determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 87 DEL 07/02/2018

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
     INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO
     AVICOLO (BROILERS)
     INSTALAZIONE: AZIENDA AGRICOLA LOLLATO DEVIS
     UBICAZIONE: SEDE LEGALE E OPERATIVA A SCHIAVON, IN VIA BOSELLA N.20
     AUTORIZZAZIONE N. 2/2018

                            IL DIRIGENTE

     Vista la documentazione presentata in data 19/08/2016, prot. 56057 da parte dell’AZIENDA
     AGRICOLA LOLLATO DEVIS, con sede legale ed operativa in via Bosella n.20 in comune di
     Schiavon (VI) e relativa all'attività di allevamento avicolo (broilers).
     Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
     industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., con codice
     6.6.a.
     Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione
     dell'avvenuto avvio procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 16/06/2016;
     Visto l’esito del sopralluogo effettuato, in data 27-12-2016.
     Considerato che non sono pervenute osservazioni ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.Lgs.
     152/2006.
     Tenuto conto del parere favorevole espresso nella Conferenza dei Servizi tenutasi il giorno 31-01-
     2018 con le prescrizioni contenute nell’Autorizzazione n.2/2018 e allegata al presente
     provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
     Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e controllo, agli atti con nota
     prot. 76213 del 09-11-2017, recepito in sede di conferenza di servizi.
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
     eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
     all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
     del D.Lgs. 152/06.



copia informatica per consultazione
     Visti:
     - il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
     bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
     - il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
     delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
     le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
     - il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
     istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
     D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
     finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
     2005, n. 59”;
     - la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
     delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
     - la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
     la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
     febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
     riduzione integrate dell'inquinamento"”;
     - le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
     Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
     presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
     ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
     previsti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio
     2005 n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
     dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
     Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
     (PMC)”;
     - il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
     modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
     (sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
     gestionale);
     - che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
     D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
     di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 150 ID PROC 610.
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.25 del 17/07/2017 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2017-2019.
     Visto che con Decreto Presidenziale n. 65 del 01/08/2017 è stato approvato il Piano Esecutivo di
     Gestione 2017/19.

                           DETERMINA

      1. di rilasciare a AZIENDA AGRICOLA LOLLATO DEVIS, con sede legale ed operativa in
        via Bosella n.20 in comune di Schiavon (VI) e relativa all'attività di allevamento avicolo
        (broilers). l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.2/2018 ,con prescrizioni, allegata alla
        presente determinazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. n.




copia informatica per consultazione
        152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
      2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
      3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia ;
      4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
      5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line;
      6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e al consulente, al comune di Schiavon ,
        ad ARPAV-Vicenza, all’Ulss n.7 e al Genio Civile di Vicenza.

                            AVVERTE CHE
        La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del
        D.Lgs. 152/2006, ha validità sino al 29-02-2028 e sostituisce le autorizzazioni ambientali
        settoriali di cui all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della
        scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione
        contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs.
        152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività
        sulla base della precedente Autorizzazione.
        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
        Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della
        comunicazione del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello
        Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
        La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio
        Tutela Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
        Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza
        un piano di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere
        ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale;
        eventuali modifiche impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno
        essere preventivamente comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi
        dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
        In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento
        di cui forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-
        quattuordecies del D.Lgs. 152/2006.
        In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
        dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata
        con oneri a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque
        disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.




copia informatica per consultazione
        La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri
        fissati dalla Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale
        n.1519/2009.



     Vicenza, 07/02/2018



                                     Sottoscritta dal Dirigente
                                     (MACCHIA ANGELO)
                                       con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 87 DEL 07/02/2018


     OGGETTO: OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
     INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI ALLEVAMENTO
     AVICOLO             (BROILERS)
     INSTALAZIONE: AZIENDA AGRICOLA LOLLATO DEVIS
     UBICAZIONE: SEDE LEGALE E OPERATIVA A SCHIAVON, IN VIA BOSELLA N.20
     AUTORIZZAZIONE N. 2/2018




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 07/02/2018.


