determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 473 DEL 08/06/2017
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S. M. I.
DITTA: SOCIETÀ AGRICOLA FATTORIE DEL SUMMANO S. S. DI MILAN LUCA E
RASOTTO SABRINA
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: AUMENTO DELLA POTENZIALITÀ DI UN CENTRO
AVICOLO
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ZANÈ, VIA GALVANI N. 65
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 24/02/17 , prot. n. 14275, ed integrata in data 02/03/17,
prot. n. 15538, da parte della ditta Società Agricola Fattorie del Summano S. S. di Milan Luca e
Rasotto Sabrina, con sede legale in via Galvani n. 65 in Comune di Zanè (VI), relativa all'“Aumento
della potenzialità di un centro avicolo”, nel sito di via Galvani n. 65 , in Comune di Zanè;
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell'allegato IV della
parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - Punto 8. Altri progetti - t) modifiche o estensioni di
progetti di cui all'allegato III o all'allegato IV già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione,
che possono avere notevoli ripercussioni negative sull'ambiente (modifica o estensione non inclusa
nell'allegato III) . ;
Tenuto conto che la verifica per tali progetti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, con riferimento alla tipologia degli interventi, come
inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
web della Provincia in data 03/03/17;
Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
copia informatica per consultazione
Dato atto che la Comitato Tecnico Provinciale VIA, nella seduta del giorno 07/06/2017, ha disposto
l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
n.15/2017 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale;
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
dell'intervento;
Vista l’istruttoria del Comitato tecnico conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45;
Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2016;
Visto che con Decreto del Presidente n.8 del 20/01/2017 è stato approvato il PEG
provvisorio dell'anno 2017;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta Società Agricola Fattorie del Summano S. S. di Milan Luca e
Rasotto Sabrina, con sede legale in via Galvani n. 65, nel comune di Zanè, relativo
all'“Aumento della potenzialità di un centro avicolo” situato in comune di Zanè, via Galvani
n. 65, è escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n.
152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere n. 15/2017 allegato
alla presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
copia informatica per consultazione
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta Società Agricola Fattorie del Summano S.
S. di Milan Luca e Rasotto Sabrina , ai Comuni di Zanè, Santorso e Piovene Rocchette,
all'ARPAV ed all'Azienda ULSS 7 Pedemontana , al suap di Zanè, ai consuente dott.
Gabriele Baldo e Franco Gatto
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 08/06/2017
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S. M. E
I..
DITTA: SOCIETÀ AGRICOLA FATTORIE DEL SUMMANO S. S. DI MILAN LUCA E
RASOTTO SABRINA
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: AUMENTO DELLA POTENZIALITÀ DI UN CENTRO
AVICOLO
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ZANÈ, VIA GALVANI N. 65
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 08/06/2017.
Vicenza, 08/06/2017
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
SOCIETÀ AGRICOLA FATTORIE DEL SUMMANO S. S.
PARERE N. 15/2017
Oggetto: Aumento della potenzialità di un centro avicolo.
PROPONENTE: Società Agricola Fattorie del Summano S. S.l
SEDE LEGALE: Via Galvani n. 65 – Zanè
SEDE INTERVENTO: Via Galvani n. 65 – Zanè
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto per l'allevamento intensivo di avicoli.
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 8. Altri
progetti - t) modifiche o estensioni di progetti di cui all'allegato III o
all'allegato IV già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che
possono avere notevoli ripercussioni negative sull'ambiente (modifica o
estensione non inclusa nell'allegato III) .
COMUNE INTERESSATO: Santorso e Piovene Rocchette
DATA DOMANDA: 02 marzo 2017
DATA PUBBLICAZIONE: 03 marzo 2017
DATA INTEGRAZIONI: 11 maggio 2017
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Tavola di progetto VIA e allegati AIA -Situazione attuale
- Tavola di progetto VIA e allegati AIA -Situazione di progetto
- Cap.7 Stato di progetto
- Cap.14 Stato di progetto
- Introduzione allo SPA
- Quadro programmatico
- Parere favorevole Ulss4
- Quadro progettuale
- Verifica di compatibilià idraulica
- Quadro ambientale
- Modellizzazione delle dispersioni in aria
- Ammoniaca ante max
- Ammoniaca ante media
- Ammoniaca post max
- Ammoniaca post media
- PM10 ante
- PM10 post
- Odori ante
- Odori post
- Documento previsionale impatto acustico (DPIA)
- Dichiarazione di non necessità di Vinca
- Relazione di non necessità di Vinca.
