Relazione ITL 2020_convalida dimissioni consensuali_lavoratrici madri e lavoratori padri

Relazione annuale sulle convalide delle dimissioni e
       risoluzioni consensuali
   delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri
ai sensi dell’art. 55 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151


             Anno 2020




                                 1
                               INTRODUZIONE


               Gli effetti della pandemia sulle cessazioni dei rapporti di lavoro


  1. Il mercato del lavoro in ottica di genere nel biennio 2019-2020
La presente analisi dei provvedimenti di convalida si inserisce in un biennio particolarmente critico per il
mercato del lavoro in ottica di genere. Il periodo di emergenza sanitaria, infatti, ha determinato effetti
differenziati tra uomini e donne nel mercato del lavoro1.
In questo scenario risulta significativa la lettura dei dati sui provvedimenti soggetti a convalida all’interno di
quelli più generali sul recesso dal mercato del lavoro da cui emerge come proprio la condizione di genitorialità
sia rilevante per le dinamiche di genere.

In termini generali si rileva che, se le cessazioni dal rapporto di lavoro riguardano in prevalenza gli uomini –
che nel biennio rappresentano il 54-55% del personale interessato (Tab. 2 e Fig. 1), per le dimissioni e
risoluzioni consensuali di lavoratrici madri e lavoratori padri la proporzione si inverte e il pario risulta più
accentuato: i provvedimenti di convalida, infatti, interessano lavoratrici madri nel 72,9% dei casi nel 2019 e
nel 77,4% dei casi nel 2020 (Tab. 3 e 4).


1.1 Le cessazioni dei rapporti di lavoro nel biennio 2019-2020
Le cessazioni nel 2020 sono oltre 9 milioni, con un calo di circa 2 milioni rispetto al 2019 quando erano state
oltre 11 milioni (-17,7%) (Tab. 1). La motivazione prevalente è la scadenza del contratto, che coinvolge più di
6 milioni di rapporti (17,6% in meno del 2019).
Le cessazioni richieste dal lavoratore e dalla lavoratrice, comprese le dimissioni (categoria all’interno della
quale si inseriscono le dimissioni convalidate oggetto del presente rapporto), che nel 2019 erano oltre 1,8
milioni, nel 2020 si attestano intorno a 1,5 milioni (-15,1%). Le risoluzioni consensuali, oggetto anch’esse di
provvedimento di convalida per il target specifico del presente rapporto e che sono computate dal sistema
COB (sistema di gestione dell’invio on line delle comunicazioni obbligatorie di instaurazione, proroga,
trasformazione, cessazione dei rapporti di lavoro) nella voce “altre cause”, superano le 760 mila unità (-4,9%
dal 2019). Le risoluzioni proposte dal datore di lavoro passano da oltre 1,1 milioni del 2019 a poco più di 775
mila del 2020, con una contrazione del 31,8 %. La tipologia cha subisce maggiore riduzione (-35,6%) è quella
del licenziamento che, per effetto del pieto disposto nel periodo di emergenza sanitaria, passa da quasi 870
mila casi a meno di 560 mila.
A conferma della centralità della motivazione della scadenza contrattuale nel biennio in analisi le risoluzioni
dei rapporti di lavoro hanno riguardato per lo più dipendenti con contratti a tempo determinato (il 63% delle
risoluzioni delle lavoratrici e quasi il 66% di quelle dei lavoratori) (Tab. 2).




1Come ampiamente illustrato nel Rapporto Inapp 2021 www.inapp.org l’Italia, già al 14mo posto nel Gender Equality Index con 4,4 punti percentuali
al di sotto della media Ue e con il ranking più basso nell’Unione proprio in tema di occupazione femminile, evidenzia nel 2020 un forte inasprimento
delle disuguaglianze di genere in termini di accesso, partecipazione e progressione delle donne nel mondo del lavoro.
                                                                         2
Tab. 1 – Rapporti di lavoro cessati per motivo di cessazione (valori assoluti, composizioni percentuali e
variazioni percentuali) 2019 - 2020

      MOTIVI DI CESSAZIONE           Valori assoluti     Composizione percentuale Var.% rispetto all'anno precedente
                         2019      2020      2019      2020       2019         2020
Cessazione richiesta dal lavoratore       1.838.817   1.561.546      16,2      16,7        8,0          -15,1
Cessazione promossa dal datore di lavoro    1.137.531    775.864      10,0       8,3        0,4          -31,8
  di cui: Cessazione attività           56.490     46.555       0,5      0,5        -4,1         -17,6
      Licenziamento (a)           866.895    558.499        7,6      6,0        -1,0         -35,6
      Altro (b)               214.146    170.810        1,9      1,8        8,1          -20,2
Cessazione al termine              7.566.628   6.239.393      66,7      66,8        2,2          -17,5
Altre cause (c)                  801.526    762.243        7,1      8,2        -5,8          -4,9
Totale                     11.344.502   9.339.046      100,0     100,0         2,3          -17,7
Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie – Rapporto 2021.



Tab. 2 – Rapporti di lavoro cessati per tipologia di contratto e genere (valori assoluti, composizioni
percentuali e variazioni percentuali) 2019 - 2020.

     TIPOLOGIA DI
      CONTRATTO          Valori assoluti    Composizione percentuale Var.% rispetto all'anno precedente


                    2019     2020      2019       2020        2019          2020
                                 Maschi
  Tempo Indeterminato       1.185.990    906.821       19,2     17,8        3,8          -23,5
  Tempo Determinato       4.093.742   3.466.160       66,4     67,9        0,6          -15,3
    Apprendistato        137.708    107.652       2,2      2,1        12,4          -21,8
Contratti di Collaborazione    151.730    138.472       2,5      2,7        -6,3          -8,7
      Altro (a)        596.533    483.672       9,7      9,5        11,5          -18,9
    Totale Maschi       6.165.703   5.102.777       100      100         2,2          -17,2
                                Femmine
  Tempo Indeterminato       946.327    853.014       18,3     20,1        3,9          -9,9
  Tempo Determinato       3.347.722   2.667.528       64,6       63          1         -20,3
    Apprendistato         98.295   74.838       1,9      1,8        11,5          -23,9
Contratti di Collaborazione    233.182    207.317       4,5      4,9        -5,1          -11,1
      Altro (a)        553.273    433.572       10,7     10,2          11         -21,6
    Totale Femmine       5.178.799   4.236.269       100      100         2,4          -18
                                 Totale
  Tempo Indeterminato       2.132.317   1.759.835       18,8     18,8        3,8          -17,5
  Tempo Determinato       7.441.464   6.133.688       65,6     65,7        0,8          -17,6
    Apprendistato        236.003    182.490       2,1       2          12         -22,7
Contratti di Collaborazione    384.912    345.789       3,4      3,7        -5,5          -10,2
      Altro (a)       1.149.806    917.244       10,1      9,8        11,3          -20,2
       Totale        11.344.502 9.339.046         100      100         2,3          -17,7
a) La tipologia contrattuale "Altro" include: contratto di formazione lavoro (solo P.A.); contratto di inserimento lavorativo; contratto di agenzia a
tempo determinato e indeterminato; contratto intermittente a tempo determinato e indeterminato; lavoro autonomo nello spettacolo.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie- Rapporto 2021




                                                                            3
Come accennato, sia nel 2019 che nel 2020 il complesso delle cessazioni riguarda prevalentemente gli uomini
(Fig. 1), in linea con la maggiore partecipazione maschile al mercato del lavoro in termini assoluti. Le
proporzioni tra componente maschile e femminile risultano stabili, essendosi registrato uno scostamento di
un solo punto percentuale rispetto al 2019.


Fig. 1 – Cessazioni e composizione di genere, 2019-2020


             2020                    2019


          45       55              46      54




             M   F                   M  F

Fonte: Elab. Inapp su dati Ministero del Lavoro




1.2 Le dimissioni volontarie di genitori con figli 0-3 anni: alcune preliminari chiavi di lettura
La condizione di genitorialità ha strutturalmente un impatto perso sulla partecipazione al mercato del
lavoro di uomini e donne. Sussiste infatti una relazione tra la diminuzione degli indicatori relativi alla
partecipazione e all’occupazione in coincidenza della maternità e in relazione al numero dei figli. In presenza
di figli la partecipazione maschile aumenta e quella femminile si riduce. Il passaggio avviene col primo figlio
e si incrementa con il secondo, senza particolari differenziazioni a livello territoriale. Questa dinamica ha
valori più elevati nella classe di età 25-34, età feconda della donna, ove si registra la maggiore concentrazione
di figli in età prescolare. Nello specifico, in presenza di un figlio la partecipazione maschile aumenta e quella
femminile diminuisce (Fig. 2) e l’inattività (condizione di non lavoro e non ricerca di lavoro) femminile
aumenta, mentre quella maschile diminuisce (Fig.3). Tuttavia, le motivazioni della condizione di inattività di
uomini e donne restano strutturalmente perse. L’inattività maschile continua ad essere motivata da
esigenze personali e di studio o formazione, pensione o disinteresse al lavoro anche per motivi di età. Segue
lo scoraggiamento, l’attesa di esiti di passate azioni di ricerca di lavoro e, in ultimo, i motivi familiari. Per le
donne, al contrario, il principale motivo della condizione di inattività sono i motivi familiari, seguiti da studio,
formazione professionale; quindi pensione e scoraggiamento e, in ultimo, l’attesa di esiti di passate azioni di
ricerca. Tale dato fa desumere, per la componente femminile, che diminuisce l’inattività strutturale legata
alle opportunità offerte dal mercato del lavoro e non mediata da valutazioni personali sulla necessità od
opportunità di lavorare. Quella che invece permane ed anzi aumenta è l’inattività femminile “indotta” da
fattori esogeni non strettamente riconducibili alla configurazione del mercato del lavoro e alla sua
strutturazione in termini di opportunità, ma propri del contesto familiare e di prossimità su cui incide il care
burden.
Perciò, un aspetto rilevante che influenza la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e deve essere
considerato nell’analisi dei dati sulle convalide delle dimissioni delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri è




                                                         4
la valutazione del costo opportunità per le donne della prosecuzione del rapporto di lavoro tenuto conto del
ruolo svolto dalle stesse nell’esercizio della cura e assistenza di bambini ed anziani2 3.

        Fig. 2 Tasso di occupazione secondo la presenza nel nucleo familiare di almeno
                  un figlio in età 0-1 anni e il genere* 2020
  100,0
                         Maschio    Femmina
   90,0
   80,0
   70,0
   60,0
   50,0
   40,0
   30,0
   20,0
   10,0
   0,0
      Nessun figlio in età 0-1 nel nucleo familiare     Almeno un figlio in età 0-1 nel nucleo
                                         familiare
   *) Nuclei familiari con caponucleo in età compresa tra 20 e 50 anni o coniuge/convivente nella stessa fascia di età


Stima Inapp su dati Istat




2
  ISTAT I tempi della vita quotidiana - lavoro, conciliazione, parità di genere e benessere soggettivo, 2019. Il 62% del tempo di lavoro totale degli
uomini è assorbito dal lavoro retribuito e il 38% da quello non retribuito. Per le donne, invece, il tempo di lavoro non retribuito copre il 75% loro
monte ore di lavoro quotidiano
3 Secondo lo studio INAPP - Dalla Fase 1 alla Fase 2: quale transizione per uomini e donne? Sintesi survey Il Lavoro di uomini e donne in tempo di

Covid, Wp n. 56, gennaio 2021 - in periodo di lock-down, nonostante la copresenza del partner, le attività di cura ampiamente intese sono rimaste
prevalentemente a carico delle donne. La crisi ha rafforzato l’etichetta di sandwich generation con cui si definiscono le donne, prevalentemente di
età compresa tra i 35 e i 45 anni, compresse da esigenze di cura multiple a cui si trovano a far fronte senza aiuto stabile del partner. Al carico di cura
ordinario, in questo periodo, si sono aggiunte le attività di vigilanza e prevenzione sanitaria e la sfida della didattica a distanza. In questo scenario, la
transizione ad una fase di ripresa, non è stato un processo neutro (Cfr. INAPP, Policy brief Il Post lock-down: i rischi della transizione in chiave di genere
21/2020). Dopo il lock-down a rientrare al lavoro fuori casa sono stati prima – ed in misura maggiore - gli uomini e le scelte inpiduali e familiari
hanno penalizzato le donne con figli o carichi familiari e con reddito medio annuo dichiarato come “inferiore al partner”. In base a tali “accordi
familiari” la donna ha spesso rimandato il suo rientro al lavoro, sino alla decisione di dimissioni. Il citato studio Inapp ha evidenziato le caratteristiche
di questa situazione, che ha cristallizzato la distinzione di genere tra lavoro di cura non retribuito e lavoro per il mercato. Anche in questo caso si
tratta del rafforzamento di una criticità della partecipazione femminile preesistente all’emergenza sanitaria che, ad un anno di distanza, rinsalda il
suo carattere strutturale. In Italia, in cui nelle coppie dual earner il contributo delle donne mediamente non supera il 40% del reddito familiare, a
seguito della maternità 1 donna su 6 esce dal mercato del lavoro per motivi prevalentemente ricondotti alla necessità di “conciliazione con le esigenze
familiari”.
                                                                              5
      Fig. 3 Tasso di inattività secondo la presenza nel nucleo familiare
          di almeno un figlio in età 0-1 anni e il genere* 2020
50,0
45,0
                     Maschio     Femmina
40,0
35,0
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
  5,0
  0,0
     Nessun figlio in età 0-1 nel nucleo     Almeno un figlio in età 0-1 nel
            familiare              nucleo familiare
     *) Nuclei familiari con caponucleo in età compresa tra 20 e 50 anni o
     coniuge/convivente nella stessa fascia di età


Stima Inapp su dati Istat

Due connessi e importanti aspetti da considerare nell’analisi di questo tema complesso e nella lettura delle
motivazioni delle richieste dai provvedimenti di convalida oggetto della presente relazione sono quello della
conpisione/gestione familiare delle attività di cura4 e quello della disponibilità di servizi territoriali di
sostegno5.