     Vicenza, 07/02/2018




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




copia informatica per consultazione
               PROVINCIA DI VICENZA
               AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
               SETTORE AMBIENTE
               SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
               Ufficio tutela ecosistemi agrari
               Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
               Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
               Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net




                    AZIENDA AGRICOLA LOLLATO DEVIS

                         AUTORIZZAZIONE N.02/2018
     Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
     SOGGETTO PROPONENTE: Azienda agricola Lollato Devis
     SEDE LEGALE: via Bosella n.20 , Schiavon (VI)
     SEDE IMPIANTO: via Bosella n.20 , Schiavon (VI)
     TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento avicolo (broilers)
     MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
     “Allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di 40000 posti pollame”


     1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
     La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di allevamento avicolo (broilers) – della potenzialità di 60.000
     per /ciclo – in conformità alle seguenti prescrizioni:
     A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
     effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
     applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
     dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
     (deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009).
     B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
     presentata alla Provincia.
     C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottem perare
     a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
     forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
     D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
     comunicati.
     E – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
     e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 del presente Allegato
     10/2017.
     F – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente operative
     entro il 31/05/2018 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2019.
     G – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
     report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
     dell’Autorizzazione integrata ambientale.
     H – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comunicarli
     annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
     controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
     I – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
     anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata




copia informatica per consultazione
     ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
     ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
     compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
     costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
     periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
     servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
     Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
     (PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
     ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
     spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.


     2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
     Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modi fiche di
     ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato B alla deliberazione della Giunta
     regionale n. 1105 del 28 aprile 2009.

      QUADRO SINOTTICO
     In ottemperanza allo schema di cui all’allegato B alla dgr veneto N. 1105 DEL 28/04/2009, Il documento
     riporta per ogni tematica le sezioni inpiduate come oggetto di monitoraggio.

     N     FASI          GESTORE     GESTORE  ARPA              ARPA
                     FREQUENZA    REPORTING ISPEZIONI           CAMPIONAME
                     AUTOCONTROLL                        NTI
                     O
     1                    COMPONENTI AMBIENTALI
     1.1                  MATERIE PRIME E PRODOTTI
     1.1.1   MANGIME        ALLA RICEZIONE SI      x
     1.1.2.1  PRODOTTI        A FINE CICLO   SI     x
     1.2                     RISORSE IDRICHE
     1.2.1   RISORSE        A FINE CICLO   SI     x
          IDRICHE
     1.3                     RISORSE ENERGETICHE
     1.3.1   ENERGIA         A FINE CICLO      SI         x
     1.4                        COMBUSTIBILI
     1.4.1   COMBUSTIBILI      A FINE CICLO      SI         x
                              Emissioni in Aria
                      (Solo in presenza di emissioni di tipo convogliato)
     1.5.1   Punti di emissioni       NO         NO        NO
          (emissioni convogliate)
     1.5.2   Inquinanti monitorati      NO         NO        NO
      1.6                       Emissioni in acqua
           (solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa
                                vigente)
                             Emissioni di Rumore
                     (solo per casi particolari elencati nelle linee guida)
       1.7  Rumore sorgenti e        NO          NO        NO       SU
              misure                                 SEGNALAZION
                                                      E
     1.8                       EMISSIONE RIFIUTI
     1.8.1   CONTROLLO        MENSILE        SI         x
          RIFIUTI




copia informatica per consultazione
          PERICOLOSI
     1.8.2   CONTROLLO        MENSILE          SI         x
          RIFUTI NON
          PERICOLOSI
     2                        GESTIONE IMPIANTO
     2.1.1   SISTEMI DI        SI         NO     x
          CONTROLLO
          DELLE FASI
          CRITICHE DEL
          PROCESSO
     2.1.2   INTERVENTI DI      A FINE CICLO        NO         x
          MANUTENZIONE
          ORDINARIA
     3                      INDICATORI PRESTAZIONE
     3.1.1   MONITORAGGIO       A FINE CICLO   SI     x