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SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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PREMESSE ED UBICAZIONE
L'allevamento, costituito da 6 capannoni avicoli e un capannone adibito a magazzino, è già stato sottoposto a
procedura di VIA, e contestuale AIA, con rilascio di decreto di VIA del 22/10/2015 con parere favorevole.
Attualmente la ditta è autorizzata in AIA (autorizzazione n°15/15 del 04/11/2015) per sei capannoni adibiti
all'allevamento di 105.678 galline ovaiole in aviario e un capannone adibito a magazzino (capannone 7).
Tutti i capannoni avicoli sono dotati di ventilazione forzata longitudinale e cooling.
Per lo stoccaggio della pollina è presente la concimaia coperta (edificio 11).
La richiesta della ditta è quella di poter riattivare il capannone 7 per l'allevamento avicolo.
Tale capannone era adibito all'allevamento di pollastre in gabbia per la rimonta interna;
successivamente, con la richiesta di adeguamento tecnologico di tutto il centro avicolo e la richiesta di VIA e
modifica di AIA del 2015, questo capannone era stato dismesso per un possibile utilizzo commerciale e non
avicolo.
Adesso la Società Agricola Fattorie del Summano s.s. vuole riattivare tale capannone e adibirlo, come gli altri
6, all'allevamento di galline ovaiole in aviario.
Pertanto la valutazione ambientale riguarda l'aumento del numero di capi allevabili che passerà da 105.678
in sei capannoni a 123.291 capi/ciclo in sette capannoni (aumento di 17.613 capi/ciclo).
Inoltre la ditta vuole costruire un nuovo capannone adibito ad uffici e sala imballaggio uova, da realizzare
tra il capannone 2 e il capannone 4.
L'azienda agricola è situata nella parte nord ovest del territorio del comune di Zanè (VI), sul confine con il
Comune di Piovene Rocchette.
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Ortofoto del sito
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Zanè;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Zanè;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque;
• Piano di Assetto Idrogeologico;
• Il PAT e il PI del Comune di Piovene Rocchette;
• Il PAT del Comune di Santorso;
• Rete Natura 2000.
I riferimenti programmatici sopra indicati rappresentano un quadro generale sufficientemente descritto,
considerata la recente valutazione nell’ambito del precedente procedimento di V.I.A., ma si ritengono
comunque necessari taluni approfondimenti:
- nella Tav. 13.1 b del P.I. del Comune di Zanè vengono inpiduate le distanze degli allevamenti da
abitazioni, da ZTO, da abitazioni sparse anche per l'allevamento in essere;
- il medesimo PI inoltre inpidua, a ridosso del capannone interessato, una viabilità di progetto ed occorre
che l'intervento proposto sia messo in relazione con detta previsione;
- mettere in relazione l'intervento con quanto indicato nell'elaborato “Relazione Generale sul Sistema Rurale
ed Ecologico – Ambientale - Analisi e inpiduazione degli allevamenti zootecnico intensivi in Comune di
Zanè” sia in generale che per quanto riguarda lo specifico allevamento (azienda 10);
- in riferimento anche alla comunicazione dell'ULSS n. 4 (prot,. n. 40914 del 5 ottobre 2015) che “ … chiede
all'Autorità Sanitaria Locale, ai sensi della DGR 856/12, di confermare la presenza dell'allevamento Intensivo
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pur in presenza del mancato rispetto dei vincoli urbanistici (distanze) previsti dalla normativa regionale;
occorre che sia chiarito il rispetto o meno della suddetta normativa
- definire la congruità e la conformità rispetto alla fascia di rispetto autostradale.
Le integrazioni fornite hanno generalmente soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento. Si ritiene tuttavia necessaria una specifica prescrizione relativa alla fascia di rispetto autostradale.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
Attualmente la ditta è autorizzata in AIA (Aut. n. 15/15 del 04/11/2015) per sei capannoni adibiti
all’allevamento di 105.678 galline ovaiole in aviario e un capannone adibito a magazzino (capannone 7)
Secondo la planimetria riportata sopra si ha:
capannoni n. 1, 2, 3, 4, 5, 6: galline ovaiole in aviario
capannone n. 7: magazzino non avicolo
edificio n. 8: sala raccolta e imballaggio uova
edificio n. 9: mangimificio con ufficio interno
locale n. 10: bagno aziendale e deposito sottoprodotti cat. 2
edificio 11: concimaia coperta
edificio 12: sala uova (realizzata nel 2015/2016)
Sulle coperture dei capannoni 2, 3, 4, 5, e 6 e sulla sala uova n. 8 sono attualmente presenti pannelli
fotovoltaici installati nel 2011.
