, anche, dalle lavorazioni produttive, al fine
     di ottenere un materiale selezionato di qualità idoneo al riutilizzo in vetreria.
     L'impianto di recupero rifiuti, nella sua forma attuale ha ottenuto il giudizio favorevole di
     compatibilità ambientale e l'attività è stata autorizzata all'esercizio dalla Provincia di Vicenza.

     Provincia di Vicenza - Area Servizi al cittadino e al territorio.
     Settore Ambiente.
     Contrà Gazzolle, 1 – 36100 VICENZA



copia informatica per consultazione
     La ditta intende ora installare un impianto di frantumazione del rottame di vetro, in un capannone
     situato nella medesima zona industriale, dirimpetto all'esistente stabilimento e funzionalmente
     legato all’impianto esistente.
     L'intervento ha lo scopo di incrementare i quantitativi di sabbia di vetro per forni fusori attraverso la
     realizzazione di un nuovo impianto di lavaggio, essiccazione e macinazione dei vetro.
     L'attività di recupero di rifiuti solidi non pericolosi, costituiti da rottami di vetro provenienti dalla
     raccolta differenziata, sia urbana che industriale, comprensiva anche della fase di raccolta e il
     trasporto (attuata su una frazione minoritaria del materiale trattato).
     Le lavorazioni prevedono la messa in riserva del rottame di vetro in entrata, le fasi di trattamento, lo
     stoccaggio temporaneo dei rifiuti provenienti dalle lavorazioni stesse e l'accumulo finale destinato
     alla produzione di vetro nelle forme usualmente commercializzate.
     STATO DI FATTO
     L’impianto di recupero di rifiuti solidi non pericolosi costituiti da rottami di vetro provenienti dalla
     raccolta differenziata sia urbana che industriale attualmente presenta una superficie di ca. 21.600
     mq di cui ca. 2.100 mq coperti.
     L’attività è autorizzata con Decreto Provincia di Vicenza n. 30/suolo Rifiuti/2012 dd. 28.02.2012
     prot. 16632/AMB, a seguito del giudizio favorevole di compatibilità ambientale di cui alla D.G.P. n.
     394 prot. 65231 dd. 30.10.2007.
     I rifiuti autorizzati in ingresso sono caratterizzati da una prevalente matrici vetrosa, riconducibile
     alle seguenti tipologie: Imballaggi di materiali misti C.E.R. 15 01 06, Imballaggi in vetro C.E.R. 15
     01 07, Vetro C.E.R. 16 01 20, Vetro C.E.R. 17 02 02, Vetro C.E.R. 19 12 05, Vetro C.E.R. 20 01
     02, Rifiuti non specificati altrimenti C.E.R. 20 03 99, Imballaggi metallici (solo R13) C.E.R. 15 01
     04, Metallo (solo R13) C.E.R. 20 01 40.
     STATO DI PROGETTO
     L’installazione dell’impianto di progetto comporta la nuova costruzione di un edificio realizzato in
     acciaio (rivestimento e coperture in lamiera metallica) di dimensioni 60 m x 20 m e altezza massima
     19 m per l’alloggiamento dei macchinari e vagli necessari alla lavorazione, con accesso da Via
     Boschetta ovvero da accesso principale alla Ditta Ecoglass. L’edificio verrà realizzato in un’area di
     proprietà della ditta Verallia S.p.A. che verrà ceduta alla ditta Ecoglass S.r.l..
     L’edifico sarà composto dai seguenti due blocchi:
     - un blocco di dimensioni 30 m x 20 m con altezza 19 m per i macchinari e i vagli necessari alla
     lavorazione sudpiso in 4 livelli;
     - un blocco di dimensioni 30 m x 20 m con altezza 16 m ad uso deposito e stoccaggio della sabbia
     di vetro composto da un unico livello.
     Il progetto non comporta modifiche alla quantità annua e tipologia dei rifiuti ricevuti (codici
     C.E.R.) per il recupero ed alla quantità e tipologia dei rifiuti ricevuti per la messa in riserva.
     L’impianto si inserirà nella linea produttiva dell’esistente stabilimento e verrà installato in un’area
     interna ad un nuovo edificio (nello stesso lotto Ecoglass a fianco dell’impianto esistente).
     L’ampliamento prevede l’occupazione di un superficie di 3.000 mq di cui ca. 1.200 mq coperti
     pertanto la superficie totale dell’insediamento comprensiva dell’ampliamento sarà pari a 24.600 mq
     di cui ca. 3.200 mq coperti.
     I rifiuti che si intendono gestire a seguito dell’approvazione progetto sono invece i
     seguentiautorizzati in ingresso sono caratterizzati da una prevalente matrici vetrosa, riconducibile
     alle seguenti tipologie:Scarti di materiale in fibra a base di vetro (CER 101103), Rifiuti di vetro non
     pericolosi (CER 101112), Imballaggi in materiali misti (CER 15 01 06), Imballaggi in vetro (CER
     15 01 07), Vetro (CER 16 01 20), Vetro (CER 17 02 02), Vetro (CER 19 12 05), Vetro (CER 20 01
     02), , Imballaggi metallici (CER 15 01 04).
     DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
     Il ciclo di lavorazione è strutturato secondo le seguenti linee di trattamento:




