determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1090 DEL 01/12/2017
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: GALVANOPLASTICA SRL - VIA CASARETTE, IN COMUNE DI CORNEDO
VICENTINO. PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO PER IL TRATTAMENTO DI
SUPERFICI METALLICHE E MATERIE PLASTICHE MEDIANTE PROCESSI
ELETTROLITICI O CHIMICI, CON VASCHE DESTINATE AL TRATTAMENTO AVENTI
UNA VOLUMETRIA SUPERIORE A 30 METRI CUBI
D.LGS. N.152/006 - ALLEGATO VIII ALLA PARTE II - CODICE IPPC 2.6
AUTORIZZAZIONE N.16/2017 PER MODIFICA DELL’INSTALLAZIONE ESISTENTE.
IL DIRIGENTE
Premesso che la ditta Galvanoplastica srl, con sede legale ed operativa in via Via Casarette in
Comune di Cornedo Vicentino, ha presentato in data 15.03.2017 con prot. n.19334, e successive
integrazioni richieste ai sensi art. 26 c.3 D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., l'istanza per ottenere il
giudizio di compatibilità ambientale e autorizzazione integrata ambientale per il progetto di un
“Impianto per il trattamento di superfici metalliche e materie plastiche mediante processi
elettrolitici o chimici, con vasche destinate al trattamento aventi una volumetria superiore a 30 metri
cubi”, localizzato presso il sito di Via Casarette, in comune di Cornedo Vicentino.
Considerato che per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in materia
di VIA e di AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse
disposizioni in materia, come previsto dall'art.10.2 della L.R. n.04/2016.
Premesso altresì che con Determina Dirigenziale n° 813 del 07.09.2017, il progetto presentato dalla
società Galvanoplastica srl, con sede legale ed operativa in Via Casarette in Comune di Cornedo
Vicentino, per la modifica dell’installazione esistente nell’esercizio di un impianto trattamento di
superfici metalliche e materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici, con vasche
destinate al trattamento aventi una volumetria superiore a 30 metri cubi, è stato oggetto di “giudizio
favorevole di compatibilità ambientale” (con prescrizioni) e contestuale approvazione.
Dato atto che la Galvanoplastica srl ha richiesto l’Autorizzazione Integrata Ambientale per
l’installazione ubicata in Via Casarette, in comune di Cornedo Vicentino, per le operazioni indicate
al punto: 2.6, dell’Allegato VIII alla Parte II^ del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.;
Considerato che la ditta ha provveduto alla pubblicazione dell'annuncio di avvenuto deposito del
progetto, in data 22.03.2016 sul quotidiano “Il Giornale di Vicenza”, ed alla successiva
copia informatica per consultazione
presentazione al pubblico in data 29.03.2017 e che non sono pervenute osservazioni ai sensi
dell’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006;
Visto che con nota prot. 25669 del 06.04.2017 è stata data comunicazione di avvio di procedimento,
ai sensi degli artt.7 e 8 della Legge 241/90 e dell’art.29-quater del D.Lgs. n.152/06.
Vista la successiva richiesta di integrazioni, formulata alla ditta con nota n.33785 del 10.05.2017,
cui è stato dato riscontro con documentazione agli atti con prot.n.53613 del 26.07.2017 e prot.n
61379 del 05.09.2017.
Considerato che nell’ambito della conferenza di servizi, prevista dall’art.10 della L.R. n.04/2016,
convocata con nota prot.60279 del 31.08.2017 e tenutasi in data 06.09.2017, è stato espresso parere
favorevole (con prescrizioni) al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale e valutato
positivamente il piano di monitoraggio, rivisto congiuntamente con A.R.P.A.V. per alcuni aspetti
non sostanziali, pervenendo alla sua versione definitiva come da documento allegato al presente
provvedimento.
Vista le ulteriori integrazioni fornite con la documentazione agli atti con prot.n.77738 del
15.11.2017, in adempimento a quanto richiesto con il sopra citato parere del Comitato V.I.A..
Rilevato che il provvedimento, ai sensi dell'art.26 c.4 del D.Lgs. 152/2006, sostituisce o coordina
tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque dominanti
in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o dell'impianto;
Visto e fatto proprio il parere favorevole di impatto ambientale n.19/2017 espresso dal Comitato di
Valutazione Impatto Ambientale provinciale nella riunione del 06/09/2017, ai sensi della L.R. n.
4/2016, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale relativo sia alla procedura di
VIA che di AIA.
Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni.
Vista la Legge Regionale n.04/2016.
Tenuto conto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 270 ID PROC 179.
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.25 del 17/07/2017 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2017-2019.
Visto che con Decreto Presidenziale n. 65 del 01/08/2017 è stato approvato il Piano Esecutivo di
Gestione 2017/19.
DETERMINA
1. di rilasciare alla società Galvanoplastica srl - coon sede legale ed operativa in via Via
Casarette in Comune di Cornedo Vicentino - l'Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi
del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii., per il complesso dell'attività esercitata nello stabilimento
localizzato in Via Casarette in Comune di Cornedo Vicentino, secondo le modalità e con le
prescrizioni riportate negli allegati 1, 2 e 3, allegati alla presente determinazione come parte
integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
2. La presente determina costituisce - ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs 152/2006 -
autorizzazione alle emissioni in atmosfera ed allo scarico dei reflui.
3. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
copia informatica per consultazione
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento a Galvanoplastica srl, Comune di Cornedo
Vicentino, ARPAV di Vicenza, Ulss n.8 ed Alto Vicentino Servizi spa.
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del
D.Lgs. 152/2006, ha validità sino al 30/11/2027 e sostituisce le autorizzazioni ambientali
settoriali di cui all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della
scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione
contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs.
152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività
sulla base della precedente Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della
comunicazione del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello
Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio
V.I.A. della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza
un piano di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere
ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale;
eventuali modifiche impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno
essere preventivamente comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi
dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento
di cui forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-
quattuordecies del D.Lgs. 152/2006.
In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata
con oneri a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque
disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.
Vicenza, 01/12/2017
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
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Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1090 DEL 01/12/2017
OGGETTO: GALVANOPLASTICA SRL - VIA CASARETTE, IN COMUNE DI CORNEDO
VICENTINO. PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO PER IL TRATTAMENTO DI
SUPERFICI METALLICHE E MATERIE PLASTICHE MEDIANTE PROCESSI
ELETTROLITICI O CHIMICI, CON VASCHE DESTINATE AL TRATTAMENTO AVENTI
UNA VOLUMETRIA SUPERIORE A 30 METRI CUBI
D.LGS. N.152/006 - ALLEGATO VIII ALLA PARTE II - CODICE IPPC 2.6
AUTORIZZAZIONE N.16/2017 PER MODIFICA DELL’INSTALLAZIONE ESISTENTE.
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 01/12/2017.
Vicenza, 01/12/2017
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Autorizzazione Integrata Ambientale N. 16/2017
ALLEGATO 1 - rev.00
Inquadramento generale e la descrizione dei processi di recupero
Galvanoplastica s.r.l. - Via Casarette – Cornedo Vicentino
Inquadramento attività A.I.A.
