determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 935 DEL 17/10/2017
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: GRUPPO MASTROTTO SPA - VIA DELLA CONCIA N.156, IN COMUNE DI
ARZIGNANO. PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI CONCIA DELLE
PELLI CON CAPACITÀ DI TRATTAMENTO SUPERIORE ALLE 12 TONNELLATE AL
GIORNO DI PRODOTTO FINITO
D.LGS. N.152/006 - ALLEGATO VIII ALLA PARTE II - CODICE IPPC 6.3
AUTORIZZAZIONE N.11/2017 PER MODIFICA DELL’INSTALLAZIONE ESISTENTE.
IL DIRIGENTE
Premesso che la ditta Gruppo Mastrotto spa, con sede legale in Via Quarta Strada n.7 ed operativa
in via Via della Concia n.156 in Comune di Arzignano, ha presentato in data 12.07.2016 con prot.
n.47595, con successive integrazioni richieste ai sensi art. 26 c.3 D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.,
l'istanza per ottenere il giudizio di compatibilità ambientale e autorizzazione integrata ambientale
per il Progetto relativo all' “impianto di concia delle pelli con capacità di trattamento superi le 12
tonnellate al giorno di prodotto finito”, presso il sito localizzato Via della Concia n.156, in comune
di Arzignano.
Considerato che per l'istanza richiamata, l'avvio del procedimento e l'attività istruttoria in materia
di VIA e di AIA si svolgono in maniera unificata attraverso il coordinamento delle perse
disposizioni in materia, come previsto dall'art.10.2 della L.R. n.04/2016.
Premesso altresì che con Decreto del Presidente della Provincia n° 07 del 18.01.2017, il progetto
presentato dalla Società Gruppo Mastrotto spa, con sede legale in Via Quarta Strada n.7 ed
operativa in via Via della Concia n.156 in Comune di Arzignano, per la modifica dell’installazione
esistente nell’esercizio di un impianto di concia delle pelli con capacità di trattamento superi le 12
tonnellate al giorno di prodotto finito, è stato oggetto di “giudizio favorevole di compatibilità
ambientale” (con prescrizioni) e contestuale approvazione.
Dato atto che la Gruppo Mastrotto spa ha richiesto l’Autorizzazione Integrata Ambientale per
l’installazione ubicata in Via della Concia n.156, in comune di Arzignano, per le operazioni indicate
al punto: 6.3, dell’Allegato VIII alla Parte II^ del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.;
Considerato che la ditta Gruppo Mastrotto spa ha provveduto alla pubblicazione dell'annuncio di
avvenuto deposito del progetto, in data 19.07.2016 sul quotidiano “Corriere del Veneto”, ed alla
successiva presentazione al pubblico in data 26.07.2016 e che non sono pervenute osservazioni ai
sensi dell’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006;
copia informatica per consultazione
Visto che con nota prot. 55394 del 16.08.2016 è stata data comunicazione di avvio di procedimento,
ai sensi degli artt.7 e 8 della Legge 241/90 e dell’art.29-quater del D.Lgs. n.152/06.
Vista la successiva richiesta di integrazioni, formulata alla ditta con nota n.62445 del 19.09.2016,
cui è stato dato riscontro con documentazione agli atti con prot.n.83247 del 12.12.2016.
Considerato che nell’ambito della conferenza di servizi, prevista dall’art.10 della L.R. n.04/2016,
convocata con nota prot.84108 del 15.12.2016 e tenutasi in data 21.12.2016, è stato espresso parere
favorevole (con prescrizioni) al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale e valutato
positivamente il piano di monitoraggio, rivisto congiuntamente con A.R.P.A.V. per alcuni aspetti
non sostanziali, pervenendo alla sua versione definitiva come da documento allegato al presente
provvedimento.
Vista le ulteriori integrazioni fornite con la documentazione agli atti con prot.n.24978 e n.25034 del
04.04.2017, n.26157 del 07.04.2017 e n.29964 del 24.04.2017, in adempimento a quanto richiesto
con il sopra citato parere del Comitato V.I.A..
Rilevato che il provvedimento, ai sensi dell'art.26 c.4 del D.Lgs. 152/2006, sostituisce o coordina
tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque dominanti
in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o dell'impianto;
Visto e fatto proprio il parere favorevole di impatto ambientale n.23/2016 espresso dal Comitato di
Valutazione Impatto Ambientale provinciale nella riunione del 21/12/2016, ai sensi della L.R. n.
4/2016, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale relativo sia alla procedura di
VIA che di AIA.
Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni.
Vista la Legge Regionale n.04/2016.
Tenuto conto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 270 ID PROC 179.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.25 del 17/07/2017 con la quale è
stato approvato il Bilancio di Previsione 2017-2019;
Visto che con Decreto Presidenziale n. 65 del 01/08/2017 è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione 2017/19;
DETERMINA
1. di rilasciare alla società Gruppo Mastrotto spa - con sede legale in Via Quarta Strada n.7 ed
operativa in Via della Concia n.156 in Comune di Arzignano - l'Autorizzazione Integrata
Ambientale, ai sensi del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii., per il complesso dell'attività esercitata
nello stabilimento localizzato in Via della Concia n.156 in Comune di Arzignano, secondo le
modalità e con le prescrizioni riportate negli allegati 1, 2 e 3, allegati alla presente
determinazione come parte integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.
241/1990 e s.m.i.;
2. La suddetta autorizzazione costituisce - ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs 152/2006 -
autorizzazione alle emissioni in atmosfera ed allo scarico dei reflui.
3. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
copia informatica per consultazione
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento a Gruppo Mastrotto spa, Comune di Arzignano,
ARPAV di Vicenza, Ulss n.8 ed Acque del Chiampo spa.
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del
D.Lgs. 152/2006, ha validità sino al 31/10/2027 e sostituisce le autorizzazioni ambientali
settoriali di cui all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della
scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione
contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs.
152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività
sulla base della precedente Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della
comunicazione del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello
Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio
V.I.A. della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza
un piano di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere
ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale;
eventuali modifiche impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno
essere preventivamente comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi
dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento
di cui forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-
quattuordecies del D.Lgs. 152/2006.
In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata
con oneri a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque
disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.
Vicenza, 17/10/2017
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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DETERMINAZIONE N° 935 DEL 17/10/2017
OGGETTO: GRUPPO MASTROTTO SPA - VIA DELLA CONCIA N.156, IN COMUNE DI
ARZIGNANO. PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI CONCIA DELLE
PELLI CON CAPACITÀ DI TRATTAMENTO SUPERIORE ALLE 12 TONNELLATE AL
GIORNO DI PRODOTTO FINITO. D.LGS. N.152/006 - ALLEGATO VIII ALLA PARTE II -
CODICE IPPC 6.3 - AUTORIZZAZIONE N.11/2017 PER MODIFICA
DELL’INSTALLAZIONE ESISTENTE
D.LGS. N.152/006 - ALLEGATO VIII ALLA PARTE II - CODICE IPPC 6.3
AUTORIZZAZIONE N.11/2017 PER MODIFICA DELL’INSTALLAZIONE ESISTENTE.
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 17/10/2017.
Vicenza, 17/10/2017
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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Autorizzazione Integrata Ambientale N. 11/2017
ALLEGATO 1 - rev.00
Inquadramento generale e la descrizione dei processi di lavorazione
Gruppo Mastrotto spa - Via Via della Concia n. 156 – Arzignano
Inquadramento attività A.I.A.
Attività Capacità produttiva
Codice IPPC: 6.3
Concia delle 20 tonnellate/giorno
pelli Impianti per la concia delle pelli qualora la capacità di trattamento superi
le 12 tonnellate al giorno di prodotto finito.
Descrizione del sito
L’area di proprietà del Gruppo Mastrotto è situata nell’area industriale del Comune di Arzignano posta a
Sud e delimitata a Nord e ad Est da Via della Concia, a Sud ad Ovest da altre proprietà.
Il vigente PRG del comune di Arzignano inquadra l’area di proprietà all’interno di una zona industriale di
tipo D1.1 – Industriale di completamento.
Il sito si trova al margine Ovest della Z.I. di Arzignano, pertanto verso i tre punti cardinali in analisi si
riscontrano esclusivamente fabbricati di tipo industriale, strade di accesso, depositi e parcheggi.
L’ambito territoriale posto ad Ovest dell’area di intervento risulta privo di elementi urbanistici di rilievo e, a
circa 150 m dal sito, è presente l’asta fluviale del torrente Chiampo.
