Verbale conferenza servizi del 21/06/2013

                                COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
             ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                    ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                             ALLEGATO A




                          PROVINCIA DI VICENZA
                                 SETTORE URBANISTICA
                                 U.C. PIANIFICAZIONE

       Do mi c i l i o f i s c a l e : Co n t r à G a z z o l l e , 1 - 3 6 1 0 0 VI CE NZA - Co d i c e F i s c a l e . P . I VA 0 0 4 9 6 0 8 0 2 4 3
                     Ca s e l l a d i p o s t a c e r t i f i c a t a : p r o vi n c i a . vi c e n z a @ c e r t . i p - ve n e t o . n e t




             PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO
                DEL COMUNE DI CORNEDO VICENTINO

Premessa
Con la deliberazione della Giunta Comunale Deliberazione 280 del 22/10/2008 il Comune di
Cornedo Vicentino ha adottato il Documento Preliminare al PAT e la Relazione Ambientale;
La Commissione VAS regionale ha espresso la compatibilità ambientale con il parere n. 4 del
10.02.2009 in merito al documento preliminare al PAT;
Con nota acquisita al prot. provinciale n. 55356 del 09/08/2010 il Comune di Cornedo
Vicentino ha trasmesso il documento preliminare, il rapporto ambientale preliminare e lo
schema di accordo di pianificazione al fine dell’attivazione della procedura concertata con la
Provincia di Vicenza e la Regione Veneto per la redazione del PAT ai sensi dell’art. 15 della
Legge Regionale 23 aprile 2004 n. 11;
A seguito di alcune indicazioni tecniche degli uffici regionali e provinciali, il documento
preliminare è stato integrato. In particolare, le indicazioni degli uffici provinciali erano state
fornite per garantire la coerenza con il PTCP adottato, e riguardano: indicazioni per la
definizione della rete ecologica, per la tutela delle ville venete con l’inpiduazione dei
contesti figurativi, per la coerenza in merito alla disciplina per il sistema produttivo e
commerciale;
Il Comune di Cornedo Vicentino ha modificato ed ha quindi approvato il Documento
Preliminare con deliberazione n. 20 del 04/03/2011 “Approvazione modifiche al documento
preliminare del PAT e approvazione schema di accordo di pianificazione con la Provincia di
Vicenza e la Regione del Veneto ai sensi dell'art. 15 della LR n. 11/2004”;
La Commissione Regionale VAS con parere n. 26 del 15/04/2011 aveva espresso giudizio
positivo di compatibilità ambientale a seguito delle modifiche approvate dal Comune sul
Documento Preliminare ritenendo che non occorresse predisporre un nuovo Rapporto
Ambientale Preliminare;
La Provincia di Vicenza con deliberazione della Giunta n. 81 del 19/04/2011 ha preso atto del
Documento Preliminare e del Rapporto ambientale preliminare del Piano di Assetto del
Territorio del Comune di Cornedo Vicentino e contestualmente approvato lo schema di
accordo di copianificazione tra il Comune, la Provincia di Vicenza e la Regione Veneto;
La Provincia di Vicenza, il Comune di Cornedo Vicentino e la Regione Veneto hanno
sottoscritto in data 10/06/2011 l’accordo per la redazione in forma concertata del Piano di
Assetto del Territorio;



                                                                                  1
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Con Deliberazione n. 155 del 30/12/2011 la Giunta Comunale ha preso atto dell'avvenuto
espletamento della fase di concertazione relativa al Documento Preliminare;
Con note prot. 1422 del 23/01/2012 (acquisita al prot. n. 6931 del 26/01/2012), prot. 2008
del 31/01/2012 (acquisita al prot. n. 8446 del 01/02/2012) e prot. 2635 del 09/02/2012
(acquisita al prot. n. 11227 del 13/02/2012) il Comune di Cornedo Vicentino ha trasmesso
gli elaborati del PAT;
Gli Uffici del Settore Urbanistica della Provincia di Vicenza hanno provveduto alla disamina
degli elaborati del PAT del Comune di Cornedo Vicentino dal punto di vista della compatibilità
con il PTCP adottato, formulando le relative considerazioni con Deliberazione della Giunta
Provinciale n. 40 del 21/02/2012;
In data 28/02/2012 sono stati sottoscritti gli elaborati del progetto di PAT fra il Comune, la
Regione del Veneto, e la Provincia di Vicenza;
Al fine della adozione del Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cornedo Vicentino
sono stati acquisiti i seguenti pareri:
  •  nn. 4 del 10/02/2009 e 26 del 15/04/2011, espressi dalla Commissione Regionale
    VAS sulla Relazione Ambientale allegata al Documento Preliminare;
  •  prot. n. 1557 del 30/01/2012 espresso dal Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta;
  •  prot. n. 64946 del 09/02/2012 espresso dal Genio Civile di Vicenza – Regione del
    Veneto sulla valutazione della compatibilità idraulica;

Il Piano di Assetto del Territorio di Comune di Cornedo Vicentino è stato quindi adottato dal
Consiglio Comunale con Deliberazione n. 02 del 07/03/2012.

La procedura di pubblicazione e deposito del PAT è così avvenuta, come si evince dalla
documentazione prodotta:

  •  albo pretorio del Comune di Comune di Cornedo Vicentino dal 13/03/2012 al
    12/05/2012;
  •  albo pretorio della Provincia di Vicenza dal 15/03/2012 al 14/05/2012;
  •  sito internet del Comune di Comune di Cornedo Vicentino dal 13/03/2012;
  •  quotidiano “Il Giornale di Vicenza” del 15/03/2012;
  •  quotidiano il “Corriere del Veneto” del 15/03/2012;
  •  Bollettino Ufficiale della Regione n. 22 del 23/03/2012.

Direttamente agli Uffici del Settore Urbanistica non risulta siano pervenute osservazioni
(come da certificazione prot. n. 36352 del 15/05/2012);

Con nota prot. n. 5204 del 21/01/2013 la Provincia di Vicenza ha chiesto alla Regione di
trasmettere copia delle osservazioni, che potrebbero essere pervenute direttamente alla
Regione del Veneto. La Regione Veneto, con nota prot. n. 42673 del 29/01/2013 , prot.
Provincia 8406 del 01/02/2013, ha comunicato che non sono pervenute osservazioni ed ha
contestualmente trasmesso il parere della Direzione Regionale Geologia e Georisorse (prot.
n. 92080 del 27/02/2012) ed anche il parere del Genio Civile (prot. n. 64946 del
09/02/2012);

                                                 2
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Il Comune di Cornedo Vicentino con provvedimento della Giunta Comunale n. 95 del
26/06/2012 ha preso atto della conclusione della fase di deposito e del periodo di
presentazione delle osservazioni. Da tale Deliberazione risulta che siano pervenute al
Comune :

  •  n. 33 osservazioni al PAT entro il periodo destinato alle osservazioni;

  •  n. 8 osservazioni al PAT fuori dal termine il periodo destinato alle osservazioni;

  •  n. 3 osservazioni al Rapporto Ambientale entro i termini e nessuna fuori termine.
Si dà atto che risulta pervenuta anche la nota del Genio Civile (prot. Comunale 6234 del
04/04/2012) con cui si informa dell'incompetenza nell'esprimere un parere sulla VAS.
Con nota prot n. 14056 del 14/08/2012 (acquisita agli atti della Provincia al prot. n. 62039
del 23/08/2012) il Comune di Cornedo Vicentino ha trasmesso alla Provincia di Vicenza le
osservazioni al PAT adottato dal Comune.
Ai sensi dell'art. 48, comma 4, la Regione ha esercitato le competenze assegnate per legge
alla Provincia fino all'approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)
avvenuta con delibera di Giunta Regionale n. 708 del 02/05/2012.
Con provvedimento n. 125 del 08/05/2012 ad oggetto “art. 48, comma 4, della LR 11/2004.
presa d'atto delle competenze in materia urbanistica della Provincia.” la Giunta Provinciale
ha deliberato di ritenere che la Provincia di Vicenza per quanto di competenza a seguito del
passaggio delle competenze in materia urbanistica, sostituisca nelle funzioni la Regione negli
accordi stipulati con i Comuni per la redazione dei PAT/[PATI] ai sensi dell'art. 15/[16] della
L.R. 11/04, fatta salva la possibilità per i Comuni di recedere o rinnovare tali accordi d'intesa
con la Provincia.
La Provincia di Vicenza con nota prot. n. 35984 del 14-05-2012 ha invitato il Comune a
manifestare il proprio intendimento a recedere dall'accordo di pianificazione ovvero a
rinnovarlo mediante comunicazione formale, senza dar luogo ad ulteriori sottoscrizioni;
Facendo seguito alla approvazione del PTCP ed al passaggio delle competenze in materia
urbanistica dalla Regione del Veneto alla Provincia di Vicenza, il Comune di Cornedo
Vicentino con provvedimento di Giunta n. 86 del 19/06/2012 ha deliberato “che la Provincia
di Vicenza, per quanto di competenza, a seguito del passaggio delle competenze in materia
urbanistica sostituisce nelle funzioni la Regione del Veneto nell'accordo stipulato con il
Comune per la redazione dei PAT, ai sensi dell'art. 15 della L.R. 11/04, fatta salva la
possibilità per il Comune di recedere o rinnovare tale accordo d'intesa con la Provincia”;
Rimangono comunque ancora in capo all’organo Regionale il parere della
Commissione Regionale VAS (Valutazione Ambientale Strategica) sul Rapporto
Ambientale e sulla V.Inc.A. (Valutazione di Incidenza Ambientale), e la Validazione
del Quadro Conoscitivo.
La Commissione Regionale V.A.S., con il provvedimento n. 148 del 20/12/2012 ha espresso
il proprio parere favorevole con prescrizioni, ai sensi della DGR n. 3262 del 24.10.2006.
L’approvazione del PAT è subordinata all’acquisizione del decreto di validazione del
Quadro Conoscitivo ai sensi dell’art. 11 della L.R. n. 11/2004 e della DGR n. 3958
del 12/12/2006 da parte del Dirigente Regionale della Direzione Urbanistica.
Il Sindaco del Comune di Cornedo Vicentino è già stato autorizzato a rappresentare il
Comune nella Conferenza dei Servizi, ex art. 15 comma 6 della LR 11/2004, con la citata
deliberazione consiliare di adozione del PAT.
                                                 3
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




Verifica elaborati costituenti il PAT:

                                              PRESENZA
    RIFERIMENTO              ELABORATI PREVISTI
                                              DELL’ELABORATO
Art. 13 L.R.11/2004          Relazione Tecnica                      √

Art. 50 lett. G) L.R.11/2004      Relazione di Progetto                   /

Art. 50 lett. G) L.R.11/2004      Relazione Sintetica                    √

Art. 13 L.R.11/2004          ELABORATI GRAFICI
                        TAV. 1 – Carta dei vincoli e della        √
Art. 50 lett. G) L.R.11/2004
                        Pianificazione Territoriale
Art. 50 lett. G) L.R.11/2004          TAV. 2 – Carta delle Invarianti          √

Art. 50 lett. G) L.R.11/2004          TAV. 3 – Carta delle Fragilità          √

Art. 50 lett. G) L.R.11/2004          Tav. 4 – Carta delle Trasformabilità       √

Art. 13 L.R.11/2004          Norme Tecniche di Attuazione               √

Art. 13 L.R.11/2004          Quadro Conoscitivo                    √
Direttiva 2001/42/CE                                       √
                    Rapporto Ambientale (V.A.S) ed elaborati
DGR n. 791 del 31/03/2009
Direttiva Comunitaria
92/43/CEE e DGR n. 791         Valutazione d’Incidenza Ambientale (V.Inc.A.)       √
del 31/03/2009
                    Elaborati analisi geologica                √

                    Elaborati analisi agronomica               √

DGR n. 2948 del 6/10/2009       Elaborati di valutazione compatibilità idraulica     √

Direttiva 2001/42/CE          Parere Commissione Regionale per Valutazione       √
DGR n. 791 del 31/03/2009       Ambientale Strategica

                    Parere di compatibilità idraulica rilasciato dal
DGR n. 2948 del 6/10/2009       Dirigente  dell’Ufficio del  Genio   Civile     √
                    competente (Regione Veneto)
DGR n. 2948 del 6/10/2009                                    √
                    Parere Consorzio di Bonifica
Art. 10 PTRC
                    Osservazioni e proposte di controdeduzione        √
Art. 15 comma 5 L.R.11/2004
                    inviate da Amministrazione comunale




CONTENUTI DEL PAT
1
  INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il comune di Cornedo è situato in provincia di Vicenza. La distanza dal capoluogo alla città


1
     Estratto dalla Relazione del PAT
                                                    4
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



sede di Provincia è di 24 chilometri.
Il paese di circa 12000 abitanti, oltre al centro cittadino, ha frazioni: Cereda, Montepulgo,
Muzzolon, Spagnago.
Superfice comunale di Cornedo: kmq. 23,49
Il comune di Cornedo confina inoltre con i seguenti comuni: Brogliano, Castelgomberto, Isola
Vicentina, Malo, Monte di Malo, Valdagno.

GLI OBIETTIVI CONTENUTI NEL DOCUMENTO PRELIMINARE
Riportiamo di seguito i punti fondamentali del documento preliminare che risultano gli obiettivi del
Piano nella stesura del PAT:

SISTEMA AMBIENTALE
Risorse Naturalistiche e Ambientali
Il Piano di Assetto del Territorio relativamente al SISTEMA AMBIENTALE provvede alla tutela delle
Risorse Naturalistiche e Ambientali    e all’integrità  del Paesaggio Naturale, quali componenti
fondamentali della “Risorsa Territorio”, rispetto alle quali è valutata la “sostenibilità ambientale” delle
principali trasformazioni del territorio anche con riferimento all’art.4 L.R. 11/2004 e alla Direttiva
2001/42/CE del 27.6.2001 sulla Valutazione Ambientale Strategica.
Si evidenzia che nel territorio comunale è presente un Sito di importanza comunitaria (S.I.C.)
denominato biotopo “Le Poscole”.
Caratteristiche del sito: agrobiotopo con ampi tratti di corso d’acqua di origine carsica (grotta
della Poscola) che origina situazioni a prato umido accompagnati a boschi con facies Buglossoido-
Ostryetum. Tratti dei corsi d’acqua hanno coperture rientranti tra i Lemnetea minoris, Phragmitetea
con popolamenti a ranunculus trichophyllus.
Qualità ed importanza: importante zona di riproduzione per gli anfibi, fra i quali alcune specie
minacciate; varie associazioni vegetazionali tipiche e habitat prioritari.

Difesa del suolo
Il PAT definisce le aree a maggiore rischio di dissesto idrogeologico, le aree esondabili e
conseguentemente provvede a:
- inpiduare le invarianti di natura geologica, geomorfologica e idrogeologica;
- inpiduare gli interventi di miglioramento e riequilibrio ambientale da realizzare;
- integrare i contenuti del P.T.R.C. e del P.T.C.P., nonché del PATI, definendo le azioni volte a ridurre il
livello dell’eventuale rischio sismico negli insediamenti esistenti ed in quelli di futura realizzazione;
- definire indirizzi e prescrizioni per gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia nelle
eventuali zone sottoposte a vincolo idrogeologico nelle aree urbanizzate o da urbanizzare;
- accertare la compatibilità degli interventi con la sicurezza idraulica del territorio;
- verificare la conformità ai piani e programmi della protezione civile.

Per le aree di pericolosità geologica per movimenti franosi il PAT detta idonee norme di disciplina degli
interventi di trasformazione urbanistico-edilizia. In particolare per le aree in frana segnalate dal Piano
di assetto idrogeologico del bacino del Brenta-Bacchiglione.

In relazione, poi, alle misure atte a favorire la invarianza idraulica del territorio agli eventi
metereologici, il Comune in concerto con il Consorzio di Bonifica Riviera Berica, ha in programmazione
e in previsione alcune opere ed interventi che vengono recepiti dal PAT.
Paesaggio agrario
Il P.A.T. inpidua gli ambiti o unità di paesaggio agrario di significativa importanza e assicura:
- la salvaguardia delle attività agricole anche di modeste dimensioni in relazione anche dei valori che
piccole realtà rappresentano nel territorio;
- la conservazione o la ricostituzione del paesaggio agrario e del relativo patrimonio di biopersità,
delle singole specie animali o vegetali, dei relativi habitat, e delle associazioni vegetali e forestali;
- la salvaguardia o ricostituzione dei processi naturali, degli equilibri idraulici e idrogeologici e degli
equilibri ecologici, anche con la previsione di “corridoi ecologici”.
Qualora negli ambiti agricoli di significativo rilievo ambientale sussistano limitazioni all’utilizzazione
agricola dei suoli, la pianificazione urbanistica comunale promuove e incentiva anche lo sviluppo di
                                                     5
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



attività integrative del reddito agricolo, quali l’offerta di servizi ambientali, ricreativi, per il tempo libero
e per l’agriturismo.
Il PAT detta, inoltre, criteri indirizzati a interventi di miglioramento o per la dismissione delle attività
produttive (secondarie e terziarie) in zona impropria.

Paesaggio di interesse storico
Il PAT, per il paesaggio storico detta indicazioni per il PI relativamente a:
- edifici di valore storico-architettonico, culturale e testimoniale e i relativi spazi inedificati di carattere
pertinenziale;
- parchi e giardini di interesse storico architettonico;
- sistema insediativo rurale e le relative pertinenze piantumate;
- viabilità storica extraurbana e gli itinerari di interesse storico ambientale;
- sistemazioni agrarie tradizionali (i filari alberati, ecc.).
Sono stati inpiduati i contesti figurativi previsti dal PTCP per le ville venete di particolare interesse
provinciale e per le ville venete di interesse provinciale come indicato dall’art. 46 del PTCP.

SISTEMA INSEDIATIVO

Centri storici
Si riconfermano i Centri Storici del PRG vigente, prevedendo criteri per la classificazione degli edifici e
degli spazi scoperti.
Il PAT detta indirizzi per riqualificare i complessi storici.
Inpidua, inoltre, la disciplina generale diretta ad integrare le politiche di salvaguardia e
riqualificazione del centro storico cittadino con le esigenze di rivitalizzazione dello stesso anche con
riguardo alla presenza delle attività commerciali e artigianali, favorendo al tempo stesso il
mantenimento delle funzioni tradizionali, in primis la residenza della popolazione originaria.

Insediamenti ed aree urbane
Relativamente al Sistema Insediativo il P.A.T.:
- verifica l’assetto fisico funzionale degli insediamenti e promuove il miglioramento della funzionalità
degli insediamenti esistenti e della qualità della vita all’interno delle aree urbane;
-   inpidua, quindi, delle opportunità di sviluppo residenziale e dei servizi connessi, in termini
quantitativi e localizzativi, definendo gli ambiti preferenziali di sviluppo insediativo;
- stabilisce il dimensionamento delle nuove previsioni per A.T.O.;
- definisce gli standard urbanistici, le infrastrutture e i servizi necessari agli insediamenti esistenti e di
nuova previsione, precisando gli standard di qualità urbana e gli standard di qualità ecologico-
ambientale, da realizzarsi anche attraverso il sistema della perequazione e/o il sistema del credito
edilizio;
-  precisa le modalità di applicazione della perequazione urbanistica, della Compensazione e del
Credito Edilizio.

