Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016-2018
PROVINCIA DI VICENZA
SEGRETERIA – DIREZIONE GENERALE
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AGGIORNAMENTO PIANO TRIENNALE
DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
2016-2018
Approvato con Decreto Presidenziale n. 11 del 28 gennaio 2016
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Sezione I -Disposizioni generali
1. Entrata in vigore, validità ed aggiornamenti
Con deliberazione di giunta n 71 di data 30/01/2014 è stato approvato il Piano triennale di
prevenzione della corruzione 2014-2015-2016.
Con successivo decreto presidenziale n.13 del 26 /01/2015si è provveduto all'aggiornamento per il
triennio 2016-2017-2018
L'art. 1 comma 8 della legge n. 190/2012 dispone che il Piano abbia validità triennale e debba
essere aggiornato entro il 31 gennaio di ogni anno.
Con il presente aggiornamento ci si propone , fermo restando l'impianto generale del Piano
Prevenzione Corruzione di questo Ente e dei suoi aggiornamenti, di aggiornare le aree di rischio
come da tabella A integrandole e completando il lavoro fino ad oggi svolto in sede di
mappatura dei rischi per determinati processi e a seguito delle risultanze e dei report dei
precedenti Piani Anticorruzione e degli esiti dei controlli interni.
Si è tenuto inoltre conto dei seguenti fattori:
1. i cambiamenti normativi e regolamentari che modificano le finalità istituzionali, le attribuzioni,
l'attività o l'organizzazione delle Province oltre alla sudpisione organizzativa delle funzioni tra
province , regioni e Stato.
2. l’eventuale mutamento o integrazione della disciplina normativa in materia di prevenzione della
corruzione, del PNA e delle previsioni penali;
3. l'emersione di nuovi fattori di rischio che non sono stati considerati in fase di predisposizione del
P.T.P.C.
4. le segnalazioni e gli interventi a cura dei Dirigenti relativamente alla gestione del rischio
corruttivo nelle attività di loro competenza.
5 le prescrizioni di cui alla determinazione ANAC n.12 del 28 ottobre 2015.
6. Legge Regionale n. 19/2015 “Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative
provinciali”
7. il comunicato del Presidente dell'ANAC del 16/12/2015 che prevede “...omissis….le funzioni
delegate dalle Regioni alle Province, in quanto direttamente esercitate da queste ultime, sono
oggetto della programmazione di prevenzione della corruzione delle Province stesse.”
Come previsto dall'art. 1, comma 10, della legge n. 190/2012, il Responsabile della prevenzione
della corruzione provvederà, inoltre, a proporre la modifica del Piano ogniqualvolta siano accertate
significative violazioni delle prescrizioni in esso contenute.
Il Piano Anticorruzione è uno strumento a scorrimento, contenente misure organizzative, che il
Responsabile della prevenzione della corruzione potrà modificare qualora ritenga che delle
circostanze esterne o interne all'ente possano ridurne l'idoneità.
In particolare il Piano potrà essere aggiornato per le seguenti ragioni:
- sopravvenute normative
- affidamento o sottrazione di funzioni (aspetto particolarmente interessante l'Ente Provincia/Area
Vasta)
- processi organizzativi interni
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- esiti dei monitoraggi e dei report
- proposte ad opera dei responsabili dei servizi.
Il Piano permane strumento agile volto all'adozione di misure organizzative preordinate ad evitare
fenomeni di corruzione. È stato costruito con la finalità di migliorare le pratiche amministrative
attraverso la promozione dell'etica nella Pubblica amministrazione.
Il presente aggiornamento il PTPC copre il periodo 2016-2017-2018. Tuttavia corre l'obbligo
precisare che è stato predisposto sulla base della situazione di perdurante incertezza e di
definizione del proprio futuro in cui si trova, allo stato, l'ente Provincia. Si limita pertanto ad un
aggiornamento “onesto” che possa avere un significato ed un riscontro obiettivo nell'emergenza
attuale.
Ci si sente di ritenere che, pur nelle inevitabili manchevolezze e lacune dovute anche alla
limitatezza di risorse disponibili umane, strumentali e finanziarie cui è costretto l'ente, il presente
Piano presenti le caratteristiche fondamentali di specificità, effettività, coerenza e flessibilità.