Il Gruppo Mastrotto spa ha acquisito lo stabilimento di Via Della Concia n. 156, con precedente
denominazione di Conceria Elle-Pi S.p.A, e più recentemente la Conceria Tezze situata a Tezze di Arzignano;
l’intenzione è di usufruire delle quote acqua che fanno capo alla Conceria Tezze per potenziare le attività di
del gruppo.
Il Progetto è finalizzato all’ampliamento della potenzialità produttiva (50% di aumento), relativamente
all’attività di riviera e concia del pellame, mediante un cambio di destinazione d’uso di alcuni bottali,
attualmente dedicati alla fase post concia e in futuro dedicati alla riviera e alla concia.
Le modifiche impiantistiche succitate che si intendono attuare, porteranno il complesso industriale a una
capacità di produzione superiore alle 12 tonnellate al giorno di prodotto finito: attualmente sono adibiti sei
bottali per la fase di concia (344 m 3 ) e cinque per la fase di calcinaio (287 m 3 ); questo progetto prevede di
adibire sette bottali per la fase di concia (401 m 3 ) e sette per la fase di calcinaio (401 m 3 ), con un volume
complessivo pari a 802 m 3 e per una produzione di prodotto finito superiore alle 12 ton/giorno.
Descrizione dei processi
Le pelli in arrivo (già sottoposte a trattamento di salatura per conservazione) vengono depositate nel
magazzino del grezzo ed avviate alla dissalatura meccanica tramite trasporto con muletto. Per la
movimentazione delle pelli da una fase lavorativa all’altra all’interno dello stabilimento, sono utilizzati dei
nastri trasportatori, delle giostre a cui vengono appese le pelli stesse e anche manodopera manuale. Le fasi
successive di lavorazione sono articolate come segue
Rinverdimento operazione sulle pelli grezze per asportare la sporcizia presente in superficie, le albumine e
globuline solubili, il sale con cui le pelli sono state conservate e per riportare la pelle all’originale grado di
umidità e rigonfiamento. Nell’operazione è consumata risorsa idrica.
Calcinazione/Depilazione operazioni che si compiono negli stessi bottali in cui le pelli sono state rinverdite.
Nell’operazione è consumata risorsa idrica. Nello stabilimento è adottata una procedura per il recupero dei
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bagni di calcinaio; quando i bagni non possono essere più recuperati vengono scaricati in una vasca interrata
da 500 mc (in tale vasca confluiscono sia i reflui di calcinaio che quelli di concia).
Per le suddette fasi di rinverdimento, calcinazione e depilazione è previsto l’utilizzo di n.7 bottali.
Scarnatura operazione meccanica di asportazione dello strato sottocutaneo del derma, mediante apposita
macchina detta scarnatrice. Il carniccio prodotto è un residuo solido che viene stoccato in due silos posti nel
portico prospiciente Via Della Concia.
Decalcinazione/Macerazione operazioni che vengono eseguite nello stesso bagno costituito da acqua a T=30-
37 °C per: eliminazione della calce utilizzata nel bagno di calcinaio, completamento pulizia della pelle dai
resti dell’epidermide, eliminazione peli e grassi residui. Le acque reflue provenienti dalla decalcinazione
presentano acidi organici, solfuri disciolti, azoto ammoniacale e formazione di idrogeno solforato (H2S)
gassoso.
Pickel operazione per l’eliminazione degli ultimi residui di calce e atta a favorire la successiva penetrazione
nel derma dell’agente conciante. Nell’operazione è consumata risorsa idrica, gli scarichi idrici del piclaggio,
oltre ad avere un pH molto acido, contengono significativi quantitativi di cloruri e solfati.
Concia insieme di operazioni chimiche e meccaniche che servono per rendere la pelle non putrescibile e
resistente all’attacco di svariate sostanze chimiche. Nell’operazione è consumata risorsa idrica, gli scarichi
idrici della fase di concia al cromo presentano contenuti significativi di cromo III, cloruri e solfati.
Per le suddette fasi di decalcinazione, macerazione, pickel e concia è previsto l’utilizzo di n.7 bottali.
Rinverdimento della Wet Blue, in quanto nello stabilimento il rinverdimento viene effettuato anche sulla pelle
conciata al cromo (wet blue) per restituire alle pelli l’adeguato grado di idratazione per le successivamente
lavorazioni.
Per la suddette fase di rinverdimento è previsto l’utilizzo di n.1 bottali.
Pressatura operazione successiva alla concia per rendere il contenuto di umidità nelle pelli uniforme e
adatto alle lavorazioni successive.
Spaccatura operazione per pidere la pelle in due tagliandola nel senso dello spessore. Nell’operazione si
producono residui solidi quali croste, polveri di affilatura lame ed emissioni di polveri; per tale operazione
vengono utilizzate n.1 spaccatrice.
Rasatura operazione per la regolazione finale dello spessore della pelle. Nell’operazione si producono
residui solidi quali croste, polveri affilatura lame, rasatura ed emissioni di polveri; per tale operazione
vengono utilizzate n.3 rasatrici.
Neutralizzazione operazione per portare il parametro pH a valori compresi tra 5,5 - 6,5 al fine di consentire
la successiva tintura. Nell’operazione è consumata risorsa idrica.
Riconcia operazione di trattamento con concianti che si effettua per ottenere cuoi speciali. Nell’operazione è
consumata risorsa idrica. Gli scarichi idrici variano da articolo ad articolo e tipicamente possono contenere
cromo III, tannini naturali/sintetici o resine sintetiche.
Tintura operazione con cui si conferisce alla pelle il colore voluto. Nell’operazione viene consumata risorsa
idrica.
Ingrasso operazione per introdurre tra le fibre della pelle un lubrificante che tenga separate le fibre stesse e
consenta a esse di scorrere le une sulle altre. Nell’operazione viene consumata risorsa idrica. Gli scarichi
idrici dell’operazione ingrasso presentano valori significativi di parametri quali COD, sostanze grasse,
tensioattivi.
Per le suddette di neutralizzazione, riconcia, tintura ed ingrasso è previsto l’utilizzo di n.9 bottali.
Essiccamento operazione che si distingue nelle seguenti tipologie:
- Asciugatura con macchine denominate “Retorse”, lavorazione necessaria per eliminare il più possibile le
rugosità, lisciare e rendere le pelli piatte.
- Essiccazione sottovuoto, processo che consiste nel posizionare le pelli intere oppure mezzene su piani
metallici, ermeticamente chiusi da un coperchio.
- Essicazione in Tunnel a catena aerea, processo in box metallici sospesi ai soffitti dello stabilimento di
produzione per ottimizzare gli ingombri. Le pelli vengono posizionate su aste metalliche e sono trasportate
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da una catena aerea all’interno del tunnel che viene alimentato ad aria calda. Le condizioni climatiche
favoriscono la naturale evaporazione ed il condizionamento mantenendo costante il grado di umidità.
Lavorazioni Meccaniche di rifinizione operazione per migliorare aspetto e caratteristiche del pellame.
Smerigliatura operazione per conferire alla pelle un aspetto liscio ed uniforme e renderla idonea
all’applicazione di prodotti chimici vernicianti; per tale operazione vengono utilizzate n.1 smerigliatrice.
Spazzolatura effettuata con impianti nei quali i residui di smerigliatura vengono sollevati da aria compressa
e nel medesimo istante aspirati, tali operazioni producono polveri di pellame ed emissioni di polveri; per tale
operazione vengono utilizzate n.1 spazzolatrice.
Palissonatura operazione per rendere la pelle morbida e soffice in tutti i suoi punti. Le macchine utilizzate
sono fonte significativa di rumore e vibrazioni.)
Si rileva, inoltre, che nello stabilimento sono presenti quattro impianti di recupero materiale, nello specifico:
Impianti di Recupero Descrizione attività
Vaglio cilindrico a rete. Le pelli vengono caricate all’interno del vaglio tramite muletti e il sale
Impianto recupero del sale
viene raccolto con dei cassoni posti sotto al vaglio.
Impianto afferente ai bottali dove avviene la calcinazione. Qualora le esigenze produttive lo
consentano, Il bagno di calcinaio è scaricato in un grigliatore per la separazione del pelo che
Impianto recupero del pelo
viene poi raccolto in un contenitore posto ai piedi della griglia. Il bagno depurato è
reintrodotto nei persi bottali
Impianto a separazione meccanica (grigliatura e decantazione) per eliminazione dal liquido di
calce e pelo non solubilizzati. Questo processo recupera circa il 60% del bagno di calcinaio, che
Impianto recupero calcinaio;
viene poi alimentato ai bottali di calcinaio reintegrando di volta in volta l’acqua ed il solfuro
mancante alla formulazione della ricetta di depilazione.
