determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 400 DEL 10/05/2018

                     Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA

     OGGETTO: DISCARICA PER RIFIUTI INERTI SITA IN COMUNE DI COSTABISSARA:
     APPROVAZIONE PROGETTO DI RIPRISTINO AMBIENTALE E GESTIONE POST
     OPERATIVA DELLA DISCARICA PER RIFIUTI INERTI SITA IN LOCALITÀ
     PILASTRO IN COMUNE DI COSTABISSARA.
     DITTA: BEDIN S.R.L.
     SEDE LEGALE STRADA CAPERSE, 271 VICENZA
     SEDE IMPIANTO: LOC. PILASTRO COMUNE DI COSTABISSARA
                            IL DIRIGENTE
     Premesso che
     1. nel Comune di Costabissara, in località Pilastro in area di ex cava, nel 1993 (decreto n. 4821
       del 17.11.1993) è stato approvato un progetto di discarica per rifiuti inerti il cui esercizio è
       stato successivamente autorizzato con decreto n. 5612 del 18.8.1994;
     2. la discarica in questione ha più volte interrotto il suo esercizio;
     3. la volumetria residua anzidetta non è stata utilizzata anche per mancata operatività
       dell’autorizzazione rilasciata con provvedimento n. 1353 del 13.7.1999 mai completata con la
       prestazione delle garanzie finanziarie.
     Considerato che, stante la situazione anzidetta, all’entrata in vigore del D.Lgs. 36/2003 la
     discarica, ancorchè non in esercizio, era da considerarsi tra quelle per cui vigeva l’obbligo della
     presentazione del Piano di adeguamento.
     Preso atto che il piano di adeguamento sottoposto alla valutazione della CTPA in data 20/05/2005 è
     stato ritenuto non meritevole di approvazione, data l’impossibilità di derogare alle previsioni del
     d.lgs. 36/2003 relative all’adeguamento strutturale della copertura, in quanto intervento
     tecnicamente possibile e, con delibera di giunta provinciale nn. 38263/231 del 15/06/2005, è stato
     disposto il diniego di approvazione del piano di adeguamento e date disposizioni in ordine alla
     chiusura della discarica.
     Tenuto conto che in data 16/02/2015, prot. n. 11316, la Provincia, ha invitato la ditta a presentare
     formale domanda di approvazione progetto comprovando la disponibilità dell’area di intervento
     rilevando che:
       1. la discarica, pur essendo cessati i conferimenti dei rifiuti autorizzati, non risulta formalmente
         chiusa;
       2. con D.G.P. n. 231 del 15/6/2005, non essendo possibile approvare il Piano di adeguamento
         presentato ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. 36/2003 perchè mancante degli elementi tecnici
         previsti dalla normativa, si è disposta la sistemazione dell'area con l'apporto di materiale da
         scavo nel rispetto delle disposizioni normative allora vigenti;