     1)COMPONENTI AMBIENTALI
     Tabella 1.1.1 – Materie Prime
     Denominazione    Modalità        Fase di utilizzo    u.m.   Frequenza    Fonte dato    Rep
               stoccaggio                        autocontrollo           orti
                                                             ng
     pulcini          (immissione    Stabulazione      Unità   giornaliera   Registro o    SI
                  diretta alla                             documento
                  consegna)                              trasporto
                                                    (DDT)
     Mangime          Silos       Alimentazione      t/ciclo  Giornaliera   Registro o    SI
     (sfarinato,                                          DDT
     truciolato, pellets III
     e IV periodo)
     Trucciolo di legno    Nessuna      Stabulazione      t/ciclo  Giornaliera   Registro o    SI
                                                    DDT
     Medicinali        Nessuna      Alimentazione      Kg/cicl  Giornaliera   Registro o    SI
                                       o             DDT
     Disinfettanti       Locale chiuso a  Pulizia fine      Kg/cicl  Giornaliera   Registro o    SI
                  chiave      ciclo          o             DDT

     Tabella 1.1.2 – prodotti finiti
     PROCESSO Denominazio        unità      Frequenza      Registro/autocertificazio  Reporting
             ne                 autocontroll    ne
                               o
     Pollo da     Peso       kg       Fine ciclo     Registro          SI
     carne       Numero ciclo   Numero o    annuale       Registro          SI
                       sigla
              Durata ciclo   giorni     Fino ciclo     Registro          SI
     Capi deceduti   Capi       Unità      giornaliera     Registro          SI
              Peso       Kg       giornaliera     Registro          SI
     Palabili     Pollina (*)    Mc/ciclo    Fine ciclo     Registro          SI

     -i capi morti sono conservati nella apposita cella frigo o negli appositi frezeer descritti in scheda B (*)
     L'azienda gestirà il refluo zootecnico secondo le linee guida del DM 25 febbraio 2016 e DGRV 1835/2016
     1.2 Consumo risorse idriche
     Tabella 1.2.1-risorse idriche




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     Tipo           Fase di utilizzo   Um     Frequenza         Fonte    Registro o     Re
     approvvigionamento                    autocontrollo       dato     autocer       por
                                                     tificazione     tin
                                                               g
     Acqua di falda (pozzo  Stabulazione     Mc/ciclo  giornaliera        contalitri  registro      SI
     A)            alimentazione
     Acqua di falda (pozzo  Stabulazione     Mc/ciclo  giornaliera        contalitri  registro      SI
     B)            alimentazione

     1.3 Consumo energia
     Tabella 1.3.1-risorse energetiche
     Descrizione       Tipologia    Um     Frequenza      Fonte dato    Registro o       Report
                               autocontrollo            autocertificazion   ing
                                                 e
     Energia importata da   Energia    MWH     Giornaliera     Contatore    registro        SI
     rete esterna       elettrica
     Energia autoprodotta   Energia    MWH     Giornaliera     Contatore    registro        SI
     (fotovoltaica)      elettrica

     1.4 combustibili
     Tabella 1.4.1-combustibili
     Denominazion Modalità        Fase di     u.m.     Frequenza      Fonte dato      Reportin
     e        stoccaggio     utilizzo            autocontrollo               g
     gpl       bombolone      Stabulazione   Mc/ciclo   Inizio/fine     Registro o      SI
                                       ciclo        documento
                                                 trasporto
                                                 (DDT)

     1.5 - Emissioni in aria
     Le emissioni provengono dai capannoni di allevamento, ma anche dalle strutture di stoccaggio e di
     spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale tecnologia non permette di quantificare analiticamente queste
     emissioni diffuse di conseguenza è importante stimare almeno le emissioni principali, quali AMMONIACA e
     METANO. Questa stima può essere fatta attraverso i parametri forniti dal DM 29 gennaio 2007 o attraverso
     applicativi già disponibili per l’utente (ad es. gli applicativi del CRPA).
     Si sottolinea che nel caso in esame l’azienda pur possedendo una struttura (concimaia) di stoccaggio delle
     deiezioni (pollina), non ne fa normalmente uso per evitare problemi di odori al vicinato e che preferisce
     invece allontanare direttamente la lettiera all’atto della rimozione tramite:
     -stoccaggio in cumuli a piè di campo lontani dal centro aziendale,
     oppure:
     -impiegandola direttamente nella fertilizzazione dei terreni se possibile,
     oppure ancora;
     -cessione ad altre aziende o a ditte specializzate per la raccolta.
     Si precisa che la gestione esterna all’azienda della pollina esula dalla stima e controllo delle emissioni.