Impianto recupero bagno concia. L’impianto di recupero dei bagni di concia consta di un grigliatore e un silos di accumulo.
Emissioni in atmosfera.
Tutte le operazioni del ciclo di lavorazione che possono produrre emissioni aeriformi significative sono
presidiate da aspirazioni localizzate, in modo da prevenire emissioni diffuse e garantire la salubrità
dell’ambiente di lavoro e, per taluni di essi, i flussi aspirati subiscono specifici trattamenti per mezzo di
sistemi di abbattimento e sono oggetto di monitoraggio/verifica periodica.
In particolare si riportano, di seguito, i camini di emissione, con riferimento alle fase operative che
determinano i singoli flussi gassosi:
camini nn.1/2: per l’espulsione dei flussi d’aria derivanti da n.2 centrali termiche alimentate a metano;
camino nn.3/11: per l’espulsione del flusso d’aria derivante dalle operazioni di
decalcinazione/macerazione/concia e dotato di sistema di abbattimento dell’idrogeno solforato mediante
scrubber;
camini nn. 4/5/7: per l’espulsione dei flussi d’aria derivanti dall’essiccazione sottovuoto;
camino n. 6: per l’espulsione del flusso d’aria derivante da affilatura lame/spaccatura/rasatura e dotato di
sistema di abbattimento mediante ciclone separatore;
camino n. 8: per l’espulsione del flusso d’aria derivante dalla smerigliatura e dotato di sistema di
abbattimento mediante filtro a maniche;
camino n. 9: per l’espulsione del flusso d’aria derivante dalla pesatura dei prodotti in polvere;
camino n.10: per l’espulsione del flusso d’aria derivante dalle botti di tintura e calcinaio;
camino n.12: per l’espulsione del flusso d’aria derivante dalla vasca di omogeneizzazione reflui e dotato di
sistema di abbattimento mediante scrubber;
Tutti i camini avranno direzione di uscita verticale e lo sbocco risulterà ad una quota di 1 m superiore a
quella dell’estradosso della copertura (a 9 m da p.c.) e di qualsiasi ostacolo presente nel raggio di 10 m, in
modo da favorire la dispersione degli inquinanti.
La documentazione di progetto attesta altresì l’assenza di emissioni diffuse e l’adozione di adeguati sistemi
di trattamento delle emissioni convogliate, con garanzia di adeguato abbattimento degli inquinanti.
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Scarichi idrici.
L’acqua per il ciclo produttivo deriva totalmente dall’acquedotto ed è utilizzata sia per scopi civili che indu-
striali; il prelievo idrico effettuato dall’acquedotto è, attualmente il seguente: Usi Civili portata annua di
1.425 mc, Usi Industriali portata annua di 154.350 mc.
Nell’assetto di progetto si prevede un aumento del 50% della quota attuale dei consumi idrici per la persa
destinazione d’uso di alcuni bottali; considerato che l’aumento deriverà da quote derivanti utilizzate in pre -
cedenza da altri insediamenti, non vi sarà incidenza aggiuntiva sul carico verso l’impianto di depurazione
consortile.
Acque di scarico: gli scarichi industriali sono inviati ad un impianto di pre-trattamento per poi essere raccolti
in una vasca di accumulo. Le acque trattate vengono sottoposte a monitoraggio qualitativo e quantitativo, at -
traverso un misuratore, ed inviate tramite un unico punto di scarico alla fognatura industriale consortile col -
legata all’impianto di depurazione gestito dalla società Acque del Chiampo S.p.A. titolare del servizio idrico
integrato della zona.
Acque meteoriche: è stato presentato al Gestore della rete fognaria (dicembre 2012, e successive integrazio -
ni), il Piano di Adeguamento al Piano di Tutela delle Acque. L’ipotesi progettuale descritta nel Piano di Ade-
guamento dovrà essere valutata nei termini previsti dalla normativa di settore (fine 2018) e si segnala che la
proponente dichiara che rispetto alle planimetrie inserite nel Piano di Adeguamento stesso, nel corso del
tempo si sono verificate delle variazioni in merito alle aree di stoccaggio.
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ALLEGATO 2 - rev.00
Limiti, le prescrizioni e le condizioni da osservare nell’esercizio dell’attività
Gruppo Mastrotto spa - Via Via della Concia n. 156 – Arzignano
Prescrizioni e limiti per singole matrici ambientali
1 - Emissioni in atmosfera
1.1 - Prescrizioni
a) Il controllo periodico delle emissioni dovrà avere cadenza annuale a decorrere dalla data di ritiro del
presente provvedimento. I dati relativi ai controlli devono essere riportati su apposito registro 1
allegando i certificati analitici e tenuti a disposizione dell’autorità competente al controllo.
b) Durante gli autocontrolli devono essere determinate, nelle più gravose condizioni di esercizio
dell’impianto produttivo, sia le portate degli effluenti, sia le concentrazioni degli inquinanti per i
quali sono stabiliti limiti di emissione. Per i referti e le analisi si dovrà far riferimento, con carattere
vincolante per i contenuti, allo schema riportato in Appendice 1 al presente Allegato.
c) Le metodologie di campionamento e analisi dovranno essere quelle utilizzate dal Servizio Laboratori
A.R.P.A.V., riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-alle-
aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche, previa
comunicazione ad A.R.P.A.V., la quale può esprimersi in merito Le metodiche utilizzate dal Servizio
Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio.
d) La sezione di campionamento dovrà essere rispettare quanto previsto al punto 3.5 dell’allegato VI
alla parte V del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii; per ogni punto di controllo e prelievo dovrà essere
garantita in alternativa, la presenza di una bocchetta di prelievo dotata di tronchetto filettato, munito
di tappo e saldato al camino, o di flangia universale di dimensioni unificate dotata di fori passanti e
di controflangia cieca per la chiusura, costruiti secondo quanto riportato in Appendice 2 al presente
Allegato. In caso di impossibilità tecnica l’azienda dovrà procedere a formulare una proposta
alternativa secondo i criteri espressi con D.G.P. n °173 del 22.05.2012 e riportati nel sito specifico
www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/ambiente-1/emissioni-in-
atmosfera-controlli-analitici-1.
e) La ditta dovrà sempre provvedere ad una corretta gestione e manutenzione dei propri sistemi di
abbattimento come da Piano di Monitoraggio e Controllo ed in caso di avarie o carente
funzionamento degli stessi, darne tempestiva comunicazione alla Provincia ed al Dipartimento
Provinciale dell’A.R.P.A.V.
f) In caso di anomalie o guasti agli impianti il gestore deve darne comunicazione alla Provincia ed al
dipartimento provinciale dell’A.R.P.A.V. entro le otto ore successive. Qualora le anomalie di
funzionamento siano tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, si dovrà
procedere alla sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in
efficienza. Le difformità accertate nei controlli analitici effettuate dal gestore devono essere
comunicate entro 24 ore dall'accertamento. Ogni interruzione del normale funzionamento degli
abbattitori, comprese manutenzione ordinaria e straordinaria, dovrà essere annotata in apposito
registro 2, da tenere a disposizione dell’autorità di controllo.
g) 10. Nella gestione degli scrubber la ditta dovrà mantenere il pH della soluzione di abbattimento a
valori non inferiori a 12; gli stessi dovranno essere dotati di:
1 Si veda lo schema esemplificativo riportato in appendice 1, Allegato VI, parte V del D.Lgs 152/2006.
2 Si veda lo schema esemplificativo riportato in appendice 2, Allegato VI, parte V del D.Lgs 152/2006.
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• apposita strumentazione di monitoraggio in continuo di pH e di potenziale redox o conducibilità e
con sistemi di allarme acustico/visivo atto ad evidenziare eventuali disfunzioni degli abbattitori
rispetto ai ranges di funzionamento impostati;
• sistema di spurgo e reintegro automatico della soluzione di abbattimento e dosaggio automatico dei
prodotti chimici necessari al rispetto dei range di funzionamento.