4Il passaggio dal lock-down alla cd. fase 2 ha confermato il modello tradizionale di pisione dei ruoli di cura (cfr. INAPP Gender policies report 2020).
5 Due sono le criticità che caratterizzano i servizi territoriali all’infanzia in Italia: una carenza strutturale nella disponibilità di servizi educativi per la
prima infanzia rispetto al potenziale bacino di utenza (bambini di età inferiore a 3 anni) e la loro distribuzione profondamente disomogenea sul
territorio nazionale (cfr. Istat - Nidi e servizi educativi per l’infanzia, stato dell’arte, criticità, giugno 2020). Un impulso a correzione di questo scenario
è attualmente oggetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdf)
                                                                                6
                   I PROVVEDIMENTI SOGGETTI A CONVALIDA
              PER LAVORATRICI MADRI E LAVORATORI PADRI CON FIGLI 0-3 ANNI
                    (ART. 55, COMMA 4, D.LGS. N. 151/2001)


L’art. 55 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 prevede che “la risoluzione consensuale del rapporto
o la richiesta di dimissioni presentate dalla lavoratrice durante il periodo di gravidanza e dalla lavoratrice e
dal lavoratore durante i primi tre anni di vita del bambino (…) devono essere convalidate dal servizio ispettivo
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali competente per territorio. A detta convalida è
sospensivamente condizionata l’efficacia della risoluzione del rapporto di lavoro”.
La disposizione si riferisce, dunque, a lavoratrici e lavoratori con figli sino a 3 anni di età6 che lasciano il lavoro
con atti riconducibili alle seguenti tre tipologie: dimissioni volontarie, dimissioni per giusta causa e risoluzione
consensuale dei rapporti di lavoro. L’istituto in discussione rappresenta, quindi, un “di cui” delle generali
tipologie di recesso che confluiscono nel sistema di Comunicazioni Obbligatorie, ma con una differenza in
relazione alla procedura da osservare: nel caso in analisi, infatti, al fine di assicurare una maggiore tutela alle
lavoratrici e ai lavoratori nel delicato periodo della gestazione e dei primi 3 anni di vita dei figli, è necessario
che le dimissioni o le risoluzioni consensuali siano convalidate dall’apposito servizio presso la sede
dell’Ispettorato del lavoro territorialmente competente al quale, oltre ai dati anagrafici e lavorativi, vanno
fornite determinate informazioni volte a consentire la verifica dell’effettiva e libera volontà di porre fine al
rapporto di lavoro e della genuinità delle relative motivazioni. Queste ultime sono inpiduate nel seguente
set di opzioni7: a) motivazioni di carattere aziendale (passaggio ad altra azienda; trasferimento dell’azienda ad
altra sede); b) motivazioni logistico/personali (difficoltà a raggiungere il luogo di lavoro a seguito di un cambio di
residenza, distanza tra luogo di residenza e sede di lavoro, ricongiungimento al coniuge); c) motivazioni inerenti la
difficoltà di conciliazione tra lavoro e cura. A quest’ultima categoria sono ricondotte le ragioni legate ai servizi di
cura (il mancato accoglimento al nido, l’assenza dei parenti di supporto, l’elevata incidenza dei costi di assistenza
al neonato – ad es. per spese di asilo nido o baby sitter) e le difficoltà di carattere organizzativo/lavorativo
(modifica della sede di lavoro o lontananza della stessa dalla propria abitazione, mutamento delle mansioni,
organizzazione e condizioni di lavoro gravose e/o difficilmente conciliabili con le esigenze di cura della prole,
impossibilità o rifiuto del datore di lavoro di modificare gli orari di lavoro - turni, flessibilità, ingresso/uscita, etc.. -
o di concedere il part-time).
Come accennato, la genuinità della decisione di cessare il rapporto è oggetto di valutazione da parte del
servizio ispettivo che ha il compito di verificare la reale volontarietà delle dimissioni oltre alla possibilità di
pervenire ad una soluzione alternativa alla perdita del lavoro; a tale proposito assume rilievo il Protocollo di
intesa tra INL e Rete delle Consigliere di parità, in forza del quale il personale ispettivo può indirizzare la
lavoratrice o il lavoratore che ha presentato le proprie dimissioni o ha aderito ad una risoluzione consensuale
del rapporto di lavoro alla Consigliera di parità territorialmente competente che può rappresentare un valido
supporto per l’approfondimento delle motivazioni della decisione di dimissione e per la valutazione delle
possibili alternative. Inoltre, nei casi di discriminazione collettiva, la Consigliera di parità è legittimata d’ufficio
ad avviare azione antidiscriminatoria ai sensi dell’art. 37 del D. Lgs. 198/06 e ss.
La procedura di convalida delle dimissioni, peraltro, assicura che la/il richiedente sia a conoscenza dei diritti
garantiti dal Testo Unico in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità (D. Lgs. n. 151/2001),
il quale prevede:
   - il pieto di licenziamento della lavoratrice madre dall’inizio della gravidanza fino al compimento di
     un anno di età del bambino, nonché di licenziamento del lavoratore padre per la durata del congedo
     di paternità (art. 54);


6 Ai primi 3 anni di vita del figlio sono equiparati i primi tre anni di accoglienza del minore adottato o in affidamento, o, in caso di adozione
internazionale, nei primi tre anni decorrenti dalle comunicazioni di cui all'articolo 54, comma 9, del D.Lgs. 151/2021. La disposizione si applica anche
alle lavoratrici in gravidanza.
7
  Cfr. modulo on line da compilare per presentare dimissioni volontarie in tempo di Covid-19 https://www.ispettorato.gov.it/it-
it/notizie/Pagine/CONVALIDA-DI-DIMISSIONI-RISOLUZIONI-CONSENSUALI-DI-LAVORATRICI-MADRI-E-LAVORATORI-PADRI12032020.aspx
                                                                           7
   -    il diritto al congedo, anche anticipato, di maternità (artt. 16 e 17), al congedo parentale (art. 32) e
       alle relative indennità;
   -    il diritto a chiedere, per una sola volta, in luogo del congedo parentale o entro i limiti del congedo
       ancora spettante, la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto di lavoro a
       tempo parziale, con una riduzione di orario non superiore al cinquanta per cento (art. 8, comma 7,
       D. Lgs. n. 81/2015);
   -    il diritto a riposi e permessi, (artt. 39 e ss.) anche in caso di malattia del figlio ed ancor più in caso di
       handicap;
   -    il diritto alle indennità previste per il licenziamento anche in caso di convalida delle dimissioni (art.
       55, comma 1), di norma spettanti fino al compimento del primo anno del figlio (o in caso di dimissioni
       per giusta causa).


LE CONVALIDE PER TIPOLOGIA


Nel corso del 2020, il numero delle convalide complessivamente adottate su tutto il territorio nazionale è
stato pari a 42.377. Dei provvedimenti rilasciati, 39.187 (pari al 92% del totale) sono stati emessi dagli
Ispettorati territoriali del lavoro facenti capo all’INL, 1.553 (pari a circa il 4%) dai Servizi ispettivi della Regione
Sicilia, 965 (pari a circa il 2%) dalla Provincia autonoma di Bolzano e 672 (pari ad un ulteriore 2%) dalla
Provincia autonoma di Trento.
La tipologia di recesso più frequente è costituita dalle dimissioni volontarie cui si riferisce oltre il 94% delle
convalide (40.021), mentre le dimissioni per giusta causa (1.595) sono circa il 4% e le risoluzioni consensuali
(761) solo il 2% del totale. Come si evince dal grafico che segue (Fig. 4), il dato si dimostra stabile rispetto
all’anno 2019.

           Fig. 4 Numero convalide 2020 per genere e tipologia - var % da 2019
 35.000                                               20
                       9
 30.000                                               10

 25.000                                -6               0
             -14                              -13
 20.000                                               -10

 15.000                               -28               -20
             -31                              -31
 10.000                                               -30
                         -45
  5.000    30.911                                        -40
              9.110      1.369 226       532    229  32.812   9.565
     0                                              -50
        Dimissioni volontarie    Giusta Causa     Risoluzione     Totale
                                 consensuale

                    F  M   Var % F 2019  Var % M 2019


Elab. Inapp su dati INL, 2020




In ottica di genere, delle 42.377 convalide totali, 32.812 (il 77,4%) si riferiscono a donne e 9.565 (22,6%) a
uomini. Anche in questa annualità, dunque, si conferma il tradizionale squilibrio di genere. Più nel dettaglio,
le donne sono interessate dal 77,2% delle convalide relative a dimissioni volontarie, da circa l’86% di quelle
riferite a dimissioni per giusta causa e dal 70% delle convalide concernenti le risoluzioni consensuali.
Pur nella persità di valori assoluti, la principale tipologia di recesso convalidata, per uomini e donne, resta
quella relativa alle dimissioni volontarie (Tab. 3).

                                                            8
Tab. 3 Numero di convalide per tipologia e genere 2020 (v.a), incidenza % donne per tipologia e incidenza % delle
tipologie sul totale delle convalide per genere
 Tipologia      F         M      TOT      % F per     Incidenza % della tipologia sul totale delle convalide
 Recesso                              tipologia    F          M           TOT
                                   di recesso
 Dimissioni      30.911      9.110    40.021     77,2       94,2         95,2         94,4
 volontarie
 Giusta Causa*    1.369       226     1.595     85,8       4,2         2,4          3,8
 Risoluzione     532        229     761      69,9       1,6         2,4          1,8
 consensuale
 Totale        32.812      9.565    42.377     77,4       100,0        100,0         100
Elab. Inapp su dati INL, 2020

* in caso di modificazioni sostanziali delle condizioni di lavoro per trasferimento d’azienda, si applica la disciplina delle dimissioni per
giusta causa


Dal raffronto di tali dati con quelli riferiti all’annualità precedente (Tab. 4) si evince che nel 2020 le convalide
totali sono calate di oltre 9.000 unità rispetto al 2019 (- 17,8%). Questa diminuzione, tuttavia, non è avvenuta
in modo uniforme per uomini e donne.
Tab. 4 Numero di convalide per tipologia e genere biennio 2020-2019, var %
                     F         M      F     M         TOT
Tipo Recesso
                 2020    2019  2020   2019  var % var% 2020      2019   var   %
                                   2019 2019              2019

Dimissioni volontarie      30.911 35.788 9.110 13.220 -13,6 -31,1 40.021 49.008 -18,3


Giusta Causa          1.369    1.257  226   409   8,9  -44,7 1.595     1.666   -4,3

Risoluzione consensuale 532         566   229   318   -6,0  -28,0 761      884    -13,9

Totale             32.812 37.611 9.565 13.947 -12,8 -31,4 42.377 51.558 -17,8


Elab. Inapp su dati INL, 2020

Le convalide riferite a donne, che nel 2020 superano le 32.800 unità, calano di meno del 13% rispetto all’anno
precedente mentre quelle riferite a uomini, che nel 2020 sono 9.565, diminuiscono di più del 31%. Questa
differenza nell’entità del calo si traduce in un rapporto percentuale perso tra le convalide riferite a uomini
e donne: se nel 2019 - a fronte di 51.558 convalide – quasi il 73% riguardavano lavoratrici madri, nel 2020 -
su 42.377 provvedimenti - esse costituiscono oltre il 77% del totale.
Questo quadro evidenzia come il recesso maschile dal mercato del lavoro in condizione di genitorialità, già
ordinariamente meno frequente di quello femminile, si contrae ulteriormente nel 2020 e in modo molto più
incisivo di quello femminile.