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Catastalmente l’impianto fotovoltaico è stato registrato al Foglio 2 mappale n. 188 sub. 9, con una superficie
totale di
2.981 mq La
società
Fattorie
Venete,
proprietaria
dell’impianto, ha ceduto il diritto di superficie dei tetti alla ditta che gestisce l’impianto fotovoltaico.
L’energia prodotta, pertanto, non viene utilizzata dall’allevamento avicolo. la potenza complessiva
dell’impianto installato è pario a 660 kWp. Tutti capannoni avicoli sono dotati di ventilazione forzata
longitudinale e cooling.
Per lo stoccaggio della pollina è presente la concimaia coperta (edifico n. 11).
La richiesta della ditta è quella di poter riattivare il capannone 7 per l’allevamento avicolo.
Tale capannone era adibito all’allevamento di pollastre in gabbia per la rimonta interna; successivamente
entro la richiesta e autorizzazione VIA e AIA del 2015, l’edificio era stato dismesso per un possibile utilizzo
commerciale e non avicolo.
Pertanto la valutazione ambientale riguarda l’aumento del numero di capi allevabili che passerà dagli attuali
105.6876 (in 6 capannoni) a 123.291 in sette capannoni, con un aumento di 17.613 capi/ciclo.
Inoltre la ditta richiede di realizzare un nuovo capannone adibito ad uffici e sala imballaggio uova, da
realizzare tra i capannoni n. 2 e n. 4.
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Tutti i capannoni avicoli (1,2,3,4,5,6 e 7) hanno le medesime dimensioni: 75,2 m * 12,3, con superficie lorda di
mq 924,96. La superficie netta interna sarà invece pari a mq 810,43 (12 x 74,80 m).
CAPANNONE 7
Progetto capannone 7
All’interno del capannone in oggetto verrà creata una zona filtro con bagni e spogliatoi per gli operatori che
lavorano in azienda e per il personale veterinario. L’area occuperà una superficie di 36,90 mq con al suo
interno:
3 bagni con wc
3 docce
spogliatoio
locale veterinario
Tutti i bagni della zona filtro avranno la modalità di scarico tramite pozzetto degrassatore, vasca imhoff e
subirrigazione.
Nell’area di allevamento verranno posizionate tre file di voliere, ovvero strutture su tre-quattro piani che
consentono alle ovaiole di muoversi liberamente tra i persi livelli.
All’interno delle voliere sono contenuti abbeveratoi, mangiatoie, nidi per la ovodeposizione, posatoi. Vi
saranno inoltre nastri per la raccolta della pollina e delle uova, un nastro per piano della voliera.
Questa tipologia di allevamento rientra nei “sistemi alternativi” approvati con D.Lgs. 267/2003 per il
“benessere animale” delle galline ovaiole:
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Il numero massimo di livelli sovrapposti sarà pari a 3 per le file laterali e 4 per quella centrale; l’altezza
minima tra i persi livelli sarò pari a 45 cm; mangiatoie e abbeveratoi saranno disposti in modo da
permettere a tutte le ospiti un accesso uniforme; sarà impedita la caduta delle deiezioni ad un livello
inferiore.
Si tratta di tre file di voliere, ciascuna con 28 sezioni ripartite in tre piani a larghezza decrescente.
Per ogni fila si potranno accasare 3.440 galline, mentre sulla superficie utile della lettiera a terra vi sraanno
7.294 ovaiole, sempre nel rapporto di 9 capi/mq.
Il numero di capi complessivo sarà quindi dato da (3.440 + 3.440 + 3.440 + 7.293)= 17.613 galline nel
capannone.
Vasche per le acque di lavaggio del capannone 7.
rete interna: caditoie di raccolta (pozzetti grigliati 60 x 60 cm) raccordate ad un collettore centrale
(tubo PVC diam. 200 mm)
rete esterna: tubazione PVC 200 mm che collega ad una vasca di raccolta interrata e coperta con
volume di 10 mc, posta a N del capannone.
Vasca coperta per stoccaggio temporaneo:
Esternamente è presente una rampa che posta ad una vasca coperta, dove viene accumulata la pollina
raccolta dai nastri trasportatori due volte/settimana.
Dallo stoccaggio temporaneo, coperto, la pollina viene quindi portata in concimaia tramite cassoni.
Impianto di raffrescammo/ventilazione
Sarà del tipo “cooling”, per una lunghezza di 24 m su ambo i lati.
Si tratta di pannelli di plastica a “nido d’ape” che vengono attraversati da acqua spruzzata a forza da una
linea posta sopra il pannello. L’aria calda esterna venendo in contatto con l’acqua fresca ne cede calore;
l’acqua in parte evapora e viene consumata nel processo di raffrescamento, in parte circola nuovamente nel
pannello grazie ad un sistema di ricircolo.