In particolare:
specificità nel senso che il presente Piano non è stato copiato e neppure adattato su copiatura di
altri, ma è stato formulato in relazione al quadro normativo di riferimento e sulla scorta di quanto
emerso da un sistema consolidato e quasi ventennale di controlli sistematici interni (visto di
conformità del Segretario Generale). Gli atti vistati dal Segretario Generale sono stati per il 2015
pari al 72,14% di atti dirigenziali – n. 580 su 804 atti prodotti- e pari al 100 % di atti deliberativi e
di decreti presidenziali. A ciò si aggiungano i controlli a campione dal momento dell'entrata in
vigore della norma, lo storico del contenzioso giudiziario dell'ente, i report dei precedenti Piani, il
rispetto o il mancato rispetto dei tempi dei procedimenti amministrativi, le anomalie non tipizzate
registratesi, la mappatura approfondita di determinate aree (es. autorizzazioni e concessioni)
attraverso la somministrazione di questionari ad hoc nell'anno 2015;
effettività non si prevedono azioni che non possono essere svolte e si stabiliscono solo misure che,
verosimilmente, verranno applicate e monitorate, con lo sforzo di non confinarle nella zona
imprecisa di propositi meramente adempimentali. Infatti per ragioni organizzative sarà possibile
mappare i processi solo entro il 2017, compatibilmente con le nuove funzioni cui sarà chiamata la
Provincia se manterrà la natura di Ente di Area Vasta a seguito dell'approvazione definitiva della
riforma costituzionale ad oggi oggetto di discussione parlamentare.
coerenza – il Piano si propone di continuare coerentemente con l'integrazione al sistema di controlli
interni, a regolamenti e ad altri atti di pianificazione e con le risorse (esigue) disponibili.
Con questo aggiornamento si intende potenziare e collegare inscindibilmente il presente Piano
con la misurazione delle Performance. Quindi il Piano Performance non può prescindere dal
collegamento con il rispetto delle misure previste nel presente Piano e con il coinvolgimento, la
sensibilizzazione e la conpisione dell'intero Ente. Infatti trattandosi di misure organizzative atte a
prevenire (senza poterle eliminare) e ridurre le ipotesi di mala gestio, si ritiene che sia necessaria la
conpisione nel combattere la confusione organizzativa e comportamenti che possono anche essere
inconsapevoli. Pertanto entro il 30 novembre di ogni anno ciascun dirigente trasmette al RPC
relazione sulle attività svolte nonché le proprie proposte aventi ad oggetto l'inpiduazione delle
attività in cui è più elevato il rischio di corruzione o l'aggiornamento rispetto a quelle già indicate,
riportando altresì le concrete misure organizzative adottate o da adottare dirette a contrastare il
rischio rilevato.
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flessibilità – il Piano è strumento che, per le ragioni esposte precedentemente, può essere oggetto di
aggiornamento in corso d'anno, su proposta del RPC, allorché siano accertate significative
violazioni alle prescrizioni, quando intervengano mutamenti organizzativi, modifiche in ordine
all'attività dell'amministrazione, quando si rendano necessarie integrazioni atte a dare effettività e
idoneità al Piano.
2. AGGIORNAMENTO MISURE DI LEGALITA' ED INTEGRITA' IDONEE A
PREVENIRE IL RISCHIO DI CORRUZIONE
Con il presente aggiornamento si provvede ad integrare le misure di legalità ed integrità già
approvate ed in corso di attuazione (punto 11 del PTPC 2014-2015-2016) come di seguito:
1) AREE DI RISCHIO INDIVIDUATE
Sulla scorta del precedente Piano Anticorruzione e dei conseguenti aggiornamenti, dei risultati dei
controlli sistematici e a campione, dello storico del contenzioso giudiziario dell'ente Provincia, delle
mappature delle aree a rischio, dei report e dei monitoraggi effettuati, (documentazione tutta
disponibile agli atti dell'Ufficio Anticorruzione), si riportano le aree di rischio e, in calce alle stesse,
le anomalie che si possono verificare e che sono state anche concretamente riscontrate e le misure di
contrasto alla creazione di un humus favorevole alla corruzione.
TABELLA A
Servizio-Ufficio coinvolto Attività Grado di
rischio
Area di rischio dei contratti
Tutti i Servizi, con particolare riguardo pubblici ex D.Lgs. n. 4
1 all'attività svolta dalla Stazione Unica 163/2006, compresi gli
Appaltante e dal Soggetto Aggregatore affidamenti di incarichi a
professionisti qualificati di cui
all'art. 91 del medesimo
decreto legislativo.
5
2 Tutti i servizi dell'Ente Proroga, rinnovi, estensione
di contratti
4
Settore LL.PP.(Edilizia, Difesa del Perizie suppletive e di
Suolo) variante 5
3
Progetti Europei.
Settore Ambiente/Cave
Servizio Trasporti
Ufficio Agriturismo Attività oggetto di
4 autorizzazione e concessione. 4
Settore Caccia e Pesca
Servizio Viabilità
Servizio Turismo
Corpo di Polizia provinciale
Settore Ambiente/Cave
Procedimenti sanzionatori
5 Servizio Trasporti relativi agli illeciti 3
amministrativi e penali
Ufficio Agriturismo
Servizio Turismo
Corpo di Polizia provinciale
Settore Ambiente/Cave
Servizio Trasporti Controlli
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Ufficio Agriturismo
Servizio Turismo
Centri per l'impiego
7 Mercato del lavoro: gestione
graduatorie 3
Servizio Patrimonio
8
5
Servizio Istruzione Alienazioni e locazioni.