      Parametro/      Metodo di controllo     UM    Frequenza        Modalità         Reportin
      inquinante                        autocontrollo     registrazione         g
                                                controlli
       Metano      Calcolo secondo DM     t/a     Annuale      Contabilità aziendale        SI
                 29 gennaio 2007
      Ammoniaca      Calcolo secondo DM     t/a     Annuale    Contabilità aziendale          SI
                 29 gennaio 2007
      1.6 – Emissioni in acqua
     Non sono presenti scarichi idrici e non ne è previsto quindi il monitoraggio

      1.7 – Rumore
     Tabella 1.7.1 - Rumore, sorgenti




copia informatica per consultazione
     La matrice rumore è trascurabile nella maggior parte degli allevamenti. In alcuni casi, come ad esempio la
     presenza di attività particolarmente rumorose e ripetutamente segnalate, può essere necessario redigere una
     valutazione d’impatto acustico al perimetro dell’azienda. Solo in questi rari casi, in istruttoria verrà valutata
     la necessità di ripetere la valutazione d’impatto acustico ogni tre anni.
     Si precisa che la valutazione di impatto acustico va redatta da tecnico competente secondo quanto previsto
     dall’art. 8 della legge n. 447/85. Non essendo ancora approvate dalla Regione Veneto delle Linee Guida per
     la redazione della Valutazione d’Impatto Acustico, è necessario che il gestore concordi con l’Ente
     competente la redazione di tale documento secondo le Linee guida approvate con Delibera del Direttore
     Generale ARPAV n. 3 del 29 gennaio 2008. Tale valutazione dovrà essere inviata a Provincia ed ARPAV al di
     fuori del report annuale.
     Prevederne il monitoraggio periodico (cadenza triennale) solo nel caso che la valutazione preliminare
     abbia evidenziato criticità.

     1.8 Rifiuti
     Tabella 1.8.1 – rifiuti pericolosi
     Rifiuti (codice CER) Codice     Modalità      Destinazione     Fonte dato   Frequenza   Repo
                 CER     stoccaggio     (R/D) (*)              autocontrol  rting
                                                   lo      (**)
     Imballaggi contenenti        Contenitori    D          Secondo    mensile    SI
     sostanze pericolose   150110    mobili                 normativa
     (150110)                                   vigente
     Oli esausti (130206)  130206    Fusti in bacino  D          Secondo    mensile    SI
                       di contenimento             normativa
                                           vigente
     specificare se a recupero (R) o smaltimento (D)

     (*) Dato puramente indicativo non vincolante purché la destinazione avvenga nel rispetto della normativa
     Tabella 1.8.2 – rifiuti non pericolosi
     Rifiuti (codice     Codice  Modalità    Destinazione   Fonte dato     Frequenz Report
     CER)          CER   stoccaggio   (R/D) (*)              a      ing
                                               autocontr (**)
                                               ollo
     Imballaggi in          Zona rifiuti  D        Secondo       mensile   SI
     plastica (150102)    150102                  normativa vigente
     Imballaggi in          Zona rifiuti  D        Secondo       mensile   SI
     materiali misti     150106                  normativa vigente
     (150106)
     Imballaggi in vetro       Zona rifiuti  D        Secondo       mensile   SI
     (150107)        150107                  normativa vigente
     specificare se a recupero (R) o smaltimento (D)

     (*) Dato puramente indicativo non vincolante purché la destinazione avvenga nel rispetto della
     normativa

     (**) IL REPORT DOVRA’ COMPRENDERE TUTTI I RIFIUTI PRODOTTI NELL’ANNO CUI SI
     RIFERISCE, ANCHE QUELLI NON CITATI IN TABELLA




      1.9 Suolo e sottosuolo

     Tabella 1.9.1 – Terreni
     E’ importante che tutti gli allevamenti che distribuiscono gli effluenti prodotti su terreni propri o in
     concessione si avvalgano di una apposito monitoraggio dell’impatto che tale attività ha sul suolo. Si ritiene,




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     comunque, che tale monitoraggio non debba rientrare tra gli autocontrolli a carico del gestore
     dell’allevamento. l campionamento dei terreni e le relative analisi verrà eseguito da ARPAV nell'ambito dei
     controlli previsti ai sensi dall'art.29 decies c.3 del D.lgs n. 152/2006 e s.m.i