LE CONVALIDE PER CLASSE DI ETÀ DEI GENITORI E NUMERO E ETA’ DEI FIGLI
L’andamento dei dati relativi alla distribuzione delle lavoratrici/dei lavoratori per fasce di età risulta
sostanzialmente invariato rispetto al 2019 (Tab. 5 e Fig. 5). Delle 42.377 convalide del 2020, 31.883 (pari al
75%) riguarda lavoratrici e lavoratori di età tra i 29 e i 44 anni, con una leggera differenza di genere. Le donne
sono più equamente distribuite tra la classe di età 29-34 e 35-44, mentre per gli uomini si segnala una
polarizzazione maggiore nella classe 35-44. Questo scenario non rappresenta una peculiarità dei
provvedimenti di convalida, ma riflette la configurazione demografica italiana e questo spiega anche perché
la distribuzione delle convalide per classi di età non presenti variazioni considerevoli tra le annualità
                                                         9
considerate. Infatti, poiché le convalide si riferiscono allo specifico segmento di genitori occupati con almeno
un figlio da 0 a 3 anni, sulle convalide per classe di età incide la composizione per età della popolazione con
status genitoriale, l’età media per le donne al primo figlio (33 anni) e la soglia di fecondità femminile ai 45
anni (l’applicazione della norma ai genitori adottivi, per cui si prescinde dal dato anagrafico, è stimata come
statisticamente non significativa). Come detto, si tratta di un dato piuttosto stabile in quanto inerente alla
struttura demografica italiana e che non consente di ipotizzare nel breve periodo variazioni di notevole
entità.

 Tab. 5 Numero convalide per genere e classe di età 2020 -2019 – var in v.a e var %
             2019                2020              Var% 2020-19               %F    %F
             F     M      TOT    F     M      TOT    F   M           TOT     per   per
                                                                   classe  classe
                                                                   di età  di età
                                                                   2019   2020
  Fino a 24      1.668   375     2.043   1.315   189     1.504   -21,2     -49,6     -26,4    81,7   87,4
  Più di 24 a 29    7.937   1.811    9.748   6.797   1.114    7.911   -14,4     -38,5     -18,8    81,4   85,9
  Più di 29 a 34    13.952   4.000    17.952   12.067  2.735    14.802  -13,5     -31,6     -17,5    77,7   81,5
  Più di 34 a 44    13.622   6.805    20.427   12.257  4.824    17.081  -10,0     -29,1     -16,4    66,7   71,8
  Più di 44 a 54    431    928     1.359   373    677     1.050   -13,5     -27,0     -22,7    31,7   35,5
  Più di 54 a 64    1     27      28     2     25     27    100,0     -7,4      -3,6    3,6   7,4
  Oltre 64       0     1      1     1     1      2     100,0     0,0      100,0    0,0   50,0
  Totale        37.611   13.947    51.558   32.812  9.565    42.377  -12,8     -31,4     -17,8    72,9   77,3
Elab. Inapp su dati INL, 2020


        Fig. 5 Numero convalide 2020 per genere e classe di età e var % da 2019
 36.000                                                             0
 34.000
 32.000                                          -7,4
 30.000                           -10                                -10
 28.000                -14,4    -13,5          -13,5                    -12,8
 26.000
 24.000        -21,2                                                   -20
 22.000
 20.000                                  -27
 18.000                           -29,1
 16.000                      -31,6                                -31,4 -30
 14.000                -38,5
 12.000                                                             -40
 10.000
  8.000
  6.000        -49,6                                                   -50
  4.000
  2.000
    0                                                             -60
       Fino a 24   Più di 24 a Più di 29 a Più di 34 a Più di 44 a Più di 54 a      Oltre 64    Totale
                29     34     44     54     64

        Numero convalide F        Numero convalide M    Var % dal 2019 F       Var % dal 2019 M


Elab. Inapp su dati INL, 2020

Sul complesso delle/dei richiedenti, il 61% ha 1 figlio, il 32% ne ha 2 e il 7% più di 2 (Tab. 6 e 7). L’età del figlio
che più incide è quella fino ad 1 anno, seguita da quella sino ai 3 anni. Anche questi dati ineriscono al profilo
demografico delle caratteristiche della forza lavoro e quindi non presentano variazioni significative tra le due
annualità.
Tab. 6 Incidenza % del numero dei figli sul totale            Tab. 7 Incidenza % Età dei figli su totale dei figli
delle convalide (M+F)                          (M+F)
         2020      2019                              2020      2019

 1 figlio    60,9      59,5                   Nascituro       1,5       1,3

 2 figli     32,1      33,1                   Fino a 1 anno     44,2      41,9

 Più di 2 figli 7,0       7,4                   Da 1 a 3 anni     31,3      32,7
                                      Oltre 3 anni      23,0      24,1
Elab. Inapp su dati INL, 2020
                                                                         10
LE CONVALIDE PER CITTADINANZA
Rispetto alla cittadinanza, nel 2020 il complesso delle 42.377 convalide si distribuisce come segue (Fig. 6):
   -   36.285 provvedimenti (circa l’86% del totale) sono rivolti a persone di nazionalità italiana, registrando
      un incremento di 2 punti percentuali rispetto al dato del 2019; di essi il 79% è riferito a donne e il
      21% a uomini;
   -   3.875 provvedimenti, oltre il 9% del totale (10% nel 2019), sono rivolti a cittadini di Paesi terzi, di cui
      il 63% sono lavoratrici madri e il 37% lavoratori padri;
   -   2.217 provvedimenti, oltre il 5% del totale (6% del 2019), riguardano cittadini UE (di cui il 77% è
      rappresentato da donne e il 23% da uomini).


   Fig. 6 Composizione % totale convalide per cittadinanza dei richiedenti, 2020

                 5%
             9%




                         86%


         Italiana   Paesi Extra UE   Paesi UE


Elab. Inapp su dati INL, 2020

Analizzando congiuntamente le variabili genere e cittadinanza (Tab. 8), si evince che: delle 32.812 convalide
riferite a donne, oltre l’87% riguarda cittadine italiane, il 7,5 % e il 5% rispettivamente lavoratrici provenienti
da paesi Extra UE e da Paesi Ue; delle 9.565 convalide rilasciate a lavoratori padri, l’80% riguarda italiani, il
15% lavoratori di paesi extra Ue e il 5% uomini di paesi Ue.
Guardando alla composizione per età e cittadinanza delle convalide, per le donne straniere vi è una leggera
prevalenza della fascia tra i 29 e 34 anni, mentre per gli uomini stranieri la prevalenza delle convalide si
registra nella classe tra i 34 e 44 anni; per entrambi i gruppi i provvedimenti sono nel complesso distribuiti
maggiormente in quella tra i 24 e 44 anni.
Tab. 8 Numero convalide per genere, classe di età e cittadinanza -2020
                        F                 M         TOT   % età  % età
               Paesi   Italiana Paesi   TOT F  Paesi  Italiana Paesi  TOT       su TOT  su TOT
               Extra        EU        Extra      EU   M        F    M
               EU                  EU
 Fino a 24         215    1.017   83   1.315  55   117   17   189   1.504  4    2
 Più di 24 a 29       712    5.708   377   6.797  271   738   105   1.114  7.911  21    12
 Più di 29 a 34       806    10.600   661   12.067  423   2.128  184   2.735  14.802  37    29
 Più di 34 a 44       709    10.977   571   12.257  579   4.052  193   4.824  17.081  37    50
 Più di 44 a 54       9     353    11   373   91   571   15   677   1.050  1    7
 Più di 54 a 64       0     2     0    2    4    21    0    25   27    0    0
 Oltre 64          1     0     0    1    0    1    0    1    2    0    0
 Totale           2.452   28.657   1.703  32.812  1.423  7.628  514   9.565  42.377  100   100
 % cittadinanza su     8     87     5    100   15   80    5    100   -    -    -
 totale per genere
Elab. Inapp su dati INL, 2020


                                                              11
La distribuzione delle convalide per cittadinanza, genere ed età non ha come determinante esclusiva la
motivazione della richiesta di convalida, ma è influenzata da alcuni fattori di contesto: dal momento che i
destinatari dei provvedimenti di convalida sono genitori occupati con figli 0-3 anni, incide su questo scenario
la numerosità e la composizione per età della forza lavoro straniera con figli in territorio italiano (non solo
quelli nati in Italia). La variabile nazionalità ha infatti uno stretto legame con il perso andamento
demografico e con la tipologia di occupazione e il settore di impiego che a loro volta influenzano il livello di
esposizione a ipotesi di recesso dal mercato del lavoro formale.
Alla luce di queste premesse è possibile osservare la situazione nel 2020 e le variazioni rispetto all’anno
precedente, sia per genere (Fig. 7) che per genere e classe di età (Tab. 9)
In particolare, esaminando la dinamica del biennio 2019-2020 per la componente non italiana delle/dei
richiedenti, si evidenzia - per entrambi i generi - la prevalenza di convalide riferite a persone appartenenti a
paesi extra Ue (2.452 convalide relative a donne e 1.423 relative a uomini) ma, rispetto all’anno precedente,
il calo relativo ai provvedimenti riferiti a donne è pressoché analogo nelle due categorie (-21,3% per le
lavoratrici extra Ue e -21,4% per quelle provenienti da paesi Ue), mentre tra i provvedimenti concernenti gli
uomini il calo è maggiore per i lavoratori dei paesi Ue (-40,4 % contro il -38,5% delle convalide rilasciate a
lavoratori di paesi extra UE). Tra le donne, il calo della componente extra Ue è prevalente nella classe di età
45-54 (-57,1%) e quello della componente Ue nella classe tra i 24 e i 29 anni (-32,7%) mentre, per gli uomini,
nella classe di età fino a 24 anni, tanto per la componente dei lavoratori provenienti da paesi extra UE (-45%)
che di quelli provenienti da paesi UE (-48,5%), per i quali però il calo si presenta analogo anche per la fascia
di età tra i 44 e i 54 anni (-48.3%).

          Fig. 7 Numero Convalide per genere e cittadinanza 2020 e var % dal 2019
 32.000               -11,4                                          0,0
 30.000
 28.000                                                           -5,0
 26.000
 24.000                                                           -10,0
 22.000                                                           -15,0
 20.000      -21,3                -21,4
 18.000                                                           -20,0
 16.000
 14.000              28.657                          -29,2              -25,0
 12.000
 10.000                                                           -30,0
  8.000                                  -38,5                       -35,0
  6.000                                                    -40,4
  4.000                                           7.628              -40,0
  2.000      2.452                1.703        1.423                 514
    0                                                           -45,0
       Paesi Extra EU    Italiana     Paesi EU    Paesi Extra EU    Italiana      Paesi EU
                     F                          M

                                VAR % 2019


Elab. Inapp su dati INL, 2020

Tab. 9 Variazioni % Numero convalide per genere e cittadinanza % dal 2019 per classe di età
                       F VAR % 2019                       M VAR % 2019
            Paesi Extra EU    Italiana      Paesi EU      Paesi Extra EU   Italiana      Paesi EU
 Fino a 24       24,8         -20,3       -21,7       -45,0        -51,7       -48,5
 Più di 24 a 29    -19,4        -12,1       -32,7       -40,8        -37,2       -41,0
 Più di 29 a 34    -24,2        -11,8       -23,5       -43,1        -27,9       -39,9
 Più di 34 a 44    -17,7        -9,5        -8,8        -33,1        -28,0       -38,7
 Più di 44 a 54    -57,1        -11,5       0,0        -34,5        -24,9       -48,3
 Più di 54 a 64    0,0         +100%       0,0        -20,0        0,0        -100,0
 Oltre 64       0,0         0,0        0,0        -100,0
 Totale        -21,3        -11,4       -21,4       -38,5        -29,2       -40,4
Elab. Inapp su dati INL, 2020

                                                                   12
LA CONDIZIONE PROFESSIONALE: QUALIFICHE E ANZIANITÀ DI SERVIZIO
Anche nell’anno in esame la maggior parte dei provvedimenti di convalida riguarda lavoratrici e lavoratori
con qualifica di impiegato, pari a 20.375 (24.393 nel 2019), e di operaio, pari a 18.603 (23.914 nel 2019), che
complessivamente ammontano a 38.978 (48.307 nel 2019), rappresentando quasi il 92% delle
dimissioni/risoluzioni convalidate, percentuale sostanzialmente in linea con quella del 94% registrata nel
2019.
In entrambe le qualifiche, la netta prevalenza è costituita da lavoratrici madri, pari all’84,4% degli impiegati
(a fronte del 15,6% rappresentato da uomini) e al 70,6% degli operai (a fronte del 29,4% costituito da uomini)
(Tab. 10).