copia informatica per consultazione
       3. in accordo con la proprietà dell'area, la ditta Bedin S.r.l., tramite il proprio consulente dott.
         Pier Andrea Vorlicek, ha presentato in data 27/6/2014 un progetto per il ripristino dell'area
         interessata dalla discarica in oggetto.
     Atteso che la società Bedin s.r.l. in data 03/05/2016, prot. nn. 29897/29777, ha presentato domanda
     di approvazione del progetto per il ripristino ambientale al fine di ricostruire la conformazione
     originaria del profilo dell’ex discarica per rifiuti inerti denominata “Pilastro” nel comune di
     Costabissara.
     Tenuto conto che la Commissione Tecnica Provinciale (CTPA) nella seduta del 09/11/2017 ha
     sospeso la pratica con richiesta di revisione del progetto.
     Dato atto che la ditta ha presentato un nuovo progetto con Pec in data 12/02/2018, prot. n. 9269 e
     supporto cartaceo prot. n. 13742 in pari data, integrato successivamente con le tavole corrette, in
     data 09/04/2018, prot. n. 23042 che è stato sottoposto alla CTPA nella seduta del 03/05/2018 nella
     quale è stato espresso parere favorevole con prescrizioni ivi riportate:
       1. entro 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento, la ditta Bedin s.r.l. dovrà
         presentare un progetto di inserimento paesaggistico, che sarà oggetto di esame da parte
         della CTPA, che preveda:
         • un’attenuazione della pendenza della base della scarpata;
         • l’utilizzo di essenze arbustive e arboree a mitigazione dell’impatto visivo;
         • la verifica sulla fattibilità di un ulteriore abbassamento della sommità del capping;
       2. integrazione delle analisi annuali per singolo piezometro con i seguenti parametri: livello
         di falda, pH, temperatura, ossidabilità di Kubel;
       3. la ditta dovrà tenere un Registro per i carichi in ingresso con indicazione della loro
         provenienza;
       4. entro il 30 aprile di ogni anno la ditta dovrà presentare a Provincia, Arpav e Comune di
         Costabissara, una relazione tecnica delle attività svolte nell’anno solare precedente
         corredata dalle risultanze dei campionamenti analitici previsti con le relative conclusioni;
       5. entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori di ripristino ambientale la ditta dovrà
         presentare il collaudo funzionale degli interventi, corredato da una relazione tecnica
         descrittiva dei lavori effettuati;
       6. il periodo di post gestione, fissato in 5 anni a partire dalla data del provvedimento
         Provinciale, potrà essere ridefinito sulla base degli impatti ambientali riscontrati;
       7. una volta ripristinata la morfologia dell’area come da progetto approvato e trascorso il
         periodo di gestione post operativa, la stessa potrà essere coltivata a cereali o a prato che
         non potranno essere destinati a produzioni alimentari, umane o zootecniche.
     Tenuto conto del parere del Consorzio Alta Pianura Veneta pervenuto il 04/04/20018 e assunto al
     prot. provinciale al n. 22155 che evidenzia la necessità da parte della ditta di rapportarsi con il
     Consorzio medesimo in relazione alla compatibilità idraulica relativa allo scarico delle acque
     meteoriche in corso d’acqua superficiale.
     Preso atto del parere favorevole espresso dalla Soprintendenza in data 13/04/2018, prot. n. 9023
     pervenuto in data 17/04/2018 e assunto al n. 25137 del protocollo provinciale.
     Ritenuto di fare proprio il citato parere favorevole n. 02/0518 espresso dalla CTPA nella seduta del
     03/05/2018 che costituisce parte integrante del presente provvedimento con le seguenti
     Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni.
     Visto il D.Lgs. 36/2003.
     Vista la L.R. 21.01.2000, n° 3 e successive modifiche ed integrazioni.
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.11 del 29/03/2018 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2018-2020.
     Visto che con Decreto del Presidente n. 41 del 27/04/2018 è stato approvato il Piano Esecutivo di
     Gestione 2018/2020 ed il Piano Performance anni 2018/2019.




copia informatica per consultazione
                         DETERMINA
      1. L’approvazione del progetto di ripristino ambientale e gestione post operativa della discarica
        di rifiuti inerti denominata Pilastro, sita in località Pilastro nel comune di Costabissara,
        catastalmente censita in comune di Costabissara al fog. 1, mapp. 266 parte, 286 parte, 511 e
        256 presentato dalla società Bedin s.r.l. con sede legale in via Ca perse, 271 nel comune di
        Vicenza, come indicato nel parere della Commissione Tecnica per l’Ambiente n. 02/0518
        che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, alle seguenti
        prescrizioni ivi riportate:
      a) entro 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento, la ditta Bedin s.r.l. dovrà
        presentare un progetto di inserimento paesaggistico, che sarà oggetto di esame da parte
        della CTPA, che preveda:
      • un’attenuazione della pendenza della base della scarpata;
      • l’utilizzo di essenze arbustive e arboree;
      • la verifica sulla fattibilità di un ulteriore abbassamento della sommità del capping.
      • integrazione delle analisi annuali per singolo piezometro con i seguenti parametri: livello
        di falda, pH, temperatura, ossidabilità di Kubel;
      • la ditta dovrà tenere un Registro per i carichi in ingresso con indicazione della loro
        provenienza;
      b) entro il 30 aprile di ogni anno la ditta dovrà presentare a Provincia, Arpav e Comune di
        Costabissara, una relazione tecnica delle attività svolte nell’anno solare precedente
        corredata dalle risultanze dei campionamenti analitici previsti con le relative conclusioni;
       c) entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori di ripristino ambientale la ditta dovrà
        presentare il collaudo funzionale degli interventi e corredato da una relazione tecnica
        descrittiva dei lavori effettuati;
      d) il periodo di post gestione, fissato in 5 anni a partire dalla data del provvedimento
        Provinciale potrà essere ridefinito sulla base degli impatti ambientali riscontrati;
      e) una volta ripristinata la morfologia dell’area come da progetto approvato e trascorso il
        periodo di gestione post operativa, la stessa potrà essere coltivata a cereali o a prato che
        non potranno essere destinati a produzioni alimentari, umane o zootecniche.
      2. I lavori dovranno essere conclusi entro 6 (sei) anni dalla data del presente provvedimento,
      come previsto dal progetto approvato.
      3. Prima di avviare i lavori di ripristino ambientale, la Ditta dovrà presentare le garanzie
      finanziarie ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 36/2003 nelle modalità previste dalla nuova D.G.R.
      Veneto n° 2721 del 29/12/2014.