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     Linea 1 – Trattamento Primario e preselezione avanzata su tutto il materiale in arrivo in cui si
     effettua la scelta, la frantumazione, la deferrizzazione, la separazione di materiali estranei ed
     opachi, la vagliatura e la selezione ottica-elettronica del vetro grezzo, una prima separazione dei
     materiali estranei e vagliatura.
     Linea 2 – Macinazione fine in cui si effettua una ulteriore frantumazione e vagliatura della frazione
     di rottame di vetro, avente diametro inf. a 10 mm, con produzione di sabbia di vetro.
     Linea 3 – Trattamento semilavorati nella quale il rottame vetro di varie dimensioni definite (tra cui
     la “granella” con diametro compreso tra 6 e 12 mm), ottenuto dalla selezione primaria del vetro
     grezzo o proveniente da centri esterni, subisce un trattamento completo di separazione ottica,
     deferrizzazione ed eliminazione delle scorie ceramiche, al fine di pentare materia prima seondaria
     da utilizzare nei forni fusori.
     Linea 4 – Trattamento e selezione finale della frazione superiore a 12 mm proveniente dalla Linea 1
     con separazione del colore vetro trasparente, il quale viene utilizzata a parte nei forni fusori.
     Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto di frantumazione del vetro, al fine di
     realizzare un prodotto finito maggiormente conforme alle richiesta del mercato.
     La linea di lavorazione prevede una prima fase di stoccaggio del prodotto semilavorato composto
     dal sottovaglio e dagli scarti prodotti dalle macchine delle linee 1, 3 e 4. Dopo lo stoccaggio il
     prodotto viene inserito nella nuova linea di produzione per una fase di lavaggio, per rimuovere i
     corpi estranei, una fase di essiccazione e successivamente una fase di frantumazione e vagliatura.
     Dopo la lavorazione il prodotto ottenuto verrà nuovamente stoccato negli appositi box coperti e
     preparato per la spedizione ai clienti.
     Le suddette fasi di lavorazione (lavaggio, essiccazione e frantumazione) prevedono l’installazione
     di tre impianti con tre camini di emissione.
                      Ubicazione sito di messa in riserva
     Lo stabilimento si colloca nella zona Nord del territorio comunale di Lonigo, località Almisano, a
     circa 5 km dal centro storico, in una delle tre aree a sviluppo industriale/artigianale previste nel
     PRG.
     ll sito è ubicato in un lotto di terreno, di proprietà della UNICREDIT Leasing SpA in affitto alle
     vetrerie Saint Gobain, tra la linea ferroviaria Milano-Venezia (lato NW) e lo stabilimento delle
     vetrerie Saint-Gobain (lato SE).
     L'area è censita nel foglio n° 44, mappale 674 del comune di Lonigo.
     L'edificio è proprieta della FIN-COS srl, la quale lo ha concesso in locazione alla ditta Saint-Gobain
     Vetri SpA, che a sua volta ne concede l'uso diretto di porzione dell'immobile alla società Ecoglass
     Srl.
     Nelle immediate vicinanze della Ditta sono situati insediamenti produttivi di notevole importanza:
     - Zambon Group S.p.A., azienda farmaceutica che ha l`'obbligo di ottemperare all'art .8 del D.Lgs.
     n. 334/99; - - A.I.F. S.p.A.,produzione accumulatori industriali;
     - Aziende del settore metalmeccanico; /0
     - Saint-Gobain Vetri S.p.A.;
     Le abitazioni civili più vicine si trovano ad una distanza di circa 500 m dallo stabilimento.
     Il sito è servito dall'Autostrada A 4 “Milano - Venezia" con il vicino casello di Montebello
     Vicentino (a 1 Km). La rete viaria esistente è costituita da strade statali e provinciali, con sezioni
     dimensionate per notevoli volumi di traffico, anche pesante e, quindi, idonee alle esigenze della
     Ditta. In particolare, si evidenziano la S.R. 11 Padana Superiore, la S.P. 22 verso Nord e la S.P. 17
     verso Sud, utilizzate prevalentemente dal conferitori locali. La viabilità modificata dall'intervento in
     oggetto è una strada pubblica, via Boschetta, di collegamento laterale tra i comuni di Lonigo e
     Montebello Vicentino; essa sarà interessata solo dall'attraversamento trasversale di collegamento
     dallo stabilimento attuale a quello nuovo oggetto della presente procedura.
     GESTIONE ACQUE METEORICHE
     Per quanto riguarda la gestione delle acque:



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     - dalla stima della portata di acqua piovana da raccogliere e trattare si evince un volume minimo di
     invaso per i nuovi piazzali pari a 130 mc
     due possibili configurazioni di gestione acque in relazione ai periodi di assenza/presenza acque
     piovane, con terebrazione di un pozzo di approvvigionamento idrico ed installazione di nuovo
     impianto di trattamento chimico-fisico delle acque.
     Configurazione relativa alla gestione nei periodi di assenza acque piovane




     Configurazione relativa alla gestione nei periodi con presenza di acque piovane




     La superficie esterna dell’ampliamento di ca. 1.000,00 mq sarà interamente pavimentata per
     consentire la regimazione delle acque piovane; tutte le acque provenienti dai nuovi piazzali e dalle
     coperture di nuova realizzazione verranno integralmente impiegate per il lavaggio del rottame di
     vetro, successivamente trattate in un nuovo impianto chimico-fisico, e quindi saranno raccolte in
     una vasca e pompate alla vasca di stoccaggio acque piovane esistente nello stabilimento di volume
     pari a 800 mc.
     Verrà inoltre realizzato un pozzo di approvvigionamento idrico autonomo al fine di integrare le
     quantità d’acqua per i lavaggi, in caso di precipitazioni atmosferiche non sufficienti.
     GESTIONE DELLE EMISSIONI
     Il proponente ha effettuato una integrazione/revisione dello studio per la “Valutazione della
     dispersione degli inquinanti in atmosfera” e dai risultati ottenuti conferma che, considerata la
     tipologia dell’impianto in progetto risultano unicamente significative le emissioni di polveri e in
     particolare di ossidi di azoto.
     In merito alle concentrazioni previste per il parametro polveri, considerato in modo cautelativo
     come PM10 , il punto di massima ricaduta è posizionato ca. 300 m a Sud Ovest dell’insediamento
     in area di campagna disabitata entro il territorio comunale. Anche in questo caso i valori risultano
     inferiori ai valori limite considerati
     Dalla documentazione presentata risulta il seguente quadro relativo ai punti di emissione in atmo-
     sfera.




