determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 460 DEL 23/05/2018

                     Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA

     OGGETTO: SOCIETA' PASSIONE ORO DI RIZZO COSTANZA - PROGETTO DI
     IMPIANTO DI MESSA IN RISERVA (R13), ED ACCORPAMENTO (R12) DI RIFIUTI
     SPECIALI A BASE METALLICA E DI CAVI DI RAME RICOPERTI, NEL SITO IN VIA
     VIA TERRAGLI N.1, IN COMUNE DI VALDAGNO.

                            IL DIRIGENTE
     Premesso che:
      •  la società PASSIONE ORO di Rizzo Costanza, con sede legale in Via Sette Martiri n.183 –
        Valdagno e produttiva in Via Terragli n.1 – Valdagno, ha presentato istanza - ai sensi dell'art.
        208 del D.Lgs. 152/2006 e dell'art. 24 della L.R. 3/2000 e loro ss.mm.ii. - al Protocollo
        Provinciale con n.16553/16601 del 12/03/2018, con successive integrazioni in data
        23/03/2018 prot.n. 19866, per l’approvazione del progetto di di messa in riserva, ed
        accorpamento di rifiuti speciali a base metallica e di cavi di rame ricoperti, mediante rilascio
        dell’autorizzazione in regime in regime ordinario;
      •  il Comune di Valdagno ha fatto pervenire il proprio parere favorevole, con nota agli atti con
        prot.n.24193 del 12/04/2018.
     Considerato che:
      • l’attività prevista è unicamente lo stoccaggio in R13/R12 per accorpamento di rifiuti
        metallici ferrosi e non ferrosi o accessori (schede elettriche ed elettroniche, inverter, cavi,
        motori) con buon valore economico provenienti da utenze domestiche (come provenienza
        principale) o da piccole attività lavorative fino al raggiungimento di quantitativi atti al
        conferimento ad altri centri di trattamento;
      • l’attività non dà luogo a scarichi di acque reflue industriali (di processo, lavaggio e
        raffreddamento), di acque meteoriche di dilavamento e non esegue operazioni che possano
        comportare emissioni convogliate di sorta.
     Visto che il progetto presentato dalla PASSIONE ORO di Rizzo Costanza è stato esaminato in data
     17 maggio 2018 dalla Commissione Tecnica Provinciale per l'Ambiente, con espressione unanime
     del parere favorevole all’approvazione del progetto come descritte nel parere n.05/0518.

     Visto, altresì, il parere favorevole espresso dalla Conferenza di Servizi, ai sensi dell'art. 208 del
     D.Lgs. 152/06, espresso in data 17 maggio 2018, a seguito di regolare convocazione, che recepisce
     il predetto parere n.05/0518, allegato alla presente Determinazione quale parte integrante e
     sostanziale.




copia informatica per consultazione
     Ritenuto pertanto di procedere all'approvazione dell'intervento proposto nel rispetto delle
     condizioni inpiduate dal citato parere n° 05/0518.
     Rilevato che il presente provvedimento di approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
     autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, qualora
     richiesto, variante allo strumento urbanistico, ai sensi dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e
     dell’art. 24 della L.R. 3/2000 e loro successive modifiche e integrazioni;
     Richiamato il comma 1 dell'art. 18 della L.R. 16/08/2007, n. 20 che ha stabilito che “Fino
     all’entrata in vigore della legge regionale di riordino della disciplina di tutela ambientale, la
     Regione, le Province ed i Comuni esercitano le competenze amministrative in materia di gestione
     dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati di cui agli articoli 4, 6 e 7 della L.R. 21/01/2000, n. 3 e s.m.i.,
     nonché le competenze amministrative in materia di tutela dell’atmosfera e delle acque di cui agli
     articoli 4, 5 e 6 della L.R. 16/04/1985, n. 33 e s.m.i.”;
     Visti:
       •  il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;
       •  la Legge Regionale 16 aprile 1985, n. 33 “Norme per la tutela dell'ambiente”;
       •  la Legge Regionale 21/01/2000, n. 3 “Norme in materia di gestione dei rifiuti”.
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimento amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 165 ID PROC 35;