                         INFORMA CHE

     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. del Veneto entro 60
     giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
     Il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti sulla
     situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art 49 del TUEL come
     modificato dalla Legge 213/2012).
     Al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione all'albo pretorio on line.




copia informatica per consultazione
     Il presente provvedimento viene inviato alla società Bedin s.r.l., alla sig.ra Tessaro Annamaria, al
     Sindaco pro tempore del Comune di Costabissara, al Direttore del Dipartimento Provinciale di
     Vicenza dell’A.R.P.A.V., al Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, all’ULSS n. 8 Berica.


     Vicenza, 10/05/2018



                                    Sottoscritta dal Dirigente
                                     (MACCHIA ANGELO)
                                      con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 400 DEL 10/05/2018


     OGGETTO: DISCARICA PER RIFIUTI INERTI SITA IN COMUNE DI COSTABISSARA:
     APPROVAZIONE PROGETTO DI RIPRISTINO AMBIENTALE E GESTIONE POST
     OPERATIVA DELLA DISCARICA PER RIFIUTI INERTI SITA IN LOCALITÀ
     PILASTRO    IN    COMUNE     DI    COSTABISSARA.
     DITTA: BEDIN S.R.L. - SEDE LEGALE STRADA CAPERSE, 271 VICENZA
     SEDE IMPIANTO: LOC. PILASTRO COMUNE DI COSTABISSARA




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 10/05/2018.


     Vicenza, 10/05/2018




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




copia informatica per consultazione
                                   PROVINCIA DI VICENZA
                               AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                                           SETTORE AMBIENTE

                                      Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                           Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza

                             Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net



            COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE PER L'AMBIENTE
                        (LEGGE REGIONALE N. 33/85, ART. 14)
                                    DITTA BEDIN S.R.L.

                       PARERE CTPA N. 02/0518
     La Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente, riunitasi a seguito di regolare convocazione il
     giorno 03/05/2018 presso gli uffici di Contrà Gazzolle, n. 1, esamina il progetto di ripristino am-
     bientale e gestione post operativa della discarica per rifiuti inerti sita in località Pilastro in comune
     di Costabissara presentato a seguito di richiesta integrazioni da parte della medesima Commissione
     nella seduta del 09/11/2017.
                                       Relazione Istruttoria
     PROPONENTE:     BEDIN S.R.L.
     SEDE LEGALE:     Via Caperse, 271 – Vicenza
     SEDE INTERVENTO:   Discarica inerti denominata Pilastro – comune di Costabissara, loc.
               Pilastro.
     TIPOLOGIA ATTIVITA’: Ripristino ambientale e gestione post operativa discarica rifiuti inerti
     COMUNE INTERESSATO: Costabissara
     DATA INTEGRAZIONI:  28/02/2018 prot. n. 13742 – 09/04/2018, prot. n. 23042

     DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
      • Dichiarazione di non necessità della VINCA
      • Relazione tecnica integrativa di ripristino ambientale
      • Nuove Tav. 3 – 4 – 5 - 8