1.2 – Limiti
Quota
Camin Portata * Fasi e dispositivi tecnici di Sistemi di Limiti
(dal 3
Parametro
o (Nm /ora) provenienza trattamento (concentrazione)
suolo)
1 11 m 5.000 Centrale termica a metano \\\ NOx 350 mg/Nmc
2 11 m 4.000 Centrale termica a metano \\\ NOx 350 mg/Nmc
3 11 m 1.850 Decalcinazione/macerazione/concia Scrubber H2S 5 mg/Nmc
6 11 m 2.500 Affilatura lame/spaccatura/rasatura Ciclone separatore Polveri 20 mg/Nmc
8 11 m 8.000 Smerigliatura Filtro a maniche Polveri 20 mg/Nmc
11 11 m 1.200 Decalcinazione/macerazione/concia Scrubber H2S 5 mg/Nmc
12 4,75 m 400 Vasca omogeneizzazione reflui Scrubber H2S 5 mg/Nmc
* Ammesso con un range di variabilità di ±20%. Qualora in sede di realizzazione dell'impianto per esigenze di salubrità degli ambienti di lavoro dovessero
realizzarsi condizioni perse di aspirazione e di conseguenza di portata ne dovrà essere data notizia con la prevista comunicazione di avvio, con apposita
giustificazione. A fronte di riscontri analitici con portate riscontrate superiori il limite in emissione dovrà essere modulato proporzionalmente secondo la
formula indicata nella norma.
2 - Emissioni sonore
2.1 - Prescrizioni
a) L’azienda deve verificare, con cadenza triennale e ogni qualvolta vi siano delle modifiche che
comportano delle variazioni sostanziali del livello di rumore, l’attualità della Valutazione di Impatto
Acustico, aggiornando lo studio agli atti ed eseguendo i rilievi fonometrici necessari, utilizzando le
professionalità di un Tecnico Competente in Acustica Ambientale. Le misure devono essere eseguite
al fine di verificare il rispetto dei limiti di emissione, di immissione e differenziali rispetto ai ricettori
più esposti al rumore..
Si segnalano, per l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’articolo 8 della Legge n.447 del
1995, le Linee Guida approvate con Deliberazione del Direttore Generale ARPAV (DDG n.3 del 29.01.2008) e
consultabili nel sito internet dell’Agenzia, all’indirizzo http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agenti-fisici/fle-e-
allegati/linee_Guida-DOC-Impatto_Acustico.
b) In caso di superamento dei limiti assoluti e/o differenziali, da comunicarsi tempestivamente a questo
Ente, al Comune ed all’A.R.P.A.V., dovranno essere realizzate opportune mitigazioni acustiche
concordandole con Comune ed A.R.P.A.V. Tali interventi dovranno essere comunicati a questa
Amministrazione per gli aspetti di competenza.
c) Le campagne di misura dovranno essere effettuate durante lo svolgimento delle attività rumorose,
con comunicazione preventiva di almeno 15 giorni, al Comune ed ad A.R.P.A.V., che potranno
presenziare allo stesso.
d) La prima campagna di misure a seguire il presente provvedimento, dovrà essere effettuata entro il
termine fissato per il collaudo funzionale e comunque non oltre 180 gg dall'avvio dell'impianto.
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2.2 - Limiti.
Tipologia Punto di emissione Limiti
Punti inpiduati nella Relazione Previsionale di Impatto
Emissioni sonore Acustico allegata all’istanza di Valutazione di Impatto Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Arzignano
Ambientale
3 - Scarichi idrici
3.1 – Prescrizioni
a) L'autorizzazione allo scarico acque meteoriche è da intendersi operativa ed efficace nei termini
previsti dal Piano di Tutela delle Acque (P.T.A.), approvato con deliberazione del Consiglio regionale
n. 107 del 5.11.2009 e successive modifiche. La ditta è pertanto tenuta ad adeguarsi a quanto disposto
dall’art. 39 del PTA nelle modalità e nei termini previsti dal comma 6 del medesimo articolo.
Nell'attesa del termine di adeguamento è oggetto di autorizzazione con limiti e prescrizioni lo
scarico nella sua attuale configurazione e identificato dal Gestore della Fognatura come scarico MS2.
b) Il monitoraggio dello scarico identificato come MS2 dovrà avere frequenza semestrale; per lo scarico
delle acque meteoriche di prima e seconda pioggia identificati rispettivamente con MSM1 e MSM2, il
monitoraggio dovrà avere frequenza annuale (nei termini del piano di adeguamento) ed essere
effettuato dopo un periodo di secco ragionevolmente lungo, la frequenza annuale è da intendersi
come indicativa tenendo conto della variabilità delle condizioni metereologiche.
c) Per il monitoraggio dello scarico MS2 dovranno essere utilizzate le strutture con l'autocampionatore
in essere. Il relativo utilizzo dovrà essere preventivamente concordato con il gestore della fognatura
affinchè lo stesso lo possa programmare il campionamento composito di flusso proporzionale
raccolto in un tempo di 24 ore. Rimane salva la possibilità di definire persi periodi di riferimento in
funzione dei parametri oggetto di analisi, previa apposita motivata richiesta da parte della ditta.
d) Il campionamento per lo scarico MS2 dovrà essere effettuato – per quanto possibile - in periodo di
secca per escludere il contributo delle acque di prima pioggia. In ogni caso le relative condizioni
dovranno essere riportate nel verbale di prelievo.
e) Il pozzetto fiscale dello scarico delle acque di seconda pioggia dovrà essere del tipo UNICHIM o
analogo, in modo da permettere il prelievo manuale o con l’attrezzatura automatica
(autocampionatore), deve essere sempre accessibile da parte delle Autorità competenti al controllo,
deve essere idoneo per i prelievi e le misure di portata dei reflui oggetto del presente provvedimento
e indipendente da altri eventuali apporti di acque reflue. Di norma il campionamento dovrà
avvenire sulle tre ore.
f) Il monitoraggio delle acque di prima pioggia potrà avvenire con campionamento istantaneo.
g) Le analisi e il prelievo dei campioni, dovranno essere effettuati da personale qualificato, che redigerà
anche un apposito verbale di prelievo. Quest’ultimo dovrà essere allegato al rapporto di prova che
dovrà indicare, oltre agli esiti delle analisi condotte sui campioni prelevati anche il metodo di
campionamento e le metodiche analitiche adottate. I rapporti di prova con i relativi verbali di
prelievo dovranno essere conservati dalla ditta e messi a disposizione delle autorità competenti al
controllo.
h) Le metodologie di campionamento e analisi devono essere quelle utilizzate dal Servizio Laboratori
di ARPAV, riportate nel sito specifico http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/ippc/servizi-alle-
aziende/metodi-di-campionamento-e-analisi.. L’azienda può cambiare le metodiche analitiche,
previa comunicazione ad ARPAV, la quale può esprimersi in merito. Le metodiche utilizzate dal
Servizio Laboratori di ARPAV faranno in ogni caso fede in fase di contraddittorio.
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i) La ditta deve effettuare i controlli di cui ai precedenti punti comunicando al Dipartimento
provinciale dell’ARPAV la data in cui intende effettuare i prelievi con un anticipo di almeno 15
giorni e relativamente alle acque meteoriche nei medesimi termini in cui viene contattato il
laboratorio incaricato.
j) La ditta dovrà registrare, su apposito quaderno messo a disposizione dell’autorità di controllo, le
operazioni di manutenzione programmate e straordinarie effettuate sul sistema di depurazione.
k) I limiti di accettabilità non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acque
prelevate esclusivamente allo scopo.
4 - Gestione rifiuti
a) Il report sulla produzione dei rifiuti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo che riporta un
elenco limitato ai rifiuti caratteristici dello specifico comparto produttivo, dovrà essere integrato con
tutte le altre tipologie di rifiuti indicati nel M.U.D.
b) I depositi di rifiuti dovranno essere effettuati in modo fisicamente separato tra loro e identificati in
modo univoco, mediante idonea cartellonistica, indicante il codice C.E.R. e dovranno essere distinti
tra di loro.
c) La gestione dei rifiuti prodotti dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalla parte IV Titolo I
D.Lgs. 152/06; in particolare la loro gestione dovrà avvenire nella modalità di deposito temporaneo
così come definito dall’art. 183 c. 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006.
d) Non è ammissibile la diluizione degli inquinanti, attraverso la miscelazione o l’accorpamento tra
rifiuti o la miscelazione con altri materiali, al fine di rendere i rifiuti compatibili ad una destinazione
di recupero.