     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;

     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.11 del 29/03/2018 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2018-2020;

     Visto che con Decreto del Presidente n. 41 del 27/04/2018 è stato approvato il Piano Esecutivo di
     Gestione 2018/2020 ed il Piano Performance anni 2018/2019;


                           DETERMINA

       1. Di approvare il progetto presentato dalla società PASSIONE ORO di Rizzo Costanza, con
        sede legale in Via Sette Martiri n.183 – Valdagno e produttiva in Via Terragli n.1 –
        Valdagno, per l’attività di messa in riserva (R13), ed accorpamento (R12) di rifiuti speciali a
        base metallica e di cavi di rame ricoperti, come descritto nel parere n. 05/0518 espresso in
        data 17 maggio 2018 dalla Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente (C.T.P.A.), che
        costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
       2. Di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
        autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, ai sensi e per gli
        effetti dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 24, comma 2, della L.R.
        3/2000, limitatamente allo svolgimento e alla permanenza, nel sito in questione, dell’attività
        oggetto del presente provvedimento;
       3. Di evidenziare al proponente che ai sensi dell’art. 24, comma 4, della L.R. 3/2000, l’inizio
        dei lavori, nella configurazione così come approvata dalla C.T.P.A., dovranno iniziare entro
        12 mesi e l’impianto dovrà essere messo in esercizio entro 36 mesi dalla data del presente
        provvedimento, pena la decadenza dello stesso;
       4. Di dare atto che l’avvio dell’impianto ed il suo esercizio provvisorio nella nuova
        configurazione, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 3/2000, restano subordinati alla presentazione
        della dichiarazione scritta del direttore lavori attestante la realizzazione delle opere di




copia informatica per consultazione
         allestimento del sito in conformità al progetto approvato, della comunicazione della data di
         inizio attività, del nominativo del tecnico responsabile dell’impianto e della prestazione
         delle garanzie finanziarie, secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. 2721/2014;
        5. Di richiamare l’obbligo di trasmettere alla Provincia il documento di collaudo statico e
         funzionale dell'impianto nella nuova configurazione, nei termini di cui all’art. 25 della L.R.
         3/2000.
                            AVVERTE CHE
         Il mancato rispetto delle condizioni e delle prescrizioni espresse nel presente decreto e
         nell’allegato parere della C.T.P.A. comporta l’applicazione dei provvedimenti previsti
         dall’art. 208, comma 13, del D.Lgs. n. 152/2006, nonché delle sanzioni di cui all’art. 256 del
         medesimo decreto;
         Ogni eventuale modifica al progetto approvato che dovesse rendersi necessaria od opportuna
         durante la fase di esercizio provvisorio, dovrà essere preventivamente comunicata alla
         Provincia di Vicenza per le valutazioni di competenza.

                            INFORMA CHE
         Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. del Veneto
         entro 60 giorni dalla notifica, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120
         giorni.
         Il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti
         sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi dell'art. 49
         del T.U.E.L. come modificato dal D.L. 174/12);
         Al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione all'albo pretorio
         on line.
         Copia del presente provvedimento viene inviata alla società PASSIONE ORO di Rizzo
         Costanza, al Sindaco del Comune di Valdagno, al Dirigente del Dipartimento Provinciale di
         Vicenza dell’A.R.P.A.V., al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss n.8 Berica, al Comando
         Provinciale dei Vigili del Fuoco.


     Vicenza, 23/05/2018



                                     Sottoscritta dal Dirigente
                                      (MACCHIA ANGELO)
                                       con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 460 DEL 23/05/2018


     OGGETTO: SOCIETA' PASSIONE ORO DI RIZZO COSTANZA - PROGETTO DI
     IMPIANTO DI MESSA IN RISERVA (R13), ED ACCORPAMENTO (R12) DI RIFIUTI
     SPECIALI A BASE METALLICA E DI CAVI DI RAME RICOPERTI, NEL SITO IN VIA
     VIA TERRAGLI N.1, IN COMUNE DI VALDAGNO.




