determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 836 DEL 15/09/2017
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20 D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I.
DITTA:VITALI SPA
ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20 D.LGS. 152/2006 E S.M.E I. -
PROGETTO: CAMPAGNA ATTIVITA’ DESTINATA AL RECUPERO RIFIUTI NON
PERICOLOSI ART.208 C.15 D.LGS. 152/2006
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: ISOLA VICENTINA
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata con nota prot. 48422 del 5 luglio 2017, da parte della ditta Vitali
spa con sede legale via Lombardia 2/A in comune di Peschiera Borromero (MI) relativa al progetto
di un “ campagna di attività destinata al recupero di rifiuti non pericolosi art. 208 comma 15
D.lgs. 152/2006”. presso il sito di via Scovizze n.1 in comune di Isola Vicentina
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti
di infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con
capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da
R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della
parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, con riferimento alla tipologia degli interventi, come
inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
web della Provincia in data 26/07/2017 ;
Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
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possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Dato atto che la Commissione Provinciale VIA, nella seduta del giorno 06/09/2017 ha disposto
l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
21/2017 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale;
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento;
Vista l’istruttoria della Commissione VIA conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45);
Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.25 del 17/07/2017 con la quale è
stato approvato il Bilancio di Previsione 2017-2019;
Visto che con Decreto Presidenziale n. 65 del 01/08/2017 è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione 2017/19;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta , da parte della ditta Vitali spa con sede legale via Lombardia 2/A
in comune di Peschiera Borromero (MI) relativa al progetto di “ campagna di attività
destinata al recupero di rifiuti non pericolosi art. 208 comma 15 D.lgs. 152/2006”. presso
il sito di via Scovizze n.1 in comune di Isola Vicentinaè escluso dalla procedura di
valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 10/99 e s.m.i. con
le prescrizioni riportate nel parere 21/2017 allegato alla presente determinazione per
costituirne parte integrante e sostanziale;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
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5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e allo studio di progettazione , ai comuni
di Isola Vicentina, , ad ARPAV, all’ULSS n.8 ;
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 15/09/2017
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
VITALI S.P.A.
PARERE N. 21/2017
Oggetto: Campagna attività ex art. 208, comma 15 D.Lgs. 152/06 e s.m.i. presso l’area di via Scovizze n. 1 -
Isola Vicentina.
PROPONENTE: Vitali spa
SEDE LEGALE: Via Lombardia n. 2/A – Peschiera Borromeo (MI)
SEDE INTERVENTO: Via Scovizze n. 1 – Isola Vicentina
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi.
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità ex art.20 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture: z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152.
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 05 luglio 2017
DATA PUBBLICAZIONE: 26 luglio 2017
DATA INTEGRAZIONI: 04 settembre 2017
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Progetto e Studio Preliminare Ambientale
- Catastale
- Tavola 1 – Planimetria generale
- Verifica di esclusione alla VINCA
- Valutazione Previsionale di Impatto acustico.
PREMESSE ED UBICAZIONE
L’intervento di recupero rifiuti da demolizione previsto sull’area di proprietà di Roncello Capital S.r.l. è ne-
cessario al fine agevolare i tempi di attuazione di un prossimo intervento edilizio di ristrutturazione e am-
pliamento degli immobili esistenti; in particolare si provvederà al recupero dei rifiuti generati dalla demoli-
zione dei seguenti edifici / aree esterne:
- demolizione di alcuni elementi di recinzione posti lungo la strada privata, di alcuni elementi di arredo
esterno in prossimità della palazzina uffici e del fabbricato “I” (mappale 79, sub 8);
- rimozione delle aree pavimentate in cemento;
- scarifica delle aree pavimentate in asfalto.
Il materiale recuperato sarà interamente riutilizzato presso il sito.
L’area di intervento interessata dalle attività di manutenzione straordinaria e campagna diattività è localizza-
ta all’interno delle aree di proprietà di Roncello Capital S.r.l. in via Scovizze n. 1 nel Comune di Isola Vicen-
tina catastalmente identificata in una porzione del Mappale 79, Foglio 5 (Allegato 7) con una superficie di
circa 13000 mq prevalentemente pianeggiante e posta alla quota di circa 74 m s.l.m..
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Ortofoto del sito
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Isola Vicentina;
• Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR);
• Rete Natura 2000.