Attività Capacità produttiva
Attività IPPC: Produzione e trasformazione dei metalli
Galvanica 85 metri cubi Codice IPPC 2.6 – Impianti per il trattamento di superfici metalliche e
materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici, con vasche
destinate al trattamento aventi una volumetria superiore a 30 metri cubi.
Descrizione del sito
L’insediamento è situato nel Comune di Cornedo Vic. (VI), al confine con il territorio del Comune di Castel-
gomberto, in un’area classificata D.1 “zona produttiva di completamento o di espansione”.
Lo stabilimento confina:
- a NORD, oltre la Via Casarette, con una zona artigianale – industriale;
- a OVEST con terreno libero e poi con la strada SP 246;
- a SUD e a EST con area verde ad uso agricolo.
I paesi più vicini sono Brogliano e Castelgomberto, il cui insediamento più vicino dista in entrambi i casi cir -
ca 1 km in linea d’aria.
La Galvanoplastica srl svolge l’attività di trattamento superficiale di materiale in ABS ed è attualmente in
possesso di AUA N. REG 234/2015 del 20/05/2015.
L’azienda ha in programma alcune modifiche impiantistiche del proprio ciclo di lavorazione che consiste nel
rivestire conto terzi i prodotti semi-lavorati, di forme e dimensioni molto varie, con uno strato superficiale
di rame, nichel e cromo, avente spessore di pochi µm. La tecnica è conosciuta anche con il termine di
elettrodeposizione.
L’intero ciclo viene svolto all’interno dello stabilimento ubicato a Cornedo vicentino (VI) in via Casarette
dove sono presenti, sotto copertura:
- zone stoccaggio materiale da lavorare;
- reparto galvanico;
reparto controllo qualità;
- zona lavaggio telai;
- reparto aggancio sui telai dei prodotti da cromare;
- aree stoccaggio prodotto finito;
- zone stoccaggio sostanze chimiche e depuratore.
L’intervento riguarda un progetto pilota, che consiste fondamentalmente nell’eliminazione dal ciclo
produttivo dell’anidride cromica - e quindi del Cromo esavalente – utilizzando nuove sostanze, a base di
Cromo III.
Nelle intenzioni del gestore, dunque, l’intervento è finalizzato,all'eliminazione di una sostanza classificata
cancerogena di classe 1A (può provocare il cancro) ai sensi del regolamento CLP 1272/2008. Per la sua
pericolosità, infatti, nel 2013 il Triossido di Cromo è stato aggiunto nell’Allegato XIV del REACH, che elenca
le sostanze soggette ad autorizzazione in Europa, con scadenza 21/09/2017.
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Descrizione dei processi
STATO DI FATTO
L’insediamento industriale presenta una superficie totale di 7796 mq di cui: 2682 mq coperti, 2819 mq sco-
perti pavimentati e 2295 mq scoperti a verde. Nell’impianto si svolgono processi chimici ed elettrolitici di ni-
chelatura, ramatura e cromatura per il trattamento superficiale galvanico di materiale in ABS (Acrilonitrile
Butadiene Stirene). Gli articoli semilavorati in ABS da trattare vengono appesi manualmente su appositi telai
per essere avviati al ciclo di trattamento; il trasporto dei telai lungo le linee di processo viene eseguito me -
diante carroponte a movimentazione automatica. L’intero ciclo del processo galvanico viene condotto
all’interno del capannone mentre l’area esterna pavimentata oltre che per le vie di transito e parcheggio per
le maestranze viene utilizzata per lo stoccaggio dei rifiuti prodotti ed eventualmente delle materie prima (in
entrambi i casi sotto copertura e su bacino di contenimento, se allo stato liquido); all’esterno non vengono ef -
fettuate lavorazioni di alcun genere.
Nel complesso dell’impianto, il ciclo produttivo si sviluppa secondo le seguenti fasi operative:
FASI OPERATIVE OPERAZIONI
Aggancio su appositi telai dei semilavorati in ABS da sottoporre al trattamento superficiale
01 – Carico Telai
galvanico
Immersione automatica dei telai nei bagni di trattamento chimico
02 – Linea di processo Chimico
Mordenzatura con anidride cromica ( impiego di agente chimico a base di Cromo VI)
Immersione automatica dei telai nei bagni di trattamento galvanico
03 – Linea di processo Galvanico
Cromatura elettrolitica ( impiego di agente chimico a base di Cromo VI)
04 – Lavaggio/Asciugatura Lavaggio ad acqua ed asciugatura in forno
05 – Scarico telai su carrello con ruote Scarico dei telai dal circuito di processo
06 – Scarico pezzi cromati Controllo qualità ed inscatolamento
07 – Scromatura nitrica Recupero telai e pezzi imperfetti
08 – Lavaggio telai Predisposizione dei telai per nuovo ciclo di processo
STATO DI PROGETTO
In merito alle modifiche previste dal progetto, dalla documentazione presentata si evince che la Ditta
intende modificare le sole fasi operative 02 e 03 sostituendo nella Mordenzatura e nella Cromatura
Elettrolitica la sostanza a base di cromo esavalente con sostanza a base di cromo trivalente intervenendo
esclusivamente nella successione delle vasche della linea chimica e della linea galvanica (con aumento del
volume di vasca dedicato al trattamento chimico/galvanico) e non eseguendo alcuna modifica strutturale al
fabbricato.
La Dittà intende eseguire le attività di progetto secondo le seguenti modalità e cronologia:
1. Fase preliminare di messa in opera dei processi modificati (chimico/galvanico) in apposite vasche in
concomitanza con i processi a base di sostanze contenenti cromo esavalente;
2. esecuzione di test di efficacia del processo modificato su prodotti in lavorazione conto terzi;
3. eliminazione completa dei processi a base di sostanze contenenti cromo esavalente a seguito di esito
positivo dei test di efficacia effettuati;
4. messa in esercizio del nuovo ciclo di produzione a seguito del rilascio della relativa Autorizzazione
Integrata Ambientale.
L’azienda prevede modifiche che vanno a configurare l’impianto con vasche destinate al trattamento chimi-
co/galvanico di volume totale superiore a 30 mc; d’altro canto il progetto presentato non prevede opere edili
ne una fase di cantiere ne modifiche al ciclo di produzione attualmente in essere. In particolare sono previsti:
1) nella linea chimica:
- l’introduzione, prima della mordenzatura tradizionale con Anidride cromica (triossido di cromo), di va-
sche contenenti le soluzioni per la nuova mordenzatura esente Cromo esavalente ;
- l’iniziale riduzione quantitativa della mordenzatura con Anidride cromica;
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- la completa eliminazione della mordenzatura con Anidride cromica con conseguente dismissione del cami-
no n. 1 (le emissioni afferenti alle vasche di processo chimico verranno convogliate al camino n. 5).
2) nella linea galvanica:
- la sostituzione nella cromatura finale del Cromo esavalente con il Cromo trivalente.