     Il presente progetto riguarda la modifica delle pendenze del capping della discarica come richiesto
     dalla CTPA del 09/11/2017.
     Considerata quindi valida la documentazione già presentata e valutata nell’ambito della citata
     CTPA del 09/11/2017 che ha sospeso la valutazione con richiesta delle seguenti integrazioni:
     1) revisione del progetto presentato con una proposta di inserimento ambientale che tenga conto
     del tessuto agrario circostante garantendo comunque una pendenza minima delle superfici
     sgrondanti del 3%.
     2) presentazione del piano finanziario sulla base delle disposizioni contenute nella DGRV n. 2721
     del 29/12/2014, tenuto conto della gestione post operativa di 5 (cinque) anni;
     Nell’ambito della discussione era anche emersa la necessità di prescrivere quanto segue:
     1) una volta ripristinata la morfologia dell’area come da progetto approvato, la stessa potrà essere
     coltivata a cereali o a prato che non potranno essere destinati a produzioni alimentari, umane o
     zootecniche.
     2) la ditta dovrà tenere un Registro per i carichi in ingresso con indicazione della loro
     provenienza.
     PROPOSTA PROGETTUALE
     Il progetto presentato prevede di effettuare il ripristino ambientale per il recupero e la sistemazione
     dell’area della discarica e chiusura della stessa con la conformazione originaria del profilo,
     Provincia di Vicenza - Area Servizi al cittadino e al territorio.
     Settore Ambiente.
     Contrà Gazzolle, 1 – 36100 VICENZA



copia informatica per consultazione
     attraverso l’apporto di terreno da scavi edili esterni, con successiva stesa e inerbimento della
     superficie.
     La conformazione proposta tiene conto del gravoso problema che si verifica nelle discariche dove a
     causa della limitata pendenza delle superficie finale si assiste a fenomeni di ristagno e percolazione
     dell’acqua nel corpo della discarica con le conseguenti problematiche gestionali.
     Il progetto prevede:
       • l’apporto di terreno di scavo di cui agli artt. 41 e 41 bis della legge n. 98 del 09/08/2013 e
         DPR 120/2017 con valori nei limiti di tabella B Allegato V al Titolo V della Parte IV del
         d.lgs. 152/06 e di realizzazione nella porzione sovrastante di almeno 1 metro di materiale
         vegetale con valori nei limiti di Tabella A dell’Allegato V al TItolo V della Parte IV del
         d.lgs. 152/06;
       • realizzazione della superficie finale con pendenze medie di poco superiori al 3%, localmente
         del 2,5% ed in una porzione del 6,20% in modo da ottenere il duplice obiettivo di realizzare
         una conformazione meno invasiva ai fini paesaggistici e garantire una pendenza minima del
         3%, come richiesto dalla CTPA al fine di evitare infiltrazioni di acque nel corpo della
         discarica;
       • le pendenze permetteranno il deflusso delle acque meteoriche verso la roggia Pozzolo;
       • superficie dell’area interessata dal ripristino ambientale 22.965,29 mq;
       • apporto di materiale pari ad un volume di 53.770 mc così sudpiso:
         1.materiale di scavo (tabella B) circa 37.235 mc;
         2.almeno un metro di terreno vegetale (tabella A) 16.535 mc;
     Deflusso acque meteoriche
       • realizzazione di un fosso di guardia perimetrale alla discarica ricomposta avente un volume
         d’invaso di 1.734 mc (volume di invaso necessario per ettaro di intervento è risultato pari a
         122 mc/ha per un totale di 280 mc - (i calcoli sono basati su un tempo di ritorno di 50 anni;
       • regolazione della portata in uscita pari a circa 11,5 l/s con realizzazione di un manufatto di
         laminazione che tenga conto dell’intasamento avente diametro pari a 200 mm;
     Viabilità
     L’accesso all’area avverrà dalla strada Pasubio percorrendo via Montegrappa e via Martiri delle
     Foibe per poi procedere per via Trento all’inserimento della carrareccia, già utilizzata per i
     conferimenti dei rifiuti, fino a raggiungere la discarica;
     Dalle risultanze dello studio sulla viabilità è stato stimato il passaggio di 2 veicoli al giorno a fronte
     di una ricomposizione dell’area stimata in 10 anni. Considerato però che il tempo previsto per la
     ricomposizione è di 6 anni si può ipotizzare un incremento del passaggio giornaliero, che in ogni
     caso era stato previsto nello studio stante la concentrazione dei flussi in determinati giorni lavorativi
     senza comunque modificarne le conclusioni secondo le quali “la rete viaria esistente è più che
     idonea a sopportare il transito ipotizzato”.
     Modalità operative di intervento
       • realizzazione recinzione perimetrale
       • distribuzione e spianamento sul fondo discarica del materiale di scavo, via via apportato
         mediante escavatore e ruspa, in relazione all’esigua superficie di ricomposizione non si
         prevede una sequenza di lotti ma la distribuzione e lo spianamento del materiale su tutta
         l’area e la realizzazione delle pendenze previste
       • realizzazione della strada perimetrale di servizio
       • realizzazione fosso perimetrale di sgrondo
       • realizzazione manufatto di laminazione per lo scarico delle acque in roggia.
     Tempistica
       • il progetto di ricomposizione avrà durata di 6 anni;
       • il periodo di post gestione è fissato in 5 anni in relazione alla localizzazione dell’area e in
         conformità agli orientamenti assunti dalla Provincia per analoghi progetti di ricomposizione
         di discariche di inerti.