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Il Quadro Programmatico prodotto può essere considerato sufficiente tenuto conto che il progetto esaminato
è riferito ad una campagna di recupero rifiuti tramite mezzo mobile, senza che per tanto vi siano variazioni
nell’ambiente circostante e stante l’assenza di vincoli rilevati nella pianificazione esaminata.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L’intervento di recupero rifiuti da demolizione previsto sull’area di proprietà di Roncello Capital S.r.l.
ubicato nel Comune di Isola Vicentina è necessario al fine agevolare i tempi di attuazione di un prossimo
intervento edilizio di ristrutturazione e ampliamento degli immobili esistenti; in particolare si provvederà al
recupero dei rifiuti generati dalla demolizione dei seguenti edifici / aree esterne:
- demolizione di alcuni elementi di recinzione posti lungo la strada privata, di alcuni elementi di arredo
esterno in prossimità della palazzina uffici e del fabbricato “I” (mappale 79, sub 8);
- rimozione delle aree pavimentate in cemento;
- scarifica delle aree pavimentate in asfalto.
Il materiale recuperato sarà interamente riutilizzato presso il sito.
Come approfonditamente descritto della relazione tecnica allegata alla istanza di autorizzazione alla
campagna di attività art. 208, comma 15 emerge che dalle attività di demolizione sono prodotti i seguenti
rifiuti che saranno oggetto della presente campagna di recupero:
- 5200 mc di cemento derivante dalla demolizione dell’edificio 1 e dalla demolizione delle aree pavimentate
in cemento;
- 900 mc di asfalto derivanti dalla scarifica dell’asfalto del piazzale.
I suddetti rifiuti speciali non pericolosi saranno classificati con le seguenti codifiche CER:
- 17.01.01 “cemento”, per quanto concerne la quota parte di rifiuti decadenti dalla demolizione dello
spessore di cemento;
- 17.03.02 “miscele bituminose perse da quelle di cui alla voce 17 03 01”, per quanto concerne la quota
parte di rifiuti decadenti dalla demolizione degli spessori di asfalto.
I suddetti rifiuti verranno accumulati all’interno delle aree di cantiere in attesa del loro trattamento
dell’impianto di recupero marca KLEEMAN, modello MOBIREX MR 110 Z EVO 2, matricola n. K0180035 –
411100218 autorizzato dalla Provincia di Milano – Raccolta Generale n. 3739/2016 del 26/04/2016.
Il frantoio in oggetto che sarà utilizzato per l’attività di campagna è costituito di una tramoggia di carico
della capacità di alimentazione fino a 350 t/h. Tale tramoggia con alimentatore vibrante è atta a ricevere il
materiale dal mezzo meccanico, pala o escavatore e a distribuirlo nella giusta dose al frantoio attraverso
l’alimentatore a piastre e quindi al vaglio sgrossatore. Quest’ultimo è preposto alla preselezione del
materiale affinché le parti fini di natura a volte scadenti, non passino nel frantoio e vengano scartate e
accumulate a parte con un trasportatore a nastro. L’operazione di frantumazione vera e propria viene
effettuata da un frantoio a urto. Il materiale in uscita viene convogliato attraverso un nastro trasportatore
fino allo scarico. Sul nastro è presente un deferrizzatore per separare le parti metalliche presenti nel
materiale frantumato.
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In sintesi i quantitativi e codici CER oggetto della campagna di attività saranno:
- Quantitativi totali: 6100 mc pari a 15000 ton, di cui CER 17.01.01 5200 mc pari a 13000 ton. (2.5 ton/mc) e
CER 17.03.02 900 mc pari a 2000 ton. (2.2 ton/mc).
Quantitativo giornaliero massimo autorizzato: 2.100 ton.
Quantitativo giornaliero medio trattato: 500 ton.
Durata campagna: 30 giorni a decorrere dalla comunicazione inizio lavori.
Operazione di recupero: R5 Riciclo/Recupero di altre sostanze inorganiche.
Destino di progetto delle MPS: riutilizzo in sito.
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In Tavola 1 – “Planimetria generale” Allegata si riporta l’ubicazione delle aree di cui sopra descritte, i
percorsi viabilistici e gli accessi al cantiere.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
111
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
L’intervento in oggetto determinerà la produzione di inquinati quali Polveri ed Nox, il cui fattore emissivo
sarà limitato dalla ridotta entità dell’intervento e dalla temporaneità dello stesso; si precisa altresì che il
Frantoio KLEEMAN in oggetto è dotato di un sistema di nebulizzazione per abbattimento polveri.
Le principali sorgenti di emissione in atmosfera legate alla gestione operativa ed all’esercizio dell’impianto
di recupero rifiuti mobile saranno le seguenti:
1. operazioni di carico/scarico del materiale dal frantumatore (polveri diffuse);
2. gas esausti dovuti al funzionamento del frantumatore diesel (NOx e polveri);
3. movimentazione interna (operazioni di carico/scarico) di rifiuti non pericolosi (inerti da frantumare) per
mezzo di due pale gommate e due automezzi (polveri diffuse);
4. gas esausti dovuti al funzionamento delle una/due pale gommate e uno/due automezzi (NOx e polveri).
