determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1200 DEL 28/12/2017
Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA
OGGETTO: SOCIETA' VENETA DEMOLIZIONI SRL - PROGETTO DI MODIFICA PER
LE OPERAZIONI DI MESSA IN RISERVA (R13/R12) E RECUPERO (R4)
DELL’IMPIANTO DI AUTODEMOLIZIONE, NEL SITO IN VIA COLOMBARA N.2, IN
COMUNE DI CARRE’.
AMPLIAMENTO DELLE SUPERFICI PER GLI STOCCAGGI DELLE COMPONENTI
DERIVANTI DALLE OPERAZIONI DI AUTODEMOLIZIONE, INSERIMENTO DELLA
POSSIBILITÀ DI RECUPERARE ANCHE AUTOVETTURE FUORI USO, AUMENTO DEI
QUANTITATIVI RELATIVI ALLO STOCCAGGIO DEI RIFIUTI IN INGRESSO E DEI
RIFIUTI PRODOTTI
IL DIRIGENTE
Premesso che:
• con provvedimento Registro n. 53/Suolo Rifiuti/2014 del 24 marzo 2014, prot. N. 21833 la
Provincia di Vicenza, per l'impianto sito in via Colombara, 2 – Carrè ha autorizzato
l'esercizio dell'impianto di autodemolizione;
• con documentazione agli atti con prot. n. 23805 del 07 aprile 2016 la Società ha chiesto di
attivare la procedura di verifica di assoggettabilità alla valutazione impatto ambientale, ai
sensi dell’art. 20 del D.Lgs 152/2006, considerata la modifica sostanziale dell’attività
esistente di autodemolizione;
• con Determinazione del Dirigente n. 230 del 13 marzo 2017, detto progetto è stato escluso -
con prescrizioni - dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs.
n.152/06 e alla L.R. 04/16 e ss.mm.ii.;
• la società S.N.V.I.srl ha presentato istanza - ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e
dell'art. 24 della L.R. 3/2000 e loro ss.mm.ii. - al Protocollo Provinciale con n. 42382 del 24
marzo 2017 approvazione del progetto di modifica ed ampliamento dell’attività di
demolizione di veicoli a motore;
• il Comune di Carrè non ha fatto pervenire osservazioni e/o pareri di carattere ostativo;
• il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, con nota agli atti prot.n.83059 del 07 dicembre
2017, ha concesso il proprio nulla osta idraulico al progetto presentato;
• la Società Alto Vicentino Servizi Spa non ha rilevato motivi ostativi allo scarico in fognatura
acque nere delle acque meteoriche di prima pioggia provenienti dal dilavamento dei piazzali
dell'insediamento in oggetto;
copia informatica per consultazione
• con documentazione agli atti con prot.n.83815 del 12 dicembre 2017, le società S.N.V.I. srl
e Veneta Demolizioni srl hanno comunicato che la gestione dell’impianto risulta in capo a
Veneta Demolizioni srl e che a tale società andrà pertanto intestata la nuova autorizzazione.
Considerato che:
• le modifiche proposte per l’impianto di autodemolizione riguardano l’ampliamento delle
superfici per gli stoccaggi delle componenti derivanti dalle operazioni di autodemolizione,
inserimento della possibilità di recuperare anche autovetture fuori uso, in quanto
l’autorizzazione vigente consente il recupero dei soli mezzi pesanti fuori uso, nonchè un
aumento dei quantitativi relativi allo stoccaggio dei rifiuti in ingresso ed un aumento dei
rifiuti prodotti pari a circa +25% rispetto all’attuale;
• è stata preliminarmente attivata la procedura di verifica di assoggettabilità alla V.I.A.,
avviata con la pubblicazione avvenuta in 11 aprile 2016 e conclusasi in data 13 marzo 2017,
con determina di esclusione del progetto dalla procedura di V.I.A. n.230, a seguito del parere
del Comitato V.I.A. n.07/2017.
Visto che il progetto presentato dalla S.N.V.I. srl, ora Veneta Demolizioni srl è stato esaminato in
data 14 dicembre 2017 dalla Commissione Tecnica Provinciale per l'Ambiente, riunitasi con
funzioni di Conferenza di Servizi ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/06 e che la stessa ha espresso
all’unanimità parere favorevole all’approvazione del progetto come descritte nel parere n° 02/1217,
allegato alla presente Determinazione quale parte integrante e sostanziale.
Ritenuto pertanto di procedere all'approvazione dell'intervento proposto nel rispetto delle
condizioni inpiduate dal citato parere n° 02/1217.