Territorio rurale
Per il territorio rurale il P.A.T. si pone l’obiettivo di salvaguardare gli aspetti storico-culturali
delle attività tradizionali, e di attuare le politiche di sviluppo delle attività agricole sostenibili
attraverso la promozione di specifiche opportunità.

Attività produttive
Il PAT definisce i criteri per l’inpiduazione, in sede di P.I., delle attività produttive/commerciali
ubicate in zona impropria da confermare, bloccare e trasferire e le modalità di intervento.
Prevede il recupero, anche a mezzo del credito edilizio e della compensazione urbanistica e per mezzo
di riqualificazione/riconversione e riqualificazione urbanistico/ambientale degli insediamenti dismessi o
obsoleti.
Prevede l’incentivazione, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 11/04, per la delocalizzazione di attività
produttive insediate in zona impropria in prossimità dei centri.
Per le attivita’ produttive, inoltre, il PAT:
recepisce i contenuti strategici degli strumenti sovraordinati;
                                                       6
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



- migliora la funzionalità complessiva degli ambiti specializzati per attività produttive, commerciali e
direzionali in sintonia con indirizzi e prescrizioni del P.T.R.C.;
- definisce i criteri ed i limiti per il riconoscimento delle attività produttive in zona impropria.
Settore turistico – ricettivo
Il PAT promuove l’evoluzione delle attività turistiche, nell’ambito di uno sviluppo sostenibile e durevole,
che concili le esigenze di crescita (soprattutto in termini qualitativi) con quelle di preservazione
dell’equilibrio ambientale, socio-culturale, agricolo, ecc., dando indicazioni al PI per:
- l’inpiduazione di aree, e strutture idonee, vocate al turismo di visitazione, all’agriturismo,
all’attività sportiva, ottimizzando e riqualificando le strutture ricettivo-turistiche esistenti e, dove
possibile, prevedendone l’ampliamento;
- la dotazione di servizi ed il rafforzamento delle attrezzature esistenti, in funzione sia della
popolazione locale, che di quella legata alla fruizione turistica;
- la regolamentazione dei percorsi ciclabili, pedonali con la precisazione della normativa per
la segnaletica turistica e di quella pubblicitaria, comunque localizzata.

Servizi
Il PAT detta indirizzi per l’inpiduazione ed il potenziamento dei principali servizi a scala locale.

SISTEMA INFRASTRUTTURALE

Viabilità e mobilità ciclabile e pedonale
Per quanto riguarda il sistema infrastrutturale il PAT recepisce le previsioni della pianificazione
sovraordinata e definisce il sistema della viabilità locale e della mobilità ciclabile e pedonale, ed i
collegamenti con la viabilità sovracomunale.

GLI OBIETTIVI DI PROGETTO

Gli obiettivi che vengono definiti dal PAT, già ricompresi nel paragrafo dedicato al Documento
preliminare, vengono di seguito, sommariamente, riassunti:
1. Difesa del suolo e dell’ambiente tramite un’attenta valutazione delle indicazioni contenute nella
strumentazione superiore al P.R.G.; l’obiettivo viene raggiunto con l’inpiduazione di norme che
salvaguardino i valori culturali e assistenziali e la previsione di un migliore utilizzo delle risorse,
considerando produttivo il territorio agricolo sotto gli aspetti aziendali e le caratteristiche
geomorfologiche ed idrogeologiche.
Si inpiduano gli edifici con valenza storico ambientale, prevedendo per questi norme atte al loro
recupero anche con ridefinizione d’uso, che certamente potranno e/o dovranno essere perse da
quelle agricole.
2. Difesa dei Centri storici attraverso la conoscenza, la salvaguardia, la conservazione, la
riqualificazione e la rivitalizzazione, prevedendo interventi specifici al fine di recuperare il patrimonio
degradato o utilizzato in modo improprio.
3. Valutazione degli ambiti residenziali in relazione alle nuove esigenze abitative e con riguardo
prioritario agli insediamenti nelle aree già dotate di opere di urbanizzazione e/o all’interno dei centri
edificati; connessioni dell’espansione insediativa in modo da incentivare la formazione di aree verdi.
4. Riqualificazione dell’insediato urbano mediante la localizzazione di servizi e/o destinazioni d’uso che
contribuiscano al riordino dei luoghi urbani.
5. Riqualificazione sia delle aree produttive, che delle attività produttive sparse, quale elemento di
notevole importanza per il territorio in questione.
6. Riorganizzazione del sistema della viabilità tramite la riqualificazione della rete stradale esistente
con la creazione di spazi a traffico limitato ed il ricorso ad un idoneo sistema di arredo generale. Si
dettano indirizzi per la ricerca di percorsi atti alla circolazione ciclo-pedonale, sia per consentire la
mobilità all’interno dei centri, che per l’uso del tempo libero.
7. Dotazione di Norme Tecniche che consentano una chiara elaborazione del Piano degli Interventi.

Considerando lo stato del territorio, il problema che esso deve affrontare è quello della ricomposizione
ambientale e del governo sul territorio, ma anche una ricucitura dei tessuti residenziali con
l’inserimento di aree per la dotazione di servizi all’interno del tessuto urbano.
                                                     7
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Si tratta insomma di rispondere all’esigenza di riconoscibilità e salvaguardia della valenza storico-
ambientale dei luoghi e della loro relazione con i segni naturali ed artificiali emergenti del territorio,
cercando di porre le premesse per il recupero del tessuto sociale attraverso le necessarie condizioni di
riqualificazione ambientale ed urbanistica.
Come già esplicitato, si assumono come questioni prioritarie e portanti della pianificazione comunale
generale, la struttura storica degli insediamenti (nuclei urbani ed emergenze puntuali) ed il territorio
aperto quale portatore di potenzialità, sia produttive, sia paesaggistiche e ricreative, nell’ottica di un
recupero e di una riappropriazione a fini sociali e ricreativi.

IL DIMENSIONAMENTO

Il dimensionamento è stato condotto sulla base di alcune variabili che possono essere ricondotte ad
alcuni grandi ordini di fattori:
 - l’andamento demografico,
 - l’evoluzione degli standard abitativi,
mentre
 - la trasformazione d’uso di alcuni edifici,
 - il riuso di una parte delle abitazioni attualmente non occupate
 - l’abbandono di una quota di quelle più vecchie e maldotate
risultano parametri che per il momento non consideriamo rilevanti nel territorio di Cornedo Vicentino.

Per quanto riguarda la prima sezione (la popolazione), questa concorre a formare il fabbisogno
attraverso il previsto andamento della natalità-mortalità (saldo naturale) e delle iscrizioni-cancellazioni
(saldo sociale) che ha evidentemente come risultato finale la variazione della popolazione nei prossimi
dieci anni.
La sezione comunque che riveste, anche dal punto di vista numerico, maggior importanza è senza
dubbio, quella definita come “evoluzione degli standard abitativi”.
In questo caso, infatti, si analizzano le previste riduzioni della dimensione media delle famiglie.

Fabbisogno per variazione della popolazione
Si riporta di seguito il movimento demografico degli ultimi dieci anni:

Riprendendo quanto detto in precedenza circa l’andamento della natalità nei prossimi dieci anni si
ipotizza un incremento di questa variabile come di seguito indicato:
Riferimento: incremento demografico del decennio 2001-2010
Previsione: prossimi 10 anni.
Si avrà:
P = popolazione residente.
P. 2001 = 10.605              log. P. 2001 = 4,025510673
P. 2010 = 12.042              log. P. 2010 = 4,080698623

log.P.2010 = log.P.2001 +(10) log. K
(10) log.K = log.P.2010 – log.P.2001
(10) log.K = 0,05518795

La popolazione al 2020 sarà ottenibile come segue
log.P. 2020 = log.P.2010 + 10 log K
Dal calcolo demografico corrisponde una popolazione al 2020 di 13.673 abitanti con un incremento
rispetto al 2001 di n. 1.631 unità.

Fabbisogno per evoluzione degli standard abitativi
Con il termine “evoluzione degli standard abitativi”, si intende la tendenza ad avere famiglie composte
da un numero minore di componenti rispetto al passato.
Come possiamo osservare nella tabella dimensionale assistiamo ad un incremento del numero delle
famiglie ma contemporaneamente si nota una diminuzione del numero di componenti per famiglia.

                                                    8
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Ciò è oltremodo importante in termini di dimensionamento poiché significa che, qualora tale tendenza
sia destinata a continuare nel tempo, a parità di popolazione sono necessarie più abitazioni.
Si espone di seguito il calcolo dimensionale proiettato al 2020:
Applicando le percentuali si avranno i seguenti dati:
F = numero famiglia
C = numero medio componenti per famiglia
F. 2001 = 3.920
F. 2010 = 4.623
C.2001 = 2,71
C.2010 = 2,60

Se, a questo punto, analogamente al calcolo per la previsione degli abitanti, procediamo con la verifica
del numero delle famiglie al 2020 otterremo:
log. F 2010 = log. F 2001 + (10) log K
(10) log K = 0,071637826
così:
log F 2020 = log F 2010 +(10) log K
Si ottiene che:
F 2020 = n. 5.452 famiglie
Con un incremento rispetto al 2010 di n. 829 famiglie.
Resta da dimostrare, però, dal momento che nel decennio 2001 – 2010 vi è stato un decremento del
numero medio dei componenti per famiglia, se è rispettato il parametro medio regionale di 2,5
ab/famiglia.
Procedendo, quindi, con la proiezione al 2020 della media dei componenti si avrà:
log. C 2010 = log. C 2001 - (10) log K
(10) log K = log. C 2001 – log. C 2010
log C 2020 = log C 2010 - (10) log K
C = 2,49

Il risultato attesta che la previsione del numero medio di componenti per famiglia al 2020 scenderà al
di sotto della media regionale (2,5) assunta come riferimento.

Pertanto l'incremento delle famiglie (n.829) per il numero medio di abitanti per famiglia (2,49) da un
numero di abitanti pari a n. 2.064.
L’incremento totale che risulta dai calcoli tiene conto dell’aumento effettivo di popolazione derivante
dal saldo naturale e da quello migratorio, ma anche del fatto che una parte degli attuali nuclei familiari
già insediati si pideranno, producendo una richiesta effettiva di volumetria residenziale superiore a
quanto scaturisce dal solo incremento del numero di abitanti.

BISOGNA PERTANTO FARE ATTENZIONE A NON CONFONDERE           L’EFFETTIVO INCREMENTO
DEMOGRAFICO CON IL MOVIMENTO ED IL FABBISOGNO DELLA POPOLAZIONE GIÀ RESIDENTE.
Chiariamo bene i calcoli su esposti.
All’aumento della popolazione segue un aumento delle famiglie insediate; la tendenza riscontrata è
anche quella di una riduzione del numero medio dei componenti.

Tenendo conto della tendenza analizzata si conferma che il numero medio dei componenti della
famiglia raggiunge, nella media del periodo di proiezione, i 2,49 abitanti.
Considerando che l’incremento demografico previsto è di 1.631 abitanti, che l’attuale popolazione
residente è di 12.042 ab. sudpisi in 4.623 nuclei familiari e vista la costante diminuzione del numero
medio dei componenti per famiglia tendente verso i 2,49 componenti, si presume, per il prossimo
decennio, il seguente incremento delle famiglie:
- per incremento demografico (1631/2,49) = n° fam. 655
- per sudpisione attuali nuclei familiari (12.042/2,49)- 4623 = n° fam. 213
- totale nuove fam. 868

Volendo tradurre tale dato in abitanti teorici su cui calcolare l’effettivo fabbisogno
                                                    9
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



residenziale:
   868x2,49 = 2161 abitanti

VA MESSO IN EVIDENZA CHE IL NUMERO DI 2.161 ABITANTI SU INDICATO NON DEVE TRARRE IN
INGANNO IPOTIZZANDO CHE CIO’ SI RIFERISCA ALL’INCREMENTO DEMOGRAFICO PROPOSTO.
SI BADI BENE CHE SOLAMENTE LE 655 FAMIGLIE DA CUI DERIVANO (655x2,49) N.1.631 ABITANTI,
COSTITUISCONO, COME DETTO IN PRECEDENZA L’INCREMENTO DEMOGRAFICO.
I RESTANTI ABITANTI SONO GIA’ POPOLAZIONE RESIDENTE PER LA QUALE VA CALCOLATO IL
FABBISOGNO DI EDILIZIA RESIDENZIALE NECESSARIO PER LE MOTIVAZIONI SU INDICATE.

Il Comune di Cornedo ha verificato che la volumetria media per usi residenziali esistente nel comune
può essere confermata in mc. 220/ab. in analogia alla media regionale.
Ai fini dimensionali del PAT si considera, quindi, il parametro di mc. 220/ab.
Pertanto n. 2161 abitanti x 220 mc./ab. = mc. 475.420
Le tabelle dimensionali degli ATO indicano in modo puntuale la volumetria di PRG ancora da attuare e
quella aggiuntiva.

STRATEGIE DEL PAT
Il PAT inpidua nel territorio considerato n. 3 ATO, i quali fanno riferimento a contesti omogenei
caratterizzati da connotazioni specifiche del territorio con prevalente valenza ambientale, storica,
residenziale, produttiva (secondaria e primaria), sulla base di valutazioni di carattere geografico,
storico, paesaggistico e insediativo.
Tali ATO sono:
-    ATO 1 – Ambito di notevole interesse naturalistico
-    ATO 2 – Ambito di sviluppo dell’edificato lungo la sinistra Agno
-    ATO 3 – Ambito di naturalistico e di sviluppo dell’edificato rado lungo la destra Agno
ATO 1 – Ambito di notevole interesse naturalistico
Riguarda il territorio a nord del comune. Appartengono a questo ATO i nuclei residenziali storici sparsi
e una notevole parte di territorio montano con valore naturalistico.
Gli obiettivi che il PAT si pone sono di salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale, di
riqualificazione e recupero degli insediamenti storici, di salvaguardia di ambienti agricoli non ancora
compromessi.
ATO 2 – Ambito di sviluppo dell’edificato lungo la sinistra Agno
Riguarda la parte centrale del territorio comunale localizzata nella parte sinistra dell’Agno e
caratterizzata da un numero notevole di edifici dai molteplici usi.
Appartengono a questo ATO la parte di area produttiva secondaria e terziaria anche a ridosso dell’
Agno, il nucleo residenziale del capoluogo e numerosi centri storici minori, una parte del territorio
ancora con usi agricoli a ridosso dell’ATO 1; presenta tuttavia un notevole edificato lungo le strade
dove sono presenti le urbanizzazioni primarie.
Gli obiettivi che il PAT si pone sono di salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale dei corsi
d’acqua e del loro intorno con particolare riguardo all’Agno e la sua riqualificazione, di riqualificazione e
recupero degli insediamenti storici, di riqualificazione della zona produttiva secondaria-terziaria, di
soluzioni viabilistiche legate principalmente agli incroci, di salvaguardia di ambiti agricoli non boscati.


ATO 3 – Ambito di naturalistico e di sviluppo dell’edificato rado lungo la destra Agno
Riguarda l’area a sud-ovest del territorio comunale ed alla destra Agno. E’ caratterizzato dalla Valenza
Ambientale-Naturalistica determinata da un sito con scarsa edificazione e che a partire dall’Agno inizia
a pentare montano.
                                                     10
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                               COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
            ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                   ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                            ALLEGATO A



Gli obiettivi che il PAT si pone sono di salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale ancora
notevolmente presenti, di riqualificazione e recupero degli insediamenti storici minori, di riordino di
brani agricoli significativi non boscati, di salvaguardia di ambiti agricoli non ancora compromessi.
2
  Dimensionamento generale degli A.T.O.

In particolare per la residenza il P.A.T. considera le esigenze abitative stimate in riferimento alle
dinamiche demografiche e socio–economiche tenuto conto della capacità insediativa residua del P.R.G.
vigente.
Il carico insediativo aggiuntivo previsto è così ripartito tra le perse destinazioni d’uso:
– residenziale 276898 mc
comprensivi delle funzioni compatibili (commerciali, direzionali, Artigianali, turistico – ricettive, servizi
pubblici e privati,...) di cui è ammesso l’insediamento all’interno degli ambiti prevalentemente
residenziali
– commerciale 53000 mq
comprensivi delle funzioni compatibili (direzionali, Artigianali, turistico – ricettive, servizi pubblici e
privati,...)
– produttivo 14000 mq
comprensivi delle funzioni compatibili (commercio all’ingrosso, Artigianali, servizi pubblici e privati,...)


              Descrizione
              INTERO TERRITORIO COMUNALE



                                          Standard urbanistici
          Carico insediativo di progetto
                                      Primari   Secondari     Totale
                PRG
                      Aggiuntivo     Totale   10 mq/ab   20 mq/ab      mq
               Vigente
Residenziale    mc    198522      276898     475420    21610     43220      64830
Commerciale     mq    11948       53000      64948                    64948
Direzionale     mc     /         /        /
Produttivo     mq    100662       14000     114662    114663            114663
Turistico      mc     /         /        /

               Aree per servizi     Abitanti teorici        Abitante teorico
Totale               mq            n.              mc/ab
                 64830           2161              220

Note : La dimensione di area agricola trasformabile complessiva rimane comunque quella riportata alla lettera D)
   delle premesse di carattere generale delle presenti norme.
                                       mq        23523960,27
Dimensione complessiva territorio comunale
                                       mq          327295
Dimensione delle aree a servizi non attuate dal P.R.G.

Per ciascuna A.T.O. sono indicate nelle apposite tabelle il carico insediativo aggiuntivo e gli standard
che devono essere reperiti in relazione alle perse destinazioni d’uso.
Il carico insediativo previsto, sia per quanto riguarda la destinazione residenziale che produttiva,
commerciale/direzionale e turistico–ricettiva si intende aggiuntivo rispetto all’edificabilità residua
prevista dal P.R.G. vigente.

2
     Estratto dalle Norme di Attuazione del PAT
                                                           11
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Il PI potrà prevedere trasposizioni volumetriche tra ATO fino al 10% del dimensionamento di ciascuno,
fermo restando il dimensionamento complessivo del PAT.
Il P.A.T., per garantire adeguati livelli di qualità della vita e degli insediamenti, prevede per le perse
destinazioni d’uso un’idonea dotazione di aree per servizi pubblici o di uso pubblico nel rispetto dei
seguenti rapporti:
– residenza: a ciascun abitante insediato (residente anagrafico) o da insediare (equivalente a 220 mc
comprensivi delle funzioni compatibili) deve essere garantita una dotazione di aree a servizi non
inferiore a 30 mq/abitante.
Il P.I. precisa l'Articolazione di tale dotazione all’interno dei persi A.T.O. in relazione alle necessità del
contesto, agli interventi previsti ed alle esigenze della collettività.
Le attrezzature ed i servizi potranno riguardare:
– l'istruzione;
– l’assistenza, i servizi sociali e sanitari;
– la pubblica amministrazione, la sicurezza pubblica e la protezione civile;
– le attività culturali, associative e politiche;
– gli spazi aperti attrezzati a verde gioco, la ricreazione, il tempo libero e lo sport, i parchi urbani, le
aree boscate pubbliche;
– gli spazi aperti di libera fruizione per usi collettivi;
– i parcheggi, gli spazi di sosta pubblici, le attrezzature per la mobilità e la rete di percorsi ciclo–
pedonali ed extraurbani;
– gli elementi di riqualificazione urbana.
– attività produttive: una dotazione a servizi non inferiore al 10% della superficie delle singole zone, di
cui almeno il 50% a parcheggio.
– attività commerciali, direzionali: fatte salve specifiche disposizioni di legge, la dotazione di aree a
servizi non sarà inferiore al 100% della slp di cui almeno il 50% a parcheggio;
– attività ricettive turistiche: fatte salve specifiche disposizioni di legge, la dotazione di aree a servizi
non sarà inferiore al 15 mq ogni 100 mc o, nel caso di insediamenti all’aperto, 10 mq ogni 100 mq.