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’area oggetto dell’intervento si trova ad una distanza di circa 150 metri dall’alveo del Torrente Timonchio il
quale non sarà interessato in alcun modo dalle attività di recupero rifiuti; le uniche acque “prodotte”
saranno riconducibili alle meteoriche.
In sintesi è possibile affermare che l’intervento in progetto non genererà scarichi in fognatura ed in corpi
idrici superficiali. L’area non risulta localizzata in aree sottoposte a vincolo di pozzi ad uso idropotabile o
aree soggette a esondazione o allagamento.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Relativamente agli impatti sul suolo e sottosuolo si può affermare che sull’area oggetto dell’intervento
saranno stoccati unicamente rifiuti non pericolosi generati dal processo di demolizione e che le aree adibite
alla viabilità interna saranno per quanto possibile e preferibilmente impermeabilizzate.
Lo stoccaggio dei rifiuti da demolizione in attesa di essere trattati all’interno dell’impianto avverrà su aree
pavimentate (in attesa di demolizione) oppure, come definito dal DGRV n. 1773 del 28 agosto 2012 (Linea
Guida sulle modalità operative per la gestione dei rifiuti da attività di costruzione e demolizione – Punto 10),
accumulati sul suolo (materiale stabilizzato) opportunamente sagomato con adeguate pendenze in modo da
evitare eventuali ristagni da acque meteoriche.
Eventuali rifiuti non pericolosi ricadenti dalle attività di cernita saranno inoltre depositati in cassoni
scarrabili.
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Sulla base di quanto sopra descritto, viste le attività in progetto, ed le tipologie di rifiuti depositati e la loro
origine è possibile affermare che l’impatto sul suolo sarà limitato ed al termine delle attività sarà ristabilito lo
stato dei luoghi (Area Industriale).
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Come precisato nel quadro programmatico l’area oggetto è identificata dal punto di vista Acustico in Classe
V “Prevalentemente industriale” le aree limitrofe all’area risultano identificate in Classe acustica V
“Prevalentemente industriale” ed in classe acustica IV “Aree ad intensa attività umana”;
Si precisa che è stata redatta (Allegato 9) una specifica Valutazione Previsionale di Impatto Acustico nella
quale è stato valutato l’impatto dell’intervento sulle aree limitrofe
Il cantiere risulta inoltre dotato di autorizzazione in deroga concessa dai comuni attraversati dal tracciato.
La valutazione dei livelli sonori della campagna di attività con impianto mobile è stata effettuata nel periodo
diurno in corrispondenza dei due ricettori più prossimi. Alla luce della modellazione effettuata, dettagliata
nei paragrafi precedenti, è emerso, per il periodo diurno, il rispetto dei limite di Immissione e Emissione
sonora per tutti i punti di misura considerati. Si consideri inoltre che la campagna mobile di smaltimento
rifiuti sarà eseguita solamente in ambito diurno per una durata massima pari a 30 giorni.
Ciò nonostante si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di
Impatto Acustico non sia del tutto sufficiente viste le finalità emerse; l’argomento non e’stato trattato
relativamente agli impatti acustici determinati dalle attività e dagli impianti dell’azienda per il periodo
diurno, così come richiesto dalla normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro n.447 del
26.10.1995 e successive norme attuative nonchè DDG ARPAV n. 3 del 29/01/2008).
Si chiede quindi:
La verifica del traffico indotto dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame, con il numero dei mezzi di
trasporto dell’attività e la valutazione dell’effettiva incidenza dei livelli incrementali prodotti dai mezzi
soprattutto pesanti e confronto con i limiti di norma dettati dalla specifica norma di settore.
Nella documentazione previsionale di impatto acustico manca la verifica del criterio differenziale presso i
ricettori valutati in analisi, così come chiesto dalla specifica normativa. Si ritiene opportuna tale verifica, con
rilievo fonometrico in periodo diurno, con i livelli di rumore residuo anche scorporati dalle emissione
stradali presso i ricettori più impattati dalle emissioni di rumore dell’attività, nonché i valori LeqA e L95
orari più bassi (essendo in fascia di pertinenza stradale) riscontrati dal monitoraggio, che saranno usati per la
verifica del livello differenziale presso i suddetti ricettori. La documentazione deve essere correlata di report
di misura con le storie temporali e l’analisi del dato.
Per il caso specifico avendo l’attività carattere di temporaneità ben definita, in seguito alle verifiche e al
monitoraggio sopra indicato, nel caso si riscontrassero potenziali o manifeste criticità si consiglia di chiedere
all’Amministrazione comunale deroga agli specifici limiti di legge
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Nella documentazione presentata non si riscontrano dati/informazioni specifiche in merito a rischio Radon,
alla presenza di sorgenti di radiazioni nonché a modifiche sostanziali degli impianti di illuminazione.