Tab. 10 Numero convalide 2020 per qualifica e genere, incidenza % F e var % dal 2019



                                     VAR %   VAR %
   Tipo Qualifica        F     M     TOT    %F   2019 F  2019 M
APPRENDISTA           1.763    170     1.933  91,2    7,7   -19,4
DIRIGENTE              249   214     463   53,8   23,9    8,1
IMPIEGATO            17.193   3.182   20.375   84,4   -13,8   -28,3
OPERAIO             13.134   5.469   18.603   70,6   -14,7   -35,8
QUADRO                473   530     1.003  47,2   10,8    -8,1
Totale             32.812   9.565   42.377   77,4   -12,8   -31,4
Elab. Inapp su dati INL, 2020



Se invece si guarda al complesso delle convalide pise per genere (Fig. 8A e 8B) si evince come il 52% di tutte
le convalide relative a donne si riferisca al profilo impiegatizio e il 40% a quello operaio, mentre per il
complesso delle convalide relative a uomini, il 57% riguarda il profilo operaio e il 33% quello impiegatizio.
Minore la quota delle convalide che interessano le posizioni apicali ricoperte da donne (che si attesta al 2%
per il profilo di quadro e all’1% per il ruolo di dirigente), mentre per gli uomini l’incidenza sul totale è del 6%
come quadro e del 2% come dirigente.
Fig. 8A - 8B Composizione per qualifica del complesso di convalide per genere

      Fig. 8A Composizione per qualifiche delle            Fig. 8B Composizione per qualifiche delle
           convalide di DONNE                        convalide di UOMINI

                    APPRENDISTA
                      5%                         APPRENDISTA
          QUADRO
                                          QUADRO     2%    DIRIGENTE
           2%
                                           6%             2%
                       DIRIGENTE
                         1%
     OPERAIA                                              IMPIEGATO
      40%                                                 33%



                           IMPIEGATA
                                       OPERAIO
                            52%
                                        57%




Elab. Inapp su dati INL, 2020


                                                             13
Questa distribuzione induce due tipi di considerazioni: l’andamento delle convalide rispecchia la distribuzione
di genere nel mercato del lavoro dipendente (per cui le donne sono maggiormente rappresentate nelle
qualifiche di livello intermedio e meno presenti ai livelli apicali)8. Allo stesso tempo, però, fotografa anche la
situazione strutturale di maggiore esposizione al recesso dal mercato del lavoro delle donne in condizione
genitoriale, a prescindere dal profilo di inquadramento.
In merito al secondo aspetto e cioè alla maggiore esposizione al rischio di recesso dal mercato del lavoro, se
si analizzano le variazioni rispetto all’anno precedente (Fig. 9, Tab. 11), si nota che, a fronte del citato generale
calo delle convalide e della minore diminuzione di quelle riferite alle lavoratrici madri rispetto a quelle
relative ai lavoratori padri esistono, invece, profili in cui le convalide riferite alle donne sono aumentate. Ciò
accade proprio per le donne dirigenti e per le donne quadro (per le quali le convalide aumentano
rispettivamente del 23,9% e del 10,8%), posizioni apicali in cui strutturalmente le donne sono
sottorappresentate, ma che, paradossalmente, nel periodo in analisi, hanno visto le lavoratrici maggiormente
esposte al rischio di uscita dal mercato del lavoro per dimissioni o risoluzioni consensuali.


          Fig. 9 Numero convalide 2020 per genere e qualifica (v.a) e var % dal 2019
  35.000                                                                     30
                         23,9
  30.000                                                                     20

  25.000                                                     10,8               10
              7,7          8,1
  20.000                                                                     0

  15.000                                                     -8,1               -10
                                    -13,8         -14,7                    -12,8
  10.000         -19,4                                                          -20

   5.000                               -28,3                                    -30
                                                                     -31,4
                                               -35,8
     0                                                                     -40
        APPRENDISTA       DIRIGENTE       IMPIEGATO       OPERAIO        QUADRO         Totale
                                                                complessivo

                          F   M    VAR % 2019 F     VAR % 2019 M


Elab. Inapp su dati INL, 2020

I dati sull’anzianità di servizio (Tab. 11) mostrano che le lavoratrici madri e i lavoratori padri che si dimettono
o aderiscono a risoluzioni consensuali presentano, secondo un andamento stabile nel tempo, una bassa
anzianità di servizio, entro i primi 3 anni di rapporto di lavoro (21.131 convalide nel 2020, di cui circa il 73%
sono riferite a donne). Segue la fascia da 3 a 10 anni con 16.211 provvedimenti, oltre l’83% dei quali relativi
a lavoratrici madri. Il totale delle convalide entro i primi 10 anni di servizio, pari a 37.342, costituisce
complessivamente l’88% del totale dei provvedimenti adottati dagli Uffici territoriali. In misura nettamente
inferiore sono le convalide riferite a dimissioni o risoluzioni consensuali di lavoratrici o lavoratori con oltre 10
anni di servizio, anche per l’incidenza anagrafica dei soggetti interessati dalla condizione di genitorialità,
malgrado pure in questi casi la quota femminile resti del tutto prevalente su quella maschile.



8 Dall’analisi delle relazioni annuali della Consigliera di parità si evince che la presenza di ostacoli sociali, culturali e psicologici alla realizzazione della
effettiva parità di diritti in relazione ai percorsi di crescita professionale induce a valutare in modo perso, a seconda del genere interessato, la ridotta
incidenza delle richieste di convalida effettuate da qualifiche elevate sul complesso delle convalide. Come emerge dal INAPP Gender policies report
2019 -2020 (www.inapp.org) si tratta, infatti, di posizioni in cui gli uomini sono più presenti delle donne ed in relazione alle quali per i lavoratori padri
le problematiche di conciliazione con la cura di figli non incidono in modo significativo (tenuto conto che, in presenza di figli, la partecipazione al
mercato del lavoro dell’uomo aumenta a differenza di quanto accade per la donna). Perciò, nel caso degli uomini, il ristretto numero di convalide per
i profili apicali non sarebbe solo connesso alla ridotta presenza numerica nel profilo, quanto piuttosto a condizioni di contesto che li rendono meno
esposti al rischio di recesso dal mercato del lavoro a causa della condizione di genitorialità. Nel caso delle donne, invece, sull’esiguo numero di
convalide inciderebbe maggiormente la loro ridotta presenza nei ruoli apicali (a livello nazionale, meno di un terzo di quella maschile), che appare
particolarmente accentuata in presenza di figli fino a tre anni di età.
                                                                               14
Rispetto all’anno precedente, il calo delle convalide relative a donne ha riguardato in misura minore la fascia
di anzianità di servizio intermedia (fino a 10 anni), con una differenza evidente rispetto ai lavoratori padri. Le
convalide emesse nei confronti di lavoratici madri, infatti, scendono solo del 6,7% in quella categoria, mentre
quelle riferite a uomini del 22,7%. I dati dunque dimostrano che, pur nella generale contrazione del numero
delle convalide, le lavoratrici madri con anzianità di servizio bassa o media, continuano a presentare un alto
rischio di recesso dal mercato del lavoro.
Tab. 11 Numero convalide 2020 per anzianità di servizio e genere e var % dal 2019
                        2019                2020         var %F   var %M
  Fasce Anzianità di Servizio   F     M    TOT  %F    F   M      TOT  %F  2020-2019  2020-2019

Fino a 3 anni          18.845  8.818  27.663  68,1  15.370  5.761  21.131  72,7   -18,4    -34,7

Da oltre 3 a 10 anni      14.539  3.429  17.968  80,9  13.559  2.652  16.211  83,6   -6,7    -22,7

Da oltre 10 a 15 anni      3.300  1.196  4.496   73,4  3.096  807   3.903   79,3   -6,2    -32,5

Da oltre 15 a 20 anni      796   406   1.202   66,2  670   288   958    69,9   -15,8    -29,1

Oltre 20 anni          131   98    229    57,2  117   57    174    67,2   -10,7    -41,8

Totale             37.611  13.947  51.558  72,8  32.812  9.565  42.755  77,0   -12,8    -31,4

Elab. Inapp su dati INL, 2020




LE CONVALIDE PER SETTORE ECONOMICO
L’ambito produttivo in cui le convalide sono maggiormente concentrate permane il terziario, settore con una
significativa presenza femminile, a cui si riferiscono 30.741 provvedimenti (39.248 nel 2019), pari ad oltre il
72% del totale (76% nel 2019); rilevante anche il dato dell’industria - con 6.251 provvedimenti (8.554 nel
2019), pari a circa il 15% del totale (16% nel 2019) - e dell’edilizia - con 1.322 convalide (1.998 nel 2019), pari
a poco più del 3% del totale (circa il 4% nel 2019). Come negli anni precedenti, invece, risulta particolarmente
contenuto il numero delle convalide nel settore agricolo, pari a 258 (362 nel 2019) (Tab. 12).
Con riferimento ai settori sopra indicati, si registra una netta prevalenza dei provvedimenti relativi a
lavoratrici madri nel terziario, in cui costituiscono l’82% del totale del settore, a fronte del 18% di quelli riferiti
a lavoratori padri, e nell’industria, in cui il 61% delle convalide è riferito alle donne, a fronte del 39% relativo
ai lavoratori padri; un andamento opposto si riscontra in edilizia, caratterizzata prevalentemente dal lavoro
maschile, in cui il 60% dei provvedimenti è destinato ai lavoratori padri mentre il 40% riguarda le lavoratrici
madri; infine, in agricoltura il numero di convalide è quasi equamente distribuito tra uomini e donne, con una
leggera prevalenza di queste ultime, che sono interessate dal 54% dei provvedimenti, a fronte del 46% emessi
in relazione a uomini.
Lo scenario settoriale delle convalide sembra riprodurre la distribuzione settoriale dell’occupazione per
genere in Italia in base alla quale vi sono settori a prevalenza di un genere rispetto all’altro, ma questo
parallelismo è vero solo ad una prima lettura. Non vi è infatti diretta corrispondenza e proporzione tra
presenza nel mercato del lavoro e andamento delle convalide. Vi sono settori (come il caso dell’industria), in
cui le donne sono presenti in quota inferiore agli uomini, ma in proporzione presentano un numero di
convalide più elevato. Oppure casi in cui la quota di occupazione di uomini e donne è molto vicina, benché le
convalide riferite a donne risultino maggioritarie. Sulla dinamica delle convalide, quindi, incidono anche
fattori estranei alla logica occupazionale.