Rilevato che il presente provvedimento di approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, qualora
richiesto, variante allo strumento urbanistico, ai sensi dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e
dell’art. 24 della L.R. 3/2000 e loro successive modifiche e integrazioni;
Richiamato il comma 1 dell'art. 18 della L.R. 16/08/2007, n. 20 che ha stabilito che “Fino
all’entrata in vigore della legge regionale di riordino della disciplina di tutela ambientale, la
Regione, le Province ed i Comuni esercitano le competenze amministrative in materia di gestione
dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati di cui agli articoli 4, 6 e 7 della L.R. 21/01/2000, n. 3 e s.m.i.,
nonché le competenze amministrative in materia di tutela dell’atmosfera e delle acque di cui agli
articoli 4, 5 e 6 della L.R. 16/04/1985, n. 33 e s.m.i.”;
Visti:
• il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;
• la Legge Regionale 16 aprile 1985, n. 33 “Norme per la tutela dell'ambiente”;
• la Legge Regionale 21/01/2000, n. 3 “Norme in materia di gestione dei rifiuti”.
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimento amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 165 ID PROC 35;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
DETERMINA
1. Di approvare il progetto presentato dalla società Veneta Demolizioni srl, con sede legale in
Via Colombara, 2 – Carrè, per la modifica dell’attività di messa in riserva (R13/R12) e
recupero (R4) per l’impianto di autodemolizione, da realizzarsi presso il sito produttivo di
Via Colombara, 2 – Carrè, come descritto nel parere n. 02/1217 espresso in data 14
dicembre 2017 dalla Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente (C.T.P.A.) che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
copia informatica per consultazione
2. Di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, ai sensi e per gli
effetti dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 24, comma 2, della L.R.
3/2000, limitatamente allo svolgimento e alla permanenza, nel sito in questione, dell’attività
oggetto del presente provvedimento;
3. Di evidenziare al proponente che ai sensi dell’art. 24, comma 4, della L.R. 3/2000, l’inizio
dei lavori, nella configurazione così come approvata dalla C.T.P.A., dovranno iniziare entro
12 mesi e l’impianto dovrà essere messo in esercizio entro 36 mesi dalla data del presente
provvedimento, pena la decadenza dello stesso;
4. Di dare atto che l’avvio dell’impianto ed il suo esercizio provvisorio nella nuova
configurazione, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 3/2000, restano subordinati alla presentazione
della dichiarazione scritta del direttore lavori attestante la realizzazione delle opere di
allestimento del sito in conformità al progetto approvato, della comunicazione della data di
inizio attività, del nominativo del tecnico responsabile dell’impianto e della prestazione
delle garanzie finanziarie, secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. 2721/2014;
5. Di richiamare l’obbligo di trasmettere alla Provincia il documento di collaudo statico e
funzionale dell'impianto nella nuova configurazione, nei termini di cui all’art. 25 della L.R.
3/2000 che dovrà contenere quanto prescritto dal parere della Commissione VIA n. 07/2017
ricompreso nella determinazione dirigenziale n. 230 del 13/03/2017 che prevede:
a) lo scarico è da intendersi “sul Suolo” e dovrà quindi essere garantito il rispetto dei limiti
corrispondenti previsti dal D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.; l’impianto di depurazione chimico-
fisico, dovrà essere costantemente gestito in modo tale da garantire nel tempo l’efficienza di
trattamento prevista in progetto e i relativi limiti normativi;
b) il progetto di adeguamento per la gestione delle acque meteoriche dovrà comunque
essere realizzato entro il 31.12.2018;
c) i bacini di accumulo/laminazione dovranno essere adeguatamente impermeabilizzati, al
fine di garantire la tutela della falda sotterranea;
d) dovranno essere integralmente rispettate le prescrizioni del Consorzio di Bonifica Alta
Pianura Veneta e dovrà essere realizzata una barriera definitiva di confine con l’area a
nord, identificabile al mappale 217 foglio 8;
e) in sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine
acustica di verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da
ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità
dell’impianto:
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale
(scelta dei punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi
di misura), saranno comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari,
mediante una specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed
ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi;
- si prescrive, altresì, di mantenere di tenere le porte, i portoni e le finestre del capannone
sede dell’attività sempre ben chiusi;
- l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore
dello Studio Previsionale di Impatto Acustico.
f) l’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione
del personale addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli
aspetti ambientali e di sicurezza/rischio segnalati (chimico e rumore); di tale definizione
dovrà essere dato riscontro in occasione della presentazione del certificato di collaudo
finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.