Confronto stato di fatto/stato di progetto
FASI OPERATIVE STATO DI FATTO STATO DI PROGETTO
Predisposizione su appositi telai dei semilavorati in
01 Carico Telai ABS da sottoporre al trattamento superficiale galvani- Nessuna modifica
co
Immersione automatica dei telai nei bagni di tratta-
mento chimico Mordenzatura esente Cromo VI
02 Linea processo Chimico
Mordenzatura con anidride cromica ( impiego di (impiego agenti chimici a base di Cromo III)
agenti chimici a base di Cromo VI)
Immersione automatica dei telai nei bagni di tratta-
mento galvanico Cromatura elettrolitica esente Cromo VI (im-
03 Linea processo Galvanico
Cromatura elettrolitica ( impiego di agenti chimici a piego agenti chimici a base di Cromo III)
base di Cromo VI)
04 Lavaggio/Asciugatura Lavaggio ad acqua ed asciugatura in forno Nessuna modifica
05 Scarico telai su carrello con Scarico dei telai dal circuito di processo
Nessuna modifica
ruote
06 Scarico pezzi cromati Controllo qualità ed inscatolamento Nessuna modifica
07 Scromatura nitrica Recupero telai e pezzi imperfetti Nessuna modifica
Pulitura e predisposizione dei telai per nuovo ciclo di Nessuna modifica
08 Lavaggio telai
processo
Emissioni in atmosfera
Nell’Impianto le emissioni gassose sono sostanzialmente generate dall’evaporazione delle soluzioni di
processo e vengono tutte captate da un sistema di aspirazione e convogliate in atmosfera da appositi camini.
Attualmente sono presenti i seguenti n. 6 punti di emissione in atmosfera autorizzati con A.U.A. N.Reg.
234/2015 del 20/05/2015:
Stato di fatto
Portata
Camini Parametri Impianto di abbattimento
Nmc/ora
n.1 Torre di abbattimento a scrubber con
10.000 Cromo VI, Acido Solforico
Fase 02 Mordenzatura solfo-cromica controlavaggio ad acqua
n.2 Nichel, Acido Solforico, Acido Torre di abbattimento a scrubber con
15.000
Fase 02 Nichelatura chimica Cloridrico, Ammoniaca. controlavaggio ad acqua e soda
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n.3 Nichel, Acido Solforico,
10.500 //
Fase 03 Nichelatura elettrolitica Acido Cloridrico.
n.4
3.500 Cromo VI, Acido Solforico Separatore di condensa a labirinto
Fase 03 Cromatura elettrolitica
n.5 torre di abbattimento a scrubber con
3.000 Acido Nitrico
Fase 07 Scromatura nitrica controlavaggio ad acqua e soda
n.7
6.300 Acido Nitrico //
Fase 08 Pulitura telai
Sono inoltre presenti punti di emissione non soggetti ad autorizzazione riguardanti n. 2 caldaie (potenza
complessiva inferiore a 3 MW), entrambe alimentate a gas metano di rete e utilizzate rispettivamente per il
riscaldamento degli uffici e la produzione di acqua calda per gli impianti, con potenza termica nominale ri -
spettivamente pari a 0,348 MW e 0,318 MW; sono inoltre installati n. 2 evaporatori che permettono, oltre ad
un risparmio d’acqua altrimenti utilizzata per il raffreddamento delle soluzioni, anche una ottimizzazione
del consumo di materie prime che, recuperate, ritornano in vasca.
Confronto stato di fatto/Stato di progetto
Il progetto prevede le seguenti modifiche al sistema delle emissioni aeriformi convogliate:
Stato di fatto Stato di progetto
Camini Portata Nmc/ora Camini Portata Nmc/ora
n.1
10.000 Eliminato
Fase 02 Mordenzatura solfo-cromica
n.5
34000
Fase 02 Mordenzatura esente Modificato per collegamento emissioni
3000
Cromo VI + Fase 07 Scromatura precedentemente convogliate al camino n.1
nitrica
Non sono previste modifiche ai camini nn.2, 3, 4 e 7, che verranno mantenuti con le portate esistenti.
La Proponente come valutazione sulla “dispersione degli inquinanti in atmosfera” fornisce i risultati analitici
delle campagne di controllo delle emissioni in atmosfera eseguite una nell’anno 2015 e una nell’anno 2016
con relativo confronto con i limiti inpiduati come SQA (standard di qualità ambientale). I suddetti valori
analitici risultano ampiamente sotto i limiti previsti.
Scarichi idrici
Le acque reflue industriali vengono prodotte nelle fasi: 02 – 03 - 04 – 07 – 08 e dalla documentazione presen -
tata si riscontra che, considerando lo scarico civile e quello industriale, la portata media stimata è pari a circa
complessivamente 50.000 mc/anno, incluso il consumo di acqua demineralizzata acquistata a parte. l’Azien-
da riporta che “quotidianamente un operatore interno, specificamente formato effettua un’analisi dell’acqua
in uscita dall’impianto di deputazione e sia le analisi effettuate internamente con frequenza giornaliera che
quelle periodiche effettuate dall’ente pubblico gestore AVS su campioni medi, non hanno mai rilevato supe-
ramenti dei limiti di legge.” Oltre alle acque reflue industriali scaricate in fognatura, sussiste anche uno sca-
rico in acque superficiali nella Roggia dei Lecchi, delle acque di prima e di seconda pioggia; tale scarico è og-
getto di specifico Contratto di concessione – Rep. Int. N. 97 del 04/03/2014 – rilasciato dal Consorzio di Boni -
fica Alta Pianura Veneta.
Stato di progetto
L’Azienda prevede:
- che l’introduzione del nuovo processo di mordenzatura richiederà un consumo maggiore di acido solforico
e comporterà, quindi, un aumento di solfati nella linea chimica, al momento non quantificabile; il contenuto
della relativa vasca, tuttavia, non viene inviato al depuratore ma continuamente rabboccato. I pezzi uscenti
dalla vasca trascinano gli inquinanti alle successive vasche POST DIP, neutralizzazione e lavaggio statico,
prima di arrivare alle vasche di lavaggio finali della linea chimica, dotate di scarico al depuratore; questo
passaggio consentirà di mantenere bassi e sotto controllo la concentrazione di solfati inviata al depuratore.
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Inoltre, la sostituzione del Cromo VI con il Cromo III comporterà una diminuzione del bisolfito di sodio nel-
la vasca di decromatazione del depuratore, con conseguente riduzione dei solfati derivanti dal processo di
ossidoriduzione dello stesso;
- che l’introduzione del cromo III comporterà una diminuzione del bisolfito di sodio nella vasca di decroma -
tazione del depuratore, con conseguente riduzione dei solfati derivanti dal processo di ossidoriduzione dello
stesso;
- un aumento del prelievo dal pozzo che passerà dagli attuali 36.000 mc a stimati 40.000 – 45.000 mc;
- un aumento della portata annua allo scarico in fognatura.
In relazione all'applicazione dell'art. 39 delle NTA del PTA è stato presentato un progetto ed un cronopro -
gramma attuativo di implementazione dei dettami di tale articolo.