                                                       12
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



ATO 1 – Ambito di notevole interesse naturalistico ambientale




CONTESTI
Riguarda il territorio a nord del comune. Appartengono a questo ATO:
- i nuclei residenziali storici sparsi;
- una notevole parte di territorio montano con valore naturalistico.
OBIETTIVI
Gli obiettivi che il PAT si pone sono di:
- Salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale;
- Riqualificazione e recupero degli insediamenti storici;
- Salvaguardia di ambienti agricoli non ancora compromessi;
- Osservanza degli indirizzi e prescrizioni richiamati nella premessa delle ATO e da indicazioni
specifiche evidenziate dalle “Azioni strategiche” e dai “Valori e tutele” di cui alla Tav. 4 e alle presenti
norme




                                                     13
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



ATO 2 – Ambito di sviluppo e riqualificazione dell’edificato lungo la sinistra Agno




CONTESTI
Riguarda la parte centrale del territorio comunale localizzata nella parte sinistra dell’Agno
ecaratterizzata da un numero notevole di edifici dai molteplici usi.
Appartengono a questo ATO:
- La parte di area produttiva secondaria e terziaria anche a ridosso dell’ Agno;
- Il nucleo residenziale del capoluogo e numerosi centri storici minori;
- Una parte del territorio ancora con usi agricoli a ridosso dell’ATO 1; presenta tuttavia un notevole
edificato lungo le strade dove sono presenti le urbanizzazioni primarie.
OBIETTIVI
Gli obiettivi che il PAT si pone sono di:
- Salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale dei corsi d’acqua e del loro intorno con
particolare riguardo all’Agno e la sua riqualificazione;
- Riqualificazione e recupero degli insediamenti storici;
- Riqualificazione della zona produttiva secondaria–terziaria;
- Soluzioni viabilistiche legate principalmente agli incroci;
- Salvaguardia di ambiti agricoli non boscati;




                                                  14
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



ATO 3 – Ambito naturalistico e riqualificazione dell’edificato rado lungo la destra Agno




CONTESTI
1. Il succitato ATO riguarda l’area a sud–ovest del territorio comunale ed alla destra Agno. E’
caratterizzato dalla Valenza Ambientale–Naturalistica determinata da un sito con scarsa edificazione e
che a partire dall’Agno inizia a pentare montano.
OBIETTIVI
2. Gli obiettivi che il PAT si pone sono di:
– salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale ancora notevolmente presenti;
– riqualificazione e recupero degli insediamenti storici minori;
– riordino di brani agricoli significativi non boscati;
– salvaguardia di ambiti agricoli non ancora compromessi;
– osservanza degli indirizzi e prescrizioni richiamati in premessa degli ATO e da indicazioni specifiche
delle “Azioni strategiche” e dei “Valori e tutele” di cui alla tavola 4 ed alle presenti norme.




                                                   15
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



VERIFICA COMPATIBILITÀ CON IL PTCP APPROVATO


PREMESSA
Ai fini dell’adeguamento del PAT alle indicazioni del piano provinciale, si rammenta che l’art.
7 – “disciplina transitoria” delle Norme del PTCP, così come approvato con deliberazione della
Giunta Regionale n. 708 del 02/05/2012, dispone che:

Dalla approvazione del PTCP gli strumenti urbanistici comunali e loro varianti adottati dopo
l’adozione del PTCP sono approvati in conformità alle direttive e prescrizioni del PTCP e
comunque alternativamente:
restituiti per la rielaborazione in adeguamento al PTCP qualora la necessità di adeguamento
al PTCP incida sull’attuabilità dello strumento comunale o sugli obiettivi fondamentali;
approvati dalla Provincia con modifiche d’ufficio secondo le disposizioni di legge;
approvati in conformità al PTCP secondo le modalità della concertazione, qualora adottati ai
sensi dell’art. 15 della LR 11/04.


ADEGUAMENTO AL PTCP
[rif. L.R. 11/2004, art. 12; DGR n. 828 del 21 marzo 2006. Atto di indirizzo ai sensi dell'art.
46 della LR 11/85 "Norme per il governo del territorio". Modalità di adeguamento dei piani
urbanistici comunali alle previsioni degli strumenti di livello superiore (art 46 c.2 lett. a, LR
11/04)]

L’art. 12 della L.R. 11/2004 stabilisce che l'approvazione del piano territoriale di
coordinamento provinciale (PTCP) comporta l’obbligo per i comuni di adeguarsi adottando
apposite varianti al piano di assetto del territorio (PAT) ed al piano degli interventi (PI) entro
il termine massimo di un anno.
Lo stesso articolo prevede anche che le varianti di adeguamento:
sviluppano le direttive attraverso opportune analisi ed approfondimenti pianificatori;
attuano le prescrizioni e adattano la inpiduazione dei vincoli in relazione alla persa scala
di rappresentazione.

Si evidenzia che, ai sensi della DGR n. 828 del 21 marzo 2006, Il quadro conoscitivo deve
contenere come da atto di indirizzo approvato con DGR 3178/04, le informazioni relative alla
pianificazione di livello superiore (si veda la matrice n. 12).
Il documento preliminare di cui alla lett. a) del comma 5 dell'art. 3 richiede una trattazione
degli obiettivi di piano e delle scelte strategiche in relazione alle "previsioni degli strumenti di
pianificazione di livello sovraordinato".
Sarà sufficiente nella relazione illustrativa del PAT e del PI elencare le disposizioni di
riferimento e le modalità di sviluppo/recepimento nello strumento comunale.

L'adeguamento del PAT e PI alla pianificazione di livello superiore è un processo connaturato
alla formazione dello strumento. Come più sopra esposto già in sede di documento
preliminare devono essere rapportate le scelte comunali a quelle di livello superiore.
A ciò si aggiunga che il PAT viene redatto sulla base delle informazioni e delle analisi fornite
dal quadro conoscitivo, che contiene la disamina (matrice 12) della pianificazione di livello
superiore.
Quindi lo strumento già in fase di adozione dovrà conformarsi ai piani sovraordinati anche
qualora quest'ultimi fossero solo adottati.

                                                 16
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Si rileva che la Relazione Tecnica di Progetto del PAT non contiene un apposito capitolo
relativo alla verifica di coerenza con la pianificazione sovraordinata, che sintetizzi i contenuti
del PTRC vigente, del nuovo PTRC adottato e del PTCP adottato rispetto al territorio
comunale di Cornedo Vicentino. Si dà atto in ogni caso che il PAT risulta redatto nel rispetto
di quanto previsto dal PTCP, come emerge peraltro dai molteplici riferimenti al piano
provinciale contenuti negli elaborati di piano.


1. FRAGILITÀ
[rif: tav. 2, 3; Norme titolo II]
In merito agli aspetti geologici si demanda alla relazione specifica allegata (allegato sub 1).
Si prende atto del parere del Genio Civile prot. 64946 del 09/02/2012, favorevole
subordinatamente all’osservanza di prescrizioni da recepire nello strumento urbanistico.

Si allega il parere dell’U.C. Difesa del Suolo della Provincia di Vicenza, relativa agli aspetti
geologici e idrogeologici del PAT del Comune di Cornedo Vicentino, prot. n. 17480 del
07/03/2013, a firma del Dirigente del Settore LL.PP..

Ai sensi dell’art. 10 delle Norme del PTCP il Comune dovrà verificare e curare l’assetto della
rete idraulica minore, allo scopo di provvedere alla predisposizione a livello intercomunale, in
forma organica e integrata, di apposite analisi e previsioni, raccolte in un documento
denominato “Piano delle Acque” d’intesa con i Consorzi di bonifica e la Provincia, quale
strumento a livello comunale di verifica e pianificazione della rete idraulica locale e di
convogliamento delle acque meteoriche.


Aree degradate per presenza storica di rifiuti (tav. 2, art. 12 Norme)
Il PTCP segnala nel territorio comunale di Cornedo Vicentino la presenza di due aree
degradate per presenza storica di rifiuti.
Il PTCP (art. 12 Norme) stabilisce che nel caso di rinvenimento di siti in cui,
precedentemente all’entrata in vigore della normativa sui rifiuti (DPR 915/82) venivano
depositati e sono ancora presenti rifiuti, dovranno essere attuate misure per la verifica del
rischio ambientale e igienico-sanitario derivante dalla presenza dei rifiuti storicamente
depositati ai sensi della normativa vigente.
Il Comune, in sede di formazione o revisione del PRC, dovrà tenere conto dei risultati delle
indagini ambientali effettuate nei siti e garantire l’attuazione delle misure necessarie per
evitare rischi di natura igienico sanitaria ed ambientale.


Cave (tav. 2, art. 13 Norme)
Si rinvia al parere dell’U.C. Difesa del Suolo della Provincia di Vicenza, relativa agli aspetti
geologici e idrogeologici del PAT del Comune di Cornedo Vicentino, prot. n. 17480 del
07/03/2013.


Aree Carsiche
L’area carsica è una porzione di territorio che, per le particolarità litologiche delle rocce
affioranti, potenzialmente soggette a fenomeni di dissoluzione per l’azione delle acque
superficiali e sotterranee, può essere caratterizzata da morfologie proprie del carsismo, con
presenza di tipiche forme di erosione, tra le quali anche aspetti di erosione sotterranea, con
                                                 17
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



formazione di grotte talora di grandi dimensioni. Le principali evidenze del carsismo sono
riconducibili a grotte, doline, forme di corrosione superficiale delle rocce carbonatiche,
comprensivi della flora e della fauna insediate in tali aree.
La potenziale carsificabilità del territorio comunale dovrà essere confermata dall’esistenza di
effettivi rilevanti indizi dell’azione del carsismo, affinché l’area sia classificata come carsica.
In riferimento allo specifico territorio comunale di Cornedo Vicentino, si riporta la
denominazione dell’area carsica specifica di appartenenza:

Gruppo Montuoso:
V ML 13: Dorsale Trissino-Castelvecchio
Limiti (da ovest verso nord): Montebello Vicentino, Val Chiampo, Passo della Scagina,
margine settentrionale cresta Campodavanti-Cima Marana, cresta M. Turrigi, S. Quirico,
Valle dell'Agno fino a Montecchio Maggiore, Montebello Vicentino.
V ML 14: Area Faedo-Mucchione
Limiti (da ovest verso nord): S. Quirico, cresta del M. Castrazzano-Scandolara, Schio,
margine nordorientale area collinare per S. Vito di Leguzzano-Malo, Priabona, Valle del T.
Poscola, Cereda, Valle dell'Agno fino a Valdagno-S. Quirico.
VT ML 15: Sistema di dorsali dei Lessini sud-orientali
Limiti (da ovest verso nord): Montecchio Maggiore, Valle dell’Agno fino a Cereda, Valle del
T.Poscola, Priabona, Malo, margine sudorientale area collinare per isola Vicentina-Vicenza,
margine meridionale area collinare per Creazzo-Sovizzo-Montecchio Maggiore.

Si richiamano di seguito le direttive per le aree carsiche riportate all’art. 14 delle Norme del
PTCP:
    1. Lo strumento urbanistico comunale recepisce le aree carsiche identificate dal PTCP
      nella relazione e nella tav. 3 “Sistema ambientale”.
    2. I Comuni, in sede di pianificazione, dettagliano le aree carsiche mediante la
      compilazione di apposite schede e l’elaborazione di cartografie atte alla loro
      perimetrazione, avvalendosi nello specifico di studi idrogeologici di dettaglio.
    3. I Comuni, di concerto con Regione e Provincia, dettano apposita normativa per la
      loro conservazione e valorizzazione.

In fase di adeguamento al piano provinciale, il PRC dovrà ottemperare alle direttive del
PTCP, anche inpiduando eventuali invarianti di natura geologica nella tav. 2 – Carta delle
Invarianti e disciplinando tali elementi nelle Norme Tecniche, definendo direttive e
prescrizioni per la loro tutela e valorizzazione.


Aree di emergenza per la Protezione Civile (art. 15 Norme)
Per le aree di emergenza riportate nel Piano Comunale di Protezione Civile, si fa presente
che, qualora il PAT indichi in tali ambiti destinazioni tali da pregiudicare la funzionalità delle
stesse ai fini del loro utilizzo in situazioni di emergenza, il comune dovrà provvedere
all’inpiduazione di altre aree parimenti idonee.


2. SISTEMA AGROFORESTALE
[rif: tav. 3, 5; Norme titolo III]
                                                 18
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




Aree Rurali
Il PTCP recepisce la sudpisione del territorio rurale effettuata dal PTRC distinguendo le
seguenti quattro categorie di aree agricole:

    a.  Aree  di agricoltura periurbana;
    b.  Aree  agropolitane;
    c.  Aree  ad elevata utilizzazione agricola;
    d.  Aree  ad agricoltura mista a naturalità diffusa;

Le direttive generali per le aree rurali (art. 22) del PTCP stabiliscono che i Comuni, in sede di
PRC, “evitano di norma lo sviluppo insediativo nelle aree di agricoltura mista a naturalità
diffusa e nelle aree ad elevata utilizzazione agricola (terre fertili).”

Tutto il territorio comunale è inpiduato dal PTCP come “Aree di agricoltura mista a
naturalità diffusa”.

Il PAT non effettua una puntuale perimetrazione delle aree rurali. In fase di
adeguamento al piano provinciale, il PRC dovrà effettuare la perimetrazione
puntuale delle aree rurali ai sensi dell’art. 22 delle Norme del PTCP, disciplinandole
coerentemente con le norme del piano provinciale.


Zone agricole di particolare pregio (art. 55)
Il PTCP inpidua la presenza nel territorio comunale di prati stabili.
Il PAT delimita tale tematismo all’interno della carta “Uso del suolo” e demanda (art. 53
NTA) al PI lo studio dettagliato di tali ambiti indicando i valori per le politiche della loro
tutela:
  ricercare e mantenere il loro valore naturalistico;
  contenere la perdita dovuta all'eventuale sviluppo urbanistico, all'estensione dei
  seminativi e all'avanzamento delle aree boschive.



3. PREVENZIONE INQUINAMENTO
[rif: Norme titolo IV]
Si richiamano le direttive del PTCP contenute nel titolo IV delle Norme, relative alla tutela
dall’inquinamento acustico, dalle emissioni luminose, dai campi elettromagnetici, dal radon
ed in generale per le risorse aria, acqua, suolo, e per le risorse energetiche.

Geotermia
Visto l’art. 29.5 delle Norme del PTCP relativamente agli impianti di scambio termico chiuso
ed aperto, si richiama il “regolamento per la realizzazione di impianti di scambio termico con
sonde geotermiche a circuito chiuso” approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n.
40 del 31/05/2011.


4. RISCHIO INCIDENTE RILEVANTE
[rif: tav. 2; Norme titolo V]

                                                 19
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Non sono inpiduate nel territorio comunale aziende che rientrano nel campo di applicazione
degli artt. 6 e 8 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334 s.m.i.
Si invita il comune a verificare se le aree a rischio di aziende presenti in aree confinanti con il
territorio comunale possano interessare il territorio comunale.


5. VINCOLI
(rif: tav. 1; Norme titolo VI]
I vincoli riportati nella tav. 1 del PTCP risultano dettagliati nella tav. 1 del PAT. Si tratta nello
specifico di:
- Vincolo paesaggistico D.Lgs. 42/2004 parte III
   Nel dettaglio:
   • Parco Villa Tassoni
   • Parco Pretto
   • Viale dei Platani
   • Colle San Sebastiano
- Corsi d’acqua, Corsi d’acqua principali e corsi d’acqua minori (ai sensi del r.d. 523/1904 e
   r.d. 368/1908) – Corsi d’acqua Zone di tutela e fasce di rispetto (Art. 41 L.R. 11/2004)
   (Rif. al P.T.C.P. – Artt. 10 e 29 – Tav. 1.1.B – 2.1.B e 3.1.B) (Rif. alla L..R. 11/2004 –
   Art. 41 comma l, lettera g)
- Aree Boscate
- Vincolo monumentale D.Lgs. 42/2004 - Parte II
- Vincolo idrogeologico-forestale R.D.L. 30.12.23, n. 3267
- Vincolo sismico O.P.C.M. 3274/2003 - Zona 3
- Aree a rischio Idraulico e Idrogeologico in riferimento al P.A.I.

Nel PAT sono riportati inoltre gli elementi generatori di vincolo - fasce di rispetto:
- Infrastrutture stradali – Centro Abitato – Fasce di rispetto esterne ai centri abitati
- Elettrodotti / Fasce di rispetto
- Metanodotto / Fasce di rispetto
- Risorse idropotabili (pozzi, sorgenti) / Fasce di rispetto
- Cimiteri / Fasce di rispetto
- Allevamenti zootecnici
- Impianti di comunicazione elettronica ad uso pubblico/Telefonia mobile

In relazione ai contenuti del PTCP, la tav. 1 del PAT contiene inoltre:
- centri storici
- Sito di Importanza Comunitaria

In merito alla inpiduazione dei vincoli da parte dei Comuni si richiama quanto contenuto
nelle Norme del PTCP (art. 34):
a. I Comuni inpiduano, utilizzando la carta tecnica regionale a scala di maggior dettaglio,
l’esatta delimitazione topografica dei vincoli e degli ambiti dei Piani di livello superiore che
insistono sul proprio territorio. Sulla stessa cartografia dovranno essere riportate le
delimitazioni delle aree alle quali non si applica la disposizione di cui al comma 1, lettere a),
b), c), d), e), g), h), l), m) dell’art.142 del D.Lgs 42/2004. Copia della cartografia e dei
relativi shape file, redatti secondo le codifiche regionali, devono essere trasmessi alla
Provincia di Vicenza.
b. I Comuni in applicazione dell’art. 142 del D.Lgs. 42/2004 provvedono ad aggiornare i
propri strumenti urbanistici secondo le deliberazioni del Consiglio Regionale n. 84
dell’08.10.1998 e della Giunta Regionale 2186 del 16.07.2004.
                                                  20
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Si richiede che tali informazioni siano contenute nel Quadro Conoscitivo del PAT e riportate
nel Piano degli Interventi.

Si dà atto che l’art 6 delle NT del PAT, contenente le norme generali relative ai vincoli e
pianificazione sovraordinata riportati in tav. 1, stabilisce che “Gli ambiti e gli immobili
vincolati inpiduati nella tav. 1 del PAT hanno valore ricognitivo e non esaustivo. La mancata
indicazione nel PAT di ambiti o immobili che risultino vincolati a norma di legge non esime
dalla rigorosa applicazione della disciplina di cui ai successivi Articoli, ancorché non riportati
nel quadro conoscitivo. Analogamente, l’errata indicazione di ambiti o immobili vincolati nella
tav. 1 del PAT che non risultino vincolati a norma di legge, non comporterà l’applicazione
della disciplina di cui ai successivi Articoli, ancorché riportati nel quadro conoscitivo. Il venir
meno degli elementi generatori di vincolo e/o delle relative disposizioni di legge, a seguito di
modificazione degli stessi, fa venir meno la cogenza delle relative norme di tutela”.