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 23/05/2018.


     Vicenza, 23/05/2018




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                                   PROVINCIA DI VICENZA
                               AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                                           SETTORE AMBIENTE

                                      Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                           Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza

                             Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net



           COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE PER L'AMBIENTE
                        (LEGGE REGIONALE N. 33/85, ART. 14)
                            PASSIONE ORO di Rizzo Costanza
                                 VIA TERRAGLI 1 – VALDAGNO

                                       PARERE N. 05/0518
     La Commissione Tecnica Provinciale per l'Ambiente, riunitasi a seguito di convocazione, il 17
     maggio 2018 presso gli uffici di Contra’ Gazzolle, 1 Vicenza, esamina il progetto presentato per
     l’approvazione progetto in procedura ordinaria per l’impianto di messa in riserva (R13) ed
     accorpamento (R12)di rifiuti speciali a base metallica e di cavi di rame ricoperti.
                                       Relazione Istruttoria
     PROPONENTE:                   PASSIONE ORO di Rizzo Costanza
     SEDE LEGALE:                   Via Sette Martiri n.183 – Valdagno
     SEDE INTERVENTO:                 Via Terragli n.1 – Valdagno
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:               Impianto di recupero rifiuti
     COMUNE INTERESSATO:               Valdagno
     DATA DOMANDA:                  12/03/2018 prot.n. 16553/16601
     DATA INTEGRAZIONI:                23/03/2018 prot.n. 19866

     DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
      • Relazione tecnica
      • Relazione di compatibilità ambientale
      • Valutazione dell’impatto acustico esterno
      • Piano di sicurezza
      • Piano di ripristino ambientale
     ELABORATI GRAFICI PRESENTATI:
      • Inquadramento territoriale
      • Planimetria di lay-out
      • Documentazione fotografica.
                           PREMESSE
     La ditta PASSIONE ORO di Rizzo Costanza si insedierà in Comune di Valdagno in Via Terragli, 1
     dove eserciterà un’attività di recupero rifiuti metallici non pericolosi L’attività prevista è
     unicamente lo stoccaggio di rifiuti metallici con buon valore economico provenienti da utenze
     domestiche (CER 200140) o da piccole attività lavorative [da lavorazioni CER di cui al capitolo
     12.01), imballaggi metallici (CER 150104), da autofficine (CER di cui al capitolo 16.01), da parti di
     apparecchiature (CER 160116) o da costruzioni-demolizioni (di cui al capitolo 17.04)], fino al
     raggiungimento di quantitativi atti al conferimento ad altri centri di trattamento..
     Le operazioni da autorizzare sono le seguenti:
     - R13 – messa in riserva
     - R12 – raggruppamento.
     Provincia di Vicenza - Area Servizi al cittadino e al territorio.
     Settore Ambiente.
     Contrà Gazzolle, 1 – 36100 VICENZA



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                   Ubicazione sito di messa in riserva
     L’impianto della Ditta PASSIONE ORO di Rizzo Costanza è insediato in via Terragli n.1 nel
     Comune di Valdagno