Le acque di prima pioggia del piazzale, verificata la fattibilità con la società AVS, verranno collettate nella
condotta fognaria, previo installazione di una vasca di raccolta dei primi 5 mm di acqua meteorica di
dilavamento, con tempo di ritardo dello scarico dopo 10 ore dalla fine dell’evento piovoso.
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ALLEGATO 2 - rev.00
Limiti, le prescrizioni e le condizioni da osservare nell’esercizio dell’attività
Galvanoplastica s.r.l. - Via Casarette – Cornedo Vicentino
Prescrizioni e limiti per singole matrici ambientali
1 - Emissioni in atmosfera
1.1 - Prescrizioni
a) Le procedure di avvio e di controllo delle nuove emissioni dovranno essere svolte con le medesime
modalità previste dall’art.269.6 del D.Lgs. n.152/2006. Gli inquinanti da controllare e relativi limiti
sono come da tabella sottoriportata. Gli esiti delle analisi del controllo di cui al precedente punto,
nel termine di 45 giorni dal prelievo dovranno essere trasmessi a questa Amministrazione e ad
ARPAV.
b) La ditta deve effettuare i controlli analitici di cui sopra così come ogni altro controllo successivo
comunicando a Provincia, Comune ed al Dipartimento provinciale dell’ARPAV, con almeno 15
giorni di anticipo, la data in cui intende effettuare i prelievi.
c) Il controllo periodico delle emissioni dovrà avere cadenza annuale a decorrere dalla data di ritiro del
presente provvedimento. I dati relativi ai controlli devono essere riportati su apposito registro 1
allegando i certificati analitici e tenuti a disposizione dell’autorità competente al controllo.
d) Durante gli autocontrolli devono essere determinate, nelle più gravose condizioni di esercizio
dell’impianto produttivo, sia le portate degli effluenti, sia le concentrazioni degli inquinanti per i
quali sono stabiliti limiti di emissione. Per i referti e le analisi si dovrà far riferimento, con carattere
vincolante per i contenuti, allo schema riportato in Appendice 1 al presente Allegato.
e) Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio Laboratori
A.R.P.A.V., riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-alle-
aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche, previa
comunicazione ad A.R.P.A.V., la quale può esprimersi in merito Le metodiche utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio.
f) La sezione di campionamento dovrà essere rispettare quanto previsto al punto 3.5 dell’allegato VI
alla parte V del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii; per ogni punto di controllo e prelievo dovrà essere
garantita in alternativa, la presenza di una bocchetta di prelievo dotata di tronchetto filettato, munito
di tappo e saldato al camino, o di flangia universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e
di controflangia cieca per la chiusura, costruiti secondo quanto riportato in Appendice 2 al presente
Allegato. In caso di impossibilità tecnica l’azienda dovrà procedere a formulare una proposta
alternativa secondo i criteri espressi con D.G.P. n °173 del 22.05.2012 e riportati nel sito specifico
www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/ambiente-1/emissioni-in-
atmosfera-controlli-analitici-1.
g) La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi di
abbattimento come da Piano di Monitoraggio e Controllo ed in caso di avarie o carente
funzionamento degli stessi, darne tempestiva comunicazione alla Provincia ed al Dipartimento
Provinciale dell’A.R.P.A.V.
h) In caso di anomalie o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia ed al
dipartimento provinciale dell’A.R.P.A.V. entro le otto ore successive. Qualora le anomalie di
funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, si dovrà
1
Si veda lo schema esemplificativo riportato in appendice 1, Allegato VI, parte V del D.Lgs 152/2006.
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procedere alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in
efficienza. Le difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore devono essere
comunicate entro 24 ore dall'accertamento. Ogni interruzione del normale funzionamento degli
abbattitori, comprese manutenzione ordinaria e straordinaria, dovrà essere annotata in apposito
registro 2, da tenere a disposizione dell’autorità di controllo.
1.2 - Limiti
Quota Portata * Fasi e dispositivi tecnici di Sistemi di Limiti
Camino Parametro
(dal suolo) (Nm3/ora) provenienza trattamento (concentrazione)
1 Aspirazione Fase 02 – Mordenzatura Acido Solforico 2 mg / Nm3
6m 10.000 Scrubber
(**) Solfocromica CromoVI 1 mg / Nm3
Acido Cloridrico 5 mg / Nm3
Aspirazione Fase 02 – Nichelatura Acido Solforico 2 mg / Nm3
2 6m 15.0000 Scrubber
Chimica Ammoniaca 30 mg / Nm 3
Nichel 1 mg / Nm3
Acido Cloridrico 5 mg / Nm3
Aspirazione Fase 03 – Nichelatura
3 6m 10.500 \\\ Acido Solforico 2 mg / Nm3
Elettrolitica
Nichel 1 mg / Nm3
Acido Solforico 2 mg / Nm3
4 Aspirazione 03 – Cromatura Separatore di
6m 3.500 CromoVI + Cromo
(***) Elettrolitica condensa 1 mg / Nm3
totale
Aspirazione Fase 02 – Mordenzatura Acido Nitrico 5 mg / Nm3
5 6m 34000 esente Cromo VI e della Fase 07 – Scrubber
Manganese 5 mg / Nm3
Scromatura Nitrica
7 6m 6300 Aspirazione Fase 08 – Pulitura Telai \\\ Acido Nitrico 5 mg / Nm3
* Ammesso con un range di variabilità di ±20%. Qualora in sede di realizzazione dell'impianto per esigenze di salubrità degli ambienti di lavoro dovessero
realizzarsi condizioni perse di aspirazione e di conseguenza di portata ne dovrà essere data notizia con la prevista comunicazione di avvio, con apposita
giustificazione. A fronte di riscontri analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà essere modulato proporzionalmente secondo la
formula indicata nella norma.
* * Prevista la dismissione del Camino 1, che verrà preventivamente comunicata.
*** Prevista per il Cromo VI fino all’eliminazione dello stesso dal processo di cromatura elettrolitica.
2 - Emissioni sonore
2.1 - Prescrizioni
a) L’azienda deve verific are, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche che
comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione di Impatto
Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari, utilizzando le
professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Le misure devono essere eseguite
al fine di verificare il rispetto dei limiti di emissione, di immissione e differenziali rispetto ai ricettori
più esposti al rumore..
Si segnalano, per l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della Legge
n.447 del 1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore Generale ARPAV (DDG n.3 del
29.01.2008) e consultabili nel sito internet dell’Agenzia, all’indirizzo http://www.arpa.veneto.it/temi-
ambientali/agenti-fisici/fle-e-allegati/linee_Guida-DOC-Impatto_Acustico.
b) In caso di superamento dei limiti assoluti e/o differenziali, da comunicarsi tempestivamente a questo
Ente, al Comune ed all’A.R.P.A.V., dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche
concordandole con Comune ed A.R.P.A.V. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa
Amministrazione per gli aspetti di competenza.
c) Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività rumorose,
2
Si veda lo schema esemplificativo riportato in appendice 2, Allegato VI, parte V del D.Lgs 152/2006.