AVVERTE CHE
Il mancato rispetto delle condizioni e delle prescrizioni espresse nel presente decreto e
copia informatica per consultazione
nell’allegato parere della C.T.P.A. comporta l’applicazione dei provvedimenti previsti
dall’art. 208, comma 13, del D.Lgs. n. 152/2006, nonché delle sanzioni di cui all’art. 256 del
medesimo decreto;
Ogni eventuale modifica al progetto approvato che dovesse rendersi necessaria od opportuna
durante la fase di esercizio provvisorio, dovrà essere preventivamente comunicata alla
Provincia di Vicenza per le valutazioni di competenza.
INFORMA CHE
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. del Veneto
entro 60 giorni dalla notifica, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120
giorni.
Il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti
sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi dell'art. 49
del T.U.E.L. come modificato dal D.L. 174/12);
Al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione all'albo pretorio
on line.
Copia del presente provvedimento viene inviata alla società Veneta Demolizioni s.r.l., al
Sindaco del comune di Carrè, al Dirigente del Dipartimento Provinciale di Vicenza
dell’A.R.P.A.V., al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss n.7 Pedemontana, al Comando
Provinciale dei Vigili del Fuoco, alla società Alto Vicentino Servizi spa ed al Consorzio di
Bonifica Alta Pianura Veneta.
Vicenza, 28/12/2017
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1200 DEL 28/12/2017
OGGETTO: SOCIETA' VENETA DEMOLIZIONI SRL - PROGETTO DI MODIFICA PER
LE OPERAZIONI DI MESSA IN RISERVA (R13/R12) E RECUPERO (R4)
DELL’IMPIANTO DI AUTODEMOLIZIONE, NEL SITO IN VIA COLOMBARA N.2, IN
COMUNE DI CARRE’.
AMPLIAMENTO DELLE SUPERFICI PER GLI STOCCAGGI DELLE COMPONENTI
DERIVANTI DALLE OPERAZIONI DI AUTODEMOLIZIONE, INSERIMENTO DELLA
POSSIBILITÀ DI RECUPERARE ANCHE AUTOVETTURE FUORI USO, AUMENTO DEI
QUANTITATIVI RELATIVI ALLO STOCCAGGIO DEI RIFIUTI IN INGRESSO E DEI
RIFIUTI PRODOTTI
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 29/12/2017.
Vicenza, 29/12/2017
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(POLO PAOLA)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE PER L'AMBIENTE
(LEGGE REGIONALE N. 33/85, ART. 14)
VENETA DEMOLIZIONI SRL (S.N.V.I.)
VIA COLOMBARA N. 2 – CARRÈ
PARERE N. 02/1217
La Commissione Tecnica Provinciale per l'Ambiente, riunitasi con funzioni di conferenza di servizi
ai sensi dell'art. 208 del D. Lgs. 152/06 e dell’art. 23 della L.R. 3/2000 e smi, a seguito di
convocazione, il 14 dicembre 2017 presso gli uffici di Contra’ Gazzolle, 1 Vicenza, esamina il
progetto presentato per l’approvazione progetto in procedura ordinaria per l’impianto di
autodemolizione, mediante ampliamento delle superfici per gli stoccaggi delle componenti derivanti
dalle operazioni di autodemolizione, inserimento della possibilità di recuperare anche autovetture
fuori uso, in quanto l’autorizzazione vigente consente il recupero dei soli mezzi pesanti fuori uso,
nonchè un aumento dei quantitativi relativi allo stoccaggio dei rifiuti in ingresso (veicoli fuori uso),
ed un aumento dei rifiuti prodotti pari a circa +25% rispetto all’attuale.
Relazione Istruttoria
PROPONENTE: VENETA DEMOLIZIONI SRL
SEDE LEGALE: Via Colombara n. 2 – Carrè
SEDE INTERVENTO: Via Colombara n. 2 – Carrè
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto di autodemolizione
COMUNE INTERESSATO: Carrè
DATA DOMANDA: 24/03/2017 prot.n. 21911
DATA INTEGRAZIONI: 12/12/2017 prot.n. 83815
DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
• Relazione tecnica
• Tabella dei rifiuti trattabili e del tipo di trattamento
• Aggiornamento del Piano di sicurezza
• Aggiornamento del Piano di gestione operativa
• Aggiornamento del programma di Controllo
• Aggiornamento della valutazione di impatto acusticoElaborati grafici.