                                                               15
Tab. 12 Numero convalide per genere, annualità e settore economico (v.a.), Var % dal 2019 per genere e incidenza % F per settore
                                                  2019              2020                 %F su tot   %F su tot
                                                                          F VAR %  M VAR %
                                                                                     per settore  per settore
Settore         Settore dettaglio (codifiche sezione Ateco 2007)     F      M      TOT     F    M    TOT     2019   2019
                                                                                     2019     2020
AGRICOLTURA       A - AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA              183     179    362   140   118   258   -23,5%   -34,1%   50,6%     54,3%
             B - ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE            5      13    18   12    19   31    140,0%   46,2%   27,8%     38,7%
INDUSTRIA
             C - ATTIVITA' MANIFATTURIERE                  4.700    3.836   8.536   3.794  2.426  6.220  -19,3%   -36,8%   55,1%     61,0%
EDILIZIA        F - COSTRUZIONI                         629    1.369   1.998   534   788   1.322  -15,1%   -42,4%   31,5%     40,4%
             D - FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA      64      55    119   63    37   100   -1,6%   -32,7%   53,8%     63,0%
             CONDIZIONATA
             E - FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITA' DI       79      90     169  67    49   116   -15,2%   -45,6%   46,7%     57,8%
             GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO
             G - COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO;           7.946    1.853   9.799   6.140  1.171  7.311  -22,7%   -36,8%   81,1%     84,0%
             RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
             H - TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO                 1.060    1.386   2.446   787   736   1.523  -25,8%   -46,9%   43,3%     51,7%
             I - ATTIVITA' DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE    4.718     958   5.676   3.676  550   4.226  -22,1%   -42,6%   83,1%     87,0%
             J - SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE          1.235     691   1.926   1.000  597   1.597  -19,0%   -13,6%   64,1%     62,6%
             K - ATTIVITA' FINANZIARIE E ASSICURATIVE             686     244    930   485   186   671   -29,3%   -23,8%   73,8%     72,3%
             L - ATTIVITA' IMMOBILIARI                    293      54    347   193   29   222   -34,1%   -46,3%   84,4%     86,9%
             M - ATTIVITA' PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE      2.383     626   3.009   1.968  504   2.472  -17,4%   -19,5%   79,2%     79,6%
             N - NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO     3.623    1.613   5.236   2.603  858   3.461  -28,2%   -46,8%   69,2%     75,2%
TERZIARIO
             ALLE IMPRESE
             O - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA; ASSICURAZIONE      119      29     148  137   22   159   15,1%   -24,1%   80,4%     86,2%
             SOCIALE OBBLIGATORIA
             P - ISTRUZIONE                          931     94   1.025   819   58   877   -12,0%   -38,3%   90,8%     93,4%
             Q - SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE                3.980     391   4.371   4.131  375   4.506  3,8%    -4,1%   91,1%     91,7%
             R - ATTIVITA' ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO      425     91    516   321   59   380   -24,5%   -35,2%   82,4%     84,5%
             E DIVERTIMENTO
             S - ALTRE ATTIVITA' DI SERVIZI                 2.744     176   2.920   2.476  141   2.617  -9,8%   -19,9%   94,0%     94,6%
             T - ATTIVITA' DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI      595      9    604   476   16   492   -20,0%   77,8%   98,5%     96,7%
             LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI
             E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI
             FAMIGLIE E CONVIVENZE
             U - ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI         6      1     7   7    4    11    16,7%   300,0%   85,7%     63,6%
 N.D.          N.D.                              1.207     189   1.396   2.983  822   3.805  146,9%   334,9%   86,5%     78,4%
 Totale                                        37.611    13.947  51.558   32.812  9.565  42.377  -12,8%   -31,4%   72,9%     77,4%
Elab INAPP su dati INL




                                                                                                16
Come già rilevato con riferimento alle convalide analizzate per tipologia, confrontando i dati 2019-2020,
emerge che in tutti i settori la diminuzione è stata più incisiva per gli uomini. (Tab. 12, Fig. 10 e 11). Da ciò
discende che, indipendentemente dal contesto produttivo, in fase di emergenza sanitaria, per la componente
femminile la risoluzione o dimissione ha continuato ad essere una strada comparativamente più percorsa
rispetto a quella maschile. Di conseguenza l’incidenza percentuale dei provvedimenti per lavoratrici madri
sul totale è aumentata: in linea generale si è registrato un aumento di oltre 4 punti percentuali (dal 72,9% al
77,4%), più o meno corrispondente a quello rilevato nei singoli settori (ad es., noleggio e agenzie di viaggio e
servizi di supporto alle imprese: 6 punti – dal 69,2% al 75,2%; manifattura: 5,9 – dal 55,1% al 61%; alloggio e
ristorazione: 3,9 – dall’83,1% all’87%; commercio: 2,9 – dall’81,1% all’84%; istruzione: 2,6 – dal 90,8% al
93,4%).
Inoltre, se – come già evidenziato – le convalide sono complessivamente calate nel biennio e quelle riferite
alle donne sono diminuite in misura minore, queste ultime sono aumentate in due ambiti “tipicamente a
prevalenza femminile”: quello della pubblica amministrazione e difesa, assicurazione sociale obbligatoria
(+15,1% rispetto al 2019) e quello della sanità ed assistenza sociale (+3,8% rispetto al 2019).


Fig. 10 Numero convalide per settore economico 2020 e var % 2019 per genere

 32.000                                                0,0
 30.000                               -42,4
 28.000                                                -5,0
                                       -15,1
 26.000
 24.000                                                -10,0
 22.000
 20.000                                           -12,8   -15,0
 18.000
 16.000                         -17,9                     -20,0
 14.000               -19,1
 12.000      -23,5                                        -25,0
 10.000
  8.000                                                -30,0
  6.000                                         -31,4
       -34,1
  4.000                                                -35,0
                 -36,5      -35,5
  2.000
    0                                                -40,0
       AGRICOLTURA     INDUSTRIA      TERZIARIO     EDILIZIA        TOT

                Femmine    Maschi    F var % 2019    M var % 2019


Elab. Inapp su dati INL, 2020




                                                        17
                                                        0
                                                       500
                                                       1000
                                                       1500
                                                       2000
                                                       2500
                                                       3000
                                                       3500
                                                       4000
                                                       4500
                                                       5000
                                                       5500
                                                       6000
                                                       6500




   INL 2020
                                 A - AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA




                                                            -34%
                                                                       -24%
                             B - ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE



                                                                              46%
                                                                                          140%




                AGRICOLTURA INDUSTRIA
                                     C - ATTIVITA' MANIFATTURIERE




                                                            -37%
                                                                         -19%
                                             F - COSTRUZIONI


                                                           -42%
                                                                         -15%




                EDILIZIA
                               D - FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS,
                                                                            -2%



                                                            -33%
                                  VAPORE E ARIA CONDIZIONATA

                            E - FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITA'
                                                           -46%
                                                                         -15%




                               DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO

                             G - COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO;
                                                            -37%
                                                                       -23%




                              RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI


                                   H - TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO
                                                           -47%
                                                                      -26%




        2020 F
                                I - ATTIVITA' DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI
                                                           -43%
                                                                       -22%




                                        RISTORAZIONE


                             J - SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE




        2020 M
                                                                  -14%
                                                                         -19%




                                K - ATTIVITA' FINANZIARIE E ASSICURATIVE
                                                               -24%
                                                                      -29%




                                        L - ATTIVITA' IMMOBILIARI
        F VAR % 2019
                                                           -46%
                                                                     -34%




                               M - ATTIVITA' PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E
                                                                -20%
                                                                         -17%




                                       TECNICHE
                TERZIARIO




                              N - NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI
        M VAR % 2019
                                                           -47%
                                                                      -28%




                                  SUPPORTO ALLE IMPRESE

                                O - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA;
                                                                               15%




                                                               -24%




                                ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA


                                             P - ISTRUZIONE
                                                            -38%
                                                                          -12%




                                    Q - SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE
                                                                             4%
                                                                                              Fig. 11 Convalide 2020 per genere e settore economico (v.a. 2020) e var % dal 2019




                                                                   -4%




                                  R - ATTIVITA' ARTISTICHE, SPORTIVE, DI
                                                            -35%
                                                                       -25%




                                  INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO


                                      S - ALTRE ATTIVITA' DI SERVIZI
                                                                -20%
                                                                          -10%




                             T - ATTIVITA' DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME
                             DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO;
                                                                                   78%



                                                                       -20%




                             PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI…
                                   U - ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI
                                                                               17%




                                      EXTRATERRITORIALI
                                                                                          300%




                                                                         0%
                                                                                  50%




                                                              -50%
                                                                                      100%
                                                                                         150%




                                                       -100%




18
Con riferimento all’analisi dei dati sotto il profilo della dimensione aziendale, pur a fronte di una quota
elevata di dato di dettaglio non disponibile (28.941 casi - pari a circa il 68% del totale), si riporta di seguito il
numero dei provvedimenti rilasciati dagli Ispettorati territoriali per i quali è disponibile la distribuzione tra
grandi, medie, piccole e microimprese:

•      grandi imprese (oltre 250 dipendenti) - 7.230 convalide (9.841 nel 2019);
•      medie imprese (da 50 a 249 dipendenti) - 2.981 convalide (3.932 nel 2019);
•      piccole imprese (da 10 a 49 dipendenti) - 2.016 convalide (2.808 nel 2019);
•      microimprese (da 0 a 9 dipendenti) - 1.209 convalide (1.523 nel 2019).


La fotografia attuale sul dato rilevato e gli scostamenti rispetto al 2019 sono illustrati in Fig. 12.
Considerato che il dato disponibile è estremamente residuale (circa 32%), in base alle informazioni a
disposizione si sottolinea comunque una certa omogeneità nella distribuzione per dimensione aziendale delle
convalide riferite a uomini e di quelle riferite a donne: la distribuzione delle convalide in base alla dimensione
aziendale risulta simile per entrambi i gruppi; con riferimento ai provvedimenti relativi alle lavoratrici madri
si rileva, tuttavia, una maggiore incidenza di quelli per cui manca l’informazione sulla dimensione aziendale
(68% e 71% rispettivamente nel 2019 e nel 2020, a fronte delle percentuali del 61% e del 66% registrate con
riferimento ai provvedimenti relativi ai lavoratori padri).

       Fig. 12 Numero convalide 2020 per dimensione aziendale e var % su
                    2019 per genere
  5.500                                       0,0
  5.000
  4.500                                       -10,0
  4.000
  3.500                                       -20,0
  3.000      -19,4       -20,0
                              -25,8       -24,5   -30,0
  2.500
  2.000                                  -34,2   -40,0
                    -35,4
  1.500      -39,2
  1.000                                       -50,0
   500                         -48,3
    0                                       -60,0
       GRANDE 250 E     MEDIA 50-249   PICCOLA 10-49    MICRO 0-9
      OLTRE DIPENDENTI    DIPENDENTI    DIPENDENTI     DIPENDENTI

              M  F   var % M 2020-2019   var % F 2020-2019


Elab. Inapp su dati INL, 2020




                                                         19
Tab. 13 A. Numero convalide riferite a F, annualità, dimensione di impresa e settore economico (v.a.)


                                                 F 2019                          F 2020
Settore    Settore Dettaglio                    GRANDE    MEDIA  PICCOLA   MICRO  N.D.   TOT   GRANDE  MEDIA  PICCOLA MICRO   N.D.   TOT
                                    250 E OLTRE  50-249  10-49    0-9            250 E  50-249  10-49    0-9
                                    DIP.     DIP.   DIP.    DIP.           OLTRE  DIP.   DIP.    DIP.
                                                                   DIP.
AGRICOLTURA  AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA            6       7    3      6    151   173   5    6    6     6    113   136
INDUSTRIA   ATTIVITA' MANIFATTURIERE                 470      388   334     77   3.306  4.575  368   345   229    57    2.685  3.684
        ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE                1              4    5         1              11    12
EDILIZIA   COSTRUZIONI                       27      19    16     9    528   599   13    14    19    5    438   489
TERZIARIO   ALTRE ATTIVITA' DI SERVIZI                112      86    133     120   2.554  2.705  101   112   110    129   1.989  2.441
        ATTIVITA' ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E   31      15    25     10   332   413   27    14    15    14    242   312
        DIVERTIMENTO
        ATTIVITA' DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE   283      190   232     151   3.729  4.585  237   136   153    95    2.926  3.547
        ATTIVITA' DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI    1           1          588   590   1              1    474   476
        LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI
        E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI
        FAMIGLIE E CONVIVENZE
        ATTIVITA' FINANZIARIE E ASSICURATIVE           149      32    22     13   450   666   98    31    10    13    312   464
        ATTIVITA' IMMOBILIARI                  4       7    9      8    260   288   6    5    3     2    173   189
        ATTIVITA' PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE     287      98    96     70   1.781  2.332  219   90    64    47    1.504  1.924
        COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE    1.647     494   426     192   4.957  7.716  1.217  353   294    150   3.915  5.929
        DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
        FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITA' DI     5       6    5      1    62    79    2    3    1     2    59    67
        GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO
        FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA    6       12    3          39    60    9    5    3         41    58
        CONDIZIONATA
        ISTRUZIONE                        42      131   92     36   616   917   37    107   70    23    569   806
        NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE  1.527     331   124     73   1.514  3.569  964   169   102    38    1.293  2.566
        IMPRESE
        ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI      1                     5    6    2    1              4    7
        PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA; ASSICURAZIONE     22      22    6          65    115   26    33    7         65    131
        SOCIALE OBBLIGATORIA
        SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE               1.316     593   166     64   1.756  3.895  1.468  564   187    51    1.782  4.052
        SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE         190      78    48     36   863   1.215  146   59    37    29    696   967
        TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO                196      169   47     20   610   1.042  148   95    16    8    505   772
N.D.     N.D.                                            1    1.207  1.208           1         2.982  2.983
Totale                                 6.322     2.679  1.788    887   25.077  36.753  5.094  2.143  1.327   670   22.778  32.012