2
Servizio Turismo
Ufficio Contratti
9 Servizio Patrimonio Quantificazione indennità
espropriazioni 2
Servizio Turismo
10 Servizio Trasporti Nomine Commissioni.
4
Servizio Caccia
Attribuzione di vantaggi
11 Tutti i servizi economici di qualunque
genere a persone e ad Enti 5
pubblici e privati
(sovvenzioni, contributi,
sussidi, ausili finanziari ecc.)
2) ANOMALIE/CRITICITA' E MISURE DI CONTRASTO RISPETTO ALLE AREE
INDIVIDUATE
TABELLA B
Attività Rischi e anomalie possibili Misure
Criticità verificabili e
riscontrate
Area di rischio dei contratti Ritardo o mancata Programmazione annuale anche
pubblici di cui al punto 1) programmazione annuale per servizi e forniture non solo
Tabella A) anche per acquisti di servizi dell'ente Provincia, ma anche per i
e forniture. Comuni convenzionati con SUA,
responsabili della programmazione
Reiterazione di piccoli
affidamenti aventi il Idem
medesimo oggetto.
Gare aggiudicate con Direttive finalizzate alla
frequenza agli stessi definizione negli atti preparatori
soggetti. alla gara di requisiti tecnici ed
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economici che non favoriscano
un'impresa e utilizzo di elenchi
aperti di operatori economici con
applicazione del principio della
rotazione, previa fissazione di
criteri generali per l'iscrizione.
Obblighi di trasparenza e
pubblicità nella scelta dei
componenti delle commissioni di
gara, in possesso dei requisiti
necessari mediante, ove possibile,
estrazione a sorte.
Rilascio da parte dei commissari di
dichiarazioni attestanti mancanza
di conflitto di interessi con gli
operatori economici coinvolti.
Divieto di introdurre nel bando di
gara clausole vaghe o vessatorie
che disincentivano la
partecipazione degli operatori
Frequenza di gare con Idem
un'unica offerta valida.
Mancanza o incompletezza Check-list di controllo sugli
nella determina a contrarre o elementi essenziali del contratto
carente esplicitazione degli previsti in determina a contrarre.
elementi essenziali del
contratto.
Requisiti restrittivi di Idem
partecipazione.
Insufficiente stima del Adozione di direttive interne e
valore dell'appalto senza linee guida che introducano criteri
computare la totalità dei lotti stringenti a cui attenersi nella
e la durata contrattuale determinazione del valore stimato
del contratto.
Insufficiente stima del Idem
valore dell'appalto di servizi
e forniture
Acquisto autonomo di beni Verificare nella determina a
presenti in convenzione e in contrarre se si procede con acquisti
MEPA. autonomi se è stata
preventivamente esperita ricerca in
MEPA-CONSIP.
Direttive che stabiliscano criteri
oggetti e predefiniti.
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Previsione di criteri di
aggiudicazione
eccessivamente discrezionali
o incoerenti.
Direttive interne che introducano
come criterio tendenziale modalità
Ricorso agli affidamenti di aggiudicazione competitive ad
diretti evidenza pubblica ovvero
affidamenti mediante cottimo
fiduciario con consultazione di
almeno cinque operatori economici
(se presenti nel mercato) anche per
procedure di importo a €
40.000,00.
Valutazione di effettuare un avviso
per la trasparenza preventiva.
Obbligo di comunicare al RPC la
presenza di affidamenti ripetuti ai
medesimi operatori economici in
un dato arco temporale.
Utilizzo di sistemi informatizzati
per l'inpiduazione degli operatori
da consultare.
Check-list di verifica degli
adempimenti da porre in essere
anche in relazione alle direttive.
Verifica del rispetto del principio
di rotazione degli operatori
economici.
Si ricorre all'affidamento diretto
solo quale ipotesi eccezionale
residuale di cui dovrà essere data
motivazione oggettiva e
insuperabile nella determinazione a
contrarre.
Proroga, rinnovi, estensione Un valore complessivamente Pubblicazione di report periodici
di contratti di cui al punto 2) superiore alla soglia su contratti prorogati e affidamenti
Tabella A) normativamente prevista d'urgenza con direttive atte a
affidata attraverso proroghe, limitarne fortemente l'utilizzo.
rinnovi ed estensioni.
Immotivata e rilevante
concessione di proroghe
rispetto al termine previsto
dal bando.
Perizie suppletive e di Redazione di progetti e Direttive che impongano massima
variante di cui al punto 3) capitolati approssimativi. precisione nella stesura del
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Tabella A) progetto e nella verifica dello
stesso.
Evitare clausole di stile o non
circostanziate che giustifichino
surrettiziamente il ricorso alle
varianti.
Report semestrale sulle varianti in
corso d'opera al RCP.