PREMESSE
La ditta veneta Demolizioni srl (già SNVI), con sede in Comune di Carrè (VI), in via Colombara 2,
opera nel settore della commercializzazione e noleggio di veicoli industriali svolgendo nel
contempo anche l’attività di autodemolizione di mezzi pesanti, sulla base dell’autorizzazione
all’esercizio n. 53 del 25 marzo 2014 emessa dall’Amministrazione Provinciale di Vicenza.
La ditta intende ora differenziare la tipologia di veicoli fuori uso in trattamento, introducendo anche
un quantitativo di autoveicoli da affiancare ai mezzi pesanti autorizzati, ampliando altresì gli spazi
dedicati dal deposito dei pezzi di ricambio mediante acquisizione un’area confinante a nord, posta
in continuità con l’attuale lotto aziendale.
Provincia di Vicenza - Area Servizi al cittadino e al territorio.
Settore Ambiente.
Contrà Gazzolle, 1 – 36100 VICENZA
copia informatica per consultazione
L’iniziativa aziendale così descritta comporterà un aumento complessivo della superficie destinata
all’impianto da circa 3.800 mq attuali a circa 7.200 mq di progetto, comprensiva di aree coperte e
piazzali esterni.
L'attività si svolge all’interno di un settore di capannone industriale, occupando una porzione di
circa 2.500 mq; la rimanente porzione di capannone è attualmente utilizzata dalla medesima ditta
per attività di vendita e noleggio di veicoli industriali usati. Il piazzale esterno è destinato ad
esclusivo transito e parcheggio di automezzi commerciali.
In sintesi, la proposta progettuale in esame prevede:
• l’ampliamento delle superfici per gli stoccaggi delle componenti derivanti dalle operazioni di
autodemolizione;
• la possibilità di recuperare anche autovetture fuori uso, in quanto l’autorizzazione vigente
consente il recupero dei soli mezzi pesanti fuori uso;
• un aumento dei quantitativi relativi allo stoccaggio dei rifiuti in ingresso (veicoli fuori uso), dalle
attuali 45 ton alle 50 ton;
• un aumento dei rifiuti prodotti pari a circa +25% rispetto all’attuale.
STATO DI FATTO
L’attività della ditta consiste nella raccolta di veicoli fuori uso (principalmente autocarri, trattori
stradali, autotreni ed autoarticolati) non bonificati e bonificati, il trattamento di bonifica dei mezzi
ed eventuale successiva separazione delle parti recuperabili per la rivendita di pezzi di ricambio e il
recupero dei materiali.
L’impianto è collocato all’interno di un capannone produttivo esistente, senza interessare pertinenze
esterne ad esso. Tutte le attività, comprese le operazioni di stoccaggio dei rifiuti ottenuti, si svolgo-
no all’interno dello stabile aziendale; la pavimentazione è in cemento impermeabile.
Nell’impianto in oggetto, l’autorizzazione vigente, consente il conferimento dei seguenti rifiuti (vei-
coli fuori uso):
1 - Rifiuti accettabili dall'impianto
CER Descrizione CER Q.tà max con- Q.tà max (t) Q.tà max n° Sigla R Descrizione tratta- Caratteristiche
feribili mento delle materie pri-
me ottenute
16.01.04 Veicoli fuori uso 2 Messa in sicurezza e
30 (giorno) smontaggio
(t/die)
5
16 01 06 Veicoli fuori uso, non 75 45 (settimana) Veicoli già bonificati Parti di ricambio
contenenti liquidi né al- R13/R4 prima dell'ingresso
(t/settimana) (15x3mezzi) di veicoli
tre componenti pericolo- 250 all'impianto per cui
se (già bonificati prima 3.000 (anno) viene effettuato solo
dell'ingresso nell'impian- (t/anno) lo smontaggio
to)
La quantità massima giornaliera di rifiuti conferibili è pari a: 30 tonnellate/giorno.
La quantità massima annua di rifiuti conferibili è pari a: 3.000 tonnellate/anno.
2 - Veicoli esitanti dalla messa in sicurezza e destinati alla fase di smontaggio presso l'impianto
CER Descrizione CER Q.tà max (t) Q.tà max n° Descrizione trattamento
16.01.06 Veicoli fuori uso, non contenenti liquidi 45 3 Veicoli esitanti dalla messa in sicurezza e destinati
né altre componenti pericolose (già bonifi- alla fase di smontaggio presso l'impianto
cati prima dell'ingresso nell'impianto)
Nello specifico i quantitativi massimi di rifiuti accettabili e trattabili presso l’impianto sono:
• il limite massimo di rifiuti conferibili all’impianto è pari a 30 ton/giorno pari a 3.000 ton/anno;
• il quantitativo massimo di rifiuti in stoccaggio (R13) è pari a 45 ton.