In testa al capannone sarà prevista la collocazione di un ventilatore assiale per la ventilazione forzata di
estrazione.
Impianto di alimentazione.
Il capannone sarà dotato di due silos da 75 q, per lo stoccaggio del mangime. Dal mangimificio arriva il
mangime specifico per le perse età; i silos sono quindi collegati con il capannone con un sistema di coclee
che conducono fino alle mangiatoie, lineari, poste ogni 10 galline e con sistema antispreco.
Impianto abbeveraggio
E’ costituito da tre linee lunghe come il capannone, una per fila di voliera a cui sono collegati i gocciolatori
con tazzina antispreco (una ogni 10 ovaiole), L’approvvigionamento sarà garantito dall’acquedotto
comunale.
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CAPANNONE 14
Questo capannone sarà adibito a uffici, sala imballaggio/magazzino e sorgerà tra i capannoni 2 e 14, con
dimensioni lorde di 52,2 x 12,10 m (superficie mq 631,62).
All’interno del nuovo capannone saranno presenti 2 uffici, 3 bagni con doccia, 2 locali tecnici, un’area per
imballaggio e stoccaggio, una cella frigorifera per le uova, un magazzino e uno spazio per la
movimentazione dei prodotti.
GESTIONE DEL CANTIERE E DURATA DEI LAVORI
L’adeguamento del capannone 7 e la realizzazione del capannone 14 saranno eseguiti da ditte specializzate e
avranno una durata di 6 mesi.
Il materiale di scarto, derivante dalla rimozione delle fosse interne, verrà portato in discarica e smaltito
secondo norme di legge. Il materiale per la realizzazione delle voliere e tutta l’impiantistica verrà trasportato
su camion e scaricato nel piazzale davanti ai capannoni.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
La tipologia di allevamento è quella in aviario (M.T.D. 4.2.4): sono strutture di allevamento assimilabili a
batterie in cui però gli animali sono liberi di spostarsi da un piano all’altro (in questo caso 3 piani più il
piano terra). Sulle strutture sono montati i nidi di deposizione, gli abbeveratoi e le mangiatoie. Una serie di
nastri posizionati sotto i ripiani dell’aviario servono alla rimozione della pollina.
Le ovaiole possono produrre da 200 a 300 uova all’anno. Vengono accasati capi già adulti, utilizzando le
galline per la produzione di uova per 12-13 mesi.
Vengono effettuati cicli “tuttopieno-tuttovuoto” all’interno di ogni singolo capannone, con periodi di vuoto
sanitario di almeno 21 giorni.
Di seguito lo schema del processo produttivo:
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Accasamento dei capi. L’azienda effettua cicli tutto-pieno/tutto-vuoto, con vuoti sanitari di almeno 21
giorni. L’accasamento inizia con pollastre dell’età di circa 18-20 settimane. Dopo circa un mese le pollastre,
raggiunta la maturità sessuale, inizieranno la fase produttiva della ovideposizione.
La potenzialità massima allevabile risulta, calcolata in base alla circolare 13 luglio 2004 del Ministero
dell’Ambiente e della tutela del Territorio (esplicativa del D.Lgs. n. 372/1999) è pari a 123.291 capi/ciclo è di
seguito indicata:
Il ciclo di ovodeposizione dura 13 mesi, durante il quale una gallina riesce a produrre mediamente 300
uova.
I persi tipi di mangime, in base alle specifiche esigenze nutrizionali e produttive, vengono prodotti
direttamente in azienda nel mangimificio, utilizzando mais, farina di soia, fosfato, crusca, integratori, calcio
e olio di oliva.
I capannoni non presentano sistemi di riscaldamento. La temperatura interna viene monitorata e controllata
mediante il sistema di ventilazione forzata e di cooling.
I capannoni sono coibentati per evitare eccessivi innalzamenti della temperatura nei periodi più caldi e
ridurre le perdite di calore nei periodi invernali
Il rifornimento idrico viene assicurata dall’acquedotto e l’acqua viene somministrata tramite abbeveratoi a
goccia.
Un addetto provvede quotidianamente a verificare il corretto funzionamento dei persi impianti
(distribuzione alimenti, ventilazione..) ed a allontanare i capi morti.
Il consumo energetico è dato dal funzionamento dei sistemi di illuminazione e di distribuzione di mangime
ed acqua; dall’impianto di ventilazione; dal sistema di raccolta delle uova e della pollina.
Fase di carico. Alla fine della carriera produttiva i capi vengono caricati su camion e trasportati al macello.
Rimozione della pollina. La rimozione della pollina, avviene 2 volte alla settimana. I nastri trasportatori –
tutti interrati - scaricano alle vasche di raccolta temporanee, da dove tramite un autocarro dedicato tutta la
pollina viene subito portata nella concimaia coperta.