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con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad A.R.P.A.V., che potranno
presenziare allo stesso.
d) La prima campagna di misure a seguire il presente provvedimento, dovrà essere effettuata entro il
termine fissato per il collaudo funzionale e comunque non oltre 180 gg dall'avvio dell'impianto.
2.2 - Limiti
Tipologia Punto di emissione Limiti
Punti inpiduati nella Relazione Previsionale di
Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Cornedo
Emissioni sonore Impatto Acustico allegata all’istanza di Valutazione di
Vicentino
Impatto Ambientale
3 - Scarichi idrici
3.1 – Prescrizioni
a) Il controllo degli scarichi dovrà avere frequenza semestrale; per lo scarico delle acque meteoriche
l'analisi deve intervenire dopo un periodo di secco ragionevolmente lungo e la distanza di un anno
da un'analisi all'altra è da intendersi come indicativa.
b) I pozzetti fiscali posti a valle del sistema di depurazione devono essere del tipo UNICHIM o
analogo, in modo da permettere il prelievo manuale o con l’attrezzatura automatica
(autocampionatore), deve essere sempre accessibile da parte delle Autorità competenti al controllo,
deve essere idoneo per i prelievi e le misure di portata dei reflui oggetto del presente
provvedimento e indipendente da altri eventuali apporti di acque reflue.
c) Le analisi e il prelievo dei campioni, realizzati al fine di monitorare nel tempo il rispetto dei limiti,
dovranno essere effettuati da personale qualificato, che redigerà anche un apposito verbale di
prelievo. Quest’ultimo dovrà essere allegato al rapporto di prova che dovrà indicare, oltre agli esiti
delle analisi condotte sui campioni prelevati anche il metodo di campionamento e le metodiche
analitiche adottate. I rapporti di prova con i relativi verbali di prelievo dovranno essere conservati
dalla ditta e messi a disposizione delle autorità competenti al controllo.
d) Le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio Laboratori
di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-alle-
aziende/metodiche-analitiche. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche, previa
comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito. Le metodiche utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio.
e) La ditta deve effettuare i controlli di cui ai precedenti punti preavvisando il Dipartimento
Provinciale dell’ARPAV con un anticipo di almeno 15 giorni per lo scarico produttivo e nei
medesimi termini in cui viene contattato il laboratorio incaricato per le acque meteoriche.
f) La ditta dovrà registrare, su apposito quaderno messo a disposizione dell’autorità di controllo, le
operazioni di manutenzione programmate e straordinarie effettuate sul sistema di depurazione.
g) La ditta dovrà provvedere all’attenta e costante conduzione del sistema di depurazione e segnalare
tempestivamente alla Provincia, al Dipartimento Provinciale dell’ARPAV eventuali inconvenienti
che si dovessero verificare.
h) I limiti di accettabilità non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acque
prelevate esclusivamente allo scopo.
i) Le acque meteoriche derivanti dal dilavamento dei tetti e dei piazzali raccolte e convogliate al punto
di scarico denominato SF3, recapitante nel corso d’acqua denominato Roggia dei Lecchi, dovranno
essere monitorate mediante campionamenti conoscitivi, con periodicità annuale, per i parametri
inpiduati all’interno del Piano di Monitoraggio e Controllo.
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3.2 – Limiti
Limiti
Tipologia Punto di Tecnologie di contenimento
emissione
Paramento Valore
Acque di processo e
SF1/SF2 Impianto depurazione Limiti di accettabilità degli scarichi in fognatura pubblica
acque di prima
(pubblica fognatura) chimico-fisico gestita dalla società Alto Vicentino Servizi spa
pioggia
Acque meteoriche di
dilavamento piazzali,
SF3
seconda pioggia \\\ \\\
(roggia dei Lecchi)
piazzale depuratore e
tetti
4 - Gestione rifiuti
4.1 – Aspetti operativi
a) Il report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta un
elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere integrato con
tutte le altre tipologie di rifiuti indicati nel M.U.D.
b) I rifiuti dovranno essere raggruppati in aree dotate di apposita cartellonistica, indicante il relativo
codice C.E.R. e l’eventuale caratteristica di pericolosità.
c) La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV Titolo I
del D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di deposito
temporaneo così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006 ..
5 - Altro
a) La ditta dovrà costantemente vigilare sul buono stato di conservazione delle pavimentazioni
impermeabilizzate ed effettuare, in presenza di eventuali fessurazioni, le relative
manutenzioni.
b) Il sistema di monitoraggio della falda dovra' essere reso operativo nel termine 30.06.2018 e, nel
termine del 30.09.2018, la ditta dovrà procedere ad un'analisi a set esteso. I referti analitici dovranno
essere trasmessi a questa Amministrazione e ad ARPAV nel termine di 30 giorni dal prelievo con
una proposta di set analitico per i successivi controlli.
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Allegato 2 - Appendice 1
SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
(*importante considerare indicazioni sotto riportate)
Ditta:___________________________________________________________________________________________________
Attività produttiva svolta: __________________________________________________________________________________
Camino n._________________ Relativo all'impianto di: __________________________________________________________
Campione 1 prelevato il___________________ da ____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore____________ alle ore ______________
Campione 2 prelevato il___________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore___________ alle ore _______________
Campione 3 prelevato il__________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore___________ alle ore ________________
Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
Strumentazione usata per il prelievo ____________________________________________________________________
Metodiche utilizzate per il campionamento ______________________________________________________________
Metodiche utilizzate per l’analisi _______________________________________________________________________
Risultati analitici:
Portata delle emissioni __________________ Temperatura fumi___________
Tenore di ossigeno* _________________________ Umidità ____________________
*(da riportare solo per processi di combustione)
Inquinante 1 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 2 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 3 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
NOTE:
Oltre alla data e alla firma, con timbro di iscrizione all'albo, del tecnico abilitato all'analisi, si dovrà allegare il verbale di
campionamento e prelievo ed esprimere le seguenti determinazioni:
• che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile od, eventualmente,
motivare una situazione difforme;
• la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, di eventuali impianti di abbattimento;
• la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità
dell'emissione ed al ciclo produttivo esaminato;
• stima dell'errore standard nell’analisi;
• motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto determinato al
momento dell’analisi.
(*) Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’ art. 271 del D.lgs 152/2006 per il campionamento manuale delle
emissioni convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:
• il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del
calcolo del valore di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
• il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il
valore limite;
• il tempo di campionamento di norma deve essere di un’ ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita, dal D.lgs
152/2006, ad un’ ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose.