L’accesso all’impianto di autodemolizione avviene tramite un piazzale comune all’attività di com-
mercializzazione svolta dalla medesime ditta presso il locale adiacente. L’accesso dei veicoli fuori
uso avviene tramite un portone laterale antistante il piazzale esterno.
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Descrizione dei macchinari utilizzati
Per le operazioni di movimentazione dei veicoli fuori uso, dei componenti e dei rifiuti ottenuti
l’azienda fa uso dei seguenti macchinari:
• N. 2 carrelli elevatori per la movimentazione interna dei carichi.
Per le operazioni di trattamento di bonifica e recupero si utilizzano:
• utensili manuali, ad aria compressa o a batteria in genere;
• N. 1 carrello porta bombole a miscela
ossi-acetilenica per modesti interventi di
taglio lamiere e cesoiatura–recupero rifiu-
ti metallici recuperabili;
• N. 1 pompa per estrazione fluidi condi-
zionamento;
• N. 1 macchina di lavaggio a ciclo chiuso
con riciclo del solvente per sgrassaggio
pezzi;
• N. 1 attrezzatura rimozione air-bag.
Il quantitativo massimo di rifiuti in stoc-
caggio prodotti dall’attività di autodemo-
lizione (con esclusione degli eventuali
veicoli bonificati e messi in sicurezza) è
pari a 49,34 ton di cui 2,32 ton di rifiuti
pericolosi.
La ditta svolge l’attività esclusivamente
durante il periodo diurno, con orario di lavoro variabile a seconda delle necessità e comunque
compreso nel periodo dalle ore 07:00 alle ore 19:00 circa.
STATO DI PROGETTO
In sintesi, la proposta progettuale in esame prevede:
• l’ampliamento delle superfici per gli stoccaggi dei beni prodotti dalle operazioni di recupero dei
veicoli fuori uso (parti di ricambio);
• la possibilità di recuperare anche autovetture fuori uso, in quanto l’autorizzazione vigente consen-
te il recupero dei soli mezzi pesanti fuori uso;
• un aumento dei quantitativi relativi allo stoccaggio dei rifiuti in ingresso, dalle attuali 45 ton alle
50 ton;
• un aumento dei rifiuti prodotti pari a circa +25% rispetto all’attuale.
La configurazione di progetto prevede l’occupazione di un nuovo piazzale esterno di 2.200 mq (lato
sud del capannone aziendale) per lo stoccaggio delle cabine riutilizzabili degli automezzi pesanti
(classificate come parti di ricambio) e l’utilizzo di una porzione (145 ma) di piazzale adiacente
all’ingresso del capannone (lato nord) per lo stoccaggio su cassoni coperti di rifiuti prodotti, riferi-
bili alle sole tipologie di ferro ed alluminio.
Operazione CER Classificazione Descrizione
16 01 04* Pericoloso Veicoli fuori uso
R4
trattamento 16 01 06 Non pericoloso Veicoli fuori uso, non contenenti né liquidi né altri com-
ponenti pericolose
16 01 04* Pericoloso Veicoli fuori uso, stoccaggio preliminare al trattamento
R13
stoccaggio 16 01 06 Non pericoloso Veicoli fuori uso, non contenenti né liquidi né altri com-
ponenti pericolose
copia informatica per consultazione
I quantitativi di rifiuti previsti sono i seguenti:
Descrizione Quantità massime previste nel nuovo progetto
Rifiuti in ingresso all’impianto 30 t/giorno 3.000 t/anno
Rifiuti in stoccaggio (CER 160104*-160106) 50 t
Rifiuti in stoccaggio prodotti dall’attività (operazione R13) 69,12 t
Rifiuti in stoccaggio totali 119,12 t
Rifiuti sottoposti a recupero (operazione R4) 30 t/giorno 3.000 t/anno
La ditta intende ampliare le aree da dedicare allo stoccaggio delle cabine riutilizzabili degli auto-
mezzi pesanti (classificate come parti di ricambio) utilizzando una porzione di piazzale posto a sud
rispetto al fabbricato aziendale e direttamente comunicante con i locali interni tramite un accesso
dedicato.