La pollina proveniente dal nuovo capannone avicolo (n. 7) viene convogliata in una nuova vasca coperta
presente a ridosso del lato st del capannone stesso.
La produzione potenziale annua di pollina (all. F DGR 2439 /2007 e smi) risulta da:
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La pollina a fine ciclo viene asportata meccanicamente e stoccata nella concimaia coperta per minimo 120 gg
(DGR 2495/2006 e smi).
Il volume di stoccaggio è pari a: mc 3.741/365 * 120 = mc 1.230, inferiore al volume della concimaia che è pari
a: l 27 m * L 12 m * H med 4 m = mc 1.296.
La pollina viene quindi utilizzata agronomicamente sui terreni in asservimento dell’azienda come da
Comunicazione Nitrati .
Pulizia e disinfezione del capannone 7: dimensionammo vasca. L’allevamento effettua un “vuoto
sanitario” di almeno 21 giorni, durante il quale viene eseguita la accurata pulizia e disinfezione dei
capannone.
In questo periodo, l’assenza di animali (ciclo tutto pieno/tutto vuoto) genera una drastica diminuzione della
carica microbica, che associata alle operazioni di risanamento, permette il ristabilire di condizioni ottimali
per il nuovo ciclo produttivo.
Dal lavaggio del capannone 7 si produce un volume di acqua reflua pari a 8,81 mc, che viene convogliato
tramite pozzetti di raccolta e tubature nella vasca interrata posta davanti alla testata Nord di volume pari a
10 mc.
Produzione e stoccaggio di rifiuti in azienda. Le carcasse di animali morti e le uova rotte vengono
giornalmente raccolte e portate nella cella freezer per essere successivamente ritirate da ditta specializzata
per lo smaltimento.
Lo stesso dicasi per i rifiuti pericolosi e non pericolosi (imballaggi vari, contenitori vuoti dei farmaci ecc.),
che vengono stoccati nell’idoneo sito per un periodo massimo di un anno, prima di venir trasportati e
smaltiti da ditta specializzata.
La lotta agli insetti (mosche tenebrione e blatte) ed ai roditori, viene condotta con le appropriate misure
preventive e curative.
Al fine di ottimizzare la tempistica del successivo procedimento di A.I.A. si chiede la presentazione di
quanto segue:
1 - Serve tutta la documentazione di tipo edilizio elencata nella scheda A.6.
2 - Alla scheda A.22, occorre presentare almeno una SCIA antincendio per il GPL stoccato nell'allevamento
(si ricorda che il CPI è obbligatorio per serbatoi fissi di gas combustibili - disciolti o liquefatti - quando la
capacità complessiva è superiore a 0,3 mc).
3 - Occorre precisare se nell'allevamento viene usato gasolio, in che tipo di serbatoio viene eventualmente
stoccato e dove tale serbatoio è ubicato all'interno del perimetro dell'allevamento.
4 - Si ricorda che le emissioni in atmosfera sono tali da richiedere la dichiarazione E-PRTR.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
La tratta gli aspetti legati alla diffusione dell’ammoniaca, delle polveri sottili e dell'odore, in quanto l’emis -
sione delle altre molecole può essere considerata trascurabile sia per il quantitativo prodotto che per le mo-
dalità di propagazione.
Per quanto riguarda l’ammoniaca, dal confronto con i grafici di restituzione dei livelli di dispersione nella
relazione dello S.I.A. e quella attuale si osserva un’incongruenza nei valori delle scale e conseguentemente
dei valori di emissione che andrebbero meglio definite anche se, tuttavia, non risultano evidenze di lamente -
le nei confronti del sito.
Per le polveri sottili, invece, sono state effettuate simulazioni con WINDIMULA 3 che hanno portato ad evi-
denziare come non vi siano superamenti della soglia imposta per legge, pari a 50 μg/mc, presso i recettori.
L'incremento stimato è pari a 0,51 μg/mc presso il recettore più sensibile.
Per gli odori, infine, la simulazione effettuata ha riportato valori che non differiscono in modo sostanziale ri -
spetto alla situazione esistente.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L'adeguamento dell'allevamento comporterà un maggior consumo di acqua per abbeverare gli animali,
direttamente proporzionale all'aumento del numero dei capi. Per la pulizia dei capannoni viene utilizzata
l'acqua in misura di circa 4-5 litri/mq di superficie utile ad ogni fine ciclo. Inoltre anche l'impianto di
raffrescamento installato consumerà acqua nel periodo estivo, prevedendo però un ricircolo interno
dell'acqua utilizzata.