     Il sito in cui si intende svolgere l’attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi di natura
     metallica, sarà ubicata in una porzione di capannone in comodato d’uso, sito in area classificata D1-
     2 del Comune di Valdagno, ed è classificato come laboratorio artigianale ed ha una superficie di
     208 mq.
     Gli estremi catastali sono: foglio 13 mappali n. 201 del Comune di Valdagno/Novale.
     L’accesso carrabile all’impianto avviene attraverso un cancello da Via Terragli che si immette in
     Via Sette Martiri; quest’ultima rappresenta una via primaria di comunicazione verso Nord e Sud.
     STATO DI PROGETTO
     L’attività prevista è unicamente lo stoccaggio in R13/R12 per accorpamento di rifiuti metallici
     ferrosi e non ferrosi o accessori (schede elettriche ed elettroniche, inverter, cavi, motori) con buon
     valore economico provenienti da utenze domestiche (come provenienza principale) o da piccole
     attività lavorative fino al raggiungimento di quantitativi atti al conferimento ad altri centri di
     trattamento.
     - La quantità massima in ingresso ammonta a 2 tonnellate;
     - La quantità annua massima di rifiuti accettabili all’impianto è di 140 tonnellate/anno e 2
     tonnellate/giorno;
     - Il quantitativo massimo di rifiuti in stoccaggio in ingresso è pari a 14,5 tonnnellate.
     L’attività di recupero è la messa in riserva con R13 per i rifiuti raccolti con singolo codice o R12
     per i rifiuti e, di conseguenza, l’attività R12 non comporta nessuna attività operativa tale da ritenere
     applicabili i criteri di localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti all’Allegato A
     della DCR n.30 del 29 Apr 2015 – Piano di gestione dei rifiuti urbani e speciali.
     Al momento del conferimento, su tutti i rifiuti di metalli ferrosi, non ferrosi e spezzoni di cavo di
     rame ricoperto si effettua il controllo radiometrico secondo quanto previsto dal D.Lgs n. 100/2011.
     In caso di presenza di rifiuti radioattivi oltre i limiti previsti (pari al doppio della radioattività di
     fondo), verrà contattato il produttore, il Comune, il settore fisico dell’ARPAV di Vicenza, il
     Prefetto, i Vigili del Fuoco e un Esperto Qualificato incaricato per la gestione dell’emergenza.
     L’attività di messa in riserva e recupero di metalli ferrosi, non ferrosi e cavi, prevede un
     quantitativo complessivo di 14,5 ton. Una parte dell’area verrà utilizzata per lo stoccaggio dei
     contenitori pieni di metalli in attesa di conferimento (di 3 ton).




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     GESTIONE ACQUE METEORICHE
     L’attività non dà luogo a scarichi di acque reflue industriali (di processo, lavaggio e
     raffreddamento) e nemmeno di acque meteoriche di dilavamento posto che non vengono effettuate
     lavorazioni in area scoperta e gli stoccaggi dei rifiuti e di altro materiale sono effettuati in area
     pavimentata coperta.