Rete Natura 2000
Il territorio comunale è interessato dal sito della Rete Natura 2000, Sito di importanza
comunitaria (SIC IT3220039 Biotopo “Le Poscole”).
In relazione a tale aspetto è presente tra gli elaborati di piano l’elaborato V.Inc.A. –
Selezione di Screening ai sensi della D.G.R. 3173 del 10 ottobre 2006”.
Ai sensi della DGR n. 791 del 31/03/2009 la Commissione regionale VAS si esprime anche
sulla VINCA, pertanto si demanda al provvedimento n. 148 del 20/12/2012, con il quale la
Commissione Regionale VAS ha espresso il proprio parere favorevole con prescrizioni.

Piani d’Area
Il Comune di Cornedo Vicentino non è interessato da Piani di Area adottati o approvati.


6. RISORSE NATURALI
[rif: tav. 3; Norme titolo VII]

Ambiti naturalistici di livello regionale (rif: art. 19 PTRC; TAV. 1.2 PTCP)
La tav. 1.2 del PTCP riporta gli Ambiti naturalistici di livello regionale inpiduati dal PTRC
vigente all’art. 19. Il Comune di Cornedo Vicentino è interessato da un ambito naturalistico
di livello regionale nella parte nord-orientale del territorio comunale.
A tal proposito, il PAT dovrà dare riscontro al tematismo in relazione alle direttive del PTCP
(art. 35). Si propone di riportare il perimetro dell’ambito citato nella tav. 1 quale
“Pianificazione di livello superiore”.

Risorgive
Il PTCP non segnala la presenza di risorgive nel territorio comunale di Cornedo Vicentino.


7. CORRIDOI ECOLOGICI
[rif: tav. 3; Norme titolo VIII]
Il PAT inpidua per il territorio comunale un quadro di connessioni ecosistemiche coerente
con la programmazione provinciale tale da costituire la rete ecologica locale, strutturata in:
− Area nucleo, costituita dal sito SIC
− Zona di connessione naturalistica (stepping stone)
− Corridoio ecologico di PTRC

La rete ecologica comunale è disciplinata agli artt. 64, 65, 66 delle NTA del PAT.
                                                 21
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



8. BENI CULTURALI
[rif: tav. 1, 5; Norme titolo IX]
Centri Storici
Il PTCP inpidua la presenza di:
   - 1 centro storico di notevole importanza: Cornedo Vicentino;
   - 8 centri storici di grande interesse: Ambrosi (Gonzato), Cereda, Crestani,
     Fontanabuona (Lario), Grumo, Madonetta, S.Martino, Vigolo;
   - 8 centri storici di medio interesse: Bastianelli, Fini, Gobbi Alti, Gobbi Bassi, Guarde,
     Muzzolon, Palazzotto, Stivanelli.

Il PAT effettua la perimetrazione dei centri storici, definendo una specifica disciplina volta
alla tutela e valorizzazione degli stessi (artt. 15 e 75 NT).
La classificazione effettuata dal PTCP, solo richiamata in tav. 1 e all’interno delle norme del
PAT, dovrà trovare adeguata attuazione nel PI.

Ville Venete di Interesse provinciale
Il PTCP inpidua alla tav. 5 le Ville Venete, tutelate o meno ai sensi del D.Lgs 42/2004,
risultanti dal catalogo “La Provincia di Vicenza”, pubblicato dall’Istituto Regionale per le Ville
Venete, riconoscendo a tutte un interesse provinciale.
3. Il PTCP dispone una apposita e specifica normativa di recupero, valorizzazione e tutela
applicabile alle ville venete, persificandola in funzione delle loro caratteristiche peculiari e
del valore documentale ad esse attribuito.
4. Con riferimento alle risorse culturali il PTCP inpidua nel proprio territorio:
a. LE VILLE VENETE DI INTERESSE PROVINCIALE
b. LE VILLE VENETE DI PARTICOLARE INTERESSE PROVINCIALE
c. LE VILLE DEL PALLADIO

Le ville inpiduate nel comune di Cornedo Vicentino:

Ville Venete di Interesse provinciale, art. 45      -    Villa Gonzati, Zenere
                             -    Villa Neri, Gonzati, Franzani, Maffei,
                                 Brunelli Bonetti, detta "Veronica"
                             -    Villa Trettenero
                             -    Villa Gonzati, Tonin
                             -    villa Gonzati, Ghellini, Mozzi
                             -    Villino Gonzati, Ghellini, Mozzi, Detto
                                 "Casa Dei Mati”
                             -    Villa Trissino, Negri Bevilacqua, Tonini,
                                 Albanese
Ville  Venete   di  particolare  interesse -       Villa Trissino
provinciale (allegato A), artt. 45, 46
Ville del Palladio (allegato B), artt. 45, 46, 47 nessuna

Il PAT recepisce il contesto figurativo della villa di particolare interesse provinciale “Villa
Trissino”, riportandolo correttamente nelle tavv. 2 e 4.
La disciplina è definita coerentemente al piano provinciale all’art. 20 delle NTA.
Si prende atto che il PAT ha provveduto ad inpiduare i contesti figurativi delle ville di
interesse provinciale ai sensi dell’art. 45 delle Norme del PTCP.

Sistema dei gradi alberi
L’allegato C alle Norme del PTCP “Sistema dei Grandi Alberi” segnala la presenza di:
                                                    22
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



-  Ligustro, Parco Pretto
-  Cipresso, Colle San Sebastiano - Via San Sebastiano
-  Farnia Villa Veronica - Via Garibaldi

Ai sensi dell’art. 57 delle Norme il Comune detta misure specifiche per la tutela e la
conservazione dei grandi alberi dell’elenco di cui all’allegato C, vietando tutti gli
interventi che possano comprometterne l’integrità.
Il PAT riporta nella tav. 2 – Carta delle Invarianti, l’inpiduazione dei grandi alberi presenti
nel territorio comunale come riportata nell’Allegato C “Sistema dei grandi alberi” delle
Norme del PTCP.
Tali elementi sono disciplinati all’art. 20.E delle NTA del PAT.

Atlante del patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico della
Provincia di Vicenza

Ambiti di paesaggio PTRC                 14 - Prealpi Vicentine

In relazione agli ambiti inpiduati dall’Atlante ricognitivo degli ambiti di paesaggio del nuovo
PTRC, Il comune di Cornedo Vicentino ricade nell’ambito di Paesaggio n. 14 - Prealpi
Vicentine.
L’allegato D alle Norme del PTCP, Atlante del patrimonio culturale, architettonico,
archeologico e paesaggistico della Provincia di Vicenza, sulla base degli ambiti paesaggistici
dell’Atlante Ricognitivo degli Ambiti di Paesaggio del nuovo PTRC, restituisce i beni
paesaggistici e culturali presenti nel territorio della Provincia di Vicenza, inpiduando
puntualmente sia gli elementi già soggetti a tutela mediante gli articoli 10 (ex L.
1089/1939), 136 (ex L. 1497/1939) e 142 (ex L. 431/1985) del D. Lgs. N. 42/2004, sia
quelli che non rientrano in tale regime di tutela.
Per tali ambiti valgono gli obiettivi e indirizzi di qualità paesaggistica riportati nell’allegato D.
Il PAT richiama disciplina all’art. 70 delle NT L’Ambito strutturale di paesaggio delle Prealpi
Vicentine – Ambito di paesaggio n. 14 – “Prealpini Vicentine”, con riferimento al P.T.R.C. –
Punto 4 – Obiettivi e indirizzi di qualità paesaggistica – Punti 3 b,d – 8 a,b,I – 9 a,b – 10
a,b,c – 11 a,d – 16 a,b – 18 a,b – 21 a,c,d,e – 26 – 37 d).

Elementi di pregio paesaggistico segnalati dal PTCP nel territorio comunale:

Manufatti dell’Archeologia Industriale (tav. 5, art. 43 −     ex ferrovia
Norme)                           −   ex stazione ferroviaria
Siti a rischio archeologico (allegato F, art. 41 Norme)               /
Agri centuriati (tav. 5, art. 41 Norme)                       /
Centri di Spiritualità e dei Grandi Edifici Monastici (tav.             /
5, art. 50 Norme)
Città Murate, dei Manufatti Difensivi e Siti Fortificati               /
(tav. 5, art. 51 Norme)
Luoghi ed elementi della Grande Guerra (tav. 5, art. 52               /
Norme)
Sistema Museale (tav. 5, art. 53 Norme)                       /
Linee e Stazioni Ferroviarie Storiche (tav. 5; allegato E, −   Stazione di Cornedo
art. 54 Norme)
Architettura del Novecento (rif: PTRC, Norme, allegato A               /
– Progetto architetture del Novecento nel Veneto; PTCP,
art. 54 Norme)
Strade storiche (art. 56 Norme)                           /
                                                  23
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Altri beni storico-culturali (allegato D, art. 58 Norme)     −  Parco Villa Trattenero
                                 −  Parco Pretto
                                 −  Parco Villa Rossato (nel PAT: Maglio di
                                   Sopra)

Il PAT recepisce l’indicazione dei parchi e giardini storici di cui al PTCP nelle tav. 2 e 4, con
relativa disciplina agli artt. 60 e 20.C delle NT.

Il PAT recepisce altresì l’indicazione dei manufatti di archeologia industriale di cui al PTCP
nelle tav. 2 e 4, con relativa disciplina all’art. 20.D delle NT.
In relazione alle prescrizioni contenute nelle NT del PAT all’art. 20.D, si evidenzia che non
appare corretto subordinare gli interventi sui manufatti di archeologia industriale
all’autorizzazione paesaggistica di cui all’art. 146 del D.Lgs. 42/2004, qualora tali elementi
non siano soggetti alla disciplina del citato Decreto, pertanto si propone lo stralcio del primo
comma dell’art. 20.D.

Ambiti di interesse naturalistico e paesaggistico da tutelare e valorizzare
Nel territorio provinciale sono inpiduati e riportati nella tav. 5, gli “Ambiti di
interesse naturalistico e paesaggistico da tutelare e da valorizzare”:
Risulta richiamato l’ambito di interesse paesaggistico da tutelare e valorizzare di cui all’art.
59 delle Norme PTCP, con perimetrazione persa.


9. SISTEMA INFRASTRUTTURALE E DELLE RETI DI COMUNICAZIONE
[rif: tav. 4; Norme titolo X]

Ai sensi dell’art. 61 delle Norme del PTCP, nell’attuazione delle trasformazioni previste dal
PAT dovranno essere seguiti i seguenti criteri di progettazione e di valutazione
nell’inpiduare gli spazi per il soddisfacimento di nuovi bisogni abitativi:
a. inpiduazione di regole compositive per le nuove addizioni edilizie in sintonia con i
  caratteri urbanistici ed architettonici degli insediamenti esistenti (altezza degli edifici, tipi
  edilizi, allineamenti, tipi di copertura, materiali costruttivi ed elementi decorativi), con
  particolare attenzione nei casi in cui si intervenga con completamenti edilizi e/o
  saturazione di lotti interclusi;
b. nei casi di progetti di nuova edificazione in aree a contatto con il territorio rurale, dovrà
  essere opportunamente valutato l’inserimento eco sistemico e paesistico dell’intervento;
c. attribuzione agli interventi di trasformazione urbana ed ai nuovi insediamenti di quote
  significative di aree destinate a verde, prevedendo la massima continuità delle stesse e
  inpiduando collegamenti con i parchi urbani, i giardini e gli spazi pubblici esistenti;
d. localizzazione degli standard, in particolare delle aree verdi, nel caso di nuova
  edificazione, garantendo la realizzazione di zone di filtro con le aree limitrofe,
  specialmente se sottodotate;
e. previsione dell'accorpamento delle aree a standard (verde e parcheggi) necessarie ad
  ogni singolo intervento (trasformazione urbanistica e nei progetti unitari), in spazi
  adeguatamente ampi e fruibili e progettati in modo da costituire spazi riconoscibili per
  forma e dimensione. La localizzazione di suddette aree dovrà essere inpiduata in modo
  da ottenere un ordinato disegno urbano;
f.  il reperimento di aree da destinare a verde pubblico per gli interventi di trasformazione
   urbana in prossimità dei corsi d'acqua, che dovrà avvenire prioritariamente attraverso la
                                                     24
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



  riqualificazione e valorizzazione delle sponde fluviali, creando fasce continue di verde atte
  a garantire il collegamento tra le perse parti del territorio.
g. previsione di incentivi per la realizzazione di edifici di ogni tipologia che applichino i
  principi di qualità architettonica ,dell’efficienza energetica, della sostenibilità ambientale,
  e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.


Il sistema della mobilità

Previsioni di nuova viabilità di progetto -         Superstrada Pedemontana Veneta
PTCP:                            (viabilità di progetto di primo livello)
                     -         Variante alla SS 246 (collegamenti con
                               tracciato da definire di secondo livello)

Recepimento nel PAT:                  -  Il PAT nella tav. 4 recepisce il tracciato
                               della Superstrada Pedemontana Veneta e
                               quello della Variante alla S.S. 246
                               inpiduato negli elaborati del PTCP.

In generale, relativamente alle previsioni infrastrutturali del PAT che interessano la viabilità
provinciale, le fasi della progettazione dovranno essere concordate con l’Amministrazione
Provinciale.
Sentito il Settore LL.PP. della Provincia, si richiama il protocollo d’intesa per il progetto della
variante alla SP 246 sottoscritto in data 20/02/2013 tra la Regione, la Provincia ed i comuni
della Valle dell’Agno. gli elaborati del PAT dovranno essere coerenti con tale documento.
Il competente ufficio provinciale ha in particolare comunicato che: “Il livello di progettazione
approvato con il protocollo d'intesa può configurarsi come uno studio di fattibilità e in
relazione a quanto specificato all'art.63 (p.to 2) delle norme di PTCP si tratta di viabilità di
secondo livello.
Il PTCP (ma anche le altre normative di settore) non assegna ai PAT una valenza vincolistica
specifica (tipo PRG o PI) visto il livello della progettazione non ancora sufficientemente
definito. Peraltro l'art. 63 del PTCP (p.to 3) specifica che i tracciati viarii inpiduati devono
essere salvaguardati rispetto ad altre forme di urbanizzazione.
In base a tali considerazioni si ritiene che quanto previsto nel protocollo debba essere tenuto
nella debita considerazione nel PAT che dovrà recepirne le finalità in un "tracciolino/segno
grafico" simile e comunque riferito, con la funzionalità indicata nel protocollo, alla
competenza territoriale del comune redattore del Piano.”


10.INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E DEL TURISMO
[rif: tav. 4; Norme titolo XI]

Insediamenti produttivi
Verifica con le azioni del PTCP
Il PTCP inpidua quali aree produttive ampliabili: l’area situata lungo il Torrente Agno, a
ovest del territorio comunale, area intercomunale che interessa anche il comune di
Valdagno; l’area a est lungo la SP 246, area intercomunale che interessa anche il comune di
Castelgomberto.

                                                     25
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Si evidenzia che l’area sovracomunale che si sviluppa nei territori comunali di Cornedo
Vicentino e Valdagno è inpiduata dal PTCP quale piattaforma produttiva di rango regionale,
in coerenza con il PTRC adottato. Per tale ambito valgono le direttive di cui all’art. 73 delle
Norme del PTCP, correttamente richiamate dalle NTA del PAT.

Il PAT inpidua gli ambiti preferenziali per lo sviluppo produttivo secondario nell’ ATO 2;
all’interno di tale ATO, il PI inpiduerà le specifiche localizzazioni delle nuove zone
produttive e/o di quelle da riqualificare (art. 33.C delle NT).

Si richiamano le direttive del PTCP per le aree produttive ampliabili (art. 67 Norme), per le
quali è ammesso un ampliamento massimo del 10% della superficie produttiva inpiduata
dagli strumenti urbanistici vigenti.

Rispetto al carico produttivo residuo di PRG, pari a 100662 mq, il PAT propone per l’ATO 2 un
carico aggiuntivo di 10.000 mq, quantità compatibile con i limiti previsti dal PTCP.
Sono previsti inoltre 4000 mq di carico aggiuntivo per l’ATO 3.

Il PAT recepisce pienamente le strategie del PTCP per le aree produttive, richiamando
compiutamente le direttive del piano provinciale agli artt. 48 e 49 delle NTA, anche con
esplicito riferimento al limite del 10% previsto dal piano provinciale per le aree produttive
ampliabili.

Rilevato che il PAT riporta nella tav. 4 il perimetro delle “aree produttive ampliabili”, così
come desunto dal Quadro Conoscitivo del PTCP, si precisa che il PTCP (ART. 66 Norme),
stabilisce che “il PAT ed il PI, ciascuno per quanto di competenza, precisano i confini e gli
ambiti delle aree produttive localizzate nel territorio comunale, disponendo per ciascuna di
esse apposita disciplina urbanistica in conformità a quanto disposto dal PTCP”.
Lo stesso atto di indirizzo regionale introdotto con DGR 828/2006, del resto, specifica “come
le differenti scale di redazione degli strumenti inscrivano tra le operazioni di "adeguamento",
anche quegli affinamenti ascrivibili alla maggiore precisione dello strumento di scala di
maggior dettaglio”. Pare opportuno dunque precisare che il perimetro “aree produttive
ampliabili” indicato in tav. 4 è da ritenersi indicativo e deve essere considerata come area
ampliabile l’area produttiva inpiduata dallo strumento urbanistico comunale vigente.
L’effettiva classificazione delle aree è determinata in ogni caso dallo strumento urbanistico
operativo comunale (PI).

Si rileva che ai sensi dell’art. 45 delle NT le “Linee preferenziali di sviluppo insediativo
(produttivo)” rappresentate in tav. 4 sono riferite nello specifico a: Produttivo secondario –
Commerciale – Direzionale.

Infine, la realizzazione degli interventi di ampliamento e di espansione produttiva deve
essere assoggettata a particolari prescrizioni finalizzate a migliorare l’inserimento degli
interventi stessi nel contesto edificato ed ambientale.
In particolare, devono sempre essere garantiti adeguati spazi di filtro tra attività produttive e
insediamenti residenziali e vanno evitati interventi che ne comportino la frammistione.

Commercio
Ai sensi della LR 11/2004, art. 13 lett. j il PAT “…detta i criteri per l'inpiduazione di ambiti
preferenziali di localizzazione delle grandi strutture di vendita e di altre strutture alle stesse
assimilate”

                                                 26
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



L’art 74 delle Norme Tecniche del PAT (Criteri per l'inpiduazione di ambiti preferenziali di
localizzazione delle grandi strutture di vendita e di altre strutture alle stesse assimilate)
prevede che “Il PAT non inpidua ambiti preferenziali di localizzazione delle grandi
strutture di vendita e di altre strutture alle stesse assimilate”.
Al proposito, per il comune di Cornedo Vicentino il PTCP non preclude la possibilità di
attivazione di grandi strutture di vendita, a condizione che siano soddisfatti i requisiti di cui
all’art. 77 delle norme.
Si rileva la necessità di aggiornare l’art. 42 delle Norme Tecniche del PAT in
riferimento ai contenuti del PTCP in merito a tale argomento, in quanto risulta
citato erroneamente l’art. 23 delle Norme del piano provinciale.
Si richiama inoltre la nuova LR 50/2012 “politiche per lo sviluppo del sistema
commerciale nella Regione del Veneto”.
In tal senso le NT del PAT dovranno essere opportunamente adeguate.
Si rileva che, ai sensi dell’art. 45 delle NT, le “Linee preferenziali di sviluppo insediativo
(produttivo)” rappresentate in tav. 4 sono riferite nello specifico a: Produttivo secondario –
Commerciale – Direzionale.