Il nuovo settore di deposito delle cabine sarà in comunicazione con l’impianto approvato, mediante
un accesso esistente, giudicato idoneo per il vettoriamento dei prodotti. In particolare, l’attività di
deposito delle cabine si svolgerà su un piazzale esterno reso impermeabile da idonea pavimentazio-
ne in cls e dotato di un sistema di raccolta e invio delle acque all’impianto di trattamento delle ac-
que di prima pioggia aziendale. L’area sarà inoltre delimitata da recinzione metallica, in modo da
separare fisicamente l’attività di stoccaggio dal resto del piazzale esterno. Parte della recinzione
sarà interrotta per consentire il vettoriamento delle cabine riutilizzabili.
All’esterno, in prossimità del lato nord dell’attuale fabbricato in cui si svolge l’attività di stoccaggio
e recupero veicoli fuori uso (R13 e R4), su area da pavimentare di 145 mq, si prevede il posiziona-
mento di cassoni chiusi a tenuta stagna, dotati di copertura, per la raccolta di alcune tipologie di ri-
fiuti solidi prodotti (ferro ed alluminio). Quest’ultima area sarà dotata di tettoia.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
Il progetto prevede, in affiancamento allo stoccaggio e al recupero di automezzi pesanti fuori uso,
l’inserimento delle autovetture, classificate con lo stesso CER (CER 16 01 04* e 16 01 06) da
sottoporre, quindi, alle medesime attività autorizzate di recupero (R13 e R4) e con le stesse
modalità.
Le autovetture saranno conferite all’interno del capannone attualmente autorizzato per l’attività di
recupero di automezzi pesanti fuori uso (R4), più precisamente nel settore di conferimento e
stoccaggio dei veicoli fuori uso.
La stessa area verrà utilizzata per lo stoccaggio dei veicoli bonificati con la condizione che le due
tipologie di veicoli (mezzi pesanti ad autovetture) siano stoccate in zone separate, identificate con
cartelli con indicata la provenienza (rifiuti in ingresso o prodotti) ed il relativo codice CER.
Le autovetture saranno conferite all’interno del capannone attualmente autorizzato per l’attività di
recupero di automezzi pesanti fuori uso (R4), più precisamente nel settore di conferimento e
stoccaggio dei veicoli fuori uso.
La stessa area verrà utilizzata per lo stoccaggio dei veicoli bonificati con la condizione che le due
tipologie di veicoli (mezzi pesanti ad autovetture) siano stoccate in zone separate, identificate con
cartelli con indicata la provenienza (rifiuti in ingresso o prodotti) ed il relativo codice CER.
Le cabine non recuperabili o le carcasse trattate saranno successivamente inviate presso impianti di
terzi per la pressatura. Le cabine recuperabili (non a contatto con parti meccaniche contenenti olio)
saranno stoccate sul nuovo piazzale esterno pavimentato in attesa di essere vendute.
Le parti di ricambio, destinate alla commercializzazione, saranno stoccate utilizzando un settore
dedicato all’interno del capannone autorizzato
Ubicazione sito di messa in riserva
Il sito aziendale è ubicato nella zona produttiva (Z.T.O. D1/4) del Comune di Carrè, all’interno di
un lotto composto da un capannone e dalle pertinenze esterne.
La zona industriale, all’interno della quale sorge il capannone aziendale, si trova nella porzione
pianeggiante del territorio comunale del settore meridionale del territorio amministrativo, in
copia informatica per consultazione
prossimità della Strada Provinciale n. 116 (via San Lorenzo) che collega Carrè con il Comune di
Thiene; la quota media della porzione pianeggiante risulta variabile tra i 190 e i 210 m s.l.m.
Il sito destinato ad attività di stoccaggio e recupero di veicoli fuori uso è recintato e separata da
muro perimetrale dalla SP 116 (via San Lorenzo) posta ad Est, a Nord e Sud confina con aree
utilizzate per l’attività di vendita e noleggio della ditta SNVI, mentre ad Ovest confina con la zona
agricola.
Le attività produttive contigue e limitrofe al sito aziendale sono nell’ordine:
• attività di autofficina ed elettrauto, collocata a circa 70 m in direzione Nord-Est.
• attività di distribuzione bevande, collocata a circa 80 m in direzione Nord.
Il contesto territoriale circostante il sito aziendale, presenta lineamenti urbanistici complessi, in
linea con i connotati del territorio dell’Alto vicentino: le zone edificate consolidate dei centri
municipali si alternano alle zone industriali più o meno estese, relegando a lembi ormai frammentati
di territorio le zone agricole. A questi elementi areali si associano le importanti reti infrastrutturali
di comunicazione (Strada Provinciale n. 116 e n. 349), e gli agglomerati abitativi di campagna
(edificazione diffusa).