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     GESTIONE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA
     L’impianto tratta rifiuti metallici non pericolosi, per i quali sono previste operazioni di messa in
     riserva e accorpamento, che non producono emissioni convogliate di sorta.
     GESTIONE DELLE EMISSIONI ACUSTICHE
     Considerando la tipologia e le modalità delle lavorazioni svolte, il posizionamento delle sorgenti di
     rumore, i confini di proprietà e delle zona, natura e dimensioni degli ostacoli sui percorsi di
     propagazione del rumore verso i ricettori, distanze con gli altri insediamenti ed il tipo di zona in cui
     sono inpiduati i ricettori, si prevede che in seguito all’avvio della nuova attività saranno rispettati,
     presso i ricettori sensibili, i limiti di immissione (differenziale ed assoluto) ed emissione previsti nel
     periodo diurno per tali aree dalle zonizzazioni acustiche previste dal comune di Valdagno.
     PIANO DI SICUREZZA DELL’IMPIANTO
     La quasi totalità dei materiali trattati nell’impianto non sono costituiti da materiale combustibile, vi
     è, infatti, una quantità massima di 1 ton di cavi elettrici, 0.5 ton di schede elettriche ed elettroniche e
     0.3 ton di plastica, a cui può corrispondere un quantitativo di 0,9 – 1 ton di materiale combustibile;
     considerando che i cavi e le schede siano costituiti da 40 – 50% di plastica (in molti casi di tipo
     ignifugo). Il quantitativo di materiale combustibile in stoccaggio risulta di 1 ton (inferiore a 5 ton) è
     tale da non assoggettare l’impianto a controllo dei Vigili del Fuoco ai sensi del DPR 151/2011.
     Il verificarsi di un terremoto può comportare il collasso di strutture portanti. L’attività è svolta
     totalmente all’interno, ma data l’assenza di stoccaggi di rifiuti liquidi, non è ipotizzabile alcun
     inquinamento di corsi d’acqua superficiali. Le anomalie più gravi che si possono verificare sono il
     rischio di incidente all’interno del perimetro aziendale e sono essenzialmente:
     - guasto alle componenti meccaniche ed elettriche delle attrezzature utilizzate, ovvero il transpallet
     elettrico per la movimentazione dei materiali, e le attrezzature manuali;
     - possibile incendio data la presenza di materiali combustibili in stoccaggio (plastica proveniente da
     cavi e schede elettriche ed elettroniche).
     Per quanto riguarda il caso di guasto alle attrezzature non si ritiene possa interessare eventi con
     ripercussioni all’esterno dell’area.
     La pericolosità principale è perciò causata dal rischio incendio. La pericolosità del rischio incendio
     è costituita dal formarsi di emissioni gassose dei prodotti di combustione in particolare della
     plastica con componenti tossici che possono propagarsi nelle aree limitrofe.
     PIANO DI RIPRISTINO DELL’AREA
     Le strutture presenti (pavimentazione) non sono legate alla specifica attività di gestione rifiuti e non
     sono necessarie attività di demolizione edile specifiche legate all’attività. In caso di persa attività
     le strutture potranno subire delle modifiche legate alla nuova attività che comunque possono
     rientrare in una gestione di carattere edile (demolizione e costruzione). In caso di cessione dello
     stabile e della proprietà, potrà essere condotta una ricognizione con verifica superficiale del manto
     di pavimentazione (per la possibile presenza di qualche macchia d’olio persa dai mezzi) per una
     garanzia del nuovo acquirente o per conformità alla persa destinazione d’uso.
     La dismissione dell’impianto prevede:
     - asportazione materiali e rifiuti residuali;
     - smontaggio/spostamento/vendita/demolizione dei macchinari ed attrezzature;
     - smontaggio e asportazione stoccaggi (casse e sacconi);
     - in caso di presenza di macchie d’olio , pulizia dell’area di attività mediante spazzatrice e idro-
     pulitrice a caldo (i rifiuti prodotti da pulizia e lavaggio verranno smaltiti);
     - in caso di oggettiva presenza di fessurazioni sulla pavimentazione in cemento lisciato nelle aree di
     stoccaggio, sarà svolto un campionamento del suolo per verificare l’assenza di possibili
     contaminazioni del suolo da concordare con l’ARPAV.
     Alla fine dei lavori verrà redatta una dichiarazione finale contenente le analisi dei vari processi di
     controllo, la documentazione fotografica e i quantitativi di materiale asportato e smaltito durante la
     pulizia (formulari di trasporto). Trattasi di azioni immediate e non fonte di rischio se non effettuate
     e quindi non si ritiene di proporre una tempistica sulla dismissione dello stesso.