Attività oggetto di Le criticità sono quelle Entro il primo trimestre 2017
autorizzazione e concessione effettivamente emerse in informatizzare attraverso un
di cui al punto 4) tabella A). sede di questionari sistema di omogeneizzazione
somministrati nel corso del questi processi trasversali a tutto
2015 a tutti i Servizi l'ente.
dell'ente nell'attività in
oggetto. Si precisa che i dati
sono ancora in corso di
elaborazione ai fini della
standardizzazione dei
processi. Ciò che si
evidenzia, come criticità
generale, è una mancanza di
omogeneizzazione di
procedimenti che pur
attenendo a materie perse
hanno caratteristiche
assolutamente comuni.
Procedimenti sanzionatori Si è acquisita una Procedimenti da mappare entro il
relativi agli illeciti valutazione media di rischio 2017.*
amministrativi e penali di cui corruzione sulla base delle
al punto 5) tabella A) relazioni e dei dati storici
degli Uffici. Tuttavia è una
valutazione che deve essere
ponderata e valutata
attraverso il monitoraggio
dei procedimenti come è
stato fatto per
autorizzazioni, concessioni e
contributi nell'arco del 2015.
Controlli di cui al punto 6) Si è acquisita una Procedimenti da mappare entro il
Tabella A) valutazione alta di rischio 2017 * e comunque possibilità di
corruzione sulla base delle prevedere per il 2016 due
relazioni e dei dati storici provvedimenti generali in materia
degli Uffici. L'unico di controlli in tema di turismo e di
regolamento approvato in trasporti.
materia di controlli attiene
alla materia agrituristica,
(deliberazione n. 20 del
9
15/04/2015).
Tale regolamento è da
considerarsi una
conseguenza operativa dei
precedenti Piani
anticorruzione e dei controlli
a campione effettuati.
La media dei controlli Per il 2016, dal momento che in
effettuati nei settori base ai report dei precedenti Piani
d'interesse è pari al 10% anticorruzione in materia di
sulla totalità dell'attiviotà da controlli gli stessi si attestano nella
controllare misura del 10% sulla totalità delle
attività da controllare, si prevede di
incrementare il controllo di un
ulteriore 5% ove compatibile con
le risorse disponibili, e attestando il
criterio della rotazione sia delle
attività controllate sia dei
controllori.
Si è acquisita una Procedimenti da mappare entro il
Mercato del lavoro: gestione valutazione media di rischio 2017.*
graduatorie di cui al punto 7) corruzione sulla base delle
Tabella A) relazioni e dei dati storici
degli Uffici. Tuttavia è una
valutazione che deve essere
ponderata e valutata
attraverso il monitoraggio
dei procedimenti come è
stato fatto per
autorizzazioni, concessioni e
contributi nell'arco del 2015.
Si è acquisita una Procedimenti da mappare entro il
valutazione bassa di rischio 2017.*
Alienazioni e locazioni di cui corruzione sulla base delle
al punto 8) Tabella A) relazioni e dei dati storici
degli Uffici. Tuttavia è una
valutazione che deve essere
ponderata e valutata
attraverso il monitoraggio
dei procedimenti come è
stato fatto per
autorizzazioni, concessioni e
contributi nell'arco del 2015.
Vedi comunque infra in
calce alla tabella B
Si è acquisita una Procedimenti da mappare entro il
10
Quantificazione indennità valutazione bassa di rischio 2017.*
espropriazioni di cui al punto corruzione sulla base delle
9) Tabella A) relazioni e dei dati storici
degli Uffici. Tuttavia è una
valutazione che deve essere
ponderata e valutata
attraverso il monitoraggio
dei procedimenti come è
stato fatto per
autorizzazioni, concessioni e
contributi nell'arco del 2015.
Nomine di commissioni con Adozione di direttive interne-linee
criteri del tutto discrezionali guida che impongano procedure
o con previsione di criteri selettive per la scelta dei
eccessivamente generici o componenti le commissioni.
troppo dettagliati.
Criteri di rotazione semestrali
Nomine di commissioni con nell'inpiduazione del segretario
componenti sprovvisti di verbalizzante che, preferibilmente
adeguati requisiti. non afferisca al Servizio di
riferimento.
Nomine Commissioni di cui al Non rispondenza o parziale
punto 10) Tabella A) interpretazione dei requisiti
o dei criteri stabiliti dalla
legge.
Nomina di componenti le
commissioni esterna senza
procedure selettive.
Mancanza di rotazione della
figura del segretario
verbalizzante.
Si è acquisita Adozione di un provvedimento
una
valutazione molto alta di generale sulle provvidenze ex art.