5. Altro
a) Il conferimento all’esterno di carniccio e grasso/pelo dovrà avvenire entro 48 ore dalla produzione,
fatte salve conclamate situazioni di impedimento da comunicarsi a Provincia, Comune ed ARPAV
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Allegato 2 - Appendice 1
SCHEMA TIPO DI CERTIFICATO ANALITICO
(*importante considerare indicazioni sotto riportate)
Ditta:___________________________________________________________________________________________________
Attività produttiva svolta: __________________________________________________________________________________
Camino n._________________ Relativo all'impianto di: __________________________________________________________
Campione 1 prelevato il___________________ da ____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore____________ alle ore ______________
Campione 2 prelevato il___________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore____________ alle ore _______________
Campione 3 prelevato il___________________ da _____________________________________________________________
Durata del prelievo dalle ore___________ alle ore ________________
Tipo e quantità di materie prime utilizzate nell'impianto durate il prelievo e che abbiano influenza sulle emissioni
Strumentazione usata per il prelievo ____________________________________________________________________
Metodiche utilizzate per il campionamento ______________________________________________________________
Metodiche utilizzate per l’analisi _______________________________________________________________________
Risultati analitici:
Portata delle emissioni __________________ Temperatura fumi___________
Tenore di ossigeno* _________________________ Umidità ____________________
*(da riportare solo per processi di combustione)
Inquinante 1 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 2 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
Inquinante 3 Valore di concentrazione medio _______________ Flusso di massa
NOTE:
Oltre alla data e alla firma, con timbro di iscrizione all'albo, del tecnico abilitato all'analisi, si dovrà allegare il verbale di
campionamento e prelievo ed esprimere le seguenti determinazioni:
• che le condizioni di marcia al momento del prelievo risultavano essere al regime massimo possibile od, eventualmente,
motivare una situazione difforme;
• la presenza, o meno, ed il funzionamento, o meno, di eventuali impianti di abbattimento;
• la motivazione sulla scelta degli inquinanti analizzati e giudizio sulla loro rappresentatività rispetto alla globalità
dell'emissione ed al ciclo produttivo esaminato;
• stima dell'errore standard nell’analisi;
• motivazione delle eventuali difformità dei parametri tra quanto richiesto in sede di autorizzazione e quanto determinato al
momento dell’analisi.
(*) Nelle more dei decreti attutivi richiamati al punto 17 dell’ art. 271 del D.lgs 152/2006 per il campionamento manuale delle
emissioni convogliate, tenuto conto di approfondimenti in merito effettuati con ARPAV si dispone quanto segue:
• il numero di prelievi o campioni da eseguire nel caso di campionamento manuale è di 3 per ciascuna misura. Ai fini del
calcolo del valore di emissioni si deve considerare la media ottenuta da questi 3 campioni;
• il numero di prelievi o campioni è relativo a ciascun parametro o sostanza che si deve determinare per il confronto con il
valore limite;
• il tempo di campionamento di norma deve essere di un’ ora, tenuto conto che la concentrazione media è riferita, dal D.lgs
152/2006, ad un’ ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose.
N.B. tempi di campionamento persi devono essere motivati
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Allegato 2 – Appendice 2
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Autorizzazione Integrata Ambientale N. 11/2017
ALLEGATO 3 - rev.00
Piano di Monitoraggio e Controllo
Gruppo Mastrotto spa - Via Via della Concia n. 156 – Arzignano
QUADRO SINOTTICO
GESTORE GESTORE ARPA ARPA
FASI Frequenza
Reporting Ispezioni programmate Campionamenti/analisi (*)
autocontrollo
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
1.1.1 Materie prime Mensile SI X
1.1.2 Additivi Mensile SI X
1.1.3 Sottoprodotti e MPS NO NO
1.1.4 Controllo radiometrico NO NO
1.1.5 Prodotti finiti Mensile SI X
1.1.6 Sottoprodotti e MPS Mensile SI X
1.1.7 Controllo radiometrico NO NO
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Mensile SI X
1.3 Risorse energetiche
1.3.1 Energia mensile SI X
1.4 Consumo Combustibili
1.4.1 Combustibili mensile SI X
1.5 Emissioni in Aria
Punti di emissioni (emissioni
1.5.1 Vedi tabella SI X
convogliate)
1.5.2 Inquinanti monitorati Vedi tabella SI X X
1.6 Emissioni in acqua
1.6.1 Punti di emissione Vedi tabella SI X
1.6.2 Inquinanti monitorati Vedi tabella SI X X
1.7 Rumore
1.7.1 Rumore Triennale SI (**) X Su segnalazione
1.8 Rifiuti
1.8.1 Rifiuti prodotti Mensile SI X
1.9 Suolo e sottosuolo
1.9.1 Acque di falda Quinquennale SI X X
2
GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/stoccaggi
Sistemi di controllo delle fasi
2.1.1 Variabile NO (***) X
critiche del processo
Interventi di manutenzione
2.1.2 Variabile NO (***)
ordinaria sui macchinari
Sistemi di trattamento emissioni:
2.1.3 Vedi tabella NO (***) X
controllo del processo
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Interventi di manutenzione sugli
2.1.4 impianti di abbattimento degli Variabile NO (***) X
inquinanti
Sistemi di depurazione: Controllo
2.1.5 Variabile NO (***) X
del processo
2.1.6 Aree di stoccaggio Variabile NO (***) X
3 INDICATORI PRESTAZIONE
Monitoraggio degli indicatori di
3.1 Annuale SI X
performance
(*) Le modalità di controllo analitico verranno specificate in dettaglio nella lettera che verrà trasmessa da ARPAV entro il 31 dicembre dell'anno
antecedente a quello in cui verrà eseguita l’ispezione ambientale integrata o preventivamente alla comunicazione di cui all’art. 29-decies, comma 1
del D.Lgs 152/06 e s.m.i..
(**) La Relazione dell’attività di monitoraggio è da inviare all’Autorità competente, al Comune di Arzignano e al Dipartimento Provinciale ARPAV
competente, una volta conclusa, con la periodicità stabilita, in concomitanza dell’invio del reporting annuale.
(***) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed eventi straordinari. Invece i dati con frequenza
di autocontrollo continua, se richiesti, dovranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile, in
allegato al report.
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 – Materie prime e prodotti in ingresso e in uscita
In Ingresso
Tabella 1.1.1 - Materie prime
Frequenza Modalità
Fonte del Reporting
Denominazione Modalità stoccaggio Fase di utilizzo UM autocontrol registrazio
dato (*)
lo ne
Pelli grezze salate Pallet
Registro
Sistema SI
Calcinaio t/anno Mensile cartaceo
informativo (annuale)
Pelli grezze fresche /informatico
Subito lavorate
(**)
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
(**) Soggette al regolamento sui sottoprodotti di origine animale 1069/2009 (“non idoneo”)
Tabella 1.1.2 – Additivi e ausiliari di processo
Frequenza
auto Modalità
Fonte del
Denominazione Modalità stoccaggio Fase di utilizzo UM controllo registrazio Reporting
dato (*)
ne
t Sistema Mensile Registro SI
CALCE SUPER IDRATA Pallet CALCINAIO informativo cartaceo (Annuale)
/informatico
SODA CAUSTICA LIQ. 30% Cisterna CALCINAIO
CARBONATO DI SODIO Pallet CALCINAIO
SOLFURO SODIO Pallet CALCINAIO
Pallet
SODIO SOLFIDRATO CALCINAIO
SCAGLIE
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Frequenza
auto Modalità
Fonte del
Denominazione Modalità stoccaggio Fase di utilizzo UM controllo registrazio Reporting
dato (*)
ne
IPOCLORITO DI SODIO Cisterna CALCINAIO
ACIDO ACETICO 80%
Silos CONCIA
(LIQ.)
ACIDO SOLFORICO (LIQ.) Silos CONCIA
ACIDI DI-CARBOSSILICI Pallet CONCIA
AMMONIO SOLFATO Pallet CONCIA
SALE MARINO LAVATO Pallet CONCIA
CLORITO DI SODIO 31%
Cisterna CONCIA
SOL
ACIDO FORMICO 85%
Silos CONCIA - TINTURA
(LIQ.)
