DDL Zan_presentazione
DDL
ZAN
PROPOSTA DI La legge Zan contro
l'omobitransfobia ha l'obiettivo di
LEGGE ZAN proteggere persone omosessuali,
donne e disabili dai cosiddetti reati
d'odio, cioè l'istigazione a
OVITTEIBO commettere atti violenti o
discriminatori nei loro confronti.
Il lungo iter della legge Zan (dal nome di
LE ORIGINI Alessandro Zan, PD, suo primo firmatario) è
iniziato nel 2018. Il testo ha ottenuto
l’approvazione alla Camera con 265 voti
OTANES E AREMAC favorevoli e 193 contrari il 20 novembre 2020,
ma si è “bloccato” in Senato.
OBIETTIVO PRIMARIO
ESTENDE PENE GIÀ PREVISTE PER ALTRE
FATTISPECIE – COME L’ODIO RAZZIALE O
RELIGIOSO – ANCHE AI CRIMINI D’ODIO LEGATI A:
PERSONE
COMUNITÀ DONNE
CON
LGBT+
DISABILITÀ
Sono tre le principali modifiche alla normativa già esistente
richieste dal ddl Zan. La prima riguarda l’aggiunta dei reati di
discriminazione basati “sul sesso, sul genere, sull’orientamento
LE MODIFICHE
sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità” all’articolo 604-
bis e 604-ter del codice penale, che puniscono l’incitazione alla
violenza e alla discriminazione per motivi “razziali, etnici, religiosi o
RICHIESTE IN di nazionalità”.
La seconda modifica riguarda l’articolo 90-quater del codice di
SINTESI
procedura penale in cui viene definita la “condizione di particolare
vulnerabilità della persona offesa”. Attualmente l’articolo contiene
solo la specifica relativa all’odio razziale. Mentre il ddl Zan prevede
di aggiungere le parole “fondato sul sesso, sul genere,
sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”. L’ultima
modifica riguarda il decreto legislativo del 9 luglio 2003, numero
215, sulla parità del trattamento degli inpidui indipendentemente
NAZ LDD dal colore della pelle o dalla provenienza etnica, al quale aggiunge
alcune misure di prevenzione e contrasto delle discriminazioni
legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
LA LEGGE
IL DDL ZAN È COMPOSTO DA 10 ARTICOLI, DI CUI I PRIMI SEI
RIGUARDANO L’AMBITO PENALE E GLI ALTRI QUATTRO
INTRODUCONO ALCUNE AZIONI POSITIVE DI INTERVENTO PER
PREVENIRE E CONTRASTARE LE DISCRIMINAZIONI.
1 .trA
L’articolo 1 introduce e definisce i termini sesso, genere, orientamento
sessuale, identità di genere, come suggerito dalla Commissione affari
costituzionali, per evitare qualunque ipotesi di incostituzionalità della
GLI legge.
ARTICOLI 2 .trA
L’articolo 2 pone sesso, genere, orientamento sessuale, identità di
genere e disabilità tra i moventi dei reati d’odio contenuti dell’articolo
604-bis del codice penale, diretto a tutelare il rispetto della dignità
umana e del principio di uguaglianza. In particolare è stabilita una
multa fino a 6mila euro o la reclusione fino a un anno e 6 mesi per chi
istiga a commettere atti di discriminazione fondati su sesso, genere,
orientamento sessuale, identità di genere o disabilità. Mentre per chi
istiga o commette atti violenti, per le stesse motivazioni, è prevista la
reclusione da 6 mesi fino a 4 anni.
3 .trA
L’articolo 3 stabilisce come circostanza aggravante il commettere reati
in ragione del sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere
o disabilità della vittima, tramite la modifica dell’articolo 604-ter del
GLI codice penale.
ARTICOLI 4 .trA
L’articolo 4 è dedicato alla salvaguardia della libertà di opinione e di
scelta, per tutelare la libertà di parola e recita “sono fatte salve la libera
espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime
riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché
non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti
discriminatori o violenti”. Ossia, la libertà di espressione non deve mai
sconfinare nell’istigazione all’odio e alla violenza.
5 .trA
L’articolo 5 riguarda prevalentemente alcune specifiche rispetto alle
pene previste dagli articoli 604-bis e 604-ter.
GLI
ARTICOLI
6 .trA
L’articolo 6 riporta le modifiche all’articolo 90-quater del codice di
procedura penale in cui viene definita la “condizione di particolare
vulnerabilità della persona offesa” e il riconoscimento delle donne e
delle persone Lgbtq+ come persone “vulnerabili” e quindi,
potenzialmente vittime.
7 .trA
L’articolo 7 istituisce la data del 17 maggio come Giornata nazionale
contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, per
promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione e contrastare
GLI pregiudizi e violenze.
ARTICOLI
8 .trA
L’8 incarica l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali di elaborare
una strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle
discriminazioni.
9 .trA
Il 9 istituisce un fondo di 4 milioni di euro per le politiche relative ai
diritti e alle pari opportunità, con l’istituzione di centri contro le
GLI
discriminazioni.
ARTICOLI
01 .trA
Il 10 prevede che l’Istat realizzi, almeno ogni tre anni, una rilevazione
per descrivere lo stato delle discriminazioni e delle pratiche violente, e
che serva come base per pensare e attuare politiche di contrasto.
ALESSANDRO ZAN
"Il problema non si
risolverà il giorno
dopo l’approvazione,
ma, come ogni legge,
farà cultura.
L’obiettivo deve
essere formare nuove
generazioni inclusive
e solidali verso tutte
le differenze"
SIMONE PILLON
"La verità è che si tratta di
una ciofeca che - con la
scusa di punire gli
aggressori (che sono già
puniti dalla legge) - mira a
trasformare la percezione
in sesso, il libero pensiero
in discriminazione e
l'indottrinamento in
educazione. Noi la
fermeremo"
LA SITUAZIONE IN EUROPA
APORUE OEPORUE OTNEMALRAP
Hanno leggi contro l’omotransfobia Nel 2004 inoltre il Parlamento Europeo ha
Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, ma approvato una risoluzione che chiede agli
anche Croazia, Albania, Bulgaria, Cipro, Stati membri di «adottare legislazioni
Austria, Danimarca, Estonia, Grecia, Malta, penali che vietino l’istigazione all’odio sulla
Lituania, Irlanda, Islanda, Olanda, Romania, base dell’orientamento sessuale e
Svezia, Norvegia, Finlandia, Lussemburgo, dell’identità di genere».
Monaco, Montenegro, Portogallo.
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