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                      Monitoraggi Ambientali
     Monitoraggi sul materiale di scavo in entrata:

     Verranno seguite le linee guida dettate da ARPAV e trattandosi di riempimento con terre e rocce da
     scavo il set minimo analitico dovrà riferirsi all'allegato 4° del D.P.R. 13 giugno 2017, n. 120 per le
     terre e rocce da scavo, con incremento di alcuni parametri:
     1) Materiale per il riempimento (limiti di tabella B dell’Allegato V al Titolo V della Parte IV
     del d.lgs. 152/06)
     • Terreni che in fase di caratterizzazione preventiva rientrano nella tabella A dell’Allegato V al
     Titolo V della Parte IV del d.lgs. 152/06: aggiunta dei parametri Be, Co e V sul tal quale, se non
     già analizzati
     • Terreni che in fase di caratterizzazione preventiva rientrano nella tabella B dell’Allegato V al
     Titolo V della Parte IV del d.lgs. 152/06: (derivante da fondi geochimici naturali ai sensi della
     Pubblicazione ARPAV del 2016); aggiunta dei parametri Be, Co e V sul tal quale, se non già
     analizzati
     • Terreni che in fase di caratterizzazione preventiva rientrano nella tabella B dell’Allegato V al
     Titolo V della Parte IV del d.lgs. 152/06: (non derivante da fondi geochimici naturali ai sensi della
     Pubblicazione ARPAV del 2016)
      a. aggiunta dei parametri Be, Co, Hg e V sul tal quale, se non già analizzati
      b. esecuzione del test di cessione ai sensi dell’appendice a norma UNI 10802 – norma UNI-EN
      12457-2 per i seguenti parametri Arsenico, Berillio, Cadmio, Cobalto, Cromo tot, Cromo VI,
      Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Vanadio (limiti di riferimento Tabella 2, allegato 5 al titolo V,
      parte IV) (D.Lgs. 152/06)
     2) Terreno vegetale (limiti di tabella A dell’Allegato V al Titolo V della Parte IV del d.lgs.
     152/06)
     • Terreni che in fase di caratterizzazione preventiva rientrano nella tabella A dell’Allegato V al
     Titolo V della Parte IV del d.lgs. 152/06: aggiunta dei parametri Be, Co e V sul tal quale, se non
     già analizzati.

     Qualora i materiali non rispettino i requisiti richiesti dovranno essere rifiutati preliminarmente al
     conferimento.
     Monitoraggio acque sotterranee
     Nella proposta progettuale di ripristino ambientale presentata nel 2013 erano inpiduati alcuni
     piezometri (Pz1,Pz2,Pz3,Pz4) (fig.1) utilizzati a suo tempo per l’analisi delle acqua sotterranee.
     L’attuale progetto propone la realizzazione di nuovi piezometri in quanto non è possibile l’utilizzo
     di quelli precedenti dato che il diametro non è appropriato per campionamenti ambientali
     rappresentativi (1”).
     In ogni caso dal sopralluogo congiunto tra Provincia, Comune e Arpav si è verificato che alcuni
     sono stati eliminati.
     Il nuovo progetto prevede di realizzare n°3 Piezometri con le seguenti modalità e
     caratteristiche:
     · Profondità : 10 metri
     · Diametro interno : 3”
     · Completamento: da valutare durante la perforazione a seconda delle litologie incontrare;
     · Posizione (vedi fig.1 – PZA, PZB, PZC) – che sarà successivamente georeferenziata