Turismo
Per il turismo non sono previste nuove quantità di superficie nel dimensionamento del piano.
Il PAT non prevede specifiche strategie, ma definisce alcune direttive per il PI, che dovrà
dettare norme sulle destinazioni d’uso e sugli interventi ammissibili per gli edifici esistenti,
compresa la possibilità del turismo rurale ed ecologico.

L’art. 50 delle NTA disciplina nello specifico gli agriturismi, stabilendo che il PI incentiva la
formazione e lo sviluppo degli agriturismi favorendo il recupero ed il riuso del patrimonio
edilizio esistente e privilegiando gli interventi orientati alla promozione dei prodotti agricoli
locali.


11.PIANIFICAZIONE COORDINATA
[rif: tav. 4; Norme titolo XIII]
Il comune di Cornedo Vicentino rientra nell’ambito complesso per la formazione del PATI
tematico “Policittà Alto Vicentino”.


12.PAT SEMPLIFICATI
[rif: tav. 4; Norme titolo XIV]
Il comune di Cornedo Vicentino non rientra nell’elenco di comuni che possono redigere il PAT
in forma semplificata ai sensi dell’art. 95 delle Norme del PTCP.



OSSERVAZIONI
Il Comune di Cornedo Vicentino con provvedimento della Giunta Comunale n. 95 del
26/06/2012 ha preso atto della conclusione della fase di deposito e del periodo di
presentazione delle osservazioni. Da tale Deliberazione risulta che siano pervenute al
Comune :

                                                 27
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



  •  n. 33 osservazioni al PAT entro il periodo destinato alle osservazioni;

  •  n. 8 osservazioni al PAT fuori dal termine il periodo destinato alle osservazioni;

  •  n. 3 osservazioni al Rapporto Ambientale entro i termini e nessuna fuori termine.
Con nota prot n. 14056 del 14/08/2012 (acquisita agli atti della Provincia al prot. n. 62039
del 23/08/2012) il Comune di Cornedo Vicentino ha tramesso alla Provincia di Vicenza le
osservazioni al PAT adottato dal Comune.
Direttamente agli Uffici del Settore Urbanistica non risulta siano pervenute osservazioni
(come da certificazione prot. n. 36352 del 15/05/2012).

Con nota prot. n. 5204 del 21/01/2013 la Provincia di Vicenza ha chiesto alla Regione di
trasmettere copia delle osservazioni, che potrebbero essere pervenute direttamente alla
Regione del Veneto. La Regione Veneto, con nota prot. n. 42673 del 29/01/2013 , prot.
Provincia 8406 del 01/02/2013, ha comunicato che non sono pervenute osservazioni.

Come stabilito all’art. 15 della L.R. 11/2004, la valutazione delle osservazioni sarà eseguita
nell’ambito della Conferenza dei Servizi, alla quale parteciperanno gli enti interessati e,
qualora si riscontri un consenso in sede di conferenza, il piano si intenderà approvato, salvo
ratifica da parte della Giunta Provinciale e pubblicazione del Piano sul BUR.

Le osservazioni sono state valutate sulla base dei seguenti indirizzi.

A) NON PERTINENTI: Le osservazioni si ritengono non pertinenti, e quindi non accoglibili, se
interessano i seguenti argomenti:

a.1) il tema o l’oggetto dell’osservazione deve essere affrontato da uno strumento urbanistico
comunale di livello inferiore (P.I. o P.U.A.) in quanto ai sensi dell’art. 17 della. L.R. 11 deve:
- sudpidere il territorio comunale in zone territoriali omogenee;
- inpiduare le aree in cui gli interventi sono subordinati alla predisposizione di PUA o di comparti
  urbanistici, le destinazioni d'uso e gli indici edilizi;
- definire le modalità di intervento sul patrimonio edilizio esistente da salvaguardare;
- definire le modalità per l'attuazione degli interventi di trasformazione e di conservazione;
- definire e localizzare le opere e i servizi pubblici e di interesse pubblico nonché quelle relative a reti
  e servizi di comunicazione;
- inpiduare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli eventuali
  ampliamenti, nonché quelle da trasferire a seguito di apposito convenzionamento;
- dettare la specifica disciplina con riferimento ai centri storici, alle fasce di rispetto e alle zone
  agricole;
- dettare la normativa di carattere operativo derivante da leggi regionali di altri settori con
  particolare riferimento alle attività commerciali, al piano urbano del traffico, al piano urbano dei
  parcheggi, al piano per l’inquinamento luminoso, al piano per la classificazione acustica e ai piani
  pluriennali per la mobilità ciclistica;
- definire minori distanze rispetto a quelle previste dall'articolo 9 del decreto del Ministro per i lavori
  pubblici 20 aprile 1968, n. 1444.

a.3) il tema o l’oggetto dell’osservazione deve essere affrontato all’interno della disciplina
specifiche di settore (es. leggi sanitaria per i vincoli cimiteriali…);

B) PERTINENTI sul PAT: Le osservazioni appartenenti a questo gruppo sono pertinenti con lo
strumento urbanistico del PAT. Si propone di valutare le osservazioni sulla base dei seguenti criteri:


                                                     28
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



b1) viabilità esistente: riclassificazione delle strade e delle relative fasce di rispetto. Il PAT intende
indicare soltanto la viabilità esistente pubblica o privata di pubblico interesse. Qualora tratti di strada
non avessero le caratteristiche sopra richiamate, l’osservazione è accoglibile stralciando la viabilità
nella tavola n. 1. Viceversa nel caso opposto il tratto di strada viene riportato in tavola 1.

b2) osservazioni relative alle zone assoggettate a tutela Si propone di confermare l’obiettivo
preminente della tutela del bene indicato dal PAT precisando a livello normativo il grado di flessibilità
demandato al successivo PI.

b3) modifica dei limiti dell’edificazione diffusa: richieste di modifica dei perimetri delle
edificazione diffusa o introduzione di nuove aree di edificazione diffusa. Ricordando i limiti di flessibilità
delle NTA del PAT e ribadendo che le potenziali trasformazioni devono essere coerenti con gli elementi
storico-formali degli insediamenti esistenti più prossimi e devono pentare opportunità di
riqualificazione urbanistico-edilizia e degli spazi delle corti, si ritengono accoglibili le osservazioni che
propongono modifiche dei perimetri inpiduati dal PAT adottato qualora siano finalizzati a
ricomprendere porzioni di territorio funzionalmente collegate al nucleo abitato;

b4) modifica dell’urbanizzazione consolidata: richieste di modifica dei limiti dell’urbanizzazione
consolidata. Ricordando i limiti di flessibilità delle indicazioni del PAT delle NTA si ritengono accoglibili
le osservazioni relative a:
− il riconoscimento dell’effettivo stato dei luoghi (giardino privato, viabilità di accesso…);

b5) modifica dei limiti fisici alla nuova edificazione: fatti salvi i gradi di flessibilità indicati dal PAT
si ritengono accoglibili le osservazioni che:
− risultino coerenti con il Documento preliminare discusso in sede di concertazione;
− non comportino stravolgimenti dell’assetto insediativo proposto dal PAT;
− non compromettano l’integrità degli ambiti di tutela (invarianti, contesti figurativi, pertinenze
   scoperte, rete ecologica, coni visuali…);
− richiedano l’appoggio su elementi fisici riconoscibili (carrarecce, viabilità, discontinuità,
   recinzioni…);
Si ritiene altresì ammissibile lo stralcio di porzione di ambiti di trasformazione qualora non sia
compromessa la possibile attuazione delle porzioni rimanenti.

b6) edificabilità in zona agricola: per garantire gli obiettivi di tutela e risparmio del territorio
agricolo indicati dalla L.r. 11 e dai successivi atti di indirizzo si ritiene di confermare all’esterno delle
aree di edificazione diffusa e delle aree di trasformazione indicate dal PAT esclusivamente gli interventi
ammessi ai sensi di legge (art. 44 L.r. 11/2004 – imprenditore agricolo, piano aziendale etc);

b7) modifiche o precisazioni normative: si ritengono accoglibili le osservazioni che comportano:
chiarimenti volti alla migliore lettura della normativa e alla coerenza con le norme di settore;

b8) modifiche cartografiche: si ritengono accoglibili le osservazioni che comportano:
− la conferma del PRG vigente o di sue varianti adottate o di piani urbanistici attuativi approvati (es.
  procedura conclusa successivamente all’adozione del PAT o ancora in itinere). Il criterio generale è
  di fare salve le previsioni esistenti tranne quelle in contrasto con gli elementi di tutela e le azioni
  strategiche (quali opere incongrue, aree di riqualificazione e riconversione, miglioramento della
  qualità urbana, area produttiva intercomunale…);
− l’inpiduazione di aree a servizi non ancora attuate indicandole come linee di sviluppo (con
  destinazione S o mista);
− la correzione di vincoli sulla base di indicazioni puntuali e integrative del quadro conoscitivo e
  all’adeguamento alla pianificazione di settore e sovraordinata (es. modifiche del PAI, conformità
  con il PTRC recentemente adottato…);
− la correzione delle aree di fragilità (aree soggette a dissesto, idoneità...) se supportate da
  approfondimento di indagine geologica e validato dal professionista incaricato per le analisi
  specialistiche del PAT;

                                                      29
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



b9) altre modifiche che non rientrano nelle tipologie precedentemente descritte: saranno
accoglibili nel rispetto dei seguenti criteri:
− coerenza con il Documento preliminare discusso in sede di concertazione;
− non comportino stravolgimenti dell’assetto insediativo proposto dal PAT;
− non comportino significative variazioni quantitative nel dimensionamento del PAT;
− non compromettano l’integrità degli ambiti di tutela (invarianti, contesti figurativi, pertinenze
  scoperte, rete ecologica, coni visuali…);

C) PERTINENTI sul Rapporto Ambientale: si ritengono accoglibili le osservazioni inerenti a:

c1) integrazione/aggiornamento dei dati utilizzati per l’analisi dello stato dell’ambiente;

c2) proposte per una migliore tutela del territorio.

Nel dettaglio la sintesi delle osservazioni e delle controdeduzioni che, rispetto alla proposta
presentata dal Comune, contengono alcuni approfondimenti, anche a seguito di un confronto
con il Settore Avvocatura della Provincia e con gli Uffici competenti per i persi aspetti:

  n. oss.   Data            sintesi osservazione      proposta di parere tecnico
         Protocollo
         osservante



N12/0001     13/03/2012    richiesta di trasformazione di area Vista la localizzazione dell’area e
         4829       da destinazione agricola ad area  rilevato che la proposta
         MICHELIN EUGENIA con capacità edificatoria      configurerebbe l’apertura di una
                                   nuova direttrice di sviluppo
                                   insediativo non contemplata nelle
                                   strategie del PAT, richiamati gli
                                   obiettivi generali di limitazione del
                                   consumo di suolo agricolo e di
                                   contenimento della dispersione
                                   insediativa definiti dal PAT e le
                                   specifiche disposizioni del PTCP, si
                                   esprime parere contrario
                                   all’accoglimento dell’osservazione.

                                   Pertanto si ritiene l'osservazione
                                   NON ACCOGLIBILE
N12/0002     13/03/2012    richiesta di trasformazione di area Rilevato che la richiesta
         4830       da destinazione agricola a zona con configurerebbe l’inpiduazione di
         MICHELIN ISOLINA capacità edificatoria        un’area di espansione residenziale
                                   separata dal tessuto edificato
                                   esistente, richiamati gli obiettivi
                                   generali di limitazione del consumo
                                   di suolo agricolo e di contenimento
                                   della dispersione insediativa definiti
                                   dal PAT e le specifiche disposizioni
                                   del PTCP e della LR 11/2004, si
                                   esprime parere contrario
                                   all’accoglimento dell’osservazione.

                                   Pertanto si ritiene l'osservazione
                                   NON ACCOGLIBILE

                                                       30
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



N12/0003     04/04/2012      comunicazione che gli indicatori  si prende atto e si provvede ad integrare
         6235         utilizzati non sono aggiornati   il documento con i dati aggiornati
         DIPARTIMENTO     all'ultima versione disponibile.
         PROVINCIALE     Richiesta di aggiornamento dati e  Pertanto si ritiene l'osservazione
         ARPAV DI VICENZA   revisione documento         ACCOGLIBILE




N12/0004     10/04/2012      richiesta di modifica di area    Premesso che il PAT non ha valore
         6427         edificabile in area agricola    conformativo della destinazione
         BICEGO LINO                       d’uso dei suoli e rilevato che le
                                     specifiche disposizioni di cui all’art.
                                     38 delle NT demandano al P.I. il
                                     compito di verificare e precisare le
                                     previsioni del PAT e definire le azioni
                                     più opportune per il conseguimento
                                     degli obiettivi dichiarati, si rinvia
                                     ogni ulteriore determinazione al
                                     successivo P.I.

                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE
N12/0005     13/04/2012      richiesta di trasformazione di area Rilevato che la richiesta
         6684         da destinazione agricola a zona   configurerebbe l’inpiduazione di
         BATTILANA MARIA   residenziale o commerciale     una nuova espansione in continuità
         LUISA
                                     con il tessuto edificato esistente,
                                     strategia non contemplata dal PAT,
                                     si evidenzia comunque che una
                                     parziale ridefinizione del perimetro
                                     dell’ambito di urbanizzazione
                                     consolidata inpiduato dal PAT
                                     potrebbe rientrare tra le possibilità
                                     previste dall’art. 5 delle Norme
                                     Tecniche del PAT.
                                     Si rinvia pertanto ogni
                                     determinazione al successivo P.I.,
                                     che dovrà verificarne l’ammissibilità
                                     in rapporto agli obiettivi generali ed
                                     alle prescrizioni definite dal P.A.T.
                                     con particolare riferimento
                                     all’accessibilità dell’area ed alla
                                     tutela del contesto ambientale e
                                     paesaggistico.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0006     13/04/2012      richiesta di modifica di perimetro di Rilevato che la richiesta
         6720         ZTO A2 di PRG con trasformazione configurerebbe una ridefinizione del
         PRETTO ERNESTO    di area con destinazione agricola e perimetro dell’ambito di
                   riduzione di area edificabile con
                                      urbanizzazione consolidata
                   destinazione residenziale
                                      inpiduato dal P.A.T. e considerato
                                      che tale modifica potrebbe rientrare
                                      tra le possibilità previste dell’art. 5
                                      delle Norme Tecniche del P.A.T., si
                                      rinvia ogni determinazione al
                                                         31
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




                                      successivo P.I. che dovrà verificarne
                                      l’ammissibilità in rapporto agli
                                      obiettivi generali, ai limiti stabiliti ed
                                      alle prescrizioni definite dal P.A.T.
                                      con particolare riferimento
                                      all’accessibilità dell’area ed alla
                                      tutela del contesto ambientale e
                                      paesaggistico.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0007     13/04/2012      richiesta di modifica di zona F6 di  Premesso che il P.A.T. non ha valore
         6721         PRG (parcheggio) in area       conformativo della destinazione
         XOTTA PIETRO     edificabile con destinazione     d’uso dei suoli e rilevato che le
                   commerciale o residenziale
                                      specifiche disposizioni di cui all’art.
                                      38 delle NT demandano al P.I. il
                                      compito di verificare e precisare le
                                      previsioni del P.A.T. e definire le
                                      azioni più opportune per il
                                      conseguimento degli obiettivi
                                      dichiarati,
                                      trattandosi di richiesta che non
                                      attiene ai contenuti del P.A.T., bensì
                                      dello strumento operativo (modifica
                                      di zone F), si rinvia ogni
                                      determinazione al successivo P.I.

                                  Pertanto si ritiene l'osservazione
                                  NON ACCOGLIBILE
N12/0008     13/04/2012   richiesta di modifica di area   Richiamati gli obiettivi generali di
         6722      agricola in area edificabile con  limitazione del consumo di suolo
         MONTAGNA ENNIO destinazione residenziale, area a agricolo e di contenimento della
                confine con ambito di edificazione
                                  dispersione insediativa definiti dal
                diffusa
                                  P.A.T. e le specifiche disposizioni del
                                  P.T.C.P, considerato che tale
                                  modifica potrebbe in parte rientrare
                                  tra le possibilità previste dell’art. 5
                                  delle Norme Tecniche del P.A.T., si
                                  rinvia ogni determinazione al
                                  successivo P.I. che dovrà verificarne
                                  l’ammissibilità in rapporto agli
                                  obiettivi generali ed alle prescrizioni
                                  definite dal P.A.T. con particolare
                                  riferimento all’accessibilità dell’area
                                  ed alla tutela del contesto
                                  ambientale e paesaggistico.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE




                                                          32
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



N12/0009     16/04/2012      non viene evidenziato alcun tema  non si controdeduce nel merito poiché
         6793         di osservazione in modo puntuale  l'osservazione è generica e non puntuale
         COMUNE DI                        e non inpidua alcun tema
         BROGLIANO
                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE



N12/0010     20/04/2012    modifica di area con destinazione    trattandosi di richiesta che non
         7090       residenziale Zona C2.4 di PRG      attiene ai contenuti del P.A.T., che
         BERTOLDI CLAUDIO soggetta a strumento attuativo in    ha riconosciuto l’area quale area di
                 zona di PRG ZTO C1 ad
                                     urbanizzazione programmata in
                 edificazione diretta
                                     relazione al vigente PRG, bensì dello
                                     strumento operativo, richiamate
                                     inoltre le misure di flessibilità di cui
                                     all’art. 5 delle NT, si rinvia ogni
                                     determinazione al successivo P.I.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0011     26/04/2012      richiesta di modifica di perimetro di trattandosi di richiesta che non
         7357         ambito di urbanizzazione       attiene ai contenuti del P.A.T., bensì
         TARQUINI NELLO    programmata (PUA di progetto di dello strumento operativo, si rinvia
                   PRG) con esclusione delle aree dal
                                      ogni determinazione al successivo
                   PUA
                                      P.I.
                                      si specifica che il PAT non ha valore
                                      conformativo della destinazione
                                      d’uso dei suoli, e, considerato che
                                      l’art. 39 delle NT, che disciplina le
                                      Aree di urbanizzazione
                                      programmata, stabilisce che il PI può
                                      effettuare lo stralcio delle zone non
                                      ancora convenzionate, si demanda
                                      ogni determinazione allo strumento
                                      operativo (PI), cui compete la
                                      definizione della destinazione d’uso
                                      delle aree.