12 Legge 241/1990 che modifichi
rischio corruzione sulla base
delle relazioni e dei dati un regolamento assolutamente
superato.
storici degli Uffici. Tuttavia
è una valutazione che deve Adozione di linee guida che
essere ponderata e valutataimpongano procedure di evidenza
Attribuzione di vantaggi attraverso il monitoraggio pubblica per la concessione di
economici di qualunque dei procedimenti come è contributi.
genere a persone e ad Enti stato fatto Linee guida che introducano criteri
per
pubblici e privati stringenti
autorizzazioni, concessioni e nell'adozione di
(sovvenzioni, contributi, contributi straordinari e nella
contributi nell'arco del 2015.
sussidi, ausili finanziari ecc.) predisposizione di singoli
di cui al punto 11) Tabella A) Inadeguatezza del provvedimenti concessori.
regolamento/provvedimento Trasmissione entro il 31 dicembre
11
generale sulle provvidenze, al RPC della percentuale di
ex art. 12 Legge n. contributi e ausili concessi senza la
241/1990. pubblicazione di un avviso di
partecipazione.
Previsione di criteri
eccessivamente generici o
discrezionali o mancata
indicazione motivata di
criteri e modalità nei singoli
provvedimenti concessori.
Mancanza di procedura ad
evidenza pubblica.
*Per i procedimenti da mappare entro il 2017 i dirigenti-responsabili del servizio dovranno
analizzare le attività dei propri settori che rientrano nelle aree di rischio generali e specifiche,
attraverso la mappatura dei processi che partirà dall'inpiduazione dei procedimenti,
tenendo conto che il concetto di processo è ancor più ampio e più flessibile del procedimento
amministrativo. Rilevati i procedimenti amministrativi, si dovranno inpiduare i processi
organizzativi ed attribuire loro una proposta di grado di rischio.
Si ricorda che ad oggi sono stati mappati circa il 35% dei procedimenti dell'ente, processo
che è stato sospeso nelle more dell'entrata in vigore dell L.R. N. 19/2015 finalizzata alle
redistribizione delle funzioni (fondamentali e delegate dalla Regione Veneto) e che sarà
completato nel corso del 2016.
I rimanenti procedimenti saranno mappati entro il 2017 , compatibilmente con il nuovo
assetto e la definitiva riforma delle Province oltre che con la disponibilità delle risorse umane,
finanziarie , strumentali in forza al nuovo ente riorganizzato.
Per tali ragioni , la formazione nel biennio 2016-2017 riguarderà prioritariamente la
mappatura analitica dei processi.
Selezioni, mobilità e progressioni del personale
Interpellato il Responsabile dell'Ufficio Personale, come da documentazione in atti, attualmente tale
materia non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Infatti per quanto riguarda le attività relative a selezioni e progressioni del personale le ultime
progressioni sono state effettuate nel 2009, le ultime selezioni nel 2008.
Per quanto riguarda la mobilità, per il combinato disposto della riforma Delrio, della riforma Madia
sulla Pubblica Amministrazione e delle ultime Leggi di Stabilità, tali e tanti sono i vincoli e la
dettagliata normazione delle procedure (compreso il pieto di mobilità in entrata) che nessun
spazio viene lasciato ad una discrezionalità che potrebbe sfociare in una mala gestio.
3) ULTERIORI AREE
Con determinazione n. 12 del 2015 l'ANAC aggiunge altre aree generali rispetto alle aree
obbligatorie di cui alla Legge 190/2012 e più precisamente:
a) gestione delle entrate e delle spese del patrimonio
b) controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
c) incarichi e nomine
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d) affari legali e contenzioso.
a) gestione delle entrate e delle spese del patrimonio
Gestione entrate e spese
Interpellati i Responsabili degli uffici, come da documentazione in atti, attualmente tale materia
non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Per ciò che attiene alle entrate provinciali sono tutte di natura derivata , per cui non è la Provincia
l'ente riscossore. Nello specifico:
Imposta trascrizione sui passaggi di proprietà dei veicoli: il concessionario della riscossione è
l'Aci
R.c. Auto -imposta sulle assicurazioni versata dalle compagnie di assicurazione tramite delega
fiscale di pagamento all'Agenzia delle Entrate che poi riversa alle Province ogni 15 giorni
tassa rifiuti riversata direttamente dai Comuni o dai soggetti terzi che effettuano la raccolta per
conto dei Comuni.
Per quanto riguarda le spese il Servizio Bilancio trimestralmente verifica i tempi medi di
pagamento e provvede ad inserire nel sito della provincia tali dati.
L'indicatore annuale della tempestività dei pagamenti è stato allegato al conto consuntivo 2014.
Già nel corso del 2013 è stata definita con tutti gli uffici una matrice dei pagamenti per garantire
il rispetto dei tempi previsti dalla normativa, per ridurre ulteriormente i tempi con l'attuale
convenzione di tesoreria.
E previsto che il pagamento sia contabilizzato nel conto del fornitore già il giorno successivo (e
non più nei 3 gg previsti nella vecchia convenzione).
Le pratiche al fine di evitare ritardi nei pagamenti sono catalogate ed evase per ordine di
scadenza (la data di scadenza è inserita in sede di registrazione elettronica della fattura e pertanto
lo scadenzario è sempre aggiornato).
I mandati di pagamento sono elettronici e con firma digitale già dal 2010.
Come risulta anche dagli articoli di stampa, la Provincia di Vicenza è la nona in Italia per la
rapidità dei pagamenti delle fatture.