Dal confronto con la situazione ante intervento e post intervento si evidenzia un aumento di 1.313 mc/anno
di acqua, calcolati come quantitativo massimo potenziale prelevato direttamente dall'acquedotto comunale.
Vasche per le acque di lavaggio del capannone 7: La rete di raccolta interna è costituita da una serie di
caditoie di raccolta (pozzetti provvisti di griglia da 60x60 cm) raccordate da un collettore centrale
posizionato in asse al capannone, costituito da una tubazione in PVC con diametro di 200 mm. La rete
esterna, sempre costituita da una tubazione in PVC Ø 200 mm, collega il capannone n°7 a una nuova vasca di
raccolta, interrata e coperta, avente volume di 10 mc, posizionata a nord del capannone, a ridosso della siepe
di confine.
Gestione acque meteoriche: A seguito della realizzazione dell'intervento le acque meteoriche delle coperture
e dei piazzali vengono convogliate nelle aree investite a prato presenti tra i persi capannoni. Le acque
meteoriche non vengono trattate anche se il cotico erboso presenta comunque un effetto di fitodepurazione
naturale.
Acque di prima pioggia: L'attività di allevamento deve rispettare le DGR 2495/2006 e DGR 2439/2007 che
recepiscono la normativa sui nitrati. Tale normativa regolamenta le acque reflue prodotte negli allevamenti
zootecnici e nelle attività agro-alimentari e gli effluenti zootecnici. Le acque che entrano in contatto con le
deiezioni animali devono essere trattate come effluente non palabile e devono essere stoccate in azienda
prima del loro utilizzo agronomico. In questo caso l'azienda effettua preventivamente una pulizia a secco per
rimuovere totalmente la pollina e poi effettua il lavaggio. Le acque di lavaggio delle attrezzature e dei
capannoni vengono convogliate alle vasche di stoccaggio per il periodo minimo previsto da normativa
nitrati per le acque reflue di 90 giorni. Al termine dello stoccaggio le acque reflue vengono utilizzate sui
terreni in conduzione e asservimento all'azienda. Le acque meteoriche delle coperture e delle
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pavimentazioni esterne impermeabili non vengono a contatto in nessun modo con sostanze pericolose o con
la pollina e vengono scaricate direttamente nel terreno.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’area in oggetto si trova ad ovest dell’abitato di Zanè, a nord della zona industriale, sul fianco ovest
dell’autostrada A31, in via Galvani. La zona è pianeggiante con quota del piano campagna di circa 190 m
s.l.m..
Dal punto di vista geomorfologico nel sito in oggetto non si sono rilevate zone di instabilità, di erosione
anormale o di precarietà geomorfologica.
Assetto geologico del sito. L’area d’interesse è situata in zona tipica d’alta pianura veneta composta da
terreni in prevalenza ghiaioso sabbiosi di origine Quaternaria come evidenziato dall’estratto della carta
geologica della Provincia di Vicenza riportata in progetto.
Assetto idrogeologico del sito. Dalla carta idrogeologica del PTCP la falda freatica si attesta a quota 110 m
s.l.m. corrispondenti a – 80 m da piano campagna.
E’ stata eseguita anche una prova di permeabilità (prova di percolazione) dalla quale risulta un coefficiente
di permeabilità K = 4 x 10-2 cm/sec (1,44 m/h) che indica per il terreno de quo un buon drenaggio e un
grado di permeabilità medio-alto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
A seguito delle simulazioni numeriche di propagazione di rumore in campo libero dovuto all’allevamento
ampliato con il settimo capannone e il confronto tra i dati di output e i limiti di legge vigenti che evidenzia il
rispetto di tutti i parametri presso i recettori presi in esame.
Si può stabilire che:
1. I valori limite assoluti di immissione risultano rispettati.
2. I valori limite assoluti di emissione risultano rispettati.
3. I valori limite differenziali risultano rispettati o non applicabili.
Si ritiene per i motivi sopra elencati che l’attività in progetto rispetti quanto prescritto dalla L.447/95 “Legge
quadro sull’inquinamento acustico”.
Si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
sia sufficiente viste le finalità e le problematiche emerse; l’argomento è stato trattato relativamente agli im -
patti acustici determinati dalle attività e dagli impianti dell’azienda per il periodo diurno e notturno così
come richiesto dalla normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro n.447 del 26.10.1995 e suc-
cessive norme attuative manca il riferimento della DDG ARPAV n. 3 del 29/01/2008).
VALUTAZIONE
Si ritiene che l’impatto sia da considerarsi non significativo per quanto riguarda la componente inquinamento acustico,
prescrivendo tuttavia un monitoraggio post operam.