                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE
N12/0012     27/04/2012      modifica dell'elaborato delle    Si demanda al parere dell’Ufficio
         7388         Fragilità con modifica delle NTA  Difesa del Suolo della Provincia
         CAROLLO       specifiche con possibilità di inserire
         GIULIETTA      la procedura di modifica delle zone
                   definite non idonee; richiesta di
                   trasformazione di fabbricato con    Pertanto si ritiene l'osservazione
                   destinazione agricola a        NON ACCOGLIBILE
                   destinazione residenziale


N12/0013     03/05/2012      richiesta di trasformazione di area Rilevato che la richiesta
         7693         con destinazione agricola in area  configurerebbe l’inpiduazione di
         ZATTARA FLAVIO    edificabile             una nuova espansione residenziale in
                                     continuità con il tessuto edificato
                                     esistente, strategia non contemplata
                                     dal PAT, si evidenzia comunque che
                                                         33
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




                                     una parziale ridefinizione del
                                     perimetro dell’ambito di
                                     urbanizzazione consolidata
                                     inpiduato dal PAT potrebbe
                                     rientrare tra le possibilità previste
                                     dall’art. 5 delle Norme Tecniche del
                                     PAT
                                     Si rinvia pertanto ogni
                                     determinazione al successivo P.I.
                                     che dovrà verificarne l’ammissibilità
                                     in rapporto agli obiettivi generali ed
                                     alle prescrizioni definite dal P.A.T.
                                     con particolare riferimento
                                     all’accessibilità dell’area ed alla
                                     tutela del contesto ambientale e
                                     paesaggistico, con particolare
                                     riferimento alla presenza di prati
                                     stabili.

                                   Pertanto si ritiene l'osservazione
                                   NON ACCOGLIBILE
N12/0014     04/05/2012   richiesta di trasformazione di area Rilevato che la richiesta
         7746      con destinazione agricola in area  configurerebbe l’inpiduazione di
         STOCCHERO ALIDA edificabile con destinazione    una nuova espansione insediativa
                 residenziale
                                   separata dal tessuto edificato
                                   esistente, richiamati gli obiettivi
                                   generali di limitazione del consumo
                                   di suolo agricolo e di contenimento
                                   della dispersione insediativa definiti
                                   dal P.A.T. e le specifiche disposizioni
                                   del PTCP e della LR 11/2004, si
                                   esprime parere contrario
                                   all’accoglimento dell’osservazione.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0015     04/05/2012      richiesta di inserimento di area   Rilevato che la richiesta
         7747         come zona potenzialmente       configurerebbe l’inpiduazione di
         ZOSO LUIGI      edificabile residenziale (zona F5 di una nuova linea di sviluppo
                   PRG non attuata)
                                      insediativo residenziale in adiacenza
                                      con il tessuto edificato esistente
                                      inpiduato dal PAT quale area di
                                      urbanizzazione consolidata
                                      prevalentemente produttiva,
                                      funzione consolidata in quanto l’area
                                      è riconosciuta peraltro quale
                                      piattaforma produttiva complessa
                                      regionale dagli strumenti di
                                      pianificazione di livello superiore
                                      (PTRC e PTCP), nonché area
                                      produttiva ampliabile dal PTCP,
                                      evidenziato quindi il contrasto con le
                                      strategie del PAT di una eventuale
                                      destinazione residenziale, si esprime
                                      parere contrario all’accoglimento
                                                        34
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




                                     dell’osservazione.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0016     04/05/2012      richiesta di modifica di perimetro di Premesso che il P.A.T. non ha valore
         7749         nucleo storico (zona A2 di PRG)    conformativo della destinazione
         DE FRANCESCHI    per riduzione di area edificabile   d’uso dei suoli e rilevato che le
         ANGELO
                                      specifiche disposizioni di cui all’art.
         DONATELLO
                                      38 delle NT demandano al P.I. il
                                      compito di verificare e precisare le
                                      previsioni del P.A.T. e definire le
                                      azioni più opportune per il
                                      conseguimento degli obiettivi
                                      dichiarati, si rinvia ogni ulteriore
                                      determinazione al successivo P.I.

                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE
N12/0017     09/05/2012   area di urbanizzazione          Considerato che l'assegnazione dei crediti
         8110      programmata (Pdl in corso di       edilizi avviene in sede di redazione del
         ROCCOBERTON PIO formazione) inpiduata nel PAT     P.I., si ritiene l’osservazione non
                 come area non idonea ai fini       pertinente
                 urbanistici nel tema compatibilità
                 idrogeologica Tav. fragilità,
                 richiesta che siano assegnati con
                 documento scritto i crediti edilizi   Pertanto si ritiene l'osservazione
                 relativi alla mancata realizzazione   NON ACCOGLIBILE
                 del PdL da usufruire in zona
                 ritenuta idonea dal PAT
N12/0018     09/05/2012   richiesta di trasformazione       Premesso che il PAT non ha valore
         8113      urbanistica di area avente        conformativo della destinazione
         BATTILANA    destinazione D1 di PRG vigente      d’uso dei suoli e rilevato che le
         PREFABBRICATI  soggetta a PUA approvato non
                                     specifiche disposizioni di cui all’art.
         S.p.A.     realizzato, in area con destinazione
                 residenziale e commerciale-       38 delle NT demandano al P.I. il
                 direzionale               compito di verificare e precisare le
                                     previsioni del PAT, rilevato inoltre
                                     che l’
                                     art. 42 delle NT stabilisce che Il P.I., sulla
                                     base di successivi approfondimenti
                                     nell’analisi e conoscenza del territorio,
                                     potrà inpiduare
                                     inoltre ulteriori ambiti, oltre a quelle
                                     segnalati dal P.A.T., diretti al
                                     miglioramento della qualità urbana e
                                     territoriale.
                                     si rinvia ogni ulteriore
                                     determinazione al successivo PI

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0019     09/05/2012      richiesta di riduzione di area    Premesso che il PAT non ha valore
         8126         edificabile e trasformazione in area conformativo della destinazione
         URBANI BENITO-    agricola in quanto condotta da    d’uso dei suoli e rilevato che le
         ZAUPA ROSA-     imprenditore agricolo per usi
                                      specifiche disposizioni di cui all’art.
         URBANI LAURA-    agricoli
         URBANI SILVANA                      38 delle NT demandano al P.I. il
         R.-URBANI SONIA                      compito di verificare e precisare le
                                      previsioni del PAT, si rinvia ogni
                                                           35
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




                                      ulteriore determinazione al
                                      successivo PI

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0020     10/05/2012      Chiede di inpiduare una porzione  Evidenziato che l’area non è interessata
         8150         edificabile all’interno della    da vincolo monumentale, ma che si tratta
         ROSSATO ATTILIO   proprietà e che venga ridotto il   di grado di tutela ambientale già previsto
                   vincolo monumentale esistente    dal PRG (zona A3 ville e complessi
                                      monumentali) confermata nel PAT quale
                                      parco e giardino storico, nonché area
                                      di paesaggio agrario da tutelare,
                                      si conferma la tutela ambientale inserita
                                      tra le strategie del PAT.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE




N12/0021     10/05/2012      richiesta che l’area di proprietà  Rilevato che la richiesta
         8228         venga adibita ad uso residenziale  configurerebbe l’inpiduazione di
         NICHETTI BRUNO    mediante attribuzione credito    una nuova espansione residenziale in
                   edilizio
                                      continuità con il tessuto edificato
                                      esistente, strategia non contemplata
                                      dal PAT, si evidenzia comunque che
                                      una parziale ridefinizione del
                                      perimetro dell’ambito di
                                      urbanizzazione consolidata
                                      inpiduato dal PAT potrebbe
                                      rientrare tra le possibilità previste
                                      dall’art. 5 delle Norme Tecniche del
                                      PAT. In tal senso
                                      si rinvia ogni determinazione al
                                      successivo P.I. che dovrà verificarne
                                      l’ammissibilità in rapporto agli
                                      obiettivi generali ed alle prescrizioni
                                      definite dal P.A.T. con particolare
                                      riferimento all’accessibilità dell’area
                                      ed alla tutela del contesto
                                      ambientale e paesaggistico, con
                                      particolare riferimento alla presenza
                                      di prati stabili.
                                      Si specifica inoltre che ai sensi
                                      dell’art. 36 LR 11/04 è il PI che
                                      inpidua e disciplina gli ambiti in cui
                                      è consentito l’utilizzo dei crediti
                                      edilizi.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE




                                                          36
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



N12/0022     10/05/2012      richiesta di modifica dell'art 22      Premesso che l'assegnazione dei
         8231         delle NTA con la precisazione che      crediti edilizi e l’inpiduazione degli
         ROCCOBERTON     gli edifici e i terreni inseriti nelle le  ambiti avviene in sede di redazione
         GIANFRANCO      aree non idonee e in frana siano
                                         del P.I., dato atto che l’art. 72 delle
                   oggetto di formazione di credito
                   edilizio                  NT “Modalità per la riqualificazione
                                         ambientale e credito edilizio –
                                         compensazione urbanistica”
                                         contempla già il concetto di “ambiti”
                                         in relazione ai quali è consentito
                                         l’utilizzo del credito edilizio, si dà
                                         atto che per mero errore materiale
                                         l’art. 23 inpidua esclusivamente gli
                                         edifici quali generatori di potenziale
                                         credito edilizio, e non anche le aree
                                         aventi una capacità edificatoria. Al fine di
                                         ovviare ad eventuali future
                                         problematiche interpretative della norma,
                                         si provvede quindi ad integrare la norma
                                         come segue: art 23, al paragrafo
                                         “direttive per il PI” ultimo capoverso,
                                         dopo le parole “per gli edifici” aggiungere
                                         le seguenti: “e per le aree aventi
                                         capacità edificatoria ai sensi del PRG
                                         vigente”


                                         Pertanto si ritiene l'osservazione
                                         PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
N12/0023     11/05/2012      richiesta di modifica di area con      Rilevato che la richiesta
         8265         destinazione agricola in area        configurerebbe l’inpiduazione di
         TONIN geom.     edificabile con destinazione        nuova edificazione in continuità con
         MARIO        commerciale D2
                                         il tessuto edificato esistente
                                         attraverso una parziale ridefinizione
                                         del perimetro dell’ambito di
                                         urbanizzazione consolidata
                                         inpiduato dal P.A.T. e considerato
                                         che tale modifica potrebbe rientrare
                                         tra le possibilità previste dall’art. 5
                                         delle Norme Tecniche del P.A.T., si
                                         rinvia ogni determinazione al
                                         successivo P.I., che dovrà verificarne
                                         l’ammissibilità in rapporto agli
                                         obiettivi generali ed alle prescrizioni
                                         definite dal P.A.T. con particolare
                                         riferimento all’accessibilità dell’area
                                         ed alla tutela del contesto
                                         ambientale e paesaggistico, con
                                         particolare riferimento alla presenza
                                         di prati stabili.

                                         Pertanto si ritiene l'osservazione
                                         NON ACCOGLIBILE




                                                              37
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



N12/0024     11/05/2012      richiesta di modifica di area con  Rilevato che la richiesta
         8266         destinazione agricola in area    configurerebbe l’inpiduazione di
         GRIGOLATO      edificabile con destinazione    nuove linee preferenziali di sviluppo
         ROMANO        residenziale
                                     insediativo, in parte in adiacenza e
                                     in parte separate dal tessuto
                                     edificato esistente, strategia non
                                     contemplata dal PAT, richiamati gli
                                     obiettivi generali di limitazione del
                                     consumo di suolo agricolo e di
                                     contenimento della dispersione
                                     insediativa definiti dal PAT e le
                                     specifiche disposizioni del PTCP e
                                     della LR 11/2004, si esprime parere
                                     contrario all’accoglimento
                                     dell’osservazione, ricordando
                                     comunque che
                                     parziali ridefinizioni del perimetro
                                     dell’ambito di urbanizzazione
                                     consolidata inpiduato dal PAT
                                     rientrano tra le possibilità previste
                                     dall’art. 5 delle Norme Tecniche del
                                     PAT, in ogni caso il PI dovrà
                                     verificarne l’ammissibilità in rapporto
                                     agli obiettivi generali ed alle
                                     prescrizioni definite dal PAT con
                                     particolare riferimento
                                     all’accessibilità dell’area ed alla
                                     tutela del contesto ambientale e
                                     paesaggistico, con particolare
                                     riferimento alla presenza di prati
                                     stabili.

                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE
N12/0025     11/05/2012      richiesta di modifica di area con  Rilevato che la richiesta
         8267         destinazione agricola in area    configurerebbe l’inpiduazione di
         GRIGOLATO      edificabile con destinazione    nuove linee preferenziali di sviluppo
         FEDERICO       residenziale
                                     insediativo, separate dal tessuto
                                     edificato esistente, strategia non
                                     contemplata dal PAT, richiamati gli
                                     obiettivi generali di limitazione del
                                     consumo di suolo agricolo e di
                                     contenimento della dispersione
                                     insediativa definiti dal PAT e le
                                     specifiche disposizioni del PTCP e
                                     della LR 11/2004, si esprime parere
                                     contrario all’accoglimento
                                     dell’osservazione.

                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE




                                                        38
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



N12/0026     11/05/2012      richiesta di riduzione di area     Premesso che il PAT non ha valore
         8303         edificabile prevista nel PAT come   conformativo della destinazione
         PIANA MARINO-    area di urbanizzazione         d’uso dei suoli, considerato che l’art.
         SOLDA' LUCIANO    programmata e trasformazione in
                                       39 delle NT, che disciplina le Aree di
                   area agricola in quanto di difficile
                   attuazione per condizioni fisiche   urbanizzazione programmata,
                                       stabilisce che il PI può effettuare lo
                                       stralcio delle zone non ancora
                                       convenzionate, si demanda ogni
                                       determinazione allo strumento
                                       operativo (PI), cui compete la
                                       definizione della destinazione d’uso
                                       delle aree.

                                       Pertanto si ritiene l'osservazione
                                       NON ACCOGLIBILE
N12/0027     14/05/2012      richiesta di modifica delle      Vista la localizzazione dell’area,
         8347         previsioni urbanistiche del PRG di   rilevato che la proposta
         NERI OTTONE     ZTO A3 in terreno edificabile     configurerebbe l’apertura di una
         BRUNO
                                       nuova direttrice di sviluppo
                                       insediativo non contemplata nelle
                                       strategie del PAT e ubicata
                                       all’interno di un ambito indicato dal
                                       PAT quale parco e giardino storico,
                                       nonché area di paesaggio agrario da
                                       tutelare, richiamati gli obiettivi
                                       generali di limitazione del consumo
                                       di suolo agricolo e di contenimento
                                       della dispersione insediativa definiti
                                       dal PAT e le specifiche disposizioni
                                       del PTCP, si esprime parere contrario
                                       all’accoglimento dell’osservazione.

                                       Pertanto si ritiene l'osservazione
                                       NON ACCOGLIBILE
N12/0028     14/05/2012      richiesta possibilità di cambio d'uso Trattandosi di tema da affrontare in sede
         8355         e ampliamento residenziale di     di PI, l’osservazione è ritenuta non
         PERIN ANDREA     immobile con destinazione agricola pertinente
                   in zona agricola
                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE
N12/0029     14/05/2012      richiesta di modifica di area   Vista la localizzazione dell’area e
         8356         agricola in area edificabile con  rilevato che la proposta
         TONIN BRUNO-     destinazione residenziale, area a configurerebbe l’apertura di una
         TONIN VANIA     confine con ambito di edificazione
                                     nuova direttrice di sviluppo
         MARIA-TONIN     consolidata
         ALESSIA-TONIN                      insediativo non contemplata nelle
         ALESSANDRA                       strategie del PAT, richiamate le
                                     direttive del vigente PTCP che all’art.
                                     61 stabilisce che i Comuni in sede di
                                     PAT devono prevedere “il riordino
                                     edilizio lungo gli assi viari nel
                                     rispetto della struttura morfologica
                                     del territorio e del paesaggio,
                                     impedendo la costruzione a cortina
                                     lungo le direttrici di traffico di
                                     interconnessione tra aggregati

                                                          39
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




                                      insediativi” , si esprime parere
                                      contrario all’accoglimento
                                      dell’osservazione.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE



N12/0030     14/05/2012      richiesta cambio di destinazione   Dato atto che l’osservazione fa
         8358         d’uso da artigianale a residenziale  riferimento ad una norma di PRG non
         GRANDE DINO     con                  contenuta nel PAT, l’osservazione non è
                   modifica normativa art. 36 NT     pertinente al PAT

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0031     14/05/2012      richiesta di modifica di ambito di  La scelta strategica del PAT di tutelare il
         8360         tutela storico-ambientale       parco inpiduandolo peraltro quale
         CASA DI RIPOSO                       invariante di natura storico-
         DOTT. U. E A.                       monumentale, è coerente con la
         TASSONI                          pianificazione territoriale sovraordinata
                                      (PTCP), che inpidua tale elemento tra i
                                      beni storico-culturali da valorizzare e
                                      tutelare (art. 58 Norme)




N12/0032     14/05/2012      osservazione identica alla      Premesso che il PAT non ha valore
         8361         nr.N12/0026              conformativo della destinazione
         PIANA MARINO-                       d’uso dei suoli, considerato che l’art.
         SOLDA' LUCIANO
                                      39 delle NT, che disciplina le Aree di
                                      urbanizzazione programmata,
                                      stabilisce che il PI può effettuare lo
                                      stralcio delle zone non ancora
                                      convenzionate, si demanda ogni
                                      determinazione allo strumento
                                      operativo (PI), cui compete la
                                      definizione della destinazione d’uso
                                      delle aree.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0033     14/05/2012      richiesta di modifica da “prati    Rilevato che la richiesta
         8362         stabili” a aree di urbanizzazione   configurerebbe l’inpiduazione di
         NARDI MIRELLA    prevalentemente residenziale     una nuova linea preferenziale di
                   riportate in tav. 4 del PAT
                                      sviluppo insediativo in adiacenza al
                                      tessuto edificato esistente, strategia
                                      non contemplata dal PAT, richiamati
                                      gli obiettivi generali di limitazione
                                      del consumo di suolo agricolo e di
                                      contenimento della dispersione
                                      insediativa definiti dal PAT e le
                                      specifiche disposizioni del PTCP e
                                      della LR 11/2004, si esprime parere
                                                           40
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




                                     contrario all’accoglimento
                                     dell’osservazione, ricordando
                                     comunque che
                                     parziali ridefinizioni del perimetro
                                     dell’ambito di urbanizzazione
                                     consolidata inpiduato dal PAT
                                     rientrano tra le possibilità previste
                                     dall’art. 5 delle Norme Tecniche del
                                     PAT, in ogni caso il PI dovrà
                                     verificarne l’ammissibilità in rapporto
                                     agli obiettivi generali ed alle
                                     prescrizioni definite dal PAT con
                                     particolare riferimento
                                     all’accessibilità dell’area ed alla
                                     tutela del contesto ambientale e
                                     paesaggistico, con particolare
                                     riferimento alla presenza di prati
                                     stabili.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0034     14/05/2012      richiesta di modifica di ambito di  Vista la localizzazione delle aree,
         8364         tutela storico -ambientale e     rilevato che la proposta
         ROSSATO       richiesta di modifica di zona     configurerebbe l’apertura di nuove
         ALESSANDRA-     agricola e barriere naturali indicata
                                      direttrici di sviluppo insediativo non
         ROSSATO PAOLA    nella tav. 4 del PAT
         MARIA                           contemplate nelle strategie del PAT
                                      e che le aree indicate con i numeri 1
                                      e 2 sono ubicate all’interno di un
                                      ambito indicato dal PAT quale parco
                                      e giardino storico, nonché area di
                                      paesaggio agrario da tutelare,
                                      richiamati gli obiettivi generali di
                                      limitazione del consumo di suolo
                                      agricolo e di contenimento della
                                      dispersione insediativa definiti dal
                                      PAT e le specifiche disposizioni del
                                      PTCP, si esprime parere contrario
                                      all’accoglimento dell’osservazione,
                                      ricordando comunque che, ove
                                      possibile,
                                      parziali ridefinizioni del perimetro
                                      dell’ambito di urbanizzazione
                                      consolidata inpiduato dal PAT
                                      rientrano tra le possibilità previste
                                      dall’art. 5 delle Norme Tecniche del
                                      PAT, in ogni caso il PI dovrà
                                      verificarne l’ammissibilità in rapporto
                                      agli obiettivi generali ed alle
                                      prescrizioni definite dal PAT con
                                      particolare riferimento
                                      all’accessibilità dell’area ed alla
                                      tutela del contesto ambientale e
                                      paesaggistico, con particolare
                                      riferimento alla presenza di prati
                                      stabili.