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       Tutto ciò premesso e considerato, la Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente
     Rilevato che risultano assenti i rappresentanti del Ministero dell’Interno – Vigili del Fuoco e del
     Genio Civile di Vicenza;
     Ritenuto di procedere all’espressione del parere in merito al progetto in discussione;
                         ESPRIME PARERE
     Favorevole all’approvazione del progetto presentato dalla ditta PASSIONE ORO di Rizzo
     Costanza per la messa in riserva (R13), accorpamento (R12) di rifiuti speciali a base metallica in
     Via Terragli n.1, in Comune di Valdagno (VI) con le seguenti prescrizioni:
       1. Rifiuti
     I rifiuti conferibili presso il sito, con le relative prescrizioni ed operazioni, sono indicati in
     premessa. Sono altresì indicati in premessa l’elenco di rifiuti prodotti dalle attività di recupero
     rifiuti (elenco non esaustivo).
       a) quantità massima di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 170 Tonn.
       b) quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività): 30 Tonn
       c) quantità massima di rifiuti in trattamento: 2060 Tonn./anno e 10 Tonn/giorno sottoposte a
         operazioni R13/R12.
       2. Avvio impianto:
         L’inizio dell’attività ed il suo esercizio provvisorio sono subordinati alla presentazione di:
         - comunicazione di inizio lavori per l'allestimento del sito, nella configurazione approvata;
         - comunicazione di fine dei lavori, con riscontro dell'avvenuta esecuzione degli interventi
         previsti, che dovranno essere documentati da apposita tavola grafica;
         - comunicazione di inizio attività con contestuale nomina del tecnico responsabile
         dell’impianto (in possesso delle “idonee conoscenze tecniche” di cui all’art. 28, comma 1,
         della L.R. 3/2000, che dovranno essere documentate mediante autocertificazione resa ai
         sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000) e presentazione delle garanzie finanziarie, adeguate
         secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. n° 2721/2014 del 29.12.2014.
         Ogni eventuale modifica al progetto approvato che dovesse rendersi necessaria od opportuna
         durante la fase di esercizio provvisorio, dovrà essere preventivamente comunicata alla
         Provincia di Vicenza, al Comune di Valdagno e all’A.R.P.A.V. di Vicenza.
      3. Esercizio provvisorio:
        a) La Società dovrà rispettare l’organizzazione complessiva dell’impianto e le condizioni
        organizzative di stoccaggio dei rifiuti e i processi di trattamento, esclusivamente nelle aree
        indicate, come richiamato negli elaborati tecnici presentati.
        b) La Società dovrà comunicare preventivamente a questo Servizio le variazioni che si
        intendono apportare alla gestione dell’impianto e informare tempestivamente la Provincia, il
        Comune di Valdagno e l’A.R.P.A.V. di Vicenza di eventuali anomalie e/o incidenti che
        dovessero verificarsi nell’esercizio corrente dell’attività.
        c) La Società dovrà assicurare che la gestione dell’impianto e la manipolazione dei rifiuti
        rispettino le norme vigenti in materia di tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente,
        nonché di sicurezza e igiene sul lavoro, emissioni in atmosfera e prevenzione incendio.
        d) La Società dovrà mantenere un’adeguata impermeabilizzazione delle pavimentazioni, in
        modo da evitare possibili inquinamenti al terreno sottostante.
        e) La Società dovrà mantenere le superfici costantemente pulite e in buono stato d’uso,
        rimuovendo tutti gli spanti in genere, occorsi durante l’attività.
        f) La superficie dedicata al conferimento deve avere dimensioni tali da consentire
        un'agevole movimentazione dei mezzi e delle attrezzature in ingresso ed in uscita.
        g) Dovranno essere inoltre identificate in modo univoco mediante idonea cartellonistica
        indicante il codice C.E.R..




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        h) Il monitoraggio dell’impatto acustico dovrà avvenire nella nuova configurazione
        proposta, gestionale ed impiantistica, e nel caso di non conformità dei valori riscontrati ai
        limiti dettati dalla normativa in materia di inquinamento acustico dovrà essere comunicato,
        oltre che all’Amministrazione Comunale e ad Arpav, anche al Settore Ambiente della
        Provincia i valori riscontrati e le azioni correttive da adottare per garantire il rispetto dei
        limiti previsti dalla normativa in materia di inquinamento acustico.
        i) In caso di variazione dell’esperto qualificato incaricato della sorveglianza radiometrica,
        dovrà essere comunicato ad Arpav e Provincia il nominativo dello stesso.
      4. Collaudo:
        a) Il documento di collaudo dovrà essere redatto entro i termini e con i contenuti previsti
        dall’art. 25, comma 8, della L.R. 3/2000 e ss.mm.ii.
        b) Contestualmente al collaudo, dovrà essere, eventualmente, presentato un nuovo lay-out
        che tenga conto di tutte le eventuali variazioni inpiduate dalla Ditta durante la fase di
        collaudo ed esplicitamente ritenute dal collaudatore di carattere gestionale e non sostanziale;
        andranno altresì definite le caratteristiche di dettaglio per i codici CER 120199.

         Il Segretario della Commissione          Il Presidente della Commissione
          f. to dott.ssa Cristina Del Sal           f.to ing. Filippo Squarcina




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