N.B. tempi di campionamento persi devono essere motivati
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Allegato 2 – Appendice 2
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Autorizzazione Integrata Ambientale N. 16/2017
ALLEGATO 3 - rev.00
Piano di Monitoraggio e Controllo
Galvanoplastica s.r.l. - Via Casarette – Cornedo Vicentino
QUADRO SINOTTICO
FASI GESTORE GESTORE ARPA ARPA
Frequenza Reporting Ispezioni programmate Campionamenti/analisi
autocontrollo (*)
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
1.1.1 Materie prime Mensile SI X
1.1.2 Additivi Mensile SI X
1.1.5 Prodotti finiti Mensile SI X
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Mensile SI X
1.3 Risorse energetiche
1.3.1 Energia Mensile SI X
1.4 Consumo Combustibili
1.4.1 Combustibili Mensile SI X
1.5 Emissioni in Aria
1.5.1 Punti di emissioni SI X
(emissioni convogliate)
1.5.2 Inquinanti monitorati Annuale SI X X
1.6 Emissioni in acqua
1.6.1 Punti di emissione SI X
1.6.2 Inquinanti monitorati Semestrale (acque SI X X
industriali e di prima
pioggia), annuale (acque di
seconda pioggia)
1.7 Rumore
1.7.1 Rumore Triennale (su segnalazione) SI (**) X SU SEGNALAZIONE
1.8 Rifiuti
1.8.2 Rifiuti prodotti Annuale SI X
1.9 Suolo e sottosuolo
1.9.1 Acque di falda Quinquennale SI X
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/stoccaggi
2.1.1 Sistemi di controllo delle v. tabella NO (***)
fasi critiche del processo
2.1.2 Interventi di manutenzione v. tabella NO (***)
ordinaria sugli impianti di
abbattimento degli
inquinanti
2.1.3 Sistemi di trattamento v. tabella
NO (***)
fumi: controllo del processo
2.1.4 Sistemi di depurazione. v. tabella
NO (***)
Controllo del processo
2.1.5 Aree di stoccaggio v. tabella NO (***)
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli Annuale
SI
indicatori di performance
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(*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio (sulla base di quanto ritenuto rilevante come impatto ambientale)
nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV o entro il 31 dicembre dell’anno antecedente a quello in cui quello in cui verrà eseguita
l’ispezione ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i..
(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente e al Dipartimento Provinciale ARPAV competente, una
volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. Invece i dati
con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o altro
database compatibile, in allegato al report.
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 – Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
In Ingresso
Tabella 1.1.1 - Materie prime
Modalità Frequenza
Denominazione Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting
stoccaggio autocontrollo
ACQUA
Tank
DEMINERALIZZATA
ACIDO SOLFORICO Fusti e tank
02 – bagni linea
ACIDO CLORIDRICO Fusti e tank chimica
AMMONIACA Fusti
SODIO IPOCLORITO tank
ACQUA
Tank
DEMINERALIZZATA
NICHEL SOLFATO Sacchi
NICHEL CLORURO Sacchi
NICHEL METALLO Fusti 03 – bagni linea
RAME FOSFOROSO Scatole galvanica
Registro cartaceo
kg Mensile SI
RAME SOLFATO Sacchi /informatico
ACIDO BORICO Sacchi
ACIDO
Fusti e tank
SOLFORICO
07 – scromatura
ACIDO NITRICO Fusti
nitrica
ACIDO ACETICO Fusti 08 – lavaggio telai
SODIO IDROSSIDO Fusti e tank
ALBITE Fusto
SODIO BISOLFITO Cisterna Depurazione acque
SODIO
Sacchi
METABISOLFITO
CLORURO FERRICO Cisterna
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
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Tabella 1.1.2 – Additivi
Modalità Frequenza
Denominazione Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting
stoccaggio autocontrollo
Accelerante 02 –
Cisterne kg
Chimico bagni linea chimica
02 –
Additivi per bagno bagni linea
Cisterne kg
di Nichelatura chimica, 03 –
bagni linea galvanica
Additivi per bagno 03 –
Fusti kg
di Rame bagni linea galvanica Registro cartaceo/
Mensile SI
Additivi per bagno 02 – informatico
Fusti kg
di Palladiatura bagni linea chimica
Additivi per nuovi 02 –
trattamenti MAC bagni linea
DERMON chimica, Fase 03 –
Fusti kg
bagni linea
galvanica, Fase 08 –
Lavaggio telai
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
In Uscita
Tabella 1.1.5 - Prodotti finiti
Denominazione Modalità di UM Fonte del dato Frequenza Reporting
stoccaggio autocontrollo
Registro
n° barre // numero mensile SI
cartaceo/informatico
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
1.2 - Risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di
Punto Frequenza
approvvigionament Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting
misura autocontrollo
o
Utilizzo igienico- Registro cartaceo/in-
ACQUEDOTTO Contatore m3 Mensile SI
sanitario formatico
02 – bagni linea
chimica, 03 – bagni
linea chimica, 04 – Registro
POZZO Contatore m3 Mensile SI
lavaggi, 07 – cartaceo/informatico
scromatura nitrica, 08
– lavaggio telai
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
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1.3 - Risorse energetiche
Tabella 1.3.1 – Energia
Frequenza
Descrizione Tipologia Fase di utilizzo Punto misura UM Fonte del dato Reporting
autocontrollo
02 – bagni linea
chimica, 03 – ba-
Energia gni linea chimica, Registro
Energia
importata da n. 1 contatore kWh Mensile SI
elettrica 04 – lavaggi, 07 – cartaceo/informatico
rete esterna
scromatura nitrica,
08 – lavaggio telai
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
1.4 - Consumo combustibili
Tabella 1.4.1 – Combustibili
Frequenza
Tipologia Fase di utilizzo UM Metodo misura Fonte del dato Reporting
autocontrollo
02 – bagni linea Registro
Gas naturale chimica, 03 – bagni mc Contatore Mensile SI
linea chimica cartaceo/informatico
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
1.5 – Emissioni in aria
Tabella 1.5.1 - Punti di emissione (emissioni convogliate)
Durata Durata
Punto di Provenienza/fase Impianto di abbattimento
emissione emissione Reporting
emissione di produzione (specificare tipologia)
giorni/anno ore/giorno
Torre di abbattimento a
C.1 * scrubber con controlavaggio 220 16-24 SI
02 – bagni linea ad acqua
chimica Torre di abbattimento a
C.2 scrubber con controlavaggio 220 16-24 SI
ad acqua e soda
C.3 // 220 16-24 SI
03 – bagni linea
galvanica Separatore di condensa a
C.4 220 16-24 SI
labirinto
02 – bagni linea Torre di abbattimento a
C.5 chimica, 07 – scrubber con controlavaggio 220 16-24 SI
scromatura nitrica ad acqua e soda
C.7 08 – lavaggio telai // 220 16-24 SI
* Prevista la dismissione del Camino 1, che verrà preventivamente comunicata.
NOTA. I tempi della durata dell’emissione sono da considerarsi indicativi
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Tabella 1.5.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza/ Punti di Frequenza
Parametro UM Fonte del dato Reporting
fase di produzione emissione autocontrollo
Acido solforico
C.1 *
Cromo VI
02 – Acido solforico, acido
bagni linea chimica cloridrico,
C.2 Ammoniaca
Nichel
acido solforico, acido
C.3 cloridrico,
Nichel
03 – mg/Nmc Annuale Certificato di analisi SI
bagni linea galvanica Acido solforico
C.4 Cromo VI
Cromo III
02 –
Manganese
bagni linea chimica
C.5
07 –
Acido nitrico
scromatura nitrica
08 –
C.7 Acido acetico
lavaggio telai
* Prevista la dismissione del Camino 1, che verrà preventivamente comunicata.