FORMIATO DI SODIO Pallet RICONCIA
IPOSOLFITO DI SODIO
Pallet RICONCIA
POLVERE
SODIO METABISOLFITO Pallet RICONCIA
SODIO
Pallet RICONCIA
ESAMETAFOSFATO
BICARBONATO DI SODIO Pallet RICONCIA
ACIDO OSSALICO
Pallet TINTURA
SEMOLATO
AMMONIACA 28 BE' (LIQ.) Silos TINTURA
SODIO ACETATO Pallet TINTURA
SODIO SOLFITO ANIDRO Pallet TINTURA
FORMIATO DI CALCIO Pallet TINTURA
BICARBONATO DI
Pallet TINTURA
AMMONIO
RICONCIA -
BAG RESINE Fusti
INGRASSO
CALCINAIO - CONCIA -
BAG AUSILIARI Fusti / Cisterne RICONCIA -
INGRASSO - TINTURA
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Frequenza
auto Modalità
Fonte del
Denominazione Modalità stoccaggio Fase di utilizzo UM controllo registrazio Reporting
dato (*)
ne
CONCIA - RICONCIA -
BAG CONCIANTI Fusti / Pallet
TINTURA
RICONCIA -
BAG RICONCIANTI Fusti / Pallet
INGRASSO - TINTURA
BAG COLORANTI Scatole in cartone TINTURA
CONCIA - RICONCIA –
BAG INGRASSI Fusti / Cisterne / Silos
INGRASSO - TINTURA
BAG TANNINI SINT. Pallet RICONCIA - TINTURA
BAG MACERANTI/ENZIMI Pallet CALCINAIO - CONCIA
BAG BIOCIDI Cisterne CALCINAIO - CONCIA
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
Tabella 1.1.3 - Sottoprodotti (secondo art. 184-bis D.Lgs.152/2006 s.m.i.) e Materie Prime secondarie
Non vengono utilizzati né viene previsto l’utilizzo di sottoprodotti e/o materie prime secondarie nel ciclo produttivo dello stabilimento.
Tabella 1.1.4 – Controllo radiometrico
Non è previsto il controllo radiometrico in quanto non si utilizzano sottoprodotti e/o materie prime secondarie e le materie prime in
ingresso, costituite da pelli grezze salate e prodotti chimici, non possono, per loro natura, essere interessate da fenomeni di
inquinamento radioattivo.
In Uscita
Tabella 1.1.5 - Prodotti finiti
Modalità di Frequenza Modalità
Denominazione UM Fonte del dato Reporting (**)
stoccaggio autocontrollo registrazione
Pelli conciate (1) (*) Registro
Pallet t Sistema informativo Mensile cartaceo / SI (Annuale)
Pelli tinte (*) informatico
Con il Report annuale saranno distinti i quantitativi di pelli conciate pieno spessore wet-blue da quelli (eventuali) di pelli conciate pieno spessore
wet-white.
(*) Il peso delle pelli viene calcolato e deriva dal prodotto tra il n. di pelli prodotte e il peso stimato di un lotto di produzione
(**) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
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Tabella 1.1.6 - Sottoprodotti di origine animale (S.O.A. secondo Reg. 1069/2009)
In Uscita
Il “carniccio”, che rappresenta l’unico sottoprodotto in uscita, è un residuo di tessuto adiposo e connettivo presente sulla pelle dal
lato carne che viene asportato nell’operazione di scarnatura; esso viene destinato ad aziende specializzate per la trasformazione di
sottoprodotti di origine animale di categoria 3 (non destinati al consumo umano).
Modalità di Frequenza Modalità
Denominazione UM Fonte del dato Reporting (*)
stoccaggio autocontrollo registrazione
Registro S.O.A. Registro
Carniccio Silos t secondo Reg. Mensile cartaceo / SI (Annuale)
1069/2009 informatico
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
Tabella 1.1.7 – Controllo radiometrico
Non è previsto il controllo radiometrico in quanto, per sua natura, il “carniccio” non può essere interessato da fenomeni di
inquinamento radioattivo.
1.2 - Risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Punto Frequenza Modalità
Fase di utilizzo UM Fonte del dato Reporting (**)
approvvigionamento misura autocontrollo registrazione
Registro su Registro
SI
Acquedotto Contatore Civile m3 supporto Mensile cartaceo /
(Annuale)
informatico/cartaceo informatico
Registro su Registro
Utilizzo industriale/di SI
Acquedotto Contatore m3 supporto Mensile cartaceo /
processo(*) (Annuale)
informatico/cartaceo informatico
(*) Praticamente tutte le fasi del processo produttivo comportano l’utilizzo della risorsa idrica.
(**) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
1.3 - Risorse energetiche
Tabella 1.3.1 – Energia
Modalità Reporting
Metodo di Frequenza registrazione
Descrizione Tipologia Fase di utilizzo UM Fonte del dato
misura autocontrollo
(*)
Energia Registro
Energia Utilizzo industriale/di SI
importata da rete Contatore Kwh mensile cartaceo /
elettrica processo e civile Lettura fattura (Annuale)
esterna informatico
Energia Registro
Utilizzo industriale/di Lettura contato- SI
autoprodotta Energia elettrica Contatore Kwh mensile cartaceo /
processo e civile re (Annuale)
(cogeneratore) informatico
Totale TEP SI
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
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1.4 - Consumo combustibili
Tabella 1.4.1 – Combustibili
Frequenza Modalità
Tipologia Fase di utilizzo UM Metodo misura Fonte del dato Reporting
autocontrollo registrazione
Utilizzo industriale/di
Registro cartaceo /
Metano processo m3 Contatore Lettura contato- mensile SI
informatico
re
documenti fi-
scali/supporto Registro cartaceo /
Gasolio Autotrazione t Calcolo mensile SI
cartaceo o infor- informatico
matico
Totale TEP
(*) Il reporting sarà annuale con ripartizione mensile delle quantità.
1.5 – Emissioni in aria
Tabella 1.5.1 - Punti di emissione (emissioni convogliate) (*)
Impianto di Durata emissione Durata emissione
Punto di emissione (*) Provenienza/fase di produzione Reporting
abbattimento (ore/giorno) (**) (giorni/anno) (**)
1 Centrale termica alimentata a metano / Variabile 16-24 240 - 280
2 Centrale termica alimentata a metano / Variabile 16-24 240 - 280
Piclaggio - Concia Abbattitore idrogeno
3 Variabile 16-24 240 -280
bottali solforato
Affilatura lame SI (Annuale)
6 Abbattitore a cicolone Variabile 8-16 240 - 280
Spaccatura e rasatura
8 Smerigliatura Filtro a maniche Variabile 8-16 240 - 280
Piclaggio - Concia Abbattitore idrogeno
11 Variabile 16-24 240 - 280
bottali solforato
Abbattitore idrogeno
12 Vasca omogeneizzazione reflui Variabile 16-24 240 - 280
solforato
(*) Vengono elencati unicamente i camini (significativi) per i quali è previsto il monitoraggio delle emissioni.
(**) L’Azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai dati forniti in tabella.
Tabella 1.5.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza/ Punto di Fonte del
Parametro UM Frequenza autocontrollo Reporting
fase di produzione emissione dato
Portata Nmc/h
Produzione di calore Certificato di
1–2 Ossidi di Azoto Annuale
Centrale termica a metano mg/Nmc analisi
(NOx)
Piclaggio - Concia Portata Nmc/h SI
Certificato di
Bottali 3-11-12 Idrogeno solforato Semestrale (Annuale)
mg/Nmc analisi
vasca omogeneizzazione reflui (H2S)
Affilatura lame Portata Nmc/h Certificato di
6-8 Triennale
Spaccatura e rasatura Polveri mg/Nmc analisi
In fase di verifica andrà monitorata anche la presenza di Ammoniaca nei camini nn.3/11/12
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1.6 – Emissioni in acqua
Tabella 1.6.1 - Punti di emissione
Punto di Durata
Impianto di Durata emissione Reporting
emissio Provenienza Recapito emissione
trattamento (ore/giorno) (*)
ne (giorni/anno)
Tutte le acque
industriali/nere Fognatura
e civili dello Industriale –
SI
MS2 stabilimento più Consorzio Grigliatura 240-280 max 24 ore/g
(Annuale)
una parte di Acque del
acque Chiampo
meteoriche
Discontinuo
Fognatura
(variabile in SI
Industriale –
Pluviali di prima Vasche di funzione
MSM1 (1) Consorzio Discontinuo
pioggia accumulo delle
Acque del (Annuale)
precipitazioni
Chiampo
meteoriche)
Discontinuo
(variabile in SI
Fognatura
Pluviali di funzione
MSM2 (1) Comunale / Discontinuo
seconda pioggia delle
Pubblica (Annuale)
precipitazioni
meteoriche)
(1) nei termini di adeguamento all P.T.A
(*) L’Azienda specificherà a titolo puramente indicativo una stima delle eventuali variazioni significative rispetto ai dati forniti in tabella.