GESTIONE ACQUE METEORICHE
L’attività di recupero dei veicoli fuori uso (R4), di stoccaggio dei rifiuti (R13) e di carico/scarico si
svolgono all’interno del fabbricato aziendale, su superfici coperte senza la produzione di reflui di
processo.
L’attività di stoccaggio delle parti di ricambio, ottenute dal processo di trattamento dei veicoli fuori
uso, sarà condotta all’interno del medesimo fabbricato aziendale, su superfici coperte, senza la
produzione di reflui di processo o di acque di dilavamento meteorico.
Le uniche attività svolte all’esterno del fabbricato, su piazzali impermeabilizzati, riguardano:
- lo stoccaggio delle cabine riutilizzabili;
- lo stoccaggio, all’interno di cassoni coperti, di alcune tipologie di rifiuti prodotti (ferro e
alluminio).
Le acque di prima pioggia di dilavamento dei piazzali esterni verranno raccolte, trattate ed inviate
alla fognatura delle acque nere (AVS); le acque di seconda pioggia, dei medesimi piazzali, saranno
raccolte in un bacino di accumulo impermeabilizzato e quindi inviate nel torrente Rozzola, come da
prescrizioni del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta; date le caratteristiche del corpo
recettore, si configura una scarico sul suolo, con i relativi limiti allo scarico.
Le acque pluviali derivanti dalla copertura dei fabbricati saranno disperse direttamente nel suolo.
GESTIONE DELLE EMISSIONI
L’ampliamento del deposito parti di ricambio non prevede la realizzazione di nuovi punti di emis-
sione in atmosfera oltre a quelli già autorizzati. Non è previsto il riscaldamento dei nuovi locali,
pertanto non sono presenti caldaie a combustibile. Si confermano, pertanto, le sorgenti, le tipologie
e i quantitativi di emissioni attuali di pulizia pezzi, prova motori e l’ossitaglio e si precisa che nei
settori in ampliamento si svolgerà la sola attività di deposito.
GESTIONE DELLE EMISSIONI ACUSTICHE
Per la verifica del rispetto dei limiti, nel documento di previsione di impatto acustico, si è fatto
riferimento, cautelativamente, ad un tempo di funzionamento simultaneo degli impianti
(smontaggio, stoccaggio, movimentazione materiale tramite carrello elevatore e transito di autocarri
nell’ area aziendale) pari a 10 ore nel periodo di riferimento diurno.
Il valore limite differenziale è stato calcolato a partire dalla stima dei massimi futuri livelli di
pressione acustica presso i ricettori e dal livello di rumore residuo misurato.
In conclusione, si prevede che, a seguito dell’attivazione delle iniziative di progetto, saranno
rispettati, presso i ricettori sensibili inpiduati, i limiti di immissione (differenziale ed assoluto) ed
emissione previsti nel periodo diurno per tali aree dalle zonizzazioni acustiche dei comuni di Carrè
e Zanè.
copia informatica per consultazione
Nella documentazione non si riscontrano potenziali o manifeste criticità relative al superamento dei
limiti di norma, verificati presso i ricettori più esposti alle emissioni dell’attività.
Si ritiene comunque opportuno prescrivere un monitoraggio - con gli impianti e le attività
funzionanti a pieno regime presso i ricettori verificati in fase di progetto - per evidenziare la bontà
della stima previsionale ed eventualmente per inpiduare modalità operative o interventi strutturali
finalizzati alla limitazione delle criticità.
Si chiede inoltre, come da indicazione progettuale, di tenere le porte, i portoni e le finestre dei
capannoni dell’attività sempre ben chiusi.
Tutto ciò premesso e considerato, la Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente
Convocata con funzioni di Conferenza dei servizi ai sensi dell’art. 208 del D. Lgs. 152/06, dell’art.
23 della L.R. 3/2000 e della D.G.P. 55509/538 del 19.10.2000 ;
Rilevato che risultano assenti i rappresentanti del Comune di Carrè, del Dipartimento Ambiente
della Regione del Veneto, del Genio Civile di Vicenza, di Alto Vicentino Servizi spa e del
Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta;
Visto l’art. 14-ter, comma 7, della Legge 241/1990, come modificato dal D. Lgs. 127/2016, che
recita “Si considera acquisito l'assenso senza condizioni delle amministrazioni il cui rappresentante
non abbia partecipato alle riunioni ovvero, pur partecipandovi, non abbia espresso ai sensi del
comma 3 la propria posizione, ovvero abbia espresso un dissenso non motivato o riferito a
questioni che non costituiscono oggetto della conferenza”.