Incassi e pagamenti avvengono per il tramite del Tesoriere con procedura informatica (ad
eccezione degli incassi manuali per i biglietti d'ingresso in Villa Cordellina, che comunque
periodicamente vengono riversati in Tesoreria)
Il maneggio di denaro é proprio dell'economo che registra informaticamente tutte le operazioni e
rendiconta tramite un provvedimento periodico.
Patrimonio (vedi anche Tabella A n. 8 e Tabella B)
In data 2 luglio 2013 con atto consiliare n. 25 è stato adottato un regolamento con disposizioni
molto dettagliate sulla gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare provinciale.
Interpellati i Responsabili degli uffici, come da documentazione in atti, attualmente tale materia non
presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Infatti sulla sezione Amministrazione Trasparente del sito della Provincia, è pubblicato il file delle
locazioni.
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La gestione del patrimonio è rivolta principalmente a favore del Ministero e pertanto, data la ridotta
quantità di beni e destinatari, si ritiene tale attività non sia tale da dover essere sottoposta tra quelle
da inserire nel piano anticorruzione.
Inoltre il regolamento sopra citato non prevede la possibilità della trattativa privata per le
alienazioni ma solo l'asta pubblica, altro elemento di vincolo nella gestione dei beni.
In particolare:
le locazioni del Settore Turismo sono cessate nella loro totalità.
Il ricorso a soggetti terzi per l'utilizzo di locali ed impianti sportivi a favore degli istituti scolastici
superiori: nell'anno scolastico 2015-16, a seguito dell'insufficienza di spazi ad uso scolastico di
proprietà provinciale, è stato necessario, dopo aver acquisito le richieste delle singole scuole e
verificatene l'effettiva necessità, ricorrere all'utilizzo di strutture di proprietà pubblica e privata.
Va premesso che la scelta dei soggetti terzi non consente margini di discrezionalità in quanto la
scelta delle strutture (palestre, locali, laboratori) deve essere necessariamente conpisa con i
Dirigenti scolastici i quali manifestano esigenze di natura didattica quali la necessità che gli spazi
siano collocati nelle vicinanze delle sedi scolastiche e ciò per facilitarne la fruizione da parte di
insegnanti e studenti.
Nell'ambito dell'attività di razionalizzaione della spesa, nel corso degli ultimi anni si è cercato di
fare ricorso all'utilizzo di impianti sportivi di proprietà comunale che prevedeono solamente il
rimborso delle spese di funzionamento e quindi a costi inferiori rispetto al privato.
Nell'anno scolastico in corso le strutture utilizzate sono le seguenti:
- LOCALI /LABORATORI/TERRENI: n. 7 convenzioni/contratti (di cui n. 2 soggetti privati e n.
5 pubblici).
- IMPIANTI SPORTIVI: n. 16 convenzioni/contratti (di cui n. 8 soggetti privati, n. 3
concessionari di enti pubblici, n.5 enti pubblici).
Nel biennio 2016-2017 si mapperanno la modalità e criteri di scelta per l'inpiduazione del
gestore privato.
b) controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
Per i controlli vedi Tabella A) punto n. 6 e Tabella B),
Per le sanzioni vedi Tabella A) punto n. 5 e Tabella B).
c) incarichi e nomine
Fermo restando i provvedimenti di carattere generale già indicati nei precedenti Piani ( in
particolare Dliberazioni C.P. n.152/2009 e n.13566/425 in corso di revisione) particolare attenzione
viene riservata, anche con il supporto del Servizio Avvocatura, alla normativa in materia di
incandidabilità e inconferibilità di cui al D.L.vo 39/2013 oltre ai nuovi limiti normativi introdotti
dalla riforma Madia in tema di incarichi a soggetti in stato di quiescenza.
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d) affari legali e contenzioso
Interpellato il Responsabile dell'Ufficio Avvocatura, come da documentazione in atti,
attualmente tale materia non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Infatti da più di 5 anni nessun incarico esterno è stato affidato per la gestione dei contenziosi
inerenti l'Ente. Gli unici esistenti pertanto sono quelli affidati in epoche antecedenti al 2006 e si
tratta perciò di pratiche che andranno via via in esaurimento. Le sole procedure di affidamento
che riguardano gli affari legali si riferiscono ai "servizi di domiciliazione" ossia ad un'attività
meramente burocratica di appoggio presso il luogo dove è sito l'ufficio giudiziario che radica il
processo.
Storicamente la stragrande maggioranza delle cause, oltre il 95%, che esigeva la domiciliazione
era riferita alla città di Venezia (cause presso il Tribunale Amministrativo Regionale, la Corte
d'Appello e il Tribunale civile e penale) pertanto si è provveduto all' inpiduazione del
domiciliatario attraverso una procedura negoziata che attualmente ha inpiduato la
domiciliazione presso lo studio dell'avvocata Maria Grazia Romeo di Venezia, che si è
aggiudicata il servizio per tre anni dal 30 luglio 2013 per un importo di € 380,64 per ciascun
servizio di domiciliazione per un totale massimo complessivo di oneri, per i tre anni, pari ad €
44.044,00 (€ 35.000,00 al netto degli oneri).