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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Illuminazione notturna del sito:Risulta del tutto trascurabile l'inquinamento luminoso. La gestione dei pro-
cessi produttivi seguirà infatti il ciclo biologico degli animali, assicurando ai capi le ore di buio in concomi -
tanza con la notte ed evitando così l'illuminazione notturna dei capannoni.
Vibrazioni: In fase di cantiere vi sarà la produzione di vibrazioni: tali vibrazioni saranno temporanee, legate
alla sola fase di cantiere, e non si ritiene che possano avere conseguenze sugli edifici circostanti. In fase di ge -
stione le vibrazioni che verranno rilasciate sull'ambiente saranno impercettibili in quanto non ci sono attrez -
zature e impianti che ne generano.
Radiazioni ionizzanti e non ionizzati: Sia nella fase di cantiere che nella fase di gestione dell'allevamento non
vi sarà la presenza di radiazioni o onde elettromagnetiche, né tanto meno vi sarà immissione nel territorio di
sostanze radioattive.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Il Paesaggio dell’area interessata dall’intervento risente da un lato della componente di paesaggio agrario
delle aree del nord vicentino e dall’altra della presente attività posta a confine con il tracciato autostradale
della A31.
Così, elemento caratterizzante del paesaggio agrario circostante è la presenza di formazioni arboree lineari
localizzate prevalentemente lungo le carrarecce, un tempo utilizzate per delimitare le sistemazioni agrarie, i
confini di proprietà, o per la produzione di legname da ardere o, nel caso del gelso, per la alimentazione del
baco da seta.
Il carattere dominante della campagna circostante è la presenza di appezzamenti a prati stabile, mentre i
seminativi sono meno presenti e posti più a Sud.
La realizzazione dell’intervento non comporta generali impatti sul paesaggio, ma va detto che le opere di
mitigazione ed inserimento ambientali previste sono poco curate.
La presenza di una piccola superficie a bosco spontaneo sul limite Nord, la vegetazione lungo il lato
autostradale e gli spazi aperti e permeabili a prato esistenti all’interno dell’area oggetto di intervento,
indicano la necessità di coniugare la valorizzazione di questi elementi con una più attenta analisi delle
componenti paesaggistiche limitrofe (la campagna aperta), cercando di impostare una progettazione delle
opere di mitigazione paesaggistica più articolata, partendo da quanto già indicato nella autorizzazione AIA
(Aut. n. 15/15 del 04/11/2015).
Di seguito si riporta lo “Stato delle piante autorizzato con decreto di VIA N. 133 del 2015”
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Da tale cartografia di progetto, sulla base del sopralluogo eseguito e tenendo conto anche di quanto emerso
in sede di presentazione del progetto relativamente alle opere di mitigazione ambientale, si può ipotizzare di
approfondire maggiormente questi aspetti, tenendo conto dello stato di fatto, ovvero di quanto realizzato ed
esistente.
Il nuovo approfondimento progettuale deve riguardare:
- la verifica e ispessimento delle fasce di vegetazione poste a Ovest e a Sud;
- la sistemazione più articolata dell’intera fascia verso Est, tenendo conto della vegetazione esistente,
da integrare e sviluppare opportunamente
- la riqualificazione della fascia boscata verso Nord, che ora versa in condizioni di abbandono (vedi
foto di seguito riportata)
Vista lungo il lato Nord
Uno ulteriore spunto progettuale riguarda la possibilità di procedere alla colmatura dell’area posta tra il
capannone oggetto di intervento (n. 7) e il prospicente limite di proprietà Est (vedi foto seguente): ciò
permetterebbe di migliorare le condizioni di inserimento paesaggistico, sia per quanto riguarda la viabilità
interna e le aree a parcheggio, che la sistemazione a verde complessiva, sfruttando adeguatamente il
cospicuo spazio così recuperato.
Vista da Sud della fossa esistente tra capannone 7 e limite della proprietà.
Le integrazioni pervenute hanno soddisfatto quanto richiesto.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
L'installazione delle voliere nel capannone 7 comporterà l'arrivo in loco di tutto il materiale necessario. La
strada che è a servizio dell'allevamento ha un traffico veicolare molto modesto.
Fase di cantiere: per la realizzazione del cantiere ci sarà un aumento temporaneo del traffico veicolare
da/per l'area che però non comporterà modifiche all'attuale assetto stradale. É infatti presente una viabilità
che permette l'accesso fino all'azienda anche di mezzi pesanti. Da sottolineare che l'aumento del traffico
veicolare si concentrerà solo nella fase di allestimento del cantiere, quindi non si può parlare di aumento
prolungato e consistente del traffico veicolare.