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     Stato di fatto
                                         Limiti di concentrazione
               Camini          Parametri
                                            (autorizzati)
                 E2      Ossidi di Azoto (rif. 3% di O2)     350 mg/Nmc
             E1 – E2 – E3 – E4        Polveri            10 mg/Nmc
     Stato di progetto:
     Camino                  Altezza      Diametro   Temperatura fumi     Portata
              Processo
      nr.                   m          m        °C         Nmc/h
       1      Essiccazione        25          1       60         40.500
       2       Lavaggio         25         1,3       20         75.000
       3      Macinazione         25          1       20         40.000
     Il processo di lavaggio viene alimentato con acqua attraverso un circuito chiuso.
     GESTIONE DELLE EMISSIONI ACUSTICHE
     Il nuovo impianto di frantumazione del rottame di vetro verrà installato all’interno di un nuovo
     edificio e quindi si ritiene ragionevole ipotizzare ininfluente il suo contributo al rumore percepito
     all’esterno dello stesso. l’impianto in progetto è collocato nella Zona industriale di Lonigo a ridosso
     della Linea ferroviaria.
     L’azienda è operativa 24 ore su 24 e l’area in cui è ubicata ricade in zona “V – aree
     prevalentemente industriali” con limite di zona diurno 70 dB e notturno 60 dB.ì, inoltre ricade in
     fascia A di pertinenza ferroviaria
     La proponente ha eseguito una valutazione di impatto acustico per valutare la condizione di
     progetto e dai risultati delle misure e della modellizzazione eseguite ritiene che:
     - per le prime strutture residenziali che sono ubicate a ca. 250-300 m dall’insediamento, non si
     stimano significative modifiche rispetto all’attuale clima acustico in quanto lo stesso è influenzato
     dalle varie infrastrutture viarie presenti nella zona;
     - l’impianto di frantumazione essendo posizionato all’interno di capannone con struttura muraraia di
     tamponamento costituita da un pacchetto prefabbricato in cls.
     Secondo quanto descritto dalla documentazione previsionale di impatto acustico, si può ipotizzare
     come scarsamente influente il contributo al rumore percepito esternamente.
       Tutto ciò premesso e considerato, la Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente
     Convocata con funzioni di Conferenza dei servizi ai sensi dell’art. 208 del D. Lgs. 152/06, dell’art.
     23 della L.R. 3/2000 e della D.G.P. 55509/538 del 19.10.2000 ;
     Rilevato che risultano assenti i rappresentanti del Dipartimento Ambiente della Regione del
     Veneto, del Genio Civile di Vicenza, della società Acque del Chiampo spa;
     Visto l’art. 14-ter, comma 7, della Legge 241/1990, come modificato dal D. Lgs. 127/2016, che
     recita “Si considera acquisito l'assenso senza condizioni delle amministrazioni il cui rappresentante
     non abbia partecipato alle riunioni ovvero, pur partecipandovi, non abbia espresso ai sensi del
     comma 3 la propria posizione, ovvero abbia espresso un dissenso non motivato o riferito a
     questioni che non costituiscono oggetto della conferenza”.
     Dato atto che l’impatto complessivo della ditta è stato valutato nell’ambito del procedimento di
     Screening e che le prescrizioni rilasciate dal Comitato Via saranno ricomprese nel provvedimento di
     approvazione progetto, costituendo condizione necessaria per il rilascio del provvedimento di
     autorizzazione all’esercizio.
     Dato atto, altresì, che l’istruttoria ed il rilascio dei necessari titoli edilizi permangono in capo al
     Comune di Lonigo e che, quindi, tale aspetto non risulta compreso nelle valutazioni del presente
     parare.
     Ritenuto pertanto di procedere all’espressione del parere in merito al progetto in discussione;
                          SI ESPRIME PARERE
     Favorevole all’approvazione del progetto presentato dalla ditta Ecoglass per la messa in riserva
     (R13/R12) e recupero (R5) di rottami di vetro in Via Boschetta n.10, in Comune di Lonigo, con le
     seguenti prescrizioni:


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       1. Rifiuti
     I rifiuti conferibili presso il sito, con le relative prescrizioni ed operazioni, sono indicati in
     premessa. Sono altresì indicati in premessa l’elenco di rifiuti prodotti dalle attività di recupero
     rifiuti (elenco non esaustivo).
       a) quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 400.000 Tonn.
       b) quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 50.000 Tonn.
       c) quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività): 540 Tonn
       d) quantità massima giornaliera di rifiuti in trattamento (R5) : 600 Tonn.
      2. Esercizio provvisorio:
        a) La Società dovrà rispettare l’organizzazione complessiva dell’impianto e le condizioni
        organizzative di stoccaggio dei rifiuti e i processi di trattamento, esclusivamente nelle aree indicate,
        come richiamato negli elaborati tecnici presentati.
        b) La Società dovrà comunicare preventivamente a questo Servizio le variazioni che si intendono
        apportare alla gestione dell’impianto e informare tempestivamente la Provincia, il Comune di
        Vicenza e l’A.R.P.A.V. di Vicenza di eventuali anomalie e/o incidenti che dovessero verificarsi
        nell’esercizio corrente dell’attività.
        c) La Società dovrà assicurare che la gestione dell’impianto e la manipolazione dei rifiuti rispettino
        le norme vigenti in materia di tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente, nonché di sicurezza e
        igiene sul lavoro, emissioni in atmosfera e prevenzione incendio.
        e) La Società dovrà mantenere le superfici costantemente pulite e in buono stato d’uso, rimuovendo
        tutti gli spanti in genere, occorsi durante l’attività.
        f) La superficie dedicata al conferimento deve avere dimensioni tali da consentire un'agevole
        movimentazione dei mezzi e delle attrezzature in ingresso ed in uscita.
        g) Dovranno essere inoltre identificate in modo univoco mediante idonea cartellonistica indicante il
        codice C.E.R..
        h) Nel caso di non conformità dei valori riscontrati ai limiti dettati dalla normativa in materia di
        inquinamento acustico dovrà essere comunicato, oltre che all’Amministrazione Comunale e ad
        Arpav, anche al Settore Ambiente della Provincia i valori riscontrati e le azioni correttive da adottare
        per garantire il rispetto dei limiti previsti dalla normativa in materia di inquinamento acustico.
      3. Collaudo:
        a) Il documento di collaudo dovrà essere redatto entro i termini e con i contenuti previsti dall’art. 25,
        comma 8, della L.R. 3/2000 e ss.mm.ii.
        b) Contestualmente al collaudo, dovrà essere, eventualmente, presentato un nuovo lay-out che tenga
        conto di tutte le eventuali variazioni inpiduate dalla Ditta durante la fase di collaudo ed
        esplicitamente ritenute dal collaudatore di carattere gestionale e non sostanziale.
        c) Nella fase di avvio dell’impianto dovrà essere effettuato uno specifico monitoraggio delle
        emissioni gassose, con almeno due perse campagne di misura, al fine di verificare il rispetto dei
        limiti previsti dalla normativa vigente. Il collaudo dovrà altresì dare evidenza di una corretta ed
        efficace limitazione delle emissioni diffuse di polveri derivanti dai cumuli di materiali/rifiuti.
        d) Lo scarico delle acque con recapito in pubblica fognatura gestita da Acque del Chiampo spa,
        dovrà rispettare i limiti e le prescrizioni date dal gestore ed in fase di presentazione del progetto
        definitivo si dovrà provvedere a:
        - predisporre un idoneo manufatto prefabbricato in c.a. fuori terra, tipo cabina elettrica, delle
        dimensioni 2,00x1,60 m, ubicato lungo il confine di proprietà dell’azienda in prossimità del pozzetto
        di controllo, con accesso dall’esterno, munito di porta e griglie di aerazione standard in vetroresina;
        - fornire al manufatto una presa autonoma acquedotto da 1”, pressione min =3 atm; una linea di
        alimentazione elettrica autonoma, portata 16° 220V 2p + T Icc <10Ka, posata in specifico cavidotto;
        - realizzare una condotta diametro 110 mm in PVC/PEAD, per il collegamento del manufatto al
        pozzetto di controllo. La condotta con idonea pendenza, dovrà essere il più possibile rettilinea,
        eventuali curve dovranno essere realizzate accoppiando elementi singoli a 45°;




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        - installare un campionatore refrigerato autosvuotante per il controllo dei reflui scaricati conforme
        alle specifiche che saranno fornite da Acque del Chiampo.
        e) Dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di verifica del rispetto del criterio
        differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori
        presenti in prossimità dell’impianto:
        - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta
        dei punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura),
        saranno comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
        - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante
        una specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel
        frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi;
        - l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
        Previsionale di Impatto Acustico.

         Il Segretario della Commissione             Il Presidente della Commissione
          f.to dott.ssa Cristina Del Sal              f.to ing. Filippo Squarcina




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