Per quanto riguarda le cause sulla città di Roma (Cassazione, Tribunale Superiore Acque
Pubbliche, Consiglio di Stato, Tribunale e Tribunale Amministrativo del Lazio) solo negli ultimi
due anni si è visto un sensibile aumento, in quanto precedentemente si trattava di ipotesi molto
rare o comunque che necessitavano di qualifiche (cassazionisti) o competenze di cui l'ufficio era
sprovvisto. Con l'iscrizione all'albo dei Cassazionisti di parte dei membri dell'ufficio legale della
Provincia, attualmente anche su tale piazza romana si necessita unicamente di un servizio di
domiciliazione. Negli ultimi due anni tale servizio ha visto coinvolti tre studi legali, a rotazione,
per importi molto limitati (non superiori ad € 2.000,00 ciascuno).
Con l'occasione della scadenza del servizio di domiciliazione presso Venezia, gli uffici stanno
già predisponendo una gara mediante procedura negoziata, non solo su Venezia, ma anche su
Roma.
Si evidenzia inoltre che tutte le pratiche legali e, in particolare quelle giudiziarie, sono assegnate
in mandato a tutti gli avvocati in servizio, in modo da evitare che in una specifica pratica ci sia il
"monopolio" solo di un professionista interno. Solo così si aumenta la possibilità di una
reciproca verifica sulle attività svolte da ciascuno dei componenti.
4) MISURE DI CARATTERE TRASVERSALE
Si ribadiscono comunque, al di là delle misure di carattere specifico contenute nella tabella B), il
rispetto di talune misure di carattere generale, considerate quali strumenti per diffondere diffondere
sempre di più la cultura della legalità già previste nei Precedenti Piani.
Tali misure si concretano in:
• rispetto dei tempi procedimentali di cui al regolamento dei procedimenti amministrativi n. 37
del 2013, cui consegue monitoraggio e report semestrale al RPC.
• entro il 2017 si completerà l'informatizzazione dei processi , dando precedenza a quelli
aventi fruizione esterna , e come stabilito in calce alla tabella B), compatibilmente con il
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nuovo assetto dell'ente Provincia e con le risorse umane, strumentali, finanziarie
disponibili . Ad oggi la piena informatizzazione del processo e conseguente tracciabilità è data
dal programma delibere-determine-decreti presidenziali, programma sanzioni in materia
ambientale (SAMBA), nella gestione del contenzioso giudiziario, procedimenti di formazione e
approvazione PAT/PATI ai sensi degli artt. 14-15-16 L.R. 11/2004, autorizzazioni
paesaggistiche ai sensi del D.Lgvo 42/2004.
• in materia di controlli laddove non sia stato adottato un provvedimento generale ad hoc, come
per il Settore Turismo, si ribadisce per i Settori Polizia Provinciale, Ambiente, Trasporti
l'obbligo di:
• programmazione dei controlli
• predefinizione di criteri rotativi
• entro febbraio 2016 presentare al RPC la programmazione dei controlli
• semestralmente comunicare al RPC l'oggetto dei controlli, la modalità di effettuazione e
l'esito
• l'effettuazione dei controlli deve avvenire in coppia turnata.
• Riprendendo quanto previsto nei precedenti Piani, nel rispetto della continuità amministrativa e
delle professionalità coniugate con le esigenze organizzative di un ente in via di trasformazione,
si raccomanda ,ove possibile, la rotazione del personale. Tuttavia se ciò non fosse possibile
per ragioni oggettive, intrinseche e motivate di natura organizzativa,che saranno comunicate al
RPC, si sottolinea la necessità, almeno nelle cosiddette materie a rischio, di prevedere ad opera
dei dirigenti e dei responsabili dei servizi la rotazione delle pratiche e dei procedimenti.
• Il dipendente al quale è stata affidata la trattazione di una pratica deve rigorosamente rispettare
l'ordine cronologico fatti salvi i casi di urgenza che devono essere espressamente dichiarati
con provvedimento motivato dal Responsabile del procedimento.
• Il dipendente non deve richiedere ne accettare donativi o utilità di qualsiasi natura per sé o
per altri da qualsiasi soggetto sia esso persona fisica, società associazione e impresa con cui sia
in corso attività d'ufficio o vi sia potenzialità futura, secondo quanto stabilito dal codice di
comportamento dei dipendenti.
Per tutti gli altri obblighi si rimanda a quanto previsto dal Codice di comportamento vigente in
questo Ente.
• incompatibilità dirigenziali
Su questo aspetto si ritiene di confermare quanto previsto nei precedenti Piani.