**Le emissioni del camino n.2 verranno convogliate al camino n.5 e pertanto anche i parametri previsti per
l’autocontrollo al camino n.5 verranno integrati con quelli del camino n.2
1.6 – Emissioni in acqua
Tabella 1.6.1 - Punti di emissione
Recapito Durata Durata
Punto di Impianto di
Provenienza (fognatura, corpo emissione emissione Reporting
emissione Trattamento
idrico) giorni/anno ore/giorno
n. 1 scarico dotato 02 – bagni linea
di pozzetto di chimica, 03 – bagni
ispezione e linea chimica, 04 – Depuratore chimico
Fognatura 220/anno 16-24/giorno
campionamento lavaggi, 07 – - fisico
scromatura nitrica,
SI
08 – lavaggio telai
n. 1 scarico dotato
di pozzetto di Acque meteoriche di
Roggia dei Lecchi \\\ \\\ \\\
ispezione e seconda pioggia
campionamento
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Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza/
Punto di Frequenza
fase di Parametro UM Fonte del dato Reporting
emissione autocontrollo
produzione
pH
Conduttività
SST a pH 7
COD a pH 7
Ammoniaca
Azoto nitroso
Azoto nitrico
Cloruri
02 – bagni linea
chimica, 03 – Fluoruri
n. 1 scarico
bagni linea dotato di Solfati
chimica, 04 – pozzetto di Fosforo totale
mg/l Semestrale Certificato di analisi SI
lavaggi, 07 – ispezione e Cromo VI *
scromatura campionamento Cianuri
nitrica, 08 –
lavaggio telai Idrocarburi
Metalli (Mn, Ni, Cr
totale, Cu, B, Fe,
Al, Zn, As,Cd, Pb,
Sn)
Sostanze
perfluoroalchiliche
PFAS
SST a pH 7
COD a pH 7
Ammoniaca
Azoto nitroso
n. 1 scarico
Azoto nitrico
Acque dotato di
Cloruri
meteoriche di pozzetto di mg/l Semestrale Certificato di analisi SI
Fluoruri
prima pioggia ispezione e
campionamento Solfati
Fosforo totale
Metalli (Mn, Ni, Cr
totale, Cu, B, Fe,
Al)
SST a pH 7
COD a pH 7
Ammoniaca
Azoto nitroso
Acque Azoto nitrico
meteoriche di n. 1 scarico non Cloruri
mg/l Annuale Certificato di analisi SI
seconda fiscale Fluoruri
pioggia Solfati
Fosforo totale
Metalli (Mn, Ni, Cr
totale, Cu, B, Fe,
Al)
* secondo le prescrizioni AIA
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
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1.7 – Rumore
Tabella 1.7.1 – Rumore
Alte
zza
Condizioni
del Ricettore
Valut Posizione di Frequenza
pun cui è Parametr Reportin
azio punto di funzioname monitorag Note (*)
to riferita la o valutato g
ne n. misura nto degli gio
di misura
impianti
mis
ura
Lato ovest, facciata
01 confinante con 1 m ca // A regime LAeq dB (A) triennale SI
terreno agricolo
Lato sud, zona
parcheggio/depurat
02 1 m ca // A regime LAeq dB (A) triennale SI
ore confinante con
terreno agricolo
Lato est zona
Nuova
confine laterale con
03 1 m ca Strada A regime LAeq dB (A) triennale SI
nuova Strada
Comunale
comunale
Lato nord piazzale
anteriore zona
carico-scarico Via
04 1 m ca A regime LAeq dB (A) triennale SI
merci/ingresso Casarette
confinante con Via
Casarette
(*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al livello sonoro presso il
ricettore.
1.8 - Rifiuti
Tabella 1.8.2 - Rifiuti prodotti
Smaltime
Modalità di
Descrizione Codice Modalità nto/Recu Frequenza
controllo Fonte del dato Reporting (*)
Rifiuti CER stoccaggio pero autocontrollo
e di analisi
(codice)
Registro cartaceo/informa-
FANGHI PRODOTTI Peso Annuale
tico
DAL TRATTAMEN- Cassone da 15 mc
110109* D15 SI
TO IN LOCO DEGLI ca Scheda di caratterizzazio-
EFFLUENTI Caratterizzazione/ana
ne/ (**)
lisi
report laboratorio esterno
Registro cartaceo/informa-
Peso Annuale
tico
ACIDI DI DECA-
110105* Cisterne da 1 mc D9 Scheda di caratterizzazio- SI
PAGGIO Caratterizzazione/ana
ne/ (**)
lisi
report laboratorio esterno
SOLUZIONI Registro cartaceo/informa-
Peso Annuale
ACQUOSE DI tico
LAVAGGIO,
110111* Cisterne da 1 mc D9 SI
CONTENENTI
Scheda di caratterizzazio-
SOSTANZE Caratterizzazione/ana
ne/ (**)
PERICOLOSE lisi
report laboratorio esterno
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Registro cartaceo/informa-
Peso Annuale
tico
ACIDI NON
SPECIFICATI 110106* Cisterne da 1 mc D9 Scheda di caratterizzazio- SI
ALTRIMENTI Caratterizzazione/ana
ne/ (**)
lisi
report laboratorio esterno
Registro cartaceo/informa-
FANGHI E RESIDUI Peso Annuale
tico
DI FILTRAZIONE, Prelievo diretto da
CONTENENTI 110109* vasche di lavaggio Scheda di caratterizzazio- SI
SOSTANZE telai Caratterizzazione/ana
ne/ (**)
PERICOLOSE lisi
report laboratorio esterno
Registro cartaceo/informa-
Peso Annuale
RESINE A tico
SCAMBIO IONICO
110116* Big bag Scheda di caratterizzazio- SI
SATURE O Caratterizzazione/ana
ESAURITE ne/ (**)
lisi
report laboratorio esterno
Registro cartaceo/informa-
Peso Annuale
ALTRI RIFIUTI tico
Prelievo diretto da
CONTENENTI
110198* vasche di D9 Scheda di caratterizzazio- SI
SOSTANZE Caratterizzazione/ana
mordenzatura ne/ (**)
PERICOLOSE lisi
report laboratorio esterno
RIFIUTO NON Registro cartaceo/informa-
Peso Annuale
SPECIFICATO tico
ALTRIMENTI 110199 Cisterne da 1 mc Scheda di caratterizzazio-
(liquido esausto da Caratterizzazione/ana
ne/ (**)
scrubber) lisi
report laboratorio esterno
Registro cartaceo/informa-
Peso Annuale
IMBALLAGGI IN tico
Cassone coperto
CARTA E 150101 R13 Scheda di caratterizzazio- SI
da 20 mc Caratterizzazione/ana
CARTONE ne/ (**)
lisi
report laboratorio esterno
IMBALLAGGI IN Cassone coperto Registro cartaceo/informa-
150102 R13 Peso Annuale SI
PLASTICA da 20 mc tico
Scheda di caratterizzazio-
Caratterizzazione/ana
ne/ (**)
lisi
report laboratorio esterno
IMBALLAGGI Registro cartaceo/informa-
CONTENENTI Peso Annuale
tico
RESIDUI DI
Incelofanati su
SOSTANZE 150110* D15 SI
bancale Scheda di caratterizzazio-
PERICOLOSE O Caratterizzazione/ana
ne/ (**)
CONTAMINATI DA lisi
report laboratorio esterno
TALI SOSTANZE
Registro cartaceo/informa-
Peso Annuale
tico
ASSORBENTI
MATERIALI 150202* Cisterne da 1 mc D15 Scheda di caratterizzazio- SI
FILTRANTI Caratterizzazione/ana
ne/ (**)
lisi
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Nella tabella si sono indicati solo quelli tipici
(*) Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo; i certificati analitici sono conservati presso
l'azienda (vedi specifiche già riportate in autorizzazione) per tutta la durata dell’A.I.A. e messi a disposizione dell’Autorità di controllo ..