Fase di gestione: in questa fase è previsto un aumento del traffico soprattutto nella fase di carico/scarico
delle materie prime e dei prodotti, legato ad un aumento dei quantitativi coinvolti nella produzione.
Nel complesso non si ritiene che, rispetto alla situazione ante intervento, l'aumento stimato di 0,6 camion al
giorno nelle situazioni di picco possa essere influente sulla viabilità attuale che risulta poter sostenere tale
impatto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
Il progetto in esame non comporta una variazione sostanziale a carico del presente aspetto ambientale.
La presenza di filari e vegetazione di mascheramento previste tra le attività di mitigazione rappresentano
comunque un elemento di miglioramento paesaggistico e di rifugio per la fauna ed ulteriori valutazioni
saranno da coordinare con l’analisi delle integrazioni richieste nella matrice sul paesaggio.
Le propaggini del SIC più vicino IT3210040 - Monti Lessini - Pasubio - Piccole Dolomiti Vicentine sono a 3
km di distanza.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Per quel che riguarda la gestione dei rifiuti, prodotti durante la fase di allevamento, l'impianto dispone di un
container chiuso per lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi (medicinali scaduti o contenitori di farmaci non
bonificati) e non pericolosi prodotti (imballaggi di carta, cartone e plastica). Non sono quindi previsti
accumuli di nessun genere di rifiuti in ambiente aperto. Una volta all'anno i rifiuti verranno ritirati da ditta
specializzata.
Sviluppo di animali indesiderati: tale aspetto viene controllato con il posizionamento di trappole e/o
trattamenti idonei. La scelta di un sistema di allevamento con aria forzata comporta un minor sviluppo delle
mosche in quanto la pollina asciutta non è un substrato favorevole allo sviluppo delle larve. Inoltre la
concimaia coperta consente alla pollina di maturare e di asciugarsi ulteriormente, evitando così problemi di
fermentazioni e quindi di probabili pullulazioni di insetti.
I parassiti maggiormente presenti negli allevamenti zootecnici, e che possono creare problematiche igenico-
sanitarie e ambientali, sono: mosche, tenebrione e blatte. Presso l'azienda Fattorie del Summano viene
effettuato il monitoraggio attraverso l'utilizzo di trappole con esca. Tali trappole sono identificate e vengono
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controllate settimanalmente nel periodo da aprile a ottobre. In base ai risultati del monitoraggio se si registra
un incremento della popolazione di mosche si procede ad uno o più trattamenti per abbatterne lo sviluppo.
Gli insetticidi da utilizzare vengono concordati con il responsabile sanitario e durante la fase di intervento
vengono adottate le misure inpiduali di protezione, come riportato nell'etichetta del prodotto usato. In
caso di proliferazione eccessiva si interviene con i seguenti insetticidi: NEPOREX 2 WDG (larvicida),
ALFACRON PLUS 10 WP (insetticida adulti) TETRAPIU’ MULTIPURPOSE (insetticida adulti). Per il
controllo dei Tenebrionidi si agisce favorendo l’igienizzazione dei locali e con insetticidi (non dichiarati in
SIA). Per il controllo delle Blatte si agisce favorendo l’igienizzazione dei locali; si possono utilizzare trappole
con attrattivi ormonali-appetibili (non dichiaarti nel SIA).
Popolazioni murine
Le specie più comunemente presenti sono il ratto nero, il ratto delle chiaviche, il topo di campagna e il topo
domestico.. Il controllo di queste specie deve essere sistematico e comprende l’eliminazione di potenziali
fonti di cibo e la distribuzione controllata di rodenticidi a base di anticoagulanti in apposite cassette. E’ in
atto un programma di controllo concordato e realizzato da ditta specializzata.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento ovvero la possibilità di interventi mitigativi rispetto alla realtà esistente consolidata.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio in tema di impatto odorigeno ed acustico.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per
l’ampliamento dell’attività, in particolare per quanto riguarda l’Autorizzazione Integrata Ambientale.
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2. Preliminarmente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, dovrà essere ottenuto la necessaria
autorizzazione per la parte dell’intervento che interessa la fascia di rispetto autostradale; eventuali
prescrizioni contenute in tale atto, potranno determinare modifiche/integrazioni al presente parere. Si dovrà
altresì dare riscontro dell’adeguamento alla specifica normativa antincendio per il GPL stoccato
nell'allevamento.
3. In occasione del primo controllo periodico previsto dal Piano di Monitoraggio e Controllo, dovrà essere
aggiornata l’analisi relativa all’impatto odorigeno ed acustico, a seguito della realizzazione
dell’ampliamento richiesto .
Vicenza, 07 giugno 2017
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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