Dato atto che l’impatto complessivo della ditta è stato valutato nell’ambito del procedimento di
Screening e che le prescrizioni rilasciate dal Comitato Via saranno ricomprese nel provvedimento di
approvazione progetto, costituendo condizione necessaria per il rilascio del provvedimento di
autorizzazione all’esercizio.
Ritenuto pertanto di procedere all’espressione del parere in merito al progetto in discussione;
SI ESPRIME PARERE
Favorevole all’approvazione del progetto presentato dalla ditta Veneta Demolizioni srl per la messa
in riserva (R13/R12) e recupero (R4) dell’attività di autodemolizione presso il sito di Via
Colombara n.2, in Comune di Carrè, con le seguenti prescrizioni:
1. Rifiuti
I rifiuti conferibili presso il sito, con le relative prescrizioni ed operazioni, sono indicati in
premessa.
a) quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 3.000 Tonn.
b) quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 50 Tonn. (pari a n.5 autoveicoli
ed a n.3 mezzi pesanti).
c) quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività): 120 Tonn (di cui 50 costituti da
veicoli e 70 come R13)
d) quantità massima giornaliera di rifiuti in trattamento (R4) : 30 Tonn.
e) La gestione dell’attività di autodemolizione dovrà inoltre essere conforme agli specifici criteri
stabiliti da questa Commissione, con il parere n.06/1117 del 09 novembre 2017, allegato al presente
parere.
2. Esercizio provvisorio:
a) La Società dovrà rispettare l’organizzazione complessiva dell’impianto e le condizioni
organizzative di stoccaggio dei rifiuti e i processi di trattamento, esclusivamente nelle aree indicate,
come richiamato negli elaborati tecnici presentati.
b) La Società dovrà comunicare preventivamente a questo Servizio le variazioni che si intendono
apportare alla gestione dell’impianto e informare tempestivamente la Provincia, il Comune di
Vicenza e l’A.R.P.A.V. di Vicenza di eventuali anomalie e/o incidenti che dovessero verificarsi
nell’esercizio corrente dell’attività.
copia informatica per consultazione
c) La Società dovrà assicurare che la gestione dell’impianto e la manipolazione dei rifiuti rispettino
le norme vigenti in materia di tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente, nonché di sicurezza e
igiene sul lavoro, emissioni in atmosfera e prevenzione incendio.
e) La Società dovrà mantenere le superfici costantemente pulite e in buono stato d’uso, rimuovendo
tutti gli spanti in genere, occorsi durante l’attività.
f) La superficie dedicata al conferimento deve avere dimensioni tali da consentire un'agevole
movimentazione dei mezzi e delle attrezzature in ingresso ed in uscita.
g) Dovranno essere inoltre identificate in modo univoco mediante idonea cartellonistica indicante il
codice C.E.R..
h) Nel caso di non conformità dei valori riscontrati ai limiti dettati dalla normativa in materia di
inquinamento acustico dovrà essere comunicato, oltre che all’Amministrazione Comunale e ad
Arpav, anche al Settore Ambiente della Provincia i valori riscontrati e le azioni correttive da adottare
per garantire il rispetto dei limiti previsti dalla normativa in materia di inquinamento acustico.
3. Collaudo:
a) Il documento di collaudo dovrà essere redatto entro i termini e con i contenuti previsti dall’art. 25,
comma 8, della L.R. 3/2000 e ss.mm.ii.
b) Contestualmente al collaudo, dovrà essere, eventualmente, presentato un nuovo lay-out che tenga
conto di tutte le eventuali variazioni inpiduate dalla Ditta durante la fase di collaudo ed
esplicitamente ritenute dal collaudatore di carattere gestionale e non sostanziale.
c) Dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di verifica del rispetto del criterio
differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori
presenti in prossimità dell’impianto:
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta
dei punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura),
saranno comunicate con congruo preavviso ad Arpav;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante
una specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel
frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi;
- si prescrive, altresì, di mantenere di tenere le porte, i portoni e le finestre del capannone sede
dell’attività sempre ben chiusi;
- l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
Previsionale di Impatto Acustico.
d) La ditta dovrà adempiere agli obblighi di cui all’art. 4 del D.P.R. N. 151/2011 (S.C.I.A.
antincendio).
Il Segretario della Commissione Il Presidente della Commissione
f.to dott.ssa Cristina Del Sal f.to ing. Filippo Squarcina
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