     Monitoraggio gestione operativa

     n°1 campionamento annuale per singolo piezometro;
     1. Campionamento dinamico a basso flusso delle acque relative ai piezometri dopo spurgo di circa 3
     volumi di acqua dal singolo piezometro;
     2. Stoccaggio dell’acqua in cisterne da 1 mc ed deposito presso l’area di cantiere in attesa delle
     risultanze analitiche;



copia informatica per consultazione
     3. Trasporto in laboratorio ed analisi chimica dei parametri indicati nella tabella 1) sotto riportata.
      Valori limite D.Lgs. 152/06 parte IV titolo V allegato 5 tab 2 - Concentrazione di soglia di
      contaminazione nelle acque sotterranee al superamento dei quali vi è l’obbligo della
      comunicazione agli organi di controllo competenti.
     Le date della realizzazione dei piezometri e dei successivi campionamenti saranno comunicate agli
     enti con un preavviso di almeno 15 giorni




     GESTIONE POST OPERATIVA
     La fase di gestione post operativa comprendere i seguenti controlli ed interventi:

     Verifiche mensili
      •  verifica di recinzioni e cancelli (stato delle recinzioni, e ripristino di varchi o danneggiamenti per
        precludere l’accesso all’area, stato dei cancelli, e ripristino di manomissioni o deterioramenti).
     Verifiche quadrimestrali
      •  manutenzione del verde con sfalcio dell’erba presente sulle sponde e sulla baulatura. Da intensificare
        qualora necessario;
      •  efficienza della rete di deflusso superficiale delle acque meteoriche, pulizia delle canalette, pulizia
        dei pozzetti;
      •  verifica assenza di ristagni e avvallamenti;
     Verifiche annuali
      • verifica viabilità interne ed esterna della discarica con l’effettuazione delle manutenzioni
        che si rendessero necessarie;
      • verifiche dei rilievi plano-altimetrici di dettaglio annuali del capping con eventuali interventi
        di ripristino come da progetto;
      • verifica dei pozzi/piezometri di monitoraggio falda PZA, PZB, PZC;
      • campionamento analitico con modalità analoghe alla gestione operativa e analisi chimica
        dei parametri indicati nella tabella 1) sotto riportata.
        Valori limite D.Lgs. 152/06 parte IV titolo V allegato 5 tab 2 - Concentrazione di soglia di
        contaminazione nelle acque sotterranee al superamento dei quali vi è l’obbligo della
        comunicazione agli organi di controllo competenti.




copia informatica per consultazione
     Tabella 1)
           Parametri da analizzare per singolo piezometro e la relativa frequenza
     Arsenico                  Annuale
     Berillio                  Annuale
     Cadmio                   Annuale
     Cobalto                  Annuale
     Cromo totale                Annuale
     Cromo VI                  Annuale
     Mercurio                  Annuale
     Nichel                   Annuale
     Piombo                   Annuale
     Rame                    Annuale
     Vanadio                  Annuale
     Zinco                   Annuale
     Idrocarburi totali             Annuale

     I parametri proposti devono essere integrati come di seguito riportato
     Livello della falda            Annuale
     PH                     Annuale
     Temperatura                Annuale
     Ossidabilità Kubel             Annuale


     Destinazione finale dell’area: l’area potrà essere coltivata a cereali o a prato con esclusione della
     possibilità di utilizzazione delle specie per consumo umano.

     Dato atto che il Consorzio di Bonifica con comunicazione del 04/04/2018, prot. n. 22155 ha
     rilevato che la ditta dovrà rapportarsi con il Consorzio stesso per le valutazioni relative alla
     compatibilità idraulica ai sensi della DGR 2948/2009.

     Tenuto conto del parere favorevole espresso dalla Soprindendenza con nota del 13/04/2018, prot.
     n. 9023, assunto al protocollo provinciale al n. 25137 del 17/04/2018.