Dati INL




                                                                                             20
Tab.13 B Numero convalide riferite a M, annualità, dimensione di impresa e settore economico (v.a.)
                                                         M 2019                                M 2020
Settore      Settore Dettaglio                       GRANDE    MEDIA    PICCOLA   MICRO     N.D.   TOT    GRANDE    MEDIA    PICCOLA  MICRO      N.D.   TOT
                                         250 E    50-249    10-49    0-9 DIP.             250 E    50-249    10-49   0-9
                                         OLTRE    DIP.     DIP.                     OLTRE    DIP.     DIP.   DIP.
                                         DIP.                                  DIP.
AGRICOLTURA    AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA               1      2      3      3      167    176          2      3       6      106   117
INDUSTRIA     ATTIVITA' MANIFATTURIERE                    632     399     234     40      2.496   3.801   368     239     106      16      1.675  2.404
          ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE                  1                   12    13                               19    19
EDILIZIA     COSTRUZIONI                          44      59      60      33      1.165   1.361   21      28      40      16      674   779
TERZIARIO     ALTRE ATTIVITA' DI SERVIZI                   21      7      10      5      124    167    11      10      6       4      103   134
          ATTIVITA' ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E      5      7      5             71    88    8      4             3      42    57
          DIVERTIMENTO
          ATTIVITA' DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE      64      31      72      21      734    922    43      13      27      19      422   524
          ATTIVITA' DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI                                 7     7                               16    16
          LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI
          BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA
          PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE
          ATTIVITA' FINANZIARIE E ASSICURATIVE              148     14      6             71    239    107     18      2       2      53    182
          ATTIVITA' IMMOBILIARI                     7      3             1      42    53    3      7             1      17    28
          ATTIVITA' PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE        267     54      16      7      268    612    169     48      9       5      264   495
          COMMERCIO    ALL'INGROSSO   E   AL  DETTAGLIO;     462     132     76      32      1.088   1.790   288     67      50      22      699   1.126
          RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
          FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITA' DI        6      6      7             71    90    6      3      1             39    49
          GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO
          FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA       10      2      4      2      36    54    12            3             21    36
          CONDIZIONATA
          ISTRUZIONE                           15      12      4      1      58    90    11      17      1             26    55
          NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO       1.036    88      37      14      423    1.598   503     35      23      10      279   850
          ALLE IMPRESE
          ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI                                   1     1     1                          3    4
          PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA; ASSICURAZIONE        14      3                   10    27    5             2             14    21
          SOCIALE OBBLIGATORIA
          SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE                  178     60      16      1      113    368    185     65      14      4      91    359
          SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE            281     78      22      23      282    686    237     65      18      12      258   590
          TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO                   228     113     72      19      949    1.381   101     71      28      13      520   733
N.D.       N.D.                                                        189    189                              822   822
Totale                                      3.419    1.071    644     202     8.377   13.713  2.079    692     333      133     6.163  9.400
Dati INL

La tabelle 15A e 15B non includono i dati forniti dalla la Prov. Aut di Bolzano, disponibili in maniera aggregata (non distinta per settore economico), come segue: Numero convalide 2019 totali 858 F e 234 M, così ripartiti:
fino a 9 341 F e 93 M; da 10 a 49 295 F e 81 M; da 50 a 249 143 F e 39 M; da 250 e oltre 79 F e 21 M. Numero convalide 2020: 800 F e 165 M, così ripartiti: fino a 9 360 F e 46 M, da 10 a 49 286 F e 70 M, da 50 a 249 117 F
e 29 M oltre 250 37 F e 20 M.




                                                                                                               21
Con riferimento alla tipologia di orario di lavoro (Tab. 14), oltre il 64% dei provvedimenti di convalida, pari a
27.244, si riferisce a rapporti di lavoro a tempo pieno, a fronte di 15.133 part time. In entrambi i casi
prevalgono i provvedimenti riferiti a lavoratrici madri, 18.558 occupate a tempo pieno (a fronte di 8.686
lavoratori padri) e 14.254 a tempo parziale (a fronte di 879 uomini). La quota femminile sul totale delle
convalide in full time è di circa il 68% e di circa il 94% quella sul totale delle convalide riferite a rapporti part
time.
Il dato relativo al regime orario delle richieste di convalida riflette quindi lo scenario nazionale, in cui le donne
rappresentano oltre il 70% di tutti i dipendenti con lavoro part-time.
Tab. 14 Numero convalide per regime orario richiedenti e var % 2019 per genere
        2020         2019          VAR % F dal 2019 Var % M 2019
        F     M  TOT  F   M    TOT

FULL TIME 18.558 8.686 27.244 19.392 12.280 31.672 -4,3            -29,3
PART TIME 14.254 879     15.133 18.219 1.667  19.886 -21,8        -47,3
Elab. Inapp su dati INL




LE MOTIVAZIONI DELLE CONVALIDE
Il procedimento seguito ai fini del rilascio del provvedimento di convalida prevede che la relativa richiesta sia
accompagnata dalla indicazione della motivazione sottesa alle dimissioni o alla risoluzione consensuale (v.
modulo in Fig. 13). Questa informazione è particolarmente rilevante ai fini della valutazione sulla genuinità e
volontarietà dell’atto e per l’analisi dei fattori che inducono alla risoluzione del rapporto di lavoro in presenza
di carichi familiari.
Fig. 13 Modulo di richiesta di convalida – stralcio relativo alle motivazioni




                                                         22
Complessivamente (Tab. 15), le motivazioni indicate nei moduli di richiesta della convalida risultano pari a
50.616 (59.455 nel 2019). Si precisa che il dato è superiore al totale dei provvedimenti di convalida in quanto
il modulo in uso prevede che ogni richiedente possa indicare più risposte.
Sul totale delle convalide, la motivazione più frequente continua ad essere la difficoltà di conciliazione
dell’occupazione lavorativa con le esigenze di cura della prole sia per ragioni legate alla disponibilità di servizi
di cura che per ragioni di carattere organizzativo riferite al proprio contesto lavorativo.
Nel primo caso si tratta di 19.064 motivazioni (20.730 nel 2019), che rappresentano quasi il 38% del totale
delle causali (circa il 35% nel 2019). Nel secondo, di 10.191 (10.856 nel 2019) che rappresentano il 20% del
totale delle motivazioni indicate.
La difficoltà di conciliazione per motivi legati ai servizi di cura si articola, in base al modulo, nelle seguenti
voci:
  - assenza di parenti di supporto - 13.733 (15.505 nel 2019), pari ad una percentuale di oltre il 27% del
     totale, coincidente con quella dell’anno precedente;
  - elevata incidenza dei costi di assistenza al neonato (es. asilo nido o baby-sitter) - 4.269 (dato analogo
     a quello del 2019: 4.260), pari ad oltre l’8% (7% nel 2019);
  - mancato accoglimento al nido - 1.062 (965 nel 2019), pari a circa il 2%, percentuale identica a quella
     rilevata nel 2019.

La difficoltà di conciliazione per motivi legati all’organizzazione e le condizioni di lavoro particolarmente
gravose o difficilmente conciliabili con le esigenze di cura della prole sono indicate come motivazione del
recesso in 6.024 casi, pari a circa il 12% (6.713 nel 2019). Nella medesima categoria di motivazioni connesse
alle difficoltà di conciliazione vita familiare-lavoro dovute alle caratteristiche dell’azienda dove si è impiegati
confluiscono, per un totale di 10.191, anche le seguenti voci:
  -    distanza dal luogo di lavoro, pari a 2.104, pari a poco più del 4% (1.821 nel 2019) o cambiamento
      della sede di lavoro, pari a 268, pari a poco più dello 0,5% (294 nell’anno precedente);
  -    ragioni concernenti l’orario di lavoro, pari a 1.665 e a oltre il 3% (1.920 nel 2019), di cui 958 per
      mancata modifica degli orari lavorativi (1.120 nel 2019) e 707 per mancata concessione del part
      time (800 nel precedente anno);
  -    modifica delle mansioni svolte, pari a 130 corrispondente allo 0,3% circa (108 nel 2019).

Le ulteriori motivazioni, di carattere residuale, riguardano le seguenti situazioni:
Cambio di residenza/distanza tra luogo di residenza e sede di lavoro/ricongiungimento al coniuge, pari a
1.617 (1.283 nel 2019); Trasferimento dell’azienda, pari a 95 (87 nel 2019); Altro, voce generica nella quale
confluiscono 4.665 (6.032 nel 2019) motivazioni addotte in sede di convalida.

Esiste, tuttavia, una profonda differenza di genere nel dato relativo alle motivazioni (v. anche Fig. 14, 15 e
16): la causale del recesso inpiduata nella difficoltà di esercizio della genitorialità in maniera compatibile
con la propria occupazione, nelle perse articolazioni proposte, è quasi esclusivamente femminile.
Delle 19.064 segnalazioni di difficoltà di conciliazione per ragioni legate ai servizi di cura, infatti, ben il 98%
proviene da donne. Delle 10.191 motivazioni ricondotte alla difficoltà di conciliazione per ragioni legate
all’organizzazione del lavoro il 96% riguarda donne. La prevalente motivazione delle convalide riferite a
uomini, di contro, è il passaggio ad altra azienda con 7.668 segnalazioni su 14.984.
Si tratta di due ordini di grandezza profondamente persi, che svelano un differente utilizzo da parte di
uomini e donne dell’istituto della convalida e che attiene ad un insieme di problematiche di genere che non
caratterizza il solo periodo dell’emergenza pandemica, ma che tuttavia ne esce confermato.
Esaminando separatamente il complesso delle convalide riferite a uomini e donne, infatti, si può evincere
l’incidenza percentuale delle perse motivazioni per ognuno dei due gruppi. Fatto 100 il totale delle
motivazioni segnalate separatamente da uomini e donne, emerge che (Fig. 14, 15 e 16)) la motivazione
principale per gli uomini, che copre circa il 77% dei provvedimenti emanati, è il passaggio ad altra azienda. La
                                                       23
motivazione inerente alle difficoltà di conciliazione tra lavoro e attività di cura variamente intese, invece,
copre solo 7,5% del totale delle motivazioni addotte dai lavoratori padri. Ciò conferma che in presenza di figli
la partecipazione maschile al mercato del lavoro aumenta e che, anche in periodo di pandemia, l’uomo adatta
il suo ruolo di care giver ricorrendo a strategie perse, sostitutive e comunque altamente complementari
alla propria presenza sul lavoro. Tale dato è in linea anche con il fatto che, pur nell’esiguo numero di
motivazioni connesse alla difficoltà di conciliare attività lavorativa e attività di cura, l’assenza di parenti di
supporto rappresenti la principale criticità segnalata dai padri che presentano richiesta di convalida.
L’analisi delle motivazioni indicate dalle lavoratrici madri in sede di convalida, invece, fa emergere una
situazione completamente opposta. Sul totale delle motivazioni indicate, infatti, le difficoltà di conciliazione
tra lavoro e funzione di cura pesano per il 70% sul totale (il 46% riguarda difficoltà connesse alla mancanza
di servizi e oltre il 24% problematiche di organizzazione del lavoro), mentre solo il 18% fa riferimento a casi
di trasferimento ad altra azienda.