     2. GESTIONE DELL’IMPIANTO
     Ai fini del mantenimento/miglioramento degli obiettivi di qualità ambientale risulta strategico il  controllo
     della gestione e la sua comparazione con le BAT.
     Tabella 2.1.1 – Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
     Fase/attività   criticità    Parametro       U.M Frequenza       Fonte dato      Reporti
                      esercizio       .    autocontrollo             ng
     Stabulazione   Preparazione  Verifica visiva    n.a.  A inizio ciclo  Quaderno       NO
              lettiera    omogeneità                   manutenzione
     Stabulazione   Gestione    Umidità e altezza n.a.    Giornaliero    Quaderno       NO
              lettiera                            manutenzione-
                                              Annotazione
                                              solo delle
                                              anomalie
     Stabulazione   Accasamento   Procedura       n.a.  A inizio ciclo  Quaderno       NO
                      Benessere                    manutenzione
                      animale
     Stabulazione   Partenza    Procedura       n.a.  A fine ciclo   Quaderno       NO
              avicoli     Benessere                    manutenzione
                      animale
     Stabulazione   Rimozione    Verifica       n.a.  A fine ciclo   Quaderno       NO
              lettiera    Procedura                    manutenzione
                      da norme
     Stabulazione   Disinfezione  Verifica       n.a.  A fine ciclo   Quaderno       NO
                      Procedura                    manutenzione
                      da norme

     Tabella 2.1.2 – interventi di manutenzione
     Macchinario     Tipo di intervento     Frequenza   Fonte dato             Reporting
     Abbeveratoi     Controllo funzionalità   giornaliera  Quaderno manutenzione-       NO
                                    Annotazione solo delle anomalie
     Illuminazione    Controllo funzionalità   giornaliera  Quaderno manutenzione-       NO
                                    Annotazione solo delle anomalie
     Mangiatoie     Controllo funzionalità   giornaliera  Quaderno manutenzione-       NO
                                    Annotazione solo delle anomalie
     Centraline     Controllo funzionalità   giornaliera  Quaderno manutenzione-       NO
     automatismi                          Annotazione solo delle anomalie
     Silos        Controllo funzionalità   giornaliera  Quaderno manutenzione-       NO
                                    Annotazione solo delle anomalie
     Termosonde     Tarature          annuale    Rapporto di taratura        NO
     apertura finestre
     Cella Frigo e    Controllo funzionalità   giornaliero  Quaderno manutenzione-       NO
     Freezer capi                         Annotazione solo delle anomalie
     morti




     Tabella 2.1.3 – aree di stoccaggio
     struttura            Tipo di intervento    Frequenza      Fonte dato          Reporting
     Vasca acque lavaggio       Controllo        mensile       Quaderno           NO
     capannone 1           funzionalità                 manutenzione




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     Vasca acque lavaggio       Controllo        mensile        Quaderno       NO
     capannone 2            funzionalità                 manutenzione
     Vasca acque lavaggio       Controllo        mensile        Quaderno       NO
     capannone 3            funzionalità                 manutenzione
     Vasca acque lavaggio       Controllo        mensile        Quaderno       NO
     capannone 4            funzionalità                 manutenzione
     Serbatoio GPL           Prova di Tenuta     Termini di legge   Report del Tecnico  NO

     3)INDICATORI DI PRESTAZIONE
     Tabella 3.1-monitoraggio degli indicatori di performance
     Indicatore      Descrizione             Um      Metodo     Frequenza    Reporting
                                        misura     monitoraggio
     Consumo specifico   Quantità acqua prelevata      Mc/capo   Calcolo    Annuale     SI
     risorsa idrica     rispetto capi allevati
     Consumo specifico   Quantità gasolio rispetto al    T/capo   Calcolo    Annuale     SI
     di gasolio       numero capi allevati
     Consumo specifico   Quantitativo energia rispetto al  KWH/cap   Calcolo    Annuale     SI
     di energia       numero capi allevati        o
     Produzione di reflui  Quantitativo reflui prodotti    Mc/capo   Calcolo    Annuale     SI
     specifica       rispetto ai capi allevati
     Consumo specifico   Quantitativo mangime        Kg/capo   Calcolo    Annuale     SI
     mangime        consumato rispetto ai capi
                allevati




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