Tabella 1.6.2 - Inquinanti monitorati
Provenienza /
Punto di Fonte
fase di Parametro UM Frequenza autocontrollo Reporting
emissione del dato
produzione
pH -
Acque reflue MS2 S.S.T. mg/l Semestrale Certificato SI
industriali di analitico
processo, civili COD filtrato mg/l
e in parte
meteoriche COD mg/l
BOD5 mg/l
Alluminio mg/l
Boro mg/l
Cadmio mg/l
Cromo totale mg/l
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Provenienza /
Punto di Fonte
fase di Parametro UM Frequenza autocontrollo Reporting
emissione del dato
produzione
Cromo VI mg/l
Ferro mg/l
Manganese mg/l
Nichel mg/l
Piombo mg/l
Rame mg/l
Zinco mg/l
Solfati mg/l
Cloruri mg/l
Aldeidi totali mg/l
Fenoli mg/l
Fosforo mg/l
TKN (filtrato)
mg/l
come N
Solfuri mg/l
PFAS
(secondo
(vedi regolamento)
regolamento del
gestore)
Acque
meteoriche di
prima pioggia Certificato
MSM1 (**) Annuale SI
analitico
(*)
Acque
meteoriche di
seconda Certificato
pioggia MSM2 (**) Annuale SI
analitico
(*)
(*) monitoraggio operativo dal termine di adeguamento del PTA secondo quanto previsto in allegato 2
(**) Medesimi di MS2 ad eccezione del COD filtrato e TKN filtrato e dei PFAS in sostituzione dei quali si dovranno verificare COD e TKN
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1.7 - Rumore
Tabella 1.7.1 – Rumore
Modalità di
Punto di misura (al perimetro) Frequenza controllo registrazione dei Reporting
controlli (*)
Secondo valutazione impatto acustico Triennale Rapporto di misura SI
(Annuale)
(*) nel caso in cui le misure non siano presso il ricettore indicare l’algoritmo utilizzato per risalire dalla misura al livello sonoro presso il ricettore.
1.8 – Rifiuti e sottoprodotti
Tabella 1.8.1 - Rifiuti prodotti
Smaltimento Recupero
(codice) (codice) Modalità di Freq.
Codice Modalità Reporting
Descrizione Rifiuti controllo Fonte del dato Auto
CER stoccaggio (*)
e di analisi controllo
(***) (***)
Registro di carico/scari-
Peso (t/anno) Mensile
co rifiuti, MUD
Container in
Rasatura 04 01 08 R13 Scheda di
metallo Caratterizzazione/an
caratterizzazione/ /
alisi per recupero (**)
Certificato analitico
Registro di
Peso carico/scarico rifiuti, Mensile
Container in MUD
Rifili wet blue 04 01 08 R13
metallo Scheda di
Caratterizzazione/an
caratterizzazione/ /
alisi (**)
Certificato analitico
Registro di
Peso carico/scarico rifiuti, Mensile
Container in MUD
Smerigliatura 04 01 08 R13
metallo Scheda di
Caratterizzazione/an
caratterizzazione/ /
alisi (**)
Certificato analitico
Registro di carico/scari-
Peso Mensile
co rifiuti, MUD
Container in
Rifili in crust 04 01 09 R13 Scheda di
metallo Caratterizzazione/an
caratterizzazione/ /
alisi(**)
Certificato analitico
Registro di carico/scari-
Peso Mensile
co rifiuti, MUD
Grigliati da conceria 04 01 99 container D15 Scheda di caratterizza-
Caratterizzazione/an
zione/ Certificato anali- /
alisi (**)
tico
Registro di carico/scari-
Peso Mensile
co rifiuti, MUD
Carta da smeriglio
04 01 99 Bancali D14 Scheda di caratterizza-
usata Caratterizzazione/an
zione/ Certificato anali- /
alisi (**)
tico
Sale da battitura 04 01 99 Vasca in ce- R13 Registro di carico/scari-
Peso Mensile
pelli grezze mento fuori co rifiuti, MUD
terra Caratterizzazione/an Scheda di /
alisi (**) caratterizzazione/
Certificato analitico
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Smaltimento Recupero
(codice) (codice) Modalità di Freq.
Codice Modalità Reporting
Descrizione Rifiuti controllo Fonte del dato Auto
CER stoccaggio (*)
e di analisi controllo
(***) (***)
Registro di
Peso carico/scarico rifiuti, Mensile
Container in MUD
Imballaggi in legno 15 01 03 R13
metallo Scheda di
Caratterizzazione/an
caratterizzazione/ /
alisi (**)
Certificato analitico
Registro di
Peso carico/scarico rifiuti, Mensile
Imballaggi in mate- Cassone in MUD
15 01 06 R13
riali misti metallo Scheda di
Caratterizzazione/an
caratterizzazione/ /
alisi (**)
Certificato analitico
Registro di
Peso carico/scarico rifiuti, Mensile
Cassone in MUD
Cisterne vuote 15 01 06 R13
metallo Scheda di
Caratterizzazione/an
caratterizzazione/ /
alisi (**)
Certificato analitico
Registro di
Peso carico/scarico rifiuti, Mensile
Cassone in MUD
Fusti in plastica 15 01 10 R3
metallo Scheda di
Caratterizzazione/an
caratterizzazione/ /
alisi (**)
Certificato analitico
Registro di
Peso carico/scarico rifiuti, Mensile
Imballaggi in
Cassone in MUD
materiali misti 15 01 10 R13
metallo Scheda di
pericolosi Caratterizzazione/an
caratterizzazione/ /
alisi (**)
Certificato analitico
Registro di
Peso carico/scarico rifiuti, Mensile
Cassone in MUD
Ferro e Acciaio 17 04 05 R13
metallo Scheda di
Caratterizzazione/an
caratterizzazione/ /
alisi (**)
Certificato analitico
NOTA: L’elenco dettagliato dei rifiuti prodotti e delle relative destinazioni è potenzialmente soggetto a modifiche ma viene presentato
annualmente per legge dalla ditta attraverso la dichiarazione MUD
Nella tabella si sono indicati solo quelli tipici
(*) Nel report viene riportato il quantitativo dei rifiuti della tabella con allegato il MUD completo; i certificati analitici sono conservati presso l'azienda
(vedi specifiche già riportate in autorizzazione) per tutta la durata dell’A.I.A. e messi a disposizione dell’Autorità di controllo.
(**) Per caratterizzazione del rifiuto si intende sia l'approfondimento (tramite analisi chimica e/o studio delle schede tecniche, di sicurezza e/o del
processo produttivo) finalizzato alla classificazione del rifiuto secondo il Regolamento 1357/2014 e la Decisione 955/2014 (elenco codici CER) sia
quello necessario per la verifica di accettabilità presso gli impianti di destino. L'approfondimento finalizzato alla classificazione si rende necessario
in presenza di rifiuti con voci a specchio e per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti pericolosi assoluti. La frequenza di
caratterizzazione sarà in generale annuale per i rifiuti avviati a smaltimento e biennale per quelli avviati a recupero, salvo perse specifiche degli
impianti di destino, e dovrà essere comunque rinnovata in corrispondenza di ogni variazione del ciclo produttivo che comporti modifiche al rifiuto
prodotto.
(***) Le indicazioni non vanno considerate vincolanti purchè le eventuali perse destinazioni future avvengano nel rispetto della normativa
ambientale sui rifiuti
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1.9 – Suolo e sottosuolo
Tabella 1.9.1 – Acque di falda
Punto di misura/ Parametro / inquinante Fonte del Frequenza
UM Reporting
piezometro dato autocontrollo
(*) - - - - -
(*) VEDI PRESCRIZIONE IN ALLEGATO 2
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2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, stoccaggi
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Fase di Attività di Parametri di Fonte del Frequenza Modalità di
UM Reporting (*)
processo controllo esercizio dato autocontrollo registrazione
Misura diretta
Su supporto
Concentrazione (analisi) sulla
mg/l Semestrale cartaceo / NO
Cromo pelle e sui
R.d.P.
bagni
Su ricetta solo
Acidità pH Misura diretta Ad ogni ciclo in caso di NO
Esaurimento anomalie
bagno concia
Su ricetta solo
Temperatura
°C Misura diretta Ad ogni ciclo in caso di NO
bagno
anomalie
Lavorazioni ad
Su ricetta solo
umido
Tempo h Misura diretta Ad ogni ciclo in caso di NO
(Bottali di
anomalie
concia)
Su ricetta solo
Controllo pickel Acidità pH Misura diretta Ad ogni ciclo in caso di NO
anomalie
Controllo Misura diretta Su supporto
velocità aria di Velocità m/s su asse Semestrale cartaceo/infor NO
aspirazione bottale matico
Controllo
Su supporto
velocità aria di Misura diretta
Velocità m/s Semestrale cartaceo/infor NO
aspirazione a su apertura
matico
porta di carico
(*) Nel report annuale vengono riportati i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità o che hanno richiesto interventi straordinari.