     Atteso che l’area oggetto di intervento era classificata secondo il Piano degli Interventi vigente
     come ZTO E2 “Aree di primaria importanza per la funzione agricola produttiva” e il Comune con
     deliberazione di Consiglio del 19/12/2015 ha accolto la richiesta della sig.ra Tessaro Annamaria di
     variante al Piano degli Interventi identificando il sito di discarica come tale al fine di conferire
     terreni nei limiti di tabella B dell’Allegato V al titolo V, parte IV del d.lgs. 152/2006 e con la
     coltivazione a cereali o a prato senza possibilità di consumo umano delle specie, utilizzata per la
     produzione di biomasse o parco pertimenti;ha anticipato verbalmente l’invio di una
     comunicazione scritta contenente dei vincoli da inserire nel provvedimento di approvazione
     progetto.
     Preso atto che il Comune di Costabissara ha già avviato la procedura di variante al Piano degli
     Interventi relativa all’area in questione, ad oggi censita come Zona Territoriale Omogenea di tipo
     E2-Primaria importanza per la funzione agricola produttiva, al fine di renderla coltivabile a cerali o
     prato per la produzione di biomasse o parco pertimenti.




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       Tutto ciò premesso e considerato, la Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente
     Rilevato che risultano assenti i rappresentanti del Ministero dell’Interno – Vigili del Fuoco, della Regione
     del Veneto – Dipartimento Ambiente e del Genio Civile.
     Visto l’art. 14 ter, comma 7, della Legge 241/1990, come modificato dall’art. 49, comma 2, del D.L.
     31/5/2010, n. 78, che recita “Si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione, ivi comprese quelle
     preposte alla tutela della salute e della pubblica incolumità, alla tutela paesaggistico - territoriale e alla
     tutela ambientale, esclusi i provvedimenti in materia di VIA, VAS e AIA, il cui rappresentante, all'esito dei
     lavori della conferenza, non abbia espresso definitivamente la volontà dell'amministrazione rappresentata.
     Tenuto conto che il progetto presentato non costituisce variante urbanistica puntuale essendo già
     stata avviata la procedura dal Comune di Costabissara per la variante definitiva.
     Dato atto che il presente parere non è riferito a provvedimenti in materia di VIA, VAS e AIA.

     Ritenuto pertanto di procedere all’espressione del parere in merito al progetto in discussione.

                           ESPRIME PARERE

     FAVOREVOLE all’unanimità al progetto presentato con le seguenti prescrizioni:
      1. entro 60 giorni dal ricevimento del provvedimento provinciale di recepimento del presente
       parere dovrà essere presentato un progetto di inserimento paesaggistico, che sarà oggetto
       di esame da parte della CTPA, che preveda:
        • un’attenuazione della pendenza della base della scarpata;
        • l’utilizzo di essenze arbustive e arboree a mitigazione dell’impatto visivo;
        • la verifica sulla fattibilità di un ulteriore abbassamento della sommità del capping.
      2. integrazione delle analisi annuali per singolo piezometro con i seguenti parametri: livello
       di falda, pH, temperatura, ossidabilità di Kubel;
      3. la ditta dovrà tenere un Registro per i carichi in ingresso con indicazione della loro
       provenienza;
      4. entro il 30 aprile di ogni anno la ditta dovrà presentare a Provincia, Arpav e Comune di
       Costabissara, una relazione tecnica delle attività svolte nell’anno solare precedente
       corredata dalle risultanze dei campionamenti analitici previsti con le relative conclusioni;
      5. entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori di ripristino ambientale la ditta dovrà
       presentare il collaudo funzionale degli interventi, corredato da una relazione tecnica
       descrittiva dei lavori effettuati;
      6. il periodo di post gestione, fissato in 5 anni a partire dalla data del provvedimento
       Provinciale, potrà essere ridefinito sulla base degli impatti ambientali riscontrati;
      7. una volta ripristinata la morfologia dell’area come da progetto approvato e trascorso il
       periodo di gestione post operativa, la stessa potrà essere coltivata a cereali o a prato che
       non potranno essere destinati a produzioni alimentari, umane o zootecniche.

         Il Segretario della Commissione                Il Presidente della Commissione
           dott.ssa Cristina Del Sal                     Andrea Baldisseri




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