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Comunque considerato l’intervento di progetto e le caratteristiche dell’ambiente in cui esso si inserisce
potrebbe essere non significativo l’impatto dei suddetti agenti fisici.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Trattandosi di attività di campagna recupero con impianto mobile, nella documentazione presentata non si
riscontrano dati/informazioni specifiche in merito.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Il traffico indotto dall’intervento in oggetto sarà limitato al solo trasporto dei rifiuti decadenti dal processo
di recupero in quanto il materiale recuperato (MPS) sarà riutilizzato in sito; grazie all’esiguità del traffico
indotto si ritiene non impattante sulla qualità dell’aria, l’impatto sul traffico sarà limitato anche grazie alla
temporaneità dell’intervento ed alla diretta comunicazione con la viabilità principale.
Si può ragionevolmente affermare pertanto che il traffico indotto dalle attività previste non andrà ad
incidere sulla viabilità locale che risulterà sostanzialmente invariata.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
In relazione alle attività previste all’interno dell’area di intervento si sottolinea quanto segue:
- non interessa aree umide, SIC, ZPS, aree boscate, sorgenti e risorgive;
- non opera riduzione di varchi di rilevanza regionale;
- non comporta l’eliminazione di elementi di naturalità;
- non interferisce con i corridoi ecologici;
- non altera significativamente il traffico locale;
- non prevede una definitiva alterazione o rimozione della vegetazione di pregio;
- non determina un consumo di suolo.
L’area in oggetto dista circa 150 metri dal Torrente Timonchio e dal corrispondente corridoio ecologico, a
circa 1140 metri dal Bosco di Dueville vincolato dal punto di vista paesaggistico ed ad oltre 2000 metri dal
sito in oggetto emerge che il SIC/ZPS più prossimo (ZPS n.IT3220013 - Bosco di Dueville e SIC n. IT3220040 -
Bosco di Dueville e risorgivelimitrofe).
Si ritiene che le suddette distanze garantiscono che le attività progetto, svolte all’interno di un’area
industriale, non possono ragionevolmente in alcun modo interferire sulle caratteristiche qualitative di aree
protette la cui distanza le rende indifferenti alle attività svolte. Alla luce di tutto quanto sopra è possibile
affermare che non si riscontrano elementi di incompatibilità tra la configurazione di progetto dell’impianto
ed il sistema flora fauna ed ecosistemi limitatamente all’area in oggetto.
VALUTAZIONE
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Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Nella documentazione presentata non si riscontrano dati/informazioni specifiche in merito.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di contenimento degli impatti in
tema di inquinamento acustico, emissioni di polveri e gestione delle acque meteoriche di dilavamento.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici
Tutto ciò premesso, il Comitato esprime
PARERE FAVOREVOLE
Alla esclusione dalla procedura V.I.A., subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
dell’attività; in particolare per quanto riguarda la gestione/recupero dei rifiuti; preliminarmente
all’avvio dei lavori la ditta dovrà relazionarsi con l'Amministrazione Comunale per eventuali
autorizzazioni in deroga ai limiti di rumore.
2. I sistemi di gestione delle emissioni di polveri in atmosfera dovranno essere costantemente gestiti in
modo tale da garantire nel tempo l’efficienza prevista in progetto; al fine di limitare l'emissione di
polveri sarà necessario prevedere azioni di umidificazione delle strade di cantiere nelle giornate secche
e/o ventose.
3. La gestione della campagna di recupero dovrà essere conforme a quanto previsto dalla DGRV
1773/2012.
4. Si dovrà provvedere costantemente alla prevista azione di ricopertura dei cumuli di rifiuti che dovranno
essere effettuata con idonei teli di contenimento.
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SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
5. Preliminarmente al rilascio dell’autorizzazione dovrà essere prodotta la verifica del traffico indotto
dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame, con il numero dei mezzi di trasporto dell’attività e la
valutazione dell’effettiva incidenza dei livelli incrementali prodotti dai mezzi soprattutto pesanti e
confronto con i limiti di norma dettati dalla specifica norma di settore, nonché la verifica del criterio
differenziale presso i ricettori valutati in analisi, così come chiesto dalla specifica normativa.
6. Nel caso di ritrovamenti occasionali di rifiuti o serbatoi interrati contenenti idrocarburi (o altre
sostanze chimiche) e nel caso di trasformatori elettrici se esistenti e si mettano in atto tutti i presidi
ambientali atti a scongiurare ogni possibile contaminazione del suolo e dell’immediato sottosuolo,
dandone tempestiva comunicazione ad ARPAV ed al Comune.
7. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
addetto alla selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
sicurezza/rischio segnalati; di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della
presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.
Vicenza, 06 settembre 2017
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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