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Tabella 2.1.2 – Interventi di manutenzione ordinaria sui macchinari
Macchinario Tipo di intervento Frequenza Modalità di registrazione Reporting (*)
Annuale /
Bottali Pulizia condotta asse cavo Su supporto cartaceo No
all’occorrenza
Scarnatrice Ingrassatura e pulizia Giornaliera No No
Pulizia Giornaliera No No
Pressa
Ingrassaggio Mensile No No
(*) Nel report annuale vengono riportati i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità o che hanno richiesto interventi
straordinari.
Tabella 2.1.3 - Sistema di trattamento emissioni: controllo del processo
Parametri di Frequenza Modalità di
Impianto Fase UM Modalità di controllo Reporting (*)
controllo autocontrollo registrazione
In continuo da
sistema di
Portata Misura diretta (mediante controllo
mc/h No (**) NO
aspirazione flussostato) automatizzato
/
Giornaliera
Controllo visivo del flusso regolare
Giornaliera
della soluzione assorbente
Portata
soluzione l/s In continuo da No (**) NO
assorbente Controllo regolare funzionamento
sistema di
della pompa di riciclo della
autocontrollo
soluzione assorbente
automatizzato
Abbattimento Concia e
Livello liquido In continuo da
idrogeno vasca
della Sistema di controllo sistema di
solforato reflui / No (**) NO
soluzione automatizzato controllo
assorbente automatizzato
In continuo da
sistema di
controllo
pH Misura diretta automatizzato No (**) NO
Basicità che attiva lo
soluzione spurgo e il
assorbente reintegro
Controllo funzionamento pH-metro
/ Giornaliera No (**) NO
regolatore e pulizia sonda pH
(*) Nel report annuale vengono riportati i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità o che hanno richiesto interventi
straordinari.
(**) Solo in caso di anomalie su sistema informativo
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Tabella 2.1.4 - Interventi di manutenzione sugli impianti di abbattimento degli inquinanti (1/2)
Macchinario Tipo di intervento Frequenza Modalità di registrazione Reporting (*)
Controllo vibrazioni ingrasso cuscinetti
Verificare stato valvola di ritenuta Registro cartaceo/
Abbattitore a ciclone Semestrale
Informatico
Verificare lo stato del motore di aspirazione e
della trasmissione a cinghie
Verifica vibrazioni ingrasso cuscinetti Semestrale
Verifica stato maniche Mensile
Verifica stato scuotitore elettrico Registro cartaceo/
Filtro a maniche Semestrale
Informatico
Verificare stato riduttore compattatore Semestrale
Verifica stato e funzionamento compattatore Semestrale
Controllare che il pH della soluzione di
lavaggio sia compreso nell'intervallo 12-13
Verificare il corretto funzionamento della Giornaliera No
pompa di ricircolo della soluzione di lavaggio
No
Tenere pulita la valvola a clapet
Effettuare la procedura di TEST prima di
iniziare l'aspirazione per verificare le
funzionalità del dispositivo di segnalazione
Abbattitore idrogeno
Verificare che la guardia idraulica sia piena ed
solforato piclaggio-
eventualmente rabboccarla
concia
Verificare con una mano che non ci sia ingresso Settimanale
d'aria dalla tubazione di scarico della guardia Registro cartaceo/
idraulica Informatico
Sostituire completamente la soluzione di
lavaggio
Pulizia e calibrazione della sonda di pH
Eseguire una pulizia del condotto di aspirazione
Quindicinale
e dell’asse cavo della botte
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Tabella 2.1.4 - Interventi di manutenzione sugli impianti di abbattimento degli inquinanti (2/2)
Frequenza Modalità di
Macchinario Tipo di intervento Reporting (*)
autocontrollo registrazione
Verifica complessiva di tutto l’impianto
Effettuare misurazione anemometrica della portata ad ogni
utenza
Verifica del corretto funzionamento della pompa di ricircolo e
Semestrale
sostituzione di parti danneggiate
Abbattitore Verifica del ventilatore e sostituzione di parti danneggiate Rapporto di
idrogeno solforato No
intervento
piclaggio-concia
Verifica delle sonde di pH e di livello e sostituzione di parti
danneggiate
Verifica del corretto funzionamento delle rampe di spruzzo
Verifica del materiale di riempimento. Annuale
Pulizia chimica della torre
Impianti di Registro
pretrattamento delle Pulizia, ingrassaggio generale e lubrificazione dei grigliatori Mensile cartaceo/ No
acque reflue Informatico
(*) Nel report annuale vengono riportati i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità o che hanno richiesto interventi
straordinari.
Tabella 2.1.5 - Sistemi di pretrattamento delle acque reflue: controllo del processo
Frequenza Modalità di
Fase Modalità di controllo Reporting (*)
autocontrollo registrazione
Controllo regolare funzionamento
Grigliatori Giornaliera No No
dei grigliatori
(*) Nel report annuale vengono riportati i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità o che hanno richiesto interventi
straordinari.
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Tabella 2.1.6 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento, ecc.)
Frequenza
Reporting
Descrizione Parametri di controllo Modalità controllo Fonte del dato auto
controllo (*)
Verifica integrità ovvero assenza di perdite/fuo-
Senza registra-
riuscite liquide dai contenitori (cisterne, contai- Verifica visiva Giornaliera
zione
ner, etc) e dai serbatoi fuoriterra
Aree di depo-
sito materie
Verifica integrità e assenza di liquidi nei bacini Rapporto di in-
prime ed ausi- Verifica visiva Mensile
di contenimento tervento
liari di proces-
so
Verifica integrità ovvero assenza di
Senza registra-
lacerazioni/rotture nei contenitori dei prodotti Verifica visiva Giornaliera
zione
allo stato solido
Aree di depo-
Verifica assenza di perdite/fuoriuscite dai conte- Senza registra-
sito tempora- Verifica visiva Giornaliera
nitori dei rifiuti zione
neo rifiuti
NO
Controllo di tenuta tramite verifica di invariabili- Verifica visiva (Mediante Registro carta-
Annuale
tà del livello asta di livello) ceo/informatico
Vasche
interrate
Verifica integrità dopo pulizia da parte di ditta Rapporto di in-
Verifica visiva Quinquennale
specializzata tervento
Silos
recupero Rapporto di in-
Verifica integrità Verifica visiva Triennale
Acque tervento
calcinaio
Silos
Rapporto di in-
recupero Verifica integrità Verifica visiva Triennale
tervento
Acque Concia
(*) Nel report annuale vengono riportati i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità o che hanno richiesto interventi
straordinari.
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3- INDICATORI DI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Frequenza di
Indicatore e sua descrizione Modalità di calcolo U.M. monitoragg Reporting
io
- Il calcolo dei mc d’acqua prelevata corrisponde al calcolo
Consumo specifico acqua teorico d’acqua utilizzata su lotti campione
mc acqua
fase da grezzo a wet blue
prelevata / Annuale SI
solo per pelli con ciclo - Il peso delle pelli conciate wet blue viene calcolato e t di pelli conciate
completo in azienda deriva dal prodotto tra il n. di pelli prodotte e il peso
stimato di un lotto di produzione
Dai mc di acqua scaricata vengono decurtati i mc:
- derivanti dalla fase di tintura (da ricetta);
- derivanti dagli scarichi civili;
mc reflui
Volume specifico di reflui - derivanti dalle acque meteoriche dei piazzali esterni i cui
scarichi sono convogliati a fognatura industriale. scaricati / Annuale SI
scaricat
t di pelli conciate
Il peso delle pelli conciate wet blue viene calcolato e deriva
dal prodotto tra il n. di pelli prodotte e il peso stimato di
un lotto di produzione
Consumo di energia da
trattamento di pelli di bovino Il peso delle pelli viene calcolato e deriva dal prodotto tra
kWh/ t di pelli
da grezzo a wet blue solo per il n. di pelli prodotte e il peso stimato di un lotto di Annuale SI
conciate
pelli con ciclo completo in produzione
azienda
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