• rilascio delle autorizzazioni ai dipendenti per lo svolgimento delle autorizzazioni per lo
svolgimento di attività extraistituzionale
E' stato approntato un regolamento avente ad oggetto “Regolamento per il conferimento di
incarichi di lavoro autonomo di natura occasionale o coordinata e continuativa ad esperti esterni
di cui alla deliberazione n. 152 del 14/04/2009”. Si valuterà, nel corso del biennio 2016-2017, la
necessità di un eventuale aggiornamento anche in relazione agli obblighi di Trasparenza e al
Codice di Comportamento
• circostanze interne ed esterne
Essendo questa una fase di profonda trasformazione dell'Ente , di assestamento, di ridefinizione
dell'organizzazione dello stesso ad oggi ancora in corso con nuove assegnazione di personale ai
vari Servizi (sono stati fino ad ora emanati i soli decreti presidenziali di incarichi dirigenziali in
riferimento alle materie fondamentali e delegate dalla Regione del Veneto) si ritiene di
intervenire sulle circostanze esterne ed interne solo a seguito della di una maggiore
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stabilizzazione nell'organizzazione, anche al fine di evitare impiego di risorse di qualsivoglia
natura in un procedimento in fieri che potrà utilmente impiegato in un ente la cui organizzazione
sia , almeno nelle linee fondamentali, più definita .
Ad ogni buon conto l'organizzazione attuale (sommando funzioni fondamentali e funzioni
delegate dalla Regione) consta di un Segretario Direttore Generale, di n. 9 Dirigenti, n. 6 Alte
Professionalità, n. 13 Posizioni Organizzative, n. 264 Dipendenti.
5) LINEE GUIDA PER IL PIANO DI FORMAZIONE.
I Dirigenti entro 31 marzo 2016 devono presentare al RPC una proposta di formazione per i propri
dipendenti.
Entro il 30 aprile 2016 il Responsabile della prevenzione della corruzione, di concerto con il
responsabile del servizio personale, approva il piano annuale di formazione con riferimento alle
attività a rischio di corruzione.
A tal proposito la formazione nel biennio 2016-2017 riguarderà prioritariamente la mappatura
analitica dei processi, compatibilmente con la nuova struttura organizzativa dell'Ente.(vedi nota in
calce alla tabella B).
Il Bilancio di previsione annuale deve prevedere, in sede di previsione oppure in sede di variazione,
gli opportuni interventi di spesa finalizzati a garantire la formazione.
I Dirigenti devono comunque tenere, in qualità di referenti, una sorta di “formazione continua”
attraverso incontri formativi e di aggiornamento attraverso azioni di controllo nei confronti dei
dipendenti volti a prevenire la corruttela nella gestione dell'attività posta in essere nel settore di
competenza.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione, con la definizione del piano di formazione,
assolve la definizione delle procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad
operare in settori particolarmente esposti alla corruzione.
6) TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI.
Si rinvia ai precedenti Piani anticorruzione e a quanto previsto nel codice di comportamento vigente
in questo ente.
7) TRASPARENZA
L'aggiornamento al Programma triennale della Trasparenza, da adottarsi entro il 31 gennaio 2016,
pur essendo parte integrante del Piano Anticorruzione, sarà oggetto di un provvedimento ad hoc.
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SCADENZARIO- REPORT- MONITORAGGIO
DATA ATTIVITA' SOGGETTO COMPETENTE
Approvazione aggiornamento del Organo di indirizzo politico su proposta
31 gennaio 2016 Piano triennale prevenzione della del Responsabile della prevenzione
corruzione della corruzione
Comunicazione Dipartimento
Funzione pubblica e Responsabile della prevenzione della
31 gennaio 2016
pubblicazione in sito sezione corruzione
“Amministrazione trasparente”
29 febbraio 2016 Programmazione dei controlli Dirigenti
Proposta di formazione per i
31 marzo 2016 propri dipendenti al RPC in Dirigenti
materia di anticorruzione
Approvazione del Piano annuale Il Responsabile della prevenzione della
30 aprile 2016 di formazione per i dipendenti in corruzione di concerto con il Dirigente
materia di anticorruzione del Personale
30 giugno 2016 Relazione su numero controlli,
Dirigenti
31 dicembre 2016 modalità di effettuazione, esiti
30 giugno 2016 Report su varianti in corso
Dirigenti
31 dicembre 2016 d'opera al RPC
Relazione al Responsabile della
30 giugno 2016
prevenzione della corruzione sul Dirigenti
30 novembre 2016
rispetto dei tempi procedimentali
Relazione sulla rotazione del
30 ottobre 2016 Dirigenti
personale e/o delle pratiche
Relazione sulle attività svolte e
proposte in materia di Dirigenti
30 novembre 2016
anticorruzione sulle materie di
competenza
Elenco dettagliato degli
31 dicembre 2016 affidamenti diretti al Responsabile Dirigenti
della prevenzione della corruzione
Relazione in materia di contributi
31 dicembre 2016 al Responsabile della prevenzione Dirigenti
della corruzione
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