                                                        41
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE




N12/0035     14/05/2012      richiesta di modifica della tav. 4 Si prende atto e si provvede alla
         8413         per correzione errore nel perimetro correzione dell’errore grafico.
         UFFICIO TECNICO   di ambito di urbanizzazione
         COMUNALE       consolidata             Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     ACCOGLIBILE
N12/0036     15/05/2012      Richiesta che l’area di proprietà,  Si mantiene il limite fisico alla nuova
         8451         ora sudpisa in parte edificabile e edificazione così come previsto nel PAT
         REZZARO ANNA     in parte agricola, sia designata   adottato, a conferma delle strategie del
         MARIA        totalmente a uso residenziale.    PAT, anche al fine di mantenere
                                      l’allineamento con l’edificato
                                      preesistente.

                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE
N12/0037     18/05/2012      inserimento di aree a rischio    si prende atto e si provvede
         8856         archeologico            all'aggiornamento cartografico
         MINISTERO PER I
         BENI E LE                        Pertanto si ritiene l'osservazione
         ATTIVITA'                        ACCOGLIBILE
         CULTURALI




N12/0038     22/05/2012   richiesta di riduzione di area      Premesso che il P.A.T. non ha valore
         9028      edificabile ZTO A2 di PRG-ambito     conformativo della destinazione
         BUSELLATO BRUNO di urbanizzazione consolidata e     d’uso dei suoli e rilevato che le
                 trasformazione in zona agricola
                                     specifiche disposizioni di cui all’art.
                                     38 delle NT demandano al P.I. il
                                     compito di verificare e precisare le
                                     previsioni del P.A.T. e definire le
                                     azioni più opportune per il
                                     conseguimento degli obiettivi
                                     dichiarati, si rinvia ogni ulteriore
                                     determinazione al successivo P.I.

                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE
N12/0039     23/05/2012      richiesta di riduzione aree     Premesso che il P.A.T. non ha valore
         9056         edificabile con destinazione    conformativo della destinazione
         PRETTO ERNESTO    residenziale ZTO A2 di PRG-     d’uso dei suoli e rilevato che le
                   modifica dell'ambito di
                                     specifiche disposizioni di cui all’art.
                   urbanizzazione consolidata
                                     38 delle NT demandano al P.I. il
                                     compito di verificare e precisare le
                                     previsioni del P.A.T. e definire le
                                     azioni più opportune per il
                                     conseguimento degli obiettivi
                                     dichiarati, si rinvia ogni ulteriore
                                                         42
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




                                     determinazione al successivo P.I.

                                      Pertanto si ritiene l'osservazione
                                      NON ACCOGLIBILE
N12/0040     25/05/2012      richiesta di modifica di destinazione Premesso che il P.A.T. non ha valore
         9320         ZTO D1 di PRG in zona agricola    conformativo della destinazione
         REFOSCO ALDO                        d’uso dei suoli e rilevato che le
                                      specifiche disposizioni di cui all’art.
                                      38 delle NT demandano al P.I. il
                                      compito di verificare e precisare le
                                      previsioni del P.A.T. e definire le
                                      azioni più opportune per il
                                      conseguimento degli obiettivi
                                      dichiarati, si rinvia ogni ulteriore
                                      determinazione al successivo P.I.

                                    Pertanto si ritiene l'osservazione
                                    NON ACCOGLIBILE
N12/0041     05/06/2012    richiesta di riduzione di area    Premesso che il P.A.T. non ha valore
         9939       edificabile e trasformazione in area conformativo della destinazione
         FIORASO GIULIANO agricola-modifica di ambito di    d’uso dei suoli e rilevato che le
                 urbanizzazione consolidata
                                    specifiche disposizioni di cui all’art.
                                    38 delle NT demandano al P.I. il
                                    compito di verificare e precisare le
                                    previsioni del P.A.T. e definire le
                                    azioni più opportune per il
                                    conseguimento degli obiettivi
                                    dichiarati, si rinvia ogni ulteriore
                                    determinazione al successivo P.I.

                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE
N12/0042     19/06/2012      richiesta di riduzione di area   Premesso che il P.A.T. non ha valore
         10785        edificabile ZTO C1_2 di PRG-    conformativo della destinazione
         ZARANTONELLO     ambito di urbanizzazione      d’uso dei suoli e rilevato che le
         GIOVANNA-      consolidata e trasformazione in
                                     specifiche disposizioni di cui all’art.
         ZARANTONELLO     zona agricola area condotta a
         MARIO        vigneto               38 delle NT demandano al P.I. il
                                     compito di verificare e precisare le
                                     previsioni del P.A.T. e definire le
                                     azioni più opportune per il
                                     conseguimento degli obiettivi
                                     dichiarati, si rinvia ogni ulteriore
                                     determinazione al successivo P.I.

                                     Pertanto si ritiene l'osservazione
                                     NON ACCOGLIBILE
N12/0043     19/06/2012      richiesta di riduzione di area   Premesso che il P.A.T. non ha valore
         10786        edificabile ZTO C1_2 di PRG-    conformativo della destinazione
         ZARANTONELLO     ambito di urbanizzazione      d’uso dei suoli e rilevato che le
         CORNELIA       consolidata e trasformazione in
                                     specifiche disposizioni di cui all’art.
                   zona agricola
                                     38 delle NT demandano al P.I. il
                                     compito di verificare e precisare le
                                     previsioni del P.A.T. e definire le
                                     azioni più opportune per il
                                     conseguimento degli obiettivi
                                                         43
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




                                   dichiarati, si rinvia ogni ulteriore
                                   determinazione al successivo P.I.

                                   Pertanto si ritiene l'osservazione
                                   NON ACCOGLIBILE
N12/0044     19/06/2012   richiesta di riduzione di area   Premesso che il P.A.T. non ha valore
         10787      edificabile ZTO C1_2 di PRG-    conformativo della destinazione
         CERATO DOMENICO ambito di urbanizzazione      d’uso dei suoli e rilevato che le
                 consolidata e trasformazione in
                                   specifiche disposizioni di cui all’art.
                 zona agricola;richiesta
                 trasferimento edificabilità del   38 delle NT demandano al P.I. il
                 mappale 463 sul mappale 723 del compito di verificare e precisare le
                 foglio 3 e modifica di tale area da previsioni del P.A.T. e definire le
                 ZTO E2b di PRG in area edificabile azioni più opportune per il
                                   conseguimento degli obiettivi
                                   dichiarati, si rinvia ogni ulteriore
                                   determinazione al successivo P.I.

                                   Pertanto si ritiene l'osservazione
                                   NON ACCOGLIBILE

RELAZIONI CON LA PIANIFICAZIONE DEI COMUNI CONFINANTI
In merito alle relazioni con la pianificazione dei comuni confinanti, si segnala che l’area
produttiva situata lungo il Torrente Agno, a ovest del territorio comunale, area
intercomunale che interessa anche il comune di Valdagno è inpiduata dal PTCP quale
piattaforma produttiva di rango regionale, in coerenza con il PTRC adottato. Per tale ambito
valgono le direttive di cui all’art. 73 delle Norme del PTCP, correttamente richiamate dalle
NTA del PAT.

Si richiama inoltre quanto specificato per il sistema infrastrutturale relativamente agli
accordi intercorsi tra la Regione, la Provincia ed i comuni della Valle dell’Agno per la
sottoscrizione di un protocollo d’intesa per il progetto della variante alla SP 246.



CONSIDERAZIONI E VALUTAZIONI
INDIVIDUAZIONE DELLE LINEE DI SVILUPPO DEGLI INSEDIAMENTI
Si ritiene necessario ribadire, in riferimento alle principali finalità della Legge 11 del 2004 e
all’art. 61 delle Norme del PTCP, che le trasformazioni urbanistiche andranno indirizzate
prioritariamente verso soluzioni che privilegino interventi di recupero e di trasformazione
dell’esistente, di riqualificazione delle aree degradate, con utilizzazione delle aree
extraurbane solo quando non esistano alternative alla riorganizzazione e riqualificazione del
tessuto insediativo disponibile con interventi che garantiscano la massima compatibilità
ambientale.
Per tutti gli ambiti di trasformazione inoltre si ricorda il rispetto della normativa vigente in
materia di prevenzione dei danni derivanti dai campi elettromagnetici generati dagli
elettrodotti ai sensi della vigente legislazione in materia.

Si dà atto che l’art. 45 delle NT del PAT che disciplina le Linee preferenziali di sviluppo
insediativo stabilisce che “Tali indicazioni non hanno valore conformativo delle destinazioni
urbanistiche dei suoli, che sono definite dal PI, e non possono pertanto rappresentare o
comportare in alcun modo diritti edificatori acquisiti, né essere considerate ai fini della
determinazione del valore venale delle aree nei casi di espropriazione per pubblica utilità”.
                                                      44
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A




EDIFICAZIONE DIFFUSA
Per quanto concerne la parte progettuale si ritiene necessario ribadire che le indicazioni
contenute nella Tavola n. 4 del PAT non hanno valore conformativo delle destinazioni
urbanistiche dei suoli che sono demandate al PI, e non possono pertanto rappresentare o
comportare in alcun modo conseguimento di diritti edificatori.
Per quanto concerne la parte progettuale relativa al territorio agricolo si evidenzia,
innanzitutto, che il tema dell’edificazione diffusa viene affrontato inpiduando in tale
fattispecie alcuni nuclei residenziali in zona agricola.
Partendo dal concetto che l’inpiduazione di tali ambiti, così come per tutte le altre
rappresentazioni progettuali, non ha valore conformativo delle destinazioni urbanistiche dei
suoli, che sono demandate al PI, si ritiene di precisare e ribadire altresì che l’indicazione
cartografica non può costituire o comportare in alcun modo conseguimento di diritti
edificatori. Tale delimitazione è da intendersi riferita ad ambiti che per omogeneità e
consistenza necessitino di azioni di recupero e razionalizzazione, per quanto possibile, degli
insediamenti residenziali esistenti in coerenza con gli obiettivi di contenimento e
riqualificazione su cui si fonda la Legge Regionale 11.
Sarà compito del PI provvedere alla corretta definizione del limite urbano dell’edificato, in
relazione alle destinazioni d'uso e alle aree di pertinenza dei fabbricati esistenti, nel rispetto
degli obiettivi generali sopraccitati di limitazione del consumo di suolo, del dimensionamento
complessivo e dei vincoli e tutele del PAT, della definizione delle previsioni urbanistiche, e
avuto cura di verificare che non siano alterati l’equilibrio ambientale e le condizioni di
sostenibilità evidenziate nella Valutazione Ambientale Strategica.

Si dà atto che l’art. 40 delle NT del PAT che disciplina l’edificazione diffusa stabilisce che
“L’inpiduazione degli ambiti di edificazione diffusa all’interno del P.A.T. ha esclusivamente
valore ricognitivo–strategico dello stato dei luoghi, non conformativo delle destinazioni
urbanistiche dei suoli funzione questa demandata, ai sensi dell’Art. 17 della L.R. 11/04, al
PI.”

In sede di formazione del PI o di varianti allo stesso, ai sensi dell’art. 18 della LR 11/2004,
eventuali trasformazioni in zona persa da quella agricola, ancorché negli ambiti di
urbanizzazione consolidata o di edificazione diffusa nella tav. 4 del PAT, andranno comparate
con il dato e la cartografia della SAU esistente ai fini della verifica del rispetto del limite di
Superficie Agricola Trasformabile determinato ai sensi dell’atto di indirizzo di cui alla DGR n.
3650 del 25.11.2008.

Si dà atto che l’art. 40 delle NT del PAT stabilisce che All’interno di tali ambiti l’edificazione
non presenta alcun nesso di funzionalità con l’attività agricola, e non sono pertanto
consentite destinazioni d’uso incompatibili con il carattere residenziale degli stessi. Vanno
in ogni caso esclusi da tali ambiti di edificazione diffusa gli eventuali edifici e aree che
risultino ancora in rapporto funzionale con lo svolgimento dell’attività agricola, sulla base del
rilievo della effettiva consistenza delle aziende agricole, della localizzazione di centri
aziendali, delle abitazioni degli imprenditori agricoli e delle strutture agricolo–produttive
esistenti e utilizzate.
In sede di P.I. l’Amministrazione Comunale dovrà provvedere alla rettifica dei perimetri degli
ambiti di edificazione diffusa qualora il rilievo degli ambiti delle aziende agricole esistenti (ai
sensi dell’Art. 43, comma 2, lett. a) rilevasse la presenza dei centri aziendali in tali ambiti.


AREE DI URBANIZZAZIONE CONSOLIDATA
                                                 45
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Nella cartografia del PAT, tav. 4, vengono inpiduate le aree definite come “aree di
urbanizzazione consolidata”, distinte in “residenziale” e “altri usi”.
L’art. 38 delle NT definisce tali aree come segue: Nella tavola n. 4 "Carta della
trasformabilità" il Piano di Assetto del Territorio inpidua gli ambiti di urbanizzazione
consolidata, caratterizzati dalla presenza di strade, infrastrutture, aree edificate, lotti liberi e
aree ed edifici destinate a servizi pubblici, dove i processi di trasformazione urbanistica sono
sostanzialmente completati. Inpidua, inoltre, con tali caratteristiche anche le Z.T.O. A2 del
PRG vigente già opportunamente schedate.

Si prende atto di quanto proposto, ricordando in ogni caso che, qualora siano state incluse
nel PAT aree classificate nel PRG vigente come ZTO agricole, le indicazioni della tav. 4 non
hanno valore conformativo delle destinazioni urbanistiche dei suoli, la definizione delle quali
è demandata al PI, e non possono pertanto rappresentare o comportare in alcun modo
acquisizione di diritti edificatori. In sede di formazione del PI o varianti allo stesso, ai sensi
dell’art. 18 della LR 11/2004, eventuali trasformazioni in zona persa da quella agricola,
ancorché incluse negli ambiti di urbanizzazione consolidata o di edificazione diffusa nella tav.
4 del PAT, andranno comparate con il dato e la cartografia della SAU esistente ai fini della
verifica del rispetto del limite di Superficie Agricola Trasformabile determinato ai sensi
dell’atto di indirizzo di cui alla DGR n. 3650 del 25.11.2008.

L’art. 38 stabilisce che Il PI, in conseguenza del dettaglio di scala e per consentire la
definizione di un più coerente disegno urbanistico del tessuto edilizio, potrà discostarsi
limitatamente dai perimetri delineati dal PAT, escludendo dalla riperimetrazione le aree
interessate da “invarianti”, le aree “non idonee”, le aree classificate in “valori e tutele”
rispettivamente nella tavola 2, 3 e 4 del PAT.
Le suddette variazioni dovranno avvenire nel rispetto degli obiettivi generali di limitazione del
consumo di suolo (limite SAT di cui all’Art. 34) delle premesse di carattere generale riportate
all’inizio del Capo I delle presenti norme, del dimensionamento complessivo del PAT,
controllando la costruzione a nastro lungo le direttrici di traffico di interconnessione tra
aggregati insediativi, e avuto cura di verificare che non siano alterati l’equilibrio ambientale e
le condizioni di sostenibilità evidenziate nella Valutazione Ambientale Strategica.

Per quanto riguarda le aree ricadenti negli ambiti indicati in tav. 4 come "urbanizzazione
consolidata", spetta al Comune in sede di PI valutare se le opere di urbanizzazione siano
sufficienti a soddisfare il fabbisogno effettivo degli insediamenti e quindi se l’edificazione
possa avvenire mediante intervento diretto o PUA.



NORME GENERALI E FLESSIBILITÀ DEL PAT
Si dà atto che l’art. 3 delle NT “Contenuti e ambito di applicazione” stabilisce che Le
indicazioni grafiche contenute negli elaborati grafici non hanno valore conformativo delle
destinazioni urbanistiche dei suoli, la definizione delle quali è demandata al PI, e non
possono pertanto rappresentare o comportare in alcun modo acquisizione di diritti edificatori,
ne essere considerate ai fini della determinazione del valore venale delle aree nei casi di
espropriazione per pubblica utilità.
Lo stesso concetto è ribadito dall’art. 5 delle NT – “Efficacia ed attuazione del P.A.T.”,
laddove stabilisce che Il Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) essendo lo strumento di
pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del
territorio comunale, non ha valore conformativo delle destinazioni urbanistiche dei suoli, la
                                                 46
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



definizione delle quali è demandata al P.I., e non costituisce vincoli di localizzazione
preordinati all’esproprio. Le indicazioni grafiche contenute nella tav. 4 “Carta delle
Trasformabilità” non possono pertanto rappresentare o comportare in alcun modo
acquisizione di diritti edificatori, né possono essere considerate ai fini della determinazione
del valore venale delle aree nei casi di espropriazione per pubblica utilità.
Si dà atto che l’art. 5 delle NT stabilisce che Il PI può prevedere limitate modifiche al
perimetro degli ATO entro il 10% della superficie di ciascuno nonché trasposizioni
volumetriche tra ATO fino al 10% del dimensionamento di ciascuno, fermo restando il
dimensionamento complessivo del PAT.


DISCIPLINA DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Si ricorda che il DPR 447/1998 citato nelle NTA (art. 73) è abrogato dal DPR 7 settembre
2010, n. 160, pertanto i riferimenti normativi vanno aggiornati.
Considerato che la nuova LR 55/2012 ha profondamente innovato la materia relativa alle
procedure urbanistiche semplificate di Sportello Unico per le Attività Produttive, si chiede ai
comuni di aggiornare l’Art. 73 delle Norme Tecniche del PAT - “Criteri per gli interventi di
miglioramento, di ampliamento per la dismissione delle attività produttive in zona impropria,
nonché per l’applicazione dello sportello unico per l’attività produttiva di cui al D.P.R. 20
ottobre 1998, n. 447 e successive modifiche”, al fine di renderlo compatibile alla nuova
normativa, in modo che il testo possa essere adeguato alla LR 55/2012.

Qualora siano presenti nel territorio comunale aziende già assoggettate a procedura di
sportello unico, dovranno essere indicate in cartografia con apposita simbologia.


AREE A STANDARD
La dotazione delle aree a servizi del PAT è definita dall’art. 37 della LR 11/2004. Nella tav. 4
andranno inpiduate le sole aree a servizi “F” già in proprietà o in uso del Comune.
Eventuali previsioni di nuove aree o ampliamenti delle esistenti, andranno inpiduate con
puntuale simbologia secondo quanto prevedono gli atti di indirizzo regionali, DGR n.
3178/2004 e s.m.i., senza alcun perimetro, altrimenti la rappresentazione potrebbe rendere
conformativa la previsione del PAT, identificando impropriamente delle aree da assoggettare
a procedure espropriative.