Tab. 15 Motivazioni alla richiesta di recesso –convalide 2020 per genere e var% dal 2019
                                       2020       var % 2020-2019
                                   F    M    TOT   F    M   TOT
A   PASSAGGIO AD ALTRA AZIENDA                  7.316  7.668  14.984  -18,5  -33,3 -26,0
B   CAMBIO RESIDENZA/DISTANZA TRA LUOGO DI RESIDENZA E      1.363  254   1.617  31,3   3,7  26,0
    SEDE DI LAVORO/RICONGIUNGIMENTO AL CONIUGE
C   DIFFICOLTÀ A CONCILIARE IL MIO LAVORO CON LA CURA DEL    18.718  346   19.064  -8,1  -2,8  -8,0
    BAMBINO/BAMBINA, PER RAGIONI LEGATE AI SERVIZI DI
    CURA:
C1   MANCATO ACCOGLIMENTO AL NIDO                 1.033  29   1.062  9,1   61,1  10.1
C2   ASSENZA PARENTI DI SUPPORTO                 13.506  227   13.733  -11,5  -8,5  -11,4
C3   ELEVATA INCIDENZA DEI COSTI DI ASSISTENZA AL NEONATO     4.179  90   4.269  0,2   0,0   0,2
    (ASILO NIDO/BABY SITTER)
D   DIFFICOLTÀ A CONCILIARE IL MIO LAVORO CON LA CURA DEL    9.794  397   10.191  -5,9  -11,6  -6,1
    BAMBINO/BAMBINA, PER RAGIONI LEGATE ALL'AZIENDA
    DOVE LAVORO:
D1   LA MIA SEDE DI LAVORO É TROPPO LONTANO            1.961  143   2.104  16,7  2,1   15,5
D2   LA MIA SEDE DI LAVORO É STATA CAMBIATA            246   22   268   -9,2  -4,3  -8,8
D3   LE MIE MANSIONI SONO STATE CAMBIATE             110   20   130   26,4  -4,8  20,4
D4   L'ORGANIZZAZIONE E LE CONDIZIONI DI LAVORO SONO       5.862  162   6.024  -9,7  -27,0  -10,3
    PARTICOLARMENTE GRAVOSE E/O DIFFICILMENTE CONCILIABILI
    CON LE ESIGENZE DI CURA DELLA PROLE
D5   IL DATORE DI LAVORO NON PUÒ/NON VUOLE MODIFICARE I      912   46   958   -15,4  9,5   -14,5
    MIEI ORARI DI LAVORO (TURNI, FLESSIBILITÀ INGRESSO/USCITA,
    ECC.)
D6   IL DATORE DI LAVORO NON VUOLE CONCEDERMI IL PART TIME    703   4    707   -12,0  300   -11,6
E   TRASFERIMENTO DELL'AZIENDA DOVE LAVORO            83    12   95    12,2  -7,7  9,2
F   ALTRO (SPECIFICARE):                     3.396  1.269  4.665  -20,1  -28,7  -22,7
    Totale                            40.670  9.946  50.616  -9,9  -30,6  -14,9
Elab. Inapp su dati INL, 2020




                                                            24
Fig. 14 Incidenza % motivazioni convalide su totale convalide per genere

                               0,0   10,0    20,0   30,0  40,0  50,0  60,0  70,0  80,0  90,0


                PASSAGGIO AD ALTRA AZIENDA             18,0
                                                               77,1

  CAMBIO RESIDENZA/DISTANZA TRA LUOGO DI RESIDENZA E        3,4
   SEDE DI LAVORO/RICONGIUNGIMENTO AL CONIUGE           2,6

 DIFFICOLTÀ A CONCILIARE IL MIO LAVORO CON LA CURA DEL
  BAMBINO/BAMBINA, PER RAGIONI LEGATE AI SERVIZI DI                          46,0
                                  3,5
              CURA:
 DIFFICOLTÀ A CONCILIARE IL MIO LAVORO CON LA CURA DEL
  BAMBINO/BAMBINA, PER RAGIONI LEGATE ALL'AZIENDA                    24,1
                                   4,0
           DOVE LAVORO:

         TRASFERIMENTO DELL'AZIENDA DOVE LAVORO      0,2
                                  0,1


                          ALTRO         8,4
                                        12,8


                               F   M


Elab. Inapp su dati INL, 2020




                                                                    25
Fig. 15 Incidenza % motivazioni sul totale delle CONVALIDA di DONNE


            CAMBIO RESIDENZA/DISTANZA TRA LUOGO DI
                 RESIDENZA E SEDE DI
            LAVORO/RICONGIUNGIMENTO AL CONIUGE:
                    3,4%


            ALTRO :
            8,4%


        PASSAGGIO AD
        ALTRA AZIENDA:
          18,0%
                           F       DIFFICOLTÀ A CONCILIARE IL
                                  MIO LAVORO CON LA CURA
                                 DEL BAMBINO/BAMBINA, PER
                                 RAGIONI LEGATE AI SERVIZI DI
  DIFFICOLTÀ A CONCILIARE IL                        CURA:
  MIO LAVORO CON LA CURA                          46,0%
  DEL BAMBINO/BAMBINA,
    PER RAGIONI LEGATE
  ALL'AZIENDA DOVE LAVORO:
       24,1%



Elab. Inapp su dati INL, 2020




Fig. 16 Incidenza % motivazioni sul totale delle CONVALIDA di UOMINI

                 DIFFICOLTÀ A CONCILIARE IL MIO
                  LAVORO CON LA CURA DEL
                BAMBINO/BAMBINA, PER RAGIONI
   DIFFICOLTÀ A                           CAMBIO RESIDENZA/DISTANZA
                  LEGATE AI SERVIZI DI CURA:
 CONCILIARE IL MIO                           TRA LUOGO DI RESIDENZA E
                        3,5%
  LAVORO CON LA                                SEDE DI
    CURA DEL                            LAVORO/RICONGIUNGIMENTO
BAMBINO/BAMBINA                               AL CONIUGE:
  , PER RAGIONI                                 2,6%
LEGATE ALL'AZIENDA
  DOVE LAVORO:
     4,0%

             ALTRO:
             12,8%               M

                                   PASSAGGIO AD
                                   ALTRA AZIENDA:
                                     77,1%

Elab. Inapp su dati INL, 2020




                                                  26
                                                         1.000
                                                         2.000
                                                         3.000
                                                         4.000
                                                         5.000
                                                         6.000
                                                         7.000
                                                         8.000
                                                         9.000




                                                           0
                                                        10.000
                                                        11.000
                                                        12.000
                                                        13.000
                                                        14.000
                                                        15.000
                                                        16.000
                                                        17.000
                                                        18.000
                                                        19.000
                                                        20.000




                             A
                                        PASSAGGIO AD ALTRA AZIENDA




                                                                   -18,5


                                                           -33,3




   Elab. Inapp su dati INL, 2020
                                 CAMBIO RESIDENZA/DISTANZA TRA LUOGO DI




                             B
                               RESIDENZA E SEDE DI LAVORO/RICONGIUNGIMENTO
                                                                                       31,3

                                        AL CONIUGE


                                DIFFICOLTÀ A CONCILIARE IL MIO LAVORO CON LA                    3,7




                             C
                                 CURA DEL BAMBINO/BAMBINA, PER RAGIONI
                                                                        -8,1

                                     LEGATE AI SERVIZI DI CURA:
                                                                       -2,8




                             C1
                                      MANCATO ACCOGLIMENTO AL NIDO
                                                                                9,1
                                                                                             61,1




                             C2
                                        ASSENZA PARENTI DI SUPPORTO
                                                                   -11,5
                                                                      -8,5




                   2020 F
                                 ELEVATA INCIDENZA DEI COSTI DI ASSISTENZA AL




                             C3
                                                                             0,2




                                   NEONATO (ASILO NIDO/BABY SITTER)
                                                                       0




                   2020 M
                                DIFFICOLTÀ A CONCILIARE IL MIO LAVORO CON LA




                             D
                                 CURA DEL BAMBINO/BAMBINA, PER RAGIONI
                                                                          -5,9




                                   LEGATE ALL'AZIENDA DOVE LAVORO:
                                                                  -11,6




                             D1
                                  LA MIA SEDE DI LAVORO É TROPPO LONTANO
                                                                                   16,7


                                                                          2,1




                   var % 2020-2019 F
                             D2

                                   LA MIA SEDE DI LAVORO É STATA CAMBIATA
                                                                       -9,2
                                                                      -4,3




                             D3




                                   LE MIE MANSIONI SONO STATE CAMBIATE
                                                                                      26,4




                                                                      -4,8




                                L'ORGANIZZAZIONE E LE CONDIZIONI DI LAVORO
                   var % 2020-2019 M




                                  SONO PARTICOLARMENTE GRAVOSE E/O
                                                                                                   Fig. 17 Motivazioni convalide per genere 2020 e var % da 2019




                             D4
                                                                       -9,7




                                DIFFICILMENTE CONCILIABILI CON LE ESIGENZE DI
                                       CURA DELLA PROLE
                                                              -27




                                  IL DATORE DI LAVORO NON PUÒ/NON VUOLE
                             D5




                                  MODIFICARE I MIEI ORARI DI LAVORO (TURNI,
                                                                    -15,4




                                    FLESSIBILITÀ INGRESSO/USCITA, ECC.)
                                                                             9,5




                                IL DATORE DI LAVORO NON VUOLE CONCEDERMI IL
                             D6
                                                                       -12




                                         PART TIME
                             E




                                 TRASFERIMENTO DELL'AZIENDA DOVE LAVORO
                                                                                12,2



                                                                   -7,7




                             F




                                             ALTRO (SPECIFICARE):
                                                                  -20,1




27
                                                                             10
                                                                                    30
                                                                                           50
                                                                                                 70




                                                            -28,7 -30
                                                                   -10




                                                        -50
Dal monitoraggio dei dati del 2020, inoltre, emerge che 2.028 lavoratrici madri/lavoratori padri interessati
dalle convalide hanno presentato richieste di part-time o flessibilità (2.082 nel 2019) e che le stesse risultano
accolte solo in 602 casi, pari a circa il 30% delle domande, dato comunque in aumento rispetto a quello
rilevato nell’anno precedente (436, pari a circa il 20% delle richieste).
Si evidenzia, infine, che in 324 casi le lavoratrici madri ed i lavoratori padri destinatari dei provvedimenti di
convalida hanno dichiarato di aver ricevuto incentivi all’esodo da parte del datore di lavoro, sebbene tale
circostanza non rientri espressamente tra le motivazioni indicate quale causale della cessazione del rapporto
di lavoro; tale erogazione ha interessato in misura nettamente prevalente le donne (85%) e in termini più
contenuti gli uomini (restante 15%).




ANALISI TERRITORIALE
Anche nel 2020 la distribuzione dei provvedimenti nelle regioni del Nord, del Centro e del Sud Italia (Fig. 18
e 19) risulta coerente con il differente andamento occupazionale che caratterizza i citati ambiti territoriali,
come confermato dalle rispettive percentuali, rimaste sostanzialmente invariate rispetto a quelle rilevate lo
scorso anno:
•    nell’Italia Settentrionale sono state adottate 27.516 convalide (33.442 nel 2019), che - come
nell’anno precedente - rappresentano circa il 65% del totale;
•    nell’Italia Centrale i provvedimenti in esame sono pari a 8.144, costituendo il 19% del totale
(percentuale corrispondente a quella del 2019, in cui le convalide erano pari a 9.899);
•    nell’Italia Meridionale sono stati rilasciati 6.717 provvedimenti, pari al 16% del totale (come nel 2019
a fronte di 8.217 convalide adottate).

In tutti gli ambiti territoriali si registra una spiccata prevalenza delle convalide relative a lavoratrici madri, che
rappresentano il 93% nel Meridione, l’83% nell’Italia centrale e il 72% nel Settentrione.


Fig. 18 Dimissioni/risoluzioni convalidate anno 2020 – distribuzione % per area geografica




               SUD
               16%




         CENTRO
          19%


                                NORD
                                65%




dati INL, 2020




                                                          28
Fig. 19 Dimissioni/risoluzioni convalidate e non convalidate – Distribuzione per aree geografica




                                               NORD
                                    Dimissioni/risoluzioni convalidate   n. 27.516
                                    Dimissioni/risoluzioni non convalidate   n. 13




                                              CENTRO
                                    Dimissioni/risoluzioni convalidate   n. 8.144
                                    Dimissioni/risoluzioni non convalidate n.   6




                                                   SUD
                                         Dimissioni/risoluzioni convalidate n. 6.717
                                         Dimissioni/risoluzioni non convalidate n. 8




Dati INL, 2020



Nella tabella che segue (Tab. 16) sono evidenziate, in ciascuna area geografica, le Regioni in cui è stato
adottato il maggior numero di provvedimenti, che presentano dati in linea con l’andamento evidenziato negli
anni precedenti.