(**) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede tecniche, di sicurezza e/o del
processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento 1357/2014 e la Decisione 955/2014 (elenco codici CER) sia
quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli impianti di destino. L'approfondimento finalizzato alla classificazione si rende
necessario in presenza di rifiuti con voci a specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza
di caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero, salvo perse specifiche
degli impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in corrispondenza di ogni variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al
rifiuto prodotto.
(***) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purchè le eventuali perse destinazioni future avvengano nel rispetto della normativa
ambientale sui rifiuti
1.9 – Suolo e sottosuolo
Tabella 1.9.1 – Acque di falda
Punto di Parametro/ Frequenza
UM Fonte del dato Reporting
misura/piezometro inquinante autocontrollo
Alluminio µg/l
Antimonio µg/l
Argento µg/l
Arsenico µg/l
Berillio µg/l
Cadmio µg/l
Cobalto µg/l
Cromo totale µg/l
Cromo (VI) µg/l
Ferro µg/l
Mercurio µg/l
3 PIEZOMETRI (1 a Nichel µg/l Registro
Quinquennale SI
monte e 2 a valle) Piombo µg/l cartaceo/informatico
Rame µg/l
Selenio µg/l
Manganese µg/l
Tallio µg/l
Zinco µg/l
Boro µg/l
Fluoruri µg/l
Solfati mg/l
Nitriti µg/l
Nitrati µg/l
Ammoniaca µg/l
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2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Fase di Frequenza Reporting
Attività controllo Parametri esercizio UM Fonte del dato
produzione autocontrollo (*)
02 – bagni li- Analisi interne dei pH, adim. Registro Giornaliera o NO
nea chimica, bagni T, °C cartaceo/informatico ogni 2-3 gg, a
03 - bagni li- Ni, Cr totale, Rame, Mg/l seconda del
nea galvanica Palladio, Cloruri parametro
Solfati, Azoto nitrico
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. I dati con
frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o
altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti di abbattimento degli inquinanti (ed eventuali fasi
critiche del processo)
Frequenza
Macchinario Tipo di intervento Fonte del dato Reporting (*)
intervento
Pulizia sonde misuratori di pH // Quotidiana NO
e di potenziale redox nelle
vasche in continuo
Controllo dei livelli dei // Quotidiana NO
reagenti nel depuratore
Controllo del funzionamento // Quotidiana NO
delle pompe dosatrici del
depuratore
Pulizia delle tele della filtro- // Annuale SI
pressa ed eventuale
Depuratore chimico-fisico sostituzione
Sostituzione dei filtri sabbia Formulario Annuale NO
Analisi prima e dopo il filtro a Rapporto di prova Semestrale NO
carbone attivo
Sostituzione filtri a carbone Formulario Annuale NO
attivo (fino all’esaurimento
totale dei PFAS)
Controllo dello stato di Relazione a cura del Trimestrale NO
taratura degli strumenti e tecnico esterno
della generale efficienza del incaricato
sistema di depurazione
Sostituzione soluzione di // Mensile, comunque in base NO
acqua e soda alla necessità
Pulizia degli ugelli // Annuale NO
C.2 e C.5: Torre di abbattimento Pulizia ed eventuale // Pulizia annuale, sostituzione NO
a scrubber con controlavaggio ad sostituzione dei corpi di secondo necessità
acqua e soda riempimento
Controllo dello stato di Relazione a cura del Trimestrale NO
taratura del pHmetro tecnico esterno
incaricato
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi, che hanno riscontrato criticità ed eventi anche straordinari.
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Tabella 2.1.3 - Sistemi di trattamento fumi: controllo del processo
Parametri di
Punto
Sistema di controllo del Fonte del Frequenza
emissi Fase UM Reporting (*)
abbattimento processo di dato autocontrollo
one
abbattimento
Torre di
02 –
abbattimento a Registro
bagni
C.2 scrubber con pH automatico ad cartaceo/infor In continuo NO
linea
controlavaggio ad matico
chimica
acqua e soda
Torre di
07 – abbattimento a Registro
C.5 scromatur scrubber con pH ad cartaceo/infor In continuo NO
a nitrica controlavaggio ad matico
acqua e soda
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. I dati con
frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o
altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.4- Sistemi di depurazione: controllo del processo
Parametri di controllo
Punto Sistema di trattamento Frequenza Reporti
del processo di UM Fonte del dato
emissione (stadio di trattamento) autocontrollo ng (*)
trattamento
n. 1 scarico dota- Depuratore chimico-fisi- Misurazione in continuo Registro In continuo NO
to di pozzetto di co del pH e del potenziale cartaceo/informati
ispezione e cam- redox delle vasche co
pionamento
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari . I dati con
frequenza di autocontrollo continua invece, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o
altro database compatibile, in allegato al report.
Tabella 2.1.5 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Parametri di Modalità Frequenza Reporting
Descrizione Fonte del dato
controllo controllo autocontrollo (*)
Controllo cisterne livello Visivo oppure Registro NO
agenti chimici per tramite asta cartaceo/informatico
depuratore chimico-
fisico
Bacini di contenimento Presenza di Visivo Registro Quotidiana, con NO
eventuale materiale cartaceo/informatico registrazione delle
Zona stoccaggio estraneo e/o di Visivo Registro anomalie NO
rifiuti/materie prime sversamenti cartaceo/informatico
Controllo Presenza di buche Visivo Registro NO
pavimentazione cartaceo/informatico
esterna
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari.
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3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Modalità di Frequenza di Reporting
Indicatore e sua descrizione U.M.
calcolo monitoraggio
Consumo di risorse idriche mc acqua mc/n° Annuale SI
prelevata da barre
pozzo/n° di barre
Consumo di corrente elettrica kWh corrente kWh/n° Annuale SI
elettrica/n° di barre
barre
Produzione di rifiuti Kg CER kg Annuale SI
110109*/n° barre rifiuto/n°
barre
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