ASPETTI AGRO-AMBIENTALI
QUADRO CONOSCITIVO
Si fa innanzitutto presente che, per quanto attiene l’indagine degli aspetti agronomici,
ambientali e paesaggistici dei territori del Comune di Cornedo Vicentino, nell’elaborato
“Relazione di commento alle analisi agronomiche ed ambientali”, redatta dai Professionisti
incaricati, sono stati illustrati vari aspetti conoscitivi.
Tali analisi sono in relazione con i seguenti elaborati cartografici:
• AA C1 – Uso del suolo
• AA C2 – Superficie Agricola Utilizzata
• AA C3 - Rete ecologica
• AA C4 – Elementi Qualificanti e Detrattori del Sistema Ambientale e Paesaggistico
• AA C5 – Allevamenti Zootecnici Intensivi

                                                 47
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Si illustrano di seguito alcune considerazioni sulla verifica dei contenuti essenziali del
suddetto Quadro Conoscitivo e si formulano alcune osservazioni per il suo perfezionamento.

SUOLO-SOTTOSUOLO
Copertura suolo agricolo
I suoli sono prevalentemente interessati da formazioni boschive (castagneti e ostrio-
querceti), prati e seminativi oltre ad un’accentuata urbanizzazione.
Il patrimonio boschivo comunale ammonta a circa 7.820.133 mq che ricoprono i versanti più
ripidi della vallata del torrente Agno e Poscola; sono quasi totalmente vincolati secondo la
L.R. 52/78.
In Tav. AA C1 è riportata la Carta dell’uso del suolo.

Classificazione agronomica dei suoli
Il territorio di Cornedo Vicentino viene sudpiso in due unità geolitologiche: quella del
fondovalle con substrato ghiaioso e materiali fini derivati da rocce basaltiche dei torrenti
prealpini, scarsamente calcarei, coltivabili (seminativi, vigneti, prati); quella del versante
collinare caratterizzata da rilievi anche ripidi, con suoli profondi o moderatamente,
prevalenza di ostrio-querceti, seminativi, prati; di classe generalmente III-VII adatta al
pascolo o bosco a causa della franosità.
Benché nello studio agronomico sia presente l’inquadramento litologico non si trova riscontro
della Carta della “Classificazione agronomica dei suoli” (tema c0510).

Sistema idraulico minore ed irrigazione
Il corso d’acqua principale è il torrente Agno e successivamente il Poscola.
Il territorio appartiene al Bacino idrografico Brenta-Bacchiglione, mentre il Consorzio di
Bonifica è quello dell’Alta Pianura Veneta.
Da PTCP presenza di n. 3 sorgenti.
Dai dati disponibili presso il sito dell’Unione Veneta Bonifiche, emerge che il 100% del
territorio comunale rientra nel comprensorio del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta.
Nel territorio sono presenti n. 4 corsi d’acqua vincolati.
In proposito, si rileva che avrebbe potuto completare la conoscenza sul tema la redazione di
uno specifico elaborato grafico che inpiduasse la rete idraulica minore e quella irrigua,
nonché i relativi manufatti.

Biopersità
Reti ecologiche
Nel territorio comunale è presente un sito della rete Natura 2000, il biotopo delle Poscole, un
ambito naturalistico regionale e sulla presenza del corso d’acqua del Torrente Agno.
Il biotopo è situato nella parte orientale, lungo il torrente Poscola, rappresentato dalla
presenza di praterie umide e mesofite, foreste di caducifoglie, brughiere e boscaglie che
funge da habitat per numerose specie animali e vegetali. Il Poscola costituisce corridoio
principale di collegamento con la valle dell’Agno.
Il Torrente Agno costituisce un corridoio ecologico principale. Altri corridoi di collegamento
tra le aree boscate e la vallata sono rappresentati dai torrenti minori che sfociano nell’Agno.
Il corridoio del PTCP è rappresentato dalle aree boscate che scendono fino all’abitato.
La relazione non specifica la presenza di fauna tipica del territorio né eventuali fattori di
disturbo.
In Tav. AA C3 di analisi è rappresentata la rete ecologica.



                                                 48
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Paesaggio
Componenti storiche del paesaggio rurale e di relazione con il settore produttivo
Il territorio è in parte montano ed in parte collinare con alternanza di rilievi prealpini ed
ampie valli di pianura. E’ attraversato dai torrenti Chiampo ed Agno che scorrono paralleli e
dove si è sviluppata la viabilità ed il sistema insediativo. Il paesaggio vegetale è persificato
con orno-ostrieto e ostrieto-querceto, castagneto e rovereto. Nelle aree con minore pendenza
il bosco è formato da aceri e frassini intervallato a prati e coltivi. A ridosso delle pareti
rocciose il bosco è prevalentemente a faggio con pascolo e malghe. A valle lungo i corsi
d’acqua le formazioni sono riparie.
Nel territorio comunale si trovano mulini, segherie e magli da officina che testimoniano le
attività che un tempo sfruttavano la forza dell’acqua dei torrenti.
Il Comune vanta un patrimonio edilizio storico che consiste: Villa Trissino, Villa Pretto-
Cassanello (sede municipale), Villa Brunelli-Bonetti detta Veronica, Villa Gonzati-Ghellini-
Mozzi, Villa Trettenero, Chiesa di S. Sebastiano, Chiesa di S. Rocco e Chiesa parrocchiale di
San Giovanni Battista.
Nel territorio comunale sono stati inpiduati n. 3 esemplari di Grandi Alberi e precisamente:
Ligustro (presso Parco Pretto), Farnia (presso Villa Veronica-Via Garibaldi), Cipresso (loc.
Colle San Sebastiano – Via San Sebastiano), riscontrabili in cartografia.
Inpiduazione dei prati stabili, tutelati dall’art. 53 delle NTA.

Economia e Società
SAU
Da Studio agronomico:
SAU: 9.814 kmq
STC: 23.531 kmq
Sup. boscata comunale: 7.2496 kmq
SAU massima trasformabile: 68.268 mq
+ 10%: 75.095 mq
Il calcolo come la determinazione del limite quantitativo massimo di superficie agricola
trasformabile è concorde con i dati derivanti dal Quadro Conoscitivo.
Elementi produttivi strutturali
Numerose sono le aziende zootecniche che allevano avicunicoli. Le aziende che allevano
bovini sono meno diffuse ma prevalgono quelle da latte.
Nel territorio comunale è stato inpiduato un solo allevamento zootecnico intensivo (suini da
ingrasso).
Si ricorda, nella redazione del PI, di aggiornare la classificazione secondo l’ultima DGR
856/2012.
In Tav. AA C5 è evidenziato l’allevamento zootecnico intensivo con la relativa fascia di
rispetto. Sarebbe stato auspicabile che in questa tavola fossero rappresentate anche tutte le
altre strutture agricolo-produttive, centri aziendali, agriturismi (comunque presenti in tav.
AA C4), serre, ecc.
Si rileva che un’azienda agrituristica dovrebbe aver cessato l’attività.
Il territorio comunale non risulta vulnerabile dall’inquinamento da nitrati di origine agricola.

Il territorio comunale è vocato alla produzione di prodotti DOP e IGP quali: Provolone
Valpadana, Sopressa, Asiago, Grana Padano.

Dal confronto della Tavola 1 con la Tavola 4 si è riscontrato che la fascia di rispetto
dell’allevamento intensivo rientra in parte nell’ambito di edificazione diffusa.


                                                 49
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Inoltre, dalla lettura della Tavola 4, si evidenzia che l’area di connessione naturalistica vicino
al SIC è rappresentata in modo differente rispetto alla tavola di analisi.
Non risultano Opere incongrue in territorio agricolo.

Il territorio comunale è stato interessato dai seguenti episodi di incendio:
ANNO    LOCALITA'                 SUP.      VINCOLO
10/02/2011 Via Motta - loc. Rocca Berton       bosco      VD+VE+VRi+VPC
05/02/2011 loc. Vigolo                bosco      VD+VE+VRi+VPC
19/02/2009 loc. Ceolati                bosco + altro  VD+VE+VPC+VRi

08/02/1999 loc. Aspromonte              bosco      VD
    1989 Monte Trinca               bosco + altro
    1988 Monte Verlaldo              bosco
    1987 loc. Bastianelli             bosco + altro

    1984 loc. Baiocchi               bosco + altro
    1984 loc. Battilana              bosco
    1984Monte La Trinca              bosco + altro

VD: le zone boscate ed i pascoli interessati dal fuoco non possono avere una destinazione
persa per almeno 15 anni.
VE: nei suoli di cui sopra, è vietata per 10 anni l'edificazione di insediamenti civili ed attività
produttive.
VRi: nei suoli di cui sopra, è vietata per 5 anni l'attività di rimboschimento e di ingegneria
ambientale con risorse finanziarie pubbliche.
VPC: nelle zone boscate percorse dal fuoco sono vietati per 10 anni il pascolo e la caccia.

Si chiede di riportare in Tavola 1 gli episodi che comportano vincolo (attraverso l'apposizione
di un simbolo e demandando al PI la definizione più specifica dell'area), integrare, inoltre,
l'ultimo paragrafo dell'articolo 13 delle NTA come segue:“Alle aree interessate da incendi
boschivi si applicano le limitazioni all’edificabilità previste dall’Art. 10 della Legge 21
novembre 2000, n. 353, unitamente alle disposizioni regionali di attuazione.” e le Direttive
con: “Il Piano degli Interventi (PI) provvede a completare l'inpiduazione delle aree boschive
e pascolive interessate da incendi ed a prevederne la rinaturalizzazione.”. Riportare,
pertanto, tra i Riferimenti normativi anche la Legge 21 novembre 2000, n. 353.

Si riportano di seguito alcune considerazioni in merito alle Norme Tecniche del PAT:
All'art. 12G - allevamenti zootecnici, viene disposto che, a corredo dei progetti edilizi
debbano essere allegati degli elaborati che definiscano le motivazioni della localizzazione
prescelta per le strutture, una completa documentazione fotografica, ecc.. Tale richiesta
appare priva di presupposti di legge, inoltre l'art. 44 della L.R. 11/2004 e la DGR n.
3178/2004, lettera d), punto 4) e successive modifiche, definiscono i criteri per gli interventi
ammissibili e la documentazione che l'imprenditore agricolo deve presentare. Se ne propone
pertanto lo stralcio.
In riferimento all'art. 33 lett. D) – si rileva che:
- i contenuti del punto 7 riguardano una normativa che più specificatamente compete il PI.
- i contenuti del punto 9 sembrano in contrasto con la normativa vigente e se chiede
pertanto lo stralcio.


NORME TECNICHE
                                                 50
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



Relativamente alle Norme Tecniche si rileva la necessità di introdurre le seguenti integrazioni
relative ad aggiornamenti normativi intervenuti, a errori tecnici o a precisazioni migliorative
della disciplina di piano.

Art. 5 – Efficacia ed attuazione del P.A.T.
Con riferimento anche agli artt. 38 “Aree di urbanizzazione consolidata residenziale e Aree di
urbanizzazione consolidata prevalentemente produttiva” e 40 “Edificazione diffusa”, rilevato
che non appaiono sufficientemente determinati i criteri per gli scostamenti che il PI può
effettuare rispetto ai limiti degli agglomerati di edificazione diffusa e per le Aree di
Urbanizzazione consolidata definiti dal PAT, e che ciò potrebbe comportare modifiche non
controllate rispetto all’assetto strategico del PAT, si ritiene in via cautelativa di proporre
l’introduzione di un limite massimo del 10% in aumento dei suddetti ambiti, con la seguente
modifica dell’art. 5:
dopo le parole “Il P.I., inoltre, in conseguenza del dettaglio di scala e al fine di consentire la
definizione di un più coerente disegno urbanistico del tessuto edilizio, potrà discostarsi, entro
i limiti di seguito indicati, dai perimetri delineati dal P.A.T. per le Aree di Urbanizzazione
consolidata e gli Ambiti di Edificazione diffusa”, aggiungere le seguenti: “comunque non oltre
il 10% in aumento degli stessi”.

Art. 12.F – Cimiteri/Fasce di Rispetto
Al fine di rendere più chiaro il contenuto della Norme, si suggerisce di migliorarne la forma,
rendendo più leggibili i riferimenti alla normativa vigente.

Art. 33 – Caratteri generali da osservare nella formazione del P.I. (Direttive e
Prescrizioni)
A – GENERALITA’ DEL TERRITORIO
Si propone di inserire i seguenti punti: “m. Il PI indicherà, alla luce della normativa regionale
e statale in materia e garantendo la piena tutela dei valori e dei vincoli di tipo naturalistico,
paesaggistico e monumentale, le modalità per l’installazione di impianti a energia solare e
fotovoltaici.”
“n. Il PI potrà inoltre inpiduare progetti speciali di rilevanza comunale o sovracomunale
destinati all’accoglimento di strutture tecnologiche finalizzate alla produzione di energia da
fonti rinnovabili quali: campi fotovoltaici, impianti alimentati a biomassa per la produzione di
energia e insediamenti agricoli e agroindustriali finalizzati alla produzione di biocombustibili;
tali progetti potranno essere oggetto di Accordi ai sensi dell’art. 6 della LR 11/2004 e s.m.i. e
dovranno rispondere alle indicazioni previste negli strumenti urbanistici sovraordinati
vigenti.”.

D – IL TERRITORIO AGRICOLO
Si esprimono perplessità in merito alla disciplina introdotta al comma 4, lett. c), laddove è
preclusa la modifica di destinazione d’uso per gli edifici in aree di pregio naturalistico da
tutelare, in aree boscate, in aree nucleo, in aree di connessione naturalistica, in corridoi
ecologici, in quanto la rigidità della tutela appare essere controproducente nel caso in cui ad
esempio le costruzioni esistenti non più funzionali alle esigenze dell’azienda agricola non
possano essere riconvertite in usi differenti e in tal modo venire a costituire elementi di
degrado.
Poiché spetta al PI la definizione della puntuale destinazione d’uso di aree ed edifici,
compatibilmente con le misure di tutela definite dal PAT, si propone di modificare la norma
come sostituendo parte del punto c) dell’art. 33 comma 4, dalle parole “Interventi ove non è
ammessa la modifica di destinazione d’uso” in poi, con il seguente testo:

                                                 51
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



La  modifica di destinazione d’uso
1)  per gli edifici in aree di pregio naturalistico da tutelare (Art.19);
2)  per gli edifici in aree boscate (Art.13);
3)  per gli edifici in aree nucleo (Art. 64);
4)  per gli edifici in aree di connessione naturalistica (Art. 65);
5)  edifici in corridoi ecologici (Art. 66);

sarà possibile per finalità di uso pubblico volta al mantenimento delle caratteristiche
territoriali del sito e comunque previa analisi dettagliata e giustificata dell’agronomo. Per
utilizzi persi dall’uso pubblico, sarà possibile il cambio d’uso previa specifica analisi
agronomica dettagliata e giustificativa degli usi ammessi, con limiti e condizioni per la tutela
delle condizioni di naturalità esistenti e adeguate misure di compensazione/mitigazione.


CONCLUSIONI

Vista
 la coerenza delle scelte di assetto e sviluppo del territorio rispetto al quadro conoscitivo
 elaborato;
 la tutela delle invarianti di natura paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e
 architettonica;

Visti gli indirizzi delle amministrazioni Provinciale e Regionale che nei propri strumenti di
Pianificazione Territoriale hanno posto come obiettivo fondamentale la riduzione del consumo
di suolo e viste le qualità ambientali e paesaggistiche del Comune di Cornedo Vicentino, si
raccomanda, nelle successive fasi attuative, di considerare l’opportunità di riqualificare e
caratterizzare porzioni di territorio già occupate a scapito di eventuali nuove espansioni
urbane, produttive o turistico-ricettive.

Ritenuto che sono da recepire integralmente le indicazioni contenute nei pareri:
-  n. 4 del 10/02/2009, n. 26 del 15/04/2011 e n. 148 del 20/12/2012 espressi dalla
   Commissione Regionale VAS;
-  prot. n. 1557 del 30/01/2012 espresso dal Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta;
-  prot. n. 64946 del 09/02/2012 espresso dal Genio Civile di Vicenza – Regione del
   Veneto;

Rilevato che l’approvazione del PAT è subordinata all’acquisizione del decreto di validazione
del Quadro Conoscitivo ai sensi dell’art. 11 della L.R. n. 11/2004 e della DGR n. 3958 del
12.12.2006.

Tutto ciò premesso e considerato, si esprime

                     PARERE FAVOREVOLE

al Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cornedo Vicentino, descritto in premessa, ai
sensi dell’art. 15 della L.R. 11/2004, con il recepimento delle indicazioni evidenziate nel
presente documento e negli allegati pareri, e come composto da:
-  Relazione;
-  Relazione Sintetica;
-  Norme Tecniche;
                                                 52
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato
                              COMITATO TECNICO INTERSETTORIALE
           ISTITUITO CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 186 N. 12.06.2012
                                  ARGOMENTO N. 02 del 08/03/2013
                                           ALLEGATO A



-  Elaborati grafici in scala 1:10.000:
  Tav. 1 - Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale;
  Tav. 2 - Carta delle Invarianti;
  Tav. 3 - Carta delle Fragilità;
  Tav. 4 - Carta delle Trasformabilità;
-  Quadro Conoscitivo e Banca Dati su supporto informatico (n. 1 DVD);
-  Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.):
  Elaborato 1 - Rapporto Ambientale;
  Elaborato 2 - Sintesi Non Tecnica;
  Elaborato 3 - Rei. V.Inc.A. Selezione di Screening- DGRV3173/2006
  Tav. 1 - Estratto P.T.C.P. e P.T.R.C.;
  Tav. 2 - Uso del Suolo;
  Tav. 3 - Superficie Agricola utilizzata;
  Tav. 4 - Rete Ecologica;
  Tav. 5 - Ambiti Urbanizzati e di potenziale trasformazione;
  Tav. 6 - Variazioni della ricchezza faunistica;
  Tav. 7 - estratto della "Carta delle Fragilità";
  Tav. 8a - Concentrazione degli Inquinanti dovuti a traffico veicolare - monossido di carbonio;
  Tav. 8b - Concentrazione degli Inquinanti dovuti a traffico veicolare - biossido di azoto;
  Tav. 8c - Concentrazione degli Inquinanti dovuti a traffico- veicolare - polveri sottili (PMio); Tav. 8d
     - Emissioni Sonore dovute a traffico veicolare;
  Tav. 9 - VAS Complessiva - confronto stato attuale, ipotesi di progetto-ipotesi zero e scenari
     alternativi;
  El. 10 - Unione degli strumenti urbanistici dei Comuni limitrofi;
-  Valutazioni specialistiche:
  Valutazione Incidenza Ambientale (DGRV 3173/2006) (elaborato 03 della V.A.S.)
  Valutazione di compatibilità idraulica;
  Indagine Geologica;
  Analisi Agronomiche ed Ambientali;




                                                     53
Responsabile del procedimento: arch. Roberto Josè Bavaresco
Relazione istruttoria: arch. Laura Pellizzari
Per gli aspetti agronomici: dott.ssa Barbara Nicoli
Contesti figurativi delle Ville Venete: arch. Riccardo D’Amato