                                                              29
Tab. 16 Dimissioni/risoluzioni lavoratrici madri/lavoratori padri - Regioni con maggior numero di provvedimenti
distribuite per area geografica

NORD                          CENTRO                          SUD
Lombardia 9.554                     Lazio 3.266                        Campania 2.244
(11.105 nel 2019)                    (3.980 nel 2019)                     (2.787 nel 2019)
Veneto 6.662                      Toscana 2.634                       Puglia 1.630
(8.439 nel 2019)                    (3.134 nel 2019)                     (1.835 nel 2019)
Emilia-Romagna 4.174                  Marche 925                         Sicilia 1.553
(5.447 nel 2019)                    (1.162 nel 2019)                     (1.883 nel 2019)

Dati INL, 2020

La lettura dei dati a livello regionale e il raffronto con la situazione osservata nel 2019 consente di ricostruire
un quadro interessante (v. fig. 20 in cui le regioni sono rappresentate in ordine crescente per numero di
convalide adottate nel 2020, con l’indicazione delle relative variazioni rispetto all’anno precedente). Quello
che emerge è che il calo rispetto al 2019 non è stato proporzionale al numero di convalide adottate.
Lombardia e Veneto, che presentano i valori assoluti più alti (rispettivamente oltre 9.500 e 6.600 convalide),
hanno registrato un calo percentuale rispetto al 2019 (-14 in Lombardia e - 21 in Veneto) inferiore in
confronto a realtà in cui le convalide in valore assoluto sono state molto meno numerose. Si consideri, ad
esempio, il dato vicino al -30% registrato in Valle d’Aosta e Calabria o del -27% rilevato in Molise.

            Fig. 20 Numero convalide 2020 per regione e variazione % rispetto a 2019
                  (ordinamento decrescente per numero convalide)
 12.000                                                                               0,0
                                           -8,5                                       -5,0
 10.000   -14,0
                                -11,2            -11,5               -14,1
                   -17,9 -17,7 -16,0 -19,5      -17,5 -15,5
           -21,1                                     -20,4 -18,4 -21,0 -22,0          -20,9          -10,0
  8.000           -23,4
                                                                               -26,8
                                                                   -28,9      -30,2      -15,0
  6.000
                                                                                   -20,0
  4.000
                                                                                   -25,0
  2.000                                                                               -30,0
       9.554 6.662 4.174 3.266 2.991 2.634 2.244 1.630 1.553 1.361 1.003 965         925  672  633  625  571   498   167   134   115
    0                                                                               -35,0




                                Numero convalide        var % dal 2019


Elab. Inapp su dati INL, 2020



L’analisi dei dati concernenti le convalide delle dimissioni/risoluzioni consensuali delle sole lavoratrici madri
per il 2020 evidenzia un andamento in linea con quello rilevato nel corso dell’anno precedente: la maggior
parte dei provvedimenti, pari al 60% (19.795) risulta emessa nel Nord Italia (a fronte di 22.166 convalide, pari
al 59% adottate nel 2019), circa il 21% (6.753, a fronte di 7.968 provvedimenti nel 2019) sono state adottate
nel Centro Italia e il restante 19% (pari a 6.264) riguardano il Sud Italia (a fronte di 7.477 nel 2019, pari al
20%).

Di seguito si riporta la tabella (Tab. 17 A) recante le regioni in cui sono state adottate il maggior numero di
convalide delle dimissioni/risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri, sudpise per aree geografiche:


                                                                                      30
Tab. 17 A Dimissioni/risoluzioni lavoratori padri - Regioni con maggior numero di provvedimenti distribuite per area
geografica


NORD                  CENTRO                SUD
Lombardia 7.006            Lazio 2.702              Campania 2.117
(7.544 nel 2019)            (3.258 nel 2019)           (2.583 nel 2019)
Veneto 4.384              Toscana 2.141             Puglia 1.521
(4.990 nel 2019)            (2.450 nel 2019)           (1.645 nel 2019)
Emilia Romagna 2.984          Marche 759              Sicilia 1.455
(3.568 nel 2019)            (894 nel 2019)            (1.735 nel 2019)
Dati INL, 2020



Dall’esame dei dati concernenti le convalide delle dimissioni/risoluzioni consensuali dei soli lavoratori padri,
anche per il 2020, risulta una maggior concentrazione dei provvedimenti nel Nord Italia, con 7.721 convalide
emanate, pari a circa l’81% del totale (come nel 2019, quando le convalide in discussione erano state 11.276).
Anche nel Centro Italia il dato in esame risulta percentualmente stabile ed è pari a 1.391, corrispondente al
14% del totale (in linea con il dato rilevato nel 2019, pari a 1.931).
Parimenti nel Sud Italia le dimissioni/risoluzioni consensuali dei lavoratori padri complessivamente
convalidate, pari a 453, risultano – come nel 2019, quando i provvedimenti erano stati 740 – pari a circa il 5%
del totale.

Di seguito si riporta la tabella (17 B) recante le regioni in cui sono state adottate il maggior numero di
convalide delle dimissioni/risoluzioni consensuali dei lavoratori padri, sudpise per aree geografiche:

Tab. 17 B Dimissioni/risoluzioni lavoratori padri – Regioni con maggior numero di provvedimenti distribuite per
area geografica


NORD                  CENTRO                SUD
Lombardia 2.548            Lazio 564               Campania 127
(3.561 nel 2019)            (722 nel 2019)            (204 nel 2019)
Veneto 2.278              Toscana 493              Puglia 109
(3.449 nel 2019)            (684 nel 2019)            (190 nel 2019)
Emilia Romagna 1.190          Marche 166              Sicilia 98
(1.879 nel 2019)            (268 nel 2019)            (148 nel 2019)
Dati INL, 2020




LE MANCATE CONVALIDE
I casi di mancata convalida, in cui il personale degli Uffici territoriali ha riscontrato la non genuinità del
consenso prestato dalla lavoratrice madre/dal lavoratore padre alle dimissioni o risoluzioni consensuali del
rapporto di lavoro, sono stati complessivamente 27, in diminuzione rispetto al 2019 (48 mancate convalide)
(Tab. 18). Di questi 17 (63%) sono riferiti a lavoratici madri e 10 (37%) a lavoratori padri. Si sottolinea, al
riguardo, che il calo registrato (-44%) è notevolmente superiore rispetto alla diminuzione del numero
complessivo dei provvedimenti di convalida (-18%).
Le ipotesi di mancata convalida sono prevalentemente concentrate nelle regioni del Nord, in cui se ne sono
registrate 13 (28 nel 2019): 7 in Veneto, 3 in l’Emilia-Romagna e 1 sia in Friuli-Venezia Giulia, che in Liguria e
in Lombardia.
Le restanti mancate convalide sono così distribuite: 6 al Centro (10 nel 2019), equamente ripartite tra
Toscana, Marche e Lazio e 8 al Sud (10 nel 2019), di cui 5 in Puglia e 3 in Sardegna.

                                                         31
Tab. 18 Numero richieste non convalidate per genere, tipologia ed annualità. Var % da 2019 per genere
                         2019           2020

                                                   var F %      var %M       var% Tot
                                                   da 2019      da 2019      da 2019
  Tipo Recesso                 F    M    TOT    F    M    TOT

  Dimissioni volontarie            23   16   39    12   10   22     -47,8       -37,5       -43,6

  Giusta Causa                 2    3    5     1    0    1     -50,0       -100,0       -80,0

  Risoluzione consensuale           4    0    4     4    0    4     0,0        0,0        0,0

Totale                     29   19   48    17   10   27     -41,4       -47,4       -43,8
Dati INL

Il dato delle mancate convalide risulta particolarmente esiguo su tutto il territorio nazionale a conferma
dell’importanza di una corretta informazione dei lavoratori e delle lavoratrici con figli minori di 3 anni di età
sulle misure loro spettanti a tutela della genitorialità, per il conseguente accrescimento del livello di
consapevolezza dei propri diritti, tra i quali anche la fruizione del congedo parentale Covid-19 e il ricorso al
lavoro agile. Alla realizzazione di tale obiettivo concorrono le iniziative di prevenzione e promozione della
legalità svolte dal personale ispettivo degli IITTLL ai sensi dell’art. 8 del D. Lgs. n. 124/2004, le informazioni
ed il supporto forniti dalle Consigliere di parità, nonché la chiara formulazione delle perse forme di tutela
previste a favore delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri con i relativi richiami normativi contenuti nel
modulo di richiesta delle convalide, disponibile online sul sito dell’INL.




LE CONVALIDE: UN FENOMENO IN CRESCITA - L’ANDAMENTO PER GENERE


Come si evince dal grafico che segue (Fig. 21), il numero di convalide dal 2011 al 2020 è andato costantemente
crescendo nel tempo9, salvo la già segnalata flessione del 2020.
Quest’ultima, peraltro, può almeno in parte ricondursi, da un lato, all’impatto della Cassa integrazione Covid
in termini di contenimento delle ipotesi di recesso - anche in ragione del maggiore supporto garantito rispetto
a quello offerto dal congedo parentale (50% anziché 30% della retribuzione in essere) - e del diffuso ricorso
al lavoro da casa e, dall’altro, alla consistenza delle cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo determinato
(con riferimento ai quali la componente femminile è largamente prevalente) per scadenza del termine che,
non a caso, in costanza del pieto di licenziamento, risultano essere state la principale causa di perdita di
lavoro “legittima” registrata nel 2020.
Tuttavia, pur mantenendo un pario notevole rispetto al numero delle lavoratrici madri (Fig. 22) e pur
attestandosi ben al di sotto di un terzo del totale, il numero dei lavoratori padri è andato progressivamente
crescendo e, nell’arco del decennio considerato – se si trascura il dato 2020 che, come visto, è stato



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 Sull’andamento delle convalide, peraltro, possono aver inciso, da un lato – a partire dal 2013 – la modifica introdotta dalla Riforma Fornero (Legge
92/2012) che ha esteso da 1 a 3 anni l’età del figlio in relazione alla quale le dimissioni devono essere convalidate dall’Ispettorato del lavoro, così
ampliando la tutela di madri e padri oltre il limite del pieto di licenziamento (previsto fino a un anno di vita del figlio) e, in definitiva, la platea dei
beneficiari della disposizione; dall’altro – dal 2015 – l’introduzione, in forza del D. Lgs. 4 marzo 2015 n. 22, del diritto a fruire della NASPI anche per le
lavoratrici madri e i lavoratori padri che recedono dal rapporto di lavoro nel periodo che va da 300 giorni prima della data presunta del parto fino al
compimento del primo anno di vita del figlio (unica ipotesi in cui la misura di sostegno al reddito è riconosciuta anche in caso di cessazione volontaria
del rapporto di lavoro).


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profondamente influenzato dalla situazione emergenziale – è cresciuto di oltre 27 volte (a fronte di una
crescita dei provvedimenti riferiti a donne che, nello stesso periodo, li ha visti poco più che raddoppiati).

                Fig. 21 Numero convalide per genere ed anno - 2011-2020 (v.a)
40000                                                         37611
                                                     35963
35000                                                              32812
                                        29879    30672
30000
                                 25620
25000                 21282   22480

20000      17175   18454
                                                   13488     13947
15000
                                            9066                  9565
10000                                    7859
                              5629
                        3853
  5000               2384
        506   733
    0
        2011   2012    2013    2014     2015      2016     2017     2018    2019    2020

                                 M   F


Dati INL 2020


              Fig. 22 Composizione % di genere destinatari CVD - 2011-2020
100%
  90%
  80%
  70%
                                    79,2     77,2     72,7    72,9    77,4
  60%                     85,4    82
             96,2    89,9
  50%     97,1
  40%
  30%
  20%
                                    20,8     22,8     27,3    27,1    22,6
  10%                     14,6    18
        2,9   3,8    10,1
  0%
        2011   2012   2013    2014    2015     2016     2017     2018    2019    2020

                              M   F


Dati INL 2020




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